Condivido, in particolare la parte in grassetto. L'anno scorso c'era solo uno dei mammasantissima e abbiamo assistito ad uno spettacolo a mio avviso indecente.Bomby ha scritto: ↑mercoledì 28 maggio 2025, 22:53Il punto è sempre quello: una corsa può essere bella se i contendenti sono allo stesso livello atletico (meglio se con stati di forma che mutano in modo discorde nelle 3 settimane) e se non hanno paura di attaccare. Oppure se uno nettamente più forte per un motivo o per l'altro si trova nella posizione di dover recuperare da un gruppo di atleti più deboli ma tenaci.Tranchée d'Arenberg ha scritto: ↑mercoledì 28 maggio 2025, 22:13 Magari mi tirerò le ire degli ultras di Pogacar, ma perferisco di gran lunga questo Giro alla noia mortale del 2024.
Ergo, se ci sono Pogacar, Vingegaard e Remco in palla, ci si diverte: un giorno va più forte uno, il giorno dopo l'altro, non sai mai chi dei tre (due) può vincere.
Se c'è solo uno dei tre, devi sperare nella fuga bidone con l'Arroyo di turno che va in maglia con un vantaggio spropositato e il Basso di turno che deve recuperare, o nel Froome/Nibali di turno che parte male e poi recupera facendo un'impresa.
Altrimenti bisogna sperare che i 3 mammasantissima proprio non ci siano, e che tutti gli altri (che in loro presenza non vedrebbero palla) si scannino tra loro per vincere. Può venire una merda (vedi giro 2022 o 2023, con i principali protagonisti con forza uguale, poca voglia di attaccare e forma uniforme), può venire spettacolare (vedi giro di quest'anno) o quantomeno godibile (vedi giro 2020).
Due anni fa e tre anni fa non c'era nessuno di loro (Evenepoel nel 2023 si era ritirato ben presto) eppure lo spettacolo è stato altrettanto pessimo perchè c'era un livello piuttosto simile tra i contendenti ma a dominare è stato il tatticismo. Il Carapaz scoppiettante di questo Giro, nel 2022 era un corridore completamente diverso.
Quindi, serve sia un livello simile tra i contendenti sia una certa propensione all'attacco che non sempre abbiamo avuto la fortuna di vedere.