Se non partono il 21 maggio.....
Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024
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Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024
Ci sono più probabilità che salti l'arrivo di domani a Napoli che il mottolino domenica prossima...
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Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024
Figurati se non fanno la partenza da Livigno.CicloSprint ha scritto: ↑sabato 11 maggio 2024, 20:47Se non partono il 21 maggio.....
Tutt' al più faranno come altre volte, foglio firma e presentazione corridori a Livigno e trasferimento in autobus verso un km zero scelto ad hoc.
Più che altro direi che sarebbe anche ora di smetterla di fare terrorismo su ogni cosa...
Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024
Comunque ritornando ai discorsi dell'altitudine, io posso essere d'accordo sul tagliare praticamente le vette sopra i 2300 (Esischie, Agnello, GSB, Stelvio, Gavia e Rombo, mettiamoci la Forcola svizzera che è in una zona molto nevosa), ma sotto quella quota diventa un problema x la tracciatura.
È facile dire facciamo meno di duemila, ma vi faccio un esempio, il Fedaia, cima iconica che ogni tre/cinque anni tutti vogliamo rivedere, può limitarsi ad un introduzione o di arrivo in cima (che blocca la corsa), o di passaggio sull'abbordabile Costalunga, si puoi anche andare a Moena a prendere il San Pellegrino "al contrario" (che tra l'altro con Valles e arrivo sul Rolle fai un tappone, a patto di scendere in quei tre km al 18% di Falcade versante), ma un monte pallido è la consuetudine, per una arrivo a Corvara, come a Siusi, come andare a prendere il Delle Erbe o il Giau.
Fissiamo un tetto alle Tre Cime di Lavaredo (2320), e pace x i veri colloni del giro, purtroppo è maggio e sono veramente troppo a rischio.
Ma sul Pordoi, il Sella, il Pennes, Plan de Corones, il Giovo, il Manghen, il Finestre, il Sampeyre , lo Spluga e le altre che ora dimentico, si deve andare (altrimenti veramente dimezzi le difficoltà che propone l'orografia italiana)
È facile dire facciamo meno di duemila, ma vi faccio un esempio, il Fedaia, cima iconica che ogni tre/cinque anni tutti vogliamo rivedere, può limitarsi ad un introduzione o di arrivo in cima (che blocca la corsa), o di passaggio sull'abbordabile Costalunga, si puoi anche andare a Moena a prendere il San Pellegrino "al contrario" (che tra l'altro con Valles e arrivo sul Rolle fai un tappone, a patto di scendere in quei tre km al 18% di Falcade versante), ma un monte pallido è la consuetudine, per una arrivo a Corvara, come a Siusi, come andare a prendere il Delle Erbe o il Giau.
Fissiamo un tetto alle Tre Cime di Lavaredo (2320), e pace x i veri colloni del giro, purtroppo è maggio e sono veramente troppo a rischio.
Ma sul Pordoi, il Sella, il Pennes, Plan de Corones, il Giovo, il Manghen, il Finestre, il Sampeyre , lo Spluga e le altre che ora dimentico, si deve andare (altrimenti veramente dimezzi le difficoltà che propone l'orografia italiana)
Ultima modifica di Pino_82 il domenica 12 maggio 2024, 10:07, modificato 3 volte in totale.
Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024
Purtroppo nn ci sono più le mezze stagioni, ad Aprile puoi prendere giornate di neve dai mille metri in su, e quando arriva il caldo arriva tutto insieme (tra il 15 e il 20 maggio), il rischio che frani la neve sciogliendosi è alto.
Nello specifico, ci sono problemi nella discesa intorno a trafoi , si provi a scendere dalla val monastero e pace (ci sono sempre cento km di piana inguardabili per definirlo tappone di alta montagna) credo tutti preferirebbero un Palade ed una Mendola ad anticipare il versante lungo e irregolare del Pinei dalla val scillar, ma per modificare il meno possibile e confermare la partenza di Livigno quello è il percorso da poter fare, sperando in una collaborazione fattiva degli svizzeri
Nello specifico, ci sono problemi nella discesa intorno a trafoi , si provi a scendere dalla val monastero e pace (ci sono sempre cento km di piana inguardabili per definirlo tappone di alta montagna) credo tutti preferirebbero un Palade ed una Mendola ad anticipare il versante lungo e irregolare del Pinei dalla val scillar, ma per modificare il meno possibile e confermare la partenza di Livigno quello è il percorso da poter fare, sperando in una collaborazione fattiva degli svizzeri
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Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024
L’altitudine è solo uno dei fattori, per questo non ha senso prendere una quota e fissare un limite.Pino_82 ha scritto: ↑domenica 12 maggio 2024, 9:40 Comunque ritornando ai discorsi dell'altitudine, io posso essere d'accordo sul tagliare praticamente le vette sopra i 2300 (Esischie, Agnello, GSB, Stelvio, Gavia e Rombo), ma sotto quella quota diventa un problema x la tracciatura.
È facile dire facciamo meno di duemila, ma vi faccio un esempio, il Fedaia, cima iconica che ogni tre/cinque anni tutti vogliamo rivedere, può limitarsi ad un introduzione o di arrivo in cima (che blocca la corsa), o di passaggio sull'abbordabile Costalunga, si puoi anche andare a Moena a prendere il San Pellegrino "al contrario" (che tra l'altro con Vallese e arrivo sul Rolle fai una tappone, a patto di scendere in quei tre km al 18% di Falcade versante), ma un monte pallido è la consuetudine, per una arrivo a Corvara, come a Siusi, come andare a prendere il Delle Erbe o il Giau.
Fissiamo un tetto alle Tre Cime di Lavaredo (2320), e pace x i veri colloni del giro, purtroppo è maggio e sono veramente troppo a rischio.
Ma sul Pordoi, il Sella, il Pennes, Plan de Corones, il Giovo, il Manghen, il Finestre, il Sampeyre e le altre, si deve andare (altrimenti veramente dimezzi le difficoltà che propone l'orografia italiana)
Il Foscagno o il Pordoi sono più alti del Finestre ma non c’è alcun dubbio che un passaggio sul Foscagno o sul Pordoi che sono aperti anche d’inverno non sarà mai a rischio quanto un valico chiuso durante i mesi freddi che devi riaprire in maggio..
Poi conta l’esposizione dei versanti e anche la posizione geografica (i valichi di confine sono sempre più complicati, anche perché devi coinvolgere paesi confinanti nella pulizia)
L’altitudine influenza la temperatura, ma come ha mostrato Lucks i casi di cancellazione in cui il problema è stato il maltempo il giorno della tappa sono tutto sommato pochi in percentuale.
Non c’è dubbio che negli ultimi anni l’organizzazione sia pervicacemente e con masochismo andata a cercare le soluzioni peggiori in questo senso…
Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024
Si, il Finestre è spesso innevato , ma al fine nn è mai saltato, vorrà dire che nel periodo 25/30 maggio (insomma nel week end della terza settimana), tutto sommato è transitabile (poi a parte la cima nn ha molti tratti esposti a roccia, è molto diverso dallo Stelvio sulle pareti intorno l'Ortles)
Vanno fatte valutazioni singole, il Plan è ventoso, certo sopra i duemila la neve la trovi, ma quello è un "panettone" di Brunico, un po' di bosco e campi di prati (d'estate), pochissima roccia, si può improntare
Gli altri se sono aperti (domando anche il Pennes? Va bè che il giro nn lo fa dallo scorso secolo..) a parte la giornata di gelo, o di isterie di gruppi sindacati/corridori con direzione accondiscendente, sono transitabili
Il Giau è roccioso, ma roccie basse (un po' come il Manghen), ma nn ha scoscese come lo Stelvio, per lo più è nel bosco e se lo tengono aperto, menomale, una vetta mitica in più salvata ..
Vanno fatte valutazioni singole, il Plan è ventoso, certo sopra i duemila la neve la trovi, ma quello è un "panettone" di Brunico, un po' di bosco e campi di prati (d'estate), pochissima roccia, si può improntare
Gli altri se sono aperti (domando anche il Pennes? Va bè che il giro nn lo fa dallo scorso secolo..) a parte la giornata di gelo, o di isterie di gruppi sindacati/corridori con direzione accondiscendente, sono transitabili
Il Giau è roccioso, ma roccie basse (un po' come il Manghen), ma nn ha scoscese come lo Stelvio, per lo più è nel bosco e se lo tengono aperto, menomale, una vetta mitica in più salvata ..
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Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024
Quanto meno quest’anno lo Stelvio era in una posizione “sacrificabile” (anche se voglio vedere quale sarà il tracciato alternativo) e poi si è scelto di chiudere il Giro con una bella tappa sul Grappa che è a 1700 m.Pino_82 ha scritto: ↑domenica 12 maggio 2024, 9:58 Si, il Finestre è spesso innevato , ma al fine nn è mai saltato, vorrà dire che nel periodo 25/30 maggio (insomma nel week end della terza settimana), tutto sommato è transitabile (poi a parte la cima nn ha molti tratti esposti a roccia, è molto diverso dallo Stelvio sulle pareti intorno l'Ortles)
Vanno fatte valutazioni singole, il Plan è ventoso, certo sopra i duemila la neve la trovi, ma anche quello è un "panettone" di Brunico, un po' di bosco e campi di prati (d'estate), pochissima roccia, si può improntare
Gli altri se sono aperti (domando anche il Pennes? Va bè che il giro nn lo fa dallo scorso secolo..) a parte la giornata di gelo, o di isterie di gruppi sindacati/corridori con direzione accondiscendente, sono transitabili
Il Giau è roccioso, ma nn ha scoscese come lo Stelvio, perlo più è nel bosco e se lo tengono aperto, menomale, una vetta mitica in più salvata ..
Mi girano assai per la tappa del Mottolino e la questione Forcola..si doveva fare di meglio per il tappone a 5 stelle della seconda settimana.
Il tracciato attuale, pur impegnativo, è molto deludente, anche se capisco che se Livigno paga l’arrivo, le soluzioni per una tappa intrigante non siano tante..
Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024
La Forcola sarebbe saltata comunque.Erinnerung ha scritto: ↑domenica 12 maggio 2024, 10:07Quanto meno quest’anno lo Stelvio era in una posizione “sacrificabile” (anche se voglio vedere quale sarà il tracciato alternativo) e poi si è scelto di chiudere il Giro con una bella tappa sul Grappa che è a 1700 m.Pino_82 ha scritto: ↑domenica 12 maggio 2024, 9:58 Si, il Finestre è spesso innevato , ma al fine nn è mai saltato, vorrà dire che nel periodo 25/30 maggio (insomma nel week end della terza settimana), tutto sommato è transitabile (poi a parte la cima nn ha molti tratti esposti a roccia, è molto diverso dallo Stelvio sulle pareti intorno l'Ortles)
Vanno fatte valutazioni singole, il Plan è ventoso, certo sopra i duemila la neve la trovi, ma anche quello è un "panettone" di Brunico, un po' di bosco e campi di prati (d'estate), pochissima roccia, si può improntare
Gli altri se sono aperti (domando anche il Pennes? Va bè che il giro nn lo fa dallo scorso secolo..) a parte la giornata di gelo, o di isterie di gruppi sindacati/corridori con direzione accondiscendente, sono transitabili
Il Giau è roccioso, ma nn ha scoscese come lo Stelvio, perlo più è nel bosco e se lo tengono aperto, menomale, una vetta mitica in più salvata ..
Mi girano assai per la tappa del Mottolino e la questione Forcola..si doveva fare di meglio per il tappone a 5 stelle della seconda settimana.
Il tracciato attuale, pur impegnativo, è molto deludente, anche se capisco che se Livigno paga l’arrivo, le soluzioni per una tappa intrigante non siano tante..
Quest'anno vista la situazione credo che la apriranno a giugno inoltrato.
Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024
Guarda Maino cosa succede sul Nufenen ... senza GPS non saprebbero nemmeno dove passare con la fresa, da tanta neve che c'è, altro che Stelviojumbo ha scritto: ↑sabato 11 maggio 2024, 7:31Comunque lo Stelvio è in una delle.zone meno nevose delle Alpi e infatti ha fatto un terzo della neve the ha fatto ad esempio in Ossola.Maìno della Spinetta ha scritto: ↑venerdì 10 maggio 2024, 21:56 Poi non so quanti abitano da queste parti, ma occorre specificarlo per chi non sta nel nord-ovest.
Dopo un inverno avaro da fine febbraio per più di due mesi su queste Alpi in quota ha nevicato. A Cervinia hanno un cumulato superiore agli otto metri. L'instabilità continua. Fosse neve di dicembre, assestata, scaricata, sistemata, ma qua è tutta roba venuta in queste settimane, è una situazione particolare
https://www.rsi.ch/info/ticino-grigioni ... 45073.html
Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024
Il finestre è relativamente basso, visto che non supera i 2200 metri, ma il versante sterrato è in piena esposizione nord.Pino_82 ha scritto: ↑domenica 12 maggio 2024, 9:58 Si, il Finestre è spesso innevato , ma al fine nn è mai saltato, vorrà dire che nel periodo 25/30 maggio (insomma nel week end della terza settimana), tutto sommato è transitabile (poi a parte la cima nn ha molti tratti esposti a roccia, è molto diverso dallo Stelvio sulle pareti intorno l'Ortles)
Vanno fatte valutazioni singole, il Plan è ventoso, certo sopra i duemila la neve la trovi, ma quello è un "panettone" di Brunico, un po' di bosco e campi di prati (d'estate), pochissima roccia, si può improntare
Gli altri se sono aperti (domando anche il Pennes? Va bè che il giro nn lo fa dallo scorso secolo..) a parte la giornata di gelo, o di isterie di gruppi sindacati/corridori con direzione accondiscendente, sono transitabili
Il Giau è roccioso, ma roccie basse (un po' come il Manghen), ma nn ha scoscese come lo Stelvio, per lo più è nel bosco e se lo tengono aperto, menomale, una vetta mitica in più salvata ..
Non è mai saltato per tre motivi:
- non è una zona particolarmente nevosa quella del Sestriere, e non si accumula mai troppa neve.
Le volte che lo hanno fatto si veniva, inoltre, da inverni avari di neve
- lo hanno fatto solo 4 volte, per cui la statistica è falsata
-ci hanno sempre trovato il bel tempo. Un Finestre fatto anche solo sotto una pioggia battente (niente neve e freddo, facciamo finta che sia luglio) è a grosso rischio cancellazione per via del fondo stradale che diventa pantano.
Ultima modifica di lucks83 il domenica 12 maggio 2024, 11:32, modificato 1 volta in totale.
Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024
La Forcola è uno degli ultimi colli che gli Svizzeri aprono, causa i ben noti motivi di rischio slavine negli ultimi 3 km.jumbo ha scritto: ↑domenica 12 maggio 2024, 11:12La Forcola sarebbe saltata comunque.Erinnerung ha scritto: ↑domenica 12 maggio 2024, 10:07Quanto meno quest’anno lo Stelvio era in una posizione “sacrificabile” (anche se voglio vedere quale sarà il tracciato alternativo) e poi si è scelto di chiudere il Giro con una bella tappa sul Grappa che è a 1700 m.Pino_82 ha scritto: ↑domenica 12 maggio 2024, 9:58 Si, il Finestre è spesso innevato , ma al fine nn è mai saltato, vorrà dire che nel periodo 25/30 maggio (insomma nel week end della terza settimana), tutto sommato è transitabile (poi a parte la cima nn ha molti tratti esposti a roccia, è molto diverso dallo Stelvio sulle pareti intorno l'Ortles)
Vanno fatte valutazioni singole, il Plan è ventoso, certo sopra i duemila la neve la trovi, ma anche quello è un "panettone" di Brunico, un po' di bosco e campi di prati (d'estate), pochissima roccia, si può improntare
Gli altri se sono aperti (domando anche il Pennes? Va bè che il giro nn lo fa dallo scorso secolo..) a parte la giornata di gelo, o di isterie di gruppi sindacati/corridori con direzione accondiscendente, sono transitabili
Il Giau è roccioso, ma nn ha scoscese come lo Stelvio, perlo più è nel bosco e se lo tengono aperto, menomale, una vetta mitica in più salvata ..
Mi girano assai per la tappa del Mottolino e la questione Forcola..si doveva fare di meglio per il tappone a 5 stelle della seconda settimana.
Il tracciato attuale, pur impegnativo, è molto deludente, anche se capisco che se Livigno paga l’arrivo, le soluzioni per una tappa intrigante non siano tante..
Quest'anno vista la situazione credo che la apriranno a giugno inoltrato.
È stato folle pensare di passarci il 19 maggio, data in cui nessuno si è mai azzardato anche solo a pensare di aprire quella strada.
Stesso discorso per la Novena (da Italians mi piace chiamarlo così), è una zona nevosissima che comporta l'apertura molto ritardata rispetto a colli dall' altitudine simile o superiore.
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Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024
Ah certo! Ma infatti è stata una grossa leggerezza di RCS l’inserimento iniziale della Forcola…si sa che a maggio è quasi infattibile.jumbo ha scritto: ↑domenica 12 maggio 2024, 11:12La Forcola sarebbe saltata comunque.Erinnerung ha scritto: ↑domenica 12 maggio 2024, 10:07Quanto meno quest’anno lo Stelvio era in una posizione “sacrificabile” (anche se voglio vedere quale sarà il tracciato alternativo) e poi si è scelto di chiudere il Giro con una bella tappa sul Grappa che è a 1700 m.Pino_82 ha scritto: ↑domenica 12 maggio 2024, 9:58 Si, il Finestre è spesso innevato , ma al fine nn è mai saltato, vorrà dire che nel periodo 25/30 maggio (insomma nel week end della terza settimana), tutto sommato è transitabile (poi a parte la cima nn ha molti tratti esposti a roccia, è molto diverso dallo Stelvio sulle pareti intorno l'Ortles)
Vanno fatte valutazioni singole, il Plan è ventoso, certo sopra i duemila la neve la trovi, ma anche quello è un "panettone" di Brunico, un po' di bosco e campi di prati (d'estate), pochissima roccia, si può improntare
Gli altri se sono aperti (domando anche il Pennes? Va bè che il giro nn lo fa dallo scorso secolo..) a parte la giornata di gelo, o di isterie di gruppi sindacati/corridori con direzione accondiscendente, sono transitabili
Il Giau è roccioso, ma nn ha scoscese come lo Stelvio, perlo più è nel bosco e se lo tengono aperto, menomale, una vetta mitica in più salvata ..
Mi girano assai per la tappa del Mottolino e la questione Forcola..si doveva fare di meglio per il tappone a 5 stelle della seconda settimana.
Il tracciato attuale, pur impegnativo, è molto deludente, anche se capisco che se Livigno paga l’arrivo, le soluzioni per una tappa intrigante non siano tante..
Quest'anno vista la situazione credo che la apriranno a giugno inoltrato.
Dovevano pensare ad altro…comunque vedremo quanto sarà selettiva la nuova tappa con Mortirolo e Foscagno…per arrivare a Livigno il Mortirolo vero + Foscagno sarebbe stato più interessante, però non si poteva certo partire dal Garda.
Oppure il Gavia..sicuramente sarebbe stata la soluzione migliore Gavia+Foscagno e Mottolino, peró si ricadeva nel problema slavine dello Stelvio..
Insomma una tappa di alta montagna che arriva a Livigno in maggio è un problema, da qualunque parte lo affronti.
Ultima modifica di Erinnerung il domenica 12 maggio 2024, 12:14, modificato 2 volte in totale.
Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024
Grazie per aver postato questo contributo Jumbo.jumbo ha scritto: ↑domenica 12 maggio 2024, 11:16Guarda Maino cosa succede sul Nufenen ... senza GPS non saprebbero nemmeno dove passare con la fresa, da tanta neve che c'è, altro che Stelviojumbo ha scritto: ↑sabato 11 maggio 2024, 7:31Comunque lo Stelvio è in una delle.zone meno nevose delle Alpi e infatti ha fatto un terzo della neve the ha fatto ad esempio in Ossola.Maìno della Spinetta ha scritto: ↑venerdì 10 maggio 2024, 21:56 Poi non so quanti abitano da queste parti, ma occorre specificarlo per chi non sta nel nord-ovest.
Dopo un inverno avaro da fine febbraio per più di due mesi su queste Alpi in quota ha nevicato. A Cervinia hanno un cumulato superiore agli otto metri. L'instabilità continua. Fosse neve di dicembre, assestata, scaricata, sistemata, ma qua è tutta roba venuta in queste settimane, è una situazione particolare
https://www.rsi.ch/info/ticino-grigioni ... 45073.html
Penso sia fondamentale per fare capire a chi ne sa poco di alta montagna quali siano i pericoli di un passaggio della corsa sotto pendii carichi di neve.
Riprendo un passaggio del filmato da te postato, quando il tecnico responsabile dei lavori di sgombero della neve sulla Novena parla del rigelo notturno.
È quello il pericolo maggiore che ha portato alla cancellazione dello Stelvio: i muraglioni di neve che inevitabilmente incomberebbero sulla strada pulita e sul passaggio dei corridori, con l' aumento delle temperature diventano instabili dopo una certa ora del giorno.
Non per niente chi fa skialp fino a tarda stagione sale la mattina prestissimo e a metà giornata è già tornato all' auto.
Immaginate un muraglione di neve che cede sul versante di Trafoi mezz'ora prima del passaggio, anche senza coinvolgere anima viva, quando i corridori sono già in salita dal versante di Bormio.
Significa tappa fermata e cancellata, perché non c' è più il tempo materiale di liberare la strada.
Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024
Nessuno credo voglia mettete un limite a 2000 m e se un colle è 2001 non si passa più.Pino_82 ha scritto: ↑domenica 12 maggio 2024, 9:58 Si, il Finestre è spesso innevato , ma al fine nn è mai saltato, vorrà dire che nel periodo 25/30 maggio (insomma nel week end della terza settimana), tutto sommato è transitabile (poi a parte la cima nn ha molti tratti esposti a roccia, è molto diverso dallo Stelvio sulle pareti intorno l'Ortles)
Vanno fatte valutazioni singole, il Plan è ventoso, certo sopra i duemila la neve la trovi, ma quello è un "panettone" di Brunico, un po' di bosco e campi di prati (d'estate), pochissima roccia, si può improntare
Gli altri se sono aperti (domando anche il Pennes? Va bè che il giro nn lo fa dallo scorso secolo..) a parte la giornata di gelo, o di isterie di gruppi sindacati/corridori con direzione accondiscendente, sono transitabili
Il Giau è roccioso, ma roccie basse (un po' come il Manghen), ma nn ha scoscese come lo Stelvio, per lo più è nel bosco e se lo tengono aperto, menomale, una vetta mitica in più salvata ..
Per me basta considerare se un colle viene normalmente aperto per la data della corsa.
I passi dolomitici sono mantenuti aperti tutto l'anno. Idem il Foscagno. Ovviamente non c'è problema a passarci a maggio.
Diverso è se la strada deve essere appositamente liberata dalla neve.
Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024
questa cosa delle "zone più o meno nevose" mi lascia molto perplesso. Io detesto la neve, ma comunque le perturbazioni passano ovunque, non su "corridoi" prestabiliti da chissà che correnti e le temperature dipendono dalle isoterme legate all'altezza. Se lo zero è a 1700 metri e passa la perturbazione nevica sullo Stelvio come sul Finestre, come sul Pordoi.lucks83 ha scritto: ↑domenica 12 maggio 2024, 11:17
Il finestre è relativamente basso, visto che non supera i 2200 metri, ma il versante sterrato è in piena esposizione nord.
Non è mai saltato per tre motivi:
- non è una zona particolarmente nevosa quella del Sestriere, e non si accumula mai troppa neve.
Le volte che lo hanno fatto si veniva, inoltre, da inverni avari di neve
- lo hanno fatto solo 4 volte, per cui la statistica è falsata
-ci hanno sempre trovato il bel tempo. Un Finestre fatto anche solo sotto una pioggia battente (niente neve e freddo, facciamo finta che sia luglio) è a grosso rischio cancellazione per via del fondo stradale che diventa pantano.
Ovviamente più stai vicino al mare e più l'isoterma è tendenzialmente alta.
Semmai c'è un grande differenza tra VERSANTI esposti a nord o a sud, nord est sud est, nord ovest sud ovest, NON tra zone diverse.
Ovviamente dal versante nord , nord est o nord ovest la neve va via molto dopo.
Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024
Anche perché se "cassiamo" pure il Finestre, tanto vale nn farle le piemontesi
Si, il Monviso, un duemila giusto giusto, ma c'è solo il Montoso, devi andare a prendere Sestriere e Pra Martino x fare un tappone
C'è Sant' Anna di Vinadio, ma senza Fauniera giusto i brevi Colletti del Moro e Madonna del Colletto, nn è tappone
Magari poi si va in vallate nuove e ben venga, il Lys con il Colle della Dieta, il passo del Lupo con i Laghi del Serrú (anche il gran paradiso è nevoso, e siamo al limite a 2275 MT, ma ritengo si possa proporre).
Oropa una volta ogni tanto, come il Santuario di Valmala, o il Colle di Tenda, certo il Jafferau ma con solo il Sestriere (anche se "doppio" è poca roba) ma nn sono colli mitici, belle salite, brevi x essere nelle alpi, ma poca roba.
Si dovrebbe riandare a fare il Moncenisio, magari con Braida e Moncenisio da Novalesa (in fondo la discesa è breve, e quella salita molto impegnativa, fa una combo molto buona con il colle omonimo)
Ritengo quindi che il Sampeyre (2284 MT) tutto sommato si possa fare, magari con un arrivo a Pontechianale
Si, il Monviso, un duemila giusto giusto, ma c'è solo il Montoso, devi andare a prendere Sestriere e Pra Martino x fare un tappone
C'è Sant' Anna di Vinadio, ma senza Fauniera giusto i brevi Colletti del Moro e Madonna del Colletto, nn è tappone
Magari poi si va in vallate nuove e ben venga, il Lys con il Colle della Dieta, il passo del Lupo con i Laghi del Serrú (anche il gran paradiso è nevoso, e siamo al limite a 2275 MT, ma ritengo si possa proporre).
Oropa una volta ogni tanto, come il Santuario di Valmala, o il Colle di Tenda, certo il Jafferau ma con solo il Sestriere (anche se "doppio" è poca roba) ma nn sono colli mitici, belle salite, brevi x essere nelle alpi, ma poca roba.
Si dovrebbe riandare a fare il Moncenisio, magari con Braida e Moncenisio da Novalesa (in fondo la discesa è breve, e quella salita molto impegnativa, fa una combo molto buona con il colle omonimo)
Ritengo quindi che il Sampeyre (2284 MT) tutto sommato si possa fare, magari con un arrivo a Pontechianale
Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024
guarda bene le cartine, non sarei così limitante nell'ipotizzare percorsi....Pino_82 ha scritto: ↑domenica 12 maggio 2024, 12:27 Anche perché se "cassiamo" pure il Finestre, tanto vale nn farle le piemontesi
Si, il Monviso, un duemila giusto giusto, ma c'è solo il Montoso, devi andare a prendere Sestriere e Pra Martino x fare un tappone
C'è Sant' Anna di Vinadio, ma senza Fauniera giusto i brevi Colletti del Moro e Madonna del Colletto, nn è tappone
Magari poi si va in vallate nuove e ben venga, il Lys con il Colle della Dieta, il passo del Lupo con i Laghi del Serrú (anche il gran paradiso è nevoso, e siamo al limite a 2275 MT, ma ritengo si possa proporre).
Oropa una volta ogni tanto, come il Santuario di Valmala, o il Colle di Tenda, certo il Jafferau ma con solo il Sestriere (anche se "doppio" è poca roba) ma nn sono colli mitici, belle salite, brevi x essere nelle alpi, ma poca roba.
Si dovrebbe riandare a fare il Moncenisio, magari con Braida e Moncenisio da Novalesa (in fondo la discesa è breve, e quella salita molto impegnativa, fa una combo molto buona con il colle omonimo)
Ritengo quindi che il Sampeyre (2284 MT) tutto sommato si possa fare, magari con un arrivo a Pontechianale
PS: il Sampeyre l'han fatto con due corsie sulla strada libere da grandine o nevischio non ricordo il giorno in cui cadde Pantani in discesa e rimase a lungo seduto su un sasso quando si rialzò. Oggi non lo farebbero mai per dire.
Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024
Eh no caro Herbie.herbie ha scritto: ↑domenica 12 maggio 2024, 12:23questa cosa delle "zone più o meno nevose" mi lascia molto perplesso. Io detesto la neve, ma comunque le perturbazioni passano ovunque, non su "corridoi" prestabiliti da chissà che correnti e le temperature dipendono dalle isoterme legate all'altezza. Se lo zero è a 1700 metri e passa la perturbazione nevica sullo Stelvio come sul Finestre, come sul Pordoi.lucks83 ha scritto: ↑domenica 12 maggio 2024, 11:17
Il finestre è relativamente basso, visto che non supera i 2200 metri, ma il versante sterrato è in piena esposizione nord.
Non è mai saltato per tre motivi:
- non è una zona particolarmente nevosa quella del Sestriere, e non si accumula mai troppa neve.
Le volte che lo hanno fatto si veniva, inoltre, da inverni avari di neve
- lo hanno fatto solo 4 volte, per cui la statistica è falsata
-ci hanno sempre trovato il bel tempo. Un Finestre fatto anche solo sotto una pioggia battente (niente neve e freddo, facciamo finta che sia luglio) è a grosso rischio cancellazione per via del fondo stradale che diventa pantano.
Ovviamente più stai vicino al mare e più l'isoterma è tendenzialmente alta.
Semmai c'è un grande differenza tra VERSANTI esposti a nord o a sud, nord est sud est, nord ovest sud ovest, NON tra zone diverse.
Ovviamente dal versante nord , nord est o nord ovest la neve va via molto dopo.
Lasciatelo dire da qualcuno che ha qualche annetto di esperienza per quanto riguarda la neve.
Non è solo questione di temperature e perturbazioni.
Ci sono zone delle alpi in cui nevica statisticamente di più e altre in cui lo fa di meno, per una questione di correnti d'aria e vicinanza al mare piuttosto che altro .
La zona del Sestriere non è conosciuta per essere la più ricca di neve durante l' inverno, al contrario Sella Nevea in Friuli è chiamata così proprio a causa delle abbondanti nevicate che la interessano a causa dei venti che dall' Adriatico vicino portano le perturbazioni nevose fin lì.
Già solo in valle d Aosta nevica più (statisticamente) a la Thuile piuttosto che a inizio valle.
Certo, capisco che a volte non si può essere professori in tutto ..
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Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024
Da Eurosport hanno detto che hanno intervistato alla partenza Allocchio e lui ha detto che lo Stelvio per ora si fa.....
Forse per i problemi con le autorità svizzere ?
Forse per i problemi con le autorità svizzere ?
Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024
Certo Herbie, possono andare a Pian della Mussa, ma sarebbe appunto una novità (4km sono duri e poi c'è molto falsopiano), e ovvio Pratonevoso , meglio con il colle del Prel ed un possibile arrivo ad Artesina (ma x fare un tappone c'è bisogno dell'aiuto della Liguria : con Ceppo, Teglia , Nava e Casotto, allora si, è un tappone alpino, di vette "basse".
l'Alpe colombino con il bradia, davvero niente di che, x un giro
Prali e Piamprato sono pedalabili, nn proprio proponibili (Piamprato può essere un alternativa come piano b x una mancato arrivo ai Laghi del Serrú, xchè anche quello abbinabile a Pian del Lupo)
Malciaussia sono pochi km duri, tutto da verificare l'arrivo
Il rifugio Barbara Lowrie e salite così nn le faranno mai
Certo c'è il verbanese con l'Alpe Segletta/ Monte Cavallo duro anche dall'altra parte e il Mottarone, appunto l'Alpe Mera di nuovo, le prime due sono "Prealpi", e la Mera ha solo la Colma (e magari il Mottarone al contrario prima, ma è lontano) nn fai un tappone, un arrivo duro si.
C'è Pian Gelassa, li vicino al Finestre , se ha lo spazio è una bella salita lunga, ma anche quello viene dalla val di Susa, a meno che nn fai il Moncenisio francese, venendo da Modane, nn irresistibile , nn hai una combo vicina (devi andare a fare appunto il Colle della Dieta e il Lys facile, comunque hai trenta km di piana).
Il colombardo mi sembra nn fattibile, Sempione e Cascata del Tocca, lasciamo perdere
Poi certo l'Alpe Cheggio è una bella salita, ma vi è lo spazio (?) nn ha niente intorno, anche lì devi venire dal Sempione svizzero
l'Alpe colombino con il bradia, davvero niente di che, x un giro
Prali e Piamprato sono pedalabili, nn proprio proponibili (Piamprato può essere un alternativa come piano b x una mancato arrivo ai Laghi del Serrú, xchè anche quello abbinabile a Pian del Lupo)
Malciaussia sono pochi km duri, tutto da verificare l'arrivo
Il rifugio Barbara Lowrie e salite così nn le faranno mai
Certo c'è il verbanese con l'Alpe Segletta/ Monte Cavallo duro anche dall'altra parte e il Mottarone, appunto l'Alpe Mera di nuovo, le prime due sono "Prealpi", e la Mera ha solo la Colma (e magari il Mottarone al contrario prima, ma è lontano) nn fai un tappone, un arrivo duro si.
C'è Pian Gelassa, li vicino al Finestre , se ha lo spazio è una bella salita lunga, ma anche quello viene dalla val di Susa, a meno che nn fai il Moncenisio francese, venendo da Modane, nn irresistibile , nn hai una combo vicina (devi andare a fare appunto il Colle della Dieta e il Lys facile, comunque hai trenta km di piana).
Il colombardo mi sembra nn fattibile, Sempione e Cascata del Tocca, lasciamo perdere
Poi certo l'Alpe Cheggio è una bella salita, ma vi è lo spazio (?) nn ha niente intorno, anche lì devi venire dal Sempione svizzero
Ultima modifica di Pino_82 il domenica 12 maggio 2024, 15:07, modificato 5 volte in totale.
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Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024
Vero!lucks83 ha scritto: ↑domenica 12 maggio 2024, 12:51Eh no caro Herbie.herbie ha scritto: ↑domenica 12 maggio 2024, 12:23questa cosa delle "zone più o meno nevose" mi lascia molto perplesso. Io detesto la neve, ma comunque le perturbazioni passano ovunque, non su "corridoi" prestabiliti da chissà che correnti e le temperature dipendono dalle isoterme legate all'altezza. Se lo zero è a 1700 metri e passa la perturbazione nevica sullo Stelvio come sul Finestre, come sul Pordoi.lucks83 ha scritto: ↑domenica 12 maggio 2024, 11:17
Il finestre è relativamente basso, visto che non supera i 2200 metri, ma il versante sterrato è in piena esposizione nord.
Non è mai saltato per tre motivi:
- non è una zona particolarmente nevosa quella del Sestriere, e non si accumula mai troppa neve.
Le volte che lo hanno fatto si veniva, inoltre, da inverni avari di neve
- lo hanno fatto solo 4 volte, per cui la statistica è falsata
-ci hanno sempre trovato il bel tempo. Un Finestre fatto anche solo sotto una pioggia battente (niente neve e freddo, facciamo finta che sia luglio) è a grosso rischio cancellazione per via del fondo stradale che diventa pantano.
Ovviamente più stai vicino al mare e più l'isoterma è tendenzialmente alta.
Semmai c'è un grande differenza tra VERSANTI esposti a nord o a sud, nord est sud est, nord ovest sud ovest, NON tra zone diverse.
Ovviamente dal versante nord , nord est o nord ovest la neve va via molto dopo.
Lasciatelo dire da qualcuno che ha qualche annetto di esperienza per quanto riguarda la neve.
Non è solo questione di temperature e perturbazioni.
Ci sono zone delle alpi in cui nevica statisticamente di più e altre in cui lo fa di meno, per una questione di correnti d'aria e vicinanza al mare piuttosto che altro .
La zona del Sestriere non è conosciuta per essere la più ricca di neve durante l' inverno, al contrario Sella Nevea in Friuli è chiamata così proprio a causa delle abbondanti nevicate che la interessano a causa dei venti che dall' Adriatico vicino portano le perturbazioni nevose fin lì.
Già solo in valle d Aosta nevica più (statisticamente) a la Thuile piuttosto che a inizio valle.
Certo, capisco che a volte non si può essere professori in tutto ..
Per esempio c’è anche grande differenza tra la zona di Tarvisio in Friuli (molto nevosa) e la Val Pusteria e zone limitrofe altoatesine, vicine, ugualmente fredde ma molto meno nevose, perché più “lontane” quando le perturbazioni arrivano da ovest e dall’Atlantico, e comunque abbastanza all’asciutto quando nevica in Austria al di là della cresta di confine i con correnti dai Balcani (che invece portano la neve in Friuli).
Anche la quota neve può essere molto diversa tra Alpi Occidentali e Alpi orientali a seconda della provenienza delle correnti
Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024
Esatto.Erinnerung ha scritto: ↑domenica 12 maggio 2024, 14:18Vero!lucks83 ha scritto: ↑domenica 12 maggio 2024, 12:51Eh no caro Herbie.herbie ha scritto: ↑domenica 12 maggio 2024, 12:23
questa cosa delle "zone più o meno nevose" mi lascia molto perplesso. Io detesto la neve, ma comunque le perturbazioni passano ovunque, non su "corridoi" prestabiliti da chissà che correnti e le temperature dipendono dalle isoterme legate all'altezza. Se lo zero è a 1700 metri e passa la perturbazione nevica sullo Stelvio come sul Finestre, come sul Pordoi.
Ovviamente più stai vicino al mare e più l'isoterma è tendenzialmente alta.
Semmai c'è un grande differenza tra VERSANTI esposti a nord o a sud, nord est sud est, nord ovest sud ovest, NON tra zone diverse.
Ovviamente dal versante nord , nord est o nord ovest la neve va via molto dopo.
Lasciatelo dire da qualcuno che ha qualche annetto di esperienza per quanto riguarda la neve.
Non è solo questione di temperature e perturbazioni.
Ci sono zone delle alpi in cui nevica statisticamente di più e altre in cui lo fa di meno, per una questione di correnti d'aria e vicinanza al mare piuttosto che altro .
La zona del Sestriere non è conosciuta per essere la più ricca di neve durante l' inverno, al contrario Sella Nevea in Friuli è chiamata così proprio a causa delle abbondanti nevicate che la interessano a causa dei venti che dall' Adriatico vicino portano le perturbazioni nevose fin lì.
Già solo in valle d Aosta nevica più (statisticamente) a la Thuile piuttosto che a inizio valle.
Certo, capisco che a volte non si può essere professori in tutto ..
Per esempio c’è anche grande differenza tra la zona di Tarvisio in Friuli (molto nevosa) e la Val Pusteria e zone limitrofe altoatesine, vicine, ugualmente fredde ma molto meno nevose, perché più “lontane” quando le perturbazioni arrivano da ovest e dall’Atlantico, e comunque abbastanza all’asciutto quando nevica in Austria al di là della cresta di confine i con correnti dai Balcani (che invece portano la neve in Friuli).
Anche la quota neve può essere molto diversa tra Alpi Occidentali e Alpi orientali a seconda della provenienza delle correnti
La val Pusteria per esempio è piuttosto sacrificata per quanto riguarda la neve: se la perturbazione arriva da nord, tendenzialmente si ferma sul confine delle alpi e al massimo prende la valle Aurina, scaricando neve in Austria ed esaurendosi prima di raggiungere la val Pusteria.
Allo stesso tempo, se la perturbazione arriva dai balcani o dall' Adriatico, la neve viene scaricata prima.
Sulle Alpi Giulie e sulla zona di Tarvisio.
Ora che arriva in Pusteria, la spinta si è già esaurita.
E l' isoterma degli zero gradi non c' entra una mazza, perché Dobbiaco in val Pusteria è una delle zone più fredde delle Alpi, eppure....
Allo stesso modo a Isola 2000, Auron, Limone Piemonte nevica in media sempre di più rispetto a Sestriere e Serre Chevalier, perché le perturbazioni che arrivano da mediterraneo e dal mar ligure scaricano prima lì, e poi arrivano nella zona di Susa che si sono già "sfogare".
30 anni di sciate su tutto l' arco alpino qualcosa mi hanno insegnato......
Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024
E' anche il motivo per cui la media pluviometrica annua è più alta a Palermo che a Bolzano/Bozen
Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024
se non mi sbaglio qualche piccola esperienza in alta montagna e in geografia ce l'avrei anch'io, visto che non abito malauguratamente a Rio de Janeiro. Anche il fatto di presumere le conoscenze altrui senza nemmeno sapere che faccia abbiano non è molto serio....lucks83 ha scritto: ↑domenica 12 maggio 2024, 12:51Eh no caro Herbie.herbie ha scritto: ↑domenica 12 maggio 2024, 12:23questa cosa delle "zone più o meno nevose" mi lascia molto perplesso. Io detesto la neve, ma comunque le perturbazioni passano ovunque, non su "corridoi" prestabiliti da chissà che correnti e le temperature dipendono dalle isoterme legate all'altezza. Se lo zero è a 1700 metri e passa la perturbazione nevica sullo Stelvio come sul Finestre, come sul Pordoi.lucks83 ha scritto: ↑domenica 12 maggio 2024, 11:17
Il finestre è relativamente basso, visto che non supera i 2200 metri, ma il versante sterrato è in piena esposizione nord.
Non è mai saltato per tre motivi:
- non è una zona particolarmente nevosa quella del Sestriere, e non si accumula mai troppa neve.
Le volte che lo hanno fatto si veniva, inoltre, da inverni avari di neve
- lo hanno fatto solo 4 volte, per cui la statistica è falsata
-ci hanno sempre trovato il bel tempo. Un Finestre fatto anche solo sotto una pioggia battente (niente neve e freddo, facciamo finta che sia luglio) è a grosso rischio cancellazione per via del fondo stradale che diventa pantano.
Ovviamente più stai vicino al mare e più l'isoterma è tendenzialmente alta.
Semmai c'è un grande differenza tra VERSANTI esposti a nord o a sud, nord est sud est, nord ovest sud ovest, NON tra zone diverse.
Ovviamente dal versante nord , nord est o nord ovest la neve va via molto dopo.
Lasciatelo dire da qualcuno che ha qualche annetto di esperienza per quanto riguarda la neve.
Non è solo questione di temperature e perturbazioni.
Ci sono zone delle alpi in cui nevica statisticamente di più e altre in cui lo fa di meno, per una questione di correnti d'aria e vicinanza al mare piuttosto che altro .
La zona del Sestriere non è conosciuta per essere la più ricca di neve durante l' inverno, al contrario Sella Nevea in Friuli è chiamata così proprio a causa delle abbondanti nevicate che la interessano a causa dei venti che dall' Adriatico vicino portano le perturbazioni nevose fin lì.
Già solo in valle d Aosta nevica più (statisticamente) a la Thuile piuttosto che a inizio valle.
Certo, capisco che a volte non si può essere professori in tutto ..
Ovvio che Sella Nevea è più nevosa del col de la Cayolle.
E' MOLTO PIU' A NORD e più distante dal mare. Le regioni del nord est sono notevolmente più a nord di quelle del nord ovest per ovvie ragioni geografiche.
Ma che lo Stelvio sia in una zona poco nevosa a me suona molto strano. Sul Sestriere meno nevoso del Friuli è ovvio, sta alla latitudine di Parma, mentre Sella Nevea a quella di Lucerna.
Ma che ci siano correnti d'aria e chissà che altro che rendono sensibilmente più nevosa una zona di un'altra a parità di altezza, latitudine ed esposizione solare, per l'azione di misteriosi spiriti delle rocce, in generale mi pare una teoria poco sostenibile. Quello che fa la differenza, e molta, è l'esposizione solare dei diversi versanti.
Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024
In realtà funziona proprio così: le catena montuose prospicienti la pianura sono le prime ad essere impattate dalle correnti umide e la pioggia o la neve, per effetto stau, accumulano di più. Dopo il primo gradino montuoso, le correnti oltre ad aver perso un po' di energia dinamica, hanno anche una quantità di umidità minore (a livello assoluto) e così via più ci si addentra sulle Alpi. Se confronti le medie annue pluviometriche, ti accorgi che gli accumuli maggiori le hanno le Prealpi, poi a seguire le catene posizionate a metà strada, infine le catene spartiacque. La Val Venosta, come scrivevo primo e come conseguenza di questi effetti, registra accumuli annui di precipitazioni inferiori alla Sicilia.herbie ha scritto: ↑domenica 12 maggio 2024, 14:49
Ma che ci siano correnti d'aria e chissà che altro che rendono sensibilmente più nevosa una zona di un'altra a parità di latitudine ed esposizione solare, per l'azione di misteriosi spiriti delle rocce, in generale mi pare una teoria poco sostenibile. Quello che fa la differenza, e molta, è l'esposizione solare dei diversi versanti.
Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024
le Alpi Occidentali stanno ad una latitudine incommensurabile, rispetto a quella delle Alpi Orientali....!!!!!Erinnerung ha scritto: ↑domenica 12 maggio 2024, 14:18Vero!lucks83 ha scritto: ↑domenica 12 maggio 2024, 12:51Eh no caro Herbie.herbie ha scritto: ↑domenica 12 maggio 2024, 12:23
questa cosa delle "zone più o meno nevose" mi lascia molto perplesso. Io detesto la neve, ma comunque le perturbazioni passano ovunque, non su "corridoi" prestabiliti da chissà che correnti e le temperature dipendono dalle isoterme legate all'altezza. Se lo zero è a 1700 metri e passa la perturbazione nevica sullo Stelvio come sul Finestre, come sul Pordoi.
Ovviamente più stai vicino al mare e più l'isoterma è tendenzialmente alta.
Semmai c'è un grande differenza tra VERSANTI esposti a nord o a sud, nord est sud est, nord ovest sud ovest, NON tra zone diverse.
Ovviamente dal versante nord , nord est o nord ovest la neve va via molto dopo.
Lasciatelo dire da qualcuno che ha qualche annetto di esperienza per quanto riguarda la neve.
Non è solo questione di temperature e perturbazioni.
Ci sono zone delle alpi in cui nevica statisticamente di più e altre in cui lo fa di meno, per una questione di correnti d'aria e vicinanza al mare piuttosto che altro .
La zona del Sestriere non è conosciuta per essere la più ricca di neve durante l' inverno, al contrario Sella Nevea in Friuli è chiamata così proprio a causa delle abbondanti nevicate che la interessano a causa dei venti che dall' Adriatico vicino portano le perturbazioni nevose fin lì.
Già solo in valle d Aosta nevica più (statisticamente) a la Thuile piuttosto che a inizio valle.
Certo, capisco che a volte non si può essere professori in tutto ..
Per esempio c’è anche grande differenza tra la zona di Tarvisio in Friuli (molto nevosa) e la Val Pusteria e zone limitrofe altoatesine, vicine, ugualmente fredde ma molto meno nevose, perché più “lontane” quando le perturbazioni arrivano da ovest e dall’Atlantico, e comunque abbastanza all’asciutto quando nevica in Austria al di là della cresta di confine i con correnti dai Balcani (che invece portano la neve in Friuli).
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Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024
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Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024
Ma se fosse una questione di mera latitudine allora a Boston avremmo il meteo di Livorno!..invece a Boston in inverno si gela!herbie ha scritto: ↑domenica 12 maggio 2024, 14:49se non mi sbaglio qualche piccola esperienza in alta montagna e in geografia ce l'avrei anch'io, visto che non abito malauguratamente a Rio de Janeiro. Anche il fatto di presumere le conoscenze altrui senza nemmeno sapere che faccia abbiano non è molto serio....lucks83 ha scritto: ↑domenica 12 maggio 2024, 12:51Eh no caro Herbie.herbie ha scritto: ↑domenica 12 maggio 2024, 12:23
questa cosa delle "zone più o meno nevose" mi lascia molto perplesso. Io detesto la neve, ma comunque le perturbazioni passano ovunque, non su "corridoi" prestabiliti da chissà che correnti e le temperature dipendono dalle isoterme legate all'altezza. Se lo zero è a 1700 metri e passa la perturbazione nevica sullo Stelvio come sul Finestre, come sul Pordoi.
Ovviamente più stai vicino al mare e più l'isoterma è tendenzialmente alta.
Semmai c'è un grande differenza tra VERSANTI esposti a nord o a sud, nord est sud est, nord ovest sud ovest, NON tra zone diverse.
Ovviamente dal versante nord , nord est o nord ovest la neve va via molto dopo.
Lasciatelo dire da qualcuno che ha qualche annetto di esperienza per quanto riguarda la neve.
Non è solo questione di temperature e perturbazioni.
Ci sono zone delle alpi in cui nevica statisticamente di più e altre in cui lo fa di meno, per una questione di correnti d'aria e vicinanza al mare piuttosto che altro .
La zona del Sestriere non è conosciuta per essere la più ricca di neve durante l' inverno, al contrario Sella Nevea in Friuli è chiamata così proprio a causa delle abbondanti nevicate che la interessano a causa dei venti che dall' Adriatico vicino portano le perturbazioni nevose fin lì.
Già solo in valle d Aosta nevica più (statisticamente) a la Thuile piuttosto che a inizio valle.
Certo, capisco che a volte non si può essere professori in tutto ..
Ovvio che Sella Nevea è più nevosa del col de la Cayolle.
E' MOLTO PIU' A NORD e più distante dal mare. Le regioni del nord est sono notevolmente più a nord di quelle del nord ovest per ovvie ragioni geografiche.
Ma che lo Stelvio sia in una zona poco nevosa me suona molto strano. Sul Sestriere meno nevoso del Friuli è ovvio, sta alla latitudine di Parma, mentre Sella Nevea a quella di Lucerna.
Ma che ci siano correnti d'aria e chissà che altro che rendono sensibilmente più nevosa una zona di un'altra a parità di altezza, latitudine ed esposizione solare, per l'azione di misteriosi spiriti delle rocce, in generale mi pare una teoria poco sostenibile. Quello che fa la differenza, e molta, è l'esposizione solare dei diversi versanti.
Per restare in Italia, ti faccio un esempio:
Sciroccata dopo periodo anticiclonico freddo in inverno. La quota neve schizza subito all’insù su tutte le Alpi Occidentali in primis. Val D’Aosta compresa.
All’estremo est, sui monti intorno a Gorizia, sta sicuro che la quota neve si manterrà molto più bassa molto più a lungo.
NB non sono sicuro dell’attendibilità del mio esempio sulla sciroccata, ma quello che so è che un sacco di volte capita che a pari quota e pari latitudine ci siano condizioni diverse di temperatura in località differenti sulle Alpi. Dipende da molti fattori e sicuramente anche da come le correnti (calde o fredde) penetrano nelle vallate
Ultima modifica di Erinnerung il domenica 12 maggio 2024, 15:09, modificato 1 volta in totale.
Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024
stiamo parlando di MEDIE.Erinnerung ha scritto: ↑domenica 12 maggio 2024, 14:59Ma se fosse una questione di mera latitudine allora a Boston avremmo il meteo di Livorno!..invece a Boston in inverno si gela!herbie ha scritto: ↑domenica 12 maggio 2024, 14:49se non mi sbaglio qualche piccola esperienza in alta montagna e in geografia ce l'avrei anch'io, visto che non abito malauguratamente a Rio de Janeiro. Anche il fatto di presumere le conoscenze altrui senza nemmeno sapere che faccia abbiano non è molto serio....lucks83 ha scritto: ↑domenica 12 maggio 2024, 12:51
Eh no caro Herbie.
Lasciatelo dire da qualcuno che ha qualche annetto di esperienza per quanto riguarda la neve.
Non è solo questione di temperature e perturbazioni.
Ci sono zone delle alpi in cui nevica statisticamente di più e altre in cui lo fa di meno, per una questione di correnti d'aria e vicinanza al mare piuttosto che altro .
La zona del Sestriere non è conosciuta per essere la più ricca di neve durante l' inverno, al contrario Sella Nevea in Friuli è chiamata così proprio a causa delle abbondanti nevicate che la interessano a causa dei venti che dall' Adriatico vicino portano le perturbazioni nevose fin lì.
Già solo in valle d Aosta nevica più (statisticamente) a la Thuile piuttosto che a inizio valle.
Certo, capisco che a volte non si può essere professori in tutto ..
Ovvio che Sella Nevea è più nevosa del col de la Cayolle.
E' MOLTO PIU' A NORD e più distante dal mare. Le regioni del nord est sono notevolmente più a nord di quelle del nord ovest per ovvie ragioni geografiche.
Ma che lo Stelvio sia in una zona poco nevosa me suona molto strano. Sul Sestriere meno nevoso del Friuli è ovvio, sta alla latitudine di Parma, mentre Sella Nevea a quella di Lucerna.
Ma che ci siano correnti d'aria e chissà che altro che rendono sensibilmente più nevosa una zona di un'altra a parità di altezza, latitudine ed esposizione solare, per l'azione di misteriosi spiriti delle rocce, in generale mi pare una teoria poco sostenibile. Quello che fa la differenza, e molta, è l'esposizione solare dei diversi versanti.
Per restare in Italia, ti faccio un esempio:
Sciroccata dopo periodo anticiclonico freddo in inverno. La quota neve schizza subito all’insù su tutte le Alpi Occidentali in primis. Val D’Aosta compresa.
All’estremo est, sui monti intorno a Gorizia, sta sicuro che la quota neve si manterrà molto più bassa molto più a lungo.
Non di eventi sporadici.
Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024
si, questo per quanto riguarda le precipitazioni. Ma se mi dici che Varese (ricordiamo l'altezza, 450 metri circa) è più nevosa di Bosco Gurin (ricordiamo l'altezza, 1500 metri circa) avrei qualche dubbio.aleph ha scritto: ↑domenica 12 maggio 2024, 14:55In realtà funziona proprio così: le catena montuose prospicienti la pianura sono le prime ad essere impattate dalle correnti umide e la pioggia o la neve, per effetto stau, accumulano di più. Dopo il primo gradino montuoso, le correnti oltre ad aver perso un po' di energia dinamica, hanno anche una quantità di umidità minore (a livello assoluto) e così via più ci si addentra sulle Alpi. Se confronti le medie annue pluviometriche, ti accorgi che gli accumuli maggiori le hanno le Prealpi, poi a seguire le catene posizionate a metà strada, infine le catene spartiacque. La Val Venosta, come scrivevo primo e come conseguenza di questi effetti, registra accumuli annui di precipitazioni inferiori alla Sicilia.herbie ha scritto: ↑domenica 12 maggio 2024, 14:49
Ma che ci siano correnti d'aria e chissà che altro che rendono sensibilmente più nevosa una zona di un'altra a parità di latitudine ed esposizione solare, per l'azione di misteriosi spiriti delle rocce, in generale mi pare una teoria poco sostenibile. Quello che fa la differenza, e molta, è l'esposizione solare dei diversi versanti.
E' per dire che ci sono cose che hanno GRANDE impatto sulla nevosità MEDIA, come altezza, latitudine, temperatura media , ovvero l'esposizione solare del versante o della valle (la Val Pusteria...per Diana è una della valli più aperte, vaste e soleggiate dell'intero arco alpino!!!!), distanza dal mare.
E cose che hanno un TRASCURABILE impatto sulla nevosità MEDIA annuale, ovvero il gioco delle correnti in quota, che è comunque non di rado variabile durante le stagione, sebbene grosso modo identificabile. Un anno nevica di più a La Thuile, un altro a Valtournanche.
ma poi è il concetto di "zona" nevosa a prescindere dai dati di cui sopra appunto altezza, latitudine, esposizione solare, distanza dal mare, che mi pare rasentare il mistico....la scarsa nevosità dello Stelvio mi ha fatto balzare sulla sedia poi, dopo averci preso neve in luglio agosto e settembre....
Ultima modifica di herbie il domenica 12 maggio 2024, 15:16, modificato 1 volta in totale.
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Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024
Ma la media precipitativa (acqua o neve che sia) non dipende affatto dalla latitudine!
E anche le medie delle temperature a pari altitudine dipendono da altri fattori in montagna: vicinanza alla pianura o al mare, orientamento della vallata (e quindi esposizione solare ma anche quanto velocemente le correnti calde o fredde penetrano).
La latitudine è uno dei fattori chiaramente, insieme ad altri..
Però mi sono un po’ perso e non so più su cosa stiamo discutendo esattamente
E anche le medie delle temperature a pari altitudine dipendono da altri fattori in montagna: vicinanza alla pianura o al mare, orientamento della vallata (e quindi esposizione solare ma anche quanto velocemente le correnti calde o fredde penetrano).
La latitudine è uno dei fattori chiaramente, insieme ad altri..
Però mi sono un po’ perso e non so più su cosa stiamo discutendo esattamente
Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024
la media precipitativa non è la "nevosità" media della zona!Erinnerung ha scritto: ↑domenica 12 maggio 2024, 15:15 Ma la media precipitativa (acqua o neve che sia) non dipende affatto dalla latitudine!
E anche le medie delle temperature a pari altitudine dipendono da altri fattori in montagna: vicinanza alla pianura o al mare, orientamento della vallata (e quindi esposizione solare ma anche quanto velocemente le correnti calde o fredde penetrano).
La latitudine è uno dei fattori chiaramente, insieme ad altri..
Però mi sono un po’ perso e non so più su cosa stiamo discutendo esattamente
In un posto può piovere molto di più che in un altro, ma nevicare meno.
Si discuteva sul fatto che esistono fattori grandemente determinanti, e altri, come il giro delle correnti in quota, molto più aleatori, al limite dello scarsamente determinabile.
Il tutto era partito dall'affermazione che lo Stelvio sarebbe in una zona "scarsamente nevosa" delle Alpi.
La Val Venosta sta tra i 300 e i 650 metri di altezza e in estate è una fornace, come Bolzano, ancor più bassa, ma questo che c'entra con la nevosità dello Stelvio?
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Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024
Tornando in topic,
In Rai hanno appena detto che ci sono pochissime possibilità di fare lo Stelvio.
Alternativa fare il tunnel in macchina e dare il via dalla Svizzera.
Fuorn e ritorno in Val Venosta.
Uno schifo insomma…dell’Umbrail non hanno parlato
In Rai hanno appena detto che ci sono pochissime possibilità di fare lo Stelvio.
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Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024
Dipende da tanti fattori, comunque la zona più piovosa d'Italia è quella delle Alpi friulane, con quantitativi di pioggia attesi che in alcune aree raggiungono o superano i 3.500 mm annui!herbie ha scritto: ↑domenica 12 maggio 2024, 15:11si, questo per quanto riguarda le precipitazioni. Ma se mi dici che Varese (ricordiamo l'altezza, 450 metri circa) è più nevosa di Bosco Gurin (ricordiamo l'altezza, 1500 metri circa) avrei qualche dubbio.aleph ha scritto: ↑domenica 12 maggio 2024, 14:55In realtà funziona proprio così: le catena montuose prospicienti la pianura sono le prime ad essere impattate dalle correnti umide e la pioggia o la neve, per effetto stau, accumulano di più. Dopo il primo gradino montuoso, le correnti oltre ad aver perso un po' di energia dinamica, hanno anche una quantità di umidità minore (a livello assoluto) e così via più ci si addentra sulle Alpi. Se confronti le medie annue pluviometriche, ti accorgi che gli accumuli maggiori le hanno le Prealpi, poi a seguire le catene posizionate a metà strada, infine le catene spartiacque. La Val Venosta, come scrivevo primo e come conseguenza di questi effetti, registra accumuli annui di precipitazioni inferiori alla Sicilia.herbie ha scritto: ↑domenica 12 maggio 2024, 14:49
Ma che ci siano correnti d'aria e chissà che altro che rendono sensibilmente più nevosa una zona di un'altra a parità di latitudine ed esposizione solare, per l'azione di misteriosi spiriti delle rocce, in generale mi pare una teoria poco sostenibile. Quello che fa la differenza, e molta, è l'esposizione solare dei diversi versanti.
E' per dire che ci sono cose che hanno GRANDE impatto sulla nevosità MEDIA, come altezza, latitudine, temperatura media , ovvero l'esposizione solare del versante o della valle (la Val Pusteria...per Diana è una della valli più aperte, vaste e soleggiate dell'intero arco alpino!!!!), distanza dal mare.
E cose che hanno un TRASCURABILE impatto sulla nevosità MEDIA annuale, ovvero il gioco delle correnti in quota, che è comunque non di rado variabile durante le stagione, sebbene grosso modo identificabile. Un anno nevica di più a La Thuile, un altro a Valtournanche.
Poi al Nord ci sono le aree dei grandi laghi e le montagne liguri che hanno accumuli medi annui importanti. La zona meno piovosa nel Nord Italia invece è quella del Po ferrarese, la più lontana dai rilievi orografici, con accumuli intorno ai 600 mm annui.
Anche l'Appennino Tosco-Emiliano, Romagnolo e Umbro-Marchigiano sono aree piovose, ma non ci sono passi sopra i 2.000 metri di quota, per cui a maggio di solito non ci sono problemi per il passaggio del Giro.
https://www.ilmeteo.net/notizie/divulga ... talia.html
Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024
Cazzo Herbie, già che pensi che sella Nevea sia più distante dal mare del col de la Cayolle dice tutto.herbie ha scritto: ↑domenica 12 maggio 2024, 14:49se non mi sbaglio qualche piccola esperienza in alta montagna e in geografia ce l'avrei anch'io, visto che non abito malauguratamente a Rio de Janeiro. Anche il fatto di presumere le conoscenze altrui senza nemmeno sapere che faccia abbiano non è molto serio....lucks83 ha scritto: ↑domenica 12 maggio 2024, 12:51Eh no caro Herbie.herbie ha scritto: ↑domenica 12 maggio 2024, 12:23
questa cosa delle "zone più o meno nevose" mi lascia molto perplesso. Io detesto la neve, ma comunque le perturbazioni passano ovunque, non su "corridoi" prestabiliti da chissà che correnti e le temperature dipendono dalle isoterme legate all'altezza. Se lo zero è a 1700 metri e passa la perturbazione nevica sullo Stelvio come sul Finestre, come sul Pordoi.
Ovviamente più stai vicino al mare e più l'isoterma è tendenzialmente alta.
Semmai c'è un grande differenza tra VERSANTI esposti a nord o a sud, nord est sud est, nord ovest sud ovest, NON tra zone diverse.
Ovviamente dal versante nord , nord est o nord ovest la neve va via molto dopo.
Lasciatelo dire da qualcuno che ha qualche annetto di esperienza per quanto riguarda la neve.
Non è solo questione di temperature e perturbazioni.
Ci sono zone delle alpi in cui nevica statisticamente di più e altre in cui lo fa di meno, per una questione di correnti d'aria e vicinanza al mare piuttosto che altro .
La zona del Sestriere non è conosciuta per essere la più ricca di neve durante l' inverno, al contrario Sella Nevea in Friuli è chiamata così proprio a causa delle abbondanti nevicate che la interessano a causa dei venti che dall' Adriatico vicino portano le perturbazioni nevose fin lì.
Già solo in valle d Aosta nevica più (statisticamente) a la Thuile piuttosto che a inizio valle.
Certo, capisco che a volte non si può essere professori in tutto ..
Ovvio che Sella Nevea è più nevosa del col de la Cayolle.
E' MOLTO PIU' A NORD e più distante dal mare. Le regioni del nord est sono notevolmente più a nord di quelle del nord ovest per ovvie ragioni geografiche.
Ma che lo Stelvio sia in una zona poco nevosa a me suona molto strano. Sul Sestriere meno nevoso del Friuli è ovvio, sta alla latitudine di Parma, mentre Sella Nevea a quella di Lucerna.
Ma che ci siano correnti d'aria e chissà che altro che rendono sensibilmente più nevosa una zona di un'altra a parità di altezza, latitudine ed esposizione solare, per l'azione di misteriosi spiriti delle rocce, in generale mi pare una teoria poco sostenibile. Quello che fa la differenza, e molta, è l'esposizione solare dei diversi versanti.
Studiare please.
Sella Nevea alla latitudine di Lucerna?
Sella Nevea sta alla latitudine di Sondrio, basta guardare una cartina.
Il Sestriere alla latitudine di Parma?
In realtà è un po' più in su, ma non è quello il punto.
La cosa poco seria è che tu affermi di odiare la neve e pensi di saperne di più sulle correnti, le perturbazioni e le intensità medie delle nevicate di una persona (io in questo caso) che sulla neve ci va da 30 anni e che negli ultimi 15 ha passato ogni inverno a studiare le forecast snow per ricercare le condizioni migliori che potesse trovare sull'arco alpino.
Che conoscenze hai tu di alta montagna, Skialp e condizioni dei manti nevosi?
Hai fatto per caso più di 500 sciate negli ultimi 20 anni, corsi di scialpinismo, scalato Monte Rosa, Bernina e vari 3000 delle Alpi?
Gli spiriti delle rocce li nomini per suffragare una tua tesi personale incentrata sulla base di quale esperienza di alta montagna?
O per te basta che una località sia più a nord o più a sud di un' altra per decretarne la nevosità?
Per tua info ci sono per davvero zone delle più colpite da correnti umide in inverno: è l' umidità che porta alle precipitazioni nevose invernali, non il freddo in sé, che è importante ma non è il fattore primario.
Sei mai stato negli USA in Oregon a sciare?
Io si.
Sta molto più a sud di certe zone che si chiamano Alaska, ma è molto più nevosa come zona, per via delle correnti umide che dal pacifico portano abbondantissime precipitazioni nevose sulla catena delle Cascate.
Per info: cercati dove sta il Mount Hood in USA.
In sintesi, se parliamo di ciclismo va benissimo e mi tolgo il cappello davanti alla tua evidente e maggiore esperienza rispetto alla mia, ma pensare di saperne sempre più degli altri su qualsiasi cosa, perdonami ma non ti fa onore.
Ogni tanto sarebbe utile ascoltare e imparare.
- Maìno della Spinetta
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Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024
Poi hai la posizione del crinale da considerare - le Orobie sono il primo crinale importante impattato a sud nella zona lombarda, e tra Piz Buin e Similaun viene scaricato lo stai da nord. Bormio e lo Stelvio, nel mezzo, prendono meno neve perché una parte viene scaricata prima.lucks83 ha scritto: ↑domenica 12 maggio 2024, 15:32Cazzo Herbie, già che pensi che sella Nevea sia più distante dal mare del col de la Cayolle dice tutto.herbie ha scritto: ↑domenica 12 maggio 2024, 14:49se non mi sbaglio qualche piccola esperienza in alta montagna e in geografia ce l'avrei anch'io, visto che non abito malauguratamente a Rio de Janeiro. Anche il fatto di presumere le conoscenze altrui senza nemmeno sapere che faccia abbiano non è molto serio....lucks83 ha scritto: ↑domenica 12 maggio 2024, 12:51
Eh no caro Herbie.
Lasciatelo dire da qualcuno che ha qualche annetto di esperienza per quanto riguarda la neve.
Non è solo questione di temperature e perturbazioni.
Ci sono zone delle alpi in cui nevica statisticamente di più e altre in cui lo fa di meno, per una questione di correnti d'aria e vicinanza al mare piuttosto che altro .
La zona del Sestriere non è conosciuta per essere la più ricca di neve durante l' inverno, al contrario Sella Nevea in Friuli è chiamata così proprio a causa delle abbondanti nevicate che la interessano a causa dei venti che dall' Adriatico vicino portano le perturbazioni nevose fin lì.
Già solo in valle d Aosta nevica più (statisticamente) a la Thuile piuttosto che a inizio valle.
Certo, capisco che a volte non si può essere professori in tutto ..
Ovvio che Sella Nevea è più nevosa del col de la Cayolle.
E' MOLTO PIU' A NORD e più distante dal mare. Le regioni del nord est sono notevolmente più a nord di quelle del nord ovest per ovvie ragioni geografiche.
Ma che lo Stelvio sia in una zona poco nevosa a me suona molto strano. Sul Sestriere meno nevoso del Friuli è ovvio, sta alla latitudine di Parma, mentre Sella Nevea a quella di Lucerna.
Ma che ci siano correnti d'aria e chissà che altro che rendono sensibilmente più nevosa una zona di un'altra a parità di altezza, latitudine ed esposizione solare, per l'azione di misteriosi spiriti delle rocce, in generale mi pare una teoria poco sostenibile. Quello che fa la differenza, e molta, è l'esposizione solare dei diversi versanti.
Studiare please
In VDA hai intere perturbazioni che non scaricano niente perché bloccate dai grandi 4000. Quando si insacca l'umido del Mediterraneo o padano, come in questa primavera, hai, al contrario, intere settimane di neve, mentre località alle spalle dei grandi 4000 beccano niente.
Non c'entrano le rocce, Herbie, e nemmeno solo le altitudini, ma correnti, bacini d'acqua, ingressi freddo e/o caldi... E infatti Kitz, 800 m slm nei Tauri, becca spesso bene e meglio di un, per dire, Sestriere, 2000 m slm
“Our interest’s on the dangerous edge of things.
The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
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Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024
prego rileggere messaggio precedente.lucks83 ha scritto: ↑domenica 12 maggio 2024, 15:32Cazzo Herbie, già che pensi che sella Nevea sia più distante dal mare del col de la Cayolle dice tutto.herbie ha scritto: ↑domenica 12 maggio 2024, 14:49se non mi sbaglio qualche piccola esperienza in alta montagna e in geografia ce l'avrei anch'io, visto che non abito malauguratamente a Rio de Janeiro. Anche il fatto di presumere le conoscenze altrui senza nemmeno sapere che faccia abbiano non è molto serio....lucks83 ha scritto: ↑domenica 12 maggio 2024, 12:51
Eh no caro Herbie.
Lasciatelo dire da qualcuno che ha qualche annetto di esperienza per quanto riguarda la neve.
Non è solo questione di temperature e perturbazioni.
Ci sono zone delle alpi in cui nevica statisticamente di più e altre in cui lo fa di meno, per una questione di correnti d'aria e vicinanza al mare piuttosto che altro .
La zona del Sestriere non è conosciuta per essere la più ricca di neve durante l' inverno, al contrario Sella Nevea in Friuli è chiamata così proprio a causa delle abbondanti nevicate che la interessano a causa dei venti che dall' Adriatico vicino portano le perturbazioni nevose fin lì.
Già solo in valle d Aosta nevica più (statisticamente) a la Thuile piuttosto che a inizio valle.
Certo, capisco che a volte non si può essere professori in tutto ..
Ovvio che Sella Nevea è più nevosa del col de la Cayolle.
E' MOLTO PIU' A NORD e più distante dal mare. Le regioni del nord est sono notevolmente più a nord di quelle del nord ovest per ovvie ragioni geografiche.
Ma che lo Stelvio sia in una zona poco nevosa a me suona molto strano. Sul Sestriere meno nevoso del Friuli è ovvio, sta alla latitudine di Parma, mentre Sella Nevea a quella di Lucerna.
Ma che ci siano correnti d'aria e chissà che altro che rendono sensibilmente più nevosa una zona di un'altra a parità di altezza, latitudine ed esposizione solare, per l'azione di misteriosi spiriti delle rocce, in generale mi pare una teoria poco sostenibile. Quello che fa la differenza, e molta, è l'esposizione solare dei diversi versanti.
Studiare please.
Sella Nevea alla latitudine di Lucerna?
Sella Nevea sta alla latitudine di Sondrio, basta guardare una cartina.
Il Sestriere alla latitudine di Parma?
In realtà è un po' più in su, ma non è quello il punto.
La cosa poco seria è che tu affermi di odiare la neve e pensi di saperne di più sulle correnti, le perturbazioni e le intensità medie delle nevicate di una persona (io in questo caso) che sulla neve ci va da 30 anni e che negli ultimi 15 ha passato ogni inverno a studiare le forecast snow per ricercare le condizioni migliori che potesse trovare sull'arco alpino.
Che conoscenze hai tu di alta montagna, Skialp e condizioni dei manti nevosi?
Hai fatto per caso più di 500 sciate negli ultimi 20 anni, corsi di scialpinismo, scalato Monte Rosa, Bernina e vari 3000 delle Alpi?
Gli spiriti delle rocce li nomini per suffragare una tua tesi personale incentrata sulla base di quale esperienza di alta montagna?
O per te basta che una località sia più a nord o più a sud di un' altra per decretarne la nevosità?
Per tua info ci sono per davvero zone delle più colpite da correnti umide in inverno: è l' umidità che porta alle precipitazioni nevose invernali, non il freddo in sé, che è importante ma non è il fattore primario.
Sei mai stato negli USA in Oregon a sciare?
Io si.
Sta molto più a sud di certe zone che si chiamano Alaska, ma è molto più nevosa come zona, per via delle correnti umide che dal pacifico portano abbondantissime precipitazioni nevose sulla catena delle Cascate.
Per info: cercati dove sta il Mount Hood in USA.
In sintesi, se parliamo di ciclismo va benissimo e mi tolgo il cappello davanti alla tua evidente e maggiore esperienza rispetto alla mia, ma pensare di saperne sempre più degli altri su qualsiasi cosa, perdonami ma non ti fa onore.
Ogni tanto sarebbe utile ascoltare e imparare.
Poi capire esattamente quello che c'è scritto.
Infine.
Rispondere.
Avendo.
Capito.
L'italiano.
Si.
Ho conoscenza di neve, condizioni meteo, ciò che influenza fortemente la nevosità di un luogo, sono stato in alta montagna d'inverno e so bene quello che va tenuto presente e quello che è inutile considerare, ovvero le "zone" delle Alpi, perchè fortemente aleatorio, ciò che ne condiziona la nevosità in maniera TRASCURABILE.
Sella Nevea non sta affatto alla latitudine di SOndrio , per Bacco! Ho scritto Lucerna, per dire che sta alla latitudine di città sul lato nord delle Alpi. Non va bene Lucerna, ok diciamo Grindelwald, o Losanna?
Sestriere sta molto più a sud, e inoltre lo sanno tutti che in Europa più si procede verso est e minore è la temperatura per effetto di ciò che REALMENTE influenza il clima Europeo ovvero la vicinanza all'Oceano Atlantico e alla corrente del golfo!
Ma il discorso verteva sul fatto che ci sarebbe "zone" distanti pochi chilometri in linea d'aria più nevose di altre....non la differenza che c'è tra l'Oregon e l'Alaska.
Questo sta al limite del mistico, per me, fare differenze basate su chissà quale esperienza angelica tra la nevosità del vallone del Braulio e l'alta Val Furva.
Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024
quanti chilometri a est sta Kitzbuhel rispetto al Sestriere????Maìno della Spinetta ha scritto: ↑domenica 12 maggio 2024, 16:07Poi hai la posizione del crinale da considerare - le Orobie sono il primo crinale importante impattato a sud nella zona lombarda, e tra Piz Buin e Similaun viene scaricato lo stai da nord. Bormio e lo Stelvio, nel mezzo, prendono meno neve perché una parte viene scaricata prima.lucks83 ha scritto: ↑domenica 12 maggio 2024, 15:32Cazzo Herbie, già che pensi che sella Nevea sia più distante dal mare del col de la Cayolle dice tutto.herbie ha scritto: ↑domenica 12 maggio 2024, 14:49
se non mi sbaglio qualche piccola esperienza in alta montagna e in geografia ce l'avrei anch'io, visto che non abito malauguratamente a Rio de Janeiro. Anche il fatto di presumere le conoscenze altrui senza nemmeno sapere che faccia abbiano non è molto serio....
Ovvio che Sella Nevea è più nevosa del col de la Cayolle.
E' MOLTO PIU' A NORD e più distante dal mare. Le regioni del nord est sono notevolmente più a nord di quelle del nord ovest per ovvie ragioni geografiche.
Ma che lo Stelvio sia in una zona poco nevosa a me suona molto strano. Sul Sestriere meno nevoso del Friuli è ovvio, sta alla latitudine di Parma, mentre Sella Nevea a quella di Lucerna.
Ma che ci siano correnti d'aria e chissà che altro che rendono sensibilmente più nevosa una zona di un'altra a parità di altezza, latitudine ed esposizione solare, per l'azione di misteriosi spiriti delle rocce, in generale mi pare una teoria poco sostenibile. Quello che fa la differenza, e molta, è l'esposizione solare dei diversi versanti.
Studiare please
In VDA hai intere perturbazioni che non scaricano niente perché bloccate dai grandi 4000. Quando si insacca l'umido del Mediterraneo o padano, come in questa primavera, hai, al contrario, intere settimane di neve, mentre località alle spalle dei grandi 4000 beccano niente.
Non c'entrano le rocce, Herbie, e nemmeno solo le altitudini, ma correnti, bacini d'acqua, ingressi freddo e/o caldi... E infatti Kitz, 800 m slm nei Tauri, becca spesso bene e meglio di un, per dire, Sestriere, 2000 m slm
Ci sono cose che fanno LA differenza, e cosa che in percentuale ne fanno un minima parte.
Solo chi non capisce l'italiano, e chiedo perdono per l'insulto, può pensare che il significato di quello che ho scritto sopra è che Sella Nevea è più lontana dal mare del Sestriere.
PS: nello stesso giorno, in luglio, ho preso neve allo Stelvio, mentre a Foppolo pioveva.
MAH....CHISSA' PERCHE'....
Ultima modifica di herbie il domenica 12 maggio 2024, 16:15, modificato 1 volta in totale.
Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024
Inutile spiegarglielo Maíno.Maìno della Spinetta ha scritto: ↑domenica 12 maggio 2024, 16:07Poi hai la posizione del crinale da considerare - le Orobie sono il primo crinale importante impattato a sud nella zona lombarda, e tra Piz Buin e Similaun viene scaricato lo stai da nord. Bormio e lo Stelvio, nel mezzo, prendono meno neve perché una parte viene scaricata prima.lucks83 ha scritto: ↑domenica 12 maggio 2024, 15:32Cazzo Herbie, già che pensi che sella Nevea sia più distante dal mare del col de la Cayolle dice tutto.herbie ha scritto: ↑domenica 12 maggio 2024, 14:49
se non mi sbaglio qualche piccola esperienza in alta montagna e in geografia ce l'avrei anch'io, visto che non abito malauguratamente a Rio de Janeiro. Anche il fatto di presumere le conoscenze altrui senza nemmeno sapere che faccia abbiano non è molto serio....
Ovvio che Sella Nevea è più nevosa del col de la Cayolle.
E' MOLTO PIU' A NORD e più distante dal mare. Le regioni del nord est sono notevolmente più a nord di quelle del nord ovest per ovvie ragioni geografiche.
Ma che lo Stelvio sia in una zona poco nevosa a me suona molto strano. Sul Sestriere meno nevoso del Friuli è ovvio, sta alla latitudine di Parma, mentre Sella Nevea a quella di Lucerna.
Ma che ci siano correnti d'aria e chissà che altro che rendono sensibilmente più nevosa una zona di un'altra a parità di altezza, latitudine ed esposizione solare, per l'azione di misteriosi spiriti delle rocce, in generale mi pare una teoria poco sostenibile. Quello che fa la differenza, e molta, è l'esposizione solare dei diversi versanti.
Studiare please
In VDA hai intere perturbazioni che non scaricano niente perché bloccate dai grandi 4000. Quando si insacca l'umido del Mediterraneo o padano, come in questa primavera, hai, al contrario, intere settimane di neve, mentre località alle spalle dei grandi 4000 beccano niente.
Non c'entrano le rocce, Herbie, e nemmeno solo le altitudini, ma correnti, bacini d'acqua, ingressi freddo e/o caldi... E infatti Kitz, 800 m slm nei Tauri, becca spesso bene e meglio di un, per dire, Sestriere, 2000 m slm
Quando Herbie si convince di una cosa, puoi cercare di spiegarglielo in qualsiasi modo ma otterrai poco.
In questo caso non lo convinceresti nemmeno se ti chiami Rheinold Messner.
Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024
Innanzitutto hai scritto che Sella Nevea è più distante dal mare del col de la Cayolle, non del Sestriere che è molto più su.herbie ha scritto: ↑domenica 12 maggio 2024, 16:13quanti chilometri a est sta Kitzbuhel rispetto al Sestriere????Maìno della Spinetta ha scritto: ↑domenica 12 maggio 2024, 16:07Poi hai la posizione del crinale da considerare - le Orobie sono il primo crinale importante impattato a sud nella zona lombarda, e tra Piz Buin e Similaun viene scaricato lo stai da nord. Bormio e lo Stelvio, nel mezzo, prendono meno neve perché una parte viene scaricata prima.
In VDA hai intere perturbazioni che non scaricano niente perché bloccate dai grandi 4000. Quando si insacca l'umido del Mediterraneo o padano, come in questa primavera, hai, al contrario, intere settimane di neve, mentre località alle spalle dei grandi 4000 beccano niente.
Non c'entrano le rocce, Herbie, e nemmeno solo le altitudini, ma correnti, bacini d'acqua, ingressi freddo e/o caldi... E infatti Kitz, 800 m slm nei Tauri, becca spesso bene e meglio di un, per dire, Sestriere, 2000 m slm
Ci sono cose che fanno LA differenza, e cosa che in percentuale ne fanno un minima parte.
Solo chi non capisce l'italiano, e chiedo perdono per l'insulto, può pensare che il significato di quello che ho scritto sopra è che Sella Nevea è più lontana dal mare del Sestriere.
Non cerchiamo di difendere l' indifendibile.
Poi oh, se vuoi qualche nozione di meteo invernale e forecast snow sulle varie zone dell' arco alpino, mi pare che io e te abitiamo pure nella stessa zona.
Passa pure da me che ti spiego due cose ...
Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024
Cioè mi si dice che lo Stelvio è meno nevoso tra un po' di Varese....e sì è perchè ci sono le correnti in quota ecc.ecc.lucks83 ha scritto: ↑domenica 12 maggio 2024, 16:15Inutile spiegarglielo Maíno.Maìno della Spinetta ha scritto: ↑domenica 12 maggio 2024, 16:07Poi hai la posizione del crinale da considerare - le Orobie sono il primo crinale importante impattato a sud nella zona lombarda, e tra Piz Buin e Similaun viene scaricato lo stai da nord. Bormio e lo Stelvio, nel mezzo, prendono meno neve perché una parte viene scaricata prima.
In VDA hai intere perturbazioni che non scaricano niente perché bloccate dai grandi 4000. Quando si insacca l'umido del Mediterraneo o padano, come in questa primavera, hai, al contrario, intere settimane di neve, mentre località alle spalle dei grandi 4000 beccano niente.
Non c'entrano le rocce, Herbie, e nemmeno solo le altitudini, ma correnti, bacini d'acqua, ingressi freddo e/o caldi... E infatti Kitz, 800 m slm nei Tauri, becca spesso bene e meglio di un, per dire, Sestriere, 2000 m slm
Quando Herbie si convince di una cosa, puoi cercare di spiegarglielo in qualsiasi modo ma otterrai poco.
In questo caso non lo convinceresti nemmeno se ti chiami Rheinold Messner.
Se c'è la perturbazione a 2700 metri nevica, a 1800 forse no, a Varese piove. A 2500 che fa? Certo lì dipende da situazioni contingenti, correnti, eccetera, ma la differenza sia di quota, che di accumulo, è trascurabile.
Certo, sul versante nord alla stessa altezza, è molto più facile che nevichi. Ma per ovvie ragioni.
Stessa differenza tra Parigi e Bratislava che stanno a latitudini simili. A Parigi piove, a Bratislava nevica...
MAH...CHISSA PERCHE'?
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Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024
La longitudine è un fattore, per via della Siberia e del Mare del Nord, e di un po' di altre cose, ma non è lunico.herbie ha scritto: ↑domenica 12 maggio 2024, 16:13quanti chilometri a est sta Kitzbuhel rispetto al Sestriere????Maìno della Spinetta ha scritto: ↑domenica 12 maggio 2024, 16:07Poi hai la posizione del crinale da considerare - le Orobie sono il primo crinale importante impattato a sud nella zona lombarda, e tra Piz Buin e Similaun viene scaricato lo stai da nord. Bormio e lo Stelvio, nel mezzo, prendono meno neve perché una parte viene scaricata prima.
In VDA hai intere perturbazioni che non scaricano niente perché bloccate dai grandi 4000. Quando si insacca l'umido del Mediterraneo o padano, come in questa primavera, hai, al contrario, intere settimane di neve, mentre località alle spalle dei grandi 4000 beccano niente.
Non c'entrano le rocce, Herbie, e nemmeno solo le altitudini, ma correnti, bacini d'acqua, ingressi freddo e/o caldi... E infatti Kitz, 800 m slm nei Tauri, becca spesso bene e meglio di un, per dire, Sestriere, 2000 m slm
Ci sono cose che fanno LA differenza, e cosa che in percentuale ne fanno un minima parte.
Solo chi non capisce l'italiano, e chiedo perdono per l'insulto, può pensare che il significato di quello che ho scritto sopra è che Sella Nevea è più lontana dal mare del Sestriere.
PS: nello stesso giorno, in luglio, ho preso neve allo Stelvio, mentre a Foppolo pioveva.
MAH....CHISSA' PERCHE'....
Perché Les Arcs e Val d'Isére (ovest) prendono di più di Santa Caterina Valfurva? Perché Madesimo prende di più di Montecampione?
Ultima modifica di Maìno della Spinetta il domenica 12 maggio 2024, 16:54, modificato 2 volte in totale.
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Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024
Herbie, nessuno ti ha detto che a Varese nevica più che sullo Stelvio.herbie ha scritto: ↑domenica 12 maggio 2024, 16:21Cioè mi si dice che lo Stelvio è meno nevoso tra un po' di Varese....e sì è perchè ci sono le correnti in quota ecc.ecc.lucks83 ha scritto: ↑domenica 12 maggio 2024, 16:15Inutile spiegarglielo Maíno.Maìno della Spinetta ha scritto: ↑domenica 12 maggio 2024, 16:07
Poi hai la posizione del crinale da considerare - le Orobie sono il primo crinale importante impattato a sud nella zona lombarda, e tra Piz Buin e Similaun viene scaricato lo stai da nord. Bormio e lo Stelvio, nel mezzo, prendono meno neve perché una parte viene scaricata prima.
In VDA hai intere perturbazioni che non scaricano niente perché bloccate dai grandi 4000. Quando si insacca l'umido del Mediterraneo o padano, come in questa primavera, hai, al contrario, intere settimane di neve, mentre località alle spalle dei grandi 4000 beccano niente.
Non c'entrano le rocce, Herbie, e nemmeno solo le altitudini, ma correnti, bacini d'acqua, ingressi freddo e/o caldi... E infatti Kitz, 800 m slm nei Tauri, becca spesso bene e meglio di un, per dire, Sestriere, 2000 m slm
Quando Herbie si convince di una cosa, puoi cercare di spiegarglielo in qualsiasi modo ma otterrai poco.
In questo caso non lo convinceresti nemmeno se ti chiami Rheinold Messner.
Se c'è la perturbazione a 2700 metri nevica, a 1800 forse no, a Varese piove. A 2500 che fa? Certo lì dipende da situazioni contingenti, correnti, eccetera, ma la differenza sia di quota, che di accumulo, è trascurabile.
Certo, sul versante nord alla stessa altezza, è molto più facile che nevichi. Ma per ovvie ragioni.
Stessa differenza tra Parigi e Bratislava che stanno a latitudini simili. A Parigi piove, a Bratislava nevica...
MAH...CHISSA PERCHE'?
Siamo seri.
Ti è stato detto che sullo Stelvio, a 2700 metri, statisticamente e in media, nevica meno che alla stessa quota di una località X delle Orobie.
Perché le Orobie beccano prima le perturbazioni, lo Stelvio sta nel mezzo delle alpi e, da qualsiasi parte arrivi una perturbazione, quest' ultima si scaricherà prima di raggiungerlo, impattando contro i rilievi che lo circondano sia a Nord, sia a Sud, sia ad est che ad ovest.
Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024
e infatti Sella Nevea, oltre che ad essere ad una latitudine incommensurabile, oltre che molto più a est, con quella del Col de la Cayolle, sta effettivamente sostanzialmente alla stessa distanza dal mare. Che è il mare Adriatico , per altro, niente a che vedere, quanto a forza mitigante, col mare aperto in pieno Mediterraneo.lucks83 ha scritto: ↑domenica 12 maggio 2024, 16:17Innanzitutto hai scritto che Sella Nevea è più distante dal mare del col de la Cayolle, non del Sestriere che è molto più su.herbie ha scritto: ↑domenica 12 maggio 2024, 16:13quanti chilometri a est sta Kitzbuhel rispetto al Sestriere????Maìno della Spinetta ha scritto: ↑domenica 12 maggio 2024, 16:07
Poi hai la posizione del crinale da considerare - le Orobie sono il primo crinale importante impattato a sud nella zona lombarda, e tra Piz Buin e Similaun viene scaricato lo stai da nord. Bormio e lo Stelvio, nel mezzo, prendono meno neve perché una parte viene scaricata prima.
In VDA hai intere perturbazioni che non scaricano niente perché bloccate dai grandi 4000. Quando si insacca l'umido del Mediterraneo o padano, come in questa primavera, hai, al contrario, intere settimane di neve, mentre località alle spalle dei grandi 4000 beccano niente.
Non c'entrano le rocce, Herbie, e nemmeno solo le altitudini, ma correnti, bacini d'acqua, ingressi freddo e/o caldi... E infatti Kitz, 800 m slm nei Tauri, becca spesso bene e meglio di un, per dire, Sestriere, 2000 m slm
Ci sono cose che fanno LA differenza, e cosa che in percentuale ne fanno un minima parte.
Solo chi non capisce l'italiano, e chiedo perdono per l'insulto, può pensare che il significato di quello che ho scritto sopra è che Sella Nevea è più lontana dal mare del Sestriere.
Non cerchiamo di difendere l' indifendibile.
E per capire, io intendevo ovviamente lo stesso mare!
MA il concetto era un altro, e si dovrebbe comprendere in quanto scritto in italiano, spero, corretto.
Ultima modifica di herbie il domenica 12 maggio 2024, 16:32, modificato 1 volta in totale.
Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024
le cime più alte delle Orobie superano di poco lo Stelvio....dimmi come confrontare le due nevosità...è chiaro che se mi parli di orobie stiamo parlando di località massimo intorno ai 2000 metri...lucks83 ha scritto: ↑domenica 12 maggio 2024, 16:26Herbie, nessuno ti ha detto che a Varese nevica più che sullo Stelvio.herbie ha scritto: ↑domenica 12 maggio 2024, 16:21Cioè mi si dice che lo Stelvio è meno nevoso tra un po' di Varese....e sì è perchè ci sono le correnti in quota ecc.ecc.
Se c'è la perturbazione a 2700 metri nevica, a 1800 forse no, a Varese piove. A 2500 che fa? Certo lì dipende da situazioni contingenti, correnti, eccetera, ma la differenza sia di quota, che di accumulo, è trascurabile.
Certo, sul versante nord alla stessa altezza, è molto più facile che nevichi. Ma per ovvie ragioni.
Stessa differenza tra Parigi e Bratislava che stanno a latitudini simili. A Parigi piove, a Bratislava nevica...
MAH...CHISSA PERCHE'?
Siamo seri.
Ti è stato detto che sullo Stelvio, a 2700 metri, statisticamente e in media, nevica meno che alla stessa quota di una località X delle Orobie.
Perché le Orobie beccano prima le perturbazioni, lo Stelvio sta nel mezzo delle alpi e, da qualsiasi parte arrivi una perturbazione, quest' ultima si scaricherà prima di raggiungerlo, impattando contro i rilievi che lo circondano sia a Nord, sia a Sud, sia ad est che ad ovest.
Sullo Stelvio prendi neve in ogni stagione, a Foppolo, o Schilpario, o Presolana, mettici la località orobica che vuoi, no.
La ragione mi pare ovvia.
Gli ultimi cinque chilometri del San Marco spesso hanno neve fino ai primi di maggio, quando il versante sud è pulito da un mese, che sarebbe quello che impatta le perturbazioni....
Ci sarà un motivo, indipendente da correnti d'aria e "protezione" montuosa, ovvero l'esposizione solare e la temperatura, che è quello che fa la differenza?
Poi disquisiamo fin che si vuole sul fatto che due località diverse in Val d'Aosta abbiano mediamente nell'arco di cinquant'anni più neve o meno...ma son differenze sostanzialmente trascurabili.
Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024
Ebbene sì, sul corno stella, sopra Foppolo (altitudine 2600 metri), in media c'è più neve che sullo Stelvio.herbie ha scritto: ↑domenica 12 maggio 2024, 16:30ok Foppolo è più nevosa dello Stelvio?lucks83 ha scritto: ↑domenica 12 maggio 2024, 16:26Herbie, nessuno ti ha detto che a Varese nevica più che sullo Stelvio.herbie ha scritto: ↑domenica 12 maggio 2024, 16:21
Cioè mi si dice che lo Stelvio è meno nevoso tra un po' di Varese....e sì è perchè ci sono le correnti in quota ecc.ecc.
Se c'è la perturbazione a 2700 metri nevica, a 1800 forse no, a Varese piove. A 2500 che fa? Certo lì dipende da situazioni contingenti, correnti, eccetera, ma la differenza sia di quota, che di accumulo, è trascurabile.
Certo, sul versante nord alla stessa altezza, è molto più facile che nevichi. Ma per ovvie ragioni.
Stessa differenza tra Parigi e Bratislava che stanno a latitudini simili. A Parigi piove, a Bratislava nevica...
MAH...CHISSA PERCHE'?
Siamo seri.
Ti è stato detto che sullo Stelvio, a 2700 metri, statisticamente e in media, nevica meno che alla stessa quota di una località X delle Orobie.
Perché le Orobie beccano prima le perturbazioni, lo Stelvio sta nel mezzo delle alpi e, da qualsiasi parte arrivi una perturbazione, quest' ultima si scaricherà prima di raggiungerlo, impattando contro i rilievi che lo circondano sia a Nord, sia a Sud, sia ad est che ad ovest.
Peccato che sullo Stelvio prendi neve in ogni stagione, a Foppolo, o Schilpario, o Presolana, mettici la località orobica che vuoi, no.
La ragione mi pare ovvia.
Gli ultimi cinque chilometri del San Marco spesso hanno neve fino ai primi di maggio, quando il versante sud è pulito da un mese, che sarebbe quello che impatta le perturbazioni....
Ci sarà un motivo, indipendente da correnti d'aria e "protezione" montuosa, ovvero l'esposizione solare e la temperatura, che è quello che fa la differenza?
Poi disquisiamo fin che si vuole sul fatto che due località diverse in Val d'Aosta abbiano mediamente nell'arco di cinquant'anni più neve o meno...ma son differenze sostanzialmente trascurabili.
Mi spiace che tu non lo sappia.
Poi che su un versante nord la neve rimanga fino a tarda stagione rispetto a un versante sud, credo non ci sia bisogno di Herbie che me lo spiega.
Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024
non puoi confrontare la media nevosa (la cui differenza poi è minima....) di una cima con quella di un passo....lucks83 ha scritto: ↑domenica 12 maggio 2024, 16:36Ebbene sì, sul corno stella, sopra Foppolo (altitudine 2600 metri), in media c'è più neve che sullo Stelvio.herbie ha scritto: ↑domenica 12 maggio 2024, 16:30ok Foppolo è più nevosa dello Stelvio?lucks83 ha scritto: ↑domenica 12 maggio 2024, 16:26
Herbie, nessuno ti ha detto che a Varese nevica più che sullo Stelvio.
Siamo seri.
Ti è stato detto che sullo Stelvio, a 2700 metri, statisticamente e in media, nevica meno che alla stessa quota di una località X delle Orobie.
Perché le Orobie beccano prima le perturbazioni, lo Stelvio sta nel mezzo delle alpi e, da qualsiasi parte arrivi una perturbazione, quest' ultima si scaricherà prima di raggiungerlo, impattando contro i rilievi che lo circondano sia a Nord, sia a Sud, sia ad est che ad ovest.
Peccato che sullo Stelvio prendi neve in ogni stagione, a Foppolo, o Schilpario, o Presolana, mettici la località orobica che vuoi, no.
La ragione mi pare ovvia.
Gli ultimi cinque chilometri del San Marco spesso hanno neve fino ai primi di maggio, quando il versante sud è pulito da un mese, che sarebbe quello che impatta le perturbazioni....
Ci sarà un motivo, indipendente da correnti d'aria e "protezione" montuosa, ovvero l'esposizione solare e la temperatura, che è quello che fa la differenza?
Poi disquisiamo fin che si vuole sul fatto che due località diverse in Val d'Aosta abbiano mediamente nell'arco di cinquant'anni più neve o meno...ma son differenze sostanzialmente trascurabili.
Mi spiace che tu non lo sappia.
Poi che su un versante nord la neve rimanga fino a tarda stagione rispetto a un versante sud, credo non ci sia bisogno di Herbie che me lo spiega.
Era per far capire che molto più delle correnti umide, impatta sulla nevosità l'esposizio a sud e QUINDI la temperatura.
Ci sono cose che fanno la differenza, e cose che lo fanno assai meno.
Era questo il discorso.
Che era poi quello che concettualmente era in gioco nell'affermazione "lo Stelvio sta in una zona poco nevosa delle Alpi"....
Ho modificato il messaggio precedente perchè avevo letto male quello che avevi scritto.
Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024
Il concetto, fondamentalmente, non è capire o non capire l'italiano.herbie ha scritto: ↑domenica 12 maggio 2024, 16:26e infatti Sella Nevea, oltre che ad essere ad una latitudine incommensurabile, oltre che molto più a est, con quella del Col de la Cayolle, sta effettivamente sostanzialmente alla stessa distanza dal mare. Che è il mare Adriatico , per altro, niente a che vedere, quanto a forza mitigante, col mare aperto in pieno Mediterraneo.lucks83 ha scritto: ↑domenica 12 maggio 2024, 16:17Innanzitutto hai scritto che Sella Nevea è più distante dal mare del col de la Cayolle, non del Sestriere che è molto più su.herbie ha scritto: ↑domenica 12 maggio 2024, 16:13
quanti chilometri a est sta Kitzbuhel rispetto al Sestriere????
Ci sono cose che fanno LA differenza, e cosa che in percentuale ne fanno un minima parte.
Solo chi non capisce l'italiano, e chiedo perdono per l'insulto, può pensare che il significato di quello che ho scritto sopra è che Sella Nevea è più lontana dal mare del Sestriere.
Non cerchiamo di difendere l' indifendibile.
E per capire, io intendevo ovviamente lo stesso mare!
MA il concetto era un altro, e si dovrebbe comprendere in quanto scritto in italiano, spero, corretto.
Il concetto è che quando ti fissi sul fatto che te hai ragione, mentre tutto il resto del forum ti sta gentilmente spiegando che stai dicendo cose non del tutto esatte, non c' è modo di conversare e dialogare con te.
Perché poi cominci a girarla e rigirarla come ti pare per portare l'acqua al tuo mulino.
Sto ancora aspettando, tra l'altro, che tu mi dica da quale grande esperienza diretta e sul campo di alpinismo/skialpinismo e alta montagna, con annessi corsi ed esperienza in meteorologia mi parli, senza essere il teorico della situazione che tutto sa.
Nel frattempo, che vuoi che ti dica...
Hai ragione Herbie, siamo tutti ignoranti e ti ringraziamo per averci insegnato anche oggi qualcosa.
Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024
Scusa, perché non posso confrontare la media nevosa di una cima con quella di un passo che ha la stessa altitudine?herbie ha scritto: ↑domenica 12 maggio 2024, 16:53non puoi confrontare la media nevosa (la cui differenza poi è minima....) di una cima con quella di un passo....lucks83 ha scritto: ↑domenica 12 maggio 2024, 16:36Ebbene sì, sul corno stella, sopra Foppolo (altitudine 2600 metri), in media c'è più neve che sullo Stelvio.herbie ha scritto: ↑domenica 12 maggio 2024, 16:30
ok Foppolo è più nevosa dello Stelvio?
Peccato che sullo Stelvio prendi neve in ogni stagione, a Foppolo, o Schilpario, o Presolana, mettici la località orobica che vuoi, no.
La ragione mi pare ovvia.
Gli ultimi cinque chilometri del San Marco spesso hanno neve fino ai primi di maggio, quando il versante sud è pulito da un mese, che sarebbe quello che impatta le perturbazioni....
Ci sarà un motivo, indipendente da correnti d'aria e "protezione" montuosa, ovvero l'esposizione solare e la temperatura, che è quello che fa la differenza?
Poi disquisiamo fin che si vuole sul fatto che due località diverse in Val d'Aosta abbiano mediamente nell'arco di cinquant'anni più neve o meno...ma son differenze sostanzialmente trascurabili.
Mi spiace che tu non lo sappia.
Poi che su un versante nord la neve rimanga fino a tarda stagione rispetto a un versante sud, credo non ci sia bisogno di Herbie che me lo spiega.
Era per far capire che molto più delle correnti umide, impatta sulla nevosità l'esposizio a sud e QUINDI la temperatura.
Ci sono cose che fanno la differenza, e cose che lo fanno assai meno.
Era questo il discorso.
Che era poi quello che concettualmente era in gioco nell'affermazione "lo Stelvio sta in una zona poco nevosa delle Alpi"....
Ho modificato il messaggio precedente perchè avevo letto male quello che avevi scritto.
Che teoria malsana è questa?
Va bè dai, anche qua ti dò ragione perché altrimenti sto qua fino a luglio