bicycleran ha scritto: ↑mercoledì 15 gennaio 2025, 13:27
Scattista ha scritto: ↑mercoledì 15 gennaio 2025, 9:21
bicycleran ha scritto: ↑martedì 14 gennaio 2025, 21:36
Grazie della risposta.
La tua domanda è piena di sottotesti e va scomposta. Premettendo, una tantum, "secondo me": la NATO alle porte è stata la causa scatenante? Non saprei. Ha avuto una rilevanza? Sì. L'invasione era una scelta ineluttabile? No affatto. E la Finlandia? È stata una conseguenza inattesa per Putin. Mo' come la gestisce? Boh, andrebbe chiesto a lui, o a Foreign Affairs.
Guardate che se negate questa rilevanza state derubricando la faccenda a una questione regionale. Ma tutto il mondo l'ha vissuta molto diversamente.
Anche l’invasione della Georgia, della Cecenia, del Dagestan erano conflitti “regionali”. Di conflitto regionale in conflitto regionale poi le cose si allargano…
Il mondo intero se n’é sbattuto altamente delle guerre di Putin derubricandole appunto a conflitto regionali. E’ successo così anche quando Putin ha invaso Crimea e Donbass nel 2014. Putin ha essenzialmente vinto quelle guerre (in Cecenia al secondo sanguinosissimo tentativo) e ne ha chiaramente tratto la lezione di poter andare avanti.
Anche Hitler con Austria, Cecoslovacchia, Polonia ecc la politica internazionale ha cercato e sperato di limitare la cosa a “conflitti regionali”, poi le cose si son fatte troppo grandi, ma la frittata era fatta.
Scattista sei una contraddizione continua. Hai scritto che tu l’obiettivo di Putin è l’Ucraina. Ora aggiungi che un domani, se non viene fermato, metterà altri territori nel mirino. Ma allora perché dici che non gliene frega niente delle basi Nato al confine?
Passiamo all’evitare che accada, ammesso e non concesso che l’intenzione sia quella.
Non è vero che nessuno ha fatto nulla in precedenza, sono state messe delle sanzioni, che hanno inasprito il confronto anziché risolverlo. Non solo: hanno contribuito ad accentuare la tendenza neo-protezionista che contraddistingue l’economia mondiale da 15 anni, con enormi squilibri e tensioni. L’emergere di nazionalismi un po’ ovunque, da Trump ai filorussi in quei paesi ai cui L’UE e la NATO piacevano tanto, ne sono la logica conseguenza.
Ora che gli Ucraini non ne possono più e che gli USA vogliono defilarsi, vogliamo andare a combattere noi? Io non mi arruolo di certo. Se poi ognuno continua ad armare i suoi amici, l’escalation è un rischio enorme. Nella storia non c’è solo Hitler (che andrebbe studiato un po’ meglio: la Boemia non era certo un affare regionale), c’è anche una guerra mondiale nata da un singolo attentato terroristico, ci sono altri 5000 anni. E comunque dopo Hitler ci siamo dati istituzioni sovranazionali super-partes per evitare di risolvere le questioni con le bombe atomiche.
Io non ho la soluzione in tasca, ma la sicurezza e la nonchalance con cui sento dire che dobbiamo andare alla guerra mi lasciano interdetto.
ma dove sarebbe la contraddizione? Le basi Nato sono una tua ossessione. Nemmeno a Putin gliene frega niente. In Gerogia c’erano o ci sono basi Nato? In Cecenia? In Dagehstan?
Io ho scritto “l’obiettivo di Putin è la caduta dell’Ucraina” a domanda su cosa volesse il dittatore russo. E quello è il suo obiettivo. Sì, altre nazioni da invadere li ha e li metterà nel mirino, non ha fatto altro da quando è al potere. Potrebbe non esserne più in grado se dovesse essere sconfitto in Ucraina, ma non è nemmeno detto.
Sulle sanzioni ti sbagli. Non ci sono state alcune sanzioni per le invasioni putiniane, anzi l’Europa e Obama hanno proprio fatto finta di non vedere, la prima intensificando la partnership economica. Quindi è falsissimo che le “sanzioni hanno inasprito il confronto”. Timide sanzioni sono state messe nel 2014, proprio per la gravità del fatto, ma poca roba: l’EU ancora ad inizio 2022 importava il 50% del proprio gas dalla Russia! Se nel 2022 Putin invade l’Ucraina e come conseguenza (nemmeno immediata) l’EU chiude le forniture dalla Russia, è facile rendersi conto che le sanzioni sono una conseguenza del conflitto, non una causa.
Poi ai voglia lamentarsi delle bombe, quando le sanzioni sono un’alternativa alle bombe, una cosa più da paesi civilizzati. Persino Orsini invoca le sanzioni contro la Russia.
Tu non vuoi le sanzioni e non vuoi le bombe. Cioé vuoi una resa degli Ucraini (come si dovrebbero difendere?) perché non te ne frega un cazzo di loro e vuoi dormire sonni tranquilli, esattamente come per i Ceceni, i Georgiani e compagnia bella.
Che gli Ucraini non ne possono più lo dici tu, ma non lo dicono certo loro. Vai tranquillo che quando gli Ucraini non ne potranno più, ce ne accorgeremo!
Nessuno sta risolvendo questioni con le bombe atomiche. Quella delle atomiche è un’arma psicologica della propaganda russa alla quale ormai crede sempre meno gente, visto che tutte le famigerate “linee rosse” sono cadute una dopo l’altra e gli attacchi di droni ucraini a fabbriche e depositi in territorio russo (anche lontanissimi dall’Ucraina) sono letteralmente affare di TUTTI I GIORNI ormai.
“La sicurezza e la nonchalance” di chi dice di andare alla guerra è tutta di Putin. E’ lui che lo dice apertamente e l’ha sempre messo in pratica e lo mette in pratica tuttora . Gli altri possono solo stare a guardare o subirla e/o difendersi se sono quelli coinvolti. O incazzarsi (come la Cina).