Il nome sarebbe stato Filippo Ganna. Su questo percorso poteva essere molto competitivo. Ma tra pista e crono non era possibile ovviamente.Abruzzese ha scritto: ↑domenica 4 agosto 2024, 14:54 Il punto è: chi sarebbe dovuto essere il capitano ieri?
Col senno di poi potremmo dire Trentin, anche se in molti dimenticano che Matteo è tornato a vincere recentemente dopo un digiuno di quasi due anni. Più che altro, vista anche la reazione di Matteo che, a domanda precisa sulla sua non convocazione, ha sostanzialmente risposto con un sostanziale no comment, credo che la comunicazione tra lui e Bennati non sia stata ottimale. Nel senso che, a sentire la campana del trentino, verrebbe da pensare che gli sia stato fatto capire che lui a Parigi ci sarebbe stato (era andato in altura a Livigno anche e soprattutto per quel motivo), salvo poi essere lasciato a casa. Bisognerebbe sapere se a cambiare le carte in tavola sia stata la questione Viviani o se invece Bennati si sia decisamente orientato per Mozzato. Di certo per Trentin sarebbe servito un discorso simile a quello che erano in grado di fare Martini o Ballerini, ovvero parlare col corridore con il dovuto anticipo per far sì che potesse arrivare all'appuntamento con le dovute garanzie di rendimento. Della serie "ti porto a Parigi ma tu per quel giorno devi arrivare efficiente come un orologio svizzero".
Per il resto, qualche altro nome possibile l'avevamo fatto ma nessuno che fosse in grado di competere coi soliti noti.
Certo, se si pensa che stava per andare a medaglia Attila Valter e che si sia piazzato bene anche un Haller, ci si domanda perché non potesse riuscirci anche Bettiol ma ormai tant'è.
La crisi del ciclismo italiano
Re: La crisi del ciclismo italiano
Re: La crisi del ciclismo italiano
Logico, io tenevo conto di quelli che si poteva effettivamente schierare senza impedimenti di sorta.
"L'importante non è quello che trovi alla fine di una corsa. L'importante è ciò che provi mentre corri" (Giorgio Faletti in "Notte prima degli esami")
"qui c'è gente che è totalmente avulsa dalla realtà e nociva al forum"
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Re: La crisi del ciclismo italiano
Sì certo. Non so se nel caso in cui la prova in linea e la crono fossero invertite sarebbe stato possibile schierarlo, o comunque non era compatibile con l'impegno su pista.
Re: La crisi del ciclismo italiano
In quel caso sicuramente si ma poi Pippo si sarebbe trovato a scegliere tra crono e quartetto.Tommeke92 ha scritto: ↑domenica 4 agosto 2024, 15:43Sì certo. Non so se nel caso in cui la prova in linea e la crono fossero invertite sarebbe stato possibile schierarlo, o comunque non era compatibile con l'impegno su pista.
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Re: La crisi del ciclismo italiano
Leggevo oggi che Giovanni Aleotti, in procinto di essere selezionato dalla Red Bull per prendere parte alla Vuelta in appoggio ai propri capitani, avrebbe chiesto alla squadra di andare a correre il Tour de Guanxi in Cina nel prossimo mese di ottobre proprio per avere la possibilità di giocare le proprie carte e cercare di fare risultato (ricordiamo che la gara a tappe cinese fa parte del World Tour).
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Ma Bagioli che fine ha fatto?
Quando è in forma è un bel corridore ma è inesistente 11 mesi all'anno, ormai mi sto rassegnando.
Quando è in forma è un bel corridore ma è inesistente 11 mesi all'anno, ormai mi sto rassegnando.
Re: La crisi del ciclismo italiano
Farà il Giro di Polonia. Chiaramente se vuole avere una minima possibilità di essere preso in considerazione per Europeo o Mondiale dovrà cominciare a fare qualche risultato.
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Re: La crisi del ciclismo italiano
Fino a pochi anni fa il mese di agosto era pieno di corse
Son sparite tutte
Tra il campionato italiano e il 6 settembre..
C è una sola corsa
C è già stata il giro dell appennino , a metà luglio
Tra i dilettanti
A luglio si son corse 19 gare (ma 5 erano tappe del giro della valle).. le stesse che si correvano 30 anni fa in un weekend dello stesso mese
Ad agosto fino al 16 se ne correranno 10
Non s inverte mai la tendenza
Son sparite tutte
Tra il campionato italiano e il 6 settembre..
C è una sola corsa
C è già stata il giro dell appennino , a metà luglio
Tra i dilettanti
A luglio si son corse 19 gare (ma 5 erano tappe del giro della valle).. le stesse che si correvano 30 anni fa in un weekend dello stesso mese
Ad agosto fino al 16 se ne correranno 10
Non s inverte mai la tendenza
Re: La crisi del ciclismo italiano
Credo che le colpe qui non siano meramente nostrane ma anche e soprattutto di un calendario che si è fatto sempre più caotico. Se crescono corse estere capaci di attirare determinati corridori, se determinate squadre anche World Tour vanno a correre il Sibiu Tour, chi glielo fa fare agli organizzatori di organizzare gare che immaginerebbero già essere per pochi intimi?
Purtroppo ci si dovrebbe coordinare meglio anche con le altre discipline.
Purtroppo ci si dovrebbe coordinare meglio anche con le altre discipline.
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Re: La crisi del ciclismo italiano
Scusa in che senso coordinare?
Non credo sia il problema sibiu ecc
Non credo sia il problema sibiu ecc
Re: La crisi del ciclismo italiano
Penso soprattutto agli italiani di Mountain Bike. Ormai bisogna incentivare la doppia attività invece di reprimerla. Siccome gli Italiani si disputano quasi sempre a luglio, se nascessero altri appuntamenti (non solo a livello professionistico) si eviterebbero concomitanze che finirebbero per sottrarre pubblico ad entrambi gli appuntamenti.
Per il resto ti faccio un esempio pratico di quello che succederà nel week end dal 13 al 15 settembre: in quei giorni ci saranno gli Europei su strada, il Giro delle Marche femminile e il Trofeo Matteotti. Ti sembra normale tutto questo? Purtroppo però gli organizzatori devono fare di necessità virtù perché con i calendari internazionali non è semplice trovare date in cui non ci siano appuntamenti di cartello. La cosa si è complicata molto negli ultimi anni, lo vedo io col fatto che mi piace seguire un po' tutto. Per quello dico che i problemi qui in Italia ci sono ma non sono da imputare completamente a noi. È ovvio che se un'Artic Race of Norway te la organizza la società del Tour de France avrà molto più potere e richiamo di un'eventuale corsa anche di tradizione che si potrebbe organizzare qui.
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Re: La crisi del ciclismo italiano
Su questo ok
Però tre mesi con una sola gara pro
Perdi tutto l interesse di uno sport
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Re: La crisi del ciclismo italiano
Bisogna vedere i costi d'organizzazione rispetto agli altri paesi, le tiritere burocratiche. Se uno deve svenarsi per organizzare un qualcosa per cui avrà pochissimo ritorno anche per concomitanze estere che, in teoria, possono apparire anche più appetibili, ovvio che ci pensi mille volte prima di fare il passo.
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Re: La crisi del ciclismo italiano
Senza dimenticare la logistica delle squadre: una volta con le sole italiane facevi la startlist ed era di livello, ora con le sole italiane fai ben poco.Abruzzese ha scritto: ↑martedì 13 agosto 2024, 22:06Bisogna vedere i costi d'organizzazione rispetto agli altri paesi, le tiritere burocratiche. Se uno deve svenarsi per organizzare un qualcosa per cui avrà pochissimo ritorno anche per concomitanze estere che, in teoria, possono apparire anche più appetibili, ovvio che ci pensi mille volte prima di fare il passo.
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Re: La crisi del ciclismo italiano
Potrebbero senz'altro organizzarsi più corse in Italia, le vincerebbero tutte la UAE, forse per questioni di alternanza magari una Ulissi.
1° Tour de France 2018
Campionato del mondo gara in linea 2021.
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Re: La crisi del ciclismo italiano
Ma dubito ci sia ritorno in pochissimi eventi ciclisticiAbruzzese ha scritto: ↑martedì 13 agosto 2024, 22:06Bisogna vedere i costi d'organizzazione rispetto agli altri paesi, le tiritere burocratiche. Se uno deve svenarsi per organizzare un qualcosa per cui avrà pochissimo ritorno anche per concomitanze estere che, in teoria, possono apparire anche più appetibili, ovvio che ci pensi mille volte prima di fare il passo.
Dipende solamente dall interesse dello sponsor , ente locale ecc
Qualcuno va a San juan o a sibiu o a guanxi dopo aver visto la gara? Forse 10 persone
Ripagano l investimento dell ente pubblico?ovviamente no
Re: La crisi del ciclismo italiano
Il punto però è che bisogna ricominciare a crearla l'alternativa credibile e duratura nel tempo e questo passa attraverso varie cose.Winter ha scritto: ↑mercoledì 14 agosto 2024, 13:20Ma dubito ci sia ritorno in pochissimi eventi ciclisticiAbruzzese ha scritto: ↑martedì 13 agosto 2024, 22:06Bisogna vedere i costi d'organizzazione rispetto agli altri paesi, le tiritere burocratiche. Se uno deve svenarsi per organizzare un qualcosa per cui avrà pochissimo ritorno anche per concomitanze estere che, in teoria, possono apparire anche più appetibili, ovvio che ci pensi mille volte prima di fare il passo.
Dipende solamente dall interesse dello sponsor , ente locale ecc
Qualcuno va a San juan o a sibiu o a guanxi dopo aver visto la gara? Forse 10 persone
Ripagano l investimento dell ente pubblico?ovviamente no
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Re: La crisi del ciclismo italiano
Esattamente
Devi invitare le straniere , pagando in parte la logistica ecc
Se no non fai manco la corsa
Il problema è ancora più importante nelle categorie inferiori
Dove ormai son restate quasi solo più le gare internazionali..
Piene di continental o development straniere
Scorso weekend una sola corsa under/elite in Italia
170 corridori..75 stranieri
Quindi solo 95 italiani han corso in Italia in quel weekend
Di questi solo 20 han finito la corsa
Probabilmente 25 anni avevano corso più di mille corridori
Ovviamente ha vinto il finto dilettante di turno (tra l altro di talento)
I corridori delle poche squadre dilettanti rimaste si son quasi tutti ritirati
Anche con la Palazzago era così qualche anno fa? La Palazzago organizzava dalle 6 alle 8 gare..la visma zero
E le gare sono sparite
Anni fa.. si diceva che i nostri correvano troppo da giovani..
Ma come si fa s correre tanto.. se non ci sono gare
In tutto il mese di agosto 19 corse..
Però ci sarà mai un inversione di tendenza?
Perché se ne perdiamo un paio all anno.. tra 10 anni non ce ne sono piu
Re: La crisi del ciclismo italiano
Medaglia oro inseguimento a squadre M e scratch M, bronzo inseguimento a squadre F ai mondiali Juniores pista in Cina. Considerando la multidisciplinarità, bisogna ancora aspettare qualche anno e credo che anche su strada torneremo protagonisti
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Re: La crisi del ciclismo italiano
Oggi si è toccato il fondo direi
FCC 2019/20: rit.
FCC 2018/19: 1°; Superprestige; Gran Combinata
FCC 2017/18: 3°; Trofeo dei titoli; Campionato Europeo Donne Elite, Campionato del Mondo Donne Elite, ROTY
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Re: La crisi del ciclismo italiano
Sotto il fondo
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Re: La crisi del ciclismo italiano
Direi di si, spariti negli ultimi 80 km.
Re: La crisi del ciclismo italiano
E' già arrivato qualcuno ?
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Re: La crisi del ciclismo italiano
Su PCS non c'è nessun italiano ancora

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Re: La crisi del ciclismo italiano
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Re: La crisi del ciclismo italiano
Quando Bagioki si è staccato da Taddeo e quando Ciccone è scomparso rimbalzando nel parapiglia mi son preparato al peggio.
È desolante
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“Our interest’s on the dangerous edge of things.
The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
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Re: La crisi del ciclismo italiano
Diciamo che Ciccone, non si fosse bruciato con quei due scatti, nel gruppo inseguitore ci poteva anche entrare.
Tiberi non stava bene ?
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Re: La crisi del ciclismo italiano
Tiberi intervistato alla partenza ha detto che si aspettavano una gara tattica
chiaro che a 100 dall'arrivo erano impreparati
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Re: La crisi del ciclismo italiano
ma per quale logica Tiberi avrebbe dovuto fare bene? e' un giovane ciclista competitivo su alti livelli nelle corse a tappe, ma nelle corse da un giorno ha zero risultati.
Re: La crisi del ciclismo italiano
Il 2024 del ciclismo italiano che va a concludersi non si può che definirsi
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Re: La crisi del ciclismo italiano

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Re: La crisi del ciclismo italiano
Probabilmente gli italiani hanno marcato stretto Roglic, visto che è arrivato a 12 minuti con loro.
Si fa per sdrammatizzare.
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Re: La crisi del ciclismo italiano
Esattamente come O'Connor.ciclistapazzo ha scritto: ↑domenica 29 settembre 2024, 17:28ma per quale logica Tiberi avrebbe dovuto fare bene? e' un giovane ciclista competitivo su alti livelli nelle corse a tappe, ma nelle corse da un giorno ha zero risultati.
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Re: La crisi del ciclismo italiano
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Re: La crisi del ciclismo italiano
ma Bennati è lì per una decisione politica e nulla più. che non valesse nulla come ct si sapeva, ma tanto vista la situazione fa pochi danni. Al massimo con un altro ct potremmo essere competitivi a un europeo senza big o semi big, ma un mondiale siamo semplici controfigure. L'unica possibilità è un mondiale per velocisti con Milan, allora in quel caso meglio avere un altro ct. Poi essendo zero patriota e fregandome un pepino dei risultati dei nostri, mi godo Pogi.Tommeke92 ha scritto: ↑domenica 29 settembre 2024, 17:35Ecco questo vuol dire che Bennati non ci ha capito nulla. Poi sul nostro risultato cambiava poco.
-
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Re: La crisi del ciclismo italiano
È la prima cosa che ho pensato. E alla Vuelta Tiberi andava forte eh, pur non avendo l'esplosività richiesta dai percorsi delle prime tappe. La giornata no comunque ci sta, semplicemente è mancata tutta l'Italia, e secondo me le dimissioni di Bennati arriveranno, ma non solo per oggi.Salvatore77 ha scritto: ↑domenica 29 settembre 2024, 17:35Esattamente come O'Connor.ciclistapazzo ha scritto: ↑domenica 29 settembre 2024, 17:28ma per quale logica Tiberi avrebbe dovuto fare bene? e' un giovane ciclista competitivo su alti livelli nelle corse a tappe, ma nelle corse da un giorno ha zero risultati.
Re: La crisi del ciclismo italiano
Boh ragazzi, io non discuto, ma cosa si sarebbe potuto fare? Cioè ad avere le gambe una top 10 poteva anche arrivare, ma così?
Re: La crisi del ciclismo italiano
Lì forse è stato traviato dalla domanda di Giovannelli "sarà un mondiale tattico?".Tommeke92 ha scritto: ↑domenica 29 settembre 2024, 17:35Ecco questo vuol dire che Bennati non ci ha capito nulla. Poi sul nostro risultato cambiava poco.
Comunque è vero che il materiale umano è quello che è, ma è proprio in queste situazioni che devi tirare fuori l'inventiva e la bravura tattica. Non penso che i nostri siano molto inferiori a uno come il simpatico Ben Healy, o a Ben O'Connor, eppure loro sono arrivati a ridosso dei primi e si sono giocati le medaglie, mentre i nostri sono spariti ai -70.
Chiaro che, oltre che le gambe, anche la tattica della nostra nazionale facesse pietà.
Perché diavolo Bagioli è andato dietro a Pogacar? Cosa sperava di ottenere? Morire male come ha fatto in cima alla salita! Non c'è nessuno che gli abbia detto che chi lo segue poi stramazza? Quel che temo è che qualcuno gli abbia detto di stargli attaccato! Un genio!
E tante altre situazioni tattiche. I nostri dovevano stare lì, lasciar fare e tentare il colpo di mano. Cattaneo stava facendo bene, ma l'attacco insensato di Ciccone ai -70 che senso aveva?
Re: La crisi del ciclismo italiano
Nulla
Ormai siamo delle comparse in uno sport che , in Italia (e non solo) è diventato minore
Ma in quasi tutte le gare è così
Togli qualche volata di Milan e le crono di Ganna
Eravamo la nazione faro
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Re: La crisi del ciclismo italiano
In questi mondiali praticamente siamo stati protagonisti in tutte le età, maschile e femminile, in linea e a cronometro, anche a squadre.
Tranne oggi.
Non cominciamo a dire le solite cose, tipo che si organizzano meno corse oppure non c'è una squadra WT.
Il ciclismo italiano non è in forma ma la crisi non esiste.
Tranne oggi.
Non cominciamo a dire le solite cose, tipo che si organizzano meno corse oppure non c'è una squadra WT.
Il ciclismo italiano non è in forma ma la crisi non esiste.
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Re: La crisi del ciclismo italiano
Eh lo so, purtroppo resta tanta nostalgia ma del resto non esistiamo normalmente nelle corse di un giorno, non vedo come oggi potessimo essere un fattore. Un Tiberi in forma poteva provarci alla Ben O'Connor, ma sopra i 230 ha corso solo due lombardia con il 21esimo dell'anno scorso a 2.30" come miglior risultato, sugli altri non riponevo manco speranze ed ero sicuro che sarebbe stata corsa dura.
Re: La crisi del ciclismo italiano
Esiste nelle grandi corse di un giorno dove siamo poco competitivi e oggi si è visto ampiamente, poi diciamo che c'è vita e questo è un bene, ma a livello senior ora come ora siamo poco più che comprimari.Salvatore77 ha scritto: ↑domenica 29 settembre 2024, 18:06 In questi mondiali praticamente siamo stati protagonisti in tutte le età, maschile e femminile, in linea e a cronometro, anche a squadre.
Tranne oggi.
Non cominciamo a dire le solite cose, tipo che si organizzano meno corse oppure non c'è una squadra WT.
Il ciclismo italiano non è in forma ma la crisi non esiste.
Re: La crisi del ciclismo italiano
Per me il ciclismo che conta è quello maschile pro
E oggi , a 60 km dall arrivo non c era più nessuno dei nostri
TIC scrive che il 25esimo posto è il peggior risultato degli ultimi 60 anni
Ma non c è crisi
Ma quando c è allora?
E oggi , a 60 km dall arrivo non c era più nessuno dei nostri
TIC scrive che il 25esimo posto è il peggior risultato degli ultimi 60 anni
Ma non c è crisi
Ma quando c è allora?
Re: La crisi del ciclismo italiano
Salvatore77 ha scritto: ↑domenica 29 settembre 2024, 18:06 In questi mondiali praticamente siamo stati protagonisti in tutte le età, maschile e femminile, in linea e a cronometro, anche a squadre.
Tranne oggi.
Non cominciamo a dire le solite cose, tipo che si organizzano meno corse oppure non c'è una squadra WT.
Il ciclismo italiano non è in forma ma la crisi non esiste.

Re: La crisi del ciclismo italiano
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Re: La crisi del ciclismo italiano
Magari si apre una discussione a parte, "la crisi del ciclismo italiano maschile professionista in linea sui percorsi duri".
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Re: La crisi del ciclismo italiano
Ma in tutti i percorsiSalvatore77 ha scritto: ↑domenica 29 settembre 2024, 18:15Magari si apre una discussione a parte, "la crisi del ciclismo italiano maschile professionista in linea sui percorsi duri".
L ultimo campione del mondo italiano? Record negativo
Il giro?
Ecc
L europeo aveva un percorso facilissimo
Primo dei nostri? 13esimo
Da quando non c è un italiano nei primi 10 corridori al mondo?
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Re: La crisi del ciclismo italiano
Per la corsa di oggi i nomi erano tre, Tiberi Ciccone e Bagioli, quello abbiamo al momento a prescindere da chi allena, io penso che per il futuro, non vicinissimo, qualcosa di buono uscirà, penso all'Avenir, Ciclocross, e Finn, scordiamoci i tempi di Bettini and co dominatori nelle Liegi, il ciclismo italiano, vista l'oggettività della pericolosità dello pratica sportiva dello stesso, soffrirà per il numero basso di praticanti, dal quale si spera comunque di riuscire ad estrarre il meglio..Salvatore77 ha scritto: ↑domenica 29 settembre 2024, 18:15Magari si apre una discussione a parte, "la crisi del ciclismo italiano maschile professionista in linea sui percorsi duri".
Re: La crisi del ciclismo italiano
sono d'accordo. Quando ho visto Ciccone scattare in falsopiano ai -70 senza un perchè ho sperato fosse una maglia francese.Bomby ha scritto: ↑domenica 29 settembre 2024, 17:51Lì forse è stato traviato dalla domanda di Giovannelli "sarà un mondiale tattico?".
Comunque è vero che il materiale umano è quello che è, ma è proprio in queste situazioni che devi tirare fuori l'inventiva e la bravura tattica. Non penso che i nostri siano molto inferiori a uno come il simpatico Ben Healy, o a Ben O'Connor, eppure loro sono arrivati a ridosso dei primi e si sono giocati le medaglie, mentre i nostri sono spariti ai -70.
Chiaro che, oltre che le gambe, anche la tattica della nostra nazionale facesse pietà.
Perché diavolo Bagioli è andato dietro a Pogacar? Cosa sperava di ottenere? Morire male come ha fatto in cima alla salita! Non c'è nessuno che gli abbia detto che chi lo segue poi stramazza? Quel che temo è che qualcuno gli abbia detto di stargli attaccato! Un genio!
E tante altre situazioni tattiche. I nostri dovevano stare lì, lasciar fare e tentare il colpo di mano. Cattaneo stava facendo bene, ma l'attacco insensato di Ciccone ai -70 che senso aveva?
Comunque i cinquanta scatti su salitelle e in piano che si sono visti nell'ultimo giro non sarebbero stati comunque nelle corde di uno scalatore come Ciccone.
L'unico italiano forse adatto al percorso sarebbe stato Bettiol in giornata di grazia.
Re: La crisi del ciclismo italiano
Secondo me Bennati è un CT competente ma poco motivato e motivante. Probabilmente si rende conto di avere a disposizione poco materiale umano e di suo fatica metterci qualcosa in più .Anche a livello di tattica mi rifiuto di pensare che abbia detto a Bagiloi rimani incollato a Pogacar o a Ciccone di attaccare ai -70. Tra l'altro le dichiarazioni post Parigi e Hasselt mi fanno pensare che non ci tenga a difendere il posto ad oltranza ed che in caso di licenziamento non si strapperebbe i capelli.
Credo nell'apparenza....
30 anni, semi-obeso, spelacchiato, con barba e occhiali...commenta un altro sport por favor
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