20 anni e non sentirli
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20 anni e non sentirli
Una novità del ciclismo attuale, forse la più eclatante, è che molti corridori under 20 sono in grado di vincere tra i professionisti o comunque fare prestazioni notevoli.
Fino a qualche anno fa, ne usciva uno ogni tanto, ma era evidente che era l’eccezione. Uno di questi per esempio fu Saronni.
Poi qualcuno ha cominciato a saltare dagli juniores ai professionisti.
Uno di questo è Remco Evenepoel in grado di vincere corse importanti già da subito, cosa ancora più eclatante se pensiamo da quanti anni ha iniziato ad andare in bicicletta sul serio.
Adesso ne sono parecchi, giusto qualche nome, Seixas per esempio, già bello e pronto sulle salite del Tour of the Alps, Brennan che ha già messo a segno parecchi successi ed è stato protagonista per almeno due terzi della Roubaix. Oggi Sparfel vincitore di una corsa minore in Francia. L’elenco è abbastanza lungo.
Come mai questa tendenza?
Si sbagliava prima, quando nel ciclismo era abitudine aspettare e fare le cose per gradi, oppure sbagliano ora?
Negli altri sport invece, è quasi sempre stato così. Per esempio di calciatori in nazionale a meno di 20 anni ci sono sempre stati, anche tennis, nuoto, sci, ginnastica.
Nel ciclismo invece questo fenomeno si sta forse verificando solo in questi ultimi anni.
Ha ancora senso la maglia bianca dai 25 anni in giù?
E il mondiale under?
Fino a qualche anno fa, ne usciva uno ogni tanto, ma era evidente che era l’eccezione. Uno di questi per esempio fu Saronni.
Poi qualcuno ha cominciato a saltare dagli juniores ai professionisti.
Uno di questo è Remco Evenepoel in grado di vincere corse importanti già da subito, cosa ancora più eclatante se pensiamo da quanti anni ha iniziato ad andare in bicicletta sul serio.
Adesso ne sono parecchi, giusto qualche nome, Seixas per esempio, già bello e pronto sulle salite del Tour of the Alps, Brennan che ha già messo a segno parecchi successi ed è stato protagonista per almeno due terzi della Roubaix. Oggi Sparfel vincitore di una corsa minore in Francia. L’elenco è abbastanza lungo.
Come mai questa tendenza?
Si sbagliava prima, quando nel ciclismo era abitudine aspettare e fare le cose per gradi, oppure sbagliano ora?
Negli altri sport invece, è quasi sempre stato così. Per esempio di calciatori in nazionale a meno di 20 anni ci sono sempre stati, anche tennis, nuoto, sci, ginnastica.
Nel ciclismo invece questo fenomeno si sta forse verificando solo in questi ultimi anni.
Ha ancora senso la maglia bianca dai 25 anni in giù?
E il mondiale under?
1° Tour de France 2018
Campionato del mondo gara in linea 2021.
Campionato del mondo gara in linea 2021.
Re: 20 anni e non sentirli
Ora si allenano da quasi pro già da giovanissimi.Salvatore77 ha scritto: ↑venerdì 9 maggio 2025, 19:44 Una novità del ciclismo attuale, forse la più eclatante, è che molti corridori under 20 sono in grado di vincere tra i professionisti o comunque fare prestazioni notevoli.
Fino a qualche anno fa, ne usciva uno ogni tanto, ma era evidente che era l’eccezione. Uno di questi per esempio fu Saronni.
Poi qualcuno ha cominciato a saltare dagli juniores ai professionisti.
Uno di questo è Remco Evenepoel in grado di vincere corse importanti già da subito, cosa ancora più eclatante se pensiamo da quanti anni ha iniziato ad andare in bicicletta sul serio.
Adesso ne sono parecchi, giusto qualche nome, Seixas per esempio, già bello e pronto sulle salite del Tour of the Alps, Brennan che ha già messo a segno parecchi successi ed è stato protagonista per almeno due terzi della Roubaix. Oggi Sparfel vincitore di una corsa minore in Francia. L’elenco è abbastanza lungo.
Come mai questa tendenza?
Si sbagliava prima, quando nel ciclismo era abitudine aspettare e fare le cose per gradi, oppure sbagliano ora?
Negli altri sport invece, è quasi sempre stato così. Per esempio di calciatori in nazionale a meno di 20 anni ci sono sempre stati, anche tennis, nuoto, sci, ginnastica.
Nel ciclismo invece questo fenomeno si sta forse verificando solo in questi ultimi anni.
Ha ancora senso la maglia bianca dai 25 anni in giù?
E il mondiale under?
Il ciclismo resta uno sport che richiede comunque una completa maturazione fisica per esprimersi al top.
A differenza di sport come il calcio il tennis ecc dove se uno è un fenomeno tecnicamente può competere con gente più forte fisicamente.
Per cui credo che non vedremo fenomeni 18 enni, ma molti competitivi a 21 22 23 anni.
Abbasserei la maglia bianca a 23 anni e il mondiale a under 21
Re: 20 anni e non sentirli
Chiediti: cos'altro si è verificato, nel ciclismo, in questi ultimi anni?Salvatore77 ha scritto: ↑venerdì 9 maggio 2025, 19:44Si sbagliava prima, quando nel ciclismo era abitudine aspettare e fare le cose per gradi, oppure sbagliano ora?
Negli altri sport invece, è quasi sempre stato così. Per esempio di calciatori in nazionale a meno di 20 anni ci sono sempre stati, anche tennis, nuoto, sci, ginnastica.
Nel ciclismo invece questo fenomeno si sta forse verificando solo in questi ultimi anni.
Forse c'è un collegamento tra le due cose.
"lo spettro di un Giro d'Italia nelle gambe" 

Re: 20 anni e non sentirli
Capofila di questo movimento Evenepoel, certo è un fenomeno sempre più evidente. Sagan ha iniziato a mettersi in mostra a vent'anni, ma ha atteso un po' prima di correre una Roubaix, Brennan invece ha già assaggiato le pietre. Va detto che anche Bernal si era dimostrato molto precoce ma costituiva ancora un'eccezione.
Re: 20 anni e non sentirli
Non entro adesso nel merito del punto globale, ma non si possono fare paralleli grezzi con gli altri sport.Salvatore77 ha scritto: ↑venerdì 9 maggio 2025, 19:44 Negli altri sport invece, è quasi sempre stato così. Per esempio di calciatori in nazionale a meno di 20 anni ci sono sempre stati, anche tennis, nuoto, sci, ginnastica.
O almeno andrebbe selezionato quali.
Nel nuoto a 27 anni spesso cominci ad essere attempato; il 'prime' è generalmente molti anni prima.
Nella ginnastica... specie tra le donne spesso a 25 anni già si sono ritirate e a 27 sono delle "nonne".
Al contrario l'età media dei maratoneti alle olimpiadi è 30.
Nel ciclismo, togli i Sagan e parzialmente gli Alaphilippe, di turno, gente che tenesse botta alla grande a 32-33 anni non è mancata - senza manco contare i casi clamorosi tipo Valverde.
Re: 20 anni e non sentirli
Sagan sta ancora attendendo di correre una LiegiFilarete ha scritto: ↑domenica 11 maggio 2025, 20:04 Capofila di questo movimento Evenepoel, certo è un fenomeno sempre più evidente. Sagan ha iniziato a mettersi in mostra a vent'anni, ma ha atteso un po' prima di correre una Roubaix, Brennan invece ha già assaggiato le pietre. Va detto che anche Bernal si era dimostrato molto precoce ma costituiva ancora un'eccezione.
Re: 20 anni e non sentirli
E intanto record di maglie verdi e tu mutoPrimo86 ha scritto: ↑lunedì 12 maggio 2025, 7:09Sagan sta ancora attendendo di correre una LiegiFilarete ha scritto: ↑domenica 11 maggio 2025, 20:04 Capofila di questo movimento Evenepoel, certo è un fenomeno sempre più evidente. Sagan ha iniziato a mettersi in mostra a vent'anni, ma ha atteso un po' prima di correre una Roubaix, Brennan invece ha già assaggiato le pietre. Va detto che anche Bernal si era dimostrato molto precoce ma costituiva ancora un'eccezione.

Re: 20 anni e non sentirli
Io sono sempre stato un tifoso di Van Avermaet.pietro ha scritto: ↑lunedì 12 maggio 2025, 10:26E intanto record di maglie verdi e tu mutoPrimo86 ha scritto: ↑lunedì 12 maggio 2025, 7:09Sagan sta ancora attendendo di correre una LiegiFilarete ha scritto: ↑domenica 11 maggio 2025, 20:04 Capofila di questo movimento Evenepoel, certo è un fenomeno sempre più evidente. Sagan ha iniziato a mettersi in mostra a vent'anni, ma ha atteso un po' prima di correre una Roubaix, Brennan invece ha già assaggiato le pietre. Va detto che anche Bernal si era dimostrato molto precoce ma costituiva ancora un'eccezione.![]()
Re: 20 anni e non sentirli
ahahahahahah. Immagino come avrai goduto in quel 2017
Re: 20 anni e non sentirli
Anno irripetibile, mi sono sempre scelto i cavalli giusti.
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Re: 20 anni e non sentirli
Brennan vince ancora. 

1° Tour de France 2018
Campionato del mondo gara in linea 2021.
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Re: 20 anni e non sentirli
È cambiato che il ciclismo non è più uno sport di fondo, e il fondo si acquista sostanzialmente con il passare degli anni. L'esplosività, caratteristica tipica dei giovani, è invece diventata la caratteristica più importante per avere successo