Federazione Triciclistica Italiana

Il mondo dei professionisti tra gare e complessità, e più in generale l'approccio al ciclismo di ogni appassionato
alfiso

Re: Federazione Triciclistica Italiana

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Renatino De Rocchis, capo della banda della "Magnona" Fci ha ufficializzato all'Ansa le ragioni economiche alla base della rinuncia ai mondiali juniores su pista.
Vien da chiedersi se la Fci si sia dotata di strumenti di controllo del budget, in dotazione anche alle aziende più piccole.
E' inconcepibile che una gara inserita ad inizio anno nel calendario dal settore tecnico (con tanto di stage di preparazione ed illusione degli atleti, peraltro medagliati agli europei) venga depennata a stagione in corso. Se era a budget vi doveva rimanere!
Fossi in lui per dignità restituirei la carta di credito federale.

http://www.gazzetta.it/notizie-ultima-o ... 4776.shtml
Ciclismo: Italia,no a Mondiali pista jrs
(ANSA) - ROMA - Trasferta in Nuova Zelanda? No grazie. La crisi economica ha ridotto i budget delle federazioni sportive e anche la Federciclismo ha dovuto adeguarsi, rinunciando a inviare rappresentanti tricolori ai Campionati del Mondo Juniores su pista, che si svolgeranno agli antipodi dell'Italia. Troppo costoso trasferire così lontano uomini e materiali, spiega il presidente federale Renato Di Rocco, in un'annata gia' ricca di eventi che hanno prosciugato le risorse a disposizione.


Se l'interesse per giovani e pistard è così infimo perchè il Presindegno vuole creare un Team Continental nel 2013 della Fci (che promuoverà probabilmente Firenze 2013)? Il Team Manager sarà molto probabilmente Dino Salvoldi.
Per creare una ulteriore società di gestione dopo Ciclistica Servizi e Mondiali 2013?
Una nuova srl al servizio del grande capo e dei suoi protetti a spese della collettività ciclistica?
L'idea in sè non sarebbe da buttare, ma con la fiducia che si può riporre in Di Rocco e visti i precedenti mi si rizzano i capelli.
Come è possibile che si possano dissipare in questo modo risorse sudate col sangue dalle società sportive in questo momento economico terribile?
CONI DOVE SEI ?!
Ultima modifica di alfiso il venerdì 24 agosto 2012, 19:42, modificato 1 volta in totale.
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Subsonico
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Re: Federazione Triciclistica Italiana

Messaggio da leggere da Subsonico »

IL Coni attende Di Rocco a braccia aperte! :P
VINCITORE DEL FANTATOUR 2016 SUL CAMPO: certe fantaclassifiche verranno riscritte...

"Stufano è un Peter Sagan che ha smesso di sognare (E.Vittone) "
alfiso

Re: Federazione Triciclistica Italiana

Messaggio da leggere da alfiso »

Subsonico ha scritto:IL Coni attende Di Rocco a braccia aperte! :P
La tua frase si presta a più significati :D staremo a vedere
alfiso

Re: Federazione Triciclistica Italiana

Messaggio da leggere da alfiso »

Il Presindegno Di Rocco conferma in un comunicato stampa ufficiale che la rinuncia ai mondiali juniores è stata fatta per "garantire risorse sicure per la programmazione dell’attività nazionale giovanile in proiezione Rio de Janeiro 2016"; leggasi costituzione di un Team Continental della Fci.
E soprattutto leggasi nuova società di gestione al servizio di Renatino Er Dandy. Toscana 2013 continental, ovvero campagna elettorale a spese Fci.
Pertanto non solo gli ex sovietici avranno i loro team di Stato, ma anche la liberale Italia (il Paese della libera mafia in "libero" Stato).
Ditemi che Renatino è troppo vecchio per ballare la samba a Rio. A casa!

http://www.federciclismo.it/notizie/ind ... pg=1&riga=
alfiso

Re: Federazione Triciclistica Italiana

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Mi è stato ieri correttamente fatto notare l'incredibile contrasto e non senso di due notizie riguardanti due differenti decisioni federali.

Giugno 2012
http://www.federciclismo.it/attivita/am ... codice=646
http://www.federciclismo.it/attivita/am ... codice=601
La Fci convoca 22 (dico 22) master (35-70 anni) per i mondiali di categoria in quel di Zdar Nad Sazavou (Repubblica Ceca).
La squadra venne diretta dal tecnico Luigi Bielli coadiuvato dal meccanico Colantoni, entrambi a carico della Fci.
Visti i costi dell'hotel, la trasferta di un mezzo per i tecnici ed il costo degli stessi e dei controlli preventivi, non è difficile stimare una spesa complessiva non inferiore a 5.000 €uro, ma potrebbero essere ben di più in funzione della qualità e specificità dei controlli preventivi, passando quindi il costo di 10.000 €uro.

Agosto 2012
dopo avere speso soldi per collegiali vari (soldi spesi anche dalle società) e dopo un brillante Campionato Europeo su Pista ad Anadia (Portogallo) il Presidente Di Rocco con delibera presidenziale e, sembrerebbe, senza consultare alcuno (il nuovo Statuto glielo permette) decide di non portare alcun atleta ai Mondiali su Pista Juniores in Nuova Zelanda.

Cosa c'è che non va tra queste due notizie? Che per i Master si sono spesi probabilmente una decina di migliaia di €uro, mentre non vi erano risorse per inviare in Nuova Zelanda almeno 4 juniores (i cui controlli preventivi vengono comunque effettuati e non erano un costo aggintivo) che di certo non avrebbero deluso e che comunque avrebbe rappresentato un investimento per il futuro.

- Quanto ha speso la Fci per le Olimpiadi (tenuto conto che era presente un solo atleta su pista e in complesso la trasferta è stata di un ventina circa di persone)?
- Quali spese eccezionali hanno fatto prendere una decisione così grave, di depennare un evento già programmato dal settore tecnico nazionale?
- E quali necessità assolute di rappresentanza c'erano per spesare (unica tra tutte le federazioni) alcuni anziani master (sono loro coetaneo per intenderci) ai loro Campionati Mondiali?

Una idea la fornisce il blog sempre puntuale Cyclingpro (link segnalato qualche tempo fa da Cauz):

@Federciclismo: il silenzio Di Rocco sui misteri dei “master” italiani spesati per le loro gare-vacanza nella Repubblica Ceca.
E’ una spedizione più grossa di quella per i Giochi di Londra e più grossa anche di quella prevista per i mondiali di Valkenburg a settembre: ben 22 atleti.
Ventidue corridori “azzurri” (tutti maschi, il settore femminile sembra non esistere), un “commissario tecnico” (Luigi Bielli) e un meccanico partono oggi in aereo da Orio al Serio (presumiamo) alla volta di Zdar Nad Sazavou, città di 24 mila abitanti al centro della Repubblica Ceca. Hanno dai 35 ai 70 anni.
Da giovedì a domenica parteciperanno ai Campionati Europei Master di ciclismo su strada, campionati che di europeo hanno pochino: oltre agli italiani ci saranno infatti i padroni di casa cechi (e ci mancherebbe), slovacchi, polacchi, qualche tedesco e cani sciolti altri 4/5 paesi europei. Parliamo di gare (crono e in linea) in cui – per ciascuna categoria – partecipano 15/20 atleti se va bene.
Sul sito www.masters-em.cz possiamo (purtroppo) renderci bene conto di cosa si tratta.
La spedizione italiana in Repubblica Ceca è uno dei più incredibili misteri della politica federale italiana. Siamo l’unica nazione al mondo – infatti – che finanzia un gruppo di nonnetti per partecipare a un rassegna continentale sportiva (non organizzata dall’Uci) e l’unica con un “commissario tecnico” di categoria pagato con soldi pubblici.
I misteri della vicenda cominciano da lontano perché anche i «criteri di selezione» per la prova sono quanto di più ambiguo si possa immaginare. Quattro prove di selezione (una al nord Italia, tre al centro sud, queste a poca distanza fisica l’una dall’altra), corsette amatoriali che hanno prodotto una “nazionale” formata da atleti provenienti quasi tutti da Lazio, Umbria e Campania e spesso facenti parte delle stesse società che hanno organizzato le prove. Un “biscottone” gestito a tavolino e – va detto – basato su gare frequentate da venti, trenta atleti al massimo. Una tristezza assoluta in un Paese che pure è ricchissimo ricchissimo di manifestazioni belle e affollate a cui la Federciclismo dedica attenzioni zero.
Eppure a questi Europei SI DEVE ANDARE a tutti i costi, per volere espresso di Renato Di Rocco. Si deve andare anche se l’Uci ha abolito da due anni questo tipo di gare (i mondiali amatori) per eccesso di agonismo e perché nelle sedi di gara circolava di tutto!
La Federciclismo non rende noto quanto costa la trasferta, sicuramente in parte a carico federale come ci confermò tempo fa il segretario generale Gabriotti. Impossibile anche soltanto identificare un rendiconto a bilancio. Di sicuro la Federciclismo ci mette i costi alberghieri, le divise (che costano), il personale di supporto (commissario tecnico e meccanico, totalmente spesati) e probabilmente anche le spese dei controlli medici preventivi, di quei controlli che la Fci non fa nelle categorie giovanili per mancanza di fondi!. A spese degli atleti dovrebbe restare solo il viaggio.
La domanda è: perché? Perché spendere dei soldi per una trasferta posticcia, in una specialità in assoluto calo di interesse, in tempi di gravissime ristrettezze economiche? Perché appunto finanziare un 65enne che, se desidera partecipare a un evento del genere, può benissimo pagarselo da solo?
Tutte le volte che l’abbiamo chiesto a Di Rocco, lui si è irrigidito. La sua ultima riposta è da analizzare bene: la trasferta è una manovra politica che ci porterà grossi fondi di finanziamento. Che significa? Fondi a chi? Significa che la federazione europea (ente praticamente inutile) in cambio della nostra diciamo assiduità in Repubblica Ceca avrebbe concesso all’Italia il privilegio (sic) di ospitare gli Europei per i prossimi anni, forse dalle parti della Sardegna. E che questa mossa – per motivi che ci sfuggono, magari in Sardegna si aspettano decine di migliaia di master da tutta Europa – dovrebbe portare soldi alla federazione italiana. E’ così? O c’è dell’altro? Per cortesia qualcuno risponda con chiarezza, magari prima della fine degli Europei.
Se questo è il motivo, Renato di Rocco ha il dovere di spiegare come, cosa e perché. Non limitandosi agli slogan, ma chiarendo a chi dovrebbero arrivare quanti soldi e che nesso c’è con i nonni dell’agonismo in biciclette.
alfiso

Re: Federazione Triciclistica Italiana

Messaggio da leggere da alfiso »

Si avvicinano le tante sospirate elezioni che molto probabilmente porteranno ad un radicale rinnovamento nell'assetto federale.
Si percepisce nell'aria (nonostante il giustificato scetticismo di Silvio Martinello) una voglia frizzante delle società ciclistiche di tornare a contare nel consesso nazionale proponendo i propri uomini e le proprie idee per sostituire il corpo alieno insediato al vertice da parte dei potenti mezzi dell'impero del male, chiamato Coni.
Finalmente dopo una quindicina di anni di occupazione e dominio dell'impero del male Coni, sull'esercito e sul popolo ciclistico ci si prepara ad un repulisti radicale e ragionato.
Finalmente le società ciclistiche hanno capito che è giunta l'ora di abbandonare la politica ed i candidati di Palazzo (che dopo sinistri e destri, che poi all'occorrenza diventano destri e sinistri) dopo che questi hanno portato il deserto in una landa che certamente aveva problemi, ma che era comunque felice e rigogliosa.
Tante oasi si stanno coagulando per far ricrescere al meglio vecchie colture arboree e giovani alberi con potenti fibre resistenti ad ogni tipo di scarafaggio ed insetti.
E' quindi il momento, prima di dare spazio alla fantasia ed alla passione, prima di discussioni animate e proficue, prima di esprimere idee nuove e proposte compatibili con la terribile situazione attuale, di analizzare da dove parta la battaglia federale e quale sia il sentiment stando ai rumours.

Questa tabella di seguito esprime l'assetto filogovernativo dei vertici regionali. In viola funereo le regioni a controllo "arroccato". In verde speranza le regioni più "AVANTI", dove i vertici regionali sono/erano già "Di Rocco Free".

Immagine

In questa tabella invece sono espressi i sentiment elettorali stando ai rumours raccolti:

Immagine

Se il sondaggio si sarà dimostrato oggettivo lo vedremo a breve. I flussi sono in moto ed i sentimenti pure, ovviamente guidati dalla regione Puglia, la vera serpe per Di Rocco. Qualcuno farà notare che la Puglia attualmente è commissariata e quindi il vertice non sarebbe verde.
Sbagliato: il commissario è viola "per incarico", ma il vertice era, è e resta verde. C'è solo un presidente, anche se di colore è BIANCO :diavoletto:
Salvatore Bianco presidente del Comitato Regionale Puglia della Fci, presidente sempre in carica e MAI DIROCCATO.
Mad
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Re: Federazione Triciclistica Italiana

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Ufficio del G S R – CRER

Bologna



Comunicato n. 22 del 23 Agosto 2012

PROVVEDIMENTI ATTIVITA’ GIOVANISSIMI:

Su denuncia della Commissione Giovanile Regionale relativa alla «Partecipazione di propri tesserati a gare organizzate fuori provincia o fuori regione (in data 04 e/o 05/08/2012), in concomitanza con gare provinciali o altre iniziative ufficiali federali » e con la esclusione dal contesto delle iniziative dei singoli ritenute palesemente estranee alla gestione societaria, ciascuna delle sottoelencate Società

Id 44937 GS Pellegrino Parmense (Codice 07E1641)
Id 43921 US Calcara (Codice 07Z0270)
Id 45182 Pol. Pavullese (Codice 07J0738)
Id 42180 Pol. Pianorese (Codice 07X0582)
Id 42180 Tonino Lamborghini (Codice 07R0860)
Id 42180 ASD Pedale Azzurro Rinascita (Codice 07P0798)
Id 42180 SDC G Bonzagni (Codice 07C0612)
Id 42182 Pol. Sanmarinese (Codice 07Y0660)
Id 42182 SC Reggiolese ASD (Codice 07T0033)
10. Id 42182 Team Barba ASD (Codice 07S1051)

11. Id 42182 AS Ciclistica Novese (Codice 07N0343)

12. Id 42182 SC Cavriago & OMG (Codice 07N0302)

13. Id 45320 ASD AC Biking Noceto (Codice 07Y1498)

14. Id 45320 ASD Pedale Castellano (Codice 07V0437)

15. Id 45320 Pol. Torrile (Codice 07M0680)

Viene sanzionata con una ammenda di € 80,00 (Art. 4 Allegato n.1 PIS - Attività Giovanissimi)


:angry: :angry: :angry: :angry: :angry: :angry: :angry: :angry: :angry:
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Deadnature
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Re: Federazione Triciclistica Italiana

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Eh, ma proprio in Trentino Di Rocco deve avere percentuali bulgare? Che poi noi sul forum di Cicloweb si fa brutta figura? Chi è che vota? Vado casa per casa a convincerli.
http://www.spazidisimpatia.wordpress.com
Spazi di simpatia, nel nome dell'amore che regna nella nostra splendida Terra
Un blog consigliato da Basso, quello giusto.

Aderii alla campagna di garbata moral suasion per cacciare Di Rocco. E infatti...
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Slegar
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Re: Federazione Triciclistica Italiana

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alfiso ha scritto:Il Presindegno Di Rocco conferma in un comunicato stampa ufficiale che la rinuncia ai mondiali juniores è stata fatta per "garantire risorse sicure per la programmazione dell’attività nazionale giovanile in proiezione Rio de Janeiro 2016"; leggasi costituzione di un Team Continental della Fci.
E soprattutto leggasi nuova società di gestione al servizio di Renatino Er Dandy. Toscana 2013 continental, ovvero campagna elettorale a spese Fci.
Pertanto non solo gli ex sovietici avranno i loro team di Stato, ma anche la liberale Italia (il Paese della libera mafia in "libero" Stato).
Ditemi che Renatino è troppo vecchio per ballare la samba a Rio. A casa!

http://www.federciclismo.it/notizie/ind ... pg=1&riga=
Ma sopratutto ci saranno ciclisti che ne faranno parte o semplici "agenti pagatori"? Perché in una continental come quella chi è già professionista in una WT o professional non si abbassa di categoria, dunque deve essere composta da giovani interessanti ma quelli se li accaparrano le migliori squadre dilettanti ed in prospettiva quelle pro' oppure diventa un ricovero di "agenti pagatori" come Scampamorte o Cismondi e l'ultimo rifugio di chi non riesce a rinnovare il contratto.
Preservare lo spirito di quel tempo, in cui credevamo nell'unità e allo stesso tempo nella diversità

Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, primo medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
alfiso

Re: Federazione Triciclistica Italiana

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No, si tratta di una Continental che dovrebbe far posto ad atleti di interesse olimpico (pista in particolare), ovvero gli juniores di adesso, se vogliamo.
Qua c'è un redazionale che ne parla:
http://www.spaziociclismo.it/?action=re ... izia=21739
Ho cercato dentro Cicloweb, ma non ho trovato al riguardo.
Se qualcuno trova qualcosa lo posti.
In sostanza si tratterà di una soluzione professionistica alternativa ai gruppi militari, che soddisfano le richieste economiche del settore femminile ma non di quello maschile.
Potrebbe anche essere una soluzione positiva, ma il dubbio è che in quelle mani ... finisca per essere un professionismo da Stato assistenziale.

Una situazione che Renato Di Rocco conosce bene e che spera di poter iniziare a cambiare con la creazione di un nuovo progetto, volto proprio a sponsorizzare il binomio strada-pista: la creazione di una squadra nazionale apposita.
"Certo, se guardo alle cifre della Gran Bretagna, che cosa posso rispondere? - ammette il Presidente della Federciclismo alla Gazzetta dello Sport - Hanno già un investimento di 60 milioni di sterline (80 milioni di euro) per arrivare fino all’Olimpiade di Rio de Janeiro 2016. Però i nostri ultimi anni a livello giovanile sono stati ottimi, i semi ci sono, abbiamo tanti ragazzi e ragazze in gamba, dobbiamo crescerli e non perderli, la nuova generazione è molto completa. Il problema è meno sentito in campo femminile, lì i corpi militari ci aiutano molto,ma gli uomini no, non si accontentano più dello stipendio da militare, non basta più entrare nella Forestale, anche se portano a casa 1600-1800 euro, vogliono il professionismo. E allora entro la fine dell’anno nascerà una squadra Continental della federazione, il braccio operativo del club Azzurro, un’Accademia del ciclismo nella quale faremo confluire 10-12 atleti, dagli juniores in su. Faranno strada e pista, avranno uno sbocco, l’Olimpiade, e poi il grande ciclismo".
Il numero uno del ciclismo italiano, inoltre, introduce altre due novità: la prima è la creazione di un secondo velodromo, in provincia di Treviso, che si andrà ad affiancare a quello di Montichiari, che in questi suoi due anni si è confermato molto attivo ed importante per il movimento nostrano, venendo peraltro usato anche dai professionisti; la seconda è una nuova strutturazione della nazionale, centralizzata "sotto la gestione di un manager sportivo". A questo proposito il nome che Di Rocco ha già in mente è quello di Dino Savoldi, "che in tanti anni ha inventato un modello vincente nel ciclismo femminile".
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Tranchée d'Arenberg
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Re: Federazione Triciclistica Italiana

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Deadnature ha scritto:Eh, ma proprio in Trentino Di Rocco deve avere percentuali bulgare? Che poi noi sul forum di Cicloweb si fa brutta figura? Chi è che vota? Vado casa per casa a convincerli.
Eh, io invece devo dire che una volta ogni tanto la Calabria, la mia regioni, mi stupisce in positivo, che sarà mai successo dalle mie parti?

ps: ovviamente la Calabria non conta una mazza in seno alla FCI :D
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alfiso

Re: Federazione Triciclistica Italiana

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Ragazzi dipende tutto dalle persone e da quelle in vista, gli opinion leader, che orientano il consenso.
So bene come la pensano i tanti trentini qua dentro, ma purtroppo la realtà del vertice della vostra regione ha quell'orientamento.
A voi di cercare di modificarlo.

Riguardo alla Calabria che non conterebbe una ... ok avete pochi voti, ma alla scorsa Assemblea la più accesa discussione fu animata da un delegato calabrese (Parisi, che credo sia un giornalista). Fu lui uno dei più accesi contestatori di quanto avvenne in quella Assemblea.
Dopo quell'evento e per quell'evento, se non erro venne deferito e subì una "democraticissima" squalifica. Quindi direi "pochi ma buoni". ;)
http://www.ciclismo-online.it/index.php ... &Itemid=55

Ecco il mini-poster per il nuovo ciclismo a vostra disposizione per fare informazione e rendere più democratico il nostro ciclismo (senza apartheid per gli ex dopati e per un nuovo rispetto degli atleti liberi dalle ipocrisie del Coni) . RIPRENDIAMOCI LA NOSTRA FCI:

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Re: Federazione Triciclistica Italiana

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alfiso ha scritto:No, si tratta di una Continental che dovrebbe far posto ad atleti di interesse olimpico (pista in particolare), ovvero gli juniores di adesso, se vogliamo.
.... si si, tutto bello tutto buono, però: " E allora entro la fine dell’anno nascerà una squadra Continental della federazione, il braccio operativo del club Azzurro, un’Accademia del ciclismo nella quale faremo confluire 10-12 atleti, dagli juniores in su. Faranno strada e pista, avranno uno sbocco, l’Olimpiade, e poi il grande ciclismo"."

Ma se il programma olimpico della pista a Rio sarà quello di quest'anno, ancora da decidere e sempre che il ciclismo sia presente nel programma olimpico, imbastisci una squadra per il Viviani di turno e per cinque inseguitori (moltiplicato per due perché ci sono anche le ragazze, come due saranno le squadre)? Velocità, keirin e velocità olimpica si scartano a priori perché specialità incompatibili su strada?

Sperano che il programma olimpico cambi? Intanto il 2013 sarà perso.

Al netto delle cattive intenzioni mi sembra un progetto nato vecchio.

Edit: e gli juniores di adesso a Rio de Janeiro saranno al massimo U23.
Preservare lo spirito di quel tempo, in cui credevamo nell'unità e allo stesso tempo nella diversità

Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, primo medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
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Re: Federazione Triciclistica Italiana

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Mad ha scritto: Comunicato n. 22 del 23 Agosto 2012
PROVVEDIMENTI ATTIVITA’ GIOVANISSIMI:
Su denuncia della Commissione Giovanile Regionale relativa alla «Partecipazione di propri tesserati a gare organizzate fuori provincia o fuori regione (in data 04 e/o 05/08/2012), in concomitanza con gare provinciali o altre iniziative ufficiali federali » e con la esclusione dal contesto delle iniziative dei singoli ritenute palesemente estranee alla gestione societaria, ciascuna delle sottoelencate Società
...
Viene sanzionata con una ammenda di € 80,00 (Art. 4 Allegato n.1 PIS - Attività Giovanissimi)
In pratica in un sol comunicato hanno incassato ben 1200 €uro dalle società che operano fra i giovanissimi.
Penosi! Non mi ricordo di regole del genere in passato.
Sembra che tutto si stia evolvendo più verso un regime, che non verso una libera federazione sportiva.
C'è una tendenza a regole imposte in modo ferreo e non alla condivisione, alla corresponsabilità e soprattutto alla collaborazione.
Niente di tutto questo, si tende ad imporre.
alfiso

Re: Federazione Triciclistica Italiana

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Carissimi amici forumisti,
so che molti di voi sono gelosi della propria individualità, ma nel contempo credo che in molti abbiate veramente a cuore il nostro sport.

A chi non è d'accordo e vuole protestare contro la vergognosa delibera (illegittima ed incostituzionale) che impedisce agli ex squalificati per doping di far parte delle rappresentative nazionali, delibera che crea di fatto una categoria di reietti (una vera e propria apartheid sportiva), propongo di riservare uno spazietto nella propria firma, per questo mese premondiale o per qualche mese, per un brevissimo messaggio (es. I'm Di Rocco Free, I sono Di Rocco Free) di vostra fantasia che ricordi la necessità di un sacrosanto rispetto dei diritti.
Otto anni di Di Rocco sono stati nefasti ed è bene che ciascuno di noi faccia la sua parte per cambiare un cicinin le cose.
Cosa ne pensate?

IO SONO DI ROCCO FREE
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Re: Federazione Triciclistica Italiana

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Edit:
Al netto delle cattive intenzioni mi sembra un progetto nato vecchio.
E' nato vecchio, perché infarcito di cattive intenzioni, quindi non c'era il tempo per pensare a qualcosa di innovativo.
alfiso ha scritto:Carissimi amici forumisti,
so che molti di voi sono gelosi della propria individualità, ma nel contempo credo che in molti abbiate veramente a cuore il nostro sport.

A chi non è d'accordo e vuole protestare contro la vergognosa delibera (illegittima ed incostituzionale) che impedisce agli ex squalificati per doping di far parte delle rappresentative nazionali, delibera che crea di fatto una categoria di reietti (una vera e propria apartheid sportiva), propongo di riservare uno spazietto nella propria firma, per questo mese premondiale o per qualche mese, per un brevissimo messaggio (es. I'm Di Rocco Free, I sono Di Rocco Free) di vostra fantasia che ricordi la necessità di un sacrosanto rispetto dei diritti.
Otto anni di Di Rocco sono stati nefasti ed è bene che ciascuno di noi faccia la sua parte per cambiare un cicinin le cose.
Cosa ne pensate?

IO SONO DI ROCCO FREE
Non ho più spazio nella firma, quindi lo metto, ricordandoselo, alla fine del post (certo che farlo più semplice .....):

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Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
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Re: Federazione Triciclistica Italiana

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No, io intendevo solo una scritta, ciascuno quella che preferisce. :D
Sennò sarebbe una cosa militare :diavoletto:

Letto il tuo discorso sulla Continental. Io avevo evitato di scriverlo, ma il dubbio di molti è che serva per dare una collocazione a tecnici ed atleti "amici".
Forse questo era pure il punto d'arrivo del tuo discorso.
Nei prossimi giorni ne sapremo di più. Renato Di Rocco, in questi giorni è iperattivo e sta usando al 100% i suoi canali politici.
Ne vedremo di ogni da lui, pur di farsi rieleggere presidente della Fci (ma soprattutto della Mondiali 2013 Srl).
A questo punto non mi stupirei di vederlo candidato nel Pd alle elezioni 2013, quota Matteo Renzi e frati neri del Montepaschi.
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Re: Federazione Triciclistica Italiana

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alfiso ha scritto:Io avevo evitato di scriverlo, ma il dubbio di molti è che serva per dare una collocazione a tecnici ed atleti "amici".
Forse questo era pure il punto d'arrivo del tuo discorso.
Era il punto di partenza, però è anche quello di arrivo, insomma si ritorna sempre li. Ma chi sono gli atleti "amici", quelli che arrivano dietro a quelli bravi che poi si accaseranno nelle più forti squadre dei dilettanti?
alfiso ha scritto:No, io intendevo solo una scritta, ciascuno quella che preferisce. :D
Sennò sarebbe una cosa militare :diavoletto:
Ma a me piace ....

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.... e poi resterà a futura memoria, anche quando si modificheranno le fime (imageshack permettendo)
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Re: Federazione Triciclistica Italiana

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Posto anche qua in topic e per archiviazione nella saga Tarocca:
Admin ha scritto:Succosa anticipazione.
http://www.cicloweb.it/news/2012/08/28/ ... rdegna.htm
A seconda del vento che gli conviene che tiri, il nostro amato presidente Di Rocco muove le pedine sullo scacchiere del calendario italiano. E quindi ciao Sardegna, bentornata Puglia!
Febbraio 2013, nascerà un Giro dei Trulli in Puglia al posto del Giro di Sardegna?
I contatti con le amministrazioni locali sarebbero già in fase avanzata, e lo stesso presidente federale Renato Di Rocco ha in programma un incontro in Regione Puglia per porre le basi di una nuova gara a tappe per professionisti. Potrebbe chiamarsi Giro dei Trulli e delle Grotte la corsa che riporterebbe il ciclismo professionistico in Valle d'Itria (tra le province di Brindisi, Taranto e Bari) dopo i fasti dell'antico Giro di Puglia. A interessarsi al progetto è Stefano Pilato, che dopo aver organizzato per qualche anno il Giro di Sardegna, si è detto interessato a usare le date della corsa isolana (che quest'anno è saltata) per far nascere questa nuova gara a tappe. Le località interessate all'evento (che andrebbe in calendario UCI dal 21 al 26 febbraio 2013) sono Martina Franca, Ceglie Messapica e probabilmente Ostuni, Locorotondo, Alberobello, Fasano e Cisternino. Ne ha dato notizia il Comitato Regionale pugliese della FCI.


Che brutta cosa la politica. :vomitino:
E' per colpa della politica che noi appassionati dobbiamo subire certe presidenze da 16 anni.
Un presidente è impopolare, dittatoriale, ne fa un sacco e una sporta, sta crollando ed ecco ... che arriva il presidente sinistro della Puglia a dargli soccorso.
In precedenza, verso le richieste del suo movimento ciclistico locale si era dimostrato sordo.
Ps. Dopo le avventure San Raffaele, Taranto, al Vendulo aggiungiamo anche questa.
Eppoi hai voglia a dare a Grillo e Cinquestelle dei fascisti e tutto il resto. :censura: ok è OT

La spiegazione di questa iniziativa "federale" sta in questa cartina (in Puglia il consenso per Di Rocco è risibile), per cui ci si inventa lo zuccherino (grazie al Vendulo, che sino a ieri era sordo alle richieste del movimento ciclistico locale e adesso, come un generale di una repubblica delle banane, offre ospitalità al colonizzatore venuto da Roma :():

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Subsonico
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Re: Federazione Triciclistica Italiana

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Ma Alfiso, seriamente, ritieni che Vendola, che in gioventù avrà si e no fatto educazione fisica al liceo, con le primarie del pd pendenti e tutti i problemi che attanagliano la Puglia in questo momento, possa avere un ruolo attivo nel Giro dei Trulli? È semplicemente ridicolo. Senza arrivare a Vendola, dubito che Maria Campese, assessore allo sport della regione Puglia, abbia minimamente idea dello stato attuale della FCI.
E poi, anche sapendo che il Giro dei Trulli è una trovata a fini politici, cosa dovrebbero fare? Opporsi? Mi sembra altamente stupido, visto che una buona parte delle iniziative culturali nasce anche grazie a contributi politici. Anzi, tutt'altro, dovrebbero appoggiare l'iniziativa e soprattutto ottenere le necessarie garanzie di continuità dalla federazione, in modo tale da non fare la stessa fine del Giro di Sardegna e mettere Di Rocco con le spalle al muro, nel caso la federazione faccia finta di dimenticarsi, in futuro, di aver organizzato una corsa in Puglia.

Se cerchi qualcuno con cui prendertela, ecco prenditela con Stefano Pilato, il presidente della Leisure & Sport, visto che è lui che sta trasferendo il baraccone da una regione all'altra.
Però a me il tiro al piccione agli enti pubblici che non c'entrano nulla non piace. La regione e le province sono tenute a finanziare le manifestazioni organizzate indipendentemente dall'origine, sempre a patto che rispettino gli accordi presi, ovviamente. E poi comunque non credere che arriverà sto gran contributo, con la situazione economica attuale ci sono organizzatori di festival con molta più affinità a Vendola rispetto a Di Rocco che stanno aspettando da due anni che si sblocchi il patto di stabilità e arrivino i contributi...
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alfiso

Re: Federazione Triciclistica Italiana

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Il tuo ragionamento sarebbe ineccepibile, se non fosse che in passato a quella stessa parrocchia pubblica si erano rivolte le entità ciclistiche locali.
In quei casi mi pare che l'ente pubblico pugliese non avesse ritenuto di impegnarsi. Ora su input romano sembrerebbe di sì :uhm:
Per ragioni che non sappiamo (che varrà la pena capire) arriva il colonialista da Roma con il suo centurione Pilato e l'assessore apre le porte.
Nessuna volontà mia di sparare a casaccio su un politico, ma una leggera distonìa non la puoi negare.
Riguardo all'esperienza diretta, credo che i tuoi cugini leccesi possano darti qualche ragguaglio in più.
Se poi il presidente Vendola cambiasse idea e volesse appoggiare le iniziative del suo movimento ciclistico locale - mai come in questo momento vivace ed apprezzato (pure commissariato) - c'è tutto il tempo per informarlo di questa cosa fra una seduta e l'altra di educazione fisica.
Scherzi a parte, credo che tutti noi italiani si debba essere poco indulgenti verso la politica e molto più esigenti.
Ho molto rispetto delle idee politiche di ciascuno, non volevo essere irriverente ma soprattutto detesto essere riverente al potere.
Ho scritto con lo stesso rigore contro la propaganda politica del Padania, e sono sempre preoccupato dell'uso che il potere fa dello sport (non è il caso di Vendola in questa vicenda ovviamente), perchè quando lo sport flirta con la politica è sempre il primo a rimetterci.
Credo comunque che Marco sulla realtà pugliese abbia parecchio più di me da dire, e solo per amore di questo sport.
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Re: Federazione Triciclistica Italiana

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alfiso ha scritto:Il tuo ragionamento sarebbe ineccepibile, se non fosse che in passato a quella stessa parrocchia pubblica si erano rivolte le entità ciclistiche locali.
In quei casi mi pare che l'ente pubblico pugliese non avesse ritenuto di impegnarsi. Ora su input romano sembrerebbe di sì :uhm:
Per ragioni che non sappiamo (che varrà la pena capire) arriva il colonialista da Roma con il suo centurione Pilato e l'assessore apre le porte.
Nessuna volontà mia di sparare a casaccio su un politico, ma una leggera distonìa non la puoi negare.
Riguardo all'esperienza diretta, credo che i tuoi cugini leccesi possano darti qualche ragguaglio in più.
Se poi il presidente Vendola cambiasse idea e volesse appoggiare le iniziative del suo movimento ciclistico locale - mai come in questo momento vivace ed apprezzato (pure commissariato) - c'è tutto il tempo per informarlo di questa cosa fra una seduta e l'altra di educazione fisica.
Scherzi a parte, credo che tutti noi italiani si debba essere poco indulgenti verso la politica e molto più esigenti.
Ho molto rispetto delle idee politiche di ciascuno, non volevo essere irriverente ma soprattutto detesto essere riverente al potere.
Ho scritto con lo stesso rigore contro la propaganda politica del Padania, e sono sempre preoccupato dell'uso che il potere fa dello sport (non è il caso di Vendola in questa vicenda ovviamente), perchè quando lo sport flirta con la politica è sempre il primo a rimetterci.
Credo comunque che Marco sulla realtà pugliese abbia parecchio più di me da dire, e solo per amore di questo sport.
Ma ne so anch'io parecchio più di te della realtà pugliese, è per questo che sto intervenendo.
Sulla distonia, ti sei risposto da solo: ovvio che quando bussa alle porte il presidente di una federazione sportiva tra le più importanti in Italia lo devi quanto meno ricevere. Non puoi metterlo sullo stesso piano, per dirne una, del presidente della Cavallaro di Barletta.
Ma ricevere non vuol dire appoggiare, almeno non ancora, adesso. Io continuo a credere che il ruolo della regione Puglia nella vicenda sarà marginale e limitato a permessi e contributi; più che altro, un ruolo attivo in questa vicenda dovrebbe essere la corrente dirocchiana, più solida in terra di Bari, che a quanto pare ha molti estimatori in Valle D'itria ed è riuscita a smuovere diversi comuni.

PS: ma poi, quando e per cosa (o su richiesta di chi) Vendola non si sarebbe impegnato?
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Re: Federazione Triciclistica Italiana

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Ok Subsonico, se è vero che l'assessore o Vendola ricevono solo il presidente della FCI ho pronta per te la soluzione:
mettere un pugliese a capo della Federciclismo :diavoletto:
Così scuse non ce ne saranno più.

Ps. Essendo tu barese e spero/credo "non dirocchiano", perché non trovare un modo per fare arrivare un messaggio al Vs presidente regionale su ciò che è avvenuto (l'abuso che è avvenuto) alla Federciclo della Regione Puglia? Insomma mettergli una piccola pulce nell'orecchio ... ;)
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Re: Federazione Triciclistica Italiana

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alfiso ha scritto:Ok Subsonico, se è vero che l'assessore o Vendola ricevono solo il presidente della FCI ho pronta per te la soluzione:
mettere un pugliese a capo della Federciclismo :diavoletto:
Così scuse non ce ne saranno più.

Ps. Essendo tu barese e spero/credo "non dirocchiano", perché non trovare un modo per fare arrivare un messaggio al Vs presidente regionale su ciò che è avvenuto (l'abuso che è avvenuto) alla Federciclo della Regione Puglia? Insomma mettergli una piccola pulce nell'orecchio ... ;)

Guarda, gli ambienti sportivi pugliesi sono abbastanza destrorsi (come penso in tutto il paese, in realtà) e non penso abbiano molta familiarità con Vendola, nè soprattutto viceversa. Potremmo però contare sul fatto che il suo fan #1 a Maglie è sotto querella di Santili ed ha perso il lavoro di webmaster sul sito della federazione per il commissariamento :D
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Re: Federazione Triciclistica Italiana

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Cambio un attimo argomento Vendola per sottoporvi un problema che rasenta il razzismo vero e proprio.
Parliamo proprio di una norma attuativa del regolamento FCI
"Con riferimento all’articolo 8.4 delle NORME ATTUATIVE 2012 attività su strada, cat. Esordienti /Allievi /Donne Esordienti / Donne Allieve"
Ecco cosa dice in pratica:
Se sei straniero residente in Italia e tesserato per una società affiliata alla FCI puoi partecipare ai Campionati Regionali e Provinciali, ma non per l'assegnazione del titolo. Non può invece partecipare ai Campionati Nazionali.

Cioè, fatemi capire, se io sono lombarda, vivo in Lombardia, e mi tessero per l'Emilia Romagna posso partecipare ai Regionali emiliani, ma se invece sono russa, vivo in Emilia e sono tesserata per una società emiliana no? Ma scherziamo?! Che roba è!!??

Prendo questo sfogo dalla pagina FB di Claudio Santi dove lui chiede che questa norma sia cambiata velocemente (possibilmente per oggi) per permettere a tanti ragazzini immigrati tesserati in Emilia-Romagna di partecipare ai Campionati Regionali su Pista di Fiorenzuola.
Un uomo comincerà a comportarsi in maniera ragionevole solo quando avrà esaurito ogni altra possibile soluzione
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Re: Federazione Triciclistica Italiana

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Ho letto anch'io quanto riportato da Santi e la norma mi pare in effetti anacronistica e stupida. Anche questa cosa che puoi partecipare, magari vincere, ma non entrare in classifica... Come la spieghi a un ragazzino?
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Re: Federazione Triciclistica Italiana

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E' una cosa che mi suona strana, oltre che ripugnante.
Dico strana perché anni fa (quando ero allievo-jun, ok un secolo fa) se eri straniero e tesserato per un club italiano, potevi gareggiare anche per il titolo nazionale sino alla categoria allievi. Poi da juniores dovevi optare per la cittadinanza (essendovi già il mondiale per juniores). O diventavi italiano, o altrimenti potevi partecipare solo alle gare internazionali con la tua nazionale, salvo deroghe federali. Mi pare ad esempio che il padre di Luca Wackermann si trovò in questo status. Ed il figliolo è oggi italianissimo oltre che forte.

Vedere che le cose nel tempo sono così peggiorate sul piano civile mi lascia letteralmente basito, anche perché i ragazzini immigrati, oltre che spesso bravi, sono una enorme occasione di integrazione sociale pure per i loro genitori (parlo per esperienza). Lo sport in questo fa veri miracoli.
Facciamo casino sui social e segnaliamo la cosa ai media di settore per far pressione sui federali.
Vediamo se per una volta, illo userà una delibera presidenziale d'urgenza per un qualcosa di sacrosanto.
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Re: Federazione Triciclistica Italiana

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francamente, tra tutte le mancanze nei diritti degli stranieri residenti in italia, questa mi pare una di quelle di minor conto...
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Deadnature
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Re: Federazione Triciclistica Italiana

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Scusa, ma il tuo è proprio benaltrismo. Se una cosa è sbagliata non è che lo diventa meno perché ci sono anche torti più gravi. Se lo sport può dare l'esempio (una volta tanto, mi verrebbe da dire), peraltro senza nemmeno troppa fatica, mi pare sacrosanto che lo dia.
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cauz. ha scritto:francamente, tra tutte le mancanze nei diritti degli stranieri residenti in italia, questa mi pare una di quelle di minor conto...
Cosa c'entra Cauz? Tutto è relativo al mondo ed al momento in cui si vive.
Ovvero per il ragazzino che condivide gli allenamenti coi coetanei italiani "doc?" questa che per te è una sfumatura diventa una cocente sensazione di esclusione.
Immedesimati e mi dirai. Eppoi questo sforzo politico non richiede nemmeno impegni finanziari, come invece richiedono altri sacrosanti diritti.
Anzi direi che da norme sportive intelligenti e lungimiranti, la comunità ci guadagna, in tutti i sensi.
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Re: Federazione Triciclistica Italiana

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A proposito di Puglia, guardate questo video esilarante del nuovo capo pugliese, il commissario Rex mandato dal lupo abruzzese.
Questo video sintetizza la forza della rete. Tu racconti le palle e la rete te le restituisce in faccia.
Mitico questo Vincenzo, ciclofilo pugliese. Ah, il commissario Rex è veramente simpatico, una vera macchietta e parla un baringlese da favola.
Ah, a proposito, cos'è il Cross Canty, una giro in mtb fra le cantine di Trani? :diavoletto:


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Deadnature ha scritto:Scusa, ma il tuo è proprio benaltrismo. Se una cosa è sbagliata non è che lo diventa meno perché ci sono anche torti più gravi. Se lo sport può dare l'esempio (una volta tanto, mi verrebbe da dire), peraltro senza nemmeno troppa fatica, mi pare sacrosanto che lo dia.
alfiso ha scritto: Cosa c'entra Cauz? Tutto è relativo al mondo ed al momento in cui si vive.
Ovvero per il ragazzino che condivide gli allenamenti coi coetanei italiani "doc?" questa che per te è una sfumatura diventa una cocente sensazione di esclusione.
Immedesimati e mi dirai. Eppoi questo sforzo politico non richiede nemmeno impegni finanziari, come invece richiedono altri sacrosanti diritti.
Anzi direi che da norme sportive intelligenti e lungimiranti, la comunità ci guadagna, in tutti i sensi.

avete perfettamente ragione, entrambi. soprattutto deadnature che mi fa notare l'evidente benaltrismo (e io oooooodio il benaltrismo).
leggendo le osservazioni non ho potuto pensare che il ragazzo in questione un domani non potrà nemmeno votare, se extra-comunitario sarà costretto a sottostare agli orribili dettami della bossi-fini che gli renderanno estremamente difficile trovare un lavoro e talvolta pure una casa. ma questi non sono problemi del ciclismo, anzi, mi piace l'idea che sia lo sport a portarsi un passo avanti. :)
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Una mia esperienza personale diretta.
Un giorno un ragazzino albanese si presenta alla sede di una società ciclistica dicendo che vorrebbe correre in bici. Al presidente del club non pareva vero. Mai era successo che un ragazzino italiano si presentasse così, nonostante l'attività completamente gratuita, come pure bici, borse e indumenti ciclistici vari (solo scarpe a carico, che poi gli trovarono comunque).
L'italiano in genere non è mai così, si fa accompagnare dai genitori e si fa pregare di fare sport ... e via così.
Il ragazzino albanese si tessera e comincia a partecipare agli allenamenti. I suoi genitori non avevano la casa e vivevano tutti in un appartamento, forse di parenti, stipati in una camera. Il padre che era arrivato prima in Italia era pure stato truffato da un italiano a cui aveva affidato dei soldi che aveva messo da parte per l'affitto di un appartamento e lavorava saltuariamente come giardiniere o carpentiere (lui era fabbro carpentiere).
In poco tempo il ragazzino è diventato uno dei migliori e più presenti, divenendo un punto di riferimento anche per gli altri.
Grazie al giro di amicizie sportive del figlio, il padre ha trovato un lavoro di carpentiere e quando il ragazzino ha detto al presidente del club che cercavano una casa, lo stesso aveva un appartamento e glielo ha affittato "amichevolmente".
Oggi 'sto ragazzo ha una trentina d'anni. Ha una azienda di carpenteria metallica messa su col padre (che è rientrato con la moglie in Albania) e dà lavoro ad una decina di italiani.
Alla faccia della Bossi-Fini, delle leggi dei politici e di tutti i luoghi comuni (destra, sinistra, stranieri buoni e cattivi, italiani razzisti o solidali) ... QUESTO E' LO SPORT.
Ultima modifica di alfiso il martedì 28 agosto 2012, 20:45, modificato 1 volta in totale.
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alfiso ha scritto:Una mia esperienza personale diretta.
Un giorno un ragazzino albanese si presenta alla sede di una società ciclistica dicendo che vorrebbe correre in bici. Al presidente del club non pareva vero. Mai era successo che un ragazzino italiano si presentasse così, nonostante l'attività completamente gratuita, come pure bici, borse e indumenti ciclistici vari (solo scarpe a carico, che poi gli trovarono comunque).
L'italiano in genere non è mai così, si fa accompagnare dai genitori e si fa pregare di fare sport ... e via così.
Il ragazzino albanese si tessera e comincia a partecipare agli allenamenti. I suoi genitori non avevano la casa e vivevano tutti in un appartamento, forse di parenti, stipati in una camera. Il padre che era arrivato prima in Italia era pure stato truffato da un italiano a cui aveva affidato dei soldi che aveva messo da parte per l'affitto di un appartamento e lavorava saltuariamente come giardiniere o carpentiere (lui era fabbro carpentiere).
In poco tempo il ragazzino è diventato uno dei migliori e più presenti, divenendo un punto di riferimento anche per gli altri.
Grazie al giro di amicizie sportive del figlio il padre ha trovato un lavoro di carpentiere e quando il ragazzino ha detto al presidente del club che cercavano una casa, lo stesso aveva un appartamento e glielo ha affittato "amichevolmente".
Oggi 'sto ragazzo ha una trentina d'anni. Ha una azienda di carpenteria metallica messa su col padre (che è rientrato con la moglie in Albania) e dà lavoro ad una decina di italiani.
Alla faccia della Bossi-Fini, delle leggi dei politici e di tutti i luoghi comuni (destra, sinistra, stranieri buoni e cattivi, italiani razzisti o solidali) ... QUESTO E' LO SPORT.
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Re: Federazione Triciclistica Italiana

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Bella storia davvero. Mi piacerebbe (lo dico senza ironia) sapere cosa pensano meriadoc e donchischiotte sullo sport "esempio per i giovani", anche alla luce di questo racconto, visto che avevano trovato la definizione di Martinello (riferita a Di Luca, ma è innegabile che allo sport ci si avvicini anche -soprattutto?- per emulazione) fuori luogo.
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Re: Federazione Triciclistica Italiana

Messaggio da leggere da Mad »

alfiso ha scritto:
Mad ha scritto: Comunicato n. 22 del 23 Agosto 2012
PROVVEDIMENTI ATTIVITA’ GIOVANISSIMI:
Su denuncia della Commissione Giovanile Regionale relativa alla «Partecipazione di propri tesserati a gare organizzate fuori provincia o fuori regione (in data 04 e/o 05/08/2012), in concomitanza con gare provinciali o altre iniziative ufficiali federali » e con la esclusione dal contesto delle iniziative dei singoli ritenute palesemente estranee alla gestione societaria, ciascuna delle sottoelencate Società
...
Viene sanzionata con una ammenda di € 80,00 (Art. 4 Allegato n.1 PIS - Attività Giovanissimi)
In pratica in un sol comunicato hanno incassato ben 1200 €uro dalle società che operano fra i giovanissimi.
Penosi! Non mi ricordo di regole del genere in passato.
Sembra che tutto si stia evolvendo più verso un regime, che non verso una libera federazione sportiva.
C'è una tendenza a regole imposte in modo ferreo e non alla condivisione, alla corresponsabilità e soprattutto alla collaborazione.
Niente di tutto questo, si tende ad imporre.
Il problema è che si tratta di una libera regola emessa dal comitato regionale che aggiungeva due domeniche alternative, la prima di agosto e la prima di settembre. Il fatto che ben 15 squadre se ne siano dimenticate penso faccia capire la frustrazione delle società emiliane per questa regola che si tramuta in una domenica di stop.
Laura Grazioli ha scritto:Cambio un attimo argomento Vendola per sottoporvi un problema che rasenta il razzismo vero e proprio.
Parliamo proprio di una norma attuativa del regolamento FCI
"Con riferimento all’articolo 8.4 delle NORME ATTUATIVE 2012 attività su strada, cat. Esordienti /Allievi /Donne Esordienti / Donne Allieve"
Ecco cosa dice in pratica:
Se sei straniero residente in Italia e tesserato per una società affiliata alla FCI puoi partecipare ai Campionati Regionali e Provinciali, ma non per l'assegnazione del titolo. Non può invece partecipare ai Campionati Nazionali.

Cioè, fatemi capire, se io sono lombarda, vivo in Lombardia, e mi tessero per l'Emilia Romagna posso partecipare ai Regionali emiliani, ma se invece sono russa, vivo in Emilia e sono tesserata per una società emiliana no? Ma scherziamo?! Che roba è!!??

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Claudio ne ha parlato anche oggi nella riunione tecnica ( è il primo giorno dei regionali su pista in Emilia). Non posso dargli torto ma è una regola che vedo applicata da diversi anni e mi sembra che caschi un pò dal pero, visto che il regionale lo ha organizzato tre anni fa, ma forse allora non c'era nessuno in questa condizione. Ad esempio sono tre anni che Ramaliu ( in Veneto) se ne lamenta, in Emilia invece ci piace farlo strano: si può partecipare, ma si è trasparenti. Risultato? Ad Imola, regionale esordienti classe 98, Claudio Keci (ALB) va a vincere con una volata che diventa un arrivo in solitaria, perché il secondo, Davide Muratori, controlla che dietro non lo rimontino, bissando così il successo ( ma stavolta da primo assoluto) ottenuto lo scorso anno.
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Re: Federazione Triciclistica Italiana

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Subsonico ha scritto: PS: ma poi, quando e per cosa (o su richiesta di chi) Vendola non si sarebbe impegnato?
Hai ragione che ricevere non equivale ad appoggiare (finanziariamente).
Però la norma, in Puglia, è stata fino ad oggi che non si appoggiano con contributi manifestazioni sportive professionistiche, e su tale norma si sono scontrati alcuni progetti. Aspettiamo gli sviluppi, ma sarebbe ben strano che i cordoni si aprissero di botto, foss'anche per cifre non esorbitanti: passeremmo dallo 0 a cifre non esorbitanti.

Tra gli "alcuni progetti" cui accennavo, ce n'è uno di qualche anno fa, che riguardava da vicino Cicloweb e che consisteva nell'organizzazione di una corsa a tappe élite femminile, 4 giorni di gara da calendarizzare in marzo, in provincia di Lecce.
Avevamo già concordato le date col settore apposito della FCI, e con l'appoggio del Comitato Regionale avevamo iniziato gli incontri con tutte le amministrazioni interessate, ricevendo da tutti la massima disponibilità "ideale" (con patrocini e piccoli aiuti, ad esempio su affissioni, transennamenti e cosette del genere), ma poco riscontro in solido (o in liquido, per meglio dire). I comuni di Otranto, Gallipoli, Maglie e Santa Cesarea Terme (che sarebbero stati tra le sedi di tappa) ci promisero un sovvenzionamento (in totale) di qualche migliaio di euro. La Provincia di Lecce ci promise 5mila euro e forse qualche minima sistemazione stradale. Avevamo individuato e preso preaccordi con una struttura ricettiva a Otranto, che avrebbe ospitato la carovana per 5 giorni al costo di 25mila euro totali. Il budget generale della manifestazione si sarebbe aggirato intorno ai 100mila euro (non sto a farvi l'elenco dettagliato di tutte le spese). L'idea era di offrire al ciclismo femminile una corsa di livello professionistico, nel massimo rispetto per le atlete e nella massima sicurezza.

Non restava che contattare la Regione per avere un input sostanzioso che facesse decollare il progetto, prima di andare pesantemente alla ricerca di sponsor locali (alcuni dei quali erano ad ogni buon conto già stati precontattati). Entrai personalmente in contatto con un esponente dell'amministrazione Vendola (non l'assessore Campese), il quale studiò il progetto e mi disse che soldi non ce n'erano, e che però ci potevano aiutare coprendo gli eventuali debiti contratti, per un massimale di 5mila euro.
Risposi che non si poteva immaginare di far partire un progetto in debito, al che mi replicò che "non è che poi devi far figurare a bilancio tutte le entrate...". In pratica mi suggerì, un ESPONENTE DELLE ISTITUZIONI, di TRUFFARE quelle stesse istituzioni per averne un contributo... Naturalmente il progetto si fermò lì. Chissà se sarà possibile riprenderlo, a me piacerebbe molto, ma mi pare che non ci sia ancora il terreno su cui operare.
Pantani è una leggenda come Coppi e Bartali
Admin
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Re: Federazione Triciclistica Italiana

Messaggio da leggere da Admin »

Deadnature ha scritto:@cauz: lieto di averti a fianco nella battaglia contro il benaltrismo (male italico se mai ce n'è uno). :)
Ma no, il male italico è ben altro!!!

:diavoletto: :diavoletto:
Pantani è una leggenda come Coppi e Bartali
Loopy
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Re: Federazione Triciclistica Italiana

Messaggio da leggere da Loopy »

non sono un grande fan di Ciclismo On Line.....tutt'altro........
ma leggete l'ultima cosa che ha pubblicato
veramente Di Rocco è proprio un dittatore fa quello che gli pare.........
Kim Jong in Corea del Nord è più democratico
ma quello che mi fa ribrezzo sono le pecorelle beeeeeee che stanno nel CF vergognatevi!
...già utente Lu Sbroga.....
alfiso

Re: Federazione Triciclistica Italiana

Messaggio da leggere da alfiso »

Loopy ha scritto:ma quello che mi fa ribrezzo sono le pecorelle beeeeeee che stanno nel CF vergognatevi!
In generale hai ragionissima però (ormai è una consuetudine) il presidente ha deciso questa cosa senza nemmeno consultare il CF (lo farà solo per la ratifica nel prossimo evento a brevissimo) ed oltretutto con procedura d'urgenza.
Da quello che ho sentito nel CF e in molti consiglieri c'è ormai totale frustrazione per non avere più né arte né parte.
Sembrerebbe che il dittarocco, ormai in preda ad altrettanta frustrazione e paranoia da congiure, non si fidi più di alcuno e forte dell'appoggio Coni impone ogni più becera scelta, compresi interventi come questi (illegittimo) a difesa del suo bacino elettorale.
E ne farà sempre di peggio, perché è ormai un uomo solo (al comando? No, alla tirannia direi).
cortefranca
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Re: Federazione Triciclistica Italiana

Messaggio da leggere da cortefranca »

Ma sapete che questo Presidente é veramente un grande fuoriclasse. Ragazzi non scherziamo questo è veramente un fenomeno. non ne sbaglia mai una. Come fate a criticarlo quando anche su questa delibera presidenziale otterrà, come sempre in precedenza, un voto di approvazione plebiscitario da parte del consiglio federale senza nessuna astensione.
Ed allora bisognerebbe fare una mozione nuova " CONSIGLIO FEDERALE FREE" perchè tanto è inutile: almeno con uno solo sappremmo con chi incazzarci e risparmieremmo un bel po di soldini alle casse federali....
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Re: Federazione Triciclistica Italiana

Messaggio da leggere da cauz. »

maino è un genio, ma le nozioni di photoshop base non sono cosi' complicate :bll:

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già che c'ero, me venuta in mente pure questa

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"Il male trionfa sempre, perche' il bene e' stupido" [Lord Casco]
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alfiso

Re: Federazione Triciclistica Italiana

Messaggio da leggere da alfiso »

OGGI LE COMICHE! Grassi sei un genio! L'Adusbef a te fa un ... baffo :lol: :lol: :lol:
http://www.cicloweb.it/articolo/2012/08 ... o-fa-anche
La foto è troppo bella, da Chaplin a Ciapa e porta a cà. Il grande ed il piccolo dittatore.

Caso Federciclismo: Il plenipotenziario che toglie le multe - Ora Di Rocco fa anche il giudice. FCI allo sbando
Annuncio rivolto a tutte le società tesserate con la FCI che abbiano problemi di multe elevate loro dagli organi giudicanti della Federciclismo
Gentili società, gentili tesserati


Avete avuto problemi con la giustizia sportiva? Siete stati sanzionati? Dovete pagare una multa?
NIENTE PAURA!
Da oggi il problema non sussiste più, perché il nostro amatissimo Presidentissimo Renato Di Rocco viene in soccorso di tutte le società che si trovino a dover fronteggiare incresciose vicende giudiziarie. Renato Di Rocco vi toglie la multa, come nemmeno lo zio vigile urbano quando scorrazzavate adolescenti col Vespino!
Come può farlo? Grazie ai nuovi superpoteri che da Statuto Federale si è riconosciuto, per mezzo dei quali può assumere deliberazioni per motivi di estrema urgenza, il nostro amato Presidentissimo può annullare qualsiasi ammenda.
Come, dite che non può? Che ci dev'essere separazione tra i poteri, che la giustizia dev'essere indipendente dalle volontà del presidente, che questa è una regola base del CONI stesso, che è un principio informatore della FCI, e la cui deroga rappresenterebbe una gravissima interferenza, un precedente che aprirebbe un pesante conflitto tra le cariche istituzionali in seno all'ente che gestisce il ciclismo italiano?
MA LUI L'HA GIÀ FATTO!
Lui che tutto vuole e tutto puote, è già intervenuto in tal senso, con la delibera (che qui alleghiamo) in favore di una società umbra.
E l'ha fatto disinteressatamente, motivo per cui non rifiuterà certo di dare una mano anche a voi!
E allora non tentennate oltre, scrivete la vostra bella richiesta di indulto e indirizzatela a [email protected]
Stiamo valutando l'ipotesi che anche gli atleti sanzionati o con giudizi pendenti possano optare per l'aiuto presidenziale, quindi Pippo, Danilo, Davide e amici vari, non disperate, ma scrivete anche voi al nostro caro leader!!!
A coloro che mi odono io dico: non disperate. L'avidità che ci comanda è solamente un male passeggero, l'amarezza di uomini che temono le vie del progresso umano. L'odio degli uomini scompare insieme ai dittatori e il potere che hanno tolto al popolo ritornerà al popolo. E qualsiasi mezzo usino, la libertà non può essere soppressa. (da un discorso di Renato Di Rocco nel 1940)


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La decisione in sé, si potrebbe definire ben motivata, visti i presupposti. Ma quella decisione andava presa dagli organi di giustizia, non dal Presidente per proteggere uno del suo feudo umbro.

Nella delibera si fa riferimento all'art. 17, ma l'articolo dello Statuto che tratta le competenze del Presidente è l'art. 18.
http://www.federciclismo.it/GN%20195%20 ... istica.pdf
Tra le competenze del CF (e quindi del Presidente negli atti d'urgenza) non vi è quella di annullare le decisioni del Giudice Unico Nazionale, ma solo di nominarlo.
Ma in particolare l'art. 18 dello Statuto sancisce che:
Il Presidente vigila e controlla tutti gli organi e le strutture della Federazione, con esclusione di quelli di giustizia e controllo!!!

Art. 18 comma 4 dello Statuto Fci
Il Presidente può assumere, salvo ratifica del Consiglio Federale nella sua prima riunione utile, provvedimenti di estrema urgenza e necessità nei limiti dei poteri dello stesso Consiglio Federale, in particolare quando sia necessario provvedere ad atti dovuti ovvero ad adempimenti indifferibili. Il Presidente vigila e controlla tutti gli organi e le strutture della Federazione, con esclusione di quelli di giustizia e controllo, ed è responsabile, unitamente al Consiglio Federale, nei confronti del C.O.N.I. e dell'Assemblea Nazionale del funzionamento della Federazione.


Riprendo da un altro sito questo commento
Intervista a Santilli di Ciclismo-Online del 18 aprile 2012:
MATTEO ROMANO: C’è qualcuno, all’interno della Federazione contro cui non potete andare, oppure per voi tutti i tesserati sono uguali ?

GIANLUCA SANTILLI (Procuratore Fci): Ci mancherebbe altro! La nostra attività è totalmente indipendente. Possiamo sanzionare anche il Presidente della Federazione se quest’ultimo non rispetta le regole. Per noi tutti i tesserati sono e devono essere assolutamente uguali: se c’è qualche caso in cui abbiamo trattato in modo differente due persone per via della carica da essi rivestita, la prego di farmelo presente, perché, per quanto mi riguarda, non mi risulta sia mai accaduto.


Adesso cosa farà il procuratore, non guarderà in faccia a nessuno? OGGI LE COMICHE
alfiso

Re: Federazione Triciclistica Italiana

Messaggio da leggere da alfiso »

Posto anche qua per archivio e aggiungo qualcosa in tema.

Nelle repliche di Savoldelli a Tuttobici sul caso Armstrong ho trovato un commento molto strano:

RAGAZZI SIAMO SERI
nano
Lunedì 27 Agosto, 20:17
CONDIVIDO PIENAMENTE LE TESI DI SAVOLDELLI. NON SERVE NULLA LEVARE DOPO DIECI ANNI LE VITTORIE DI ARMSTRONG: E' SOLAMENTE RIDICOLO.
LA PUBBLICITA', GLI INTROITI DERIVANTI DA QUELLE VITTORIE LI HA SFRUTTATI LUI: OGGI COSA SI PUO' CHIEDERGLI? ANCHE PERCHE' TUTTI SAPEVANO CHE A QUELL'EPOCA PER LE SUE NOTE VICENDE DI SALUTE CORREVA FUORI NORMA.
ED ALLORA CHI VOGLIONO PENDERE IN GIRO OGGI?
SE LA LOTTA AL DOPING FOSSE SERIA DOPO POCO SI DOVREBBERO AVERE I RISULTATI (AL MASSIMO ENTRO 1 O 2 MESI) NON DOPO DIECI ANNI.
COSA VUOL DIRE TENERE I CAMPIONI DI SANGUE PER DIECI ANNI: VUOL DIRE PERMETTERE DI STUDIARE LA METODOLOGIA PER SFUGGIRE AL VERO DOPING. LA STESSA COSA CHE NEL MONDO AMATORIALE AVVIENE CON IL PROTOCOLLO DELLA FIVE STARS LEAGUE (CHE SAPPIAMO DA CHI E' PRESIEDUTA).
E CHI E' IL PALADINO DELLA LOTTA AL DOPING IN ITALIA? COLUI CHE HA SULLA COSCIENZA QUANTO ACCADUTO AI MONDIALI DI SAN SEBASTIAN...


Il commento mi ha colpito perché molto circostanziato e credo di aver capito (non ci vuole molto in effetti) che sia "il paladino della lotta al doping in Italia".
La prima parte del commento è OT e riguarda l'altra stanza buia delle streghe, ma il passaggio "CHI E' IL PALADINO DELLA LOTTA AL DOPING IN ITALIA? COLUI CHE HA SULLA COSCIENZA QUANTO ACCADUTO AI MONDIALI DI SAN SEBASTIAN..." assume oggi 1° settembre un significato sinistro rispetto alle decisioni prese dal Presidente di escludere non solo corridori ex squalificati, ma pure solo toccati da voci d'inchiesta (nemmeno d'inchiesta).
Già, ma cosa c'entra Di Rocco? E cosa è successo ai mondiali di San Sebastian 1997? E per quale motivo Di Rocco avrebbe sulla coscienza quanto accaduto?

Non so se costui sia un ex ciclista (potrebbe essere), o un tecnico di allora (più probabile), però credo di aver capito cosa intenda. E ciò che sottende è davvero grave, anche perché alcuni media avevano ripreso le voci che giravano in quel periodo. Spiace che nell'ambiente viga questa paura a dire lo cose pane al pane, vino al vino.
Perché se chi sa di questa faccenda oggi parlasse, smentirebbe completamente l'immagine ipocrita del "paladino dell'antidoping".
Per togliere la polvere dalla memoria ci viene incontro l'archivio del Corriere:
http://archiviostorico.corriere.it/1997 ... 3469.shtml

CICLISMO / CLAMOROSA NOVITA' A SAN SEBASTIAN ALLA VIGILIA DELLA PROVA PER I PROFESSIONISTI. ROVINATA LA FESTA PER L' ORO DELLO JUNIORES D' AMORE. IL PERSONAGGIO
I test fermano Chiappucci, addio Mondiale
Valori del sangue irregolari come prima del Giro: " Non capisco, non sono un criminale " . Finisce la sua carriera ma non il legame con i tifosi


CICLISMO / Clamorosa novita' a San Sebastian alla vigilia della prova per i professionisti.
Rovinata la festa per l'oro dello juniores D'Amore I test fermano Chiappucci, addio Mondiale Valori del sangue irregolari come prima del Giro: "Non capisco, non sono un criminale"
DAL NOSTRO INVIATO SAN SEBASTIAN - Il Diablo e' precipitato ancora una volta all'inferno. Trascinatovi da quel suo sangue troppo vischioso secondo le norme stabilite dalla Federciclismo a tutela della salute dei corridori. Quello che in maggio era sembrato un incidente di percorso nelle tredici stagioni da professionista di Claudio Chiappucci, s'e' ripetuto ieri all'antivigilia del Mondiale su strada. Il controllo ematico obbligatorio cui tutti gli azzurri sono stati sottoposti (niente a che fare con l'antidoping) ha evidenziato che l'ematocrito del Diablo era superiore ai valori consentiti. Per questa ragione e' stato escluso dalla nazionale (al suo posto correra' Andrea Ferrigato) e la sua licenza ritirata per trenta giorni. Gli era gia' capitato in maggio, al Romandia, quando i medici dell'Uci l'avevano "pizzicato" in uno dei controlli a sorpresa. La sospensione di 15 giorni gli aveva impedito di allinearsi al Giro d'Italia e aveva innescato una serie di polemiche e contestazioni sui metodi dei controlli. Qui in Spagna le cose sono andate in maniera differente, anche se il risultato finale e' il medesimo. Come tutti gli altri selezionati (ovvero dodici titolari e due riserve), giovedi' mattina Chiappucci e' stato sottoposto al test del sangue da parte del dottor Remo Borchi, medico federale. Tredici azzurri sono rientrati nella norma, non Chiappucci. Per lui, ieri, nuove analisi. "Abbiamo effettuato complessivamente otto controlli, all'ospedale di San Sebastian: tutti hanno dato lo stesso esito. Il suo ematocrito era superiore al limite del 50 % . Anzi, il valore del secondo esame era ancora piu' alto" ha spiegato il medico degli azzurri. A quel punto e' intervenuto il presidente federale, Giancarlo Ceruti: in base alle disposizioni in tema di tutela della salute, ha consegnato al corridore una raccomandata a mano in cui gli veniva comunicato il ritiro della licenza per 30 giorni. Il tutto accadeva ieri pomeriggio, attorno alle 16, dopo che il Diablo aveva assistito alla splendida volata di Crescenzo D'Amore, diciottenne napoletano di Brusciano, ciclisticamente allevato in Toscana, che lo laureava campione del mondo degli juniores. Piccolo particolare: D'Amore ha un ematrocrito tra 44 - 45 e un tasso di emoglobina di 14,5. Dopo l'incontro con Ceruti, con il c.t. Martini e con il medico, Chiappucci s'e' chiuso nella propria stanza. Ha sibilato: "Adesso non voglio parlare, direi scemate. Voglio vedere dove e come hanno fatto il controllo. So di avere dei valori molto alti, non ho avuto tempo di fare le pratiche necessarie per certificarli. Lo faro' in inverno". E prima di eclissarsi, quasi in lacrime: "L'ho appena saputo, non riesco a capire cosa mi sia successo. Non torno a casa perche' non ho ammazzato nessuno. Comunque rivedrete l'anno venturo di che cosa e' capace Chiappucci". Il presidente federale ha difeso la linea di fermezza assunta dalla Federciclo: "Abbiamo valutato tutte le situazioni, compresa la nuova legge sulla privacy. Ma visto che noi siamo in prima linea nella lotta per la tutela della salute dei corridori, non avevamo altra scelta". Affranto il c.t. Martini: "Di fronte a simili vicende uno e' disarmato. Chiappucci aveva effettuato un controllo durante la Vuelta e tutto era in regola: e' quello che m'ha detto". Con questa brutta vicenda s'e' chiusa una giornata che ha vissuto momenti drammatici per la caduta (fortunatamente senza conseguenze) della bielorussa Larisa Tchouenko nella gara delle juniores (vittoria dell'olandese Heeb, ottava la Corazza a 21"). Oggi tocca a Figueras difendere il titolo iridato di Lugano '96 tra gli Under 23; ad Alessandra Cappellotto (con Luperini e Chiappa) cancellare la delusione della crono.
IL PERSONAGGIO Finisce la sua carriera ma non il legame con i tifosi Insieme a Gianni Bugno, e' il ciclista che ha sempre strappato l'applauso e goduto di grande popolarita'. La gente lo cercava, frugava fra le ruote di campioni e di gregari alla ricerca di quel piccolo diavolo stilizzato che Claudio Chiappucci aveva stampato sul casco. "El Diablo" e' appunto il suo nome di battaglia. Sotto il profilo del tifo che saliva dalla strada, gli anni, per lui, sembravano passare senza stanchezza ne' crepuscolo. Vederlo fra i primi al traguardo era sempre piu' raro, ma il "popolo delle due ruote" non aveva mai dimenticato le imprese di un passato non remoto: la lunghissima fuga, in un Tour de France, nel tappone del Sestriere; piazzamenti importanti; i trofei conquistati con commovente generosita'. Non ha un fisico possente, eppure ha fatto mangiare la polvere ad atleti fisicamente piu' forti di lui. Spesso sembrava un Davide contro schiere di Golia, e questo suscitava particolare simpatia e quasi un senso di protezione. Non era un robot, in un'epoca in cui il ciclismo e' programmato in una sorta di laboratorio fatto di tabelle, dosaggi, priorita', che cancellano i sentimenti e gli istinti. In ogni gara in cui Chiappucci era al via, i pronostici dovevano sempre prevedere l'"incognita Claudio". Un naif, un atleta - se vogliamo - diverso, capace di imprese memorabili e di fallimenti inaspettati. Comunque, nel bene e nel male, un protagonista; un personaggio in un mondo che di personaggi e' ormai poverissimo. Adesso la vicenda dell'ematocrito superiore ai valori consentiti. E' la seconda volta che accade nel volgere di pochi mesi. La prima volta e' costata a Chiappucci la squalifica al Giro di quest'anno. Questa puo' essere la fine di una brillante carriera. Ma non sara' la fine di un legame con la gente, che mai gridera' al tradimento.


Josti Gianfranco
Pagina 44
(11 ottobre 1997) - Corriere della Sera

Se penso che qualche mese fa il nostro Presidente ha fatto pure l'ospite d'onore insieme al Diablo ad una GranFondo in Sicilia, mi viene il :vomitino: per l'ipocrisia e per come questi dirigenti dalla coscienza sporca utilizzino corridori ed ex corridori.

CICLISMO, GRANFONDO LOMBARDO
A BUSETO: C’È ANCHE CHIAPPUCCI
30 aprile 2012

Saranno due gli ospiti d’onore dell’edizione 2012 della Granfondo Lombardo: Claudio Chiappucci, uno dei più forti corridori al mondo negli anni Novanta e Renato Di Rocco, presidente della Federazione Ciclistica Italiana.

Ed infine a chiarire il quadro della situazione di quanto avvenne allora viene in soccorso questo pezzo d'archivio di Pier Augusto Stagi per Tuttobici che ci parla di un Di Rocco garantista descrivendo gli scenari di quello che poi sarà il consueto refrain di furore streghista, interessato ed ipocrita, dei dirigenti del ciclismo.
Mi chiedo, rileggendo, come Renato Di Rocco non abbia le decenza di andarsene riportando pace e serenità in questo ambiente
L'editoriale è rivolto al presidente Fci Ceruti, mentre Di Rocco della Fci ne era Segretario Generale e di lì a breve nemico di Ceruti, anche ufficialmente.

Numero: 4 Anno: 1999
Titolo: Editoriale
Presidente, la controlliamo. Ha fatto della lotta al doping il suo fiore all’occhiello, il cartello programmatico su cui poggiare il nuovo corso della Federazione Ciclistica Italiana. Ha sacrificato sull’altare della causa Claudio Chiappucci, spedito a casa, tra il ludibrio generale in occasione dei mondiali di San Sebastian. Ha usato uno dei più popolari e generosi campioni degli anni Novanta per far cadere definitivamente il già traballante Renato Di Rocco, reo - secondo il presidente - di essersi adoperato per soccorrere il Diablo. Al diavolo la lotta al doping del presidente Ceruti! Quella fatta di parole, di proclami, di grandi azioni speculative e promozionali che però non producono nulla. Nemmeno i controlli.
La stagione dilettantistica è da poco incominciata. Prime corse, prime volate, primi vincitori. Ma nelle prime tre corse internazionali nessun controllo antidoping, nessun esame ematico. La tanto vituperata Unione Ciclistica Internazionale non si è fatta certamente aspettare: controlli ematici in Sudafrica, Spagna e a Sanremo. Certo, qualcosa da dire ce l’avremmo sugli zelanti medici del Sant’Anna di Como che sono andati a bussare alla porta degli atleti quando era ancora notte fonda, ma non si può certo dire che il problema sia stato dimenticato. Piuttosto, un consiglio: perché la prossima volta - già che ci siamo - non si coricano addirittura nel lettuccio con i corridori?
Torniamo al presidente Ceruti e alla sua efficacissima lotta al doping. Il primo controllo delle urine è arrivato solo al Trofeo Balestra, gli esami ematici a sorpresa non pervenuti. In compenso pervengono puntuali le tasse maggiorate che le società devono pagare, mentre i corridori - tapini - si sono visti scippare circa il 30% dei premi federali. Insomma, come operazione immagine non c’è male. Per la serie: paga e taci. A questo punto cominciamo a capire perché è intervenuta, anche in Italia, la magistratura.
...
Non vedo, non sento, non parlo. La vicenda dei «vampiri» della commissione medica dell’UCI che alla Sanremo hanno fatto una «irruzione» in piena notte è nota a molti. Prelievo del sangue, controlli sui valori dell’ematocrito. Incaricati i medici del Sant’Anna di Como. Quattro squadre, tutte straniere: Once (Jalabert), Telekom (Zabel), Festina e la Lotto di Andrei Tchmil. Al russo moldavo ucraino belga bresciano è andata ancora bene: dal letto lo buttano giù alle 4.55, ma agli altri va molto peggio: ore 4.30, tutti in piedi. «Passi per l’ora, ma hanno messo il mio sangue in flaconi non sigillati, senza la presenza del mio medico: chissà dove potrebbe finire il prelievo...» ha detto Tchmil laconico. Zabel e compagni hanno avuto ben altre parole. Il vice presidente dell’UCI Agostino Omini non ne ha avute e si è subito scusato, il presidente Hein Verbruggen l’ha fatto il giorno dopo. L’avvocato Enrico Ingrillì, presidente dell’ACCPI, sensibile e puntuale come sempre, non ha perso tempo e ha fatto sentire la sua voce in nome e per conto dei corridori. A non proferir parola sono state, invece, la Federazione Ciclistica Italiana e la Lega. È vero, loro non hanno alcuna responsabilità oggettiva, ma a livello formale potevano perlomeno sottolineare il disappunto per l’accaduto ed esprimere solidarietà ai corridori che sono stati trattati come delle bestie. Ma noi, forse, pretendiamo troppo: i corridori rispettati per quello che fanno? Assolutamente no, sono solo corridori. E allora sotto: svegliamoli a qualsiasi ora della notte.Tanto al massimo i «vampiri» potranno essere accusati soltanto di eccesso di zelo. Forse però è il caso di non farla tanto lunga e nemmeno di alzare troppo i toni della discussione: non facciamo baccano, la dirigenza sta ancora dormendo...

Pier Augusto Stagi

In pratica il Diablo venne usato dai nostri dirigenti, che conoscevano già i valori fuori norma, per portarlo a San Sebastian e darlo in pasto ai media ed al pubblico ludibrio, per dimostrare che loro facevano sul serio sul doping, che erano per la pulizia ed il rigore.
Renato Di Rocco cercò di referenziarsi come uomo garantista, giocando di sponda fra il pessimo Ceruti e il malcapitato Chiappucci (vabbeh lasciamo perdere gli scheletrini e le piccole ipocrisie dei ciclisti, eravamo nel 1997).
Una volta andato al potere ha emulato il predecessore nei princìpi e fatto di peggio nelle loro esecuzioni pratiche, calpestando ogni diritto.
Allora giravano voci, ma non da bar sport, voci tra dirigenti nazionali secondo le quali esistevano documentazioni ricattatorie fra i vertici sulla quella faccenda.
Quale fu la materia di scambio? Com'è possibile che queste dinamiche perverse sulle spalle dei ciclisti, che ormai durano da oltre 15 anni, non possano avere fine?
RAGAZZI NON SCRIVETE SFOGHI SU TWITTER. RIBELLATEVI, SIETE CARNE DA MACELLO!

Ps. Si noti che nell'articolo del Corriere vengono divulgati valori medici (in possesso alla federazione) relativi ad un minore (il campione mondiale juniores 1997).
Quando si dice il rispetto per la privacy che hanno i federcinici.
Ps2. E' forse giunta l'ora di approfondire i percorsi e le carriere di quegli strani soggetti "del Sant’Anna di Como" che hanno fatto carriera grazie all'antidoping guidato, guidato meglio che da Ayrton Senna.
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Subsonico
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Re: Federazione Triciclistica Italiana

Messaggio da leggere da Subsonico »

Admin ha scritto:
Subsonico ha scritto: PS: ma poi, quando e per cosa (o su richiesta di chi) Vendola non si sarebbe impegnato?
Hai ragione che ricevere non equivale ad appoggiare (finanziariamente).
Però la norma, in Puglia, è stata fino ad oggi che non si appoggiano con contributi manifestazioni sportive professionistiche, e su tale norma si sono scontrati alcuni progetti. Aspettiamo gli sviluppi, ma sarebbe ben strano che i cordoni si aprissero di botto, foss'anche per cifre non esorbitanti: passeremmo dallo 0 a cifre non esorbitanti.

Tra gli "alcuni progetti" cui accennavo, ce n'è uno di qualche anno fa, che riguardava da vicino Cicloweb e che consisteva nell'organizzazione di una corsa a tappe élite femminile, 4 giorni di gara da calendarizzare in marzo, in provincia di Lecce.
Avevamo già concordato le date col settore apposito della FCI, e con l'appoggio del Comitato Regionale avevamo iniziato gli incontri con tutte le amministrazioni interessate, ricevendo da tutti la massima disponibilità "ideale" (con patrocini e piccoli aiuti, ad esempio su affissioni, transennamenti e cosette del genere), ma poco riscontro in solido (o in liquido, per meglio dire). I comuni di Otranto, Gallipoli, Maglie e Santa Cesarea Terme (che sarebbero stati tra le sedi di tappa) ci promisero un sovvenzionamento (in totale) di qualche migliaio di euro. La Provincia di Lecce ci promise 5mila euro e forse qualche minima sistemazione stradale. Avevamo individuato e preso preaccordi con una struttura ricettiva a Otranto, che avrebbe ospitato la carovana per 5 giorni al costo di 25mila euro totali. Il budget generale della manifestazione si sarebbe aggirato intorno ai 100mila euro (non sto a farvi l'elenco dettagliato di tutte le spese). L'idea era di offrire al ciclismo femminile una corsa di livello professionistico, nel massimo rispetto per le atlete e nella massima sicurezza.

Non restava che contattare la Regione per avere un input sostanzioso che facesse decollare il progetto, prima di andare pesantemente alla ricerca di sponsor locali (alcuni dei quali erano ad ogni buon conto già stati precontattati). Entrai personalmente in contatto con un esponente dell'amministrazione Vendola (non l'assessore Campese), il quale studiò il progetto e mi disse che soldi non ce n'erano, e che però ci potevano aiutare coprendo gli eventuali debiti contratti, per un massimale di 5mila euro.
Risposi che non si poteva immaginare di far partire un progetto in debito, al che mi replicò che "non è che poi devi far figurare a bilancio tutte le entrate...". In pratica mi suggerì, un ESPONENTE DELLE ISTITUZIONI, di TRUFFARE quelle stesse istituzioni per averne un contributo... Naturalmente il progetto si fermò lì. Chissà se sarà possibile riprenderlo, a me piacerebbe molto, ma mi pare che non ci sia ancora il terreno su cui operare.

cazz è vero, me ne hai anche parlato, avevo completamente rimosso questa storia.
Detto questo, gente come Di Rocco non esiterebbe a fermarsi dove ti sei fermato tu, anzi, aggiungo, vista l'esperienza nel settore, non ha neanche bisogno di un esponente delle istituzioni che lo "consigli"...sa già esattamente come e cosa gonfiare.
Direi che se la vicenda avrà degli sviluppi anche in regione, sarà nostro dovere mettere al corrente la regione stessa dei rischi che corre facendo affari con determinate persone...magari citando l'esempio di Firenze.
VINCITORE DEL FANTATOUR 2016 SUL CAMPO: certe fantaclassifiche verranno riscritte...

"Stufano è un Peter Sagan che ha smesso di sognare (E.Vittone) "
alfiso

Re: Federazione Triciclistica Italiana

Messaggio da leggere da alfiso »

Direi che il potere sta tirando giù il cappello.
Non ci sono parole. Sarebbe importante davvero che i ciclisti capissero a che persone affidano la loro carriera.
E' vergognoso che un uomo che ha subito due condanne (come da documentazione parlamentare ***) si permetta un "furore giacobino" e così vigliaccamente estremista nei confronti dei ciclisti. Io in queste affermazioni gravissime, secondo le quali sono stati fermati dal Presidente Di Rocco solo ex squalificati sopra ai 6 mesi e corridori rinviati a giudizio (affermazione falsa e facilmente smentibile) scorgo la possibilità per l'ACCPI di una azione legale nei confronti del procuratore federale.

Sulla difesa strenua del Presidente Di Rocco da parte del Procuratore Federale, a costo di passare nel ridicolo e per poco informato sulle regole essenziali e basilari della vita federale meglio invece stendere un velo pietoso. Ormai le maschere sono cadute tutte

http://www.cicloweb.it/articolo/2012/09 ... zza-le-inv

Grassi, se questo sport si salverà, se questa federazione avrà ancora un futuro sereno, se i ciclisti ritroveranno uno spirito di categoria, in tanti volgendosi indietro fra qualche tempo ti riconosceranno un bel pezzetto di questi meriti. Grazie Marco, Grazie Cicloweb.
:clap: :clap: :clap:

MG: Suona strano, poi, che si sia severi oltre ogni limite con i corridori, e poi i dirigenti facciano un po' come vogliono. E ci riferiamo al diktat che tiene fuori dalla Nazionale gli indagati.
GS: «È una decisione che ritengo giusta e che verrà imitata dalla WADA e dal CIO. Un'idea che dovrebbe riguardare tutte le manifestazioni, non solo quelle ciclistiche, e non è una discriminazione, bensì una semplice richiesta di requisiti».
MG: Ma non è troppo punire dei corridori che sono solo indagati?
GS: «Diciamo rinviati a giudizio: è anche un modo per spingere le procure penali (o agli stessi corridori) a segnalarci i rinvii a giudizio per fatti di doping».
MG: Non ci risulta che tutti i corridori sospesi dalla Nazionale siano stati rinviati a giudizio.
GS: «E secondo voi un corridore che viene rinviato a giudizio viene a dirlo a voi? Penso che se lo tenga per sé».
MG: Quindi hanno mentito quelli hanno detto di non essere stati rinviati a giudizio? I corridori vanno considerati, sulla fiducia, dei malfattori?
GS: «Non ho detto questo, ma ho dei dubbi che una persona che riceve un rinvio a giudizio vada a sbandierarlo in giro. Ripeto, bisognerebbe appoggiare certe difficili scelte della Federazione, e una linea che ci pone all'avanguardia nel mondo, anziché andare a guardare tutti i possibili cavilli».


** estratto da un post: viewtopic.php?f=2&t=522&start=100#p78371
Dal resoconto stenografico della seduta della Commissione del 19/04/2011 circa la vicenda cosiddetta del "Madoff dei Parioli":
"Altri nomi, intanto, spuntano fra i 90 clienti di Lande con precedenti. Nella lista compare per omicidio colposo Mario De Grenet, padre di Samantha. E poi l'avvocato Gianluca Santilli (ritiro della patente e abusi edilizi)"
Tale informazione risulta anche da articolo del Corriere della Sera:
http://archiviostorico.corriere.it/2011 ... 7009.shtml
La Repubblica invece riferisce che "di certo l'elenco degli investitori sequestrato dal nucleo valutario della Guardia di Finanza offre - al di là della patina glamour spalmata a piene mani da attori, calciatori, registi e nobildonne - uno spaccato piuttosto fedele della Roma bene. E rivela persino qualche beffa. Come quella subìta da due noti avvocati della capitale, Gianluca Santilli e Stefano Bortone, che prima di essere truffati seguivano le vicende legali di Lande: abbandonato dopo aver puntato (e probabilmente perso) 853mila euro il primo, 353mila il secondo. Risultando tuttavia in buona compagnia: pure un altro principe del foro, Titta Madia, ha giocato sulla ruota del Madoff dei Parioli: 135mila euro."
L'elenco http://media2.corriere.it/corriere/cont ... 151111.pdf
http://roma.repubblica.it/cronaca/2011/ ... -14557398/
E' infine Panorama ad informare con un elenco quali dei truffati da Lande avessero "scudato" i capitali investiti tramite questi.
http://italia.panorama.it/Ecco-i-truffa ... n-il-fisco
Da questo elenco risulta che l'avvocato Santilli abbia scudato la cifra di 853.048 €uro.
Nello stesso articolo veniva riferito che non tutti gli investitori di Lande avevano scudato i capitali: "... tra i truffati (che non hanno usufruito dello scudo) ci sono altri nomi pesanti, come quello di Enrico Vanzina, Massimo Ranieri, Neri Corbucci, la stessa Sabina Guzzanti."



EN PASSANT, EN PASSANT informa Marco Grassi nello stesso articolo:
[Al contempo - e en passant - la Giunta CONI proprio oggi ha stabilito che i dirigenti che siano per qualsiasi motivo rinviati a giudizio non devono essere sospesi. Bella coerenza lo sport italiano, vero? Esplicitiamo meglio: i corridori non rinviati a giudizio non vanno in Nazionale; i dirigenti rinviati a giudizio potrebbero dirigere una federazione...]


VERGOGNAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA !!! CHE RIBREZZO !!!

Ps. Perchè Santilli manifesta tutto quell'interesse a che le Procure (Padova in particolare) forniscano le carte alla Procura Antidoping del Coni ed alle Federazioni?
Mi sembra che il mese scorso un certo PMQ fece un'uscita analoga per avere le carte dalla Usada.
Roberti vai fino in fondo (direzione Viale Tiziano, Acqua Acetosa, Curva Nord, e Palazzacci vari). Pulizia !!!
alfiso

Re: Federazione Triciclistica Italiana

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Fantastica!!! :diavoletto: (il naso allungato del Grillo fa tenerezza)

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Re: Federazione Triciclistica Italiana

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Vignetta capolavoro!
"Stufano è un Peter Sagan che ha smesso di sognare"
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pacho
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Re: Federazione Triciclistica Italiana

Messaggio da leggere da pacho »

Leggo appena adesso l'intervista al 'procuratore federale' Santilli in home page: non che avessi fiducia nella 'giustizia', ma questo personaggio conferma appieno di come il potere giudiziario non sia altro che una stampella di quello esecutivo.
Se avesse un minimo di serietà si dimetterebbe dopo questa figura barbina colossale.
Oppure l'assegno che l' Fci-Coni gli allunga a fine mese comprende anche il compenso per il pubblico ludibrio?
Utenti ignorati: Strong, Salvatore77, beppesaronni
alfiso

Re: Federazione Triciclistica Italiana

Messaggio da leggere da alfiso »

Con sommo gaudio degli amici trentini, posto qua una informazione circa l'oggetto del 3d.
Il futuro del nostro amatissimo sport verrà deciso, ufficialmente e democraticamente (si spera), nella vostra regione in terra di Valsugana.
L'Assemblea Nazionale della Fci che eleggerà il nuovo Presidente Federale, il nuovo CF ed i nuovi organismi della macchina ciclistica si terrà nelle date

12-13 gennaio 2013 LEVICO TERME (TN)

So che molti saranno presenti per far sentire la propria voce. In Valsugana o ci si libera o si muore. Ma so che porteremo la Fci "fora de la Valsugana".

Guardando a giugno la Valsugana porta bene; la sorte fornì un segnale chiaro a "colui che puote ciò che vuole" e da medio tempo ha deciso di non più "dimandar" a nessuno lo parere.

Ps.
Si fosse tarocco com'i' sono e fui,
torrei li ciclisti giovani e leggiadri:
li zoppi e vecchi lasserei altrui.


Versi rubati e defraudati a Cecco Angiolieri, poeta senese morto solo e indebitato, prima dell'arrivo del Montepaschi e dell'Eroica.
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