Il clima che cambia

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Re: Il clima che cambia

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bicycleran ha scritto: venerdì 15 novembre 2024, 11:36
jumbo ha scritto: venerdì 15 novembre 2024, 10:34
bicycleran ha scritto: giovedì 14 novembre 2024, 23:08 La temperatura inizia a salire negli anni 80, ma del 1800, con la prima rivoluzione industriale. Negli 80 del 1900 si impenna principalmente per la progressiva messa al bando aerosol industriali, che avevano un effetto di raffreddamento temporaneo ma provocavano piogge acide e problemi respiratori.

Le emissioni attuali incidono sul cumulato, certo. Del pregresso non si tiene conto quando si elaborano i percorsi di riduzione.
la temperatura veramente inizia a salire nel 1830, ma dubito che possiamo attribuire alle emissioni antropiche pure quello
la temperatura sale e scende per tanti motivi, ma negli ultimi 150 anni la causa principale è una, osservata e misurabile.
Veramente dai numeri sulla concentrazione di CO2 e sulla temperatura, si vede che fino a qualche decennio dopo la II guerra mondiale la temperatura ha un andamento con alti e bassi che si possono correlare ad eventi episodici non legati necessariamente alla CO2.
Dagli anni 80 in poi con la CO2 che si è avvicinata e poi ha superato le 400 ppm la correlazione appare molto più marcata. Quindi dagli anni 80 in poi appare il driver più importante, prima è uno dei driver ma non sempre il principale.
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jumbo ha scritto: venerdì 15 novembre 2024, 12:31
bicycleran ha scritto: venerdì 15 novembre 2024, 11:36
jumbo ha scritto: venerdì 15 novembre 2024, 10:34

la temperatura veramente inizia a salire nel 1830, ma dubito che possiamo attribuire alle emissioni antropiche pure quello
la temperatura sale e scende per tanti motivi, ma negli ultimi 150 anni la causa principale è una, osservata e misurabile.
Veramente dai numeri sulla concentrazione di CO2 e sulla temperatura, si vede che fino a qualche decennio dopo la II guerra mondiale la temperatura ha un andamento con alti e bassi che si possono correlare ad eventi episodici non legati necessariamente alla CO2.
Dagli anni 80 in poi con la CO2 che si è avvicinata e poi ha superato le 400 ppm la correlazione appare molto più marcata. Quindi dagli anni 80 in poi appare il driver più importante, prima è uno dei driver ma non sempre il principale.
Esattamente. Poi ovvio funziona ad accumulo, ma visto che la macchina del tempo non esiste se si vuole agire bisogna farlo sulle emissioni future. Quindi le nostre sono praticamente irrilevanti, poi per carità ognuno può spegnere il riscaldamento e contribuire girando in bici, ma la vedo utopica
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Re: Il clima che cambia

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Dopo gli anni '80 le emissioni globali sono aumentate in modo marcato e quindi la velocità di aumento della concentrazione di CO2 è aumentata in modo altrettanto marcato.
L'aumento di temperatura media globale segue lo stesso andamento.
Negli ultimi 30 anni le economie storicamente avanzate hanno mantenuto o ridotto le emissioni, e ciò nonostante le emissioni globali sono molto aumentate per l'industrializzazione degli ex paesi in via di sviluppo.
Insomma, va bene che la CO2 si accumula, ma il grosso del problema di oggi e del futuro dipende da quel che è successo dagli anni '90 in poi fuori dalle economie storicamente avanzate.
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jumbo ha scritto: venerdì 15 novembre 2024, 13:28 Dopo gli anni '80 le emissioni globali sono aumentate in modo marcato e quindi la velocità di aumento della concentrazione di CO2 è aumentata in modo altrettanto marcato.
L'aumento di temperatura media globale segue lo stesso andamento.
Negli ultimi 30 anni le economie storicamente avanzate hanno mantenuto o ridotto le emissioni, e ciò nonostante le emissioni globali sono molto aumentate per l'industrializzazione degli ex paesi in via di sviluppo.
Insomma, va bene che la CO2 si accumula, ma il grosso del problema di oggi e del futuro dipende da quel che è successo dagli anni '90 in poi fuori dalle economie storicamente avanzate.
Non c'è aumento marcato nergli anni 80, la crescita delle emissioni è lineare nel te

"Va bene" un par de' palle, chi rompe paga.
Specie se ha nascosto la veraità per anni.
E se ha delocalizzato la produzione industriale.
Probabilmente egli è un seguace del materialismo dialettico che tutto spiega coi cosiddetti fattori economici, anche i foruncoli di Malabrocca. Dino Buzzati al Giro D'Italia
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chinaski89 ha scritto: venerdì 15 novembre 2024, 12:52
jumbo ha scritto: venerdì 15 novembre 2024, 12:31
bicycleran ha scritto: venerdì 15 novembre 2024, 11:36

la temperatura sale e scende per tanti motivi, ma negli ultimi 150 anni la causa principale è una, osservata e misurabile.
Veramente dai numeri sulla concentrazione di CO2 e sulla temperatura, si vede che fino a qualche decennio dopo la II guerra mondiale la temperatura ha un andamento con alti e bassi che si possono correlare ad eventi episodici non legati necessariamente alla CO2.
Dagli anni 80 in poi con la CO2 che si è avvicinata e poi ha superato le 400 ppm la correlazione appare molto più marcata. Quindi dagli anni 80 in poi appare il driver più importante, prima è uno dei driver ma non sempre il principale.
Esattamente. Poi ovvio funziona ad accumulo, ma visto che la macchina del tempo non esiste se si vuole agire bisogna farlo sulle emissioni future. Quindi le nostre sono praticamente irrilevanti, poi per carità ognuno può spegnere il riscaldamento e contribuire girando in bici, ma la vedo utopica

Prova a dirlo ai paesi in via di sviluppo e vedi che gran pernacchie ti fanno.
Tu Occidente hai distrutto il pianeta per arrichirti e ora dobbiamo metterci una pezza noi? Proprio ora che non cominciamo a non soffrire più la fame?
Ultima modifica di bicycleran il venerdì 15 novembre 2024, 14:23, modificato 1 volta in totale.
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jumbo ha scritto: venerdì 15 novembre 2024, 12:31
bicycleran ha scritto: venerdì 15 novembre 2024, 11:36
jumbo ha scritto: venerdì 15 novembre 2024, 10:34

la temperatura veramente inizia a salire nel 1830, ma dubito che possiamo attribuire alle emissioni antropiche pure quello
la temperatura sale e scende per tanti motivi, ma negli ultimi 150 anni la causa principale è una, osservata e misurabile.
Veramente dai numeri sulla concentrazione di CO2 e sulla temperatura, si vede che fino a qualche decennio dopo la II guerra mondiale la temperatura ha un andamento con alti e bassi che si possono correlare ad eventi episodici non legati necessariamente alla CO2.
Anche l'aumento anomalo che si registra fino agli anni 40 è legato a quello. Poi per periodi limitati possono anche prevalere controtendenze per cause naturali, ma la tendenza è quella.
Ti invito a guardare qualche grafico che si estende agli ultimi secoli, se non ti è chiaro.
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jumbo ha scritto: venerdì 15 novembre 2024, 12:25
bicycleran ha scritto: venerdì 15 novembre 2024, 11:39
jumbo ha scritto: venerdì 15 novembre 2024, 10:38
Ok, nel 2019 il sorpasso non era ancora avvenuto, ma a questi ritmi non ci metteranno molto a farlo.Immagine
E' possibile ma non è detto, visti i ritmi con cui stanno pompando nucleare, fotovoltaico, batterie ecc.
E comunque parliamo di un'area molto più popolosa dell'Europa.
Stanno pompando nucleare fotovoltaico ecc. ecc., ma comunque i MW installati in Cina per centrali a carbone sono cresciuti più di quanto siano cresciuti i MW installati di rinnovabili e le emissioni di CO2 della Cina continuano ad aumentare.
La Cina se vuole azzera le emissioni da un anno all'altro, su queste cose non va tanto per il sottile.
Ma siccome gli obiettivi solo al 2050 per il momento fa quello che più le conviene.
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bicycleran ha scritto: venerdì 15 novembre 2024, 14:18
jumbo ha scritto: venerdì 15 novembre 2024, 12:25
bicycleran ha scritto: venerdì 15 novembre 2024, 11:39

E' possibile ma non è detto, visti i ritmi con cui stanno pompando nucleare, fotovoltaico, batterie ecc.
E comunque parliamo di un'area molto più popolosa dell'Europa.
Stanno pompando nucleare fotovoltaico ecc. ecc., ma comunque i MW installati in Cina per centrali a carbone sono cresciuti più di quanto siano cresciuti i MW installati di rinnovabili e le emissioni di CO2 della Cina continuano ad aumentare.
La Cina se vuole azzera le emissioni da un anno all'altro, su queste cose non va tanto per il sottile.
Ma siccome gli obiettivi solo al 2050 per il momento fa quello che più le conviene.
Ecco, non ero io a dire che stanno pompando su nucleare ecc. ecc., però.
E quindi se la Cina va avanti a emettere il doppio e più del secondo responsabile delle emissioni, il sorpasso sulla somma integrale delle emissioni storiche è dietro l'angolo, che è quello che stavo dicendo prima.
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bicycleran ha scritto: venerdì 15 novembre 2024, 14:09
chinaski89 ha scritto: venerdì 15 novembre 2024, 12:52
jumbo ha scritto: venerdì 15 novembre 2024, 12:31
Veramente dai numeri sulla concentrazione di CO2 e sulla temperatura, si vede che fino a qualche decennio dopo la II guerra mondiale la temperatura ha un andamento con alti e bassi che si possono correlare ad eventi episodici non legati necessariamente alla CO2.
Dagli anni 80 in poi con la CO2 che si è avvicinata e poi ha superato le 400 ppm la correlazione appare molto più marcata. Quindi dagli anni 80 in poi appare il driver più importante, prima è uno dei driver ma non sempre il principale.
Esattamente. Poi ovvio funziona ad accumulo, ma visto che la macchina del tempo non esiste se si vuole agire bisogna farlo sulle emissioni future. Quindi le nostre sono praticamente irrilevanti, poi per carità ognuno può spegnere il riscaldamento e contribuire girando in bici, ma la vedo utopica

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Quel che si vede è che sia le emissioni sia la temperatura aumentano nettamente dagli anni '80 in poi.
Quindi finché era solo l'Occidente ad essere industrializzato, gli impiatti sull'ambiente erano più contenuti e gestibili.
Anche a livello di "distruzione del pianeta" in senso lato, fino agli anni 80 e 90 certi danni dell'inquinamento e deforestazione che vediamo oggi in Asia e Sudamerica allora non esistevano.
Giustamente anche gli altri paesi vogliono migliorare le proprie condizioni di vita, ma da 30 anni le emissioni dei paesi occidentali sono diminuite e le loro sono esplose. Noi il nostro lo stiamo facendo. Loro stanno facendo i nostri stessi errori di decenni fa ad una scala più grande.
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bicycleran ha scritto: venerdì 15 novembre 2024, 14:08
jumbo ha scritto: venerdì 15 novembre 2024, 13:28 Dopo gli anni '80 le emissioni globali sono aumentate in modo marcato e quindi la velocità di aumento della concentrazione di CO2 è aumentata in modo altrettanto marcato.
L'aumento di temperatura media globale segue lo stesso andamento.
Negli ultimi 30 anni le economie storicamente avanzate hanno mantenuto o ridotto le emissioni, e ciò nonostante le emissioni globali sono molto aumentate per l'industrializzazione degli ex paesi in via di sviluppo.
Insomma, va bene che la CO2 si accumula, ma il grosso del problema di oggi e del futuro dipende da quel che è successo dagli anni '90 in poi fuori dalle economie storicamente avanzate.
Non c'è aumento marcato nergli anni 80, la crescita delle emissioni è lineare nel te

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Specie se ha nascosto la veraità per anni.
E se ha delocalizzato la produzione industriale.
https://ilblogdellasci.wordpress.com/20 ... ni-di-co2/
Le emissioni di CO2 dal 1991 al 2019 hanno superato le emissioni dal 1750 al 1990.
Se sommi quelle dal 2020 in poi il confronto non può che essere ancora più sbilanciato.
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jumbo ha scritto: venerdì 15 novembre 2024, 14:46
bicycleran ha scritto: venerdì 15 novembre 2024, 14:08
jumbo ha scritto: venerdì 15 novembre 2024, 13:28 Dopo gli anni '80 le emissioni globali sono aumentate in modo marcato e quindi la velocità di aumento della concentrazione di CO2 è aumentata in modo altrettanto marcato.
L'aumento di temperatura media globale segue lo stesso andamento.
Negli ultimi 30 anni le economie storicamente avanzate hanno mantenuto o ridotto le emissioni, e ciò nonostante le emissioni globali sono molto aumentate per l'industrializzazione degli ex paesi in via di sviluppo.
Insomma, va bene che la CO2 si accumula, ma il grosso del problema di oggi e del futuro dipende da quel che è successo dagli anni '90 in poi fuori dalle economie storicamente avanzate.
Non c'è aumento marcato nergli anni 80, la crescita delle emissioni è lineare nel te

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Specie se ha nascosto la veraità per anni.
E se ha delocalizzato la produzione industriale.
https://ilblogdellasci.wordpress.com/20 ... ni-di-co2/
Le emissioni di CO2 dal 1991 al 2019 hanno superato le emissioni dal 1750 al 1990.
Se sommi quelle dal 2020 in poi il confronto non può che essere ancora più sbilanciato.
Come puoi vedere il tasso di crescita delle emissioni dalla seconda metà degli anni 60 è analogo a quello del periodo successivo. Più l'economia si allarga e più aumentano, almeno finché non si prende coscienza del problema e la crescita delle emissioni comincia a rallentare. Aggiungi che da qualche decennio i prodotti che usiamo noi sono made in China anche se marchiati Microsoft, e il quadro è quasi completo.
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bicycleran ha scritto: venerdì 15 novembre 2024, 14:09
chinaski89 ha scritto: venerdì 15 novembre 2024, 12:52
jumbo ha scritto: venerdì 15 novembre 2024, 12:31
Veramente dai numeri sulla concentrazione di CO2 e sulla temperatura, si vede che fino a qualche decennio dopo la II guerra mondiale la temperatura ha un andamento con alti e bassi che si possono correlare ad eventi episodici non legati necessariamente alla CO2.
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Ma infatti è anche comprensibile il loro punto di vista. Così come il nostro. Ergo non si risolverà nulla fino a che non ci sarà una tecnologia che superi le emissioni più dannose. Non è semplicemente nella nostra natura di esseri umani. Ad oggi l'unico modo di mitigare sarebbe nucleare a manetta+fonti rinnovabili, ma in primis nucleare a manetta.
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jumbo ha scritto: venerdì 15 novembre 2024, 14:46
bicycleran ha scritto: venerdì 15 novembre 2024, 14:08
jumbo ha scritto: venerdì 15 novembre 2024, 13:28 Dopo gli anni '80 le emissioni globali sono aumentate in modo marcato e quindi la velocità di aumento della concentrazione di CO2 è aumentata in modo altrettanto marcato.
L'aumento di temperatura media globale segue lo stesso andamento.
Negli ultimi 30 anni le economie storicamente avanzate hanno mantenuto o ridotto le emissioni, e ciò nonostante le emissioni globali sono molto aumentate per l'industrializzazione degli ex paesi in via di sviluppo.
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Le emissioni di CO2 dal 1991 al 2019 hanno superato le emissioni dal 1750 al 1990.
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Questo è proprio lapalissiano, non vedo come si possa negare o pensare che non sia così
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chinaski89 ha scritto: venerdì 15 novembre 2024, 15:13
bicycleran ha scritto: venerdì 15 novembre 2024, 14:09
chinaski89 ha scritto: venerdì 15 novembre 2024, 12:52

Esattamente. Poi ovvio funziona ad accumulo, ma visto che la macchina del tempo non esiste se si vuole agire bisogna farlo sulle emissioni future. Quindi le nostre sono praticamente irrilevanti, poi per carità ognuno può spegnere il riscaldamento e contribuire girando in bici, ma la vedo utopica

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Ma infatti è anche comprensibile il loro punto di vista. Così come il nostro. Ergo non si risolverà nulla fino a che non ci sarà una tecnologia che superi le emissioni più dannose. Non è semplicemente nella nostra natura di esseri umani. Ad oggi l'unico modo di mitigare sarebbe nucleare a manetta+fonti rinnovabili, ma in primis nucleare a manetta.
Il nucleare dà una mano ma ha anche tanti problemi di tempi, costi, efficienza industriale. E poi devi comunque elettrificare tutto. Francamente non lo vedo come una panacea, specie per fare in fretta.
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chinaski89 ha scritto: venerdì 15 novembre 2024, 15:15
jumbo ha scritto: venerdì 15 novembre 2024, 14:46
bicycleran ha scritto: venerdì 15 novembre 2024, 14:08

Non c'è aumento marcato nergli anni 80, la crescita delle emissioni è lineare nel te

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Le emissioni di CO2 dal 1991 al 2019 hanno superato le emissioni dal 1750 al 1990.
Se sommi quelle dal 2020 in poi il confronto non può che essere ancora più sbilanciato.
Questo è proprio lapalissiano, non vedo come si possa negare o pensare che non sia così
La cosa di cui non mi capacito io è come si possa addebitare a uno stato africano il fatto che l'industria estrattiva che opera nel suo paese per produrre beni di consumo degli americani emetta gas serra. È chiaro che non si tratta di una misurazione equa.

Oltre a questo, prendendo date in maniera arbitraria si può dimostrare un po' quello che si vuole.
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Lo stato africano ha emissioni risibili anche con l'industria estrattiva americana.
Lo stato cinese con le aziende gigantesche semi-statali ha un impatto enorme. E i prodotti che costruiscono li vendono loro in occidente e si arricchiscono anche loro.
Le industrie estrattive di litio nel sud est asiatico che devastano l'ambiente sono in gran parte cinesi.
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Re: Il clima che cambia

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jumbo ha scritto: venerdì 15 novembre 2024, 15:53 Lo stato africano ha emissioni risibili anche con l'industria estrattiva americana.
Lo stato cinese con le aziende gigantesche semi-statali ha un impatto enorme. E i prodotti che costruiscono li vendono loro in occidente e si arricchiscono anche loro.
Le industrie estrattive di litio nel sud est asiatico che devastano l'ambiente sono in gran parte cinesi.
Come anche i pannelli solari, le auto elettriche e le batterie fondamentali per decarbonizzare.

Inoltre se vai a vedere l'impatto pro capite, la Cina fai fatica a trovarla
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bicycleran ha scritto: venerdì 15 novembre 2024, 15:33
chinaski89 ha scritto: venerdì 15 novembre 2024, 15:13
bicycleran ha scritto: venerdì 15 novembre 2024, 14:09


Prova a dirlo ai paesi in via di sviluppo e vedi che gran pernacchie ti fanno.
Tu Occidente hai distrutto il pianeta per arrichirti e ora dobbiamo metterci una pezza noi? Proprio ora che non cominciamo a non soffrire più la fame?
Ma infatti è anche comprensibile il loro punto di vista. Così come il nostro. Ergo non si risolverà nulla fino a che non ci sarà una tecnologia che superi le emissioni più dannose. Non è semplicemente nella nostra natura di esseri umani. Ad oggi l'unico modo di mitigare sarebbe nucleare a manetta+fonti rinnovabili, ma in primis nucleare a manetta.
Il nucleare dà una mano ma ha anche tanti problemi di tempi, costi, efficienza industriale. E poi devi comunque elettrificare tutto. Francamente non lo vedo come una panacea, specie per fare in fretta.
Non c'è altro però. O nucleare o si emette sempre di più. Anzi probabile che le emissioni aumentino comunque anche col nucleare, fossero tutti matti come noi o i crucchi saremmo già tutti ibernati con la corrente del golfo sparita
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chinaski89 ha scritto: venerdì 15 novembre 2024, 21:22
bicycleran ha scritto: venerdì 15 novembre 2024, 15:33
chinaski89 ha scritto: venerdì 15 novembre 2024, 15:13

Ma infatti è anche comprensibile il loro punto di vista. Così come il nostro. Ergo non si risolverà nulla fino a che non ci sarà una tecnologia che superi le emissioni più dannose. Non è semplicemente nella nostra natura di esseri umani. Ad oggi l'unico modo di mitigare sarebbe nucleare a manetta+fonti rinnovabili, ma in primis nucleare a manetta.
Il nucleare dà una mano ma ha anche tanti problemi di tempi, costi, efficienza industriale. E poi devi comunque elettrificare tutto. Francamente non lo vedo come una panacea, specie per fare in fretta.
Non c'è altro però. O nucleare o si emette sempre di più. Anzi probabile che le emissioni aumentino comunque anche col nucleare, fossero tutti matti come noi o i crucchi saremmo già tutti ibernati con la corrente del golfo sparita
Però mi pare (a memoria) che nel mondo non ci si stia puntando più di tanto, la quota di energia prodotta dal nucleare non cresce significativamente.

Certo chi ce l'ha farebbe meglio a non smantellarlo e magari a estenderlo; il problema è farlo da capo, con tutto quello che comporta. La Polonia ha preso questa decisione vent'anni fa e ancora non ha reattori in funzione, nel frattempo ha trascurato le rinnovabili ed emette gas come una gigantesca mucca scorreggiona. Dubito che possa raggiungere net zero nel 2050.
Gli unici veloci sono i paesi dell'estremo oriente o quelli autoritari, come la Bielorussia che ci ha messo vent'anni all inclusive.
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Re: Il clima che cambia

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Un'altra questione politicamente sensibile è l'accuratezza delle misurazione, fondamentalmente ridicole prima degli anni 50 ma sostanzialmente coordinate dopo il 1990, quindi già in epoca UNFCCC.

Per dire, anche negli USA, nel 2024, alcuni dati sono inventati, chissà che accadeva in passato quando per misurare gli oceani buttavano un secchio in acqua

https://x.com/_ClimateCraze/status/1857 ... aqG5w&s=09

Di fatto quella del monitoraggio del clima è una scienza recente e soffre della difficoltà di non essere una scienza sperimentale
“Our interest’s on the dangerous edge of things.
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Maìno della Spinetta
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Re: Il clima che cambia

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Intanto i ricchi arricchiti voi soldi inglesi su preparano a ospitare i mondiali di sci nel deserto

https://www.dovesciare.it/news/2024-01- ... otogallery

Zi' 'ntonio mette giù la Panda GPL, così loro possono sciare
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jumbo
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Re: Il clima che cambia

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bicycleran ha scritto: venerdì 15 novembre 2024, 16:23
jumbo ha scritto: venerdì 15 novembre 2024, 15:53 Lo stato africano ha emissioni risibili anche con l'industria estrattiva americana.
Lo stato cinese con le aziende gigantesche semi-statali ha un impatto enorme. E i prodotti che costruiscono li vendono loro in occidente e si arricchiscono anche loro.
Le industrie estrattive di litio nel sud est asiatico che devastano l'ambiente sono in gran parte cinesi.
Come anche i pannelli solari, le auto elettriche e le batterie fondamentali per decarbonizzare.

Inoltre se vai a vedere l'impatto pro capite, la Cina fai fatica a trovarla
Sì ma non vedo tutti questi paesi storicamente industrializzati ai vertici della classifica pro capite, e la Cina è comunque in rapido aumento, mentre tanti paesi storicamente industrializzati sono costanti o in lieve calo.
jumbo
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Re: Il clima che cambia

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https://www.ilsole24ore.com/art/a-dheli ... e-AGNYNdEB

Naturalmente tutto questo è colpa di noi occidentali, no?
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bicycleran
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Re: Il clima che cambia

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jumbo ha scritto: lunedì 18 novembre 2024, 14:18 https://www.ilsole24ore.com/art/a-dheli ... e-AGNYNdEB

Naturalmente tutto questo è colpa di noi occidentali, no?
Naturalmente gas serra e inquinanti atomosferici sono due cose diverse.

Poi è chiaro che le centrali a carbone incidono in entrambi i casi, ma non confondiamo clima e ambiente.
Probabilmente egli è un seguace del materialismo dialettico che tutto spiega coi cosiddetti fattori economici, anche i foruncoli di Malabrocca. Dino Buzzati al Giro D'Italia
jumbo
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Re: Il clima che cambia

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Come se Traffico e centrali a carbone non emettano anche gas serra oltre a schifezze che avvelenano l'aria.
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Re: Il clima che cambia

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MUBUAHAHAHAHA MUORO....



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jumbo
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Re: Il clima che cambia

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bicycleran
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Re: Il clima che cambia

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jumbo ha scritto: mercoledì 20 novembre 2024, 20:40 https://www.corriere.it/oriente-occiden ... 0xlk.shtml


Ooops avevo ragione

:o

Jumbo ti consulterò per investimenti e scommesse sportive :clap:


Qui un report sulla Cop appena conclusa

https://www.ilsole24ore.com/art/cop29-t ... refresh_ce
Probabilmente egli è un seguace del materialismo dialettico che tutto spiega coi cosiddetti fattori economici, anche i foruncoli di Malabrocca. Dino Buzzati al Giro D'Italia
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