Non ho avuto modo di leggere tutta la discussione post-Plateau de Beille perché avrei dovuto chiedere un giorno di ferie per farlo

però ho letto qualcosa e devo dire che ci sono spunti molto interessanti, alternati alle solite lagne e prese di posizione disoneste per antipatie personali.
Personalmente l'idea che mi sono fatto è che dal Covid in poi sia cambiato qualcosa e in tanti ne hanno beneficiato, in quanto le medie sono ovunque molto più alte che prima, non solo quando corrono i Visma, Pogacar, Remco, Van der Poel etc.
Su questo aumento si è innestato un ulteriore scalino, anzi scalone (lecito o meno, non possiamo saperlo), compiuto dai Jumbo Visma da 3-4 anni. Quello scalone che possiamo tranquillamente dire sia stato salito anche dagli emiratini più di recente.
Vedere un ciclismo a due-tre velocità non piace neanche a me. È sempre esistito, tuttavia il retrogusto amaro rimane. Comunque, a livello di puro spettacolo, preferisco quando ci sono due squadre come ora che se le danno, rispetto a quando ce n'è una sola (che si chiami Sky o US Postal) che ha il jolly e pure degli evidenti santi in paradiso a protezione.
Entrando nello specifico sul tema Pogacar, penso che, oltre a quanto detto sopra su UAE, Visma e ciclismo a più velocità, dobbiamo anche oggettivamente dire quanto segue.
Il ragazzo era fortissimo anche da giovane, quindi per lo meno non è un asino volante. Considerando quello che abbiamo visto per anni, già solo questo, è tanta roba. A chi dice "eeeh, va bene era forte ma non sembrava così forte" rispondo "esticazzi, non è che deve esserci una proporzionalità perfetta fra quello che uno esprime da under/juniores e quello che uno realizza da professionista". Inoltre, da ragazzino veniva dal terzo mondo ciclistico quindi mentre molti suoi coetanei belgi/italiani/francesi/etc. disponevano di strutture già semiprofessionistiche lui era in una squadretta del piffero slovena e vinceva lo stesso.
Appena ha fatto il salto nel professionismo in una squadra allora normalissima, se non proprio scarsa, come la UAE 2019, ha fatto cose strabilianti per un ragazzo di 20-21 anni. È cresciuto costantemente tutti gli anni e onorando sempre tutta la stagione, non come altri che facevano 20 giorni da leone e 300 da fantasmi per far rifiatare il fisico mandato fuori giri in quei 20 giorni.
Quindi io chiedo pacatamente: se non va bene neanche che un ragazzo del genere faccia il fenomeno, CHE CAZZO SI VUOLE?
In tutti gli sport quando emerge un fuoriclasse, questo ha accesso a sistemi di allenamento etc. (legali o meno) superiori a tutti gli altri, anche solo per una questione di disponibilità economica. Negli altri sport vengono celebrati e portati in trionfo per i risultati e i record, nel ciclismo parte lo smerdamento a prescindere. Quanto è tossica questa mentalità di parte della fanbase di questo sport?