GLI SCHIFATI
GLI SCHIFATI
È un ciclismo schifoso. Almeno per me. Almeno per quella che è stata la mia esperienza ciclistica: visiva, beninteso, dato che non cammino dalla nascita. Non mi soccorrono altri aggettivi per descriverlo.
In questi venti e più anni da ciclovedente ho gioito e mi sono infuriato; ho atteso e sono rimasto deluso; ero affranto, sono stato sollevato. Questo splendido agonismo permetteva di esperire tutto ciò: una gamma di emozioni varia e potente; la più perfetta rappresentazione sportiva dell'esistenza umana.
Pogacar ha cancellato tutto questo: l'ha oscurato, vilipeso, umiliato.
Che cosa? Uno sport, una tradizione, uno stato d'animo, un modo di essere.
Almeno per me.
Ho superato gli ultimi 3 Tour di Armstrong (ben 7 di fila, ricordate?). Ho attraversato Landis e Contador. Ho sorriso di Gilbert, Horner e Hesjedal. Ho persino sorvolato sui commenti di 'revenant' Cassani.
Ma questo è troppo, è il colmo, è una pagliacciata.
Almeno per me.
Mi sono esaltato con Rebellin: grande atleta, ciclista omerico.
Mi sono incrociato anche con Visconti: ciclista generoso, scudiero arturiano.
Ho goduto degli splendidi racconti di Morris e JanJanssen: epica ciclistica.
Ma ora è abbastanza.
Oggi si coronerà l'epoca Pogacar; oggi, nella mia totale insignificanza e piccolezza, si conclude la mia.
Ringrazio infinitamente tutti i forumisti per avermi sopportato, contrastato, stimolato.
Sempre.
Ringrazio personalmente Marco Grassi, l'amministratore, per questi vent'anni di passione autentica. Per non avermi ancora escluso dal forum, nonostante le passate intemperanze adolescenziali.
Ma questa volta sono io a volere fuoruscire da questo mondo malato, patologico, falso, insanabile.
Anche in passato avevo maturato una simile decisione; tuttavia il tempo passa, tutto cambia. Come si può ben vedere.
Chiedo perciò formalmente, in via definitiva, la rimozione del mio profilo.
Credo che l'amministratore sia molto arrabbiato con me per aver aperto una discussione pubblica a fini personali. Dunque mi cacci se non altro a titolo di sanzione inappellabile.
Questo sport rappresenta una faccenda troppo seria per me; non posso dunque restare indifferente al cospetto del suo scempio finale.
È uno scandalo pubblico, e una drammatica questione privata.
Almeno per me.
In questi venti e più anni da ciclovedente ho gioito e mi sono infuriato; ho atteso e sono rimasto deluso; ero affranto, sono stato sollevato. Questo splendido agonismo permetteva di esperire tutto ciò: una gamma di emozioni varia e potente; la più perfetta rappresentazione sportiva dell'esistenza umana.
Pogacar ha cancellato tutto questo: l'ha oscurato, vilipeso, umiliato.
Che cosa? Uno sport, una tradizione, uno stato d'animo, un modo di essere.
Almeno per me.
Ho superato gli ultimi 3 Tour di Armstrong (ben 7 di fila, ricordate?). Ho attraversato Landis e Contador. Ho sorriso di Gilbert, Horner e Hesjedal. Ho persino sorvolato sui commenti di 'revenant' Cassani.
Ma questo è troppo, è il colmo, è una pagliacciata.
Almeno per me.
Mi sono esaltato con Rebellin: grande atleta, ciclista omerico.
Mi sono incrociato anche con Visconti: ciclista generoso, scudiero arturiano.
Ho goduto degli splendidi racconti di Morris e JanJanssen: epica ciclistica.
Ma ora è abbastanza.
Oggi si coronerà l'epoca Pogacar; oggi, nella mia totale insignificanza e piccolezza, si conclude la mia.
Ringrazio infinitamente tutti i forumisti per avermi sopportato, contrastato, stimolato.
Sempre.
Ringrazio personalmente Marco Grassi, l'amministratore, per questi vent'anni di passione autentica. Per non avermi ancora escluso dal forum, nonostante le passate intemperanze adolescenziali.
Ma questa volta sono io a volere fuoruscire da questo mondo malato, patologico, falso, insanabile.
Anche in passato avevo maturato una simile decisione; tuttavia il tempo passa, tutto cambia. Come si può ben vedere.
Chiedo perciò formalmente, in via definitiva, la rimozione del mio profilo.
Credo che l'amministratore sia molto arrabbiato con me per aver aperto una discussione pubblica a fini personali. Dunque mi cacci se non altro a titolo di sanzione inappellabile.
Questo sport rappresenta una faccenda troppo seria per me; non posso dunque restare indifferente al cospetto del suo scempio finale.
È uno scandalo pubblico, e una drammatica questione privata.
Almeno per me.
- Beppugrillo
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Re: GLI SCHIFATI
Lo puoi cancellare da solo senza sta scenetta imbarazzante
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Re: GLI SCHIFATI
Ciao. Innanzitutto sono contento che hai condiviso e sei ritornato a condividere dopo un periodo in cui eri indignato ,se ben ricordo per fattori extra ciclistici ,,le tue opinioni con il forum
Non sta a me farti cambiare idea ,anche perché non stiamo parlando di cose esiziali ma di ciclismo ,fra l'atro pedalato e ben retribuito di altri .
Quindi ,al di là di ciò che può averti indignato , e complimenti per aver ricordato janJanssen e Morris che tanto ,ma proprio tanto hanno dato al nostro forum,cosa c'è di diverso ad oggi rispetto ai tempi di Froome e Armstrong,?
Se posso darti un inutile consiglio passa questo Tour e poi ti riconcilierai , magari già alla Vuelta ,dove assisteremo a spettacoli meno estremi , più naif ma anche più rilassanti.
A me il Tour ha sempre lasciato con l'amaro in bocca . , l'ho sempre iniziato con un certo entusiasmo,per poi arrivare stanco ,annoiato e perplesso dopo un paio di settimane. È una corsa troppo estrema , spesso scontata , altre volte noiosa . Insomma non è il ciclismo che mi appassiona , però dopo 20 giorni si cambia registro.
Non sta a me farti cambiare idea ,anche perché non stiamo parlando di cose esiziali ma di ciclismo ,fra l'atro pedalato e ben retribuito di altri .
Quindi ,al di là di ciò che può averti indignato , e complimenti per aver ricordato janJanssen e Morris che tanto ,ma proprio tanto hanno dato al nostro forum,cosa c'è di diverso ad oggi rispetto ai tempi di Froome e Armstrong,?
Se posso darti un inutile consiglio passa questo Tour e poi ti riconcilierai , magari già alla Vuelta ,dove assisteremo a spettacoli meno estremi , più naif ma anche più rilassanti.
A me il Tour ha sempre lasciato con l'amaro in bocca . , l'ho sempre iniziato con un certo entusiasmo,per poi arrivare stanco ,annoiato e perplesso dopo un paio di settimane. È una corsa troppo estrema , spesso scontata , altre volte noiosa . Insomma non è il ciclismo che mi appassiona , però dopo 20 giorni si cambia registro.
Re: GLI SCHIFATI
Ognuno compie le sue libere scelte, che possono essere anche argomentate come hai tenuto a fare qui. L' unica cosa che voglio dire mi riporta a questo post che avevi scritto appena una settimana fa:
Puoi anche non seguire più il ciclismo professionistico maschile, è una tua libera scelta. Il mio invito è soltanto quello a riflettere se per te valga davvero la pena non seguire più qualsiasi competizione che abbia a che fare con una bicicletta.
In ogni caso buon proseguimento !
Ecco, posto che non esiste un solo tipo di ciclismo e che ci sono utenti appassionati che intervengono praticamente solo (o prevalentemente) nel commentare le gare femminili oppure il ciclocross e la MTB, ti chiedo: sei proprio sicuro di volerti provare totalmente della passione e del piacere di seguire un qualcosa in cui potresti comunque trovare ancora qualche motivo d'interesse?panta2 ha scritto: ↑lunedì 15 luglio 2024, 9:40 Vorrei ringraziare di cuore tutte le atlete, e Longo Borghini in particolare, per avermi fatto rivivere le emozioni del ciclismo antico, quello che mi ha fatto appassionare ormai più di vent'anni. Le gesta sportive che ho vissuto mi hanno ridonato il sapore della sfida, della sana competizione, della diversità di caratteristiche e di tecniche, di tipologie atletiche, poste in confronto agonistico.
Il ciclismo femminile è divenuto il vero, autentico, tradizionale ciclismo: di gran lunga superiore a quello maschile. Le gare femminili sono madeleine ciclistiche di uno sport ormai Inesistente.
Puoi anche non seguire più il ciclismo professionistico maschile, è una tua libera scelta. Il mio invito è soltanto quello a riflettere se per te valga davvero la pena non seguire più qualsiasi competizione che abbia a che fare con una bicicletta.
In ogni caso buon proseguimento !
Ultima modifica di Abruzzese il domenica 21 luglio 2024, 15:31, modificato 1 volta in totale.
"L'importante non è quello che trovi alla fine di una corsa. L'importante è ciò che provi mentre corri" (Giorgio Faletti in "Notte prima degli esami")
"qui c'è gente che è totalmente avulsa dalla realtà e nociva al forum"
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Re: GLI SCHIFATI
Ti stavano sui cojoni 3/4 di ciclisti più forti degli ultimi 20 anni però poi Pantani idolo nonostante fosse un dopato conclamato. Le meravigliose contraddizioni dei tifosi di ciclismo 

FCC 2019/20: rit.
FCC 2018/19: 1°; Superprestige; Gran Combinata
FCC 2017/18: 3°; Trofeo dei titoli; Campionato Europeo Donne Elite, Campionato del Mondo Donne Elite, ROTY
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Re: GLI SCHIFATI
Tu sei proprio un imbecille.Beppugrillo ha scritto: ↑domenica 21 luglio 2024, 15:20 Lo puoi cancellare da solo senza sta scenetta imbarazzante
Re: GLI SCHIFATI
cycling_chrnicles ha scritto: ↑domenica 21 luglio 2024, 15:31Tu sei proprio un imbecille.Beppugrillo ha scritto: ↑domenica 21 luglio 2024, 15:20 Lo puoi cancellare da solo senza sta scenetta imbarazzante



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Re: GLI SCHIFATI
Ti capisco panta2
Puoi seguire il ciclismo in altro modo
Non per la lotta alla vittoria (simile al wrestling)
Ma per altre cose che succedono al tour
I paesaggi , le salite , la lotta per una vittoria di tappa , la fatica dei corridori all arrivo
L han capito pure i francesi
L anno scorso 5 tappe oltre I 5 ml (una a 6.3)
Quest anno 0.. più vista 4.4
Puoi seguire il ciclismo in altro modo
Non per la lotta alla vittoria (simile al wrestling)
Ma per altre cose che succedono al tour
I paesaggi , le salite , la lotta per una vittoria di tappa , la fatica dei corridori all arrivo
L han capito pure i francesi
L anno scorso 5 tappe oltre I 5 ml (una a 6.3)
Quest anno 0.. più vista 4.4
Re: GLI SCHIFATI
In Pantani la vedevi la faticaWalter_White ha scritto: ↑domenica 21 luglio 2024, 15:30 Ti stavano sui cojoni 3/4 di ciclisti più forti degli ultimi 20 anni però poi Pantani idolo nonostante fosse un dopato conclamato. Le meravigliose contraddizioni dei tifosi di ciclismo![]()
Poi tutto quello che ha passato..
Ha un incidente che avrebbe distrutto la carriera di chiunque
Perde un anno e mezzo
Torna al giro e un gatto nero lo fa cadere
Tutta la squadra che lo porta all arrivo a spinta
E di nuovo il ritiro
Va al Tour e vince sull alpe
Pantani correva per un piccola squadra , il budget era tra la 10 e 15 posizione..
Se ti sembra uguale al ciclismo attuale
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Re: GLI SCHIFATI
Ah, perchè l'ultima cronometro del mutante al Tour dell'anno scorso era stata un bello spettacolo..
Personali:
https://more.arrs.run/runner/12345
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Re: GLI SCHIFATI
Non sono certo di aver capito:panta2 ha scritto: ↑domenica 21 luglio 2024, 14:58 È un ciclismo schifoso. Almeno per me. Almeno per quella che è stata la mia esperienza ciclistica: visiva, beninteso, dato che non cammino dalla nascita. Non mi soccorrono altri aggettivi per descriverlo.
In questi venti e più anni da ciclovedente ho gioito e mi sono infuriato; ho atteso e sono rimasto deluso; ero affranto, sono stato sollevato. Questo splendido agonismo permetteva di esperire tutto ciò: una gamma di emozioni varia e potente; la più perfetta rappresentazione sportiva dell'esistenza umana.
Pogacar ha cancellato tutto questo: l'ha oscurato, vilipeso, umiliato.
Che cosa? Uno sport, una tradizione, uno stato d'animo, un modo di essere.
Almeno per me.
Ho superato gli ultimi 3 Tour di Armstrong (ben 7 di fila, ricordate?). Ho attraversato Landis e Contador. Ho sorriso di Gilbert, Horner e Hesjedal. Ho persino sorvolato sui commenti di 'revenant' Cassani.
Ma questo è troppo, è il colmo, è una pagliacciata.
pagliacciata, schifoso, ciclismo cancellato, vilipeso, perché?
Si sta lanciando un'accusa a Pogacar, e soprattutto solo a Pogacar e non agli altri almeno 7-8 o 10-15?
O cosa?
Perché in effetti verrebbe l'impressione che:
Al contrario:Walter_White ha scritto: ↑domenica 21 luglio 2024, 15:30 Ti stavano sui cojoni 3/4 di ciclisti più forti degli ultimi 20 anni però poi Pantani idolo nonostante fosse un dopato conclamato. Le meravigliose contraddizioni dei tifosi di ciclismo![]()
Vabbe'... ognuno di noi può "razionalizzare" quel che vuole.
Tanti altri però direbbero che il sopracitato resterebbe un "double standard" grande come una casa e comunque ingiustificato assai.
Ultima modifica di Fuente il domenica 21 luglio 2024, 17:05, modificato 2 volte in totale.
Re: GLI SCHIFATI
Perché quelli di ora non faticano?Winter ha scritto: ↑domenica 21 luglio 2024, 16:47In Pantani la vedevi la faticaWalter_White ha scritto: ↑domenica 21 luglio 2024, 15:30 Ti stavano sui cojoni 3/4 di ciclisti più forti degli ultimi 20 anni però poi Pantani idolo nonostante fosse un dopato conclamato. Le meravigliose contraddizioni dei tifosi di ciclismo![]()
Poi tutto quello che ha passato..
Ha un incidente che avrebbe distrutto la carriera di chiunque
Perde un anno e mezzo
Torna al giro e un gatto nero lo fa cadere
Tutta la squadra che lo porta all arrivo a spinta
E di nuovo il ritiro
Va al Tour e vince sull alpe
Pantani correva per un piccola squadra , il budget era tra la 10 e 15 posizione..
Se ti sembra uguale al ciclismo attuale
Non l'hai vista la fatica di Vingegaard che ha provato a staccare Pogacar senza riuscirci.
Le lacrime all'arrivo.
A parti invertite l'anno scorso Pogacar ci ha provato in tutti i modi fino a saltare per aria.
Vingegaard dopo una seria caduta torna e prova comunque a giocarsi il tour.
Stiamo vivendo un epoca d'oro del ciclismo altro che.
Il resto sono discorsi da boomer che ai loro tempi era tutto meglio e ora fa tutto schifo
Re: GLI SCHIFATI
Io in due grandi giri non ho visto sta grande fatica in pogacarfrcre ha scritto: ↑domenica 21 luglio 2024, 17:03Perché quelli di ora non faticano?Winter ha scritto: ↑domenica 21 luglio 2024, 16:47In Pantani la vedevi la faticaWalter_White ha scritto: ↑domenica 21 luglio 2024, 15:30 Ti stavano sui cojoni 3/4 di ciclisti più forti degli ultimi 20 anni però poi Pantani idolo nonostante fosse un dopato conclamato. Le meravigliose contraddizioni dei tifosi di ciclismo![]()
Poi tutto quello che ha passato..
Ha un incidente che avrebbe distrutto la carriera di chiunque
Perde un anno e mezzo
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Pantani correva per un piccola squadra , il budget era tra la 10 e 15 posizione..
Se ti sembra uguale al ciclismo attuale
Non l'hai vista la fatica di Vingegaard che ha provato a staccare Pogacar senza riuscirci.
Le lacrime all'arrivo.
A parti invertite l'anno scorso Pogacar ci ha provato in tutti i modi fino a saltare per aria.
Vingegaard dopo una seria caduta torna e prova comunque a giocarsi il tour.
Stiamo vivendo un epoca d'oro del ciclismo altro che.
Il resto sono discorsi da boomer che ai loro tempi era tutto meglio e ora fa tutto schifo
Epoca d oro??? Ma in che vita
Passa il giro e nessuno se ne accorge
Re: GLI SCHIFATI
Questa roba mi lascia basito. Avete spesso 50-60 anni e siete più scemi degli adolescenti rimbecilliti da Tik Tok che si schiacciano ancora i brufoli.
Il doping sta a qualsiasi sport professionistico come la droga sta alla musica rock e i grassi all’obesità cronica.
Cosa c’è da scandalizzarsi o sorprendersi?
Seguite il ciclismo da tre secoli e vi fate suggestionare da quei quattro articoli idioti, scritti evidentemente per tanti beoti che gli danno credito, pubblicati dalla stampa generalista del piffero che continua a fare del male al nostro sport preferito.
Speriamo che non bannino anche me ma me l’avete tirata dal cuore.
Il doping sta a qualsiasi sport professionistico come la droga sta alla musica rock e i grassi all’obesità cronica.
Cosa c’è da scandalizzarsi o sorprendersi?
Seguite il ciclismo da tre secoli e vi fate suggestionare da quei quattro articoli idioti, scritti evidentemente per tanti beoti che gli danno credito, pubblicati dalla stampa generalista del piffero che continua a fare del male al nostro sport preferito.
Speriamo che non bannino anche me ma me l’avete tirata dal cuore.
Re: GLI SCHIFATI
Pogacar sta dominando quest'anno.Winter ha scritto: ↑domenica 21 luglio 2024, 17:05Io in due grandi giri non ho visto sta grande fatica in pogacarfrcre ha scritto: ↑domenica 21 luglio 2024, 17:03Perché quelli di ora non faticano?Winter ha scritto: ↑domenica 21 luglio 2024, 16:47
In Pantani la vedevi la fatica
Poi tutto quello che ha passato..
Ha un incidente che avrebbe distrutto la carriera di chiunque
Perde un anno e mezzo
Torna al giro e un gatto nero lo fa cadere
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Pantani correva per un piccola squadra , il budget era tra la 10 e 15 posizione..
Se ti sembra uguale al ciclismo attuale
Non l'hai vista la fatica di Vingegaard che ha provato a staccare Pogacar senza riuscirci.
Le lacrime all'arrivo.
A parti invertite l'anno scorso Pogacar ci ha provato in tutti i modi fino a saltare per aria.
Vingegaard dopo una seria caduta torna e prova comunque a giocarsi il tour.
Stiamo vivendo un epoca d'oro del ciclismo altro che.
Il resto sono discorsi da boomer che ai loro tempi era tutto meglio e ora fa tutto schifo
Epoca d oro??? Ma in che vita
Passa il giro e nessuno se ne accorge
Negli ultimi 2 le ha prese sonoramente.
A come fare pare che sta dominando da 10 anni
- Walter_White
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- Iscritto il: mercoledì 23 marzo 2016, 18:01
Re: GLI SCHIFATI
Se ci fossero 4/5 corridori italiani a giocarsi giri, classiche e mondiali insieme a Tadej, Remco, Jonas, VdP ecc le cose sarebbero molto diverse sia su sto forum sia in strada. A me della nazionalità dei ciclisti frega meno di zero e mi godo corse che intrattengono molto dopo 10 anni di merda fumante confezionata made in UK.Winter ha scritto: ↑domenica 21 luglio 2024, 17:05Io in due grandi giri non ho visto sta grande fatica in pogacarfrcre ha scritto: ↑domenica 21 luglio 2024, 17:03Perché quelli di ora non faticano?Winter ha scritto: ↑domenica 21 luglio 2024, 16:47
In Pantani la vedevi la fatica
Poi tutto quello che ha passato..
Ha un incidente che avrebbe distrutto la carriera di chiunque
Perde un anno e mezzo
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Pantani correva per un piccola squadra , il budget era tra la 10 e 15 posizione..
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Non l'hai vista la fatica di Vingegaard che ha provato a staccare Pogacar senza riuscirci.
Le lacrime all'arrivo.
A parti invertite l'anno scorso Pogacar ci ha provato in tutti i modi fino a saltare per aria.
Vingegaard dopo una seria caduta torna e prova comunque a giocarsi il tour.
Stiamo vivendo un epoca d'oro del ciclismo altro che.
Il resto sono discorsi da boomer che ai loro tempi era tutto meglio e ora fa tutto schifo
Epoca d oro??? Ma in che vita
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FCC 2019/20: rit.
FCC 2018/19: 1°; Superprestige; Gran Combinata
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Re: GLI SCHIFATI
frcre ha scritto: ↑domenica 21 luglio 2024, 17:03Perché quelli di ora non faticano?Winter ha scritto: ↑domenica 21 luglio 2024, 16:47In Pantani la vedevi la faticaWalter_White ha scritto: ↑domenica 21 luglio 2024, 15:30 Ti stavano sui cojoni 3/4 di ciclisti più forti degli ultimi 20 anni però poi Pantani idolo nonostante fosse un dopato conclamato. Le meravigliose contraddizioni dei tifosi di ciclismo![]()
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Le lacrime all'arrivo.
A parti invertite l'anno scorso Pogacar ci ha provato in tutti i modi fino a saltare per aria.
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Re: GLI SCHIFATI
Purtroppo gli anglosassoni sono sempre più bravi a vendersiWalter_White ha scritto: ↑domenica 21 luglio 2024, 17:21Se ci fossero 4/5 corridori italiani a giocarsi giri, classiche e mondiali insieme a Tadej, Remco, Jonas, VdP ecc le cose sarebbero molto diverse sia su sto forum sia in strada. A me della nazionalità dei ciclisti frega meno di zero e mi godo corse che intrattengono molto dopo 10 anni di merda fumante confezionata made in UK.Winter ha scritto: ↑domenica 21 luglio 2024, 17:05Io in due grandi giri non ho visto sta grande fatica in pogacarfrcre ha scritto: ↑domenica 21 luglio 2024, 17:03
Perché quelli di ora non faticano?
Non l'hai vista la fatica di Vingegaard che ha provato a staccare Pogacar senza riuscirci.
Le lacrime all'arrivo.
A parti invertite l'anno scorso Pogacar ci ha provato in tutti i modi fino a saltare per aria.
Vingegaard dopo una seria caduta torna e prova comunque a giocarsi il tour.
Stiamo vivendo un epoca d'oro del ciclismo altro che.
Il resto sono discorsi da boomer che ai loro tempi era tutto meglio e ora fa tutto schifo
Epoca d oro??? Ma in che vita
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Re: GLI SCHIFATI
Italiani e francesi meglio ancora dai... Se dobbiamo sognare, sogniamo in grandeWalter_White ha scritto: ↑domenica 21 luglio 2024, 17:21Se ci fossero 4/5 corridori italiani a giocarsi giri, classiche e mondiali insieme a Tadej, Remco, Jonas, VdP ecc le cose sarebbero molto diverse sia su sto forum sia in strada. A me della nazionalità dei ciclisti frega meno di zero e mi godo corse che intrattengono molto dopo 10 anni di merda fumante confezionata made in UK.Winter ha scritto: ↑domenica 21 luglio 2024, 17:05Io in due grandi giri non ho visto sta grande fatica in pogacarfrcre ha scritto: ↑domenica 21 luglio 2024, 17:03
Perché quelli di ora non faticano?
Non l'hai vista la fatica di Vingegaard che ha provato a staccare Pogacar senza riuscirci.
Le lacrime all'arrivo.
A parti invertite l'anno scorso Pogacar ci ha provato in tutti i modi fino a saltare per aria.
Vingegaard dopo una seria caduta torna e prova comunque a giocarsi il tour.
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Re: GLI SCHIFATI
frcre ha scritto: ↑domenica 21 luglio 2024, 17:03Perché quelli di ora non faticano?Winter ha scritto: ↑domenica 21 luglio 2024, 16:47In Pantani la vedevi la faticaWalter_White ha scritto: ↑domenica 21 luglio 2024, 15:30 Ti stavano sui cojoni 3/4 di ciclisti più forti degli ultimi 20 anni però poi Pantani idolo nonostante fosse un dopato conclamato. Le meravigliose contraddizioni dei tifosi di ciclismo![]()
Poi tutto quello che ha passato..
Ha un incidente che avrebbe distrutto la carriera di chiunque
Perde un anno e mezzo
Torna al giro e un gatto nero lo fa cadere
Tutta la squadra che lo porta all arrivo a spinta
E di nuovo il ritiro
Va al Tour e vince sull alpe
Pantani correva per un piccola squadra , il budget era tra la 10 e 15 posizione..
Se ti sembra uguale al ciclismo attuale
Non l'hai vista la fatica di Vingegaard che ha provato a staccare Pogacar senza riuscirci.
Le lacrime all'arrivo.
A parti invertite l'anno scorso Pogacar ci ha provato in tutti i modi fino a saltare per aria.
Vingegaard dopo una seria caduta torna e prova comunque a giocarsi il tour.
Stiamo vivendo un epoca d'oro del ciclismo altro che.
Il resto sono discorsi da boomer che ai loro tempi era tutto meglio e ora fa tutto schifo

Invece di godersi l'epoca dei Van Aert, Van der Poel, Remco, Vingegaard e soprattutto Pogacar, ossia del ciclismo iper-spettacolare, no, bisogna indignarsi, come se il doping prima non esistesse.
La razza umana è incontentabile.
Zavoli; "Lei sarebbe Pantani, come per esempio Coppi fu Coppi, se avesse osservato alla lettera quella dieta?"
Pantani; "No io credo che ogni tanto bisognerebbe bere anche il vino non solo il pane e l'acqua. Però credo che l'importante nello sport, che deve essere anche uno specchio della vita di chi ti guarda, di avere delle regole e rispettarle queste regole"
Pantani; "No io credo che ogni tanto bisognerebbe bere anche il vino non solo il pane e l'acqua. Però credo che l'importante nello sport, che deve essere anche uno specchio della vita di chi ti guarda, di avere delle regole e rispettarle queste regole"
- UribeZubia
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- Iscritto il: giovedì 9 dicembre 2010, 18:27
Re: GLI SCHIFATI
Mi hai tolto le parole di bocca.
Ad ogni modo,uno apre un thread,esprime la sua opinione,e immediatamente parte la gara a chi gli tira frecciatine.
Questo siamo diventati.

PALESTINA LIBERA
Re: GLI SCHIFATI
Questi giovani di oggiUribeZubia ha scritto: ↑domenica 21 luglio 2024, 18:14Mi hai tolto le parole di bocca.
Ad ogni modo,uno apre un thread,esprime la sua opinione,e immediatamente parte la gara a chi gli tira frecciatine.
Questo siamo diventati.![]()
Re: GLI SCHIFATI
Walter_White ha scritto: ↑domenica 21 luglio 2024, 17:21Se ci fossero 4/5 corridori italiani a giocarsi giri, classiche e mondiali insieme a Tadej, Remco, Jonas, VdP ecc le cose sarebbero molto diverse sia su sto forum sia in strada. A me della nazionalità dei ciclisti frega meno di zero e mi godo corse che intrattengono molto dopo 10 anni di merda fumante confezionata made in UK.Winter ha scritto: ↑domenica 21 luglio 2024, 17:05Io in due grandi giri non ho visto sta grande fatica in pogacarfrcre ha scritto: ↑domenica 21 luglio 2024, 17:03
Perché quelli di ora non faticano?
Non l'hai vista la fatica di Vingegaard che ha provato a staccare Pogacar senza riuscirci.
Le lacrime all'arrivo.
A parti invertite l'anno scorso Pogacar ci ha provato in tutti i modi fino a saltare per aria.
Vingegaard dopo una seria caduta torna e prova comunque a giocarsi il tour.
Stiamo vivendo un epoca d'oro del ciclismo altro che.
Il resto sono discorsi da boomer che ai loro tempi era tutto meglio e ora fa tutto schifo
Epoca d oro??? Ma in che vita
Passa il giro e nessuno se ne accorge

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Re: GLI SCHIFATI
Questi idioti di oggi.frcre ha scritto: ↑domenica 21 luglio 2024, 18:16Questi giovani di oggiUribeZubia ha scritto: ↑domenica 21 luglio 2024, 18:14Mi hai tolto le parole di bocca.
Ad ogni modo,uno apre un thread,esprime la sua opinione,e immediatamente parte la gara a chi gli tira frecciatine.
Questo siamo diventati.![]()
PALESTINA LIBERA
Re: GLI SCHIFATI
Gli insulti dei boomer sono medaglie d'onoreUribeZubia ha scritto: ↑domenica 21 luglio 2024, 18:20Questi idioti di oggi.frcre ha scritto: ↑domenica 21 luglio 2024, 18:16Questi giovani di oggiUribeZubia ha scritto: ↑domenica 21 luglio 2024, 18:14
Mi hai tolto le parole di bocca.
Ad ogni modo,uno apre un thread,esprime la sua opinione,e immediatamente parte la gara a chi gli tira frecciatine.
Questo siamo diventati.![]()
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Re: GLI SCHIFATI
Uribe lascia perdere, se pensi che secondo i geni che classificano le persone per categorie, Jimy Hendrix e la maggior parte del maggiori interpreti rock farebbero parte della generazione silenziosa!UribeZubia ha scritto: ↑domenica 21 luglio 2024, 18:23Io non divido il mondo in giovani e vecchi,a differenza tua.
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Re: GLI SCHIFATI
"I'm gone, I'm dead". Lo ricordiamo solo io e tefrcre ha scritto: ↑domenica 21 luglio 2024, 17:17Pogacar sta dominando quest'anno.Winter ha scritto: ↑domenica 21 luglio 2024, 17:05Io in due grandi giri non ho visto sta grande fatica in pogacarfrcre ha scritto: ↑domenica 21 luglio 2024, 17:03
Perché quelli di ora non faticano?
Non l'hai vista la fatica di Vingegaard che ha provato a staccare Pogacar senza riuscirci.
Le lacrime all'arrivo.
A parti invertite l'anno scorso Pogacar ci ha provato in tutti i modi fino a saltare per aria.
Vingegaard dopo una seria caduta torna e prova comunque a giocarsi il tour.
Stiamo vivendo un epoca d'oro del ciclismo altro che.
Il resto sono discorsi da boomer che ai loro tempi era tutto meglio e ora fa tutto schifo
Epoca d oro??? Ma in che vita
Passa il giro e nessuno se ne accorge
Negli ultimi 2 le ha prese sonoramente.
A come fare pare che sta dominando da 10 anni

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Re: GLI SCHIFATI
Non credoWalter_White ha scritto: ↑domenica 21 luglio 2024, 17:21
Se ci fossero 4/5 corridori italiani a giocarsi giri, classiche e mondiali insieme a Tadej, Remco, Jonas, VdP ecc le cose sarebbero molto diverse sia su sto forum sia in strada. A me della nazionalità dei ciclisti frega meno di zero e mi godo corse che intrattengono molto dopo 10 anni di merda fumante confezionata made in UK.
Vi siete fatti la Vs. Idea
L epoca d oro ormai è finita
Re: GLI SCHIFATI
+1Tranchée d'Arenberg ha scritto: ↑domenica 21 luglio 2024, 18:43"I'm gone, I'm dead". Lo ricordiamo solo io e te![]()
A margine, il discorso da vecchio è un discorso da vecchio (e ha rotto), sia che lo faccia uno di 30 anni che uno di 70. Il tempo passa, la ruota gira, si invecchia.
Re: GLI SCHIFATI
Sarebbe la scelta più dignitosa.Beppugrillo ha scritto: ↑domenica 21 luglio 2024, 15:20 Lo puoi cancellare da solo senza sta scenetta imbarazzante
Ovviamente i soliti cafoni si devono permettere di insultare.
Purtroppo tante persone vivono lo sport professionistico con fanatismo e non riescono a dare le giuste proporzioni alle cose.
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Re: GLI SCHIFATI
A ognuno i suoi difetti.cycling_chrnicles ha scritto: ↑domenica 21 luglio 2024, 15:31Tu sei proprio un imbecille.Beppugrillo ha scritto: ↑domenica 21 luglio 2024, 15:20 Lo puoi cancellare da solo senza sta scenetta imbarazzante
In ogni caso, c'è un'intera sezione riservata ad insultare i corridori e l'idea secondo i cui i corridori sono dei ladri è addirittura predominante nel forum. Quindi non esiste un luogo al mondo, oggi, in cui qualcuno che odia questo ciclismo possa sentirsi più a casa del forum di Cicloweb
Re: GLI SCHIFATI
Ma cosa sta diventando questo forum?
Un utente, in questo caso il buon Panta2, apre un trhead in cui esprime il suo disagio e le sue perplessità.
Credo ci voglia rispetto per le opinioni e i sentimenti altrui.
Invece non trovo nessuna empatia nei suoi confronti, se non da parte di pochissimi utenti, ma tante frecciate e molto sarcasmo.
Il tutto condito da insulti vari , tra altri "protagonisti" del topic.
Nessuno, o quasi, che provi a far vedere a Panta2 un barlume di luce in questo bellissimo sport, che per forza di cosa ci può e ci deve ancora essere?
Il mio consiglio, se posso permettermi caro Panta, è quello di non dare tutta questa importanza al Tour.
Ormai è palese che sono decenni che è una corsa finta, in cui vediamo spettacoli artificiali.
Per fortuna esistono ancora il ciclismo femminile, il ciclismo degli under 23, il ciclismo degli Juniores, quello degli allievi, esite il Giro ed esiste la Vuelta, dove il clima è più naturale e genuino.
Esistono le classiche italiane di fine stagione, la bernocchi, la agostoni, esiste il Giro di Toscana, il campionato italiano, dove vediamo i giovani talenti.
Il ciclismo è il pubblico festante, è il tifoso di Pogacar vicino a quello di Vingegaard (scusa il paragone) che condivide con lui una birra o un panino, in attesa del passaggio del proprio beniamino.
Il ciclismo è paesaggi, è mare, è campi di grano, è boschi, è foreste di abeti, montagne, ghiacciai, laghi, fiumi.
È sole, è calura, è pioggia, è freddo, è vento in faccia.
Quel vento che ti arriva sul naso e sugli zigomi, che ti dà la sensazione di essere più vivo che mai.
Il ciclismo è anche quello degli amatori, che sudano le dodici fatiche di Ercole per scalare uno Stelvio e arrivare lassù felici come bambini.
Il Tour ormai è come la Champions League, a me nemmeno quella piace più, perché tanto vince sempre quello che ha più soldi.
Non lasciarti abbattere, cerca il bello che questo sport conserva sempre nella sua natura intrinseca, vedrai che non ne rimarrai deluso.
Un utente, in questo caso il buon Panta2, apre un trhead in cui esprime il suo disagio e le sue perplessità.
Credo ci voglia rispetto per le opinioni e i sentimenti altrui.
Invece non trovo nessuna empatia nei suoi confronti, se non da parte di pochissimi utenti, ma tante frecciate e molto sarcasmo.
Il tutto condito da insulti vari , tra altri "protagonisti" del topic.
Nessuno, o quasi, che provi a far vedere a Panta2 un barlume di luce in questo bellissimo sport, che per forza di cosa ci può e ci deve ancora essere?
Il mio consiglio, se posso permettermi caro Panta, è quello di non dare tutta questa importanza al Tour.
Ormai è palese che sono decenni che è una corsa finta, in cui vediamo spettacoli artificiali.
Per fortuna esistono ancora il ciclismo femminile, il ciclismo degli under 23, il ciclismo degli Juniores, quello degli allievi, esite il Giro ed esiste la Vuelta, dove il clima è più naturale e genuino.
Esistono le classiche italiane di fine stagione, la bernocchi, la agostoni, esiste il Giro di Toscana, il campionato italiano, dove vediamo i giovani talenti.
Il ciclismo è il pubblico festante, è il tifoso di Pogacar vicino a quello di Vingegaard (scusa il paragone) che condivide con lui una birra o un panino, in attesa del passaggio del proprio beniamino.
Il ciclismo è paesaggi, è mare, è campi di grano, è boschi, è foreste di abeti, montagne, ghiacciai, laghi, fiumi.
È sole, è calura, è pioggia, è freddo, è vento in faccia.
Quel vento che ti arriva sul naso e sugli zigomi, che ti dà la sensazione di essere più vivo che mai.
Il ciclismo è anche quello degli amatori, che sudano le dodici fatiche di Ercole per scalare uno Stelvio e arrivare lassù felici come bambini.
Il Tour ormai è come la Champions League, a me nemmeno quella piace più, perché tanto vince sempre quello che ha più soldi.
Non lasciarti abbattere, cerca il bello che questo sport conserva sempre nella sua natura intrinseca, vedrai che non ne rimarrai deluso.
Re: GLI SCHIFATI
Ma per favore, quanto dramma. Non ci ha rivelato di avere una malattia. Ha solo postato una rosicata infiocchettata di belle parole.lucks83 ha scritto: ↑domenica 21 luglio 2024, 19:40 Ma cosa sta diventando questo forum?
Un utente, in questo caso il buon Panta2, apre un trhead in cui esprime il suo disagio e le sue perplessità.
Credo ci voglia rispetto per le opinioni e i sentimenti altrui.
Invece non trovo nessuna empatia nei suoi confronti, se non da parte di pochissimi utenti, ma tante frecciate e molto sarcasmo.
Il tutto condito da insulti vari , tra altri "protagonisti" del topic.
Stiamo parlando di uno sport professionistico, non dei bambini sotto le bombe. Il mio non è benaltrismo ma solo la richiesta di avere un po' il senso delle proporzioni e, mi permetto, il senso del ridicolo.
Utenti bloccati: Covadonga, amoilciclismo, abruzzese
Re: GLI SCHIFATI
Una volta si cresceva a pane e schiaffatoni se ci si permetteva certi atteggiamenti. In ogni modo confido sempre che per alcuni arrivi il giorno in cui finalmente becchino quello sbagliato. Dopo sì che capiranno davvero come si sta al mondo.
"L'importante non è quello che trovi alla fine di una corsa. L'importante è ciò che provi mentre corri" (Giorgio Faletti in "Notte prima degli esami")
"qui c'è gente che è totalmente avulsa dalla realtà e nociva al forum"
"qui c'è gente che è totalmente avulsa dalla realtà e nociva al forum"
Re: GLI SCHIFATI
Si può comunque cercare di comprendere lo stato d'animo di una persona.Lester ha scritto: ↑domenica 21 luglio 2024, 19:50Ma per favore, quanto dramma. Non ci ha rivelato di avere una malattia. Ha solo postato una rosicata infiocchettata di belle parole.lucks83 ha scritto: ↑domenica 21 luglio 2024, 19:40 Ma cosa sta diventando questo forum?
Un utente, in questo caso il buon Panta2, apre un trhead in cui esprime il suo disagio e le sue perplessità.
Credo ci voglia rispetto per le opinioni e i sentimenti altrui.
Invece non trovo nessuna empatia nei suoi confronti, se non da parte di pochissimi utenti, ma tante frecciate e molto sarcasmo.
Il tutto condito da insulti vari , tra altri "protagonisti" del topic.
Stiamo parlando di uno sport professionistico, non dei bambini sotto le bombe. Il mio non è benaltrismo ma solo la richiesta di avere un po' il senso delle proporzioni e, mi permetto, il senso del ridicolo.
Sarà anche una rosicata, ma non vedo perchè debba essere trattato così.
Se non si è d'accordo con lui, si può sempre Ignorare e passare oltre.
Scusate se ho provato ad esprimere la mia opinione.
W il ciclismo.
Re: GLI SCHIFATI
Non mi sembra che sia stato insultato chi ha aperto il topic.lucks83 ha scritto: ↑domenica 21 luglio 2024, 19:54Si può comunque cercare di comprendere lo stato d'animo di una persona.Lester ha scritto: ↑domenica 21 luglio 2024, 19:50Ma per favore, quanto dramma. Non ci ha rivelato di avere una malattia. Ha solo postato una rosicata infiocchettata di belle parole.lucks83 ha scritto: ↑domenica 21 luglio 2024, 19:40 Ma cosa sta diventando questo forum?
Un utente, in questo caso il buon Panta2, apre un trhead in cui esprime il suo disagio e le sue perplessità.
Credo ci voglia rispetto per le opinioni e i sentimenti altrui.
Invece non trovo nessuna empatia nei suoi confronti, se non da parte di pochissimi utenti, ma tante frecciate e molto sarcasmo.
Il tutto condito da insulti vari , tra altri "protagonisti" del topic.
Stiamo parlando di uno sport professionistico, non dei bambini sotto le bombe. Il mio non è benaltrismo ma solo la richiesta di avere un po' il senso delle proporzioni e, mi permetto, il senso del ridicolo.
Sarà anche una rosicata, ma non vedo perchè debba essere trattato così.
Se non si è d'accordo con lui, si può sempre Ignorare e passare oltre.
Scusate se ho provato ad esprimere la mia opinione.
W il ciclismo.
Al contrario, gli insulti (ora pure le incitazioni alla violenza fisica) arrivano dai soliti fenomeni.
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Re: GLI SCHIFATI
Ma a te l'ha ordinato qualcuno di venire a postare su questo thread o, peggio, dispensare a tutti (come ha fatto anche qualcun altro) lezioni di vita?
Perché se non l'ha ordinato nessuno bisognerebbe capire che razza di problemi hai e soprattutto perché ti dia fastidio che altri si siano posti nei confronti di panta in un certo modo (anche a me il post sembra eccessivo ma rispetto comunque il suo punto di vista e l'ho invitato in parte a non abbandonare del tutto il seguito del ciclismo).
Se a te il pranzo domenicale è andato di traverso in qualche modo, potevi sempre andare a fare una bella passeggiata con la tua famiglia (se ce l'hai) invece che venirci a dispensare pillole di saccenza di cui nessuno sentiva il bisogno. O forse a te e ad altri non è chiaro che venire a postare su un forum non dà la libertà di propinare stronzate al prossimo?
Io senza questo luogo virtuale sono perfettamente in grado di starci, conosco diversi modi per impiegare diversamente il tempo. Per altri invece mi pare evidente che sia una malattia.
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Re: GLI SCHIFATI
Mi sono scolato una bottiglia di Creman d'Alsace, sono ubriaco, avevo letto becchino e pensavo stessi augurando una degna sepoltura al Beppugrillo.Abruzzese ha scritto: ↑domenica 21 luglio 2024, 20:15Ma a te l'ha ordinato qualcuno di venire a postare su questo thread o, peggio, dispensare a tutti (come ha fatto anche qualcun altro) lezioni di vita?
Perché se non l'ha ordinato nessuno bisognerebbe capire che razza di problemi hai e soprattutto perché ti dia fastidio che altri si siano posti nei confronti di panta in un certo modo (anche a me il post sembra eccessivo ma rispetto comunque il suo punto di vista e l'ho invitato in parte a non abbandonare del tutto il seguito del ciclismo).
Se a te il pranzo domenicale è andato di traverso in qualche modo, potevi sempre andare a fare una bella passeggiata con la tua famiglia (se ce l'hai) invece che venirci a dispensare pillole di saccenza di cui nessuno sentiva il bisogno. O forse a te e ad altri non è chiaro che venire a postare su un forum non dà la libertà di propinare stronzate al prossimo?
Io senza questo luogo virtuale sono perfettamente in grado di starci, conosco diversi modi per impiegare diversamente il tempo. Per altri invece mi pare evidente che sia una malattia.
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Re: GLI SCHIFATI
Quando qualcuno allude all'età dell'oro lo fa assolutamente con cognizione di causa. Finalmente dopo decenni di corse bloccate stiamo vedendo corridori che interpretano le corse fuori dai soliti schemi che rendevano le gare ciclistiche di una noia tombale. Anche nei percorsi selettivi si era arrivati a un punto in cui per vedere qualcosa di degno di nota bastava collegarsi per gli ultimi 15/20 minuti di gara, questo nella migliore delle ipotesi, a volte invece bastava anche solo guardare l'ordine d'arrivo. Per decenni si è assistito ad una iper-specializzazione che faceva si che vi fossero due mondi all'interno dello stesso mondo completamente assestanti, i corridori da corse di un giorno e i corridori da corse a tappe. Immaginarsi un plurivincitore di Tour andare a sfidare gli specialisti delle pietre era diventato scenario utopico, chessò un Froome che va a sfidare un Cancellara al Fiandre. Io penso che la dimostrazione di questo drastico cambiamento la si evince soprattutto dalle ultime Sanremo, corsa che per un certo periodo sembrava diventata terreno fertile esclusivo dei velocisti mentre negli ultimi anni si sono viste edizioni in cui dopo la Cipressa la selezione era degna di una tappa di media montagna all'interno di un grande giro. Oppure pensiamo all'ultimo mondiale in Scozia dove sono riusciti a rendere un percorso sulla carta poco selettivo in una corsa massacrante che alla fine ha generato distacchi degni di un tappone di montagna. Attacchi a lunga gittata che fino a qualche anno fa erano talmente rari da essere l'eccezione che conferma la regola, tanto che dopo l'impresa di Froome a Bardonecchia si gridò al miracolo, adesso grazie ai grandi interpreti attuali sono diventati quasi la normalità. Come ci si può lamentare di tutto ciò? Le solite allusioni non possono essere minimamente un pretesto a giustificare questo distacco emotivo, a meno che qualche ingenuo pensasse di vedere estirpata una certa piaga con la quale bisognerà sempre convivere, oppure vista l'attualità, pensasse che i tiranni del ciclismo un tempo in cui si andasse a "pane e acqua" non esistessero. A chi non piace questo ciclismo evidentemente non piace l'essenza del ciclismo stesso impersonificata in Pogacar che rappresenta il totem di questa rivoluzione copernicana in termini di approccio del ciclismo più o meno moderno. Poi ovviamente ognuno è libero di pensarla come gli pare e di avere i propri gusti e preferenze, basta che almeno si eviti di domandarsi come ci si possa appassionare a questo ciclismo, visto che la vera domanda è come ci si possa essere appassionati in quello antecedente a questo che salvo rare eccezioni era proprio l'antitesi dello spettacolo sportivo entertainment. Posso capire magari i nostalgici di un ciclismo più eroico e artiginale, ma leggere certe cose da chi magari ha iniziato a seguire questo sport ai tempi di Indurain o addirittura nell'epoca Armstrong dittatore al Tour, beh stona parecchio.
Ultima modifica di Pantani the best il domenica 21 luglio 2024, 21:02, modificato 1 volta in totale.
Zavoli; "Lei sarebbe Pantani, come per esempio Coppi fu Coppi, se avesse osservato alla lettera quella dieta?"
Pantani; "No io credo che ogni tanto bisognerebbe bere anche il vino non solo il pane e l'acqua. Però credo che l'importante nello sport, che deve essere anche uno specchio della vita di chi ti guarda, di avere delle regole e rispettarle queste regole"
Pantani; "No io credo che ogni tanto bisognerebbe bere anche il vino non solo il pane e l'acqua. Però credo che l'importante nello sport, che deve essere anche uno specchio della vita di chi ti guarda, di avere delle regole e rispettarle queste regole"
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Re: GLI SCHIFATI
Probabilmente hai ragione, il pubblico che attirava Pantani o prima di lui Moser e Saronni non ci sarà mai più, considerando che il ciclismo è per eccellenza lo sport che cozza con la sempre più bassa soglia di attenzione delle persone. Però, da parte mia, dico anche sticazzi. Mi godrò il mio sport di nicchia condividendo la passione con meno persone rispetto a quelle con cui l'avrei condiviso se fossi nato prima, ma son ben disposto a farlo se il divertimento che ne traggo è simile a quello che mi stanno dando Tadej e sociWinter ha scritto: ↑domenica 21 luglio 2024, 18:47Non credoWalter_White ha scritto: ↑domenica 21 luglio 2024, 17:21
Se ci fossero 4/5 corridori italiani a giocarsi giri, classiche e mondiali insieme a Tadej, Remco, Jonas, VdP ecc le cose sarebbero molto diverse sia su sto forum sia in strada. A me della nazionalità dei ciclisti frega meno di zero e mi godo corse che intrattengono molto dopo 10 anni di merda fumante confezionata made in UK.
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L epoca d oro ormai è finita

FCC 2019/20: rit.
FCC 2018/19: 1°; Superprestige; Gran Combinata
FCC 2017/18: 3°; Trofeo dei titoli; Campionato Europeo Donne Elite, Campionato del Mondo Donne Elite, ROTY
FCC 2018/19: 1°; Superprestige; Gran Combinata
FCC 2017/18: 3°; Trofeo dei titoli; Campionato Europeo Donne Elite, Campionato del Mondo Donne Elite, ROTY
Re: GLI SCHIFATI
Condivido, tranne la parola assestanti, che spero dovuta al correttore automaticoPantani the best ha scritto: ↑domenica 21 luglio 2024, 20:59 Quando qualcuno allude all'età dell'oro lo fa assolutamente con cognizione di causa. Finalmente dopo decenni di corse bloccate stiamo vedendo corridori che interpretano le corse fuori dai soliti schemi che rendevano le gare ciclistiche di una noia tombale. Anche nei percorsi selettivi si era arrivati a un punto in cui per vedere qualcosa di degno di nota bastava collegarsi per gli ultimi 15/20 minuti di gara, questo nella migliore delle ipotesi, a volte invece bastava anche solo guardare l'ordine d'arrivo. Per decenni si è assistito ad una iper-specializzazione che faceva si che vi fossero due mondi all'interno dello stesso mondo completamente assestanti, i corridori da corse di un giorno e i corridori da corse a tappe. Immaginarsi un plurivincitore di Tour andare a sfidare gli specialisti delle pietre era diventato scenario utopico, chessò un Froome che va a sfidare un Cancellara al Fiandre. Io penso che la dimostrazione di questo drastico cambiamento la si evince soprattutto dalle ultime Sanremo, corsa che per un certo periodo sembrava diventata terreno fertile esclusivo dei velocisti mentre negli ultimi anni si sono viste edizioni in cui dopo la Cipressa la selezione era degna di una tappa di media montagna all'interno di un grande giro. Oppure pensiamo all'ultimo mondiale in Scozia dove sono riusciti a rendere un percorso sulla carta poco selettivo in una corsa massacrante che alla fine ha generato distacchi degni di un tappone di montagna. Attacchi a lunga gittata che fino a qualche anno fa erano talmente rari da essere l'eccezione che conferma la regola, tanto che dopo l'impresa di Froome a Bardonecchia si gridò al miracolo, adesso grazie ai grandi interpreti attuali sono diventati quasi la normalità. Come ci si può lamentare di tutto ciò? Le solite allusioni non possono essere minimamente un pretesto a giustificare questo distacco emotivo, a meno che qualche ingenuo pensasse di vedere estirpata una certa piaga con la quale bisognerà sempre convivere, oppure vista l'attualità, pensasse che i tiranni del ciclismo un tempo in cui si andasse a "pane e acqua" non esistessero. A chi non piace questo ciclismo evidentemente non piace l'essenza del ciclismo stesso impersonificata in Pogacar che rappresenta il totem di questa rivoluzione copernicana in termini di approccio del ciclismo più o meno moderno. Poi ovviamente ognuno è libero di pensarla come gli pare e di avere i propri gusti e preferenze, basta che almeno si eviti di domandarsi come ci si possa appassionare a questo ciclismo, visto che la vera domanda è come ci si possa essere appassionati in quello antecedente a questo che salvo rare eccezioni era proprio l'antitesi dello spettacolo sportivo entertainment. Posso capire magari i nostalgici di un ciclismo più eroico e artiginale, ma leggere certe cose da chi magari ha iniziato a seguire questo sport ai tempi di Indurain o addirittura nell'epoca Armstrong dittatore al Tour, beh stona parecchio.

Abbiamo vissuto un' epoca in cui il massimo del godimento era vedere Froome attaccare con Sagan giù da una discesella mulinando le gambe fuori sella (prime apparizioni del super tuck se non ricordo male) a quanti km dall' arrivo? Gente che se scattava prima dei 3 km all' arrivo era vista come pazza furiosa. Oggi che tutto questo è passato, c'è gente che fa la schizzinosa: il ciclismo per 100 anni è stato altro dall' attacchino dai -2, la normalità è sempre stata questa, non quella degli anni 10. Solo che forse qualcuno s'era abituato al pisolino sul divano...
Re: GLI SCHIFATI
Scusami, ma l'equivoco è tutto qui: l'età dell'oro. Qui il problema è che nell'età dell'oro, ammesso e non concesso che sia tale ( e su questo poi ci ritorno), c'è un corridore di platino.Pantani the best ha scritto: ↑domenica 21 luglio 2024, 20:59 Quando qualcuno allude all'età dell'oro lo fa assolutamente con cognizione di causa. Finalmente dopo decenni di corse bloccate stiamo vedendo corridori che interpretano le corse fuori dai soliti schemi che rendevano le gare ciclistiche di una noia tombale. Anche nei percorsi selettivi si era arrivati a un punto in cui per vedere qualcosa di degno di nota bastava collegarsi per gli ultimi 15/20 minuti di gara, questo nella migliore delle ipotesi, a volte invece bastava anche solo guardare l'ordine d'arrivo. Per decenni si è assistito ad una iper-specializzazione che faceva si che vi fossero due mondi all'interno dello stesso mondo completamente assestanti, i corridori da corse di un giorno e i corridori da corse a tappe. Immaginarsi un plurivincitore di Tour andare a sfidare gli specialisti delle pietre era diventato scenario utopico, chessò un Froome che va a sfidare un Cancellara al Fiandre. Io penso che la dimostrazione di questo drastico cambiamento la si evince soprattutto dalle ultime Sanremo, corsa che per un certo periodo sembrava diventata terreno fertile esclusivo dei velocisti mentre negli ultimi anni si sono viste edizioni in cui dopo la Cipressa la selezione era degna di una tappa di media montagna all'interno di un grande giro. Oppure pensiamo all'ultimo mondiale in Scozia dove sono riusciti a rendere un percorso sulla carta poco selettivo in una corsa massacrante che alla fine ha generato distacchi degni di un tappone di montagna. Attacchi a lunga gittata che fino a qualche anno fa erano talmente rari da essere l'eccezione che conferma la regola, tanto che dopo l'impresa di Froome a Bardonecchia si gridò al miracolo, adesso grazie ai grandi interpreti attuali sono diventati quasi la normalità. Come ci si può lamentare di tutto ciò? Le solite allusioni non possono essere minimamente un pretesto a giustificare questo distacco emotivo, a meno che qualche ingenuo pensasse di vedere estirpata una certa piaga con la quale bisognerà sempre convivere, oppure vista l'attualità, pensasse che i tiranni del ciclismo un tempo in cui si andasse a "pane e acqua" non esistessero. A chi non piace questo ciclismo evidentemente non piace l'essenza del ciclismo stesso impersonificata in Pogacar che rappresenta il totem di questa rivoluzione copernicana in termini di approccio del ciclismo più o meno moderno. Poi ovviamente ognuno è libero di pensarla come gli pare e di avere i propri gusti e preferenze, basta che almeno si eviti di domandarsi come ci si possa appassionare a questo ciclismo, visto che la vera domanda è come ci si possa essere appassionati in quello antecedente a questo che salvo rare eccezioni era proprio l'antitesi dello spettacolo sportivo entertainment. Posso capire magari i nostalgici di un ciclismo più eroico e artiginale, ma leggere certe cose da chi magari ha iniziato a seguire questo sport ai tempi di Indurain o addirittura nell'epoca Armstrong dittatore al Tour, beh stona parecchio.
Nel ciclismo moderno, cioè da quando la scienza applicata alla preparazione ha consentito di tirare fuori sempre di più dall'atleta (io lo farei iniziare dall'uso del cardio), un dominio così trasversale e continuo non si è mai visto. Proprio perché la scienza quello fa: uniforma le prestazioni, assottiglia le differenze. Che comunque rimangono. La specializzazione estrema l'abbiamo criticata tutti, ma al tempo stesso tutti ne capivamo la logica razionale. Persino Armstrong con i suoi mezzi, con il suo dottore, con il suo sponsor, si è sempre ben guardato dall'andare oltre al tour.
Ora, se fino all'anno scorso poteva pure andare bene il discorso dei " nuovi fenomeni" , quest'anno di che parliamo? È un discorso paravento, quasi assurdo, che canna la fotografia della realtà.
WVA non ha vinto una tappa, MVDP non ha vinto una tappa, VINGE ne ha vinta una in modo un po' rocambolesco ed è arrivato a 6 minuti. Tutti hanno moltissime giornate no o addirittura annate. Tranne uno ( che quando va male arriva secondo al tour dominando il resto).
In ultimo voglio parlare dell' accostamento Pantani- Pogacar visto che, volenti o nolenti, questa accoppiata chiude un ciclo di quasi 30 anni( e anche su questo... )
Io non riesco a vedere corridori più diversi tra i due, al punto che mi chiedo come chi ha amato alla follia il primo possa fare altrettanto col secondo. Uno è un dominatore, onnipotente in tutti terreni, ha ormai i favori del pronostico in ogni gara, è social-friendly all'apice della fatica... l'altro era sempre Davide contro Golia, con una specie di superpotere in un solo terreno (che non era mai abbastanza... ), infortuni in serie... l'unica volta in cui ha accennato al dominio lo hanno demolito... di che parliamo? Se ci fermiamo alla spettacolarità, al correre all'arrembaggio, per me è troppo poco e troppo di facciata. Capirei di più un parallelo intersportivo di Pogi con Valentino Rossi. Ma quest'ultimo discorso su Pantani-Pogacar è un pensiero personale e soggettivo che voglio sganciare dal resto del discorso
Re: GLI SCHIFATI
Sì è un periodaccio, speriamo in futuro di poter vedere qualche campione in grado di grandi imprese come quelle di una volta, che attacchi da lontano, che non si limiti ad amministrare, magari polivalente, come quelli di cui abbiamo solo letto o sentito parlare. Qualcuno che possa essere protagonista a marzo come a ottobre, alla Sanremo o al Lombardia, e magari anche nei grandi giri. Ma forse sto chiedendo troppo.Winter ha scritto: ↑domenica 21 luglio 2024, 18:47Non credoWalter_White ha scritto: ↑domenica 21 luglio 2024, 17:21
Se ci fossero 4/5 corridori italiani a giocarsi giri, classiche e mondiali insieme a Tadej, Remco, Jonas, VdP ecc le cose sarebbero molto diverse sia su sto forum sia in strada. A me della nazionalità dei ciclisti frega meno di zero e mi godo corse che intrattengono molto dopo 10 anni di merda fumante confezionata made in UK.
Vi siete fatti la Vs. Idea
L epoca d oro ormai è finita
Basterebbe rivedere qualche campione che si distingua dal gregge tipico di questo periodo, tutti a ruota e al massimo uno scattino nell'ultimo km. Che tristezza. Oppure che rompa questa iper specializzazione degli ultimi decenni, per cui sembra che se uno va forte in salita alle classiche non debba neanche partecipare. Sì tempi duri.
Ma passeranno Winter, mi raccomando non mollare, teniamo duro. E magari un giorno potremmo anche rivedere qualcuno provare la doppietta Giro-Tour, come il vecchio Pirata, te lo ricordi Winter? Oh non dico vincere eh, quello ormai sembra impossibile. Ma almeno provarci.
Dai, teniamo duro, e quando arriverà, quel giorno sarà bellissimo

Re: GLI SCHIFATI
Il che è veramente triste e per niente in linea con le idee del suo Admin.Beppugrillo ha scritto: ↑domenica 21 luglio 2024, 19:39A ognuno i suoi difetti.cycling_chrnicles ha scritto: ↑domenica 21 luglio 2024, 15:31Tu sei proprio un imbecille.Beppugrillo ha scritto: ↑domenica 21 luglio 2024, 15:20 Lo puoi cancellare da solo senza sta scenetta imbarazzante
In ogni caso, c'è un'intera sezione riservata ad insultare i corridori e l'idea secondo i cui i corridori sono dei ladri è addirittura predominante nel forum. Quindi non esiste un luogo al mondo, oggi, in cui qualcuno che odia questo ciclismo possa sentirsi più a casa del forum di Cicloweb
Re: GLI SCHIFATI
Bomby ha scritto: ↑domenica 21 luglio 2024, 21:58Condivido, tranne la parola assestanti, che spero dovuta al correttore automaticoPantani the best ha scritto: ↑domenica 21 luglio 2024, 20:59 Quando qualcuno allude all'età dell'oro lo fa assolutamente con cognizione di causa. Finalmente dopo decenni di corse bloccate stiamo vedendo corridori che interpretano le corse fuori dai soliti schemi che rendevano le gare ciclistiche di una noia tombale. Anche nei percorsi selettivi si era arrivati a un punto in cui per vedere qualcosa di degno di nota bastava collegarsi per gli ultimi 15/20 minuti di gara, questo nella migliore delle ipotesi, a volte invece bastava anche solo guardare l'ordine d'arrivo. Per decenni si è assistito ad una iper-specializzazione che faceva si che vi fossero due mondi all'interno dello stesso mondo completamente assestanti, i corridori da corse di un giorno e i corridori da corse a tappe. Immaginarsi un plurivincitore di Tour andare a sfidare gli specialisti delle pietre era diventato scenario utopico, chessò un Froome che va a sfidare un Cancellara al Fiandre. Io penso che la dimostrazione di questo drastico cambiamento la si evince soprattutto dalle ultime Sanremo, corsa che per un certo periodo sembrava diventata terreno fertile esclusivo dei velocisti mentre negli ultimi anni si sono viste edizioni in cui dopo la Cipressa la selezione era degna di una tappa di media montagna all'interno di un grande giro. Oppure pensiamo all'ultimo mondiale in Scozia dove sono riusciti a rendere un percorso sulla carta poco selettivo in una corsa massacrante che alla fine ha generato distacchi degni di un tappone di montagna. Attacchi a lunga gittata che fino a qualche anno fa erano talmente rari da essere l'eccezione che conferma la regola, tanto che dopo l'impresa di Froome a Bardonecchia si gridò al miracolo, adesso grazie ai grandi interpreti attuali sono diventati quasi la normalità. Come ci si può lamentare di tutto ciò? Le solite allusioni non possono essere minimamente un pretesto a giustificare questo distacco emotivo, a meno che qualche ingenuo pensasse di vedere estirpata una certa piaga con la quale bisognerà sempre convivere, oppure vista l'attualità, pensasse che i tiranni del ciclismo un tempo in cui si andasse a "pane e acqua" non esistessero. A chi non piace questo ciclismo evidentemente non piace l'essenza del ciclismo stesso impersonificata in Pogacar che rappresenta il totem di questa rivoluzione copernicana in termini di approccio del ciclismo più o meno moderno. Poi ovviamente ognuno è libero di pensarla come gli pare e di avere i propri gusti e preferenze, basta che almeno si eviti di domandarsi come ci si possa appassionare a questo ciclismo, visto che la vera domanda è come ci si possa essere appassionati in quello antecedente a questo che salvo rare eccezioni era proprio l'antitesi dello spettacolo sportivo entertainment. Posso capire magari i nostalgici di un ciclismo più eroico e artiginale, ma leggere certe cose da chi magari ha iniziato a seguire questo sport ai tempi di Indurain o addirittura nell'epoca Armstrong dittatore al Tour, beh stona parecchio.![]()
Abbiamo vissuto un' epoca in cui il massimo del godimento era vedere Froome attaccare con Sagan giù da una discesella mulinando le gambe fuori sella (prime apparizioni del super tuck se non ricordo male) a quanti km dall' arrivo? Gente che se scattava prima dei 3 km all' arrivo era vista come pazza furiosa. Oggi che tutto questo è passato, c'è gente che fa la schizzinosa: il ciclismo per 100 anni è stato altro dall' attacchino dai -2, la normalità è sempre stata questa, non quella degli anni 10. Solo che forse qualcuno s'era abituato al pisolino sul divano...


Re: GLI SCHIFATI
damr ha scritto: ↑domenica 21 luglio 2024, 17:14 Questa roba mi lascia basito. Avete spesso 50-60 anni e siete più scemi degli adolescenti rimbecilliti da Tik Tok che si schiacciano ancora i brufoli.
Il doping sta a qualsiasi sport professionistico come la droga sta alla musica rock e i grassi all’obesità cronica.
Cosa c’è da scandalizzarsi o sorprendersi?
Seguite il ciclismo da tre secoli e vi fate suggestionare da quei quattro articoli idioti, scritti evidentemente per tanti beoti che gli danno credito, pubblicati dalla stampa generalista del piffero che continua a fare del male al nostro sport preferito.
Speriamo che non bannino anche me ma me l’avete tirata dal cuore.





Re: GLI SCHIFATI
Il fatto è che, se non fu giusto demolire Pantani, non vedo perchè allora si debba contestare o sollevare dubbi sul dominio di Pogacar.ste87 ha scritto: ↑domenica 21 luglio 2024, 22:14Scusami, ma l'equivoco è tutto qui: l'età dell'oro. Qui il problema è che nell'età dell'oro, ammesso e non concesso che sia tale ( e su questo poi ci ritorno), c'è un corridore di platino.Pantani the best ha scritto: ↑domenica 21 luglio 2024, 20:59 Quando qualcuno allude all'età dell'oro lo fa assolutamente con cognizione di causa. Finalmente dopo decenni di corse bloccate stiamo vedendo corridori che interpretano le corse fuori dai soliti schemi che rendevano le gare ciclistiche di una noia tombale. Anche nei percorsi selettivi si era arrivati a un punto in cui per vedere qualcosa di degno di nota bastava collegarsi per gli ultimi 15/20 minuti di gara, questo nella migliore delle ipotesi, a volte invece bastava anche solo guardare l'ordine d'arrivo. Per decenni si è assistito ad una iper-specializzazione che faceva si che vi fossero due mondi all'interno dello stesso mondo completamente assestanti, i corridori da corse di un giorno e i corridori da corse a tappe. Immaginarsi un plurivincitore di Tour andare a sfidare gli specialisti delle pietre era diventato scenario utopico, chessò un Froome che va a sfidare un Cancellara al Fiandre. Io penso che la dimostrazione di questo drastico cambiamento la si evince soprattutto dalle ultime Sanremo, corsa che per un certo periodo sembrava diventata terreno fertile esclusivo dei velocisti mentre negli ultimi anni si sono viste edizioni in cui dopo la Cipressa la selezione era degna di una tappa di media montagna all'interno di un grande giro. Oppure pensiamo all'ultimo mondiale in Scozia dove sono riusciti a rendere un percorso sulla carta poco selettivo in una corsa massacrante che alla fine ha generato distacchi degni di un tappone di montagna. Attacchi a lunga gittata che fino a qualche anno fa erano talmente rari da essere l'eccezione che conferma la regola, tanto che dopo l'impresa di Froome a Bardonecchia si gridò al miracolo, adesso grazie ai grandi interpreti attuali sono diventati quasi la normalità. Come ci si può lamentare di tutto ciò? Le solite allusioni non possono essere minimamente un pretesto a giustificare questo distacco emotivo, a meno che qualche ingenuo pensasse di vedere estirpata una certa piaga con la quale bisognerà sempre convivere, oppure vista l'attualità, pensasse che i tiranni del ciclismo un tempo in cui si andasse a "pane e acqua" non esistessero. A chi non piace questo ciclismo evidentemente non piace l'essenza del ciclismo stesso impersonificata in Pogacar che rappresenta il totem di questa rivoluzione copernicana in termini di approccio del ciclismo più o meno moderno. Poi ovviamente ognuno è libero di pensarla come gli pare e di avere i propri gusti e preferenze, basta che almeno si eviti di domandarsi come ci si possa appassionare a questo ciclismo, visto che la vera domanda è come ci si possa essere appassionati in quello antecedente a questo che salvo rare eccezioni era proprio l'antitesi dello spettacolo sportivo entertainment. Posso capire magari i nostalgici di un ciclismo più eroico e artiginale, ma leggere certe cose da chi magari ha iniziato a seguire questo sport ai tempi di Indurain o addirittura nell'epoca Armstrong dittatore al Tour, beh stona parecchio.
Nel ciclismo moderno, cioè da quando la scienza applicata alla preparazione ha consentito di tirare fuori sempre di più dall'atleta (io lo farei iniziare dall'uso del cardio), un dominio così trasversale e continuo non si è mai visto. Proprio perché la scienza quello fa: uniforma le prestazioni, assottiglia le differenze. Che comunque rimangono. La specializzazione estrema l'abbiamo criticata tutti, ma al tempo stesso tutti ne capivamo la logica razionale. Persino Armstrong con i suoi mezzi, con il suo dottore, con il suo sponsor, si è sempre ben guardato dall'andare oltre al tour.
Ora, se fino all'anno scorso poteva pure andare bene il discorso dei " nuovi fenomeni" , quest'anno di che parliamo? È un discorso paravento, quasi assurdo, che canna la fotografia della realtà.
WVA non ha vinto una tappa, MVDP non ha vinto una tappa, VINGE ne ha vinta una in modo un po' rocambolesco ed è arrivato a 6 minuti. Tutti hanno moltissime giornate no o addirittura annate. Tranne uno ( che quando va male arriva secondo al tour dominando il resto).
In ultimo voglio parlare dell' accostamento Pantani- Pogacar visto che, volenti o nolenti, questa accoppiata chiude un ciclo di quasi 30 anni( e anche su questo... )
Io non riesco a vedere corridori più diversi tra i due, al punto che mi chiedo come chi ha amato alla follia il primo possa fare altrettanto col secondo. Uno è un dominatore, onnipotente in tutti terreni, ha ormai i favori del pronostico in ogni gara, è social-friendly all'apice della fatica... l'altro era sempre Davide contro Golia, con una specie di superpotere in un solo terreno (che non era mai abbastanza... ), infortuni in serie... l'unica volta in cui ha accennato al dominio lo hanno demolito... di che parliamo? Se ci fermiamo alla spettacolarità, al correre all'arrembaggio, per me è troppo poco e troppo di facciata. Capirei di più un parallelo intersportivo di Pogi con Valentino Rossi. Ma quest'ultimo discorso su Pantani-Pogacar è un pensiero personale e soggettivo che voglio sganciare dal resto del discorso
La realtà è che pure il povero Marco nel 1999 avrebbe portato avanti un periodo di dominio per almeno un triennio.
Lo scandalo è stato che qualcuno glielo ha arbitrariamente impedito, non che adesso ci sia qualcuno che domina su tutti.