Parigi - Nizza 2025 (10-16 marzo)
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Parigi - Nizza 2025 (10-16 marzo)
Presentata la Parigi-Nizza 2025. Non ho capito se la crono sarà individuale o a squadre








Mauro Facoltosi
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Re: Parigi - Nizza 2025 (10-16 marzo)
I partecipanti
https://www.procyclingstats.com/race/pa ... /startlist
https://www.procyclingstats.com/race/pa ... ompetitors
https://www.procyclingstats.com/nationr ... eason=2025
La prima tappa
Meteo
Le Perray-en-Yvelines – partenza: parzialmente nuvoloso, 14°C, vento moderato da SE (14-32 Km/h), umidità al 57%
Le Perray-en-Yvelines – arrivo: parzialmente nuvoloso, 16°C, vento moderato da SE (12-27 Km/h), umidità al 55%





Fotoricognizione ultimi 5 Km
http://www.ilciclismo.it/2009/?p=76781
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- Maìno della Spinetta
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Re: Parigi - Nizza 2025 (10-16 marzo)
Ci siamo persi le prime proteste contro ASO
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Re: Parigi - Nizza 2025 (10-16 marzo)
Bella corsa però, ultima tappa di quelle che ti fanno venir voglia di prendere la bici e andar fuori perché è arrivata la primavera. Certo la scelta di risalire fino ad Auron a metà marzo rimane discutibile, anche se poi come al solito probabilmente se una tappa è bagnata a febbraio-marzo si soffre ugualmente a 300 e a 1600 metri
Re: Parigi - Nizza 2025 (10-16 marzo)
Non ricordo chi fu che coniò il geniale "fabbrica di bronchiti" (Ormezzano?), quest' anno si sarebbe potuto aggiungere anche di infortuni.
Re: Parigi - Nizza 2025 (10-16 marzo)
Quest’anno comunque molto più divertente della Tirreno.
Sarà per il percorso o per i partecipanti, ma il paragone pende dalla parte della corsa francese
Sarà per il percorso o per i partecipanti, ma il paragone pende dalla parte della corsa francese
Re: Parigi - Nizza 2025 (10-16 marzo)
Tra l'altro abbastanza infondate.Maìno della Spinetta ha scritto: ↑martedì 18 marzo 2025, 5:59 Ci siamo persi le prime proteste contro ASO
Avessero annullato quella tappa, i corridori avrebbero fatto l'ennesima figuraccia, visto che poi c'era il sole....
Re: Parigi - Nizza 2025 (10-16 marzo)
Finché si tratta di arrivo in salita secco, il problema comunque è minore.Beppugrillo ha scritto: ↑martedì 18 marzo 2025, 7:01 Bella corsa però, ultima tappa di quelle che ti fanno venir voglia di prendere la bici e andar fuori perché è arrivata la primavera. Certo la scelta di risalire fino ad Auron a metà marzo rimane discutibile, anche se poi come al solito probabilmente se una tappa è bagnata a febbraio-marzo si soffre ugualmente a 300 e a 1600 metri
Certo, a quella quota a marzo è sempre facile beccarsi una giornata di neve.
Va detto che ultimamente stanno puntando molto sugli arrivi in salita in quella zona delle Alpi marittime: Auron, il col de la Couillole, La Colmiane, il col de Turini...
Credo ci sia sotto una faccenda economica di promozione delle località turistiche delle montagne vicine a Nizza.
Re: Parigi - Nizza 2025 (10-16 marzo)
Il paradosso è che quando ci passa il rally di Montecarlo a gennaio non c'è un filo di neve e poi la beccano i ciclisti in maniche corte a marzolucks83 ha scritto: ↑martedì 18 marzo 2025, 13:24Finché si tratta di arrivo in salita secco, il problema comunque è minore.Beppugrillo ha scritto: ↑martedì 18 marzo 2025, 7:01 Bella corsa però, ultima tappa di quelle che ti fanno venir voglia di prendere la bici e andar fuori perché è arrivata la primavera. Certo la scelta di risalire fino ad Auron a metà marzo rimane discutibile, anche se poi come al solito probabilmente se una tappa è bagnata a febbraio-marzo si soffre ugualmente a 300 e a 1600 metri
Certo, a quella quota a marzo è sempre facile beccarsi una giornata di neve.
Va detto che ultimamente stanno puntando molto sugli arrivi in salita in quella zona delle Alpi marittime: Auron, il col de la Couillole, La Colmiane, il col de Turini...
Credo ci sia sotto una faccenda economica di promozione delle località turistiche delle montagne vicine a Nizza.


È solo un branco di comunisti radical-chic che commenta il ciclismo (cit.)
- Maìno della Spinetta
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Re: Parigi - Nizza 2025 (10-16 marzo)
per chi non è completamente a digiuno di meteo non è una dorpresa. Le marittime beccano neve in modo clamoroso nell'instabilità primaverile. Fatti un giro sulle webcam del Mondolé o di Isola 2000 per capire cosa intendo, mentre soffrono la stabilità dell'alta pressione invernale, che porta poco.noel ha scritto: ↑mercoledì 19 marzo 2025, 10:29Il paradosso è che quando ci passa il rally di Montecarlo a gennaio non c'è un filo di neve e poi la beccano i ciclisti in maniche corte a marzolucks83 ha scritto: ↑martedì 18 marzo 2025, 13:24Finché si tratta di arrivo in salita secco, il problema comunque è minore.Beppugrillo ha scritto: ↑martedì 18 marzo 2025, 7:01 Bella corsa però, ultima tappa di quelle che ti fanno venir voglia di prendere la bici e andar fuori perché è arrivata la primavera. Certo la scelta di risalire fino ad Auron a metà marzo rimane discutibile, anche se poi come al solito probabilmente se una tappa è bagnata a febbraio-marzo si soffre ugualmente a 300 e a 1600 metri
Certo, a quella quota a marzo è sempre facile beccarsi una giornata di neve.
Va detto che ultimamente stanno puntando molto sugli arrivi in salita in quella zona delle Alpi marittime: Auron, il col de la Couillole, La Colmiane, il col de Turini...
Credo ci sia sotto una faccenda economica di promozione delle località turistiche delle montagne vicine a Nizza.![]()
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@luck83, Sicuramente c'è una faccenda economica dietro anche se era sorprendente il contrario in precedenza: Tour e Pa-Ni non visitavano MAI le marittime.
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Re: Parigi - Nizza 2025 (10-16 marzo)
Verissimo.Maìno della Spinetta ha scritto: ↑mercoledì 19 marzo 2025, 10:42per chi non è completamente a digiuno di meteo non è una dorpresa. Le marittime beccano neve in modo clamoroso nell'instabilità primaverile. Fatti un giro sulle webcam del Mondolé o di Isola 2000 per capire cosa intendo, mentre soffrono la stabilità dell'alta pressione invernale, che porta poco.noel ha scritto: ↑mercoledì 19 marzo 2025, 10:29Il paradosso è che quando ci passa il rally di Montecarlo a gennaio non c'è un filo di neve e poi la beccano i ciclisti in maniche corte a marzolucks83 ha scritto: ↑martedì 18 marzo 2025, 13:24
Finché si tratta di arrivo in salita secco, il problema comunque è minore.
Certo, a quella quota a marzo è sempre facile beccarsi una giornata di neve.
Va detto che ultimamente stanno puntando molto sugli arrivi in salita in quella zona delle Alpi marittime: Auron, il col de la Couillole, La Colmiane, il col de Turini...
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@luck83, Sicuramente c'è una faccenda economica dietro anche se era sorprendente il contrario in precedenza: Tour e Pa-Ni non visitavano MAI le marittime.
Sulle marittime è facile trovarci molta neve a primavera inoltrata che durante i mesi di gennaio e febbraio: appena si attiva l'instabilità primaverile legata alle perturbazioni atlantiche, fiocca da far paura. Mentre d'inverno se non arrivano perturbazioni da sud, non beccano neve perché quelle che arrivano da Nord scaricano tutto prima, sui rilievi più a settentrione.
Anche io mi sorprendo non siano mai state considerate un granché dal Tour e dalla Pa-Ni fino all'ultimo decennio.
Ci fu la famosissima tappa della crisi di Merckx a Pra Loup nel 1975 e poco altro.
Il Col de Champs e La Cayolle non so nemmeno se siano mai stati percorsi.
Comunque meglio così, finalmente la zona viene valorizzata.
P.S. poi ci si mette anche la sfiga: l'avessero corsa una settimana prima, tutta la Pa-Ni l'avrebbero fatta in pantaloncini e maglietta corta.
Re: Parigi - Nizza 2025 (10-16 marzo)
Da appassionato di rally a dire il vero ci sono stati degli anni nei primi 2000 dove il turini era completamente innevato.Maìno della Spinetta ha scritto: ↑mercoledì 19 marzo 2025, 10:42per chi non è completamente a digiuno di meteo non è una dorpresa. Le marittime beccano neve in modo clamoroso nell'instabilità primaverile. Fatti un giro sulle webcam del Mondolé o di Isola 2000 per capire cosa intendo, mentre soffrono la stabilità dell'alta pressione invernale, che porta poco.noel ha scritto: ↑mercoledì 19 marzo 2025, 10:29Il paradosso è che quando ci passa il rally di Montecarlo a gennaio non c'è un filo di neve e poi la beccano i ciclisti in maniche corte a marzolucks83 ha scritto: ↑martedì 18 marzo 2025, 13:24
Finché si tratta di arrivo in salita secco, il problema comunque è minore.
Certo, a quella quota a marzo è sempre facile beccarsi una giornata di neve.
Va detto che ultimamente stanno puntando molto sugli arrivi in salita in quella zona delle Alpi marittime: Auron, il col de la Couillole, La Colmiane, il col de Turini...
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@luck83, Sicuramente c'è una faccenda economica dietro anche se era sorprendente il contrario in precedenza: Tour e Pa-Ni non visitavano MAI le marittime.
È solo un branco di comunisti radical-chic che commenta il ciclismo (cit.)
Re: Parigi - Nizza 2025 (10-16 marzo)
non vorrei innescare un'altra polemica tipo quella sui versanti nord che sarebbero caldi e secchi quanto i versanti sud, tuttavia faccio notare che non è affatto scontato che sopravvenga una "instabilità" primaverile. Può anche fare e ha fatto anzi spesso inizi di primavera molto soleggiati e scarsamente piovosi, diversi dall'attuale.lucks83 ha scritto: ↑mercoledì 19 marzo 2025, 11:18Verissimo.Maìno della Spinetta ha scritto: ↑mercoledì 19 marzo 2025, 10:42per chi non è completamente a digiuno di meteo non è una dorpresa. Le marittime beccano neve in modo clamoroso nell'instabilità primaverile. Fatti un giro sulle webcam del Mondolé o di Isola 2000 per capire cosa intendo, mentre soffrono la stabilità dell'alta pressione invernale, che porta poco.
@luck83, Sicuramente c'è una faccenda economica dietro anche se era sorprendente il contrario in precedenza: Tour e Pa-Ni non visitavano MAI le marittime.
Sulle marittime è facile trovarci molta neve a primavera inoltrata che durante i mesi di gennaio e febbraio: appena si attiva l'instabilità primaverile legata alle perturbazioni atlantiche, fiocca da far paura. Mentre d'inverno se non arrivano perturbazioni da sud, non beccano neve perché quelle che arrivano da Nord scaricano tutto prima, sui rilievi più a settentrione.
Anche io mi sorprendo non siano mai state considerate un granché dal Tour e dalla Pa-Ni fino all'ultimo decennio.
Ci fu la famosissima tappa della crisi di Merckx a Pra Loup nel 1975 e poco altro.
Il Col de Champs e La Cayolle non so nemmeno se siano mai stati percorsi.
Comunque meglio così, finalmente la zona viene valorizzata.
P.S. poi ci si mette anche la sfiga: l'avessero corsa una settimana prima, tutta la Pa-Ni l'avrebbero fatta in pantaloncini e maglietta corta.
RIcordo anni dove è filato tutto liscio fino a maggio e poi ho fatto due giri in montagna in tutta l'estate perchè una settimana sì e una no pioveva....
più che altro ad onta della tanto decantata siccità globale da anni la quantità di pioggia tende sempre a riequilibrarsi durante l'anno, a parte qualche rara eccezione.
- Maìno della Spinetta
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Re: Parigi - Nizza 2025 (10-16 marzo)
Non è scontato, ci sono le eccezioni (infatti si parla di medie, non di costanti), però il dato medio è quello. In quelle zone la primavera è molto instabile e l'inverno è tendenzialmente più secco.herbie ha scritto: ↑mercoledì 19 marzo 2025, 12:42non vorrei innescare un'altra polemica tipo quella sui versanti nord che sarebbero caldi e secchi quanto i versanti sud, tuttavia faccio notare che non è affatto scontato che sopravvenga una "instabilità" primaverile. Può anche fare e ha fatto anzi spesso inizi di primavera molto soleggiati e scarsamente piovosi, diversi dall'attuale.lucks83 ha scritto: ↑mercoledì 19 marzo 2025, 11:18Verissimo.Maìno della Spinetta ha scritto: ↑mercoledì 19 marzo 2025, 10:42
per chi non è completamente a digiuno di meteo non è una dorpresa. Le marittime beccano neve in modo clamoroso nell'instabilità primaverile. Fatti un giro sulle webcam del Mondolé o di Isola 2000 per capire cosa intendo, mentre soffrono la stabilità dell'alta pressione invernale, che porta poco.
@luck83, Sicuramente c'è una faccenda economica dietro anche se era sorprendente il contrario in precedenza: Tour e Pa-Ni non visitavano MAI le marittime.
Sulle marittime è facile trovarci molta neve a primavera inoltrata che durante i mesi di gennaio e febbraio: appena si attiva l'instabilità primaverile legata alle perturbazioni atlantiche, fiocca da far paura. Mentre d'inverno se non arrivano perturbazioni da sud, non beccano neve perché quelle che arrivano da Nord scaricano tutto prima, sui rilievi più a settentrione.
Anche io mi sorprendo non siano mai state considerate un granché dal Tour e dalla Pa-Ni fino all'ultimo decennio.
Ci fu la famosissima tappa della crisi di Merckx a Pra Loup nel 1975 e poco altro.
Il Col de Champs e La Cayolle non so nemmeno se siano mai stati percorsi.
Comunque meglio così, finalmente la zona viene valorizzata.
P.S. poi ci si mette anche la sfiga: l'avessero corsa una settimana prima, tutta la Pa-Ni l'avrebbero fatta in pantaloncini e maglietta corta.
RIcordo anni dove è filato tutto liscio fino a maggio e poi ho fatto due giri in montagna in tutta l'estate perchè una settimana sì e una no pioveva....
più che altro ad onta della tanto decantata siccità globale da anni la quantità di pioggia tende sempre a riequilibrarsi durante l'anno, a parte qualche rara eccezione.
Inter multa,
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Stazion ... %20autunno.
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The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
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