rizz23 ha scritto: ↑lunedì 21 ottobre 2024, 13:07
Pescando fior da fiore solo i dati che convengono alle tesi disfattiste, magari convincerete davvero qualcuno.
Ma Varese 2008 con tanti italiani in lizza e la vittoria di Ballan fece il 7,79 % per l'ultima ora scarsa.
Glasgow 2023 con Bettiol in lizza ma non fino alla fine e il successo di Van der Poel il 12,82% per poco più di tre ore.
E non vi sfuggirà che tra il 2008 e il 2023 è nato e cresciuto velocemente l'ascolto su dispositivi mobili.
Il ciclismo fa stabilmente e regolarmente gli ascolti più alti per qualsiasi sport in chiaro.
Fanno eccezione Olimpiadi e Mondiali di calcio (ogni quattro anni), la finale di Coppa Davis di tennis con l'Italia che vince e pochissimo altro.
Per il tennis individuale hanno stappato e fatto comunicati per ascolti analoghi alla tappa più insulsa del Tour.
Poi ci sono oscillazioni, giornate dove ci sono eventi concomitanti, altri fattori che incidono sui singoli dati.
Ma il ciclismo in tv è in grossa grossa salute e un effetto Pogačar c'è eccome
non conosco i dati, ma anche secondo me l'effetto Pogačar esiste. E' molto più conosciuto di quanto fu Froome ai tempi d'oro.
Non fama stratosferica, ma oltre la cerchia di appassionati sì.
discorso più complesso se si parla di seguito dello sport in generale, troppe variabili per semplificare in un semplice crisi/no crisi.
i soli numeri non spiegano un fenomeno.
90 minuto non può più esistere per mille ragioni (calcio spezzatino, Pay tv, ecc.), quei numeri erano mostruosi, chi li fa oggi? nessuno, ma nemmeno è un confronto fattibile. Così per il resto, fatte le debite proporzioni e differenze.
credo che i dati oggi debbano essere pesati diversamente.
poi la mia impressione è che lo sport (tutto) sia complessivamente meno seguito, più praticato, ma ancora un fenomeno molto consistente, almeno fino a quando non saranno le nuove generazioni ad essere maggioranza.
La Tribuna del Sarto, luogo esterno alla Plaza de Toros occupato da chi segue la corrida ascoltando le voci del pubblico; un'eco, ago e filo di una narrazione, un “restar qui sullo stradone impolverato” a descrivere il silenzio tra una moto e l’altra