Hansen e il CPA
Hansen e il CPA
Oggi su cicloweb è uscita un'interessantissima intervista ad Adam Hansen a cura di Stefano Pietre (quella di cui si era accennato in alcune dirette)
personalmente io ho rivalutato molto Hansen. A conferma che deve migliorare la comunicazione, perché da fuori certe dinamiche sembrano figlie di sprovvedutaggine, invece alla base c'è un difficile lavoro di rete
https://www.cicloweb.it/news/3734853749 ... dam-hansen
personalmente io ho rivalutato molto Hansen. A conferma che deve migliorare la comunicazione, perché da fuori certe dinamiche sembrano figlie di sprovvedutaggine, invece alla base c'è un difficile lavoro di rete
https://www.cicloweb.it/news/3734853749 ... dam-hansen
Re: Hansen e il CPA
Io invece non lo apprezzo per niente, e certi passaggi me lo confermano, politichese allo stato puro.
La chicca per me è leggere di sondaggi telegram utilizzati per prendere decisioni delicate, tipo quelli per decidere chi si fa interrogare il giorno dopo.
La chicca per me è leggere di sondaggi telegram utilizzati per prendere decisioni delicate, tipo quelli per decidere chi si fa interrogare il giorno dopo.
Re: Hansen e il CPA
Alcuni punti che secondo me necessiterebbero di un approfondimento:
1) perché i rapporti con RCS sono così difficili: tutta colpa di RCS, o anche il CPA in passato ci ha messo del suo?
1bis) se il posizionamento del Giro è un problema, perché non fare fronte comune con RCS?
2) non sono d'accordo con il fatto che il rappresentante dei corridori non debba interessarsi di ciò che pensano i fan. Il ciclismo esiste finché c'è l'interesse del pubblico, ovvero finché il pubblico si diverte: senza pubblico crolla tutto il castello di carte. Occorre trovare un bilanciamento tra i fan che vorrebbero correre sempre e comunque e certi corridori che si inalberano per 2 giorni di pioggia.
3) le risorse del CPA mi sembrano risicate per quanto si vuole fare. È previsto un piano di sviluppo?
1) perché i rapporti con RCS sono così difficili: tutta colpa di RCS, o anche il CPA in passato ci ha messo del suo?
1bis) se il posizionamento del Giro è un problema, perché non fare fronte comune con RCS?
2) non sono d'accordo con il fatto che il rappresentante dei corridori non debba interessarsi di ciò che pensano i fan. Il ciclismo esiste finché c'è l'interesse del pubblico, ovvero finché il pubblico si diverte: senza pubblico crolla tutto il castello di carte. Occorre trovare un bilanciamento tra i fan che vorrebbero correre sempre e comunque e certi corridori che si inalberano per 2 giorni di pioggia.
3) le risorse del CPA mi sembrano risicate per quanto si vuole fare. È previsto un piano di sviluppo?
Re: Hansen e il CPA
Si questo io sono molto prima repubblica: per me a prendere decisioni (ad esempio sulla sicurezza o meno di un tracciato, o sulla salubrità di certe condizioni metereologiche di gara) ci dovrebbero essere delle persone competenti ed appositamente designate in quelle materie. Cazzo ne sa un ciclista se la discesa dal Passo del Palinculo è pericolosa o no, se non l'ha mai vista prima.udra ha scritto: ↑sabato 15 giugno 2024, 17:28 Io invece non lo apprezzo per niente, e certi passaggi me lo confermano, politichese allo stato puro.
La chicca per me è leggere di sondaggi telegram utilizzati per prendere decisioni delicate, tipo quelli per decidere chi si fa interrogare il giorno dopo.
Re: Hansen e il CPA
a me sembra invece il solito paraculo, Hansen.
Come quando dice che non lavora per i fans, ma per la sicurezza.
Se i fans si scocciano dei teatrini che sempre piu' spesso il suo CPA mette in piedi, resterà a presiedere un Cyclistes Professionnel Associès vuoto.
Nessuno di noi fans vuole vedere i corridori salire su un Umbrail mente nevica, o peggio ancora vederli fare una stupida passerella di 10 km a Livigno sotto la neve, per poi salire in macchina.
Sono le STR...ATE come quelle di Morbegno, Cortina e Crans che fanno allontanare i fans da questo sport.
Si chieda poi Hansen il perchè, come afferma lui, solo metà dei corridori del gruppo si interessi alla questione sicurezza: dire che puo' portare l'acqua al cavallo ma non puo' obbligarlo a bere, significa che in fondo anche lui se ne lava le mani, mentre da presidente del CPA dovrebbe avere come obiettivo un sindacato il piu' compatto possibile.
Non puoi disinteressarti di chi non ti mostra attenzione: anzi, dovresti focalizzarti su questi corridori ancora di piu' e capire perchè non credono nel tuo movimento.
Anche qua, Hansen bocciato.
altra magagna del sindacato è quando afferma:
" Tanti sondaggi invece non hanno un quorum, ma rimane sempre la regola base: anche se non tutti votano, tutti dovranno essere d'accordo con la decisione espressa dalla maggioranza dei votanti. Quindi se non vuoi che si prenda una decisione che non approvi, ti conviene partecipare o creerai un problema per te stesso."
Chiediti invece perchè alcuni non partecipano e cosa li spinge a non farlo, come farebbe un buon padre di famiglia, perchè altrimenti alimenti viene il sospetto che questo sia un comportamento mafiosetto che si rifà al "o fai come diciamo noi e ti adegui, o sei fuori" e che a volte ci sia chi riceve il sondaggio prima degli altri, con i secondi che vengono messi al corrente di tutto a decisioni già prese, magari alle due di notte vero?
Si chieda poi perchè è piu' facile parlare con ASO che con RCS: mi risulta che ad ASO il buon Hansen non rompa le palle puntualmente ogni anno, magari con un tweet pubblicato alle 2 di notte.
Non avesse messo in piedi, da attore protagonista, autentiche pagliacciate e pantomime come Morbegno 2020, Cortina 2021 e Crans 2023, probabilmente Vegni e Cairo sarebbero accondiscendenti allo stesso modo del buon Terry di ASO.
Sui fatti di Livigno Hansen fa quasi la vittima, quando gli andrebbe ricordato che la sera prima della corsa il suo stesso CPA aveva approvato il piano messo in atto da RCS, con le tre opzioni (corsa normale, pit stop sull'Umbrail o patrenza dall'alto adige), ma lui stesso alle due di notte ha piantato in aria un casino, dicendo che loro non facevano la prima parte della tappa a prescindere.
Dire che non immaginava che per l'organizzatore la cosa piu' importante fosse la partenza da Livigno e che glielo avessero detto prima si sarebbero subito messi d'accordo, vuol dire essere in malafede e prendere in giro chi ti sta intervistando e tutti gli appassionati: lo so io che sono un "fan" e non lo sa lui, con 20 anni di professionismo alle spalle ed è presidente del CPA, che la cosa importante per chi organizza è rispettare i contratti con le città ospitanti?
IO non voglio crederci, mi sento preso in giro.
Facile dire che con ASO è semplice lavorare: mettere una chicane davanti ad Arenberg è infinitamente piu' facile e comodo che modificare mezza tappa all'ultimo momento, facendo saltare accordi da centinaia di migliaia di euro.
Invece di andare sempre al muro contro muro con RCS, se ha a cuore la salute e la sicurezza dei ciclisti, Hansen faccia fronte comune con Vegni e Cairo e vada a spaccare i maroni all' UCI, pretendendo lo spostamento in avanti del Giro di 2 settimane.
La sensazione che mi rimane dopo questa intervista, invece, è che per sua stessa ammissione Hansen abbia pessimi rapporti personali con i vertici di RCS e non perda occasione per mettergli i bastoni tra le ruote.
Come quando dice che non lavora per i fans, ma per la sicurezza.
Se i fans si scocciano dei teatrini che sempre piu' spesso il suo CPA mette in piedi, resterà a presiedere un Cyclistes Professionnel Associès vuoto.
Nessuno di noi fans vuole vedere i corridori salire su un Umbrail mente nevica, o peggio ancora vederli fare una stupida passerella di 10 km a Livigno sotto la neve, per poi salire in macchina.
Sono le STR...ATE come quelle di Morbegno, Cortina e Crans che fanno allontanare i fans da questo sport.
Si chieda poi Hansen il perchè, come afferma lui, solo metà dei corridori del gruppo si interessi alla questione sicurezza: dire che puo' portare l'acqua al cavallo ma non puo' obbligarlo a bere, significa che in fondo anche lui se ne lava le mani, mentre da presidente del CPA dovrebbe avere come obiettivo un sindacato il piu' compatto possibile.
Non puoi disinteressarti di chi non ti mostra attenzione: anzi, dovresti focalizzarti su questi corridori ancora di piu' e capire perchè non credono nel tuo movimento.
Anche qua, Hansen bocciato.
altra magagna del sindacato è quando afferma:
" Tanti sondaggi invece non hanno un quorum, ma rimane sempre la regola base: anche se non tutti votano, tutti dovranno essere d'accordo con la decisione espressa dalla maggioranza dei votanti. Quindi se non vuoi che si prenda una decisione che non approvi, ti conviene partecipare o creerai un problema per te stesso."
Chiediti invece perchè alcuni non partecipano e cosa li spinge a non farlo, come farebbe un buon padre di famiglia, perchè altrimenti alimenti viene il sospetto che questo sia un comportamento mafiosetto che si rifà al "o fai come diciamo noi e ti adegui, o sei fuori" e che a volte ci sia chi riceve il sondaggio prima degli altri, con i secondi che vengono messi al corrente di tutto a decisioni già prese, magari alle due di notte vero?
Si chieda poi perchè è piu' facile parlare con ASO che con RCS: mi risulta che ad ASO il buon Hansen non rompa le palle puntualmente ogni anno, magari con un tweet pubblicato alle 2 di notte.
Non avesse messo in piedi, da attore protagonista, autentiche pagliacciate e pantomime come Morbegno 2020, Cortina 2021 e Crans 2023, probabilmente Vegni e Cairo sarebbero accondiscendenti allo stesso modo del buon Terry di ASO.
Sui fatti di Livigno Hansen fa quasi la vittima, quando gli andrebbe ricordato che la sera prima della corsa il suo stesso CPA aveva approvato il piano messo in atto da RCS, con le tre opzioni (corsa normale, pit stop sull'Umbrail o patrenza dall'alto adige), ma lui stesso alle due di notte ha piantato in aria un casino, dicendo che loro non facevano la prima parte della tappa a prescindere.
Dire che non immaginava che per l'organizzatore la cosa piu' importante fosse la partenza da Livigno e che glielo avessero detto prima si sarebbero subito messi d'accordo, vuol dire essere in malafede e prendere in giro chi ti sta intervistando e tutti gli appassionati: lo so io che sono un "fan" e non lo sa lui, con 20 anni di professionismo alle spalle ed è presidente del CPA, che la cosa importante per chi organizza è rispettare i contratti con le città ospitanti?
IO non voglio crederci, mi sento preso in giro.
Facile dire che con ASO è semplice lavorare: mettere una chicane davanti ad Arenberg è infinitamente piu' facile e comodo che modificare mezza tappa all'ultimo momento, facendo saltare accordi da centinaia di migliaia di euro.
Invece di andare sempre al muro contro muro con RCS, se ha a cuore la salute e la sicurezza dei ciclisti, Hansen faccia fronte comune con Vegni e Cairo e vada a spaccare i maroni all' UCI, pretendendo lo spostamento in avanti del Giro di 2 settimane.
La sensazione che mi rimane dopo questa intervista, invece, è che per sua stessa ammissione Hansen abbia pessimi rapporti personali con i vertici di RCS e non perda occasione per mettergli i bastoni tra le ruote.
Ultima modifica di lucks83 il sabato 15 giugno 2024, 21:12, modificato 1 volta in totale.
Re: Hansen e il CPA
"L'idea è che in ogni altro sport all'aperto appena c'è una goccia di pioggia si fermano, mentre nel ciclismo si continua"
Spero ci sia un pò di lost in translation in questa frase altrimenti significa che di sport non ne vede tanti.
Spero ci sia un pò di lost in translation in questa frase altrimenti significa che di sport non ne vede tanti.
Re: Hansen e il CPA
L'unica cosa intelligente che potrebbe dire Hansen è "Mi dimetto perché non sono capace"
Re: Hansen e il CPA
dipende dai punti di vista, se è pericolosa quella discesa...

Ultima modifica di herbie il sabato 15 giugno 2024, 20:36, modificato 1 volta in totale.
Re: Hansen e il CPA
esattamenteBomby ha scritto: ↑sabato 15 giugno 2024, 17:37 Alcuni punti che secondo me necessiterebbero di un approfondimento:
1) perché i rapporti con RCS sono così difficili: tutta colpa di RCS, o anche il CPA in passato ci ha messo del suo?
1bis) se il posizionamento del Giro è un problema, perché non fare fronte comune con RCS?
2) non sono d'accordo con il fatto che il rappresentante dei corridori non debba interessarsi di ciò che pensano i fan. Il ciclismo esiste finché c'è l'interesse del pubblico, ovvero finché il pubblico si diverte: senza pubblico crolla tutto il castello di carte. Occorre trovare un bilanciamento tra i fan che vorrebbero correre sempre e comunque e certi corridori che si inalberano per 2 giorni di pioggia.
3) le risorse del CPA mi sembrano risicate per quanto si vuole fare. È previsto un piano di sviluppo?
- Tranchée d'Arenberg
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Re: Hansen e il CPA
Leggo l'articolo e continuo a non capire il meccanismo di rappresentanza in cui crede Hansen. Le dinamiche sono veramente poco chiare e cervellotiche. Riporto un passaggio dell'intervista a proposito dell'ormai famosa chicane di Arenberg. Non ho apportato nessuna modifica, ho solo evidenziato in grassetto una serie di passaggi che mettono in risalto le contraddizioni del suo sistema.
"
Più di una settimana prima della Roubaix ero all'incontro dei direttori sportivi e tutti sapevano già della modifica. Quando sono arrivato scherzavano con me dicendo che volevo rendere la Roubaix più lunga, e mi sono presto reso conto che tutti stavano parlando di quell'argomento. Il DS della Alpecin era presente, ci ho parlato, gli ho mostrato tutto, foto comprese, e sapeva tutto. Gli ho mandato un Whatsapp dicendogli che tutte le squadre avevano accettato tranne la sua, e che era importante sapere il loro parere perché se la squadra o Van der Poel avessero avuto dei dubbi, come chiunque altro, li avremmo voluti risolvere insieme. Vogliamo sempre rappresentare tutti. Il DS non ha più risposto e non ha segnalato alcun problema, quindi abbiamo proceduto.
Detto ciò, non rappresentiamo solo un corridore, quindi anche se lui fosse stato in disaccordo, avremmo seguito la maggioranza. Terry di ASO è stato molto gentile e ci ha detto che l'importante era che avessimo la maggioranza. Quindi è stato un problema di comunicazione interno alla Alpecin, ho gli screenshot Whatsapp della conversazione con il DS e semplicemente non ha informato gli atleti.
Alla visione del tweet mi sono molto arrabbiato, perché questo scredita il CPA: lavoriamo tanto e in questo modo sembra che non abbiamo contattato tutti, quando l'abbiamo fatto. Successivamente sono riuscito a parlare con il DS e ha detto che era troppo presto per un cambiamento così grosso. Gli ho chiesto, troppo presto per chi? Visto che sono stati i ciclisti a chiedermelo e volerlo. Forse era troppo presto per lui, ma sicuramente non per i ciclisti, che erano tutti d'accordo. Per i fans? Non facciamo cose per i fans, ma per la sicurezza."
Hansen ripete a più riprese un concetto: lui ha parlato coi DS. Mi e vi chiedo: ma il rappresentante dei corridori in sede di consultazioni perchè parla coi DS delle squade e non coi corridori? Che rappresentanza è la sua: quella dei corridori, quella dei DS, quella delle squadre?
"
Più di una settimana prima della Roubaix ero all'incontro dei direttori sportivi e tutti sapevano già della modifica. Quando sono arrivato scherzavano con me dicendo che volevo rendere la Roubaix più lunga, e mi sono presto reso conto che tutti stavano parlando di quell'argomento. Il DS della Alpecin era presente, ci ho parlato, gli ho mostrato tutto, foto comprese, e sapeva tutto. Gli ho mandato un Whatsapp dicendogli che tutte le squadre avevano accettato tranne la sua, e che era importante sapere il loro parere perché se la squadra o Van der Poel avessero avuto dei dubbi, come chiunque altro, li avremmo voluti risolvere insieme. Vogliamo sempre rappresentare tutti. Il DS non ha più risposto e non ha segnalato alcun problema, quindi abbiamo proceduto.
Detto ciò, non rappresentiamo solo un corridore, quindi anche se lui fosse stato in disaccordo, avremmo seguito la maggioranza. Terry di ASO è stato molto gentile e ci ha detto che l'importante era che avessimo la maggioranza. Quindi è stato un problema di comunicazione interno alla Alpecin, ho gli screenshot Whatsapp della conversazione con il DS e semplicemente non ha informato gli atleti.
Alla visione del tweet mi sono molto arrabbiato, perché questo scredita il CPA: lavoriamo tanto e in questo modo sembra che non abbiamo contattato tutti, quando l'abbiamo fatto. Successivamente sono riuscito a parlare con il DS e ha detto che era troppo presto per un cambiamento così grosso. Gli ho chiesto, troppo presto per chi? Visto che sono stati i ciclisti a chiedermelo e volerlo. Forse era troppo presto per lui, ma sicuramente non per i ciclisti, che erano tutti d'accordo. Per i fans? Non facciamo cose per i fans, ma per la sicurezza."
Hansen ripete a più riprese un concetto: lui ha parlato coi DS. Mi e vi chiedo: ma il rappresentante dei corridori in sede di consultazioni perchè parla coi DS delle squade e non coi corridori? Che rappresentanza è la sua: quella dei corridori, quella dei DS, quella delle squadre?
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Re: Hansen e il CPA
Che poi il concetto di "facciamo cose per la sicurezza, non per i tifosi" è di un'ottusità notevole.
1) i tifosi hanno interesse a che tutti i corridori possano disputare una corsa in sicurezza, perché ne va dello spettacolo della stessa.
2) senza tifosi il carrozzone, che già non ha un giro di soldi notevole, non sta in piedi e quindi il tuo operato deve tenere conto anche di questo. Non si tratta di coinvolgere i tifosi chiaramente, ma avere rispetto per una parte importante del gioco. Se si prendono decisioni come quelle di Morbegno o Borgofranco la credibilità dell'associazione va a picco, e la comunicazione è una grossa fetta del problema.
1) i tifosi hanno interesse a che tutti i corridori possano disputare una corsa in sicurezza, perché ne va dello spettacolo della stessa.
2) senza tifosi il carrozzone, che già non ha un giro di soldi notevole, non sta in piedi e quindi il tuo operato deve tenere conto anche di questo. Non si tratta di coinvolgere i tifosi chiaramente, ma avere rispetto per una parte importante del gioco. Se si prendono decisioni come quelle di Morbegno o Borgofranco la credibilità dell'associazione va a picco, e la comunicazione è una grossa fetta del problema.
Re: Hansen e il CPA
VeroTranchée d'Arenberg ha scritto: ↑domenica 16 giugno 2024, 0:25 Leggo l'articolo e continuo a non capire il meccanismo di rappresentanza in cui crede Hansen. Le dinamiche sono veramente poco chiare e cervellotiche. Riporto un passaggio dell'intervista a proposito dell'ormai famosa chicane di Arenberg. Non ho apportato nessuna modifica, ho solo evidenziato in grassetto una serie di passaggi che mettono in risalto le contraddizioni del suo sistema.
"
Più di una settimana prima della Roubaix ero all'incontro dei direttori sportivi e tutti sapevano già della modifica. Quando sono arrivato scherzavano con me dicendo che volevo rendere la Roubaix più lunga, e mi sono presto reso conto che tutti stavano parlando di quell'argomento. Il DS della Alpecin era presente, ci ho parlato, gli ho mostrato tutto, foto comprese, e sapeva tutto. Gli ho mandato un Whatsapp dicendogli che tutte le squadre avevano accettato tranne la sua, e che era importante sapere il loro parere perché se la squadra o Van der Poel avessero avuto dei dubbi, come chiunque altro, li avremmo voluti risolvere insieme. Vogliamo sempre rappresentare tutti. Il DS non ha più risposto e non ha segnalato alcun problema, quindi abbiamo proceduto.
Detto ciò, non rappresentiamo solo un corridore, quindi anche se lui fosse stato in disaccordo, avremmo seguito la maggioranza. Terry di ASO è stato molto gentile e ci ha detto che l'importante era che avessimo la maggioranza. Quindi è stato un problema di comunicazione interno alla Alpecin, ho gli screenshot Whatsapp della conversazione con il DS e semplicemente non ha informato gli atleti.
Alla visione del tweet mi sono molto arrabbiato, perché questo scredita il CPA: lavoriamo tanto e in questo modo sembra che non abbiamo contattato tutti, quando l'abbiamo fatto. Successivamente sono riuscito a parlare con il DS e ha detto che era troppo presto per un cambiamento così grosso. Gli ho chiesto, troppo presto per chi? Visto che sono stati i ciclisti a chiedermelo e volerlo. Forse era troppo presto per lui, ma sicuramente non per i ciclisti, che erano tutti d'accordo. Per i fans? Non facciamo cose per i fans, ma per la sicurezza."
Hansen ripete a più riprese un concetto: lui ha parlato coi DS. Mi e vi chiedo: ma il rappresentante dei corridori in sede di consultazioni perchè parla coi DS delle squade e non coi corridori? Che rappresentanza è la sua: quella dei corridori, quella dei DS, quella delle squadre?

Re: Hansen e il CPA
udra ha scritto: ↑domenica 16 giugno 2024, 0:43 Che poi il concetto di "facciamo cose per la sicurezza, non per i tifosi" è di un'ottusità notevole.
1) i tifosi hanno interesse a che tutti i corridori possano disputare una corsa in sicurezza, perché ne va dello spettacolo della stessa.
2) senza tifosi il carrozzone, che già non ha un giro di soldi notevole, non sta in piedi e quindi il tuo operato deve tenere conto anche di questo. Non si tratta di coinvolgere i tifosi chiaramente, ma avere rispetto per una parte importante del gioco. Se si prendono decisioni come quelle di Morbegno o Borgofranco la credibilità dell'associazione va a picco, e la comunicazione è una grossa fetta del problema.



Re: Hansen e il CPA
È politichese.Tranchée d'Arenberg ha scritto: ↑domenica 16 giugno 2024, 0:25 Leggo l'articolo e continuo a non capire il meccanismo di rappresentanza in cui crede Hansen. Le dinamiche sono veramente poco chiare e cervellotiche. Riporto un passaggio dell'intervista a proposito dell'ormai famosa chicane di Arenberg. Non ho apportato nessuna modifica, ho solo evidenziato in grassetto una serie di passaggi che mettono in risalto le contraddizioni del suo sistema.
"
Più di una settimana prima della Roubaix ero all'incontro dei direttori sportivi e tutti sapevano già della modifica. Quando sono arrivato scherzavano con me dicendo che volevo rendere la Roubaix più lunga, e mi sono presto reso conto che tutti stavano parlando di quell'argomento. Il DS della Alpecin era presente, ci ho parlato, gli ho mostrato tutto, foto comprese, e sapeva tutto. Gli ho mandato un Whatsapp dicendogli che tutte le squadre avevano accettato tranne la sua, e che era importante sapere il loro parere perché se la squadra o Van der Poel avessero avuto dei dubbi, come chiunque altro, li avremmo voluti risolvere insieme. Vogliamo sempre rappresentare tutti. Il DS non ha più risposto e non ha segnalato alcun problema, quindi abbiamo proceduto.
Detto ciò, non rappresentiamo solo un corridore, quindi anche se lui fosse stato in disaccordo, avremmo seguito la maggioranza. Terry di ASO è stato molto gentile e ci ha detto che l'importante era che avessimo la maggioranza. Quindi è stato un problema di comunicazione interno alla Alpecin, ho gli screenshot Whatsapp della conversazione con il DS e semplicemente non ha informato gli atleti.
Alla visione del tweet mi sono molto arrabbiato, perché questo scredita il CPA: lavoriamo tanto e in questo modo sembra che non abbiamo contattato tutti, quando l'abbiamo fatto. Successivamente sono riuscito a parlare con il DS e ha detto che era troppo presto per un cambiamento così grosso. Gli ho chiesto, troppo presto per chi? Visto che sono stati i ciclisti a chiedermelo e volerlo. Forse era troppo presto per lui, ma sicuramente non per i ciclisti, che erano tutti d'accordo. Per i fans? Non facciamo cose per i fans, ma per la sicurezza."
Hansen ripete a più riprese un concetto: lui ha parlato coi DS. Mi e vi chiedo: ma il rappresentante dei corridori in sede di consultazioni perchè parla coi DS delle squade e non coi corridori? Che rappresentanza è la sua: quella dei corridori, quella dei DS, quella delle squadre?
Gira intorno alla questione senza entrare più specificamente nel merito.
Lui dice di aver parlato con i DS, poi però spiega che utilizza un metodo di comunicazione e avviso basato su messaggio, che coinvolge un corridore per team, che deve avvertire gli altri.
E dice che quello della Alpecin non ha letto il messaggio.
In pratica continua a cercare scuse: alla Roubaix c'è in startlist il campione del mondo e detentore del titolo in carica.
Puoi tu, Hansen, provare a fargli una telefonatina, giusto per vedere cosa ne pensa il corridore più importante presente al via?
Se non lo fai, e poi quello ti fa fare brutta figura via social, la colpa è solo tua.
Ultima modifica di lucks83 il domenica 16 giugno 2024, 6:48, modificato 1 volta in totale.
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Re: Hansen e il CPA
Innanzitutto complimenti a nottambuli o mattinieri della domenica.
Hansen si arrampica sui vetri..Politichese unito a supercazzola.
Non so capisce se rappresenta i corridori o i
delle squadre più
ose .
La sicurezza è importante,ma dire che se ne frega dei tifosi....
Già i giovani non lo seguono più. Se non ci fossero suiveurs ,amatori e gente per strada non rappresenterebbe più niente .
Hansen si arrampica sui vetri..Politichese unito a supercazzola.
Non so capisce se rappresenta i corridori o i


La sicurezza è importante,ma dire che se ne frega dei tifosi....
Già i giovani non lo seguono più. Se non ci fossero suiveurs ,amatori e gente per strada non rappresenterebbe più niente .
Re: Hansen e il CPA
Golf ... cricket.. tennis..
Non si giocano se piove
Re: Hansen e il CPA
Sarò una minoranza ma è nelle condizioni estreme che si è anche creata la leggenda del ciclismo
Se nevica e le strade son pulite , per me si può correre
Idem con la pioggia o il caldo estremo
Se no niente liegi 80 , galibier 98 ecc
Ma anche le 3 cifre di Nibali
Il gavia 88 invece non l avrei fatto
Nel sondaggio sul vietare le salite over 2200 al giro io ho votato sì
Tanto l andazzo è quello
Se non c è il sole asfalto pulito ecc non si corre
Allora è inutile metterle nel percorso.. per poi fare improbabili piani b
Re: Hansen e il CPA
Infatti con due gocce di pioggia stanotte hanno sospeso la 24h di Le Mans: ma va la, australiano perditempo.
Questo è, a mio avviso, un punto fondamentale per i futuri rapporti del CPA con il resto del mondo del ciclismo: viviamo in un mondo in cui i soldi pesano moltissimo e un’associazione di squattrinati, da sola, non può mettersi costantemente di traverso nei confronti di soggetti (organizzatori e squadre) che hanno bilanci a otto cifre. La mia convinzione è che la questione di Livigno non è finita qua e qualche segno c’è già (anche se Hansen sicuramente non se n’è accorto).
Preservare lo spirito di quel tempo, in cui credevamo nell'unità e allo stesso tempo nella diversità
Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, primo medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, primo medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
- Walter_White
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- Iscritto il: mercoledì 23 marzo 2016, 18:01
Re: Hansen e il CPA
"Allora la volta successiva abbiamo avvisato con tre giorni di anticipo, ma alla fine nel giorno della tappa il meteo non era così male. Ma bisogna fare dei compromessi."
Basta questa frase per far capire quanto il lavoro da lui svolto sia farsesco. Piove durante la corsa e così si annulla una tappa difficile sulla base delle previsioni meteo. Follia totale
Basta questa frase per far capire quanto il lavoro da lui svolto sia farsesco. Piove durante la corsa e così si annulla una tappa difficile sulla base delle previsioni meteo. Follia totale
FCC 2019/20: rit.
FCC 2018/19: 1°; Superprestige; Gran Combinata
FCC 2017/18: 3°; Trofeo dei titoli; Campionato Europeo Donne Elite, Campionato del Mondo Donne Elite, ROTY
FCC 2018/19: 1°; Superprestige; Gran Combinata
FCC 2017/18: 3°; Trofeo dei titoli; Campionato Europeo Donne Elite, Campionato del Mondo Donne Elite, ROTY
Re: Hansen e il CPA
Ecco, m'ero pure scordato di questa...Walter_White ha scritto: ↑domenica 16 giugno 2024, 8:46 "Allora la volta successiva abbiamo avvisato con tre giorni di anticipo, ma alla fine nel giorno della tappa il meteo non era così male. Ma bisogna fare dei compromessi."
Basta questa frase per far capire quanto il lavoro da lui svolto sia farsesco. Piove durante la corsa e così si annulla una tappa difficile sulla base delle previsioni meteo. Follia totale
Piuttosto fai dei piani con diverse opzioni come s'era fatto a Livigno (prima che arrivasse il diktat dagli antipodi). Ma prendere una decisione oggi sulla base delle previsioni de il meteo.it (che solitamente sono un filo più catastrofiche di quelle del buon CicloSprint) a giorni di distanza, quando hanno la stessa accuratezza delle previsioni della veggente che sta in cima al Monte Cetriolone, non mi pare molto professionale.
E faccio un'aggiunta: non mi ritengo un conservatore (anzi) e capisco che le condizioni siano cambiate rispetto al ciclismo delle origini. Però ritengo che battersi per delle cazzate con toni, metodi e tempi inadeguati contro gli avversari sbagliati svilisca il ruolo del sindacato, soprattutto quando ci sono temi molto più seri e urgenti. Vedasi come corrono i ciclisti, che non frenano più e fanno spallate anche se piove e la strada è una saponetta.
Re: Hansen e il CPA
Se te guardi il tweet di Hansen alle 8 di mattina della partenza da Livigno (e anche qua mi chiedo che bisogno c'è di uscire su un social quando il giorno prima è stato prodotto un documento sul da farsi con tutte le parti riunite) vedi che allegato c'è un comunicato che riporta degli screenshot di 3b meteo e di Google.Walter_White ha scritto: ↑domenica 16 giugno 2024, 8:46 "Allora la volta successiva abbiamo avvisato con tre giorni di anticipo, ma alla fine nel giorno della tappa il meteo non era così male. Ma bisogna fare dei compromessi."
Basta questa frase per far capire quanto il lavoro da lui svolto sia farsesco. Piove durante la corsa e così si annulla una tappa difficile sulla base delle previsioni meteo. Follia totale
Questo è il livello di approssimazione...
Re: Hansen e il CPA
Su RCS/ASO; per curiosità ho controllato un paio di tappe (puy e loze) del tour 2023 seguendo le nuove regole dell' "extreme temperature protocol" (WBGT, temp. bulbo umido) e, con sorpresa di nessuno, rientrano entrambe nella "red zone": Red zone (WBGT >28°), modification of start and finish times, possible neutralisation of a section of the race or stage, cancellation of the stage/race. . Quella di Carcassone del 2022 neanche guardo, chiedere a Morkov come è andata.
Per me non il voto o le %, ma la premessa stessa è errata: commissari e organizzatore devono decidere prendendo in considerazione i corridori ma la decisione finale è loro (e infatti UCI conclude: If stakeholders cannot reach a consensus by the end of the meeting, the organiser,
in agreement with the President of the Commissaires’ Panel, shall decide the actions to be taken.); e se l'organizzatore sragiona come rcs a livigno, l'ultima decisione spetta al commissario.
Se nel gruppo meno del 20% dei corridori soffre il caldo questi corridori saranno sempre svantaggiati perché la maggioranza vorrà le tappe di maltempo accorciate e quando il sole toglie il fiato nessuno mai invocherà il protocollo.
PS: la retorica di Hansen/corridori da "sindacato dei lavoratori" mi fa impazzire, quando la metà o più di loro ha la residenza a Monaco/Andorra per le stupende piste ciclabili.
Per me non il voto o le %, ma la premessa stessa è errata: commissari e organizzatore devono decidere prendendo in considerazione i corridori ma la decisione finale è loro (e infatti UCI conclude: If stakeholders cannot reach a consensus by the end of the meeting, the organiser,
in agreement with the President of the Commissaires’ Panel, shall decide the actions to be taken.); e se l'organizzatore sragiona come rcs a livigno, l'ultima decisione spetta al commissario.
Se nel gruppo meno del 20% dei corridori soffre il caldo questi corridori saranno sempre svantaggiati perché la maggioranza vorrà le tappe di maltempo accorciate e quando il sole toglie il fiato nessuno mai invocherà il protocollo.
PS: la retorica di Hansen/corridori da "sindacato dei lavoratori" mi fa impazzire, quando la metà o più di loro ha la residenza a Monaco/Andorra per le stupende piste ciclabili.
- Tranchée d'Arenberg
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Re: Hansen e il CPA
Nel calcio? Nel rugby? Evito di parlare degli sport invernali dove ovviamente il clima freddo è parte integrante e necessaria.
Cobblestone 2012, 2013,2018 & 2021 - 1° Classifica Generale
Re: Hansen e il CPA
io ero un po' scettico sullo spostamento del Giro di "solo" due settimane, ma mi sono accorto che dalla fine del Giro a oggi i passi alpini in Italia, Svizzera e Francia sono stati riaperti a ritmo esponenziale.
Inoltre negli ultimi anni ho l'impressione che la prima metà di Maggio sua ancora molto "invernale" mentre dopo l'estate avanza a grandi passi (cosa che non fa statistica, ma credo che le chances di condizioni meteo estreme o inclementi siano comunque più basse due settimane dopo).
Credo forremente ora che lo spostamento in avanti del Giro sua una giusta battagli da combattere.
Inoltre negli ultimi anni ho l'impressione che la prima metà di Maggio sua ancora molto "invernale" mentre dopo l'estate avanza a grandi passi (cosa che non fa statistica, ma credo che le chances di condizioni meteo estreme o inclementi siano comunque più basse due settimane dopo).
Credo forremente ora che lo spostamento in avanti del Giro sua una giusta battagli da combattere.

Re: Hansen e il CPA
Si. Ovvio che se nevischia e ci sono 2 gradi per me si può correre.Winter ha scritto: ↑domenica 16 giugno 2024, 7:01Sarò una minoranza ma è nelle condizioni estreme che si è anche creata la leggenda del ciclismo
Se nevica e le strade son pulite , per me si può correre
Idem con la pioggia o il caldo estremo
Se no niente liegi 80 , galibier 98 ecc
Ma anche le 3 cifre di Nibali
Il gavia 88 invece non l avrei fatto
Nel sondaggio sul vietare le salite over 2200 al giro io ho votato sì
Tanto l andazzo è quello
Se non c è il sole asfalto pulito ecc non si corre
Allora è inutile metterle nel percorso.. per poi fare improbabili piani b
Basta che la strada sia pulita.
Esco io con due gradi, non capisco come possano lamentarsi loro con l'equipaggiamento che hanno.
Poi a sto punto è ovvio che andare in alto con un gruppo che è pronto a scioperare appena vengono giù due gocce è controproducente
Re: Hansen e il CPA
Certo che si giocaTranchée d'Arenberg ha scritto: ↑domenica 16 giugno 2024, 12:28Nel calcio? Nel rugby? Evito di parlare degli sport invernali dove ovviamente il clima freddo è parte integrante e necessaria.
Ma hansen non segue quegli sport
Anche la 500miglia non si corre se piove
L ideale per Hansen e i ciclisti attuali sarebbe correre il giro al teide, dove non piove mai , non ci son tifosi e non devono nemmeno provare le salite
Re: Hansen e il CPA
Ci sarebbe molta più gente sia agli arrivi che sul percorsoScattista ha scritto: ↑domenica 16 giugno 2024, 12:32 io ero un po' scettico sullo spostamento del Giro di "solo" due settimane, ma mi sono accorto che dalla fine del Giro a oggi i passi alpini in Italia, Svizzera e Francia sono stati riaperti a ritmo esponenziale.
Inoltre negli ultimi anni ho l'impressione che la prima metà di Maggio sua ancora molto "invernale" mentre dopo l'estate avanza a grandi passi (cosa che non fa statistica, ma credo che le chances di condizioni meteo estreme o inclementi siano comunque più basse due settimane dopo).
Credo forremente ora che lo spostamento in avanti del Giro sua una giusta battagli da combattere.
Perché il tempo è più bello
In più.. per chi ha più di 40 anni , era la collocazione che c era una volta
E hai pure il 2 giugno (come i francesi il 14 luglio)
Re: Hansen e il CPA
cosa aspettiamo allora?Winter ha scritto: ↑domenica 16 giugno 2024, 14:44Ci sarebbe molta più gente sia agli arrivi che sul percorsoScattista ha scritto: ↑domenica 16 giugno 2024, 12:32 io ero un po' scettico sullo spostamento del Giro di "solo" due settimane, ma mi sono accorto che dalla fine del Giro a oggi i passi alpini in Italia, Svizzera e Francia sono stati riaperti a ritmo esponenziale.
Inoltre negli ultimi anni ho l'impressione che la prima metà di Maggio sua ancora molto "invernale" mentre dopo l'estate avanza a grandi passi (cosa che non fa statistica, ma credo che le chances di condizioni meteo estreme o inclementi siano comunque più basse due settimane dopo).
Credo forremente ora che lo spostamento in avanti del Giro sua una giusta battagli da combattere.
Perché il tempo è più bello
In più.. per chi ha più di 40 anni , era la collocazione che c era una volta
E hai pure il 2 giugno (come i francesi il 14 luglio)

Re: Hansen e il CPA
Me lo domando anche io...
Mal che vada sovrapponi Svizzera e Delfinato (come Pa-Ni e Tirreno) e le altre corse (Slovenia, Belgio) le disputi in un altro periodo.
Mal che vada sovrapponi Svizzera e Delfinato (come Pa-Ni e Tirreno) e le altre corse (Slovenia, Belgio) le disputi in un altro periodo.
Re: Hansen e il CPA
Che tanto chi fa il Delfinato non fa lo Svizzera nemmeno adesso.
Quindi non vedo quale sia il problema!
Re: Hansen e il CPA
- Walter_White
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Re: Hansen e il CPA
Presumo che ASO non voglia la concomitanza per questioni televisive. Che poi, come se tante corse non si corrono insieme. E soprattutto, ma anche sti cazzi del Delfinato nei confronti della seconda corsa ciclistica più importante del mondo.
FCC 2019/20: rit.
FCC 2018/19: 1°; Superprestige; Gran Combinata
FCC 2017/18: 3°; Trofeo dei titoli; Campionato Europeo Donne Elite, Campionato del Mondo Donne Elite, ROTY
FCC 2018/19: 1°; Superprestige; Gran Combinata
FCC 2017/18: 3°; Trofeo dei titoli; Campionato Europeo Donne Elite, Campionato del Mondo Donne Elite, ROTY