Moreno Argentin, gran campione e “cagnaccio”
-
CicloSprint
- Messaggi: 8330
- Iscritto il: giovedì 9 dicembre 2010, 19:49
Moreno Argentin, gran campione e “cagnaccio”
Moreno Argentin
Nato a San Donà di Piave (VE) il 17 dicembre 1960. Completo. Alto m. 1,71 per 64 kg. Professionista dal 1980 al 1994 con 92 vittorie.
Da dilettante era una promessa, ma da professionista è andato oltre quelli che potevano sembrare auspici. Un passista veloce che poteva tenere bene nelle salite medie o quelle dure, ma corte. Un perfetto assioma da classiche. Se poi a tutto questo aggiungiamo il suo carattere da "cagnaccio", come si dice nel gergo ciclistico, il quadro si forma chiaro. In corsa, quando si diede ad un compagno come se fosse se stesso, nel Giro '94 a favore di Berzin, lo fece in un modo tale, da spingere a non far inserire nell'albo d'oro il russo, bensì il suo nome. Un "cagnaccio" anche lì. Quindi un grande corridore, ma per la terza volta dico: un cagnaccio. Moreno Argentin è stato professionista dall'ottobre del 1980 al ‘94 con 92 vittorie. La particolarità tecnica che l'ha fatto animale da classiche, s'è legata siamese al suo scatto bruciante, che diveniva letale negli arrivi, o nelle parti crogiolo della corsa, che presentavano pendenze. Ai Mondiali è sempre stato o quasi protagonista, a volte anche in negativo, come nel 1983 e nel 1984. Nel 1985, al Montello, invece, per un eccesso di presuntuosità, si fece beffare dal vecchissimo Zoetemelk, trascinando nella sconfitta anche Greg Lemond. Il veneto di San Donà, finì 3°.
L'anno successivo, a Colorado Springs, Moreno completò la sua crescita, vincendo da grandissimo campione la Maglia Iridata, ai danni del peso piuma francese, Mottet. Anche nel 1987, a Villach, pur essendo l'unico azzurro nel gruppetto di testa, diede la sensazione di poter vincere, ma ancora un errore di presunzione, favorì l'acuto di Roche e per Argentin si completò il personale podio iridato, con la conquista dell'Argento. Ma la vera grandiosità di Moreno, la si vide nelle classiche e dire che nei primi anni da prof, l'osservatorio italiano, imbambolato "dal e nel" dualismo Moser-Saronni (una tragedia per la crescita del movimento!), arrivò all'impresa di giudicare Moreno fragile e discontinuo. Un errore che anche un raffreddato con 40 di febbre non avrebbe commesso, visto il già evidente coltello che il giovane veneto teneva fra i denti!
Ed infatti, Argentin, a nemmeno 21 anni, colse il 2° posto nel Giro di Lombardia '81 e, pochi mesi più tardi, finì 3° nella Milano-Sanremo. Con la maturazione e la minor asfissia onnipresente ed a 360° del "mosersaronnismo", Argentin, si portò a casa un curriculum che, limitatamente alle classiche monumento, non è da considerarsi inferiore a quello del duo. Nel suo palmares, infatti, ci sono 4 Liegi-Bastogne-Liegi ('85, '86, '87 e '91), 3 Freccia Vallone ('90, '91 e '94), il Giro delle Fiandre ('90), il Giro di Lombardia ('87). Gli manca la Sanremo, dove fu 2° nel '92, mentre per la Roubaix non era tagliato. Fu poi due volte Campione d'Italia ('83 e '89). Non è stato un evidente delle grandi corse a tappe (soffriva le salite vere e lunghe), nelle quali ha comunque colto un 3° posto al Giro del 1984 (il più facile della storia), ed ha saputo vincere 13 tappe, nonché indossare 12 volte la Maglia Rosa. Al Tour ha vinto 3 tappe. In carriera è stato 11 volte azzurro.
Insomma, un gran campione, stereotipo di “cagnaccio”.
Nato a San Donà di Piave (VE) il 17 dicembre 1960. Completo. Alto m. 1,71 per 64 kg. Professionista dal 1980 al 1994 con 92 vittorie.
Da dilettante era una promessa, ma da professionista è andato oltre quelli che potevano sembrare auspici. Un passista veloce che poteva tenere bene nelle salite medie o quelle dure, ma corte. Un perfetto assioma da classiche. Se poi a tutto questo aggiungiamo il suo carattere da "cagnaccio", come si dice nel gergo ciclistico, il quadro si forma chiaro. In corsa, quando si diede ad un compagno come se fosse se stesso, nel Giro '94 a favore di Berzin, lo fece in un modo tale, da spingere a non far inserire nell'albo d'oro il russo, bensì il suo nome. Un "cagnaccio" anche lì. Quindi un grande corridore, ma per la terza volta dico: un cagnaccio. Moreno Argentin è stato professionista dall'ottobre del 1980 al ‘94 con 92 vittorie. La particolarità tecnica che l'ha fatto animale da classiche, s'è legata siamese al suo scatto bruciante, che diveniva letale negli arrivi, o nelle parti crogiolo della corsa, che presentavano pendenze. Ai Mondiali è sempre stato o quasi protagonista, a volte anche in negativo, come nel 1983 e nel 1984. Nel 1985, al Montello, invece, per un eccesso di presuntuosità, si fece beffare dal vecchissimo Zoetemelk, trascinando nella sconfitta anche Greg Lemond. Il veneto di San Donà, finì 3°.
L'anno successivo, a Colorado Springs, Moreno completò la sua crescita, vincendo da grandissimo campione la Maglia Iridata, ai danni del peso piuma francese, Mottet. Anche nel 1987, a Villach, pur essendo l'unico azzurro nel gruppetto di testa, diede la sensazione di poter vincere, ma ancora un errore di presunzione, favorì l'acuto di Roche e per Argentin si completò il personale podio iridato, con la conquista dell'Argento. Ma la vera grandiosità di Moreno, la si vide nelle classiche e dire che nei primi anni da prof, l'osservatorio italiano, imbambolato "dal e nel" dualismo Moser-Saronni (una tragedia per la crescita del movimento!), arrivò all'impresa di giudicare Moreno fragile e discontinuo. Un errore che anche un raffreddato con 40 di febbre non avrebbe commesso, visto il già evidente coltello che il giovane veneto teneva fra i denti!
Ed infatti, Argentin, a nemmeno 21 anni, colse il 2° posto nel Giro di Lombardia '81 e, pochi mesi più tardi, finì 3° nella Milano-Sanremo. Con la maturazione e la minor asfissia onnipresente ed a 360° del "mosersaronnismo", Argentin, si portò a casa un curriculum che, limitatamente alle classiche monumento, non è da considerarsi inferiore a quello del duo. Nel suo palmares, infatti, ci sono 4 Liegi-Bastogne-Liegi ('85, '86, '87 e '91), 3 Freccia Vallone ('90, '91 e '94), il Giro delle Fiandre ('90), il Giro di Lombardia ('87). Gli manca la Sanremo, dove fu 2° nel '92, mentre per la Roubaix non era tagliato. Fu poi due volte Campione d'Italia ('83 e '89). Non è stato un evidente delle grandi corse a tappe (soffriva le salite vere e lunghe), nelle quali ha comunque colto un 3° posto al Giro del 1984 (il più facile della storia), ed ha saputo vincere 13 tappe, nonché indossare 12 volte la Maglia Rosa. Al Tour ha vinto 3 tappe. In carriera è stato 11 volte azzurro.
Insomma, un gran campione, stereotipo di “cagnaccio”.
Re: Moreno Argentin, gran campione e “cagnaccio”
Grande campione
Un palmares notevole, degno del Pogacar da corse di un giorno.
-
Allabersagliera
- Messaggi: 1029
- Iscritto il: venerdì 28 maggio 2021, 14:25
Re: Moreno Argentin, gran campione e “cagnaccio”
Solo due flash:
alla Liegi 1987, la voce incredula di De Zan che dal nulla urla "Argentin!", quando il veneto piomba sui polli Criquelion e Roche, ormai certi di giocarsi la vittoria in uno sprint a due, e li surclassa sul rettilineo finale;
e la fuga solitaria nella prima semitappa del Giro 1993, all'isola d'Elba, con cui resiste da eroe al gruppo che insegue e indossa la prima maglia rosa.
Insomma, per aggiungere una considerazione tecnica che forse a CicloSprint è sfuggita, Argentin era un vero cagnaccio!
alla Liegi 1987, la voce incredula di De Zan che dal nulla urla "Argentin!", quando il veneto piomba sui polli Criquelion e Roche, ormai certi di giocarsi la vittoria in uno sprint a due, e li surclassa sul rettilineo finale;
e la fuga solitaria nella prima semitappa del Giro 1993, all'isola d'Elba, con cui resiste da eroe al gruppo che insegue e indossa la prima maglia rosa.
Insomma, per aggiungere una considerazione tecnica che forse a CicloSprint è sfuggita, Argentin era un vero cagnaccio!
Re: Moreno Argentin, gran campione e “cagnaccio”
Piu' che a Ciclosprint, e' sfuggita ad un grande cantore del ciclismo che un tempo era pure dei nostriAllabersagliera ha scritto: ↑mercoledì 10 luglio 2024, 14:49 Insomma, per aggiungere una considerazione tecnica che forse a CicloSprint è sfuggita, Argentin era un vero cagnaccio!
Re: Moreno Argentin, gran campione e “cagnaccio”
Peccato che ottenga poco risalto questo topic.
-
Salvatore77
- Messaggi: 7661
- Iscritto il: domenica 9 gennaio 2011, 19:14
Re: Moreno Argentin, gran campione e “cagnaccio”
Moreno Argentin è uno dei migliori di sempre nelle gare di un giorno. Risultati alla mano, 4 Liegi, 3 Freccia Vallone, Lombardia, Fiandre e mondiale lo collocano senz’altro fra i grandissimi.
Moreno ha corso in un periodo storico del ciclismo dove la polivalenza era la regola.
Talento precoce, riuscì già a 20 anni a vincere gare importanti come 2 tappe al Giro d’Italia 1981. Nel corso degli anni consegui numerose vittorie anche nelle semi classiche italiane, quando questo tipo di corse avevano un peso notevole.
Le sue caratteristiche erano molto simili a quelle di Valverde, ma nonostante i risultati abbastanza soddisfacenti nelle gare a tappe, come il terzo posto nel Giro d’Italia del 1984 a nemmeno 24 anni, capì subito che il suo ambito preferito erano le gare di un giorno, correndo i GT con il ruolo di prolifico cacciatore di traguardi parziali. Infatti in 15 anni partecipò a 13 grandi giri, vincendo 13 tappe al Giro d'Italia e 2 al Tour de France.
Scattista eccellente, era molto adatto alle cote ardennesi, più che alle pietre, anche se vinse un Giro delle Fiandre. Non risultano sue partecipazioni alla Parigi-Roubaix.
Delle 4 vittorie alla Liegi tutte in arrivi in volata ristretti, va ovviamente ricordata la rocambolesca vittoria del 1987 dove in maglia di campione del mondo rientrò clamorosamente in compagnia di Y. Madiot e Millar sulla coppia Criquielion – Roche che nel finale, guardandosi e tergiversando troppo, hanno dissipato un vantaggio notevole facendo rientrare il gruppetto inseguitore regolato poi da Argentin. Questa fu una delle beffe più famose del ciclismo moderno.
Criquielion sempre presente nei gruppetti delle 4 Liegi vinte da Argentin, due volte secondo, terzo e quarto, sicuramente avrebbe avuto un palmares più cospicuo se non avesse incontrato sulla propria strada Moreno Argentin che proprio nelle corse adatto al belga ha creato buona parte del proprio carnet di vittorie.
In Belgio 3 vittorie alla Freccia Vallone, la terza nel 1994 scortato dai suoi compagni di squadra Furlan e Berzin in una indimenticabile tripletta di prepotenza con fuga da lontano della Gewiss di Emanuele Bombini. Edizione della Freccia che vede clamorosamente 8 italiani nei primi 10.
La più grande delusione l’ha avuta nella Milano – Sanremo del 1992. Favorito n. 1 grazie alle numerose vittorie sortite a inizio stagione, tra cui le 3 tappe alla Tirreno – Adriatico, sul Poggio non riuscì a fare corsa dura con la sua squadra, l’Ariostea, lamentando inoltre che delle moto che lo hanno addirittura ostacolato in salita, e altre moto non gli hanno permesso di vedere il rientro di Sean Kelly nella decisiva discesa del Poggio. Volata a 2, vittoria dell’irlandese.
Oltre alle classiche tappe con strappi duri nel finale, Argentin riuscì nella seconda parte della carriera a vincere tappe al Tour con azione dalla media distanza in solitaria, come nel 1990 e nel 1991.
Tutti ricordano la vittoria al mondiale in Colorado nel 1986 dove ha battuto un giovane Mottet in una volata a due dopo un’azione dalla distanza in un gruppo più nutrito. A 9 secondi il plotone regolato da un redivivo Saronni, bronzo mondiale.
Qualcosa da recriminare Argentin può averla nel mondiale 1985 corso in casa al Montello vinto dall’olandese Zoetemelk a quasi 39 anni sfuggito al gruppo dei migliori in cui Argentin aveva anche un compagno di nazionale, Claudio Corti. Moreno arrivò terzo dietro anche Greg Lemond.
Nel 1987 da campione uscente, in Austria Argentin era nell’azione giusta, ma fu anticipato da Roche autore quell’anno della nota tripletta Giro – Tour – Mondiale che nell’occasione anticipò tutti con la copertura del connazionale Sean Kelly. Argento per Moreno Argentin.
Nelle prove iridate seguenti, per Argentin poca gloria e molti ritiri, in una nazionale a 12 (talvolta a 13 se avevamo il campione uscente) che Martini disegnava inserendo i propri corridori prediletti anche se poco in forma o su percorsi non adatti. Nel 1991, mondiale vito da Bugno, caduta per Argentin nelle prime fasi di gara a causa di una bandiera (ironia della sorte) italiana infilatasi nella bicicletta.
Nel 1992 anno della doppietta di Bugno a Benidorm in Spagna, su un percorso poco adatto ad Argentin che non lo vede mai nel vivo della corsa, dobbiamo ricordare l’intervista dopo corsa con Giacomo Santini: “E’ la vittoria di chi ha chiacchierato poco e ha dimostrato con i fatti il proprio valore”. Rimbrotto chiaro nei confronti di Chiappucci, capitano designato alla vigilia per il quale non aveva molta stima e che in quella gara ebbe un rendimento inferiore alle aspettative.
Da ricordare un episodio in un circuito, corse ad ingaggio in cui la vittoria non serve a nulla, quando nella volata finale Chiappucci fece su Moreno una volata scorretta e pericolosa e Claudio vinse un bel cazzotto in faccia….
In più occasioni Alfredo Martini, CT della nazionale per tanti anni, ammise di avere una passione smisurata per Argentin, frutto non solo di doti tecniche che tutti conoscono ma anche di un’intelligenza tattica fuori dal comune.
In una premondiale da ricordare una fuga di Argentin nei primi km di corsa per testare la gamba. Poi, una volta accumulato un po’ di vantaggio, si fermò fra gli alberi per “vedere di nascosto l’effetto che fa…”
Altro episodio da ricordare che fa capire che tipo di carattere aveva Argentin. Trofeo Laigueglia 1993. Argentin attaccò nel finale, si crea un quartetto, si rivolge ad un compagno di fuga della Motorola incitandolo “Allez Bishop”, stizzito costui si rivolse a Moreno chiamandolo “Fondriest”. Il corridore in questione era il neo professionista Lance Armstrong che vinse la volata a quattro. Argentin pur di non salire sul podio con l’americano, frenò in volata arrivando quindi quarto facendosi precedere anche da Della Santa e Sierra.
Nel finale di carriera altri successi di tappa al giro con giorni in maglia rosa, sesto nella generale nel 1993 da gregario di Ugrumov, autori entrambi di una spettacolare azione nella tappa di Oropa che quasi fece ribaltare Indurai che difese con un risicato margine di 58 secondi la vittoria di quel Giro.
L’anno dopo gregario di lusso e regista in corsa per la vittoria di Berzin.
Moreno ha corso in un periodo storico del ciclismo dove la polivalenza era la regola.
Talento precoce, riuscì già a 20 anni a vincere gare importanti come 2 tappe al Giro d’Italia 1981. Nel corso degli anni consegui numerose vittorie anche nelle semi classiche italiane, quando questo tipo di corse avevano un peso notevole.
Le sue caratteristiche erano molto simili a quelle di Valverde, ma nonostante i risultati abbastanza soddisfacenti nelle gare a tappe, come il terzo posto nel Giro d’Italia del 1984 a nemmeno 24 anni, capì subito che il suo ambito preferito erano le gare di un giorno, correndo i GT con il ruolo di prolifico cacciatore di traguardi parziali. Infatti in 15 anni partecipò a 13 grandi giri, vincendo 13 tappe al Giro d'Italia e 2 al Tour de France.
Scattista eccellente, era molto adatto alle cote ardennesi, più che alle pietre, anche se vinse un Giro delle Fiandre. Non risultano sue partecipazioni alla Parigi-Roubaix.
Delle 4 vittorie alla Liegi tutte in arrivi in volata ristretti, va ovviamente ricordata la rocambolesca vittoria del 1987 dove in maglia di campione del mondo rientrò clamorosamente in compagnia di Y. Madiot e Millar sulla coppia Criquielion – Roche che nel finale, guardandosi e tergiversando troppo, hanno dissipato un vantaggio notevole facendo rientrare il gruppetto inseguitore regolato poi da Argentin. Questa fu una delle beffe più famose del ciclismo moderno.
Criquielion sempre presente nei gruppetti delle 4 Liegi vinte da Argentin, due volte secondo, terzo e quarto, sicuramente avrebbe avuto un palmares più cospicuo se non avesse incontrato sulla propria strada Moreno Argentin che proprio nelle corse adatto al belga ha creato buona parte del proprio carnet di vittorie.
In Belgio 3 vittorie alla Freccia Vallone, la terza nel 1994 scortato dai suoi compagni di squadra Furlan e Berzin in una indimenticabile tripletta di prepotenza con fuga da lontano della Gewiss di Emanuele Bombini. Edizione della Freccia che vede clamorosamente 8 italiani nei primi 10.
La più grande delusione l’ha avuta nella Milano – Sanremo del 1992. Favorito n. 1 grazie alle numerose vittorie sortite a inizio stagione, tra cui le 3 tappe alla Tirreno – Adriatico, sul Poggio non riuscì a fare corsa dura con la sua squadra, l’Ariostea, lamentando inoltre che delle moto che lo hanno addirittura ostacolato in salita, e altre moto non gli hanno permesso di vedere il rientro di Sean Kelly nella decisiva discesa del Poggio. Volata a 2, vittoria dell’irlandese.
Oltre alle classiche tappe con strappi duri nel finale, Argentin riuscì nella seconda parte della carriera a vincere tappe al Tour con azione dalla media distanza in solitaria, come nel 1990 e nel 1991.
Tutti ricordano la vittoria al mondiale in Colorado nel 1986 dove ha battuto un giovane Mottet in una volata a due dopo un’azione dalla distanza in un gruppo più nutrito. A 9 secondi il plotone regolato da un redivivo Saronni, bronzo mondiale.
Qualcosa da recriminare Argentin può averla nel mondiale 1985 corso in casa al Montello vinto dall’olandese Zoetemelk a quasi 39 anni sfuggito al gruppo dei migliori in cui Argentin aveva anche un compagno di nazionale, Claudio Corti. Moreno arrivò terzo dietro anche Greg Lemond.
Nel 1987 da campione uscente, in Austria Argentin era nell’azione giusta, ma fu anticipato da Roche autore quell’anno della nota tripletta Giro – Tour – Mondiale che nell’occasione anticipò tutti con la copertura del connazionale Sean Kelly. Argento per Moreno Argentin.
Nelle prove iridate seguenti, per Argentin poca gloria e molti ritiri, in una nazionale a 12 (talvolta a 13 se avevamo il campione uscente) che Martini disegnava inserendo i propri corridori prediletti anche se poco in forma o su percorsi non adatti. Nel 1991, mondiale vito da Bugno, caduta per Argentin nelle prime fasi di gara a causa di una bandiera (ironia della sorte) italiana infilatasi nella bicicletta.
Nel 1992 anno della doppietta di Bugno a Benidorm in Spagna, su un percorso poco adatto ad Argentin che non lo vede mai nel vivo della corsa, dobbiamo ricordare l’intervista dopo corsa con Giacomo Santini: “E’ la vittoria di chi ha chiacchierato poco e ha dimostrato con i fatti il proprio valore”. Rimbrotto chiaro nei confronti di Chiappucci, capitano designato alla vigilia per il quale non aveva molta stima e che in quella gara ebbe un rendimento inferiore alle aspettative.
Da ricordare un episodio in un circuito, corse ad ingaggio in cui la vittoria non serve a nulla, quando nella volata finale Chiappucci fece su Moreno una volata scorretta e pericolosa e Claudio vinse un bel cazzotto in faccia….
In più occasioni Alfredo Martini, CT della nazionale per tanti anni, ammise di avere una passione smisurata per Argentin, frutto non solo di doti tecniche che tutti conoscono ma anche di un’intelligenza tattica fuori dal comune.
In una premondiale da ricordare una fuga di Argentin nei primi km di corsa per testare la gamba. Poi, una volta accumulato un po’ di vantaggio, si fermò fra gli alberi per “vedere di nascosto l’effetto che fa…”
Altro episodio da ricordare che fa capire che tipo di carattere aveva Argentin. Trofeo Laigueglia 1993. Argentin attaccò nel finale, si crea un quartetto, si rivolge ad un compagno di fuga della Motorola incitandolo “Allez Bishop”, stizzito costui si rivolse a Moreno chiamandolo “Fondriest”. Il corridore in questione era il neo professionista Lance Armstrong che vinse la volata a quattro. Argentin pur di non salire sul podio con l’americano, frenò in volata arrivando quindi quarto facendosi precedere anche da Della Santa e Sierra.
Nel finale di carriera altri successi di tappa al giro con giorni in maglia rosa, sesto nella generale nel 1993 da gregario di Ugrumov, autori entrambi di una spettacolare azione nella tappa di Oropa che quasi fece ribaltare Indurai che difese con un risicato margine di 58 secondi la vittoria di quel Giro.
L’anno dopo gregario di lusso e regista in corsa per la vittoria di Berzin.
1° Tour de France 2018
Campionato del mondo gara in linea 2021.
Campionato del mondo gara in linea 2021.
Re: Moreno Argentin, gran campione e “cagnaccio”
L’unica corsa buttata che io ricordi di un corridore scaltrissimo è la Sanremo vinta dal grande Sean Kelly (il grande rivale di Moreno di quei anni) Avrà fatto 4 variazioni sul Poggio per staccarlo ma poi si è piegato allo sprint. Forse si sentiva troppo forte. Ma quel giorno Kelly ha usato più cervello di lui.
- Tour de Berghem
- Messaggi: 2686
- Iscritto il: giovedì 12 maggio 2011, 9:46
Re: Moreno Argentin, gran campione e “cagnaccio”
E perchè avrebbe lo chiamò così ?Salvatore77 ha scritto: ↑domenica 14 luglio 2024, 19:18 Altro episodio da ricordare che fa capire che tipo di carattere aveva Argentin. Trofeo Laigueglia 1993. Argentin attaccò nel finale, si crea un quartetto, si rivolge ad un compagno di fuga della Motorola incitandolo “Allez Bishop”, stizzito costui si rivolse a Moreno chiamandolo “Fondriest”.
#stand for Ukraine ! https://standforukraine.com/
#with NATO, with Ukraine. Fuck Putin
#Gaza is not hamas! Stand for Gaza!
#Jin, jiyan, azadi
#with NATO, with Ukraine. Fuck Putin
#Gaza is not hamas! Stand for Gaza!
#Jin, jiyan, azadi
Re: Moreno Argentin, gran campione e “cagnaccio”
Si, io Argentin per motivi anagrafici lo ricordo solo nel '94 alla Gewiss
Che dire era il regista di quella squadra, capace di vincere lui e fare vincere gli altri, d'altronde andavano un sacco quell'anno, lui salvò il giro a Berzin
Poi ho comprato gli almanacchi, dal '95 fino al '98 tipo, e ho capito perché mi era sembrato così forte
Aveva vinto tutto, tra le corse di un giorno.
Fortissimo sugli strappi, con un ottimo spunto veloce
Insomma uno dei dieci migliori ciclisti italiani mai stati nella storia, poi splendida persona, molto serio, un ex sempre piacevole da ascoltare
Un gran Corridore, con caratteristiche diverse un po' il Bettini di quindici anni dopo?
Chiedo
Che dire era il regista di quella squadra, capace di vincere lui e fare vincere gli altri, d'altronde andavano un sacco quell'anno, lui salvò il giro a Berzin
Poi ho comprato gli almanacchi, dal '95 fino al '98 tipo, e ho capito perché mi era sembrato così forte
Aveva vinto tutto, tra le corse di un giorno.
Fortissimo sugli strappi, con un ottimo spunto veloce
Insomma uno dei dieci migliori ciclisti italiani mai stati nella storia, poi splendida persona, molto serio, un ex sempre piacevole da ascoltare
Un gran Corridore, con caratteristiche diverse un po' il Bettini di quindici anni dopo?
Chiedo
-
Allabersagliera
- Messaggi: 1029
- Iscritto il: venerdì 28 maggio 2021, 14:25
Re: Moreno Argentin, gran campione e “cagnaccio”
?Liars75 ha scritto: ↑lunedì 15 luglio 2024, 9:40 L’unica corsa buttata che io ricordi di un corridore scaltrissimo è la Sanremo vinta dal grande Sean Kelly (il grande rivale di Moreno di quei anni) Avrà fatto 4 variazioni sul Poggio per staccarlo ma poi si è piegato allo sprint. Forse si sentiva troppo forte. Ma quel giorno Kelly ha usato più cervello di lui.
Ricordo male o era effettivamente rimasto solo sul Poggio? Più che di corsa buttata da Argentin, forse bisognerebbe parlare di Kelly che riuscì a vincere solo prendendosi dei grossissimi rischi in discesa...
- Tour de Berghem
- Messaggi: 2686
- Iscritto il: giovedì 12 maggio 2011, 9:46
Re: Moreno Argentin, gran campione e “cagnaccio”
esatto, qui c'è il finaleAllabersagliera ha scritto: ↑lunedì 15 luglio 2024, 12:23?Liars75 ha scritto: ↑lunedì 15 luglio 2024, 9:40 L’unica corsa buttata che io ricordi di un corridore scaltrissimo è la Sanremo vinta dal grande Sean Kelly (il grande rivale di Moreno di quei anni) Avrà fatto 4 variazioni sul Poggio per staccarlo ma poi si è piegato allo sprint. Forse si sentiva troppo forte. Ma quel giorno Kelly ha usato più cervello di lui.
Ricordo male o era effettivamente rimasto solo sul Poggio? Più che di corsa buttata da Argentin, forse bisognerebbe parlare di Kelly che riuscì a vincere solo prendendosi dei grossissimi rischi in discesa...
https://youtu.be/uqEnvZ1ynng?si=Yt_bSiHC5BPoidW7
#stand for Ukraine ! https://standforukraine.com/
#with NATO, with Ukraine. Fuck Putin
#Gaza is not hamas! Stand for Gaza!
#Jin, jiyan, azadi
#with NATO, with Ukraine. Fuck Putin
#Gaza is not hamas! Stand for Gaza!
#Jin, jiyan, azadi
Re: Moreno Argentin, gran campione e “cagnaccio”
Moreno pur di staccare Kelly sul poggio fece tante variazioni arrivato in cima non ebbe la lucidità per fare una discesa decente. Poi Kelly era un campionissimo quanto lui.Allabersagliera ha scritto: ↑lunedì 15 luglio 2024, 12:23?Liars75 ha scritto: ↑lunedì 15 luglio 2024, 9:40 L’unica corsa buttata che io ricordi di un corridore scaltrissimo è la Sanremo vinta dal grande Sean Kelly (il grande rivale di Moreno di quei anni) Avrà fatto 4 variazioni sul Poggio per staccarlo ma poi si è piegato allo sprint. Forse si sentiva troppo forte. Ma quel giorno Kelly ha usato più cervello di lui.
Ricordo male o era effettivamente rimasto solo sul Poggio? Più che di corsa buttata da Argentin, forse bisognerebbe parlare di Kelly che riuscì a vincere solo prendendosi dei grossissimi rischi in discesa...
Re: Moreno Argentin, gran campione e “cagnaccio”
In cima al poggio era fucilato.Tour de Berghem ha scritto: ↑lunedì 15 luglio 2024, 12:27esatto, qui c'è il finaleAllabersagliera ha scritto: ↑lunedì 15 luglio 2024, 12:23?Liars75 ha scritto: ↑lunedì 15 luglio 2024, 9:40 L’unica corsa buttata che io ricordi di un corridore scaltrissimo è la Sanremo vinta dal grande Sean Kelly (il grande rivale di Moreno di quei anni) Avrà fatto 4 variazioni sul Poggio per staccarlo ma poi si è piegato allo sprint. Forse si sentiva troppo forte. Ma quel giorno Kelly ha usato più cervello di lui.
Ricordo male o era effettivamente rimasto solo sul Poggio? Più che di corsa buttata da Argentin, forse bisognerebbe parlare di Kelly che riuscì a vincere solo prendendosi dei grossissimi rischi in discesa...
https://youtu.be/uqEnvZ1ynng?si=Yt_bSiHC5BPoidW7
I casi sono due insieme
Non era un buon discesista
Era poco lucido.
Con quel vantaggio tanti avrebbero vinto.
-
Salvatore77
- Messaggi: 7661
- Iscritto il: domenica 9 gennaio 2011, 19:14
Re: Moreno Argentin, gran campione e “cagnaccio”
Andy Bishop era anch'egli alla Motorola di Armstrong. Arrivò ottavo in quella corsa.Tour de Berghem ha scritto: ↑lunedì 15 luglio 2024, 9:57E perchè avrebbe lo chiamò così ?Salvatore77 ha scritto: ↑domenica 14 luglio 2024, 19:18 Altro episodio da ricordare che fa capire che tipo di carattere aveva Argentin. Trofeo Laigueglia 1993. Argentin attaccò nel finale, si crea un quartetto, si rivolge ad un compagno di fuga della Motorola incitandolo “Allez Bishop”, stizzito costui si rivolse a Moreno chiamandolo “Fondriest”.![]()
![]()
![]()
Se davvero Argentin si confuse, non è dato saperlo.
1° Tour de France 2018
Campionato del mondo gara in linea 2021.
Campionato del mondo gara in linea 2021.
-
Salvatore77
- Messaggi: 7661
- Iscritto il: domenica 9 gennaio 2011, 19:14
Re: Moreno Argentin, gran campione e “cagnaccio”
Si. Infatti non la buttò via, però l'amarezza fu tanta perchè partiva con i favori del pronostico e fu raggiunto nel finale dal peggior avversario possibile.Allabersagliera ha scritto: ↑lunedì 15 luglio 2024, 12:23?Liars75 ha scritto: ↑lunedì 15 luglio 2024, 9:40 L’unica corsa buttata che io ricordi di un corridore scaltrissimo è la Sanremo vinta dal grande Sean Kelly (il grande rivale di Moreno di quei anni) Avrà fatto 4 variazioni sul Poggio per staccarlo ma poi si è piegato allo sprint. Forse si sentiva troppo forte. Ma quel giorno Kelly ha usato più cervello di lui.
Ricordo male o era effettivamente rimasto solo sul Poggio? Più che di corsa buttata da Argentin, forse bisognerebbe parlare di Kelly che riuscì a vincere solo prendendosi dei grossissimi rischi in discesa...
Argentin la prese proprio male.
1° Tour de France 2018
Campionato del mondo gara in linea 2021.
Campionato del mondo gara in linea 2021.
-
Salvatore77
- Messaggi: 7661
- Iscritto il: domenica 9 gennaio 2011, 19:14
Re: Moreno Argentin, gran campione e “cagnaccio”
Ci sono delle similitudini con molti corridori. Anche con Michele Bartoli che, come Argentin, vinse un Giro delle Fiandre.Pino_82 ha scritto: ↑lunedì 15 luglio 2024, 10:00 Si, io Argentin per motivi anagrafici lo ricordo solo nel '94 alla Gewiss
Che dire era il regista di quella squadra, capace di vincere lui e fare vincere gli altri, d'altronde andavano un sacco quell'anno, lui salvò il giro a Berzin
Poi ho comprato gli almanacchi, dal '95 fino al '98 tipo, e ho capito perché mi era sembrato così forte
Aveva vinto tutto, tra le corse di un giorno.
Fortissimo sugli strappi, con un ottimo spunto veloce
Insomma uno dei dieci migliori ciclisti italiani mai stati nella storia, poi splendida persona, molto serio, un ex sempre piacevole da ascoltare
Un gran Corridore, con caratteristiche diverse un po' il Bettini di quindici anni dopo?
Chiedo
Va ricordato che prima dell'esplosione del ciclismo italiano del 1990, Argentin tenne alta la nostra bandiera in alcune stagioni abbastanza difficili, vincendo al nord dove manco ci andavamo a correre.
1° Tour de France 2018
Campionato del mondo gara in linea 2021.
Campionato del mondo gara in linea 2021.
Re: Moreno Argentin, gran campione e “cagnaccio”
In rete si puo' ancora reperire un vecchio articolo della Gazzetta, secondo il quale Argentin, una volta capito che non avrebbe vinto la volata, arrivo' volutamente quarto per evitare di salire sul podio con Armstrong. Curioso davvero il motivo di tale episodio.Salvatore77 ha scritto: ↑lunedì 15 luglio 2024, 16:27Andy Bishop era anch'egli alla Motorola di Armstrong. Arrivò ottavo in quella corsa.Tour de Berghem ha scritto: ↑lunedì 15 luglio 2024, 9:57E perchè avrebbe lo chiamò così ?Salvatore77 ha scritto: ↑domenica 14 luglio 2024, 19:18 Altro episodio da ricordare che fa capire che tipo di carattere aveva Argentin. Trofeo Laigueglia 1993. Argentin attaccò nel finale, si crea un quartetto, si rivolge ad un compagno di fuga della Motorola incitandolo “Allez Bishop”, stizzito costui si rivolse a Moreno chiamandolo “Fondriest”.![]()
![]()
![]()
Se davvero Argentin si confuse, non è dato saperlo.
-
Salvatore77
- Messaggi: 7661
- Iscritto il: domenica 9 gennaio 2011, 19:14
Re: Moreno Argentin, gran campione e “cagnaccio”
Su youtube c'è anche il video, per far passare Sierra che aveva preso parecchi metri in volata ha dovuto proprio inchiodarePafer1 ha scritto: ↑lunedì 15 luglio 2024, 16:35In rete si puo' ancora reperire un vecchio articolo della Gazzetta, secondo il quale Argentin, una volta capito che non avrebbe vinto la volata, arrivo' volutamente quarto per evitare di salire sul podio con Armstrong. Curioso davvero il motivo di tale episodio.Salvatore77 ha scritto: ↑lunedì 15 luglio 2024, 16:27Andy Bishop era anch'egli alla Motorola di Armstrong. Arrivò ottavo in quella corsa.
Se davvero Argentin si confuse, non è dato saperlo.
1° Tour de France 2018
Campionato del mondo gara in linea 2021.
Campionato del mondo gara in linea 2021.