max ha scritto: ↑domenica 18 agosto 2024, 12:43
Beppugrillo ha scritto: ↑sabato 17 agosto 2024, 19:43
Questo mi sembra un indizio del fatto che non abbiano un rifiuto aprioristico dello sport professionistico
Questo no di sicuro visti anche i successi nell'ambito automobilistico.
In F1 hanno più titoli piloti dell'Italia, 4 Mondiali con Keke Rosberg, 2 Mika Hakkinen e Kimi Raikkonen contro i 3 dell'Italia(Farina nel 1950, Ascari nel 1952-1953).
Recentemente Bottas è stato due volte vice campione del mondo F1 2019-2020 dietro Hamilton(va detto che la Mercedes aveva un tale vantaggio che Bottas poteva fare solo 1°-2°).
Nel Mondiale Rally hanno vinto 16 Mondiali piloti (2° Nazione più vincente dietro la Francia) tra cui gli ultimi due 2022 e 2023 con Kalle Rovanpera.
Mi pare che negli anni '90 coniarono il termine "Flying Finnish" per riferirsi a quella generazione che era vincente sia in F1 che nei Rally, parliamo dell'epoca degli Hakkinen, Makinen, Gronholm ecc...
Vabbe', però entrare nel merito degli sport motoristici mi pare possa risultare confusivo rispetto al nocciolo della questione.
Non sono di quelli che arrivano a non considerarli sport nel senso autentico del termine (cioè prestazioni frutto di un esercizio teso al continuo miglioramento, soprattutto dal punto di vista fisico), ma basta notare che i canali di promozione, formazione e finanziamento sono sostanzialmente diversi ed autonomi rispetto a quelli dello "sport" come comunemente inteso, per farne una questione abbastanza diversa.
(Sottolinerei anche che la necessità di preparazione fisica in questi casi è una conseguenza dell'impegno richiesto, non la matrice prima delle prestazioni...

Ok che la stessa obiezione si potrebbe fare per alcuni "sport" presenti nel programma olimpico, che richiedono una destrezza tecnica oppure oculo-manuale più che un impegno fisico - tiro, arco, vela, dressage, ecc. - ma, pur sorridendo in alcuni casi per i fisici "pallestrati" che alcuni "atleti" presentano, ce li facciamo andar bene per via dell'implicita tradizione di fiera paesana allargata che le Olimpiadi conservano.

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Sull'argomento zeru tituli Finlandia, per il momento ho trovato questa analisi non molto approfondita, ma che comunque accenna alla possibilità di errori nella gestione e programmazione degli atleti e delle risorse, e ad alcuni aspetti sociologici come il calo demografico e la minore incidenza dell'immigrazione (elementi a cui avevo anche pensato, senza averne però i dati

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https://rondine.fi/2024/08/finlandia-sp ... olimpiadi/