Misteri d'Italia
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C'è un parallelo curioso e non privo di interesse, che a mia memoria nessuno ha mai pensato di fare.
Qualcosa di strano succede nel Giro 1974 e si ripete nel Giro 1975, negli stessi giorni, nelle stesse tappe, negli stessi luoghi, nelle stesse circostenze e con gli stessi distacchi.
Provo a farne una sintesi:
- il 28 maggio 1974 si corre la tappa numero 12, una cronometro pianeggiante di 40 km intorno a Forte dei Marmi. Viene vinta come previsto da Merckx, ma Fuente, che di solito in prove di queste lunghezza prende circa 3-4 minuti, limita il distacco a 2 minuti e mantiene la maglia rosa.
- il 29 maggio 1975 si corre la tappa numero 13, una cronometro pianeggiante di 38 km intorno a Forte dei Marmi. Viene vinta a sorpresa da Battaglin, che di solito prende 1-2 minuti in prove di questa lunghezza, e che in questa occasione conquista la maglia rosa.
- il 29 maggio 1974 c'è un giorno di riposo.
- il 30 maggio 1975 c'è un giorno di riposo.
- il 30 maggio 1974 si corre la tappa numero 13, una tappa pianeggiante risolta da una volta di gruppo e che non cambia la classifica. Fuente, partito come outsider, resta il favorito per la vittoria finale.
- il 31 maggio 1975 si corre la tappa numero 14, una cronoscalata che vede un cedimento di Battaglin - comunque nono - che, pur perdendo la maglia rosa (di 6 secondi) resta capitano della squadra e favorito per la vittoria finale. Era partito come outsider.
- il 31 maggio 1974 si corre la tappa numero 14, una tappa "mossa" con un GPM di seconda categoria a 25 km dall'arrivo. Fuente vi va inspiegabilmente in crisi ed arriva al traguardo staccato di 10 minuti.
- il 1 giugno 1975 si corre la tappa numero 15, una tappa "mossa" con un GPM di seconda categoria nella parte iniziale. Battaglin vi va inspiegabilmente in crisi ed arriva al traguardo staccato di 10 minuti.
Nessuno dei due corridori potrà più lottare per la vittoria finale, anche se Fuente si riprende, vince altre due tappe e conclude il Giro al quinto posto, mentre Battaglin continua ad andare piano e chiude al 18° posto.
Fuente, da subito, parlerà di "crisi di fame"; cosa sia successo a Battaglin non è invece chiaro.
Posto che le somiglianze tra le due situazioni sono evidenti e impressionanti, e che io sono certo che a Fuente e Battaglin sia successa la stessa cosa, sono curioso di sentire il parere di altri forumisti, specialmente di chi, come me, ricorda direttamente quei due Giri.
Qualcosa di strano succede nel Giro 1974 e si ripete nel Giro 1975, negli stessi giorni, nelle stesse tappe, negli stessi luoghi, nelle stesse circostenze e con gli stessi distacchi.
Provo a farne una sintesi:
- il 28 maggio 1974 si corre la tappa numero 12, una cronometro pianeggiante di 40 km intorno a Forte dei Marmi. Viene vinta come previsto da Merckx, ma Fuente, che di solito in prove di queste lunghezza prende circa 3-4 minuti, limita il distacco a 2 minuti e mantiene la maglia rosa.
- il 29 maggio 1975 si corre la tappa numero 13, una cronometro pianeggiante di 38 km intorno a Forte dei Marmi. Viene vinta a sorpresa da Battaglin, che di solito prende 1-2 minuti in prove di questa lunghezza, e che in questa occasione conquista la maglia rosa.
- il 29 maggio 1974 c'è un giorno di riposo.
- il 30 maggio 1975 c'è un giorno di riposo.
- il 30 maggio 1974 si corre la tappa numero 13, una tappa pianeggiante risolta da una volta di gruppo e che non cambia la classifica. Fuente, partito come outsider, resta il favorito per la vittoria finale.
- il 31 maggio 1975 si corre la tappa numero 14, una cronoscalata che vede un cedimento di Battaglin - comunque nono - che, pur perdendo la maglia rosa (di 6 secondi) resta capitano della squadra e favorito per la vittoria finale. Era partito come outsider.
- il 31 maggio 1974 si corre la tappa numero 14, una tappa "mossa" con un GPM di seconda categoria a 25 km dall'arrivo. Fuente vi va inspiegabilmente in crisi ed arriva al traguardo staccato di 10 minuti.
- il 1 giugno 1975 si corre la tappa numero 15, una tappa "mossa" con un GPM di seconda categoria nella parte iniziale. Battaglin vi va inspiegabilmente in crisi ed arriva al traguardo staccato di 10 minuti.
Nessuno dei due corridori potrà più lottare per la vittoria finale, anche se Fuente si riprende, vince altre due tappe e conclude il Giro al quinto posto, mentre Battaglin continua ad andare piano e chiude al 18° posto.
Fuente, da subito, parlerà di "crisi di fame"; cosa sia successo a Battaglin non è invece chiaro.
Posto che le somiglianze tra le due situazioni sono evidenti e impressionanti, e che io sono certo che a Fuente e Battaglin sia successa la stessa cosa, sono curioso di sentire il parere di altri forumisti, specialmente di chi, come me, ricorda direttamente quei due Giri.
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Re: Misteri d'Italia
Entrambi i personaggi in quegli anni navigavano nel torbido.
Di Battaglin in passato si parlava spesso riguardo a quel Giro.
Non ricordo bene ma si vociferava di strani medici e cure. Fatto sta' che l'atleta ci mise anni a riprendersi. Ritornó a fare classifica al Tour 79 dove fu pure penalizzato per doping. Del buon Giovanni si tende a parlarne pochino nonostante la doppietta Vuelta Giro dell'81 che se fatta da Gimondi o altri sarebbe ancora considerata mitica .
Fuente ebbe una crisi inspiegabile, almeno con la logica . Avrebbe vinto quel Giro con 3 minuti su Merckx anche solo avesse preso due minuti anziché 10.
Il belga quell' anno al Giro arrivò, per malanni primaverili in condizioni pessime. In salita si staccava da 10 corridori , ebbe solo un utile guizzo nella tappa del Carpegna , dove arrivò secondo a un minuto da Fuente .
Lo spagnolo era all'ultima recita .Vinse la Vuelta e venne al Giro in gran forma . Anche lui era molto border line . L'anno dopo comincio ad accusare i problemi renali che lo hanno portato alla morte . Era un cavallo pazzo ma quelle crisi improvvise erano troppo strane .
Nella tappa di Sanremo ,dove lo spagnolo perse 10 minuti Baronchelli inizio la sua scalata in classifica staccando Merckx. Il Giro però non lo perse alle Tre Cime ma nella tappa di monte generoso dove Merckx andò di nuovo in crisi ,venne staccato da tutti i migliori tranne il Tista ,che arrivò più dietro .
Le leggende piacciono tanto ma sono leggende
Di Battaglin in passato si parlava spesso riguardo a quel Giro.
Non ricordo bene ma si vociferava di strani medici e cure. Fatto sta' che l'atleta ci mise anni a riprendersi. Ritornó a fare classifica al Tour 79 dove fu pure penalizzato per doping. Del buon Giovanni si tende a parlarne pochino nonostante la doppietta Vuelta Giro dell'81 che se fatta da Gimondi o altri sarebbe ancora considerata mitica .
Fuente ebbe una crisi inspiegabile, almeno con la logica . Avrebbe vinto quel Giro con 3 minuti su Merckx anche solo avesse preso due minuti anziché 10.
Il belga quell' anno al Giro arrivò, per malanni primaverili in condizioni pessime. In salita si staccava da 10 corridori , ebbe solo un utile guizzo nella tappa del Carpegna , dove arrivò secondo a un minuto da Fuente .
Lo spagnolo era all'ultima recita .Vinse la Vuelta e venne al Giro in gran forma . Anche lui era molto border line . L'anno dopo comincio ad accusare i problemi renali che lo hanno portato alla morte . Era un cavallo pazzo ma quelle crisi improvvise erano troppo strane .
Nella tappa di Sanremo ,dove lo spagnolo perse 10 minuti Baronchelli inizio la sua scalata in classifica staccando Merckx. Il Giro però non lo perse alle Tre Cime ma nella tappa di monte generoso dove Merckx andò di nuovo in crisi ,venne staccato da tutti i migliori tranne il Tista ,che arrivò più dietro .
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Re: Misteri d'Italia
Come giustamente ricorda Giorgio Ricci, le somiglianze fra la situazione del 1974 e quella del 1975 si estendono anche agli anni successivi. Sia Fuente che Battaglin erano al loro terzo anno ai massimi livelli - Fuente, dal 1972 al 1974 due Vuelte, podio sia al Giro che al Tour, un Giro di Svizzera; Battaglin, 3° nel 1973, 6° nel 1974, un giro del Lazio e uno dell'Appennino nel palmares - ed entrambi spariscono dalla circolazione dopo gli "incidenti", collezionando ritiri in serie e nessuna vittoria importante. Battaglin impiegherà 3 anni per riprendersi, tornando competitivo al giro di Svizzera 1978 e disputando poi 3 ottime stagioni, dal 1979 al 1981, per poi scomparire definitivamente; Fuente neanche tornerà competitivo e sarà costretto al ritiro nel 1976, afflitto da problemi renali estremamente gravi che presto lo costringeranno ad un trapianto e infine lo uccideranno a soli 50 anni.
Credo che la causa di quelle condizioni, indubbiamente pessime come mai in precedenza, fosse un'altra: i primi segnali dell'assuefazione agli steroidi, contrastata dopo il Giro con un aumento del dosaggio (i cui effetti positivi si manifestano subito e arrivano sino alla primavera del 1975, con gli effetti negativi che iniziano alla vigilia del Giro 1975).giorgio ricci ha scritto: ↑lunedì 24 giugno 2024, 15:22 Il belga quell' anno al Giro arrivò, per malanni primaverili in condizioni pessime.
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Re: Misteri d'Italia
Ne vorrei altri dieci di Fuente, a costo di non sorbirmi altri somari inventati scalatori di punto in bianco. Roba di cui oltre Manica soprattutto sanno essere specialisti.giorgio ricci ha scritto: ↑lunedì 24 giugno 2024, 15:22 Lo spagnolo era all'ultima recita .Vinse la Vuelta e venne al Giro in gran forma . Anche lui era molto border line . L'anno dopo comincio ad accusare i problemi renali che lo hanno portato alla morte . Era un cavallo pazzo ma quelle crisi improvvise erano troppo strane .
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Re: Misteri d'Italia
L'utilizzo di cortisone e corticosteroidei era una abitudine più pericolosa dell'epo. Merckx ci ha rimesso la salute per parecchi anni e Fuente è morto. Anche Ocana ha avuto un declino repentino dopo il 73 , per non parlare di Thevenet,che ne ha ammesso l'uso; dopo il secondo Tour vinto è sparito .
Ci si concentra tanto sugli anni 90 e 2000 ma gli anni 70 sono stati molto spericolati ,e non si indugiava a trovare sempre nuovi prodotti ( vedi lo stymul).
Fantasio ha detto la cruda verità . Ricordo però che al di là dei fatti non si cercava lo scandalo per distruggere il ciclismo . Martens ha avuto una carriera inquietante. Dopo la rottura del polso a Misano nel 77 il suo rendimento calò tantissimo. Nel 79 e nell'80 era un fantasma. Poi quel Tour pazzesco nel'81 e il secondo mondiale . Tutti a parlare degli sbagli della nazionale italiana ma nessuno ha mai gridato allo scandalo per quella vittoria . Ricordo che BS diceva che pisciava verde ,ma al massimo si sorrideva . Dopo quel mondiale non ha praticamente più corso . Nell' 85 fece un intervista che mi colpi perché diceva di vedere Gesù Cristo e voleva vendere al giornalista un servizio da cucina. Si era bruciato per sempre ,senza andare a scomodare corridori anni 90. Ma ripeto , era tutto considerato con una certa indulgenza . C'è da riflettere su come sia cambiata la sensibilità , e come il sensazionalismo abbia preso il sopravvento.
Ci si concentra tanto sugli anni 90 e 2000 ma gli anni 70 sono stati molto spericolati ,e non si indugiava a trovare sempre nuovi prodotti ( vedi lo stymul).
Fantasio ha detto la cruda verità . Ricordo però che al di là dei fatti non si cercava lo scandalo per distruggere il ciclismo . Martens ha avuto una carriera inquietante. Dopo la rottura del polso a Misano nel 77 il suo rendimento calò tantissimo. Nel 79 e nell'80 era un fantasma. Poi quel Tour pazzesco nel'81 e il secondo mondiale . Tutti a parlare degli sbagli della nazionale italiana ma nessuno ha mai gridato allo scandalo per quella vittoria . Ricordo che BS diceva che pisciava verde ,ma al massimo si sorrideva . Dopo quel mondiale non ha praticamente più corso . Nell' 85 fece un intervista che mi colpi perché diceva di vedere Gesù Cristo e voleva vendere al giornalista un servizio da cucina. Si era bruciato per sempre ,senza andare a scomodare corridori anni 90. Ma ripeto , era tutto considerato con una certa indulgenza . C'è da riflettere su come sia cambiata la sensibilità , e come il sensazionalismo abbia preso il sopravvento.
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Re: Misteri d'Italia
Non riesco minimamente a capire la logica di questo paragrafo. Scrivi che la gente si ammazzava e poi biasimi l'antidoping per il "sensazionalismo". Cosa dovevano fare? Squalificare Merckx di nascosto senza farsi notare dai giornali?giorgio ricci ha scritto: ↑martedì 25 giugno 2024, 18:33 L'utilizzo di cortisone e corticosteroidei era una abitudine più pericolosa dell'epo. Merckx ci ha rimesso la salute per parecchi anni e Fuente è morto. Anche Ocana ha avuto un declino repentino dopo il 73 , per non parlare di Thevenet,che ne ha ammesso l'uso; dopo il secondo Tour vinto è sparito .
Ci si concentra tanto sugli anni 90 e 2000 ma gli anni 70 sono stati molto spericolati ,e non si indugiava a trovare sempre nuovi prodotti ( vedi lo stymul).
Fantasio ha detto la cruda verità . Ricordo però che al di là dei fatti non si cercava lo scandalo per distruggere il ciclismo . Martens ha avuto una carriera inquietante. Dopo la rottura del polso a Misano nel 77 il suo rendimento calò tantissimo. Nel 79 e nell'80 era un fantasma. Poi quel Tour pazzesco nel'81 e il secondo mondiale . Tutti a parlare degli sbagli della nazionale italiana ma nessuno ha mai gridato allo scandalo per quella vittoria . Ricordo che BS diceva che pisciava verde ,ma al massimo si sorrideva . Dopo quel mondiale non ha praticamente più corso . Nell' 85 fece un intervista che mi colpi perché diceva di vedere Gesù Cristo e voleva vendere al giornalista un servizio da cucina. Si era bruciato per sempre ,senza andare a scomodare corridori anni 90. Ma ripeto , era tutto considerato con una certa indulgenza . C'è da riflettere su come sia cambiata la sensibilità , e come il sensazionalismo abbia preso il sopravvento.
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Re: Misteri d'Italia
Ciao. Forse mi sono spiegato male. Volevo esprimere un giudizio di fatto ,non di valore. Anzi , mi sarebbe piaciuto sapere l'opinione di appassionati circa questo drastico cambiamento di rotta . Perché i drammi prima venivano sminuiti o passavano sotto traccia e poi enfatizzati al punto da provare ad affossare uno sport ? Nella mia vita da appassionato sono passato a questi due opposti ! Cosa mi sono perso ? Naturalmente capisco tutte le premesse e gli annessi ma volevo sapere il parere di altri ! Sono stati gli stessi corridori a fare autogol accettando le regole sull'ematocrito o la miccia dello sputtanamento è stata innescata in altro modo ?
Re: Misteri d'Italia
Paradossalmente è stato un bene che la gestione del doping sia passata, a partire dal 1984, nelle mani dei medici (anche se molti corridori continuano a fare di testa loro): dopo che tutti quelli che hanno abusato degli steroidi sono morti prematuramente con fegato/reni a pezzi, da Anquetil sino a Fignon, forse vedremo vivere più a lungo la generazione successiva.giorgio ricci ha scritto: ↑martedì 25 giugno 2024, 18:33L'utilizzo di cortisone e corticosteroidei era una abitudine più pericolosa dell'epo. Merckx ci ha rimesso la salute per parecchi anni e Fuente è morto. Anche Ocana ha avuto un declino repentino dopo il 73 , per non parlare di Thevenet,che ne ha ammesso l'uso; dopo il secondo Tour vinto è sparito.
Non è assolutamente un caso che siano morti o l'abbiano scampata per un pelo tutti i corridori che hanno battuto, o hanno mostrato di poter battere Merckx in una corsa a tappe: Fuente, Ocana, Thevenet.
Per come la vedo io c'è stato un grande cambiamento in questa mentalità quando si è passati da forme di doping basate sul principio "devo alleviare la fatica" al principio "devo andare più forte". Prima di questo cambiamento c'era indulgenza a patto di non esagerare, e se questo accadeva "i panni sporchi si lavavano in famiglia" (vedasi cosa è successo a Maertens nel 1977). Essere trovati positivi comportava 10 minuti di penalizzazione, mica lunghe squalifiche e gogna mediatica. Poi c'è stato il cambiamento, le nuove forme di doping hanno consentito ad alcuni atleti, ma non a tutti, di andare più forte degli altri... inevitabilmente la tolleranza si è ridotta finché non si è trovato un nuovo equilibrio dal 2000 in poi. Almeno sino a 5-6 anni fa.non si cercava lo scandalo per distruggere il ciclismo. Maertens ha avuto una carriera inquietante. Dopo la rottura del polso a Misano nel 77 il suo rendimento calò tantissimo. Nel 79 e nell'80 era un fantasma. Poi quel Tour pazzesco nel'81 e il secondo mondiale. Tutti a parlare degli sbagli della nazionale italiana ma nessuno ha mai gridato allo scandalo per quella vittoria... era tutto considerato con una certa indulgenza. C'è da riflettere su come sia cambiata la sensibilità , e come il sensazionalismo abbia preso il sopravvento.
Vedo però che ci stiamo allontanando dal tema che avevo aperto: cosa è successo nei Giri 1974 e 1975?
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Re: Misteri d'Italia
Ma quale poteva essere un passaggio intermedio? Una lotta al doping silenziosa, dentro le squadre, cercando semplicemente di sensibilizzare i corridori? Magari c'è anche stata, ma come poteva funzionare? Se "convinci" un corridore dei pericoli del doping lui si ritira mentre gli altri continuano a doparsi. Al massimo potevano venire iniziative autonome dal gruppo per limitare la diffusione del doping, magari ci sono state anche quelle, ma idem come fa un gruppo di 500 corridori da Paesi diversi con interessi necessariamente contrastanti a prendere delle decisioni condivise? Poi nel momento in cui cominci a fermare gli atleti la sensazione è automatica.giorgio ricci ha scritto: ↑martedì 25 giugno 2024, 22:49 Ciao. Forse mi sono spiegato male. Volevo esprimere un giudizio di fatto ,non di valore. Anzi , mi sarebbe piaciuto sapere l'opinione di appassionati circa questo drastico cambiamento di rotta . Perché i drammi prima venivano sminuiti o passavano sotto traccia e poi enfatizzati al punto da provare ad affossare uno sport ? Nella mia vita da appassionato sono passato a questi due opposti ! Cosa mi sono perso ? Naturalmente capisco tutte le premesse e gli annessi ma volevo sapere il parere di altri ! Sono stati gli stessi corridori a fare autogol accettando le regole sull'ematocrito o la miccia dello sputtanamento è stata innescata in altro modo ?
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Re: Misteri d'Italia
Grazie Fantasio. Quello che è successo a Battaglin e Fuente è facilmente spiegabile. Motore rotto o troppo scaldato per l'italiano.
Ti ricordi il famoso medico di Moser ,Zmuda mi sembra,che lo fece gonfiare di muscoli con la conseguenza che nei GT non fu più competitivo ?
Anche Motta ebbe una parabola simile a tanti corridori sopra citati. Dopo il 68 comincio a calare .Si parlava anche lì di un medico ,di cui non ricordo il nome , e di problemi fisici . Ma il caso era lo stesso degli altri.
Ti domando una curiosità. Quando Merckx fu squalificato nel 1969, perché non gli furono dati 10 minuti ? Quella regola venne introdotta dopo ? Non ricordo cosa successe a Martens nel 77 , uscirono fuori storie dopo quel Giro ? Aveva vinto la Feccia e fu squalificato per lo Stymul, di più non so.
Beppugrillo ,certo che hai ragione . Infatti i corridori dopo il 95 cominciano a porsi il problema e chiesero la famosa regola dell ematocrito. Ne avevano viste di ogni. Cosa ne pensi ?
Purtroppo i provvedimenti dovevano essere già presi dopo l'84 di Moser, che invece divenne l'eroe del film . Mi potresti dire che ,anche grazie al caso Franceschi a Los Angeles l'autoemotrasfusione venne vietata ,ma se si andava a fondo li si poteva già mettere qualche puntino sulle i. Cosa ne pensate. ? Ciao ,e grazie dei vostri interventi. Bell ', argomento.
Ti ricordi il famoso medico di Moser ,Zmuda mi sembra,che lo fece gonfiare di muscoli con la conseguenza che nei GT non fu più competitivo ?
Anche Motta ebbe una parabola simile a tanti corridori sopra citati. Dopo il 68 comincio a calare .Si parlava anche lì di un medico ,di cui non ricordo il nome , e di problemi fisici . Ma il caso era lo stesso degli altri.
Ti domando una curiosità. Quando Merckx fu squalificato nel 1969, perché non gli furono dati 10 minuti ? Quella regola venne introdotta dopo ? Non ricordo cosa successe a Martens nel 77 , uscirono fuori storie dopo quel Giro ? Aveva vinto la Feccia e fu squalificato per lo Stymul, di più non so.
Beppugrillo ,certo che hai ragione . Infatti i corridori dopo il 95 cominciano a porsi il problema e chiesero la famosa regola dell ematocrito. Ne avevano viste di ogni. Cosa ne pensi ?
Purtroppo i provvedimenti dovevano essere già presi dopo l'84 di Moser, che invece divenne l'eroe del film . Mi potresti dire che ,anche grazie al caso Franceschi a Los Angeles l'autoemotrasfusione venne vietata ,ma se si andava a fondo li si poteva già mettere qualche puntino sulle i. Cosa ne pensate. ? Ciao ,e grazie dei vostri interventi. Bell ', argomento.
Re: Misteri d'Italia
E' una delle due possibilità a cui ho sempre pensato. Quello che però non mi convince è il fatto che le circostanze siano state del tutto identiche, e inoltre il distacco sia stato lo stesso, 10 minuti nonostante i "punti di crisi" fossero diversissimi: la crisi di Battaglin inizia a 180 km dall'arrivo, quella di Fuente a soli 30 km. Altra cosa che non mi convince è il comportamento di Gimondi: le cronache dicono che sia stato tra i più attivi a cercare di staccare Battaglin, ma poi, quando a due tappe dalla fine è Bertoglio ad andare in crisi, il bergamasco sacrifica le sue possibilità di vittoria nel Giro per aiutare l'ex gregario di Battaglin a tenere la maglia. Comportamenti opposti. Io ritengo vi sia una seconda spiegazione.giorgio ricci ha scritto: ↑mercoledì 26 giugno 2024, 10:41Quello che è successo a Battaglin e Fuente è facilmente spiegabile. Motore rotto o troppo scaldato per l'italiano.
Motta aveva davvero gravi problemi fisici, ma resta poco spiegabile come mai non si sia ripreso dopo l'operazione, e dopo che a fine 1970 cominciavano a parlare di lui come l'anti-Merckx. Credo che il suo caso sia molto complicato, e non c'entrino solo gli steroidi. A mio giudizio quella di andare alla Salvarani e correre con Gimondi (nel 1970 e nel 1971) fu una decisione sbagliatissima.Anche Motta ebbe una parabola simile a tanti corridori sopra citati. Dopo il 68 comincio a calare. Si parlava anche lì di un medico ,di cui non ricordo il nome , e di problemi fisici. Ma il caso era lo stesso degli altri.
Che io sappia la regola fu introdotta nel 1970 dopo un paio di anni di confusione, ed è stata in vigore nei GT sino a tutti gli anni '80. Ma non metterei la mano sul fuoco per i dettagli.Quando Merckx fu squalificato nel 1969, perché non gli furono dati 10 minuti? Quella regola venne introdotta dopo?
Van Linden fece cadere Maertens nell'ultima volata utile (sarebbero seguite molte tappe che non potevano concludersi con la volata di gruppo) e per questo fu multato e penalizzato di 5 minuti. L'incidente era stato palesemente orchestrato prima, come si nota dal fatto che durante la volata il resto del gruppo si tiene ben lontano dalla coppia Maertens-Van Linden. Maertens, trovato TRE volte positivo in aprile, risultò incredibilmente "pulito" sia alla Vuelta che al Giro nonostante una ventina (!!!) di tappe vinte nei due GT (anzi, un GT e mezzo). Secondo me stava usando una forma sperimentale di autoemostrasfusione, le cui tecniche poteva avere appreso l'anno prima dopo il famigerato exploit di Viren alle Olimpiadi: non mi spiego altrimenti come potesse ostentare una superiorità così devastante nei confronti degli altri corridori, una cosa che non si vedeva dai tempi di Binda (altro che Merckx).Non ricordo cosa successe a Maertens nel 77, uscirono fuori storie dopo quel Giro? Aveva vinto la Freccia e fu squalificato per lo Stymul, di più non so.
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Re: Misteri d'Italia
Martens al giro vinse 7 tappe e 13 alla Vuelta . Ma mentre la corsa iberica era abbastanza facile ,tutt altra corsa rispetto a quando ha cominciato ad essere organizzata dal quotidiano Madrileno il Giro non era molto facile . Già a Spoleto perse le ruote dei migliori e sulle salite poteva pagare dazio. Non ricordo sinceramente se l'incidente fosse organizzato,ma perché fargli rischiare il collo invece di trovare qualcosa di meno plateale ?
Anche perché la Flandria era veramente marcia ,e Pollentier non era certo migliore del suo capitano. Probabilmente Martens dava troppo fastidio ?
Hai citato l'autoemotrasfusione come pratica innovativa . Però ricordavo che si diceva che Zoetemelk dopo l'incidente al midi libre del 74 dove andò in coma accelerò la ripresa con una pratica simile al doping ematico. Forse ricordo male ,anche perché nel 77 venne trovato positivo per stimolanti al Tour.
Su quel Tour ,pure Van impe,dopo la cotta presa all'Alpe D'huez ,dove venne pure centrato da una macchina , non ritornó più ai livelli di quegli anni. Però non credo che il doping fosse la causa ,casomai la testa ,perché alternava belle prestazioni as altre sottotono..

Anche perché la Flandria era veramente marcia ,e Pollentier non era certo migliore del suo capitano. Probabilmente Martens dava troppo fastidio ?
Hai citato l'autoemotrasfusione come pratica innovativa . Però ricordavo che si diceva che Zoetemelk dopo l'incidente al midi libre del 74 dove andò in coma accelerò la ripresa con una pratica simile al doping ematico. Forse ricordo male ,anche perché nel 77 venne trovato positivo per stimolanti al Tour.
Su quel Tour ,pure Van impe,dopo la cotta presa all'Alpe D'huez ,dove venne pure centrato da una macchina , non ritornó più ai livelli di quegli anni. Però non credo che il doping fosse la causa ,casomai la testa ,perché alternava belle prestazioni as altre sottotono..
Re: Misteri d'Italia
Tra un po' scopriremo che dietro Piazza della Loggia, la stazione di Bologna e Ustica c'erano dietro dei ciclisti
.






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Re: Misteri d'Italia
Presumo perché non si era limitato ai "soliti" stymul o cortisone, nel qual caso si poteva fare in modo che venisse trovato positivo all'antidoping; e anche così avrebbe continuato a vincere tappe su tappe, dato che sarebbe stato solo penalizzato di 10 minuti. (1)giorgio ricci ha scritto: ↑mercoledì 26 giugno 2024, 16:28perché fargli rischiare il collo invece di trovare qualcosa di meno plateale?
Non ricordavo questo episodio, ma a questo proposito è molto interessante - posto si riesca ad aprire - questo articolo: https://otaiwan.pixnet.net/blog/post/30547011. E' in inglese e molto lungo, ma è uno dei più dettagliati che io conosca su questo (spinosissimo) tema.si diceva che Zoetemelk dopo l'incidente al midi libre del 74 dove andò in coma accelerò la ripresa con una pratica simile al doping ematico.
(1) il che dovrebbe riportarci ai Giri 1974 e 1975.
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Re: Misteri d'Italia
Per citare il libro Willy Voet ..."Nei primi anni da massaggiatore appresi che l'inganno poteva diventare uno stile di vita"giorgio ricci ha scritto: ↑mercoledì 26 giugno 2024, 16:28 Martens al giro vinse 7 tappe e 13 alla Vuelta . Ma mentre la corsa iberica era abbastanza facile ,tutt altra corsa rispetto a quando ha cominciato ad essere organizzata dal quotidiano Madrileno il Giro non era molto facile . Già a Spoleto perse le ruote dei migliori e sulle salite poteva pagare dazio. Non ricordo sinceramente se l'incidente fosse organizzato,ma perché fargli rischiare il collo invece di trovare qualcosa di meno plateale ?![]()
Anche perché la Flandria era veramente marcia ,e Pollentier non era certo migliore del suo capitano. Probabilmente Martens dava troppo fastidio ?
Hai citato l'autoemotrasfusione come pratica innovativa . Però ricordavo che si diceva che Zoetemelk dopo l'incidente al midi libre del 74 dove andò in coma accelerò la ripresa con una pratica simile al doping ematico. Forse ricordo male ,anche perché nel 77 venne trovato positivo per stimolanti al Tour.
Su quel Tour ,pure Van impe,dopo la cotta presa all'Alpe D'huez ,dove venne pure centrato da una macchina , non ritornó più ai livelli di quegli anni. Però non credo che il doping fosse la causa ,casomai la testa ,perché alternava belle prestazioni as altre sottotono..
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Re: Misteri d'Italia
Grazie per l'articolo . E molto interessante. 

Re: Misteri d'Italia
Prego. Ricordati, a proposito di Maertens 1977, il passo "Come the Montreal Games it wasn't scientists asking the questions, nor was it a lone journalist: blood doping became one of the stories of the 1976 Olympics. It's important to stress at this point that, in the 1970s, blood doping was not illegal".giorgio ricci ha scritto: ↑mercoledì 26 giugno 2024, 23:23 Grazie per l'articolo. E molto interessante.![]()
Se l'inglese fosse un problema per chi è interessato, posso mettermici e tradurre l'articolo.
"lo spettro di un Giro d'Italia nelle gambe" 

Re: Misteri d'Italia
ma tutto lo sport anni 70 funzionava così.
il ciclismo truccava gli uomini al posto di truccare i motori ma la logica era uguale: bisognava vincere e il resto non contava un cazzo.
nel corso del tempo è subentrato un discorso etico che in fin dei conti è stato un imbellettamento ipocrita del bisogna vincere.
l'etica si è trasformata nella farsa di oggi anche se bisogna ammettere che si sono fatti passi enormi per quel che riguarda la sicurezza del contesto in cui gli atleti gareggiano. questo è stato l'unico vero progresso che però finirà per ammazzare anche la vacca.
lo sport perde fascino.
il ciclismo truccava gli uomini al posto di truccare i motori ma la logica era uguale: bisognava vincere e il resto non contava un cazzo.
nel corso del tempo è subentrato un discorso etico che in fin dei conti è stato un imbellettamento ipocrita del bisogna vincere.
l'etica si è trasformata nella farsa di oggi anche se bisogna ammettere che si sono fatti passi enormi per quel che riguarda la sicurezza del contesto in cui gli atleti gareggiano. questo è stato l'unico vero progresso che però finirà per ammazzare anche la vacca.
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Defensor Froomey. dal 28/5/19 FORZA ROGLIC
Puntò il 20/5/19 10 euro su s.yates dato a 12. 5 euro su nibali dato a 3.
mancò il coraggio per puntare 20 euro su landa dato a 66.
non credette alla tenuta di rogla fino a verona.
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non credette alla tenuta di rogla fino a verona.
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Re: Misteri d'Italia
Io ho asato il traduttore Google . Non ha massacrato il contenuto. Parla pure dei fatti di Zoetemelk citati prima . È un articolo esaustivo che inquadra perfettamente il problema.
Sicuramente Fuente e Battaglin non rientrano in quel tipo di doping. Forse erano steroidi sperimentali?
Fattostá che in quegli anni si pasticciava e sperimentava molto sulla pelle dei corridoi. Però io non credo ,come è luogo comune dire ,che i corridori siano vittime . Credo che tutti sapessero e fossero stati ben contenti di vincere ,senza farsi problemi.
E parlo pure di quelli della generazione precedente .
Viene trascurata un po' l'incidenza dell'ormone della crescita negli anni. Non so quando hanno iniziato ad usarlo ma c'erano voci su corridori di primissimo piano già negli 80 .
Sicuramente Fuente e Battaglin non rientrano in quel tipo di doping. Forse erano steroidi sperimentali?
Fattostá che in quegli anni si pasticciava e sperimentava molto sulla pelle dei corridoi. Però io non credo ,come è luogo comune dire ,che i corridori siano vittime . Credo che tutti sapessero e fossero stati ben contenti di vincere ,senza farsi problemi.
E parlo pure di quelli della generazione precedente .
Viene trascurata un po' l'incidenza dell'ormone della crescita negli anni. Non so quando hanno iniziato ad usarlo ma c'erano voci su corridori di primissimo piano già negli 80 .
Re: Misteri d'Italia
Penso più a pozioni infernali di fattucchieri dell' epoca . Battaglin l' ho visto due anni fa e mi sembra non abbia risentito di conseguenze. Certo sicuramente un altro punto oscuro è la crono di Verona, ma infatti dopo è calato il sipario sulla sua carriera. Motta era stato proprio vittima di uno stregone, un gran peccato, atleta di classe purissima.giorgio ricci ha scritto: ↑giovedì 27 giugno 2024, 8:19 Io ho asato il traduttore Google . Non ha massacrato il contenuto. Parla pure dei fatti di Zoetemelk citati prima . È un articolo esaustivo che inquadra perfettamente il problema.
Sicuramente Fuente e Battaglin non rientrano in quel tipo di doping. Forse erano steroidi sperimentali?
Fattostá che in quegli anni si pasticciava e sperimentava molto sulla pelle dei corridoi. Però io non credo ,come è luogo comune dire ,che i corridori siano vittime . Credo che tutti sapessero e fossero stati ben contenti di vincere ,senza farsi problemi.
E parlo pure di quelli della generazione precedente .
Viene trascurata un po' l'incidenza dell'ormone della crescita negli anni. Non so quando hanno iniziato ad usarlo ma c'erano voci su corridori di primissimo piano già negli 80 .
Re: Misteri d'Italia
La tanto famigerata "bomba" cantata da Coppi e Bartali nel film di Totò



Soffrire, cadere, rialzarsi, vincere. Questo è il vocabolario del ciclismo e della vita
Re: Misteri d'Italia
Fuente, 1 vittoria di tappa nel 1971, 2 nel 1972, 1 nel 1973 (ma Giro pianeggiante), 5 nel 1974 con ottima crono, gravi problemi ai reni l'anno dopo. Direi che non ci sono dubbi.giorgio ricci ha scritto: ↑giovedì 27 giugno 2024, 8:19Sicuramente Fuente e Battaglin non rientrano in quel tipo di doping. Forse erano steroidi sperimentali?
Battaglin è più un enigma, anche perché non tutti i corridori hanno divulgato (o non lo hanno fatto subito) le loro condizioni di salute. Però presenta un pattern ricorrente: 3 anni alla grande, 3 anni di scomparsa, 3 anni alla grande, 3 anni di scomparsa e stavolta ritiro (d'altronde andava per i 34). I due cicli "alla grande", a loro volta, presentano lo stesso pattern interno: buono il primo anno (3° al Giro nel 1973 + successi in linea, 5°/6° al Tour 1979 + successi in linea), in calo ma ancora buono il secondo (6° al Giro 1974 + successi in linea, 3° al Giro 1980 + successi in linea), ottimo il terzo (sta dominando il Giro 1975, corre due GT, altre vittorie, vince Vuelta e Giro 1981, sia pure non dominando, corre 2 GT).
Io vedo il doping, in quegli anni, come "facente parte del pacchetto". Del tipo andiamo a pranzo fuori, si bevono alcolici. Sì, gli alcolici fanno male, ma trovami qualcuno che per questo vi rinuncia: se vai a pranzo fuori li bevi e nessuno si scandalizza.Credo che tutti sapessero e fossero stati ben contenti di vincere ,senza farsi problemi.
E parlo pure di quelli della generazione precedente.
Del resto le punizioni per doping erano irrisorie: Maertens, ricordo, fu trovato 3 volte positivo nel mese di aprile, una cosa che oggi lo avrebbero radiato, allora era tanto se ti toglievano dall'ordine di arrivo. E gli steroidi sono andati fuorilegge solo nel 1974 (1), dopo 20 anni che se ne faceva uso. Le cose sono cambiate soltanto a fine anni '80, quando prodotti come l'Epo hanno iniziato a fare la vera differenza.
(1) il che ci riporta, di nuovo ai Giro 1974 e 1975.
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Re: Misteri d'Italia
Chi la scampa non è detto che si porti dietro terribili conseguenze tutta la vita. Thevenet, che se l'è vista brutta, gode di ottima salute a 76 anni; Geminiani, scampato alla malaria e per questo costretto al ritiro, ha appena compiuto i 99 anni. E la malaria lascia strascichi che non guariscono mai.
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Re: Misteri d'Italia
Su Fuente sono d'accordo. Nel 73 più che percorso non adatto era una questione di preparazione . Merckx aveva dichiarato che non avrebbe fatto il Tour e Fuente era uno dei favoriti , preferí prepararsi adeguatamente per il Tour ,dove arrivò terzo , ma Ocana era irresistibile. Fu sfortunato a Les Orres quando foró ai piedi dell',ultima salita. Ma non avrebbe vinto comunque la tappa . Dopo il 74 era proprio finito ,e improvvisamente,senza preavviso .
Battaglin era giovane , non andava più ad alti livelli ma vinse comunque una tappa al Tour 76 . Direi che gli anni difficili furono due , perché nel 78 fece un gran Giro di Svizzera e da lì alla grande nelle classiche italiane . Questo fino alla crono di Verona dell'81.
Nell'82 puntò tutto sul Tour ma al Giro dell'Etna ebbe un incidente pari a quello di Vingegaard quest' anno. Clavicola ,costole e lesioni interne . Aveva già 31 anni e non certo le cure di oggi. Capite ,che al di là della crono di Verona i motivi per non andare più c'erano e non erano sospetti.
E ,come diceva Beppugrillo Giovanni è in forma ( anche se provato da un brutto momento personale e per questo ho un pensiero per lui e la famiglia ) . Non mi sembrava però borderline come lo spagnolo.
Battaglin era giovane , non andava più ad alti livelli ma vinse comunque una tappa al Tour 76 . Direi che gli anni difficili furono due , perché nel 78 fece un gran Giro di Svizzera e da lì alla grande nelle classiche italiane . Questo fino alla crono di Verona dell'81.
Nell'82 puntò tutto sul Tour ma al Giro dell'Etna ebbe un incidente pari a quello di Vingegaard quest' anno. Clavicola ,costole e lesioni interne . Aveva già 31 anni e non certo le cure di oggi. Capite ,che al di là della crono di Verona i motivi per non andare più c'erano e non erano sospetti.
E ,come diceva Beppugrillo Giovanni è in forma ( anche se provato da un brutto momento personale e per questo ho un pensiero per lui e la famiglia ) . Non mi sembrava però borderline come lo spagnolo.
Re: Misteri d'Italia
Scusate, un chiarimento, se possibile medico-scientifico oltre che regolamentare, sulla questione steroidi.
All'epoca non se ne parlava, e le squalifiche venivano direi quasi invariabilmente imputate all'uso di stimolanti.
E gli steroidi?
1) Non era possibile rilevarne l'uso?
2) Era possibile rilevarne l'uso ma non venivano "cercati"?
3) Venivano cercati e magari rilevati ma non essendo proibiti non destavano scalpore?
4) C'era sufficiente letteratura sulla loro pericolosità?
(Parlo ovviamente del periodo pre-'74, e per ognuna di queste domande ho una mia risposta personale, con margini di dubbio, ma mi piacerebbe leggere altri pareri
)
All'epoca non se ne parlava, e le squalifiche venivano direi quasi invariabilmente imputate all'uso di stimolanti.
E gli steroidi?
1) Non era possibile rilevarne l'uso?
2) Era possibile rilevarne l'uso ma non venivano "cercati"?
3) Venivano cercati e magari rilevati ma non essendo proibiti non destavano scalpore?
4) C'era sufficiente letteratura sulla loro pericolosità?
(Parlo ovviamente del periodo pre-'74, e per ognuna di queste domande ho una mia risposta personale, con margini di dubbio, ma mi piacerebbe leggere altri pareri

Re: Misteri d'Italia
Risposta semplicissima: vengono messi fuorilegge solo nel 1974 (lo scrive la Treccani, ma voglio cercare qualcosa sull'archivio de La Stampa).
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Re: Misteri d'Italia
Una rivista medica giapponese riporta diversi dettagli sulla questione. Su La Stampa non trovo niente.
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Re: Misteri d'Italia
G'ho capìo!

Però le mie domande nascondevano un altro dubbio implicito, legato soprattutto al fatto che non se ne parlasse. Era il solito segreto di Pulcinella, di cui per decenza (omertà?


E gli atleti, quanto erano coscienti ed informati dei rischi connessi?
Re: Misteri d'Italia
Quello che io posso dirti è questo:
- posto che sin dagli anni '30 si è fatto un uso "sperimentale" degli steroidi, sia in medicina che nello sport, ma si parla di uso occasionale e non sistematico...
- ... il cortisone, cioé lo steroide dopante per eccellenza (almeno nel ciclismo), viene messo in commercio tra la fine del 1948 e l'inizio del 1949, cosa che procurerà il Nobel (nel 1950) a chi ne aveva scoperto la struttura e le proprietà curative.
- il primo caso assolutamente certo dell'uso di steroidi nello sport è del 1954, mondiali di sollevamento pesi...
- ... il che significa che il loro uso sistematico era iniziato qualche tempo prima. Infatti...
- ... ci sono molti sospetti che siano stati usati già nelle Olimpiadi del 1952.
- il mio parere, ma suffragato solo da elementi statistici, è che nel ciclismo il primo a farne uso sia stato Bobet al Tour 1953, dal momento che il salto di qualità tra i suoi 5 anni precedenti e quelli successivi è improvviso e molto marcato; Bobet è stato inoltre il primo di una lunghissima serie di corridori morti prematuramente di tumore poco dopo aver passato i 50 (ricordi la storia del "vincere il Tour fa male alla salute"?).
Per cui sì, segreto di Pulcinella.
Per nulla, a giudicare da quanti ne sono morti prematuramente. Le cose cambiano quando il doping, dal 1984 in poi, passa nelle mani dei medici, alcuni dei quali sono stati dei veri geni in questo campo.E gli atleti, quanto erano coscienti ed informati dei rischi connessi?
"lo spettro di un Giro d'Italia nelle gambe" 

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Re: Misteri d'Italia
Negli anni 80 si cominciava a parlare di ormone della crescita .
Florence Griffith-joyner è stata la prima vittima eccellente di questa pratica nel mondo dello sport ,ma negli anni 80 se ne parlava anche nel mondo del ciclismo. Avete qualche informazioni in materia ?
Florence Griffith-joyner è stata la prima vittima eccellente di questa pratica nel mondo dello sport ,ma negli anni 80 se ne parlava anche nel mondo del ciclismo. Avete qualche informazioni in materia ?
Re: Misteri d'Italia
La Griffith dovrebbe essere stata la prima a farne un uso "importante" (credo fosse in commercio dal 1987), e a ruota penso siano arrivati i ciclisti, dato che funziona come un supersteroide. Il problema sta nel fatto che non era rilevabile ai controlli, ragion per cui la Griffith la fece franca, ma penso che i ciclisti abbiano iniziato nel 1989, sia pure in subordine rispetto all'Epo, che per loro è più efficace. Penso inoltre che dopo che Armstrong ebbe il cancro a soli 25 anni il suo uso nel mondo del ciclismo sia un po' calato.giorgio ricci ha scritto: ↑venerdì 5 luglio 2024, 16:12 Negli anni 80 si cominciava a parlare di ormone della crescita .
Florence Griffith-joyner è stata la prima vittima eccellente di questa pratica nel mondo dello sport ,ma negli anni 80 se ne parlava anche nel mondo del ciclismo. Avete qualche informazioni in materia ?
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Re: Misteri d'Italia
Mi fido dell' esperienza visiva, vidi la Griffith dal vivo, tra l'altro bellissima, ai mondiali di Roma prima delle Olimpiadi di Seoul.Fantasio ha scritto: ↑venerdì 5 luglio 2024, 23:35La Griffith dovrebbe essere stata la prima a farne un uso "importante" (credo fosse in commercio dal 1987), e a ruota penso siano arrivati i ciclisti, dato che funziona come un supersteroide. Il problema sta nel fatto che non era rilevabile ai controlli, ragion per cui la Griffith la fece franca, ma penso che i ciclisti abbiano iniziato nel 1989, sia pure in subordine rispetto all'Epo, che per loro è più efficace. Penso inoltre che dopo che Armstrong ebbe il cancro a soli 25 anni il suo uso nel mondo del ciclismo sia un po' calato.giorgio ricci ha scritto: ↑venerdì 5 luglio 2024, 16:12 Negli anni 80 si cominciava a parlare di ormone della crescita .
Florence Griffith-joyner è stata la prima vittima eccellente di questa pratica nel mondo dello sport ,ma negli anni 80 se ne parlava anche nel mondo del ciclismo. Avete qualche informazioni in materia ?
Vinse una medaglia nei 200 dietro all' immancabile tedesca orientale e fece i turni di qualificazione con un incredibile tuta intera. A Seoul aveva messo su delle cosce impressionanti e questo in poco tempo, ma prima di lei questa cosa l' aveva fatta Ben Johnson. Tilli che ci aveva gareggiato contro in precedenza raccontò che trovandoselo a fianco alla partenza dei 100 della Coppa del mondo di Canberra non lo aveva riconosciuto per la trasformazione avuta.