[2025] - Qui i nostri chilometri in bicicletta
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Inauguro il thread 2025 con la prima "esplorazione" dell'anno, che mi ha portato su una salita durissima poco a nord di Rovereto, che credo si chiami Monte Cimana. Su Strava non c'è un segmento unico ma l'unione dei due segmenti dice questo: prima parte 4,28 km al 10,7%, seconda parte 5,29 km al 11,9%. Anche fossero un po' esagerati, si capisce che salita è. La seconda parte è anche molto stretta, con qualche sasso sulla carreggiata. Finisce a 1250 metri circa, almeno finisce l'asfalto, immagino che il sentiero prosegua fino al Lago di Cei.
Discesa ovviamente molto difficile, ho pure trovato un tratto interrotto per un'esercitazione dei Vigili del Fuoco. Da Villa Lagarina poi ho preso il Bordala, sono sceso ad Arco e tornato indietro dal Santa Barbara. 3.800 metri di dislivello in 92 km, una "densità" di dislivello che forse non avevo mai fatto, infatti la media è stata bassissima
Discesa ovviamente molto difficile, ho pure trovato un tratto interrotto per un'esercitazione dei Vigili del Fuoco. Da Villa Lagarina poi ho preso il Bordala, sono sceso ad Arco e tornato indietro dal Santa Barbara. 3.800 metri di dislivello in 92 km, una "densità" di dislivello che forse non avevo mai fatto, infatti la media è stata bassissima
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Re: [2025] - Qui i nostri chilometri in bicicletta
ragazzi ieri sono uscito per primo giro annuale dopo l'ultimo effettuato in ottobre inoltrato
dopo alcuni km il mio cambio ultegra di2 non ha più funzionato sul pacco pignoni mentre mi consentiva la cambiata sul deragliatore anteriore, non era questione di batteria in quanto dopo averla ricaricata non ha funzionato comunque, a voi è mai successo? se si avete qualche idea del problema?
dopo alcuni km il mio cambio ultegra di2 non ha più funzionato sul pacco pignoni mentre mi consentiva la cambiata sul deragliatore anteriore, non era questione di batteria in quanto dopo averla ricaricata non ha funzionato comunque, a voi è mai successo? se si avete qualche idea del problema?
Re: [2025] - Qui i nostri chilometri in bicicletta
non è che ha preso un colpo ed è andato in blocco? Se è così dovrebbe bastare tenere premuto il tastino per un po' per sbloccare, se non ci sono altri problemi, chiaramente. Altrimenti ogni cambio ha la sua procedura, che ti consente di sbloccare rapidamente in caso di blocco involontario.il ciociaro ha scritto: ↑mercoledì 26 marzo 2025, 11:49 ragazzi ieri sono uscito per primo giro annuale dopo l'ultimo effettuato in ottobre inoltrato
dopo alcuni km il mio cambio ultegra di2 non ha più funzionato sul pacco pignoni mentre mi consentiva la cambiata sul deragliatore anteriore, non era questione di batteria in quanto dopo averla ricaricata non ha funzionato comunque, a voi è mai successo? se si avete qualche idea del problema?
Re: [2025] - Qui i nostri chilometri in bicicletta
Mai successo, ma come modalità assomiglia alle funzioni di calibrazione, che si ottengono tenendo schiacciato il bottoncino. Strano lo stesso, perché appunto la calibrazione ti fa rimanere sulla stessa corona, in caso di calibrazione anteriore, o sullo stesso pignone, se posteriore. (Sui Garmin compare automaticamente una scala da +16 a meno 16, se ben ricordo)il ciociaro ha scritto: ↑mercoledì 26 marzo 2025, 11:49 ragazzi ieri sono uscito per primo giro annuale dopo l'ultimo effettuato in ottobre inoltrato
dopo alcuni km il mio cambio ultegra di2 non ha più funzionato sul pacco pignoni mentre mi consentiva la cambiata sul deragliatore anteriore, non era questione di batteria in quanto dopo averla ricaricata non ha funzionato comunque, a voi è mai successo? se si avete qualche idea del problema?
Oppure, domanda: usi l'app E-Tube? Quella che ti consente di regolare le cambiate in modalità automatica o semiautomatica? Io uso solo la semiautomatica, S1, che ti fa scegliere di quanti rapporti scendere o salire al posteriore quando cambi all'anteriore.
Quando il Di2 si collega col dispositivo, si può scegliere quale modalità usare (Manuale, S1 o S2, che è quella automatica, cioè quella che fa cambiare corona e pignoni dopo una certa serie di movimenti, anch'essi programmabili) , e magari inavvertitamente si sceglie una modalità non ben regolata, o addirittura mai regolata...

Per sapere in che modalità si è, c'è un campo visualizzabile nei Garmin sotto la voce "Rapporti".
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Re: [2025] - Qui i nostri chilometri in bicicletta
grazie per le info, domani il meccanico mi ci darà un'occhiata tanto qui piove e di uscire ad ora non se ne parla, lui mi parava probabilmente di qualche aggiornamento o calibrazione necessaria, purtroppo non ho dimestichezza con il cambio elettronico essendo alla seconda uscita dopo passaggio da meccanico a elettronico in ottobre e aver mollato la bici per questo periodo a causa della mia poca tolleranza verso il freddo!!!
vi aggiorno appena ho novità
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Re: [2025] - Qui i nostri chilometri in bicicletta
Bitossi ha scritto: ↑giovedì 27 marzo 2025, 1:28
Oppure, domanda: usi l'app E-Tube? Quella che ti consente di regolare le cambiate in modalità automatica o semiautomatica? Io uso solo la semiautomatica, S1, che ti fa scegliere di quanti rapporti scendere o salire al posteriore quando cambi all'anteriore.
Quando il Di2 si collega col dispositivo, si può scegliere quale modalità usare (Manuale, S1 o S2, che è quella automatica, cioè quella che fa cambiare corona e pignoni dopo una certa serie di movimenti, anch'essi programmabili) , e magari inavvertitamente si sceglie una modalità non ben regolata, o addirittura mai regolata...

arabo...io sono rimasto al cambio elettronico, ormai preistoria....
ma perchè complicare in questo modo ciò che è semplice, funziona bene e soprattutto funziona sempre, anche se sfiori lo schermo del cellulare e involontariamente ti seleziona una opzione che non selezioneresti mai?
poi vai a capire cosa si è modificato, ci perdi venti minuti....
Re: [2025] - Qui i nostri chilometri in bicicletta
Ho un problema al sottosella sinistro (basso gluteo) da un po' di settimane e non so come uscirne, pensavo passasse ma solamente quest' 'ultimi giorni visto che è più di una settimana che non vado in bici, ho iniziato a dare importanza.
È come se avessi un gnoccolone duro, un bernoccolone, abbastanza largo. Non si tratta di cisti sottocutanee perché credo siano più ridotte, non ho segni di arrossamento infezione o sfregamento, neanche dopo pedalato ne ho rilevati. In realtà me ne accorgo al tatto, perché nella vita di tutti giorni non da fastidio, a toccare non sento dolore, ma appena vado in sella diventa fastidio e dopo un'ora dolore, e inizio a pedalare storto. Ieri ho fatto visita biomeccanica e non ha rilevato grossi problemi di postura, mi ha si regolato leggermente l altezza e orientamento sella e ho investito su un fondello nuovo Assos. C è da dire che la bici è nuova e questa cosa l ho iniziata a sentire due-tre settimane fa quando ho iniziato a a fare uscite abbastanza lunghe (4-5 ore) e all inizio questo dolore iniziava più tardi nell'uscita quindi l ho trascurata pensando che fosse perché il mio culo dovesse abituarmi (come mi succedeva con la vecchia) invece poi come detto il dolore mi è uscito sempre prima. Il biomeccanico mi ha detto che con le nuove regolazioni fondello e crema apposta (che avevo mai usato) non dovrei più avere problemi ma devo aspettare che mi passi. Intanto però non mi passa, ho iniziato a mettere lasonil 2-3 volte al giorno, non vorrei impiegarci un mese e perdere tutto l'allenamento fatto e la mia stagione preferita per pedalare
(infatti di solito poi a luglio rallento e stacco perché non sopporto il caldo)
È come se avessi un gnoccolone duro, un bernoccolone, abbastanza largo. Non si tratta di cisti sottocutanee perché credo siano più ridotte, non ho segni di arrossamento infezione o sfregamento, neanche dopo pedalato ne ho rilevati. In realtà me ne accorgo al tatto, perché nella vita di tutti giorni non da fastidio, a toccare non sento dolore, ma appena vado in sella diventa fastidio e dopo un'ora dolore, e inizio a pedalare storto. Ieri ho fatto visita biomeccanica e non ha rilevato grossi problemi di postura, mi ha si regolato leggermente l altezza e orientamento sella e ho investito su un fondello nuovo Assos. C è da dire che la bici è nuova e questa cosa l ho iniziata a sentire due-tre settimane fa quando ho iniziato a a fare uscite abbastanza lunghe (4-5 ore) e all inizio questo dolore iniziava più tardi nell'uscita quindi l ho trascurata pensando che fosse perché il mio culo dovesse abituarmi (come mi succedeva con la vecchia) invece poi come detto il dolore mi è uscito sempre prima. Il biomeccanico mi ha detto che con le nuove regolazioni fondello e crema apposta (che avevo mai usato) non dovrei più avere problemi ma devo aspettare che mi passi. Intanto però non mi passa, ho iniziato a mettere lasonil 2-3 volte al giorno, non vorrei impiegarci un mese e perdere tutto l'allenamento fatto e la mia stagione preferita per pedalare

- Beppugrillo
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Re: [2025] - Qui i nostri chilometri in bicicletta
Ieri giornata in cui le Dolomiti probabilmente hanno dato il meglio di sé come panorami a lungo raggio perché l'aria era estremamente limpida, sulle cime c'era la neve e i prati erano verdissimi, più che in estate. Poi a parte la mattina presto e la conclusione, con le auto di chi andava e tornava dall'ultima sciata dell'anno, non c'era veramente nessuno. Io ho fatto un giro bello, senza salite "nuove" (per me, si intende), con tanta fatica perché non stavo benissimo e venivo da una settimana complessa (il giro al di sopra delle possibilità delle mie gambe è un classico che uso per interrompere certi periodi). Ho fatto la salita di Trodena da Egna per iniziare e entrare in Val di Fiemme (ho visto grandi lavori in corso poi sul San Lugano dal lato della Statale, immagino stiano facendo una ciclabile che porti fino al valico, sarebbe molto interessante). Ci ero già passato un'altra volta, durissima, ha un paio di tratti "lunghi" sopra il 15%, il primo subito dopo Gleno, il secondo dopo l'altra frazioncina che non so se ha un nome, entrambi annunciati da un cartello stradale che indica il 18%. Poi sono sceso in Val di Fiemme (vista clamorosa da Carano), mi sono tenuto alto su Carano, Daiano e Varena per prendere il Lavazé, salita decisamente sottovalutata perché per me gli ultimi 4 km sono tra i più duri delle Dolomiti, non voglio dire paragonabili al Fedaia ma non ci andiamo così lontani. Mi sono congelato in discesa fino a Ponte Nova e poi ho preso i tornanti ordinati di San Valentino in Campo proseguendo fino in cima per scendere verso Prato Isarco passando da Collepietra, quindi 5 km di ciclabile e salita, pure questa veramente dura e ingiustamente poco conosciuta, da Cornedo sempre alla zona di San Valentino in Campo. Il segmento Strava dice 9,65 km al 8,9%, però non prende tutta la salita, in cima si soffre ancora un po'. Qui ovviamente ho finito completamente le gambe, per rientrare ho dovuto superare lo scoglio di Nova Ponente con la prima parte del Lavazé da Ponte Nova e poi la parte dopo il bivio (dopo il bivio sono 3,24 km al 8,4%, ma mi sono sembrati 6 km al 16%). Comunque fatica che andava fatta, in un contesto veramente bello.
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Re: [2025] - Qui i nostri chilometri in bicicletta
Aggiornamento questione cambio
Alla fine si è scoperto che si è bruciato il Manettino destro e quindi non partiva proprio l'impulso
La vera domanda è come è potuto bruciarsi se la bici non ha fatto un metro da ottobre
Alla fine si è scoperto che si è bruciato il Manettino destro e quindi non partiva proprio l'impulso
La vera domanda è come è potuto bruciarsi se la bici non ha fatto un metro da ottobre
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Re: [2025] - Qui i nostri chilometri in bicicletta
Ieri una giornata molto difficile perché ero molto stanco ma ho comunque messo insieme una serie di salite nuove:
Passo Durone (già fatta): 5,1 km al 6,8%
Passo Daone (già fatta): 8,1 km al 9,7%
Pra Rodont: 8,1 km al 8,1% (con mezzo chilometro sopra il 15%)
Rifugio Nambrone: 7,4 km al 7%
Rifugio Fontana Bona: 2,9 km al 5,7%
Passo Daone: 5,9 km al 10,6%
Passo Durone (già fatta): 3,9 km al 9,2%
Bellissima Pra Rodont, le auto non ci sono ma l'asfalto è ottimo e la strada è larga, ci sono alcuni scorci eccezionali sulla Val Rendena e in generale sei sempre all'ombra, sempre nel bosco.
Daone a sua volta bellissimo, ma è una tortura mamma mia
Passo Durone (già fatta): 5,1 km al 6,8%
Passo Daone (già fatta): 8,1 km al 9,7%
Pra Rodont: 8,1 km al 8,1% (con mezzo chilometro sopra il 15%)
Rifugio Nambrone: 7,4 km al 7%
Rifugio Fontana Bona: 2,9 km al 5,7%
Passo Daone: 5,9 km al 10,6%
Passo Durone (già fatta): 3,9 km al 9,2%
Bellissima Pra Rodont, le auto non ci sono ma l'asfalto è ottimo e la strada è larga, ci sono alcuni scorci eccezionali sulla Val Rendena e in generale sei sempre all'ombra, sempre nel bosco.
Daone a sua volta bellissimo, ma è una tortura mamma mia
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Re: [2025] - Qui i nostri chilometri in bicicletta
Oggi dovevo fare un viaggio in autostrada e ho approfittato per fare una pausa-bici a Faenza (per non buttar via la giornata). Sono partito da Brisighella, ho fatto Casale, Chioda, poi tre volte Monte Busca dai tre versanti perché il giro che avevo in programma mi è saltato per via delle tantissime chiusure stradali. Poi per tornare all'auto il Trebbio e di nuovo il Casale, dal versante duro di Modigliana. In mezzo anche questo muretto di 2,5 km al 9,6% che in teoria doveva farmi scavalcare da Tredozio verso Popolano, ma lì il blocco stradale era completo.
In pratica comunque c'erano cartelli di divieto di accesso alle bici e alle moto praticamente ovunque (Chioda, Trebbio, Casale, più questa di Tredozio), situazione veramente difficile (poi si passa comunque e non ci cedo ci siano reali pericoli, ma se questi cartelli sono solo un modo per togliersi delle responsabilità mi sa che non scompariranno molto presto)
In pratica comunque c'erano cartelli di divieto di accesso alle bici e alle moto praticamente ovunque (Chioda, Trebbio, Casale, più questa di Tredozio), situazione veramente difficile (poi si passa comunque e non ci cedo ci siano reali pericoli, ma se questi cartelli sono solo un modo per togliersi delle responsabilità mi sa che non scompariranno molto presto)
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Re: [2025] - Qui i nostri chilometri in bicicletta
Oggi giro bergamasco in cui mi sono incartato su questa salita durissima del Monte Farno. Già arrivare alla base si sale, ma poi ti spara 6,64 km al 10,2% su un asfalto bello ruvido, tornanti stretti, qualche tratto sopra il 15%, davvero difficile. Sarebbe un bell'arrivo per una tappa bergamasca del Giro, sopra c'è anche un parcheggio, comunque parecchio spazio. Per il resto tutte salite che avevo già fatto: Colli San Fermo, Colle Gallo, Ganda (e un maledetto muro tra Zandobbio e Foresto Sparso che ho fatto a 5 km/h completamente piantato)
Re: [2025] - Qui i nostri chilometri in bicicletta
Risolto il problema al "culetto"
sono esaltatissimo di annunciare che ho prenotato vacanze a Sestriere per l'ultima settimana di giugno e andrò a fare, sperando nella clemenza del meteo e delle mie gambe Galibier e/o Izoard da Briançon, inoltre sono anche tentato se è il caso di affittare una mtb per fare l'Assietta

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Re: [2025] - Qui i nostri chilometri in bicicletta
Il Galibier è un'esperienza cicloturistica forse unica, è una processione infinita di persone in bicicletta. Personalmente l'ho fatto dall'altra parte, dove non dico che sei su una pista ciclabile, ma da Valloire in su le bici prevalgono nettamente sui mezzi motorizzati, invece il versante del Lautaret credo paghi un po' di traffico visto che è comunque un collegamento. Se hai il tempo e le gambe ti consiglio di svalicare e scendere almeno fino al tornantone dove inizia l'ultima parte del versante di Valloire.
In zona poi c'è anche il Granon, non te lo consiglio prima di Galibier e Izoard, che sono meglio da vari punti di vista, però è una gran salita e nella parte alta diventa anche panoramica (inoltre comincia ad avere pure una bella tradizione nel ciclismo professionistico)
In zona poi c'è anche il Granon, non te lo consiglio prima di Galibier e Izoard, che sono meglio da vari punti di vista, però è una gran salita e nella parte alta diventa anche panoramica (inoltre comincia ad avere pure una bella tradizione nel ciclismo professionistico)
Re: [2025] - Qui i nostri chilometri in bicicletta
Dopo quasi 4 anni ho trovato le forze e le gambe per fare una uscita in mtb superiore ai 50km 

2015:TreValliV.
2016:Giro(top5),Tour t11-14,ParigiT.
2017:Kuurne,TroBro
2018:Guangxi
2019:Dwars,Tour t18,Vuelta t8,Emilia
2020:CoppiBartali,BinckBank,Giro t1,Vuelta t1-2
2021:Larciano,Dwars,Turchia,Tour t16,Primus
2022:Lamarseillaise,Vuelta t3-10,Japan Cup
2023 :FrecciaV.,Giro t20,Vuelta(top5)
2024:MuscatClassic,Hageland,ZLM,Volta,Vuelta t8,Gooik
2025:Palma,Doubs,Giro t14
2016:Giro(top5),Tour t11-14,ParigiT.
2017:Kuurne,TroBro
2018:Guangxi
2019:Dwars,Tour t18,Vuelta t8,Emilia
2020:CoppiBartali,BinckBank,Giro t1,Vuelta t1-2
2021:Larciano,Dwars,Turchia,Tour t16,Primus
2022:Lamarseillaise,Vuelta t3-10,Japan Cup
2023 :FrecciaV.,Giro t20,Vuelta(top5)
2024:MuscatClassic,Hageland,ZLM,Volta,Vuelta t8,Gooik
2025:Palma,Doubs,Giro t14
Re: [2025] - Qui i nostri chilometri in bicicletta
Monte Farno dura...hai provato a fare il Monte Cavlera che se non ricordo male sta proprio di fronte?Beppugrillo ha scritto: ↑venerdì 25 aprile 2025, 17:57 Oggi giro bergamasco in cui mi sono incartato su questa salita durissima del Monte Farno. Già arrivare alla base si sale, ma poi ti spara 6,64 km al 10,2% su un asfalto bello ruvido, tornanti stretti, qualche tratto sopra il 15%, davvero difficile. Sarebbe un bell'arrivo per una tappa bergamasca del Giro, sopra c'è anche un parcheggio, comunque parecchio spazio. Per il resto tutte salite che avevo già fatto: Colli San Fermo, Colle Gallo, Ganda (e un maledetto muro tra Zandobbio e Foresto Sparso che ho fatto a 5 km/h completamente piantato)
Re: [2025] - Qui i nostri chilometri in bicicletta
per Bacco, quindi la zona è ancora sostanzialmente tutta off limits, visto che non c'è modo di sapere in anticipo dove puoi passare e dove no?Beppugrillo ha scritto: ↑sabato 19 aprile 2025, 19:19 Oggi dovevo fare un viaggio in autostrada e ho approfittato per fare una pausa-bici a Faenza (per non buttar via la giornata). Sono partito da Brisighella, ho fatto Casale, Chioda, poi tre volte Monte Busca dai tre versanti perché il giro che avevo in programma mi è saltato per via delle tantissime chiusure stradali. Poi per tornare all'auto il Trebbio e di nuovo il Casale, dal versante duro di Modigliana. In mezzo anche questo muretto di 2,5 km al 9,6% che in teoria doveva farmi scavalcare da Tredozio verso Popolano, ma lì il blocco stradale era completo.
In pratica comunque c'erano cartelli di divieto di accesso alle bici e alle moto praticamente ovunque (Chioda, Trebbio, Casale, più questa di Tredozio), situazione veramente difficile (poi si passa comunque e non ci cedo ci siano reali pericoli, ma se questi cartelli sono solo un modo per togliersi delle responsabilità mi sa che non scompariranno molto presto)
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Re: [2025] - Qui i nostri chilometri in bicicletta
Sì è di fronte, avevo valutato l'opzione ma a questo giro non l'ho fatto perché mi portava in direzione opposta rispetto ad un rientro tranquillo dalla zona di Nembro, poi ho visto su Street View che alla fine il fondo è in cemento e oltre a suggerirmi pendenze estreme, il cemento in discesa non mi lascia tranquillo. Comunque per ampliare il "parco salite" quest'anno ho cominciato a fare parecchie salite a fondo cieco, la sfiga di queste salite è che le strade sono sempre messe peggio di quelle dei valichi, per ovvi motivi logisticiherbie ha scritto: ↑mercoledì 30 aprile 2025, 14:44Monte Farno dura...hai provato a fare il Monte Cavlera che se non ricordo male sta proprio di fronte?Beppugrillo ha scritto: ↑venerdì 25 aprile 2025, 17:57 Oggi giro bergamasco in cui mi sono incartato su questa salita durissima del Monte Farno. Già arrivare alla base si sale, ma poi ti spara 6,64 km al 10,2% su un asfalto bello ruvido, tornanti stretti, qualche tratto sopra il 15%, davvero difficile. Sarebbe un bell'arrivo per una tappa bergamasca del Giro, sopra c'è anche un parcheggio, comunque parecchio spazio. Per il resto tutte salite che avevo già fatto: Colli San Fermo, Colle Gallo, Ganda (e un maledetto muro tra Zandobbio e Foresto Sparso che ho fatto a 5 km/h completamente piantato)
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Re: [2025] - Qui i nostri chilometri in bicicletta
Se non hai modo di fare un po' di tentativi, non conosci gente in zona e vuoi andare a colpo sicuro direi che è effettivamente off-limits. Di 7-8 salite che dovevo fare quel giorno 4 erano chiuse (3 solo col cartello di divieto, infatti le ho comunque percorse, però non è il massimo ovviamente). Ma in questo periodo ce ne sono tantissime ovunque di chiusure, anche il Ganda venerdì scorso era interrotto, però lì fortunatamente hanno creato un by-pass. Poi qualcuno fa pure casino coi cartelli, quando sono andato al Daone c'erano i cartelli di chiusura ma la strada era perfettamente apertaherbie ha scritto: ↑mercoledì 30 aprile 2025, 14:47per Bacco, quindi la zona è ancora sostanzialmente tutta off limits, visto che non c'è modo di sapere in anticipo dove puoi passare e dove no?Beppugrillo ha scritto: ↑sabato 19 aprile 2025, 19:19 Oggi dovevo fare un viaggio in autostrada e ho approfittato per fare una pausa-bici a Faenza (per non buttar via la giornata). Sono partito da Brisighella, ho fatto Casale, Chioda, poi tre volte Monte Busca dai tre versanti perché il giro che avevo in programma mi è saltato per via delle tantissime chiusure stradali. Poi per tornare all'auto il Trebbio e di nuovo il Casale, dal versante duro di Modigliana. In mezzo anche questo muretto di 2,5 km al 9,6% che in teoria doveva farmi scavalcare da Tredozio verso Popolano, ma lì il blocco stradale era completo.
In pratica comunque c'erano cartelli di divieto di accesso alle bici e alle moto praticamente ovunque (Chioda, Trebbio, Casale, più questa di Tredozio), situazione veramente difficile (poi si passa comunque e non ci cedo ci siano reali pericoli, ma se questi cartelli sono solo un modo per togliersi delle responsabilità mi sa che non scompariranno molto presto)
Re: [2025] - Qui i nostri chilometri in bicicletta
in Trentino c'è qualche amministrazione comunale evidentemente un po' allegra che ogni tanto lascia fare a privati che fanno lavori di taglio piante, di chiudere la strada....purtroppo essendo chiusure molto approssimative fatte da privati in alcuni casi non ti mettono un cartello ben visibile a inizio salita (o comunque su tutte le strade di accesso) e ti ritrovi la strada bloccata dopo magari sette o otto chilometri di salita, rischiando, se non trovi persone ragionevoli, di tornare a valle e di dover allungare di svariati chilometri.Beppugrillo ha scritto: ↑mercoledì 30 aprile 2025, 18:01Se non hai modo di fare un po' di tentativi, non conosci gente in zona e vuoi andare a colpo sicuro direi che è effettivamente off-limits. Di 7-8 salite che dovevo fare quel giorno 4 erano chiuse (3 solo col cartello di divieto, infatti le ho comunque percorse, però non è il massimo ovviamente). Ma in questo periodo ce ne sono tantissime ovunque di chiusure, anche il Ganda venerdì scorso era interrotto, però lì fortunatamente hanno creato un by-pass. Poi qualcuno fa pure casino coi cartelli, quando sono andato al Daone c'erano i cartelli di chiusura ma la strada era perfettamente apertaherbie ha scritto: ↑mercoledì 30 aprile 2025, 14:47per Bacco, quindi la zona è ancora sostanzialmente tutta off limits, visto che non c'è modo di sapere in anticipo dove puoi passare e dove no?Beppugrillo ha scritto: ↑sabato 19 aprile 2025, 19:19 Oggi dovevo fare un viaggio in autostrada e ho approfittato per fare una pausa-bici a Faenza (per non buttar via la giornata). Sono partito da Brisighella, ho fatto Casale, Chioda, poi tre volte Monte Busca dai tre versanti perché il giro che avevo in programma mi è saltato per via delle tantissime chiusure stradali. Poi per tornare all'auto il Trebbio e di nuovo il Casale, dal versante duro di Modigliana. In mezzo anche questo muretto di 2,5 km al 9,6% che in teoria doveva farmi scavalcare da Tredozio verso Popolano, ma lì il blocco stradale era completo.
In pratica comunque c'erano cartelli di divieto di accesso alle bici e alle moto praticamente ovunque (Chioda, Trebbio, Casale, più questa di Tredozio), situazione veramente difficile (poi si passa comunque e non ci cedo ci siano reali pericoli, ma se questi cartelli sono solo un modo per togliersi delle responsabilità mi sa che non scompariranno molto presto)
Comunque, in generale, a meno di voragini che bloccano totalmente la strada lungo versanti impervi, impedire il passaggio ai ciclisti per lavori in corso è da malattia mentale eh...una volta mi hanno rincorso degli operai che stavano pranzando, quindi lasciando lì il panino che stvano addentando, su una strada dove il passaggio era largo tre metri e avevano bloccato la strada a un chilometro dalla cima di Bocca di Forca (Strada degli Alpini mi pare si chiami). Per fare una cosa del genere devi avere qualche problema eh. Chi conosce la salita sa cosa hai passato per arrivare in cima a quella salita....
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Re: [2025] - Qui i nostri chilometri in bicicletta
Oggi giornata sul Grappa che penso sia stata tra le più dure che ho mai fatto (anche per un paio di imprevisti). Prima salita il Grappa da Romano d'Ezzelino, che sarebbe anche relativamente facile, se non fosse che è una salita di 25 km. Quindi discesa verso est, che include un paio di muretti in salita e comunque non è stata un bel biglietto da visita sapendo che avrei dovuto farla dopo al contrario, perché ci sono dei tratti abbastanza estremi. Comunque ho girato su Alano di Piave, sono andato a Valdobbiadene e sono salito a Pianezze, proseguendo fino alla cima (Monte Cesen e Passo Mariech). Valdobbiadene-Pianezza classica salita cittadina con non molto da dire, ma la parte dopo Pianezze invece è veramente bella (e anche più dura, a parte il primo tratto quasi pianeggiante). In pratica qua avevo già 3.000 metri di dislivello e sono iniziati i problemi. Intanto giù sul ponte per ritornare a Fener c'era il senso unico così ho dovuto allungare di 4-5 km e ok, poi il versante Alano del Grappa-Monte Tomba è una roba criminale. 5,8 km al 9,7%, ma in mezzo ti devi fare un chilometro e mezzo costantemente sopra il 12%. Quindi scollinato il Monte Tomba sono sceso di nuovo, dovevo andare a Pederobba, che mi sembra di capire sia un versante abbordabile, ho spento il gps tanto ormai cosa vuoi sbagliare strada? Infatti ho totalmente sbagliato, sono sceso a Cavaso e mi sono trovato davanti un altro muro da 5,4 km al 10,5% (sapendo che in cima a sto muro cominciava un altro tratto duro, infatti il totale fino a Bocca di Forca, appunto, è di 11 km al 9,8%). Da Cavaso ovviamente avrei potuto raggiungere Pederobba, il problema è che non mi ero reso conto di stare sulla strada sbagliata finché non ho aperto Maps in una delle varie pause che ho dovuto fare a metà salita. Comunque alla fine portata a casa, pure con qualche tuono in cima al Grappa e pioggia solo appena accennata per fortuna. 160 km per 5.290 metri di dislivello. La cosa migliore: non ho avuto né mal di schiena, né problemi con la sella, due cose che ultimamente mi avevano frenato molto e mi spaventavano nella prospettiva di allungare (è anche vero che ho fatto tutto il giorno con il Brufen perché ho un problema a un dente, ma non credo c'entri qualcosa)
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Re: [2025] - Qui i nostri chilometri in bicicletta
Oggi una delle giornate più devastanti di sempre per la mia vita ciclistica. Per qualche motivo mi ero fissato di voler provare a fare il mio record di dislivello e ho tracciato un percorso completamente inedito intorno a Merano. Guardo le previsioni meteo, accettabili, vabè andiamo. Arrivo stamattina presto e aveva appena piovuto, le nuvole erano ancora bassissime, comunque sono partito da Schenna, dove c'è l'unico parcheggio gratuito di Merano. La prima salita credo si possa chiamare Scenaberg o Malga Taser, in pratica si conclude all'arrivo di una funivia. Su Strava non ho trovato un segmento completo, la prima parte di 3,8 km è al 9%, la seconda di 4,7 km al 10,6%. Strada bagnata, sporca, infatti in discesa poco dopo l'inizio perdo il controllo su un po' di breccia laterale e mi adagio con molta grazia sul fianco della strada. Nessun problema fisico o alla bici perché sono riuscito a frenare e gestire la caduta, ma ne facevo volentieri a meno. Tornato a Schenna, bivio verso Avelengo e tutta la salita verso Falzeben. Questa completamente diversa, ma comunque 12,6 km all'8,9%, che sono numeri da signora salita. Regolarissima a differenza della prima, sempre larga, ho trovato il sole anche se faceva ancora freddo. Di nuovo discesa e attraversamento di Merano per passare in Val d'Ultimo. Qua in pratica avevo tracciato una risalita completa con alcune deviazioni laterali. La prima su una salita che come segmento Strava si chiama Pawigler Strasse, misura 7,1 km al 9,3% ma sono numeri che non rendono perché ci sono due tratti in contropendenza. Tra l'altro questi 7,1 km sono comunque preceduti da 5 km di salita a, 7,5% da Lana. In cima, rispetto al punto in cui avevo fissato il gpm mi sono dovuto fermare prima perché c'era una sbarra. Quindi discesa e salita verso Guggenberg. Anche qua non ho un segmento completo, ce n'è uno da 3,9 km al 10,3% ma la salita dopo continua per un altro chilometro almeno con le stesse pendenze. Forse l'asfalto proseguiva oltre il punto in cui mi sono fermato (avevo fissato quel punto vedendo Street View, nel frattempo credo abbiano riasfaltato, a proposito la media delle stradine laterali di montagna a livello di asfalto è eccezionale) ma fare più di quanto programmato già non lo faccio in genere, figuriamoci oggi. Ennesima inversione a u e da San Pancrazio salita di Sant'Elena per evitare le gallerie. 8,35 km all'8,4%. Qua la situazione meteo era ancora sotto controllo, anzi faceva caldo. Quindi continuo, scendo a Santa Valburga per l'ultima salita del Monte Larice, che mi avrebbe portato a 2.000 metri. Inizio a salita e comincia a farsi nuvoloso. Uno intelligente avrebbe girato, io visto che ormai ero quasi in fondo ho proseguito. A 3 km dalla cima comincia a piovere piano, poi aumenta, a bordo strada c'è la neve, inizia pure a grandinare (a 2.000 metri a maggio, io ovviamente completamente estivo con la mantellina, i guanti in macchina). Discesa sporca, con pioggia dall'inizio alla fine, mani congelate, i freni che fischiavano come una sirena, ma sopratutto facevo fatica a rimanere stabile perché mi veniva da tremare. Insomma una situazione brutta, però alla fine tutto bene, giù a Santa Valburga è tornato il sole e ci sono stati un paio di tratti di contropendenza per muovere un po' mani e gambe, quindi nel resto della discesa nessun problema (a parte il fischio dei freni). Nel frattempo il Garmin è morto e per tornare alla macchina sono andato un po'o a braccio. Alla fine il record di dislivello non l'ho fatto, perché evidentemente la tracciatura sovrastimava un po' rispetto alla misura (e ho anche saltato almeno un centinaio di metri per deviazioni), ma mi sembra un problema molto relativo
- Beppugrillo
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Re: [2025] - Qui i nostri chilometri in bicicletta
Ieri sera ritirata la bici, pulita perfetta, ci sono ancora un paio d'ore di luce, andiamo a fare un giro in Valpolicella. Prima ora tutto bene, seconda ora si addensano le nuvole, comincia a piovere, diventa buio, lampi e tuoni, temporale, scendo giù in città che la bici era di nuovo come se fosse stata immersa in una palude 

- Beppugrillo
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Re: [2025] - Qui i nostri chilometri in bicicletta
Ieri classica giornata così così in cui mi sono scelto un percorso non troppo lontano da casa e con varie vie d'uscita, perché non sapevo se riuscivo a concluderlo. Poi con una certa fatica ce l'ho fatta, mettendo anche tre bandierine nuove sulla mappa delle salite: Santa Caterinella (Schio) prima da Valli del Pasubio e poi dall'altra parte (Tretto?), poi Marana da Valdagno, via Campotamaso, che in mezzo ha un muro clamoroso, un chilometro in cui il Garmin non mi ha mai segnato meno di 16% (il segmento Strava che lo include segna 1,86 km all'11,2% e ha dentro almeno 250-300 metri in contropendenza). Per il resto, salite già fatte prima: sempre Marana, la mattina, da Crespadoro (a sua volta molto dura: 4,5 km al 10,2%), poi Recoaro Mille da entrambe le parti (dalla parte di Valdagno è davvero dura: 5,8 km al 8,8%), Campogrosso (e pure qua non si scherza: da dove l'ho preso sono 9,1 km al 9,1%) e Xon, che è sempre divertente. Il passaggio in cima al Campogrosso con la discesa sulla strada pedonabile/ciclabile verso Pian delle Fugazze decisamente highlight panoramico della giornata (per il resto un po' troppo nuvolosa per godersi il paesaggio). Mi sono anche convinto di venire a fare qualche giro a piedi in questa zona prossimamente
Re: [2025] - Qui i nostri chilometri in bicicletta
nell'ultimo mese ho ripreso la mtb in mano, oggi uscita di 61km con dentro la durissima salita verso lanuvio, era da novembre 2020 che non la facevo (pesavo anche qualche kg in meno, ora 1.91 per 89) e se allora riuscivo ancora ancora a farla in modo dignitoso a 12/13km/h oggi mamma mia, rapportino più agile possibile e salito quei 3km duri a 8/10 km/h in modo da salvare la gamba per poi tornare a casa... soddisfatto di essere riuscito a chiudere il giro...
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2021:Larciano,Dwars,Turchia,Tour t16,Primus
2022:Lamarseillaise,Vuelta t3-10,Japan Cup
2023 :FrecciaV.,Giro t20,Vuelta(top5)
2024:MuscatClassic,Hageland,ZLM,Volta,Vuelta t8,Gooik
2025:Palma,Doubs,Giro t14
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- Beppugrillo
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Re: [2025] - Qui i nostri chilometri in bicicletta
Ieri tutta la giornata sullo Stelvio con i 3 versanti e poi Solda in coda. Tre versanti molto diversi tra loro, il primo (Prato) fatto quasi completamente da solo, il secondo (Bormio) in mezzo a tantissime altre persone (che mi hanno condizionato ad andare un po' più forte di quanto avrei dovuto), il terzo (Santa Maria) per pedalare forse è il più bello, ma tira tantissimo. Come tira pure Solda, che i suoi 3-4 km al 10% ce li ha. In strada una quantità incredibile di ragazze. Se si esclude la fascia di età > 35 anni credo che ci fossero tante donne quanti uomini, che a pensarci è abbastanza clamoroso (e non parlo di e-bike, proprio bici da corsa)
- Beppugrillo
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Re: [2025] - Qui i nostri chilometri in bicicletta
Ieri sono andato a colmare una delle lacune più gravi nella mia mappa delle salite: il versante del Baldo da Avio. Non l'avevo mai fatto perché è impossibile legarlo ad un'altra salita senza fare in mezzo tanti chilometri di pianura. In realtà si lega al Passo delle Fittanze, che però preferisco evitare di fare in discesa. Quindi per arrivarci ho fatto un giro andata-ritorno da Caprino con un primo passaggio in cima (la "cima Sud", parlando di asfalto), discesa e inversione a U. Versante di Caprino che tra l'altro rimane sempre molto complesso, salita da quasi 1.500 metri di dislivello (anzi li supera se uno la prende da più in basso oppure arriva all'altra cima) con quei 500 metri finali costantemente intorno al 15% che sono una vera sfida (anche per il signore davanti a me che dal rettilineo di Novezza fino alla cima è andato costantemente a zig-zag, pure con un buon ritmo).
Il versante di Avio è completamente diverso da quello di Caprino, ovviamente. Si può dividere in due perché dal bivio della diga poi cambia completamente (che si vada a sinistra o a destra). Fino alla diga è una salita tutto sommato facile, è ombreggiata e i tornanti spianano, poi tra un tornante e l'altro si sale all'8-9% ma regolare. Dal bivio in su (parlo della strada verso sinistra, verso sud) invece muri, tratti in discesa, panorama, una salita quasi completamente diversa. Si fa parecchia fatica fino al primo mezzo scollinamento, poi è tutto più semplice perché rimane qualche tratto duro, sia prima della seggiovia che appena prima dello scollinamento finale, ma sono isolati. Dei tre versanti forse rimane il più abbordabile, perché buona parte del dislivello si consuma nella parte regolare dei tornanti (12 km di salita) e la parte veramente dura è concentrata in un paio di chilometri che alla fine in apnea si riescono a fare, poi non ha tratti lunghi di contropendenza, che ok ti aiutano a riprendere fiato ma poi li paghi perché la quota di arrivo sempre quella è e se scendi poi devi pure risalire. Dalla parte di Brentonico c'è un po' di caos in più ed è anche quasi tutta esposta al sole, da Caprino non ne parliamo. Comunque come difficoltà sono tutti versanti molto simili
Il versante di Avio è completamente diverso da quello di Caprino, ovviamente. Si può dividere in due perché dal bivio della diga poi cambia completamente (che si vada a sinistra o a destra). Fino alla diga è una salita tutto sommato facile, è ombreggiata e i tornanti spianano, poi tra un tornante e l'altro si sale all'8-9% ma regolare. Dal bivio in su (parlo della strada verso sinistra, verso sud) invece muri, tratti in discesa, panorama, una salita quasi completamente diversa. Si fa parecchia fatica fino al primo mezzo scollinamento, poi è tutto più semplice perché rimane qualche tratto duro, sia prima della seggiovia che appena prima dello scollinamento finale, ma sono isolati. Dei tre versanti forse rimane il più abbordabile, perché buona parte del dislivello si consuma nella parte regolare dei tornanti (12 km di salita) e la parte veramente dura è concentrata in un paio di chilometri che alla fine in apnea si riescono a fare, poi non ha tratti lunghi di contropendenza, che ok ti aiutano a riprendere fiato ma poi li paghi perché la quota di arrivo sempre quella è e se scendi poi devi pure risalire. Dalla parte di Brentonico c'è un po' di caos in più ed è anche quasi tutta esposta al sole, da Caprino non ne parliamo. Comunque come difficoltà sono tutti versanti molto simili
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Re: [2025] - Qui i nostri chilometri in bicicletta
Sabato in coda ad un giro che avevo già fatto quasi uguale con Manghen, Lavazé, Pampeago e Redebus ho fatto la strada che porta a Vetriolo Terme da dietro, da Roveda, nella zona della lingua mòchena (decisamente affascinante l'idea che esista una lingua che si parla solo in un territorio così piccolo). Dalla frazione di Kamauz in su è una salita meravigliosa, molto facile, tutta nel bosco su strada stretta, esattamente il mio concetto di salita ideale (a dirla tutta, per arrivare a Kamauz la strada non è altrettanto bella né, sopratutto, altrettanto facile, ma qualche sacrificio bisogna farlo).
Sul resto del giro, non ricordavo quanto fosse difficile il Redebus. Partendo da valle, da qualsiasi parte, è molto diluito e si perde la durezza complessiva, ma gli ultimi 5 km credo siano tranquillamente sul 10% medio, che è un numero decisamente impegnativo
Sul resto del giro, non ricordavo quanto fosse difficile il Redebus. Partendo da valle, da qualsiasi parte, è molto diluito e si perde la durezza complessiva, ma gli ultimi 5 km credo siano tranquillamente sul 10% medio, che è un numero decisamente impegnativo
- Beppugrillo
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Re: [2025] - Qui i nostri chilometri in bicicletta
Il primo vero caldo della stagione ha fatto danni, il giro di oggi è stato un massacro. Tutto in Val Pusteria, tutto su salite dure e a quote relativamente basse, dopo un terzo ero già a pezzi. In partenza Alpe Rodengo prima da Rio Pusteria e poi da Kreuz (questa salita terrificante che avevo già fatto, fermandomi 3-4 volte: 6,64 km all'11,4% sul segmento Strava e secondo me è realistico). Quindi discesa di nuovo su Rio Pusteria per andare a prendere Kiener Alm (Kegelbergstrasse), altro muro da pazzi: in totale fa 9,54 km al 9,2% ma in mezzo ci sono 500 metri di pianura e la parte finale è facile, la media la tira su un muro iniziale da 4,5 km all'11%. Sulle prime due non avevo avuto nessuna difficoltà perché era ancora fresco, qua sono saltato in aria (c'era l'ipotesi di fare, in coda, anche l'altro versante di questa salita ma già qua ho rinunciato). Dopo questa, che non avevo mai fatto, sono andato verso Terento, dove ho fatto prima la strada principale salendo fino a Marga, poi un muretto su una strada semi-chiusa da San Sigismondo a Colli in Pisteria che non ha il segmento ufficiale su Strava (comunque 450 metri di dislivello in 5,5 km). A chiudere, la salita di Plata da Falzes (6,4 km all'8,2%, non banale) e poi i saliscendi della Sonnenstrasse (del tutto priva di Sonnen, perché quando ho chiuso stava per iniziare a piovere). Zona bellissima ma le salite sono veramente toste