Purtroppo, e lo dico da ancora prima della presentazione, visti gli spifferi e le indiscrezioni che circolavano su queste pagine, questo sarà un Giro in cui, SE ci si divertirá, lo si farà dalla tappa di San Valentino in poi.
Domani arriva la fuga e i big si punzecchieranno negli ultimi 2.7 km e stop.
Poi a Castelraimondo per divertirsi ci vorrebbero Pogacar e Vingegaard, o il Wouttone dei vecchi tempi, ma non li abbiamo.
Idem con patate per la tappa delle crete senesi, a meno che non ci metta lo zampino il maltempo.
Qualche piccola speranza la ripongo nel San Pellegrino in Alpe, perché è proprio dura e magari qualche big va in crisi da solo, ma non mi aspetto chissà quali attacchi da lontano.
Dello scempio di Asiago abbiamo già detto e scritto tutto.
Restano le tre tappe alpine per darci speranza: ma visto il parterre al via, temo che a San Valentino i big si scorneranno solo nei 4 km duri prima di San Giacomo sulla salita finale, a Champoluc qualcuno proverà (forse) sul Joux o aspetterà gli ultimi 3 km duretti di Antagnod.
Poi rimane il Finestre.
Obiettivamente poco, soprattutto se in corsa hai Roglic che ne ha più degli altri a crono e che può vincere il Giro con gli abbuoni all'arrivo.