pietro ha scritto: ↑sabato 26 aprile 2025, 12:551)Chiunque. Chiunque ritenga che l'integrità territoriale vada rispettata e che i confini siano inviolabili; chiunque ritenga che la libertà non sia negoziabile; chiunque si schieri dalla parte della Resistenza (oggi come 80 anni fa). Inevitabilmente, dunque, chi si può dichiarare senza vergogna un sincero democratico.bicycleran ha scritto: ↑sabato 26 aprile 2025, 0:46Belle domande. Io non so se sono favorevole o contrario, quindi lascio agli altri le risposte, ma ne aggiungo altre tre per chi è favorevole. Vedi se tu vuoi rispondere a queste.Joannes Muller ha scritto: ↑sabato 26 aprile 2025, 0:09 qualcuno contrario agli aiuti militariall'Ucraina puo rispondere a queste due domande:
1 . sei contrario anche a fornire agli Ucraini armi di difesa (sistemi antimissile)
2. che succede se gli ucraini nonhanno piu0 armi per difendersi ?
Grazie..
Per il momento non sono riuscito ad avere una sola risposta (nemmeno da Travaglio,Santoro ect.)
Tarquinio ha risposto " la storia no si fa con i se e con i ma ?
Mi piacerebbe chiedergli : tu se trovassi tua moglie a letto con due uomini , saresti contento ?
1. Chi dovrebbe fornire queste armi e perché proprio lui?
2. L'invio dev'essere incondizionato o vincolato a qualche comportamento o a qualche obiettivo politico o militare?
4. Gli stessi dovrebbero recapitare armi anche in altri scenari di guerra (Gaza, Yemen, Sudan ecc.) e a quale delle parti in conflitto?
In primis l'Europa, perché è una guerra che avviene ai nostri confini (sono convinto che l'attuale confine tra la libertà europea e la tirannia moscovita sia rappresentata proprio dalla linea del fronte) e che, se persa - in campo militare o diplomatico fa poca differenza - avvicinerebbe pericolosamente il nostro continente ad un conflitto in cui nessuno vuole entrare. E poi perché gli ucraini sono scesi in piazza con la nostra bandiera, con le nostre bandiere. Perché per loro siamo noi il riferimento ed è la nostra comunità quella di cui vogliono far parte. Per prima l'Europa soprattutto ora che il governo degli Stati Uniti pare voglia abdicare, in quasi tutti i campi, al suo ruolo nel mondo.
2)Il rispetto del diritto internazionale. Unico vincolo. Sarà lo Stato Maggiore ucraino a decidere con i partner dove e come utilizzare le armi.
3) In Palestina mandi le armi ad Hamas?
Limitare le consegne a Israele di quelle armi che vengono usate per fare stragi di civili (per quanto sia una misura inutile, dato che se la cavano anche solo con l'appoggio USA) e cercare di isolare il più possibile il governo criminale di Tel Aviv sono le misure che andrebbero prese (e che in realtà parte dell'Europa ha già attuato). Per il resto sarebbe bene non far coincidere nel dibattito internazionale Israele con Netanyahu e la Palestina con Hamas, per il bene di tutti e per la pace di palestinesi e israeliani.
Nel contesto yemenita ci siamo schierati, giustamente, a difesa della libertà di navigazione. In molti altri contesti di guerra Europa e Stati Uniti inviano la larga maggioranza di aiuti umanitari provenienti dall'estero. Sarebbe bene non dimenticarlo
1.L'Ucraina ha diritto a difendersi in nome dell’autoderminazione, ma non mi pare uno specchiato modello di libertà e democrazia. Per dire, già prima dell’invasione russa aveva messo fuori legge il Partito Comunista, che la Resistenza l'aveva fatta davvero, e che ancora rappresentava centinaia di migliaia di elettori. Vero che in Russia le cose vanno peggio, ma non mi straccerei le vesti per Kiev se non fosse che è stata aggredita.
Inoltre la democrazia in Europa si sta deteriorando per ragioni strutturali, non perché c'è una guerra sul territorio. Putin non intende arrivare a Lisbona, e neanche a Berlino. O almeno questa è la mia attuale percezione
2.È una posizione idealista che non tiene conto delle risorse limitate e del “fronte interno” dei paesi fornitori.
Lo stato maggiore dipende dal governo, anche in guerra, pertanto c’è un tema politico rilevante. Io posso anche essere d’accordo sul non sindacare le richieste di chi combatte, ma gli errori strategici possono allungare il conflitto inutilmente. Il rispetto del diritto internazionale non può essere il vincolo, perché violazioni vengono commesse da tutti e non sono neanche semplici da dimostrare
3.C’è un belligerante accusato di genocidio e non gli applichi neanche l’embargo totale sulle armi, ma solo una limitazione? E perché qui si pratica la distinzione tra popolo e governo e per Russia e Ucraina no? Gaza è una cartina di tornasole per le aporie del pensiero liberale in maniera del tutto speculare a quanto lo sia l’Ucraina per i campisti antiamericani. In un caso c'è un aggresore e un aggredito, nell’altro iniziano i “se” e i “però”