C'è pure un "famoso" sito che non si è ancora accorto dello scherzo.
Sul sito Colnago c'è ancora la possibilità di ammirare "l'opera d'arte":
https://www.colnago.com/it/colnagov3rs-dv/
C'è pure un "famoso" sito che non si è ancora accorto dello scherzo.
Lo stesso di comprare una bici all'ipermercato..
Avrebbe senso nelle bici da strada più sofisticate perché: freni di più davanti e dietro hai bisogno di una massa rotante più leggera, stiamo parlando di 200/300 Gr in meno. La differenza di feeling in frenata è risibile.
Beh aspetta, magari c'è chi ha pochi soldi e vuole una bici per fare 4 km per andare a lavoro. Il problema è il montaggio, nei centri commerciali sono dei cani nel montare. Mettono i fili che ti bloccano la ruota ecc. La qualità è bassa, ma per uno che magari vuole una biciclettina per andare per il paese...granfondista ha scritto: ↑sabato 17 aprile 2021, 6:52Lo stesso di comprare una bici all'ipermercato..![]()
beh, si sa, il freno a disco è spesso estremamente più rumoroso di quello tradizionale, a meno di non avere il tempo di portare la bici dal meccanico una settimana una volta al mese. Uno dei vari motivi che inducono a fare di tutto pur di evitarli.Leonardo Civitella ha scritto: ↑mercoledì 1 settembre 2021, 17:11 Il team Jumbo dispone di cicalini incorporati con i dischi? Inspiegabili le "fischiate" udite oggi fra la bici di Roglic e quelle dei propri compagni di squadra
Sicuramente faccio molta salita, con conseguenti molte discese...Pelaman ha scritto: ↑sabato 6 agosto 2022, 9:50 Porca miseria, brutta esperienza davvero.
L' usura comunque è connessa al tipo di percorsi che fai e quanto usi i freni più che al chilometraggio in sé.
Mi vengono in mente tre possibilità, pasticche finite, dischi bruciati, bolle d'aria nell'impianto.
Senza maggiori informazioni difficile capire a cosa sia dovuto il problema.
Io per esempio una volta alla fine di una discesa molto ripida e lunga in cui sono stato quasi sempre attaccato ai freni ho avuto un problema di fading dell' impianto dovuto al surriscaldamento.
La bici frenava meno, non è che non frenava per niente...
Guarda, nel mio caso faccio mea culpa: il problema è stato più mio che dell'impianto frenante in sé.lucks83 ha scritto: ↑sabato 6 agosto 2022, 10:56Sicuramente faccio molta salita, con conseguenti molte discese...Pelaman ha scritto: ↑sabato 6 agosto 2022, 9:50 Porca miseria, brutta esperienza davvero.
L' usura comunque è connessa al tipo di percorsi che fai e quanto usi i freni più che al chilometraggio in sé.
Mi vengono in mente tre possibilità, pasticche finite, dischi bruciati, bolle d'aria nell'impianto.
Senza maggiori informazioni difficile capire a cosa sia dovuto il problema.
Io per esempio una volta alla fine di una discesa molto ripida e lunga in cui sono stato quasi sempre attaccato ai freni ho avuto un problema di fading dell' impianto dovuto al surriscaldamento.
La bici frenava meno, non è che non frenava per niente...
Però accidenti... Non è che il Gavia verso santa caterina o lo stelvio verso trafoi li puoi fare a tomba aperta, con la strada aperta al traffico. È abbastanza ovvio farli attaccati ai freni per buona parte del tempo...
Se questo significa bruciare i dischi, o le pastiglie o scaldare troppo l'olio del circuito... Preferisco allora di gran lunga ritornare ai rim....
Ciao Herbie, non mi è capitato in curva ma nella strettoia di Uzza, appena prima di bormio e ormai in fondo alla discesa del Gavia.herbie ha scritto: ↑sabato 6 agosto 2022, 13:00 No, ma chi da decenni fa salite su tutto l'arco alpino xhe dice che il freno a disco non aggiunge nulla di necessario costringendo a una manutenzione tre/quattro volte maggiore, con conseguenti spese e soprattutto perdite di tempo, è un retrogrado rinco......
Ovvio che per un corridore che ha la bici revisionata e rimessa a punto dopo ogni corsa sono l'optimum quanto ad efficacia frenante.
Ma per un cicloturista o cicloamatore chenon deve tirare le staccate al limite i freni tradizionale andavano ancora benissimo.
Soprattutto è inaccettabile costringere tutti a montarli non producendo più bici di alta gamma se non per freni a disco!
Detto questo, mi pare strano che si sia verificato addirittura un blocco totale del freno, problema molto grave non credo dovuto a usura....
Giusto per capire quello che hai passato, in che curva ti è capitato ?
Allora, nel mio caso non posso dire di essere Savoldelli, ma non sono nemmeno un brocco totale.Pelaman ha scritto: ↑sabato 6 agosto 2022, 12:48Guarda, nel mio caso faccio mea culpa: il problema è stato più mio che dell'impianto frenante in sé.lucks83 ha scritto: ↑sabato 6 agosto 2022, 10:56Sicuramente faccio molta salita, con conseguenti molte discese...Pelaman ha scritto: ↑sabato 6 agosto 2022, 9:50 Porca miseria, brutta esperienza davvero.
L' usura comunque è connessa al tipo di percorsi che fai e quanto usi i freni più che al chilometraggio in sé.
Mi vengono in mente tre possibilità, pasticche finite, dischi bruciati, bolle d'aria nell'impianto.
Senza maggiori informazioni difficile capire a cosa sia dovuto il problema.
Io per esempio una volta alla fine di una discesa molto ripida e lunga in cui sono stato quasi sempre attaccato ai freni ho avuto un problema di fading dell' impianto dovuto al surriscaldamento.
La bici frenava meno, non è che non frenava per niente...
Però accidenti... Non è che il Gavia verso santa caterina o lo stelvio verso trafoi li puoi fare a tomba aperta, con la strada aperta al traffico. È abbastanza ovvio farli attaccati ai freni per buona parte del tempo...
Se questo significa bruciare i dischi, o le pastiglie o scaldare troppo l'olio del circuito... Preferisco allora di gran lunga ritornare ai rim....
Nel senso, avevo paura che di prendere troppa velocità perché la strada era stretta e molto pendente, e quindi mi sono fatto questa decina di km praticamente frenando di continuo.
Infatti guardando i tempi su strava, dove di solito mi piazzo a metà classifica circa sui vari segmenti, in quello specifico della discesa ero fra gli ultimi.![]()
L' impianto frenante non è pensato per lavorare in questa maniera ma fare frenate intense prima della curva e poi dare modo al sistema di raffreddarsi prima della curva successiva.
Che io sappia funziona così con tutti i sistemi a disco anche per i mezzi a motore dove però la cosa è mitigata dal fatto che hai anche il freno motore.
Ora magari non è il tuo caso però ci vuole anche un po' di tecnica di guida e pelo sullo stomaco su discese particolarmente impegnative.
Io vedo che i professionisti disco o rim non hanno problemi in discesa, al netto del problema tecnico che può capitare a chiunque con qualsiasi sistema di frenata, perché sanno guidare la bici.
Prima di scoraggiarmi cercherei di indagare meglio la natura del problema.
Hai sentito il meccanico?
Stando alla tua descrizione paiono proprio problemi dovute a bolle d'aria nell'olio. Può essere che hai sdraiato la bici o alzata in qualche maniera? Purtroppo ai rim non si può tornare se vuoi una bici di ultima generazione. Ormai anche i gruppi da assemblare sono tutti a disco, compreso gli enter level. Ora che il mercato tira, no, ma se ci sarà una stagnazione di cui si inizisbota vedere i segnali, i costruttori si inventeranno ancora qualcosa per rilanciare le vendite. A questi prezzi il mercato è destinato ad imploderelucks83 ha scritto: ↑sabato 6 agosto 2022, 9:20 Ciao a tutti, riprendo in mano il topic per chiedervi un parere.
Ho comprato a inizio anno una bicicletta con freni a disco (gruppo sram).
È la mia prima bici con questo tipo di freni, prima ho sempre avuto i rim.
La bici ha 8 mesi, di cui solo 5 di utilizzo perché per alcuni mesi sono dovuto stare fermo.
Inoltre non uso sempre quella, ma la alterno con la vecchia, che ho tenuto.
Con un calcolo spannometrico (faccio circa 8000 km all'anno in bici) , con questi freni ne avrò percorsi 2000/ 2500, visto il periodo di riposo forzato.
Possibile che l'olio del circuito idraulico sia già andato a farsi benedire?
Perché ieri, senza nessuna avvisaglia, quasi in fondo alla discesa del Gavia, sono rimasto senza freni e fortunatamente ho trovato una via di fuga in cui buttarmi alla disperata.
Non è stata una bella esperienza.....
Davvero bastano così pochi km per dover fare una revisione completa all'impianto?
Sono in albergo a bormio e ho la bici nel garage dell'albergo... Appesa alla ruota anteriore, quindi in piedi...sceriffo ha scritto: ↑sabato 6 agosto 2022, 13:46Stando alla tua descrizione paiono proprio problemi dovute a bolle d'aria nell'olio. Può essere che hai sdraiato la bici o alzata in qualche maniera? Purtroppo ai rim non si può tornare se vuoi una bici di ultima generazione. Ormai anche i gruppi da assemblare sono tutti a disco, compreso gli enter level. Ora che il mercato tira, no, ma se ci sarà una stagnazione di cui si inizisbota vedere i segnali, i costruttori si inventeranno ancora qualcosa per rilanciare le vendite. A questi prezzi il mercato è destinato ad imploderelucks83 ha scritto: ↑sabato 6 agosto 2022, 9:20 Ciao a tutti, riprendo in mano il topic per chiedervi un parere.
Ho comprato a inizio anno una bicicletta con freni a disco (gruppo sram).
È la mia prima bici con questo tipo di freni, prima ho sempre avuto i rim.
La bici ha 8 mesi, di cui solo 5 di utilizzo perché per alcuni mesi sono dovuto stare fermo.
Inoltre non uso sempre quella, ma la alterno con la vecchia, che ho tenuto.
Con un calcolo spannometrico (faccio circa 8000 km all'anno in bici) , con questi freni ne avrò percorsi 2000/ 2500, visto il periodo di riposo forzato.
Possibile che l'olio del circuito idraulico sia già andato a farsi benedire?
Perché ieri, senza nessuna avvisaglia, quasi in fondo alla discesa del Gavia, sono rimasto senza freni e fortunatamente ho trovato una via di fuga in cui buttarmi alla disperata.
Non è stata una bella esperienza.....
Davvero bastano così pochi km per dover fare una revisione completa all'impianto?
Credo proprio sia come dico io. Mai coricare o mettere in verticale le bici con freni a discolucks83 ha scritto: ↑sabato 6 agosto 2022, 14:15Sono in albergo a bormio e ho la bici nel garage dell'albergo... Appesa alla ruota anteriore, quindi in piedi...sceriffo ha scritto: ↑sabato 6 agosto 2022, 13:46Stando alla tua descrizione paiono proprio problemi dovute a bolle d'aria nell'olio. Può essere che hai sdraiato la bici o alzata in qualche maniera? Purtroppo ai rim non si può tornare se vuoi una bici di ultima generazione. Ormai anche i gruppi da assemblare sono tutti a disco, compreso gli enter level. Ora che il mercato tira, no, ma se ci sarà una stagnazione di cui si inizisbota vedere i segnali, i costruttori si inventeranno ancora qualcosa per rilanciare le vendite. A questi prezzi il mercato è destinato ad imploderelucks83 ha scritto: ↑sabato 6 agosto 2022, 9:20 Ciao a tutti, riprendo in mano il topic per chiedervi un parere.
Ho comprato a inizio anno una bicicletta con freni a disco (gruppo sram).
È la mia prima bici con questo tipo di freni, prima ho sempre avuto i rim.
La bici ha 8 mesi, di cui solo 5 di utilizzo perché per alcuni mesi sono dovuto stare fermo.
Inoltre non uso sempre quella, ma la alterno con la vecchia, che ho tenuto.
Con un calcolo spannometrico (faccio circa 8000 km all'anno in bici) , con questi freni ne avrò percorsi 2000/ 2500, visto il periodo di riposo forzato.
Possibile che l'olio del circuito idraulico sia già andato a farsi benedire?
Perché ieri, senza nessuna avvisaglia, quasi in fondo alla discesa del Gavia, sono rimasto senza freni e fortunatamente ho trovato una via di fuga in cui buttarmi alla disperata.
Non è stata una bella esperienza.....
Davvero bastano così pochi km per dover fare una revisione completa all'impianto?
Ma il circuito idraulico non è chiuso?sceriffo ha scritto: ↑sabato 6 agosto 2022, 14:53Credo proprio sia come dico io. Mai coricare o mettere in verticale le bici con freni a discolucks83 ha scritto: ↑sabato 6 agosto 2022, 14:15Sono in albergo a bormio e ho la bici nel garage dell'albergo... Appesa alla ruota anteriore, quindi in piedi...sceriffo ha scritto: ↑sabato 6 agosto 2022, 13:46
Stando alla tua descrizione paiono proprio problemi dovute a bolle d'aria nell'olio. Può essere che hai sdraiato la bici o alzata in qualche maniera? Purtroppo ai rim non si può tornare se vuoi una bici di ultima generazione. Ormai anche i gruppi da assemblare sono tutti a disco, compreso gli enter level. Ora che il mercato tira, no, ma se ci sarà una stagnazione di cui si inizisbota vedere i segnali, i costruttori si inventeranno ancora qualcosa per rilanciare le vendite. A questi prezzi il mercato è destinato ad implodere
Aria nell'impianto, al 100%.Pelaman ha scritto: ↑sabato 6 agosto 2022, 15:51 Questa discussione potrebbe fare al caso tuo:
https://www.bdc-mag.com/forum/t/leva-fr ... le.249179/
Pasticche finite o aria nell' impianto.
Con un esame visivo potresti essere in grado di stabilirlo anche da solo.
10-12 mila euro per avere un sistema che se tengo la bici una settimana in verticale può innescarsi un rischio gravissimo del genere e ci devo perdere il quadruplo del tempo in manutenzione oltre che in denaro? Scherzate vero? A fronte di un guadagno sensibile in frenata giusto se faccio la discesa dello Zoncolan e comunque con frequente possibilità di leggeri e fastidiosissimi sfregamenti da surriscaldamento e una minore semplicità nel montare e smontare le ruote, cosa che un ciclista non della domenica fa enne volte per mettere la bici in auto? Assurdo accettare una cosa del genere, parere personale. Utilizzare la bicicletta dev'essere un piacere, non una penitenza da pagare per altro a prezzo salato. Il cambio elettronico ha fatto fare un reale progresso, il freno a disco di bici da strada un regresso. E non entro nel discorso dei copertoncini da 26-28 - 30 e via dicendo , che se uno vuole i gommoni si può prendere pure la fat bike , non una superleggera.lucks83 ha scritto: ↑sabato 6 agosto 2022, 22:48Aria nell'impianto, al 100%.Pelaman ha scritto: ↑sabato 6 agosto 2022, 15:51 Questa discussione potrebbe fare al caso tuo:
https://www.bdc-mag.com/forum/t/leva-fr ... le.249179/
Pasticche finite o aria nell' impianto.
Con un esame visivo potresti essere in grado di stabilirlo anche da solo.
Ripresa in mano la bici oggi e, da fermo, ho provato a tirare i freni.
Le leve andavano ancora in fondo corsa.
Dopo qualche pompata hanno ripreso a funzionare, ed ecco perché ieri, dopo aver fatto praticamente tutta la discesa del Gavia, dopo il primo tratto di falsopiano in cui non ho usato i freni, sono rimasto senza.
La pressione dell'olio è bassa.
Il meccanico mi ha detto che il fatto di averla tenuta in verticale non ha di certo aiutato, può essere entrata dell'aria o che già c'era una bolla che fino ad ora non mi aveva mai dato problemi.
Il mercato della bici è già in grave sofferenza. È cresciuto più degli altri durante il lockdown e l'insostenibilità non solo del mezzo, ma anche degli accessori, sta portando all'implosione.
Sono d'accordo con te, però se vuoi un modello recente la scelta è obbligata. Sia costruttori che le aziende della componentistica hanno fatto una sorta di accordo che prevede solo il disco. Ormai tutte i telai sono per i dischi, e non trovi più un gruppo rim, forse qualche fondo di magazzino ormai azzerato pure quello. Lo dissi da subito, e basta leggere a ritroso questo thread, che erano solo svantaggi e nessun vantaggio, né per l'amatore, tanto meno per il prof che frena pochissimo. Savoldelli quei numeri li faceva con la bici in alluminio e freni rim che non erano certo performanti come gli ultimi. Poi, dal punto di vista cronologico è andata così: la prima ad investire esclusivamente sui dischi fu Specialized. Nessuno acquistava telai disk e per molti mesi restarono chiusi nei container nel far west, finché ci fu la conversione totale.herbie ha scritto: ↑domenica 7 agosto 2022, 6:5210-12 mila euro per avere un sistema che se tengo la bici una settimana in verticale può innescarsi un rischio gravissimo del genere e ci devo perdere il quadruplo del tempo in manutenzione oltre che in denaro? Scherzate vero? A fronte di un guadagno sensibile in frenata giusto se faccio la discesa dello Zoncolan e comunque con frequente possibilità di leggeri e fastidiosissimi sfregamenti da surriscaldamento e una minore semplicità nel montare e smontare le ruote, cosa che un ciclista non della domenica fa enne volte per mettere la bici in auto? Assurdo accettare una cosa del genere, parere personale. Utilizzare la bicicletta dev'essere un piacere, non una penitenza da pagare per altro a prezzo salato. Il cambio elettronico ha fatto fare un reale progresso, il freno a disco di bici da strada un regresso. E non entro nel discorso dei copertoncini da 26-28 - 30 e via dicendo , che se uno vuole i gommoni si può prendere pure la fat bike , non una superleggera.lucks83 ha scritto: ↑sabato 6 agosto 2022, 22:48Aria nell'impianto, al 100%.Pelaman ha scritto: ↑sabato 6 agosto 2022, 15:51 Questa discussione potrebbe fare al caso tuo:
https://www.bdc-mag.com/forum/t/leva-fr ... le.249179/
Pasticche finite o aria nell' impianto.
Con un esame visivo potresti essere in grado di stabilirlo anche da solo.
Ripresa in mano la bici oggi e, da fermo, ho provato a tirare i freni.
Le leve andavano ancora in fondo corsa.
Dopo qualche pompata hanno ripreso a funzionare, ed ecco perché ieri, dopo aver fatto praticamente tutta la discesa del Gavia, dopo il primo tratto di falsopiano in cui non ho usato i freni, sono rimasto senza.
La pressione dell'olio è bassa.
Il meccanico mi ha detto che il fatto di averla tenuta in verticale non ha di certo aiutato, può essere entrata dell'aria o che già c'era una bolla che fino ad ora non mi aveva mai dato problemi.
Io sono d'accordo con te.sceriffo ha scritto: ↑domenica 7 agosto 2022, 8:24Sono d'accordo con te, però se vuoi un modello recente la scelta è obbligata. Sia costruttori che le aziende della componentistica hanno fatto una sorta di accordo che prevede solo il disco. Ormai tutte i telai sono per i dischi, e non trovi più un gruppo rim, forse qualche fondo di magazzino ormai azzerato pure quello. Lo dissi da subito, e basta leggere a ritroso questo thread, che erano solo svantaggi e nessun vantaggio, né per l'amatore, tanto meno per il prof che frena pochissimo. Savoldelli quei numeri li faceva con la bici in alluminio e freni rim che non erano certo performanti come gli ultimi. Poi, dal punto di vista cronologico è andata così: la prima ad investire esclusivamente sui dischi fu Specialized. Nessuno acquistava telai disk e per molti mesi restarono chiusi nei container nel far west, finché ci fu la conversione totale.herbie ha scritto: ↑domenica 7 agosto 2022, 6:5210-12 mila euro per avere un sistema che se tengo la bici una settimana in verticale può innescarsi un rischio gravissimo del genere e ci devo perdere il quadruplo del tempo in manutenzione oltre che in denaro? Scherzate vero? A fronte di un guadagno sensibile in frenata giusto se faccio la discesa dello Zoncolan e comunque con frequente possibilità di leggeri e fastidiosissimi sfregamenti da surriscaldamento e una minore semplicità nel montare e smontare le ruote, cosa che un ciclista non della domenica fa enne volte per mettere la bici in auto? Assurdo accettare una cosa del genere, parere personale. Utilizzare la bicicletta dev'essere un piacere, non una penitenza da pagare per altro a prezzo salato. Il cambio elettronico ha fatto fare un reale progresso, il freno a disco di bici da strada un regresso. E non entro nel discorso dei copertoncini da 26-28 - 30 e via dicendo , che se uno vuole i gommoni si può prendere pure la fat bike , non una superleggera.lucks83 ha scritto: ↑sabato 6 agosto 2022, 22:48
Aria nell'impianto, al 100%.
Ripresa in mano la bici oggi e, da fermo, ho provato a tirare i freni.
Le leve andavano ancora in fondo corsa.
Dopo qualche pompata hanno ripreso a funzionare, ed ecco perché ieri, dopo aver fatto praticamente tutta la discesa del Gavia, dopo il primo tratto di falsopiano in cui non ho usato i freni, sono rimasto senza.
La pressione dell'olio è bassa.
Il meccanico mi ha detto che il fatto di averla tenuta in verticale non ha di certo aiutato, può essere entrata dell'aria o che già c'era una bolla che fino ad ora non mi aveva mai dato problemi.
Stanno facendo assomigliare la bicicletta ad un camion, freni a disco, tubeless, cruscotto con Garmin da 20”lucks83 ha scritto: ↑domenica 7 agosto 2022, 8:19 Sono d'accordo Herbie.
Io non ho speso 10 mila euro, ma il fastidio rimane.
Premesso che bisogna anche avere il tempo (e gli attrezzi) per farsi le manutenzioni a casa e non sempre ne ho (con una bambina piccola è già tanto se trovo il tempo per andare in bici)...
Anche volendo mettere la bici nella mano di un professionista, sono rotture di scatole: soldi che spendi, bici ferma dal meccanico che, magari, non te la fa subito (per questo ho furbescamente tenuto con me la mia vecchia Rim Brake) e comunque è altro tempo che se ne va per fare avanti e indietro dal meccanico.
Non bastasse questo, devi vivere col patema d'animo che, se vai in vacanza 10 giorni e ti fanno appendere la bici in verticale (ormai tutti gli alberghi fanno così per guadagnare spazio), anche se è appena stata revisionata puoi incorrere nella formazione di una bolla d'aria nell'impianto che ti lascia a piedi in una discesa come quella del Gavia?
Io ringrazio ancora un bel po' di santi.
Con i rim so che posso avere problemi col bagnato, ma intanto quando piove non esco.
E se mi becco l'acqua, so che cosa aspettarmi.
Inoltre, non mi piace il concetto della metodologia di guida.
Non sono uno che va piano, in discesa, diciamo che me la cavo.
Ma se voglio farmi una discesa in relax, o ci trovo tanto traffico come sullo stelvio, devo avere anche la possibilità di farla pinzando spesso.
Con i disc si crea il problema del bruciare disco e pastiglie.
Anche io sulla bici Rim cambio cavi e pattini una volta all'anno, con costi bassi.Bike65 ha scritto: ↑domenica 7 agosto 2022, 9:28Stanno facendo assomigliare la bicicletta ad un camion, freni a disco, tubeless, cruscotto con Garmin da 20”lucks83 ha scritto: ↑domenica 7 agosto 2022, 8:19 Sono d'accordo Herbie.
Io non ho speso 10 mila euro, ma il fastidio rimane.
Premesso che bisogna anche avere il tempo (e gli attrezzi) per farsi le manutenzioni a casa e non sempre ne ho (con una bambina piccola è già tanto se trovo il tempo per andare in bici)...
Anche volendo mettere la bici nella mano di un professionista, sono rotture di scatole: soldi che spendi, bici ferma dal meccanico che, magari, non te la fa subito (per questo ho furbescamente tenuto con me la mia vecchia Rim Brake) e comunque è altro tempo che se ne va per fare avanti e indietro dal meccanico.
Non bastasse questo, devi vivere col patema d'animo che, se vai in vacanza 10 giorni e ti fanno appendere la bici in verticale (ormai tutti gli alberghi fanno così per guadagnare spazio), anche se è appena stata revisionata puoi incorrere nella formazione di una bolla d'aria nell'impianto che ti lascia a piedi in una discesa come quella del Gavia?
Io ringrazio ancora un bel po' di santi.
Con i rim so che posso avere problemi col bagnato, ma intanto quando piove non esco.
E se mi becco l'acqua, so che cosa aspettarmi.
Inoltre, non mi piace il concetto della metodologia di guida.
Non sono uno che va piano, in discesa, diciamo che me la cavo.
Ma se voglio farmi una discesa in relax, o ci trovo tanto traffico come sullo stelvio, devo avere anche la possibilità di farla pinzando spesso.
Con i disc si crea il problema del bruciare disco e pastiglie.
Il business non finisce all’acquisto ma continua con le regolazioni e la manutenzione.
Io possiedo l’ultimo modello top prima del freno a disco con freni a pattino a doppio caliper, e frena benissimo, anche troppo a volte, manutenzione 0 cambio i pattini e i cavi una volta ogni 1/2 anni con costi risibili.
Secondo me quando paghi un telaio 4000 euro dovresti avere la possibilità di scegliere le due configurazioni di frenata.
Bella ha anche i freni direct mount!pacho ha scritto: ↑domenica 7 agosto 2022, 12:40 D'accordo su tutto. A tutto ciò aggiungiamo en passant quasi mezzochilo di differenza di peso. Una follia.
Oggi qui vicino Shanghai ho iniziato a fare visite melliflue a negozi di bici in vista dell'acquisto: mi hanno proposto una trek emonda o come si chiama con shimano ultegra. La peso: 8.7 kg![]()
La mia ultima bici da corsa l'ho presa nel 2013, telaio e ruote China, sram red, 6.4 kg.
Mi sa che mi butto sulla Giant TCR...che ancora offre la versione rim.
Bella bici!Bike65 ha scritto: ↑domenica 7 agosto 2022, 14:47Bella ha anche i freni direct mount!pacho ha scritto: ↑domenica 7 agosto 2022, 12:40 D'accordo su tutto. A tutto ciò aggiungiamo en passant quasi mezzochilo di differenza di peso. Una follia.
Oggi qui vicino Shanghai ho iniziato a fare visite melliflue a negozi di bici in vista dell'acquisto: mi hanno proposto una trek emonda o come si chiama con shimano ultegra. La peso: 8.7 kg![]()
La mia ultima bici da corsa l'ho presa nel 2013, telaio e ruote China, sram red, 6.4 kg.
Mi sa che mi butto sulla Giant TCR...che ancora offre la versione rim.
la Bottecchia in alluminio che comprai nel lontano 2004 per fare le gf pesava 7 etti in meno con cambio Ultegra di quegli anni...pacho ha scritto: ↑domenica 7 agosto 2022, 12:40 D'accordo su tutto. A tutto ciò aggiungiamo en passant quasi mezzochilo di differenza di peso. Una follia.
Oggi qui vicino Shanghai ho iniziato a fare visite melliflue a negozi di bici in vista dell'acquisto: mi hanno proposto una trek emonda o come si chiama con shimano ultegra. La peso: 8.7 kg![]()
No quella di Colnago è solo marketing. Vorrebbe dire rivoluzionare di nuovo tutto, produzione dai telai ai gruppi, magazzini etc, in un momento in cui il mercato delle bici è ai minimi storiciPafer1 ha scritto: ↑mercoledì 7 agosto 2024, 15:50 Tiro su' questo glorioso thread perche', proprio oggi, Colnago ha presentato la C68 con freni a pattino. Una decisione piuttosto curiosa dopo l'egemonia dei freni a disco non solo nelle corse, ma anche sul mercato.
Ma la domanda e': potrebbero tornare anche nelle corse?
Colnago può permettersi di farlo, perché la C68 è costruita sulla base di un telaio in carbonio modulare e con inserti in titanio.
Di primo acchito anche io la trovo un'idea carina, certo tutto dipendera' dalle vendite per capire la vera finalita' di questa trovata.lucks83 ha scritto: ↑mercoledì 7 agosto 2024, 21:46
A me sembra comunque un'operazione carina e sensibile nei confronti degli amanti dei Rim (e a me piacciono sempre), se hai la possibilità di venir loro incontro, perché no?
Anche De Rosa ha in gamma uno dei due modelli in titanio realizzato apposta con tecnologia rim.
Infatti non ha senso, perché andrebbero riprogettati tutti i telai, le ruote, rimodulati i magazzini.
Certo ma i produttori non fanno beneficenzaPafer1 ha scritto: ↑mercoledì 7 agosto 2024, 22:10Di primo acchito anche io la trovo un'idea carina, certo tutto dipendera' dalle vendite per capire la vera finalita' di questa trovata.lucks83 ha scritto: ↑mercoledì 7 agosto 2024, 21:46
A me sembra comunque un'operazione carina e sensibile nei confronti degli amanti dei Rim (e a me piacciono sempre), se hai la possibilità di venir loro incontro, perché no?
Anche De Rosa ha in gamma uno dei due modelli in titanio realizzato apposta con tecnologia rim.
Cio' che non mi convince e' se alternative come questa si potevano fare anche prima, senza mai interrompere l'offerta sul mercato di telai Rim (che ovviamente piacciono anche a me, che al disco ancora ci debbo passare).
tutto ciò è tanto evidente (che siano migliori sotto ogni aspetto, tranne quello sostanzialmente inutile per un cicloamatore che sappia andare in bici, della potenza frenante), quanto improbabile.
Anche perché la potenza frenante su quel pezzetto minuscolo di copertone su strada significa bloccare le ruote
I soldi li hanno fatti obbligando l’amatore a comprare la bicicletta col disco, i negozianti dicevano che poi usata quella con i pattini valeva molto meno. Quindi più soldi per acquistare la bicicletta,più peso più manutenzione. Altro cinema per i tubeless, scomodi da mettere e da togliere, rabbocco liquido se fori deciso devi poi mettere la camera e se sei per strada non riesci a stallonare e ritallonare. Eppure leggi e ti convincono che il tubeless è più comodo più scorrevole (…) ti protegge dalle forature… Quindi cambi i cerchi, ma quale? Quello compatibile con la gomma ussignur con o senza uncino? Ma senza che risparmi 80 g sul cerchio visto che ne hai aggiunti 150 tra gomma e liquido, ma poi magari rischi che in discesa la gomma esce dal cerchio. Ah si 28 non basta più adesso ci vuole il. 32 molto più scorrevole e comodo (…) Li hanno presi per il culo ormai da anni costringendoli a spendere sul nuovo e a passare dal meccanico molto più di prima.
il tubeless ha dei vantaggi per quello che li ho usati.Liars75 ha scritto: ↑venerdì 9 agosto 2024, 8:41I soldi li hanno fatti obbligando l’amatore a comprare la bicicletta col disco, i negozianti dicevano che poi usata quella con i pattini valeva molto meno. Quindi più soldi per acquistare la bicicletta,più peso più manutenzione. Altro cinema per i tubeless, scomodi da mettere e da togliere, rabbocco liquido se fori deciso devi poi mettere la camera e se sei per strada non riesci a stallonare e ritallonare. Eppure leggi e ti convincono che il tubeless è più comodo più scorrevole (…) ti protegge dalle forature… Quindi cambi i cerchi, ma quale? Quello compatibile con la gomma ussignur con o senza uncino? Ma senza che risparmi 80 g sul cerchio visto che ne hai aggiunti 150 tra gomma e liquido, ma poi magari rischi che in discesa la gomma esce dal cerchio. Ah si 28 non basta più adesso ci vuole il. 32 molto più scorrevole e comodo (…) Li hanno presi per il culo ormai da anni costringendoli a spendere sul nuovo e a passare dal meccanico molto più di prima.