Il ciclismo di oggi non è equo?

Per discutere, analizzare, approfondire tutto quello che riguarda il tema più dibattuto del ciclismo
francesco98
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Il ciclismo di oggi non è equo?

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Partendo dalla discussione nel topic di Pantani, secondo voi il ciclismo oggi favorisce appositamente i corridori di squadre come Sky (in passato), UAE e Visma ?

Pogacar è così dominante, ad esempio, solo perchè ha aiuti esterni? Riguardo a Pogacar, soprattutto, il fatto che dal 22 ad oggi, sia così migliorato, soprattutto nelle corse di un giorno e anche come velocità, è dovuto a qualcosa di illecito?

Stessa cosa per Vingegaard o Froome, i quali da giovani erano nessuno, a differenza di Pogacar, e ad un tratto sono diventati i migliori corridori da GT; è dovuto al fatto che essendo in squadre molto potenti hanno avuto mezzi che gli altri non avrebbero avuto?

Qual è la vostra opinione?
Winter
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Re: Il ciclismo di oggi non è equo?

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Francesco...
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chinaski89
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Re: Il ciclismo di oggi non è equo?

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Froome e Vingeegard altrove sarebbero rimasti signori nessuno. Di equo c'è poco o nulla, ora pare che conti sempre di più dove ti trovi, la stessa ineos è un po' in decadenza ma sempre un bel boost, altre magari arriveranno e ci sono le annate Barhein bonus da considerare. Un Rujano 2.0 oggi non potrebbe fare manco 1/10 di quanto fatto al Giro 2011 per dire. Ergo è meno equo di prima di sicuro, anche se si dopano solo nelle squadrette e per posizioni di rincalzo pare
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Fantasio
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Re: Il ciclismo di oggi non è equo?

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Io sono abbastanza incerto sulla risposta da darti. Sono convinto che il ciclismo di oggi sia meno equo, ma anche che non siano stati ancora sorpassati quei limiti oltre i quali inizierebbero ad accadere cose strane, tipo Maertens 1977 o Pantani 1999. Penso quindi che il doping degli ultimi anni abbia un effetto "amplificante" ma non stravolga ancora i rapporti di forza tra corridori. Una cosa del tipo che se Tizio vale 10 e Caio 9, quindi 11% in più, con quello che si prende oggi si passi "al quadrato", tipo 100 a 81, quindi 23-24% in più, con Tizio che da "più forte" diventa "incredibilmente più forte", ma con le posizioni in classifica che rimangono le stesse.
E' pur vero che, forse, le cose strane stanno accadendo: tutti questi incidenti che quasi sempre coinvolgono i corridori più forti iniziano a farmi pensare; non ne sono ancora convinto perché Van der Poel ne sembra immune e quest'anno nulla è accaduto a Pogacar.

Ciò di cui sono più convinto è che questo è un periodo di transizione, iniziato nel 2018-2019 e che probabilmente terminerà alla fine del decennio. Ma prendi con le debite molle tutto quanto ho scritto, perché su quanto sta accadendo da alcuni anni a questa parte ho tutto tranne che certezze - ne ho per le epoche passate, ma anch'io dal 1999 ho iniziato a seguire meno il ciclismo pur non disinteressandomi del tutto.
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francesco98
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Re: Il ciclismo di oggi non è equo?

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chinaski89 ha scritto: giovedì 6 giugno 2024, 20:22 Froome e Vingeegard altrove sarebbero rimasti signori nessuno. Di equo c'è poco o nulla, ora pare che conti sempre di più dove ti trovi, la stessa ineos è un po' in decadenza ma sempre un bel boost, altre magari arriveranno e ci sono le annate Barhein bonus da considerare. Un Rujano 2.0 oggi non potrebbe fare manco 1/10 di quanto fatto al Giro 2011 per dire. Ergo è meno equo di prima di sicuro, anche se si dopano solo nelle squadrette e per posizioni di rincalzo pare
Di Pogacar invece cosa pensi? E' un vero campione o è come gli altri due?
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galliano
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Re: Il ciclismo di oggi non è equo?

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chinaski89 ha scritto: giovedì 6 giugno 2024, 20:22 Froome e Vingeegard altrove sarebbero rimasti signori nessuno. Di equo c'è poco o nulla, ora pare che conti sempre di più dove ti trovi...
Lecito avere dubbi e farsi domande davanti a prestazioni eccezionali, però la frase evidenziata va circostanziata.
Stai dicendo che in una Alpecin o in una Ag2r avrebbero vinto una garetta ogni tanto e sarebbero arrivati quindicesimi al Giro?
Se intendi questo, e io non nego che possa essere vero, mi stai dicendo che le squadre supertop hanno qualcosa che incide non tanto, ma tantissimo sulle prestazioni.
Se fosse vero queste squadre potrebbero facilmente tirar fuori dal cilindro un altro Vingegaard o un altro Froome.

Vedremo se con un Vingegaard a mezzo servizio la Visma si giocherà il Tour con Jorgenson o Kuss. Questo mi dovrei attendere seguendo il filo dei tuoi ragionamenti.

Però la Sky l'altro Froome non l'ha prodotto.
Che significa questo?
Che per utilizzare al meglio i loro strumenti queste squadre devono comunque trovare l'uomo adatto? non intendo uno già forte, ma uno ADATTO, funzionale all'obiettivo.
In assenza di un atleta adatto i risultati sono buoni ma non ottimali, è per questo che un McNulty vince le garette ma non i GT?

Non c'è polemica nelle mie parole ma solo volontà di capire meglio cosa intendi.
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Re: Il ciclismo di oggi non è equo?

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Altra cosa, l'opinione che Froome e Vingegaard sarebbero nessuno al di fuori delle loro squadre appartiene a diverse persone, leggendo un po in giro; quindi, ad esempio, perchè la Jumbo, nonostante Vingegaard in partenza sarebbe uno mediocre teoricamente, ha scelto proprio lui?
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Re: Il ciclismo di oggi non è equo?

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Sarebbe interessante anche analizzare quanto forte vanno i corridori in team come UAE e Visma, rispetto a quanto hanno fatto in passato in altre squadre per vedere se effettivamente è così.
Tipo in UAE penso ad un A. Yates che l'anno scorso ha fatto la sua miglior stagione, dall'altra parte un Hirshi che ha fatto peggio del 2020, ma anche tipo un Soler non è che stia facendo granchè rispetto ad in Movistar, mentre Almeida va più o meno così anche alla Quick Step.

In Jumbo mi sembra invece che più sono i corridori che overperformano, pensiamo a Laporte, Van Aert
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chinaski89
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Re: Il ciclismo di oggi non è equo?

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francesco98 ha scritto: giovedì 6 giugno 2024, 21:38
chinaski89 ha scritto: giovedì 6 giugno 2024, 20:22 Froome e Vingeegard altrove sarebbero rimasti signori nessuno. Di equo c'è poco o nulla, ora pare che conti sempre di più dove ti trovi, la stessa ineos è un po' in decadenza ma sempre un bel boost, altre magari arriveranno e ci sono le annate Barhein bonus da considerare. Un Rujano 2.0 oggi non potrebbe fare manco 1/10 di quanto fatto al Giro 2011 per dire. Ergo è meno equo di prima di sicuro, anche se si dopano solo nelle squadrette e per posizioni di rincalzo pare
Di Pogacar invece cosa pensi? E' un vero campione o è come gli altri due?
Ovviamente non prendermi per verità svelata eh, però Pogi una base di talento l'ha dimostrata da sempre, poi credo che altrove sarebbe meno alieno, e che li sia un po' boostato come tutti quanti, un buon esempio è Yates confrontato al fratello, ma non è un Froome (o Thomas o Wiggins) che altrove i/il Tour manco col binocolo li avrebbero visti. Jumbo attuale mi pare il boss del gruppo come a suo tempo la Sky, e si sono visti domini al limite dell' imbarazzante, in tutto ciò c'è poi il Tour dove negli ultimi anni ogni annata succedono cose più assurde della precedente che volendo si possono pure elencare. Mi piace particolarmente la due giorni dei gregari del terzo tipo alternati Uae/Jumbo :lol:

Non so comunque che avrebbero fatto Froome e Vingeegard altrove, dipende anche dove, anzi Froome altrove meglio non guardare a che faceva, ma secondo me non sarebbero mai stati i mostri visti al Tour. Poi chiaro non ho verità in tasca e ci sono mille sfumature e contestualizzazioni da fare, più aggiunte tipo il caso Barhein che mi ha portato ad aprire davvero gli occhi su un bel po' di cose, perchè resta una roba ridicola come poche considerando tutto.
Ultima modifica di chinaski89 il giovedì 6 giugno 2024, 22:53, modificato 2 volte in totale.
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Re: Il ciclismo di oggi non è equo?

Messaggio da leggere da chinaski89 »

galliano ha scritto: giovedì 6 giugno 2024, 21:46
chinaski89 ha scritto: giovedì 6 giugno 2024, 20:22 Froome e Vingeegard altrove sarebbero rimasti signori nessuno. Di equo c'è poco o nulla, ora pare che conti sempre di più dove ti trovi...
Lecito avere dubbi e farsi domande davanti a prestazioni eccezionali, però la frase evidenziata va circostanziata.
Stai dicendo che in una Alpecin o in una Ag2r avrebbero vinto una garetta ogni tanto e sarebbero arrivati quindicesimi al Giro?
Se intendi questo, e io non nego che possa essere vero, mi stai dicendo che le squadre supertop hanno qualcosa che incide non tanto, ma tantissimo sulle prestazioni.
Se fosse vero queste squadre potrebbero facilmente tirar fuori dal cilindro un altro Vingegaard o un altro Froome.

Vedremo se con un Vingegaard a mezzo servizio la Visma si giocherà il Tour con Jorgenson o Kuss. Questo mi dovrei attendere seguendo il filo dei tuoi ragionamenti.

Però la Sky l'altro Froome non l'ha prodotto.
Che significa questo?
Che per utilizzare al meglio i loro strumenti queste squadre devono comunque trovare l'uomo adatto? non intendo uno già forte, ma uno ADATTO, funzionale all'obiettivo.
In assenza di un atleta adatto i risultati sono buoni ma non ottimali, è per questo che un McNulty vince le garette ma non i GT?

Non c'è polemica nelle mie parole ma solo volontà di capire meglio cosa intendi.
Beh si che non sia proprio tipo creazione del dottor Frankenstein speriamo e come dici altrimenti lo farebbero con chiunque, Landa ad esempio in sky andava meglio a cronometro ma scappò a gambe levate. Vai a capire, probabilmente per i gt serve anche una certa mentalità 'da fachiro' non per tutti. Poi vabbè Thomas è pur sempre un piccolo Froome
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Re: Il ciclismo di oggi non è equo?

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Winter ha scritto: giovedì 6 giugno 2024, 20:12 Francesco...
Meglio non farsi domande
Ma i giornalisti come mai non se le fanno ste domande?
Perché, sennò, gli tocca pure sognarsi il loro stipendietto ridicolo....
cycling_chrnicles
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Re: Il ciclismo di oggi non è equo?

Messaggio da leggere da cycling_chrnicles »

Su Froome farei presente che Sky, nel 2011, non aveva intenzione di rinnovarlo prima della magica Vuelta. Infatti rischia di perderlo a ottobre.

Estate 2011 è quando british cycling inizia ad avere in dotazione i famosi chetoni.

Thomas, comunque, è anche peggio. A 28 anni non riusciva a competere per la vittoria di un Down Under, a 38 ce lo ritroviamo sul podio del Giro.
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Abruzzese
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Re: Il ciclismo di oggi non è equo?

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francesco98 ha scritto: giovedì 6 giugno 2024, 19:37 Partendo dalla discussione nel topic di Pantani, secondo voi il ciclismo oggi favorisce appositamente i corridori di squadre come Sky (in passato), UAE e Visma ?

Pogacar è così dominante, ad esempio, solo perchè ha aiuti esterni? Riguardo a Pogacar, soprattutto, il fatto che dal 22 ad oggi, sia così migliorato, soprattutto nelle corse di un giorno e anche come velocità, è dovuto a qualcosa di illecito?

Stessa cosa per Vingegaard o Froome, i quali da giovani erano nessuno, a differenza di Pogacar, e ad un tratto sono diventati i migliori corridori da GT; è dovuto al fatto che essendo in squadre molto potenti hanno avuto mezzi che gli altri non avrebbero avuto?

Qual è la vostra opinione?
Se dovessi basarmi sul talento puro, uno come Pogačar non potrebbe mai stare nella stessa frase con Froome e Vingegaard (senza dimenticare Geraint Thomas, perché il fatto che uno così possa continuare ad arrivare ancora sul podio di un grande giro ciclisticamente parlando mi dà il voltastomaco).
"L'importante non è quello che trovi alla fine di una corsa. L'importante è ciò che provi mentre corri" (Giorgio Faletti in "Notte prima degli esami")

"qui c'è gente che è totalmente avulsa dalla realtà e nociva al forum"
Theakston
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Re: Il ciclismo di oggi non è equo?

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Ma che fine ha fatto Padun?
Quest'anno non ha praticamente corso.
Winter
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Re: Il ciclismo di oggi non è equo?

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cycling_chrnicles ha scritto: venerdì 7 giugno 2024, 14:12
Thomas, comunque, è anche peggio. A 28 anni non riusciva a competere per la vittoria di un Down Under, a 38 ce lo ritroviamo sul podio del Giro.
Già.. come avrà fatto?
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bicycleran
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Re: Il ciclismo di oggi non è equo?

Messaggio da leggere da bicycleran »

chinaski89 ha scritto: giovedì 6 giugno 2024, 22:35
galliano ha scritto: giovedì 6 giugno 2024, 21:46
chinaski89 ha scritto: giovedì 6 giugno 2024, 20:22 Froome e Vingeegard altrove sarebbero rimasti signori nessuno. Di equo c'è poco o nulla, ora pare che conti sempre di più dove ti trovi...
Lecito avere dubbi e farsi domande davanti a prestazioni eccezionali, però la frase evidenziata va circostanziata.
Stai dicendo che in una Alpecin o in una Ag2r avrebbero vinto una garetta ogni tanto e sarebbero arrivati quindicesimi al Giro?
Se intendi questo, e io non nego che possa essere vero, mi stai dicendo che le squadre supertop hanno qualcosa che incide non tanto, ma tantissimo sulle prestazioni.
Se fosse vero queste squadre potrebbero facilmente tirar fuori dal cilindro un altro Vingegaard o un altro Froome.

Vedremo se con un Vingegaard a mezzo servizio la Visma si giocherà il Tour con Jorgenson o Kuss. Questo mi dovrei attendere seguendo il filo dei tuoi ragionamenti.

Però la Sky l'altro Froome non l'ha prodotto.
Che significa questo?
Che per utilizzare al meglio i loro strumenti queste squadre devono comunque trovare l'uomo adatto? non intendo uno già forte, ma uno ADATTO, funzionale all'obiettivo.
In assenza di un atleta adatto i risultati sono buoni ma non ottimali, è per questo che un McNulty vince le garette ma non i GT?

Non c'è polemica nelle mie parole ma solo volontà di capire meglio cosa intendi.
Beh si che non sia proprio tipo creazione del dottor Frankenstein speriamo e come dici altrimenti lo farebbero con chiunque, Landa ad esempio in sky andava meglio a cronometro ma scappò a gambe levate. Vai a capire, probabilmente per i gt serve anche una certa mentalità 'da fachiro' non per tutti.
In Virna Lisi c'è una persona che telefona tutti i santi giorni ai corridori, compresi i capitani, per chiedere come si sono allenati, cos'hanno mangiato ecc.
Decisamente non per tutti.
Probabilmente egli è un seguace del materialismo dialettico che tutto spiega coi cosiddetti fattori economici, anche i foruncoli di Malabrocca. Dino Buzzati al Giro D'Italia
Krisper
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Re: Il ciclismo di oggi non è equo?

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bicycleran ha scritto: lunedì 10 giugno 2024, 16:39
chinaski89 ha scritto: giovedì 6 giugno 2024, 22:35
galliano ha scritto: giovedì 6 giugno 2024, 21:46
Lecito avere dubbi e farsi domande davanti a prestazioni eccezionali, però la frase evidenziata va circostanziata.
Stai dicendo che in una Alpecin o in una Ag2r avrebbero vinto una garetta ogni tanto e sarebbero arrivati quindicesimi al Giro?
Se intendi questo, e io non nego che possa essere vero, mi stai dicendo che le squadre supertop hanno qualcosa che incide non tanto, ma tantissimo sulle prestazioni.
Se fosse vero queste squadre potrebbero facilmente tirar fuori dal cilindro un altro Vingegaard o un altro Froome.

Vedremo se con un Vingegaard a mezzo servizio la Visma si giocherà il Tour con Jorgenson o Kuss. Questo mi dovrei attendere seguendo il filo dei tuoi ragionamenti.

Però la Sky l'altro Froome non l'ha prodotto.
Che significa questo?
Che per utilizzare al meglio i loro strumenti queste squadre devono comunque trovare l'uomo adatto? non intendo uno già forte, ma uno ADATTO, funzionale all'obiettivo.
In assenza di un atleta adatto i risultati sono buoni ma non ottimali, è per questo che un McNulty vince le garette ma non i GT?

Non c'è polemica nelle mie parole ma solo volontà di capire meglio cosa intendi.
Beh si che non sia proprio tipo creazione del dottor Frankenstein speriamo e come dici altrimenti lo farebbero con chiunque, Landa ad esempio in sky andava meglio a cronometro ma scappò a gambe levate. Vai a capire, probabilmente per i gt serve anche una certa mentalità 'da fachiro' non per tutti.
In Virna Lisi c'è una persona che telefona tutti i santi giorni ai corridori, compresi i capitani, per chiedere come si sono allenati, cos'hanno mangiato ecc.
Decisamente non per tutti.
Non so se T9 o voluto, ma Virna Lisi è bellissimo
La Tribuna del Sarto, luogo esterno alla Plaza de Toros occupato da chi segue la corrida ascoltando le voci del pubblico; un'eco, ago e filo di una narrazione, un “restar qui sullo stradone impolverato” a descrivere il silenzio tra una moto e l’altra
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Re: Il ciclismo di oggi non è equo?

Messaggio da leggere da Slegar »

Krisper ha scritto: martedì 11 giugno 2024, 10:28 Non so se T9 o voluto, ma Virna Lisi è bellissimo
Fa il pari con Luther Blissett, con molto più fascino.
Preservare lo spirito di quel tempo, in cui credevamo nell'unità e allo stesso tempo nella diversità

Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, primo medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
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Re: Il ciclismo di oggi non è equo?

Messaggio da leggere da bicycleran »

Non ho visto lo Svizzera, ma da quanto ho letto la UAE è stata stupefacente.

I numeri di Yates e Almeida.

https://www.bicidastrada.it/w-kg-record ... MTZieXRlcw
Probabilmente egli è un seguace del materialismo dialettico che tutto spiega coi cosiddetti fattori economici, anche i foruncoli di Malabrocca. Dino Buzzati al Giro D'Italia
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Re: Il ciclismo di oggi non è equo?

Messaggio da leggere da Walter_White »

bicycleran ha scritto: lunedì 17 giugno 2024, 7:33 Non ho visto lo Svizzera, ma da quanto ho letto la UAE è stata stupefacente.

I numeri di Yates e Almeida.

https://www.bicidastrada.it/w-kg-record ... MTZieXRlcw
Era la tappa perfetta per quei numeri, 35 km in discesa per riscaldarsi prima della salita finale. Pogi e Vinge avrebbero fatto 7.5 w/kg sicuramente
FCC 2019/20: rit.
FCC 2018/19: 1°; Superprestige; Gran Combinata
FCC 2017/18: 3°; Trofeo dei titoli; Campionato Europeo Donne Elite, Campionato del Mondo Donne Elite, ROTY
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Re: Il ciclismo di oggi non è equo?

Messaggio da leggere da bicycleran »

Walter_White ha scritto: lunedì 17 giugno 2024, 9:59
bicycleran ha scritto: lunedì 17 giugno 2024, 7:33 Non ho visto lo Svizzera, ma da quanto ho letto la UAE è stata stupefacente.

I numeri di Yates e Almeida.

https://www.bicidastrada.it/w-kg-record ... MTZieXRlcw
Era la tappa perfetta per quei numeri, 35 km in discesa per riscaldarsi prima della salita finale. Pogi e Vinge avrebbero fatto 7.5 w/kg sicuramente
Il problema è per le altre squadre
Probabilmente egli è un seguace del materialismo dialettico che tutto spiega coi cosiddetti fattori economici, anche i foruncoli di Malabrocca. Dino Buzzati al Giro D'Italia
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Re: Il ciclismo di oggi non è equo?

Messaggio da leggere da castelli »

quello che si vuole. ma sono proprio i numeri di picco i più difficili da ottenere.

hanno ridenominato il doping che non si chiama più così ma si chiama chicco.

abbiamo liberalizzato doping chicco perché il circo senza numeri da circo non lo vede più nessuno.

questo è il ragionamento.

quando riesci a sviluppare potenze sui 7 watt kg e oltrea a 20 minuti in gara a 6.5 watt kg scherzi.
6.5 watt kg che erano le potenze in gara con cui si vinceva il tour 10 anni fa.
in 10 anni che è successo di nuovo?
una specializzazione maggiore una tecnologia migliorativa ma è comunque un altro mondo. già il 2% di potenza in più è avvertibile. l'8% vuol dire andare letteralmente il doppio.

il doping chicco non interessa più a nessuno perché l'iperspecializzazione e la tecnologia rendono lo spettacolo meno avvincente, almeno al pubblico competente. uno spettacolo meno avvincente ha bisogno di antipersonaggi, proprio quelli che girano ora.
è successo a tutti gli sport in questa nuova era del nulla.

l'approssimazione lascia ampi spazi al talento vero. uno che inizia a correre come a 8 anni come un pro fa sbadigliare.
è quello che sta succedendo ora.
questa è la ragione percui tra 10 anni si correrà con il climatizzatore nelle tappe più calde e con il riscaldamento in quelle più fredde.
non è possibile che chi va meno vinca. il campione deve essere messo nelle condizioni migliori per salvaguardare l'investimento.
questa cosa non è nuova ma ora è esasperata.
Defensor Froomey. dal 28/5/19 FORZA ROGLIC

Puntò il 20/5/19 10 euro su s.yates dato a 12. 5 euro su nibali dato a 3.
mancò il coraggio per puntare 20 euro su landa dato a 66.
non credette alla tenuta di rogla fino a verona.
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Re: Il ciclismo di oggi non è equo?

Messaggio da leggere da chinaski89 »

castelli ha scritto: martedì 18 giugno 2024, 10:12 quello che si vuole. ma sono proprio i numeri di picco i più difficili da ottenere.
Esattamente, ma vallo a far capire
castelli ha scritto:
hanno ridenominato il doping che non si chiama più così ma si chiama chicco.

abbiamo liberalizzato doping chicco perché il circo senza numeri da circo non lo vede più nessuno.

questo è il ragionamento.

quando riesci a sviluppare potenze sui 7 watt kg e oltrea a 20 minuti in gara a 6.5 watt kg scherzi.
6.5 watt kg che erano le potenze in gara con cui si vinceva il tour 10 anni fa.
in 10 anni che è successo di nuovo?
una specializzazione maggiore una tecnologia migliorativa ma è comunque un altro mondo. già il 2% di potenza in più è avvertibile. l'8% vuol dire andare letteralmente il doppio.

il doping chicco non interessa più a nessuno perché l'iperspecializzazione e la tecnologia rendono lo spettacolo meno avvincente, almeno al pubblico competente. uno spettacolo meno avvincente ha bisogno di antipersonaggi, proprio quelli che girano ora.
è successo a tutti gli sport in questa nuova era del nulla.

l'approssimazione lascia ampi spazi al talento vero. uno che inizia a correre come a 8 anni come un pro fa sbadigliare.
è quello che sta succedendo ora.
questa è la ragione percui tra 10 anni si correrà con il climatizzatore nelle tappe più calde e con il riscaldamento in quelle più fredde.
non è possibile che chi va meno vinca. il campione deve essere messo nelle condizioni migliori per salvaguardare l'investimento.
questa cosa non è nuova ma ora è esasperata.
Tutto molto/abbastanza giusto e mesto imho, ma di nuovo qui si discute se sia meglio per un pisquano qualsiasi fare il capitano nella squadra di serie B o il gregario nella WT che ti boosta, vallo a spiegare
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Re: Il ciclismo di oggi non è equo?

Messaggio da leggere da castelli »

chinaski89 ha scritto: martedì 18 giugno 2024, 10:41
castelli ha scritto: martedì 18 giugno 2024, 10:12 quello che si vuole. ma sono proprio i numeri di picco i più difficili da ottenere.
Esattamente, ma vallo a far capire
castelli ha scritto:
hanno ridenominato il doping che non si chiama più così ma si chiama chicco.

abbiamo liberalizzato doping chicco perché il circo senza numeri da circo non lo vede più nessuno.

questo è il ragionamento.

quando riesci a sviluppare potenze sui 7 watt kg e oltrea a 20 minuti in gara a 6.5 watt kg scherzi.
6.5 watt kg che erano le potenze in gara con cui si vinceva il tour 10 anni fa.
in 10 anni che è successo di nuovo?
una specializzazione maggiore una tecnologia migliorativa ma è comunque un altro mondo. già il 2% di potenza in più è avvertibile. l'8% vuol dire andare letteralmente il doppio.

il doping chicco non interessa più a nessuno perché l'iperspecializzazione e la tecnologia rendono lo spettacolo meno avvincente, almeno al pubblico competente. uno spettacolo meno avvincente ha bisogno di antipersonaggi, proprio quelli che girano ora.
è successo a tutti gli sport in questa nuova era del nulla.

l'approssimazione lascia ampi spazi al talento vero. uno che inizia a correre come a 8 anni come un pro fa sbadigliare.
è quello che sta succedendo ora.
questa è la ragione percui tra 10 anni si correrà con il climatizzatore nelle tappe più calde e con il riscaldamento in quelle più fredde.
non è possibile che chi va meno vinca. il campione deve essere messo nelle condizioni migliori per salvaguardare l'investimento.
questa cosa non è nuova ma ora è esasperata.
Tutto molto/abbastanza giusto e mesto imho, ma di nuovo qui si discute se sia meglio per un pisquano qualsiasi fare il capitano nella squadra di serie B o il gregario nella WT che ti boosta, vallo a spiegare
non è una questione di singoli nomi ma il quadro generale a dare un'idea di quello che sta accadendo.

l'esaperazione e la maniacalità e il doping portano x ad essere capitano di un top team il cui investimento deve essere garantito.

non esiste che teo fabi faccia la pole position. quella è riservata ai top team. puoi solo arrivare settimo non prima perché quelli che ci mettono soldi non stanno al tavolo coi morti di fame. giocano su un altro tavolo.
a pirazzi non è consentito giocare al tavolo 1 dei bari. gioca al tavolo 2 dove ogni tanto mandano la polizia.
Defensor Froomey. dal 28/5/19 FORZA ROGLIC

Puntò il 20/5/19 10 euro su s.yates dato a 12. 5 euro su nibali dato a 3.
mancò il coraggio per puntare 20 euro su landa dato a 66.
non credette alla tenuta di rogla fino a verona.
herbie
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Re: Il ciclismo di oggi non è equo?

Messaggio da leggere da herbie »

castelli ha scritto: martedì 18 giugno 2024, 11:13
chinaski89 ha scritto: martedì 18 giugno 2024, 10:41
castelli ha scritto: martedì 18 giugno 2024, 10:12 quello che si vuole. ma sono proprio i numeri di picco i più difficili da ottenere.
Esattamente, ma vallo a far capire
castelli ha scritto:
hanno ridenominato il doping che non si chiama più così ma si chiama chicco.

abbiamo liberalizzato doping chicco perché il circo senza numeri da circo non lo vede più nessuno.

questo è il ragionamento.

quando riesci a sviluppare potenze sui 7 watt kg e oltrea a 20 minuti in gara a 6.5 watt kg scherzi.
6.5 watt kg che erano le potenze in gara con cui si vinceva il tour 10 anni fa.
in 10 anni che è successo di nuovo?
una specializzazione maggiore una tecnologia migliorativa ma è comunque un altro mondo. già il 2% di potenza in più è avvertibile. l'8% vuol dire andare letteralmente il doppio.

il doping chicco non interessa più a nessuno perché l'iperspecializzazione e la tecnologia rendono lo spettacolo meno avvincente, almeno al pubblico competente. uno spettacolo meno avvincente ha bisogno di antipersonaggi, proprio quelli che girano ora.
è successo a tutti gli sport in questa nuova era del nulla.

l'approssimazione lascia ampi spazi al talento vero. uno che inizia a correre come a 8 anni come un pro fa sbadigliare.
è quello che sta succedendo ora.
questa è la ragione percui tra 10 anni si correrà con il climatizzatore nelle tappe più calde e con il riscaldamento in quelle più fredde.
non è possibile che chi va meno vinca. il campione deve essere messo nelle condizioni migliori per salvaguardare l'investimento.
questa cosa non è nuova ma ora è esasperata.
Tutto molto/abbastanza giusto e mesto imho, ma di nuovo qui si discute se sia meglio per un pisquano qualsiasi fare il capitano nella squadra di serie B o il gregario nella WT che ti boosta, vallo a spiegare
non è una questione di singoli nomi ma il quadro generale a dare un'idea di quello che sta accadendo.

l'esaperazione e la maniacalità e il doping portano x ad essere capitano di un top team il cui investimento deve essere garantito.

non esiste che teo fabi faccia la pole position. quella è riservata ai top team. puoi solo arrivare settimo non prima perché quelli che ci mettono soldi non stanno al tavolo coi morti di fame. giocano su un altro tavolo.
a pirazzi non è consentito giocare al tavolo 1 dei bari. gioca al tavolo 2 dove ogni tanto mandano la polizia.
Pirazzi potrebbe capire male quale sia la città dove sta il casinò...
Theakston
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Re: Il ciclismo di oggi non è equo?

Messaggio da leggere da Theakston »

castelli ha scritto: martedì 18 giugno 2024, 11:13
chinaski89 ha scritto: martedì 18 giugno 2024, 10:41
castelli ha scritto: martedì 18 giugno 2024, 10:12 quello che si vuole. ma sono proprio i numeri di picco i più difficili da ottenere.
Esattamente, ma vallo a far capire
castelli ha scritto:
hanno ridenominato il doping che non si chiama più così ma si chiama chicco.

abbiamo liberalizzato doping chicco perché il circo senza numeri da circo non lo vede più nessuno.

questo è il ragionamento.

quando riesci a sviluppare potenze sui 7 watt kg e oltrea a 20 minuti in gara a 6.5 watt kg scherzi.
6.5 watt kg che erano le potenze in gara con cui si vinceva il tour 10 anni fa.
in 10 anni che è successo di nuovo?
una specializzazione maggiore una tecnologia migliorativa ma è comunque un altro mondo. già il 2% di potenza in più è avvertibile. l'8% vuol dire andare letteralmente il doppio.

il doping chicco non interessa più a nessuno perché l'iperspecializzazione e la tecnologia rendono lo spettacolo meno avvincente, almeno al pubblico competente. uno spettacolo meno avvincente ha bisogno di antipersonaggi, proprio quelli che girano ora.
è successo a tutti gli sport in questa nuova era del nulla.

l'approssimazione lascia ampi spazi al talento vero. uno che inizia a correre come a 8 anni come un pro fa sbadigliare.
è quello che sta succedendo ora.
questa è la ragione percui tra 10 anni si correrà con il climatizzatore nelle tappe più calde e con il riscaldamento in quelle più fredde.
non è possibile che chi va meno vinca. il campione deve essere messo nelle condizioni migliori per salvaguardare l'investimento.
questa cosa non è nuova ma ora è esasperata.
Tutto molto/abbastanza giusto e mesto imho, ma di nuovo qui si discute se sia meglio per un pisquano qualsiasi fare il capitano nella squadra di serie B o il gregario nella WT che ti boosta, vallo a spiegare
non è una questione di singoli nomi ma il quadro generale a dare un'idea di quello che sta accadendo.

l'esaperazione e la maniacalità e il doping portano x ad essere capitano di un top team il cui investimento deve essere garantito.

non esiste che teo fabi faccia la pole position. quella è riservata ai top team. puoi solo arrivare settimo non prima perché quelli che ci mettono soldi non stanno al tavolo coi morti di fame. giocano su un altro tavolo.
a pirazzi non è consentito giocare al tavolo 1 dei bari. gioca al tavolo 2 dove ogni tanto mandano la polizia.
Bella la citazione di Teo Fabi ! (pole a Monza e a Indianapolis)
Galois
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Re: Il ciclismo di oggi non è equo?

Messaggio da leggere da Galois »

francesco98 ha scritto: giovedì 6 giugno 2024, 19:37 Partendo dalla discussione nel topic di Pantani, secondo voi il ciclismo oggi favorisce appositamente i corridori di squadre come Sky (in passato), UAE e Visma ?

Pogacar è così dominante, ad esempio, solo perchè ha aiuti esterni? Riguardo a Pogacar, soprattutto, il fatto che dal 22 ad oggi, sia così migliorato, soprattutto nelle corse di un giorno e anche come velocità, è dovuto a qualcosa di illecito?

Stessa cosa per Vingegaard o Froome, i quali da giovani erano nessuno, a differenza di Pogacar, e ad un tratto sono diventati i migliori corridori da GT; è dovuto al fatto che essendo in squadre molto potenti hanno avuto mezzi che gli altri non avrebbero avuto?



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