Brutte notizie
Re: Brutte notizie
La notizia l'avevo sentita ieri durante il Processo alla tappa, un altro ciclista ucciso sulle strade più insicure d'Europa. Matteo Lorenzi aveva solo 17 anni. Se è vero che ogni perdita suscita immenso dolore, la morte di un ragazzo di 17 anni è una tragedia di proporzioni inestimabili. Rip e condoglianze ai suoi cari.
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Matteo Lorenzi muore a 17 anni investito da un furgone in Trentino. Era una giovane promessa del ciclismo
Si stava allenando a Civezzano: correva per la società Montecorona
di F. Q. | 10 Maggio 2024
Matteo Lorenzi, 17enne ciclista della categoria juniores della società Montecorona, associazione della Val di Cembra, è morto ieri, giovedì 9 maggio, intorno alle 15:30 in un incidente stradale a Civezzano, in provincia di Trento. Il giovane si stava allenando quando è stato investito da un furgone in prossimità di una curva. Lorenzi è stato immediatamente trasportato d’urgenza al Reparto di Rianimazione dell’ospedale Santa Chiara di Trento con un elicottero ma non c’è stato nulla da fare. Il 17enne è morto sul posto.
“Con immenso dolore e gli occhi pieni di lacrime dobbiamo dire addio al nostro Matteo che oggi ci ha improvvisamente lasciati – si legge in un post social della US Montecorona, la società sportiva per cui hanno corso in passato anche Gilberto Simoni e Francesco Moser -. Ci stringiamo ai suoi cari con rispettoso silenzio. Ricordando i bei momenti passati assieme ti salutiamo, ci mancherai tanto Matteo”. Le dinamiche sono ancora in corso di accertamento. Stando alle prime ricostruzioni due sono i mezzi coinvolti: il furgone e un’altra vettura. L’urto è stato violentissimo e ha sbalzato il ragazzo per molti metri sull’asfalto. La Presidente Comitato FCI Trento, come riportato dalla Gazzetta, ha annunciato che la rappresentativa del Trentino non parteciperà alla Nation Cup, competizione che si terrà sabato 11 e domenica 12 maggio.
fonte: https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/0 ... o/7543052/
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Matteo Lorenzi muore a 17 anni investito da un furgone in Trentino. Era una giovane promessa del ciclismo
Si stava allenando a Civezzano: correva per la società Montecorona
di F. Q. | 10 Maggio 2024
Matteo Lorenzi, 17enne ciclista della categoria juniores della società Montecorona, associazione della Val di Cembra, è morto ieri, giovedì 9 maggio, intorno alle 15:30 in un incidente stradale a Civezzano, in provincia di Trento. Il giovane si stava allenando quando è stato investito da un furgone in prossimità di una curva. Lorenzi è stato immediatamente trasportato d’urgenza al Reparto di Rianimazione dell’ospedale Santa Chiara di Trento con un elicottero ma non c’è stato nulla da fare. Il 17enne è morto sul posto.
“Con immenso dolore e gli occhi pieni di lacrime dobbiamo dire addio al nostro Matteo che oggi ci ha improvvisamente lasciati – si legge in un post social della US Montecorona, la società sportiva per cui hanno corso in passato anche Gilberto Simoni e Francesco Moser -. Ci stringiamo ai suoi cari con rispettoso silenzio. Ricordando i bei momenti passati assieme ti salutiamo, ci mancherai tanto Matteo”. Le dinamiche sono ancora in corso di accertamento. Stando alle prime ricostruzioni due sono i mezzi coinvolti: il furgone e un’altra vettura. L’urto è stato violentissimo e ha sbalzato il ragazzo per molti metri sull’asfalto. La Presidente Comitato FCI Trento, come riportato dalla Gazzetta, ha annunciato che la rappresentativa del Trentino non parteciperà alla Nation Cup, competizione che si terrà sabato 11 e domenica 12 maggio.
fonte: https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/0 ... o/7543052/
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Re: Brutte notizie
ADDIO A NAZZARENO AGOSTINI, STORICO MOTOCICLISTA DI RAISPORT: AVEVA 58 ANNI
Era uno del gruppo, anzi del gruppo conosceva praticamente tutti i segreti perché da una vita era là, con la sua moto e l'operatore alle sue spalle, per raccontare ogni colpo di pedale del grande ciclismo.
Nazzareno Agostini ci ha lasciato a soli 58 anni, colpito da un attacco cardiaco che non gli ha lasciato scampo. Marchigiano, classe 1966, si era trasferito ancora bambino con la famiglia nella capitale, a Roma è cresciuto e nel 1990 è entrato in forza alla Rai. Nel 2004, in occasione dei mondiali di ciclismo a Verona, è nata la collaborazione con Francesco Simula, operatore con il quale Nazzareno ha raccontato tutto il grande ciclismo degli ultimi vent'anni.
E la bici si trasformava per Agostini anche in una valvola di sfogo, grazie alle pedalate con un bel gruppo di amici a Tor Vergata.
Alla moglie e ai figli giungano le condoglianze della nostra redazione e l'abbraccio di tutto il mondo del ciclismo.
da https://www.tuttobiciweb.it/article/202 ... sco-simula
Era uno del gruppo, anzi del gruppo conosceva praticamente tutti i segreti perché da una vita era là, con la sua moto e l'operatore alle sue spalle, per raccontare ogni colpo di pedale del grande ciclismo.
Nazzareno Agostini ci ha lasciato a soli 58 anni, colpito da un attacco cardiaco che non gli ha lasciato scampo. Marchigiano, classe 1966, si era trasferito ancora bambino con la famiglia nella capitale, a Roma è cresciuto e nel 1990 è entrato in forza alla Rai. Nel 2004, in occasione dei mondiali di ciclismo a Verona, è nata la collaborazione con Francesco Simula, operatore con il quale Nazzareno ha raccontato tutto il grande ciclismo degli ultimi vent'anni.
E la bici si trasformava per Agostini anche in una valvola di sfogo, grazie alle pedalate con un bel gruppo di amici a Tor Vergata.
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Re: Brutte notizie
Un nome di quelli che ogni appassionato italiano di ciclismo ha sentito migliaia di volte senza associarlo ad un volto
Re: Brutte notizie
Nazzareno Agostini e Francesco Simula hanno dato vita a un modo di riprendere il ciclismo unico e riconoscibile, nato dal connubio simbiotico tra i movimenti del mezzo di ripresa e della telecamera. Un modo di riprendere gli atleti "sporco" ma avvincente, che (secondo me) manca nelle riprese molto patinate che vengono proposte nel ciclismo oggi. Mancherà.
Un altro membro della squadra delle riprese in movimento Rai che se ne va via troppo presto, dopo l'operatore Paolo Dominici.
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Re: Brutte notizie
A soli 64 anni è mancato il danese Dag Erik Pedersen. Professionista dal 1961 al 1991, ha vinto 3 tappe al Giro (Cava de Tirreni e Bardonecchia nel 1984, Erba nel 1986) e si piazzò 10° nell'edizione vinta da Moser nel 1984
Mauro Facoltosi
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Re: Brutte notizie
Ma no. Dai . Era uno dei miei preferiti. Mi dispiace tantissimo.
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Re: Brutte notizie
È passato professionista nel 1981 (nel '61 aveva 2 anni).maurofacoltosi ha scritto: ↑martedì 4 giugno 2024, 17:59 A soli 64 anni è mancato il danese Dag Erik Pedersen. Professionista dal 1961 al 1991, ha vinto 3 tappe al Giro (Cava de Tirreni e Bardonecchia nel 1984, Erba nel 1986) e si piazzò 10° nell'edizione vinta da Moser nel 1984
Nel 1992 ha vinto da individuale i campionati norvegesi (stando a Wikipedia).
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Re: Brutte notizie
Caspita. Me lo ricordo benissimo.maurofacoltosi ha scritto: ↑martedì 4 giugno 2024, 17:59 A soli 64 anni è mancato il danese Dag Erik Pedersen. Professionista dal 1961 al 1991, ha vinto 3 tappe al Giro (Cava de Tirreni e Bardonecchia nel 1984, Erba nel 1986) e si piazzò 10° nell'edizione vinta da Moser nel 1984

Faceva anche il cantante ed era uno dei preferiti di De Zan
Re: Brutte notizie
E' morto oggi, investito in allenamento da un'automobilista che ha anche tentato di fuggire, il 21enne israeliano Guy Timor, della Israel Go Pro.
Re: Brutte notizie
Preservare lo spirito di quel tempo, in cui credevamo nell'unità e allo stesso tempo nella diversità
Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, primo medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, primo medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
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Re: Brutte notizie
Era ancora vivo?

Probabilmente egli è un seguace del materialismo dialettico che tutto spiega coi cosiddetti fattori economici, anche i foruncoli di Malabrocca. Dino Buzzati al Giro D'Italia
Re: Brutte notizie



Lo pensavo prorpio in questi giorni: prese la malaria insieme a Coppi eppure è vissuto altri 64 anni.



"lo spettro di un Giro d'Italia nelle gambe" 

Re: Brutte notizie
Si fino all anno scorso era in discreta forma
Dava ancora interviste dalla casa di riposo
Grande personaggio
Re: Brutte notizie
Nel 1955 fu terzo alla Vuelta, quarto al Giro e sesto al Tour, in un'annata in cui disputò anche Milano-Sanremo e Parigi-Roubaix. Un grande.
"L'importante non è quello che trovi alla fine di una corsa. L'importante è ciò che provi mentre corri" (Giorgio Faletti in "Notte prima degli esami")
"qui c'è gente che è totalmente avulsa dalla realtà e nociva al forum"
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Re: Brutte notizie
Géminiani era stato il direttore sportivo di Anquetil, vero ?
Re: Brutte notizie
Si, anche .CicloSprint ha scritto: ↑venerdì 5 luglio 2024, 22:08 Géminiani era stato il direttore sportivo di Anquetil, vero ?
"L'importante non è quello che trovi alla fine di una corsa. L'importante è ciò che provi mentre corri" (Giorgio Faletti in "Notte prima degli esami")
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Re: Brutte notizie
Riposi in pace..CicloSprint ha scritto: ↑venerdì 5 luglio 2024, 22:08 Géminiani era stato il direttore sportivo di Anquetil, vero ?
Un grande...
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Re: Brutte notizie
È veramente un pezzo di storia che se ne va . Riposi in pace con i grandi !
Re: Brutte notizie
Yes, durante la telecronaca della terza tappa del Tour e' stato ricordato per la nota vicenda della cura col chinino a differenza di Coppi, e Cassani ha detto che era ancora vivo a 99 anni.
Confidando che RaiPlay non mostri più il vincitore di corsa nell'immagine di anteprima... 
Cassani nel ruolo di primo commentatore tecnico, sempre e comunque
"Ormai Cassani è l'Alessandro Barbero del ciclismo
" (martin eden)

Cassani nel ruolo di primo commentatore tecnico, sempre e comunque

"Ormai Cassani è l'Alessandro Barbero del ciclismo

Re: Brutte notizie
Un gigante del ciclismo che se ne va.
Anche se non ha vinto quanto i miti dell'epoca, resterà nella storia di questo sport.
Anche e soprattutto nel ruolo di D.S.
Adieu, Raphael.
Anche se non ha vinto quanto i miti dell'epoca, resterà nella storia di questo sport.
Anche e soprattutto nel ruolo di D.S.
Adieu, Raphael.
Re: Brutte notizie
Bernardo Ruiz , III al tour 1952,dietro Coppi e Ockers,ultimo decano in vita (non ho notizie recenti a dire il vero) di quella straordinaria generazione di corridori.
Nato l'8 gennaio 1925,più vecchio di qualche mese di Geminiani.
Nato l'8 gennaio 1925,più vecchio di qualche mese di Geminiani.
Re: Brutte notizie
Tragedia al giro Austria si parla purtroppo della morte del norvegese ......n discesa dal Grossglockner
"...esiste Doping dove esiste Antidoping....."
2023- Larciano-Giro Polonia-1 Tappa Vuelta
2024-Trofeo Ses Salines-Freccia Brabante-! Tappa Giro-Giro Slovenia
2023- Larciano-Giro Polonia-1 Tappa Vuelta
2024-Trofeo Ses Salines-Freccia Brabante-! Tappa Giro-Giro Slovenia
Re: Brutte notizie
Drege aveva compiuto 25 anni solamente due mesi fa. Quest'anno aveva vinto già sette corse.




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Re: Brutte notizie
Terribile.
Sono sconvolto.
Un anno dopo siamo ancora qua a parlare di una tragedia in corsa, a piangere un ragazzo di meno di 30 anni.
Riposa in pace, André
Sono sconvolto.
Un anno dopo siamo ancora qua a parlare di una tragedia in corsa, a piangere un ragazzo di meno di 30 anni.
Riposa in pace, André
Ultima modifica di lucks83 il sabato 6 luglio 2024, 16:54, modificato 1 volta in totale.
Re: Brutte notizie
RIP Andre'
- Walter_White
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Re: Brutte notizie
Senza parole veramente, ogni volta leggere queste cose è una mazzata devastante. RIP André

FCC 2019/20: rit.
FCC 2018/19: 1°; Superprestige; Gran Combinata
FCC 2017/18: 3°; Trofeo dei titoli; Campionato Europeo Donne Elite, Campionato del Mondo Donne Elite, ROTY
FCC 2018/19: 1°; Superprestige; Gran Combinata
FCC 2017/18: 3°; Trofeo dei titoli; Campionato Europeo Donne Elite, Campionato del Mondo Donne Elite, ROTY
Re: Brutte notizie
Tra l'altro Drege oggi era riuscito ad entrare nella fuga di giornata, perdendo le ruote dei compagni d'avventura proprio sul Grossglockner, nel momento in cui aveva allungato Zoccarato. Nel live della corsa, visibile su Youtube, non si vede alcuna immagine della caduta ma presumo possa essere avvenuta nel primo tratto della discesa, in cui non vi erano protezioni e c'erano degli strapiombi.
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Re: Brutte notizie
Povero ragazzo
Re: Brutte notizie
Eh niente da fare, ogni tot mesi succede la tragedia, o per un investimento o per una caduta.
Povero.
Rizz in cronaca ha detto che questi tragici eventi stanno diventando più frequenti, pure io ho la stessa impressione, i numeri confermano?
Comunque sia non è più tollerabile questa mattanza bisogna intervenire ad ogni costo.
Non è accettabile fare le discese a 100km/h senza protezioni.
Vanno cambiate le regole, sopra una certa velocità deve partire un segnale acustico e il corridore deve rallentare.
Devono essere registrate le velocità e chi sfora deve essere penalizzato o in secondi o in posizione.
Che poi si possa morire cadendo a 50kmh è vero ma intanto cominciamo a mettere dei limiti.
Povero.
Rizz in cronaca ha detto che questi tragici eventi stanno diventando più frequenti, pure io ho la stessa impressione, i numeri confermano?
Comunque sia non è più tollerabile questa mattanza bisogna intervenire ad ogni costo.
Non è accettabile fare le discese a 100km/h senza protezioni.
Vanno cambiate le regole, sopra una certa velocità deve partire un segnale acustico e il corridore deve rallentare.
Devono essere registrate le velocità e chi sfora deve essere penalizzato o in secondi o in posizione.
Che poi si possa morire cadendo a 50kmh è vero ma intanto cominciamo a mettere dei limiti.
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Re: Brutte notizie
Stranamente si parla poco di questa tragedia anche sul twitter ciclistico, a me non piace quando le tragedie sono raccontate diversamente a causa del nome. Non si sa niente della dinamica?
Purtroppo come nelllo sci alpino la tragedia puo capitare sempre, l'airbag come nello sci non sarebbe una soluzione?
Purtroppo come nelllo sci alpino la tragedia puo capitare sempre, l'airbag come nello sci non sarebbe una soluzione?
Re: Brutte notizie
Anche io ho l'impressione che queste tragedie si stiano verificando con una frequenza maggiore.galliano ha scritto: ↑sabato 6 luglio 2024, 18:39 Eh niente da fare, ogni tot mesi succede la tragedia, o per un investimento o per una caduta.
Povero.
Rizz in cronaca ha detto che questi tragici eventi stanno diventando più frequenti, pure io ho la stessa impressione, i numeri confermano?
Comunque sia non è più tollerabile questa mattanza bisogna intervenire ad ogni costo.
Non è accettabile fare le discese a 100km/h senza protezioni.
Vanno cambiate le regole, sopra una certa velocità deve partire un segnale acustico e il corridore deve rallentare.
Devono essere registrate le velocità e chi sfora deve essere penalizzato o in secondi o in posizione.
Che poi si possa morire cadendo a 50kmh è vero ma intanto cominciamo a mettere dei limiti.
Le bici.
Cominciamo a cambiare le bici e a renderle più guidabili e meno rigide.
La strada del Grossglockner è molto ampia e pendente, stessa condizione dell'albula: se vai oltre certi limiti di velocità li, con questi mezzi non recuperi da un errore.
- IlDucadiQuadalto
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- Iscritto il: mercoledì 19 luglio 2023, 14:01
Re: Brutte notizie
L'altro giorno al tour andavano oltre a 109 all'ora in discesa...
Si va troppo forte, si sta rischiando grosso...
L'altro giorno Pogacar ha fatto una discesa del Galibier con delle curve al pelo a velocità folli.
E se capitasse a uno dei big una cosa del genere? Basta un nulla.
Già abbiamo rischiato grosso al Paesi Baschi..
Vale veramente la pena prendersi tutti questi rischi in discesa?
La ricerca del limite prestazionale di atleti e bici sta portando a rischi eccessivi.
Si va troppo forte, si sta rischiando grosso...
L'altro giorno Pogacar ha fatto una discesa del Galibier con delle curve al pelo a velocità folli.
E se capitasse a uno dei big una cosa del genere? Basta un nulla.
Già abbiamo rischiato grosso al Paesi Baschi..
Vale veramente la pena prendersi tutti questi rischi in discesa?
La ricerca del limite prestazionale di atleti e bici sta portando a rischi eccessivi.
Ultima modifica di IlDucadiQuadalto il sabato 6 luglio 2024, 19:33, modificato 2 volte in totale.
Re: Brutte notizie
A livello di calendario internazionale credo siamo al 4o decesso negli ultimi 5 anni (Lambrecht, Mader e uno juniores sempre in Austria).galliano ha scritto: ↑sabato 6 luglio 2024, 18:39 Eh niente da fare, ogni tot mesi succede la tragedia, o per un investimento o per una caduta.
Povero.
Rizz in cronaca ha detto che questi tragici eventi stanno diventando più frequenti, pure io ho la stessa impressione, i numeri confermano?
Comunque sia non è più tollerabile questa mattanza bisogna intervenire ad ogni costo.
Non è accettabile fare le discese a 100km/h senza protezioni.
Vanno cambiate le regole, sopra una certa velocità deve partire un segnale acustico e il corridore deve rallentare.
Devono essere registrate le velocità e chi sfora deve essere penalizzato o in secondi o in posizione.
Che poi si possa morire cadendo a 50kmh è vero ma intanto cominciamo a mettere dei limiti.
Però, senza andare indietro a Weylandt, mi ricordo di Demoitie alla G-W, Goolaerts alla Roubaix, ci si andò molto vicini ai giro del Belgio con Broeckx, senza dimenticare Jakobsen.
Tutte per motivi diversi, o centrati da moto, o caduti durante una volata, in discesa, o attacchi cardiaci.
Io tutti questi decessi tra 2000-2015 non li ricordo effettivamente.
Re: Brutte notizie
In quel lasso di tempo ci furono tragedie sporadiche: ci fu la famosa vicenda di Andrei Kivilev alla Parigi-Nizza che portò alla modifica della regola per l'utilizzo del casco (che inizialmente poteva essere tolto in occasione degli arrivi in salita mentre poi venne reso sempre obbligatorio). Ricordo il drammatico incidente alla Sei Giorni di Gand su pista che costò la vita a Isaac Galvez (fu investito dal belga Dimitri De Fauw che, distrutto dal dolore, pochi anni dopo decise di togliersi la vita). Ci furono i malori che costarono la vita a Denis Zanette e Alessio Galletti (quest'ultimo mentre stava disputando la Subida al Naranco in Spagna). Tra gli incidenti in allenamento invece ricordo quelli che provocarono la morte dell'estone Lauri Aus e della bielorussa Zinaida Stahurskaya. Sempre a proposito d'investimenti ci fu quello che in allenamento costò la vita a Ricardo Ochoa mentre suo fratello Javier, che vinse la tappa di Lourdes Hautacam al Tour del 2000, divenne disabile. Sicuramente poi ve ne fu qualche altro che al momento non mi sovviene.
"L'importante non è quello che trovi alla fine di una corsa. L'importante è ciò che provi mentre corri" (Giorgio Faletti in "Notte prima degli esami")
"qui c'è gente che è totalmente avulsa dalla realtà e nociva al forum"
"qui c'è gente che è totalmente avulsa dalla realtà e nociva al forum"
Re: Brutte notizie
Rip Drege
Incredibile
Tragedia
Incredibile
Tragedia
Re: Brutte notizie
È che queste cadute in discesa di solito capitano dietro, potrebbe essere una mancanza d'attenzione, leggerezza nell'affrontare la discesa
Se sai che ti puoi giocare la corsa sei super attento, magari hai fatto una ricognizione e ti sei studiato i passaggi difficili e così via, scendi forte e non cadi, quello nel gruppo la prende alla leggera e cade perchè comunque stai scendendo fortissimo anche se stai dietro i primi
Se sai che ti puoi giocare la corsa sei super attento, magari hai fatto una ricognizione e ti sei studiato i passaggi difficili e così via, scendi forte e non cadi, quello nel gruppo la prende alla leggera e cade perchè comunque stai scendendo fortissimo anche se stai dietro i primi
Re: Brutte notizie
Ma Drege a quanto ho capito non era in gruppo, ma tra i fuggitivi.Micchan ha scritto: ↑sabato 6 luglio 2024, 20:15 È che queste cadute in discesa di solito capitano dietro, potrebbe essere una mancanza d'attenzione, leggerezza nell'affrontare la discesa
Se sai che ti puoi giocare la corsa sei super attento, magari hai fatto una ricognizione e ti sei studiato i passaggi difficili e così via, scendi forte e non cadi, quello nel gruppo la prende alla leggera e cade perchè comunque stai scendendo fortissimo anche se stai dietro i primi
Era appena rientrato o stava per farlo sul gruppetto all'inseguimento di Zoccarato e di Jonas Rapp mi pare.
Dubito si sia trattato di leggerezza o mancanza di attenzione.
Non si sa nulla della dinamica, però quello che devo purtroppo constatare è che, al netto delle tragedie che avvengono in corsa o allenamento dovute a investimenti o a malori (sia chiaro che non voglio sminuire la gravità di queste ultime), ultimamente si stanno verificando sempre più spesso lutti dovuti a cadute in discesa.
E molte volte è andata bene che il cielo abbia protetto qualcuno, come ai paesi Baschi, come Mohoric nel 2021 giù dalla Forca di Presta, come Alaphilippe giù dal Rosier alla Liegi 2022.
Sono d'accordo con l'utente che prima ha scritto che si sta rischiando troppo, facendo l'esempio del Galibier di Pogi o della discesa a 109 orari dal monginevro, entrando in Briancon tra due ali di folla.
Ma ci posso mettere anche la discesa dal Poggio di Mohoric alla Sanremo 22, la caduta di gruppo del delfinato su discesa bagnata a 70 orari, dove tutti volevano stare davanti e Ayuso giù dall'albula a 110 orari, il giorno della tragedia di Mader.
Vale la pena rischiare la vita, pur di vincere una corsa?
Foss'anche il Tour de France?
E i team, e i costruttori di bici, non si interrogano su tutto ciò?
Questi ragazzi sono solo carne da macello, da spingere al limite su mezzi che permettono di arrivare al limite e superarlo, solo per ottenere vittorie, sponsor, visibilità e scalare il Ranking UCI world Tour?
Bisogna fare un passo indietro, a scapito della prestazione.
Basta con telai ingovernabili in caso di minimo errore.
Basta freni a disco, che hanno portato gli atleti ad osare ancora di più.
I freni a disco sono una sicurezza in più per me che sono un amatore, in mano a un pró sono diventati un'arma a doppio taglio.
Intervenire sull'abbigliamento, sui caschi, in modo da renderli più sicuri e protettivi, e pazienza se si andrà più piano in salita.
Re: Brutte notizie
In realtà, come avevo scritto, Drege era uno dei fuggitivi di giornata. Non ho capito se nel frattempo era stato ripreso dal gruppo, anche perché dal video della corsa che si trova su YouTube non ho nemmeno scorto momenti in cui segnalavano il punto della caduta. Io ho ipotizzato che l'incidente possa essere avvenuto nella prima parte della discesa, ovvero quella in cui ai bordi della strada non c'erano protezioni e quindi il povero André potrebbe aver fatto un volo terrificante ma non so ancora di preciso.Micchan ha scritto: ↑sabato 6 luglio 2024, 20:15 È che queste cadute in discesa di solito capitano dietro, potrebbe essere una mancanza d'attenzione, leggerezza nell'affrontare la discesa
Se sai che ti puoi giocare la corsa sei super attento, magari hai fatto una ricognizione e ti sei studiato i passaggi difficili e così via, scendi forte e non cadi, quello nel gruppo la prende alla leggera e cade perchè comunque stai scendendo fortissimo anche se stai dietro i primi
"L'importante non è quello che trovi alla fine di una corsa. L'importante è ciò che provi mentre corri" (Giorgio Faletti in "Notte prima degli esami")
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Re: Brutte notizie
E' strano che non si sappia assolutamente nulla dell'incidente se non il nome del corridore, e che la tappa non sia stata neutralizzata. Viene da pensare che non se ne siano accorti subito.
"lo spettro di un Giro d'Italia nelle gambe" 

Re: Brutte notizie
assurdo e colpevole che non sia stato ancora introdotto il limite di velocità nelle corse.
Come detto sopra, l'incidente grave può capitare anche a 40 kmh ma con un limite di velocità una buona percentuale di casi gravi, intanto, ce la toglieremmo di torno.
In attesa di future tecnologie e sistemi, per mettere un limite di velocità la tecnologia già c'è, è tutto pronto, basta solo volerlo.
Come detto sopra, l'incidente grave può capitare anche a 40 kmh ma con un limite di velocità una buona percentuale di casi gravi, intanto, ce la toglieremmo di torno.
In attesa di future tecnologie e sistemi, per mettere un limite di velocità la tecnologia già c'è, è tutto pronto, basta solo volerlo.

Re: Brutte notizie
La butto li, le cadute capitano anche perchè non sono abituati a fare le discese così, allenandosi su strade aperte al traffico non si può fare le discese come le si fa in gara e quindi non le puoi davvero allenare come si deve
Re: Brutte notizie
Mah, io in realtà li ho visti scendere come matti e sverniciarmi mentre scendevo a 65 orari, pure giù dal Foscagno , in pieno agosto e con la strada aperta al traffico....
Re: Brutte notizie
Ho guardato anche io il video della corsa, ma non si vede alcunché che faccia pensare che sia successa una tragedia.Abruzzese ha scritto: ↑sabato 6 luglio 2024, 21:22In realtà, come avevo scritto, Drege era uno dei fuggitivi di giornata. Non ho capito se nel frattempo era stato ripreso dal gruppo, anche perché dal video della corsa che si trova su YouTube non ho nemmeno scorto momenti in cui segnalavano il punto della caduta. Io ho ipotizzato che l'incidente possa essere avvenuto nella prima parte della discesa, ovvero quella in cui ai bordi della strada non c'erano protezioni e quindi il povero André potrebbe aver fatto un volo terrificante ma non so ancora di preciso.Micchan ha scritto: ↑sabato 6 luglio 2024, 20:15 È che queste cadute in discesa di solito capitano dietro, potrebbe essere una mancanza d'attenzione, leggerezza nell'affrontare la discesa
Se sai che ti puoi giocare la corsa sei super attento, magari hai fatto una ricognizione e ti sei studiato i passaggi difficili e così via, scendi forte e non cadi, quello nel gruppo la prende alla leggera e cade perchè comunque stai scendendo fortissimo anche se stai dietro i primi
La strada del Grossglockner era comunque in ottime condizioni, con asfalto asciutto (nessun rigagnolo dovuto alla fusione della neve) , perfetto, sede stradale larghissima, quasi un'autostrada di alta montagna.
Non vorrei che cadendo abbia impattato contro uno dei paracarri in pietra, che sono caratteristici della strada del Grossglockner, facendo la fine del povero Casartelli.
Se esci di strada, quei paracarri sono talmente fitti e ravvicinati uno con l'altro che è quasi impossibile evitarli....
Re: Brutte notizie
Non ha senso imporre limiti di velocità in uno sport dove vince chi va più veloce, e se anche lo facessero i corridori se ne sbatterebbero; se venissero multati o squalificati troverebbero il modo di aggirare ogni possibile controllo e rilevamento della velocità, come già fanno da decenni in altro campo.
L'unica cosa che si può fare, prendendo esempio dagli sport motoristici, è migliorare la sicurezza delle strade e dell'abbigliamento dei corridori, processo comunque molto lento e laborioso. Si potrebbe inoltre tornare alle bici di 50 anni fa, molto meno performanti ma più guidabili, cosa che implicitamente ridurrebbe la velocità in discesa, forse non più di un 10% in meno, ma in molti casi farebbe la differenza. Sarebbe sempre assurdo imporre di gareggiare con bici obsolete mentre qualunque amatore dispone di bici modernissime, ma almeno sarebbe qualcosa relativamente semplice da controllare.
"lo spettro di un Giro d'Italia nelle gambe" 

Re: Brutte notizie
scusa se te lo dico, ma sbagli di brutto.Fantasio ha scritto: ↑sabato 6 luglio 2024, 22:52Non ha senso imporre limiti di velocità in uno sport dove vince chi va più veloce, e se anche lo facessero i corridori se ne sbatterebbero; se venissero multati o squalificati troverebbero il modo di aggirare ogni possibile controllo e rilevamento della velocità, come già fanno da decenni in altro campo.
L'unica cosa che si può fare, prendendo esempio dagli sport motoristici, è migliorare la sicurezza delle strade e dell'abbigliamento dei corridori, processo comunque molto lento e laborioso. Si potrebbe inoltre tornare alle bici di 50 anni fa, molto meno performanti ma più guidabili, cosa che implicitamente ridurrebbe la velocità in discesa, forse non più di un 10% in meno, ma in molti casi farebbe la differenza. Sarebbe sempre assurdo imporre di gareggiare con bici obsolete mentre qualunque amatore dispone di bici modernissime, ma almeno sarebbe qualcosa relativamente semplice da controllare.
Ha molto senso imporre limiti di velocità.
Anche in sport motoristici vince chi va più veloce, eppure di limiti di velocità ne hanno, e più di uno (corsia dei box, bandiere, safety car).
Che i corridori se ne sbatterebbero dei limiti lo dici tu, ma è vero il contrario. Innanzitutto tu consideri una squalifica come niente fosse, ma per un ciclista una squalifica è tutto. Inoltre i corridori sarebbero i primi a voler rispettare il limite e a far sì che lo rispettino anche i loro colleghi. Infine,
il modo per aggirare i limiti di velocità, ad oggi, non esiste.
Le gare di bici su strada non sono gare di velocità in discesa. Saper guidare la bici è una caratteristica del corridore, certo, ma infatti un limite di velocità non impedirebbe un numero alla Mohoric alla Sanremo, ad esempio, seppur anch'esso pericoloso. Ma almeno impedirebbe di raggiungere velocità assurde (>100 kmh) giù dai passi alpini, soprattutto nei tratti iniziali senza protezioni e con moltk precipizi. Ricorda che i limiti di velocità potrebbero anche essere applicati a determinati settori volendo. Anche se un limite generale a 80/85 kmh sarebbe auspicabile.
Quella delle bici è una c..a pazzesca. Io ho una bici di nuova generazione, scattante, in carbonio, coi freni a disco e in discesa è parecchio più guidabile,affidabile e migliore delle bici precedenti.
Prendi la bici "di 50 anni fa", vai a 120 kmh in discesa e poi vedi se non è pericolosissima anche quella.

Re: Brutte notizie
Ci rinuncio subito. Glielo spieghi qualun altro.
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