Rieccoci qui a Giro finito per vedere come sono andate un po' di cose.
A mio parere abbiamo avuto la dimostrazione che in un gt conta molto di più la partecipazione rispetto a mille discussioni dettagliate sui percorsi, e in ogni caso reputo molto azzeccato il tracciato del Giro 24.
Credo che, vista la startlist, abbiamo ottenuto il massimo a cui potevamo aspirare. Il dominio totale di Pogacar era ampiamente pronosticabile da mesi e mesi, e credo che non abbia sorpreso nessuno. Come già detto, mi sarebbe piaciuto che ci fosse al via qualcuno in grado di creare una parvenza di "rivalità", ben sapendo che questo Tadej non poteva essere impensierito da nessuno ad eccezione del solo Vingegaard al 100%. Tutto ciò che volevo era qualcuno che non si staccasse già sulle accelerate di Majka, ecco.
In ogni caso lo sloveno ha interpretato e onorato la corsa come meglio non poteva, e più in generale lo spettacolo offerto nei 21 giorni è stato sempre vivo e di alta qualità.
A differenza degli ultimi anni non ricordo una tappa "passeggiata" o buttata via dai big in favore di varie fughe, e anche le azioni da lontano hanno visto nomi importanti protagonisti e belle battaglie (cosa avrei dato per vedere Van Aert scontrarsi con il rinato Alaphilippe
). 21 vincitori di qualità, 21 tappe all'altezza, una battaglia tra i velocisti di livello altissimo, che con 7 volate di gruppo ha occupato una buona parte della corsa, non annoiando mai.
Insomma, credo che possiamo ritenerci soddisfatti dell'edizione appena vissuta, dopo alcune recenti edizioni sottotono, e in ottica futura fanno ben sperare le parole di Cairo, molto soddisfatto dall' investimento-Tadej e desideroso di alzare il tiro degli inviti l'anno prossimo (parole sue eh).
Ci siamo goduti un bel Giro, è mancata solo un po' di suspance, ma è stato un Giro di grande qualità dall'inizio alla fine