Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)

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StipemdioXTutti
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Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)

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Lampiao ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 18:07
udra ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 17:57 Che Pogacar fosse su livelli stellari penso se lo potessero immaginare tutti, io personalmente pensavo che Vingegaard fosse più vicino di così considerando che le prestazioni non sono dissimili da quelle dello scorso Tour dove arrivava con un punto di domanda abnorme.
Ad oggi, se il primo apre il gas sul serio gli molla 1 minuto su una qualsiasi salita di 1a categoria, figuriamoci un Ventoux o un Col de la Loze.
Peggio ancora Remco, che stavolta non era di rincorsa con la preparazione, sarà ancora terza forza ma non si è avvicinato manco un mm a Vingegaard.
Forse Remco dovrebbe accettare di non poter competere con quei due e invece di fossilizarsi a tutti i costi sui GT dedicarsi alle classiche dove potrebbe vincere quasi tutto, Cunego insegna
Uno dei due lo trovi anche alle classiche
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Cervinia4478
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Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)

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Lampiao ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 18:07
udra ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 17:57 Che Pogacar fosse su livelli stellari penso se lo potessero immaginare tutti, io personalmente pensavo che Vingegaard fosse più vicino di così considerando che le prestazioni non sono dissimili da quelle dello scorso Tour dove arrivava con un punto di domanda abnorme.
Ad oggi, se il primo apre il gas sul serio gli molla 1 minuto su una qualsiasi salita di 1a categoria, figuriamoci un Ventoux o un Col de la Loze.
Peggio ancora Remco, che stavolta non era di rincorsa con la preparazione, sarà ancora terza forza ma non si è avvicinato manco un mm a Vingegaard.
Forse Remco dovrebbe accettare di non poter competere con quei due e invece di fossilizarsi a tutti i costi sui GT dedicarsi alle classiche dove potrebbe vincere quasi tutto, Cunego insegna
Vincere quasi tutte le San Sebastian, forse.

Al Lombardia se non succedono cataclismi non batte mai Pogacar, alle Ardenne quest’anno non avrebbe vinto nemmeno senza di lui, al nord oltre al prezzemolo sloveno c’è in certo Van der Poel.

Dovrebbe concentrarsi sui Giri e le Vuelte, quest’anno già ha mancato un’occasione.
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Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)

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Lampiao ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 18:07 Forse Remco dovrebbe accettare di non poter competere con quei due e invece di fossilizarsi a tutti i costi sui GT dedicarsi alle classiche dove potrebbe vincere quasi tutto, Cunego insegna
Il problema sta fondamentalmente nell'intestardirsi sul Tour dove, a meno d'inconvenienti che ne impediscano la partecipazione (molto più remota l'eventualità che possano decidere di rinunciarvi di loro pugno), la partecipazione di Tadej e Jonas è pressoché sempre certa. Già nel topic a lui dedicato dicevo che Remco dovrebbe tornare al Giro perché qui, previa la partecipazione di almeno uno dei due, avrebbe molte più possibilità di giocarsi il successo (se poi, nel frattempo, verranno fuori altri fenomeni capaci di dargli la paga lo vedremo solo col tempo) .

Nelle classiche le chances aumenterebbero di sicuro, anche se pure lì devi trovare un modo per mettere nel sacco Pogačar (specialmente alla Liegi). Il guaio è che pure costringendo Tadej ad una corsa estremamente garibaldina, capace di esplodere a più di cinquanta dall'arrivo, lo sloveno rischierebbe di suonargliele ugualmente. Però si, in ogni stagione le classiche dure devono restare una priorità per lui e il Tour affrontato senza che diventi un'ossessione. Anche vincere Giri e Vuelte in serie sarebbe tutt'altro che disonorevole per lui che già ora, tolto Tadej, può vantare un palmares che tantissimi altri non sfioreranno minimamente a fine carriera.
frcre
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Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)

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Lampiao ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 18:07
udra ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 17:57 Che Pogacar fosse su livelli stellari penso se lo potessero immaginare tutti, io personalmente pensavo che Vingegaard fosse più vicino di così considerando che le prestazioni non sono dissimili da quelle dello scorso Tour dove arrivava con un punto di domanda abnorme.
Ad oggi, se il primo apre il gas sul serio gli molla 1 minuto su una qualsiasi salita di 1a categoria, figuriamoci un Ventoux o un Col de la Loze.
Peggio ancora Remco, che stavolta non era di rincorsa con la preparazione, sarà ancora terza forza ma non si è avvicinato manco un mm a Vingegaard.
Forse Remco dovrebbe accettare di non poter competere con quei due e invece di fossilizarsi a tutti i costi sui GT dedicarsi alle classiche dove potrebbe vincere quasi tutto, Cunego insegna
Ad oggi non ha nessuna possibilità di vincere nessuna classica.

Può vincere la Vuelta, forse il giro senza i due.
Magari un mondiale non troppo complicato se Pogacar se lo fa sfuggire o se lo prepara al massimo mentre Pogacar arriva a fine stagione un po' cotto
Fare collezione di mondiali a crono.
E vincere qualche semiclassica
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Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)

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frcre ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 18:23
Ad oggi non ha nessuna possibilità di vincere nessuna classica.

Può vincere la Vuelta, forse il giro senza i due.
Magari un mondiale non troppo complicato se Pogacar se lo fa sfuggire o se lo prepara al massimo mentre Pogacar arriva a fine stagione un po' cotto
Fare collezione di mondiali a crono.
E vincere qualche semiclassica

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frcre
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Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)

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ElChava ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 18:19
Lampiao ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 18:07 Forse Remco dovrebbe accettare di non poter competere con quei due e invece di fossilizarsi a tutti i costi sui GT dedicarsi alle classiche dove potrebbe vincere quasi tutto, Cunego insegna
Il problema sta fondamentalmente nell'intestardirsi sul Tour dove, a meno d'inconvenienti che ne impediscano la partecipazione (molto più remota l'eventualità che possano decidere di rinunciarvi di loro pugno), la partecipazione di Tadej e Jonas è pressoché sempre certa. Già nel topic a lui dedicato dicevo che Remco dovrebbe tornare al Giro perché qui, previa la partecipazione di almeno uno dei due, avrebbe molte più possibilità di giocarsi il successo (se poi, nel frattempo, verranno fuori altri fenomeni capaci di dargli la paga lo vedremo solo col tempo) .

Nelle classiche le chances aumenterebbero di sicuro, anche se pure lì devi trovare un modo per mettere nel sacco Pogačar (specialmente alla Liegi). Il guaio è che pure costringendo Tadej ad una corsa estremamente garibaldina, capace di esplodere a più di cinquanta dall'arrivo, lo sloveno rischierebbe di suonargliele ugualmente. Però si, in ogni stagione le classiche dure devono restare una priorità per lui e il Tour affrontato senza che diventi un'ossessione. Anche vincere Giri e Vuelte in serie sarebbe tutt'altro che disonorevole per lui che già ora, tolto Tadej, può vantare un palmares che tantissimi altri non sfioreranno minimamente a fine carriera.
Dipende se valuta più un 3 posto al tour o un (eventuale) vittoria al giro.
Perché non è che sia totalmente affidabile sulle 3 settimane, non è scontato che vinca il giro.
Il miglior remco lo vince facile, ma il miglior remco lo abbiamo visto praticamente solo alla vuelta vinta e lo scorso tour.
Nelle classiche Pogacar ha azzerato il fattore casualità.
Non si può mettere nel sacco.
Attacca lui e devi avere le gambe per seguirlo.
Cosa che ha solo vdp e solo a San remo e roubaix.

Forse l'unica sarebbe la San remo, su cipressa e Poggio potrebbe tenere per poi provare a trovare il modo di vincere anticipando in qualche modo
Stylus
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Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)

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L'infortunio del 2024 aveva aperto a diverse speranze sulle possibilità di Vingegaard al Tour che sono state prontamente vanificate, direi che questo Delfinato ci regala una quasi certezza sulla sua presenza al Giro 2026, magari accompagnata da Evenepoel
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Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)

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Pantani the best ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 17:48 Meglio una settimana come questa edizione del Delfinato piuttosto che 3 settimane a lunghi tratti insulse come quelle dell'ultimo Giro.
Ma anche no sinceramente, soprattutto dopo il Giro di quest'anno non c'è confronto.
Fuente
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Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)

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ElChava ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 18:19
Lampiao ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 18:07 Forse Remco dovrebbe accettare di non poter competere con quei due e invece di fossilizarsi a tutti i costi sui GT dedicarsi alle classiche dove potrebbe vincere quasi tutto, Cunego insegna
Il problema sta fondamentalmente nell'intestardirsi sul Tour dove, a meno d'inconvenienti che ne impediscano la partecipazione (molto più remota l'eventualità che possano decidere di rinunciarvi di loro pugno), la partecipazione di Tadej e Jonas è pressoché sempre certa. Già nel topic a lui dedicato dicevo che Remco dovrebbe tornare al Giro perché qui, previa la partecipazione di almeno uno dei due, avrebbe molte più possibilità di giocarsi il successo (se poi, nel frattempo, verranno fuori altri fenomeni capaci di dargli la paga lo vedremo solo col tempo) .
Ecco, io, partendo dalle premesse di Lampiao, casomai tendevo arrivavo a quest'ultima conclusione; più che alla sua.

Il distacco dai primi due demoni in salita è manifestatamente ampio, perché non provare intanto a vincere un Giro, dove di fatto quest'anno ha vinto Simon Yates?
Insediati intanto in pianta stabile quale terzo demone dei GT, quello che fino a 24 mesi fa sarebbe stato Rogla (al netto delle cadute), ma che oggi non si sa per certo chi sarebbe, in tale modo, portando così in bacheca un altro GT, invece facendolo "sprecando" tutta la stagione dei GT per arrivare 3° a 10 minuti al Tour e poi niente altro, e poi vediamo...

Ti avessero disegnato un TdF stile i Tour dei tempi di Indurain con 130km di crono, avrei capito la tentazione ma così... :
Nel 2025 al TdF ci saranno solo 33 km di crono piatta, e praticamente stop!
Perché gli ulteriori miseri 11 km a crono di tutto il Tour sono un cronoscalata vera e propria (ed esplosiva).
Quindi boh...

ElChava
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Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)

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frcre ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 18:31
ElChava ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 18:19
Lampiao ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 18:07 Forse Remco dovrebbe accettare di non poter competere con quei due e invece di fossilizarsi a tutti i costi sui GT dedicarsi alle classiche dove potrebbe vincere quasi tutto, Cunego insegna
Il problema sta fondamentalmente nell'intestardirsi sul Tour dove, a meno d'inconvenienti che ne impediscano la partecipazione (molto più remota l'eventualità che possano decidere di rinunciarvi di loro pugno), la partecipazione di Tadej e Jonas è pressoché sempre certa. Già nel topic a lui dedicato dicevo che Remco dovrebbe tornare al Giro perché qui, previa la partecipazione di almeno uno dei due, avrebbe molte più possibilità di giocarsi il successo (se poi, nel frattempo, verranno fuori altri fenomeni capaci di dargli la paga lo vedremo solo col tempo) .

Nelle classiche le chances aumenterebbero di sicuro, anche se pure lì devi trovare un modo per mettere nel sacco Pogačar (specialmente alla Liegi). Il guaio è che pure costringendo Tadej ad una corsa estremamente garibaldina, capace di esplodere a più di cinquanta dall'arrivo, lo sloveno rischierebbe di suonargliele ugualmente. Però si, in ogni stagione le classiche dure devono restare una priorità per lui e il Tour affrontato senza che diventi un'ossessione. Anche vincere Giri e Vuelte in serie sarebbe tutt'altro che disonorevole per lui che già ora, tolto Tadej, può vantare un palmares che tantissimi altri non sfioreranno minimamente a fine carriera.
Dipende se valuta più un 3 posto al tour o un (eventuale) vittoria al giro.
Perché non è che sia totalmente affidabile sulle 3 settimane, non è scontato che vinca il giro.
Il miglior remco lo vince facile, ma il miglior remco lo abbiamo visto praticamente solo alla vuelta vinta e lo scorso tour.
Nelle classiche Pogacar ha azzerato il fattore casualità.
Non si può mettere nel sacco.
Attacca lui e devi avere le gambe per seguirlo.
Cosa che ha solo vdp e solo a San remo e roubaix.

Forse l'unica sarebbe la San remo, su cipressa e Poggio potrebbe tenere per poi provare a trovare il modo di vincere anticipando in qualche modo
Beh se Remco comincia a prenderle regolarmente anche dai Lipowitz e dai Johannessen di turno allora ci sarebbe da preoccuparsi sul serio ma io penso che un Giro ben preparato, considerando come va a cronometro, possa portarlo tranquillamente a casa. Avrei avuto molta curiosità nel 2020 nel vedere come se la sarebbe cavata in quel Giro atipico (per il periodo in cui venne disputato) senza la tremenda caduta giù dal Muro di Sormano.

Quanto al non poter mettere nel sacco Tadej, Skjelmose credo che la pensi in maniera leggermente diversa :diavoletto: :diavoletto: (tralasciamo dal discorso Mathieu che è un fuoriclasse eccelso e quando punta determinati obiettivi è difficile che sbagli). Poi è ovvio che per poter riuscire a battere Pogačar (soprattutto un Pogačar come questo) debbano allinearsi tantissime situazioni, non ultimo poi serve anche una cospicua dose di fattore C.
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Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)

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Fuente ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 18:42
ElChava ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 18:19
Lampiao ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 18:07 Forse Remco dovrebbe accettare di non poter competere con quei due e invece di fossilizarsi a tutti i costi sui GT dedicarsi alle classiche dove potrebbe vincere quasi tutto, Cunego insegna
Il problema sta fondamentalmente nell'intestardirsi sul Tour dove, a meno d'inconvenienti che ne impediscano la partecipazione (molto più remota l'eventualità che possano decidere di rinunciarvi di loro pugno), la partecipazione di Tadej e Jonas è pressoché sempre certa. Già nel topic a lui dedicato dicevo che Remco dovrebbe tornare al Giro perché qui, previa la partecipazione di almeno uno dei due, avrebbe molte più possibilità di giocarsi il successo (se poi, nel frattempo, verranno fuori altri fenomeni capaci di dargli la paga lo vedremo solo col tempo) .
Ecco, io, partendo dalle premesse di Lampiao, casomai tendevo arrivavo a quest'ultima conclusione; più che alla sua.

Il distacco dai primi due demoni in salita è manifestatamente ampio, perché non provare intanto a vincere un Giro, dove di fatto quest'anno ha vinto Simon Yates?
Insediati intanto in pianta stabile quale terzo demone dei GT, quello che fino a 24 mesi fa sarebbe stato Rogla (al netto delle cadute), ma che oggi non si sa per certo chi sarebbe, in tale modo, portando così in bacheca un altro GT, invece facendolo "sprecando" tutta la stagione dei GT per arrivare 3° a 10 minuti al Tour e poi niente altro, e poi vediamo...

Ti avessero disegnato un TdF stile i Tour dei tempi di Indurain con 130km di crono, avrei capito la tentazione ma così... :
Nel 2025 al TdF ci saranno solo 33 km di crono piatta, e praticamente stop!
Perché gli ulteriori miseri 11 km a crono di tutto il Tour sono un cronoscalata vera e propria (ed esplosiva).
Quindi boh...

Siamo sicuri che per i corridori un podio al tour valga meno di un giro vinto?

Poi provandoci 10 volte forse ti capita l'anno in cui cadono o hanno problemi tutti e due.
Lo stesso nelle classiche magari capiteranno stagioni in cui Pogacar salta una Liegi o un lombardia.
frcre
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Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)

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ElChava ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 18:45
frcre ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 18:31
ElChava ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 18:19

Il problema sta fondamentalmente nell'intestardirsi sul Tour dove, a meno d'inconvenienti che ne impediscano la partecipazione (molto più remota l'eventualità che possano decidere di rinunciarvi di loro pugno), la partecipazione di Tadej e Jonas è pressoché sempre certa. Già nel topic a lui dedicato dicevo che Remco dovrebbe tornare al Giro perché qui, previa la partecipazione di almeno uno dei due, avrebbe molte più possibilità di giocarsi il successo (se poi, nel frattempo, verranno fuori altri fenomeni capaci di dargli la paga lo vedremo solo col tempo) .

Nelle classiche le chances aumenterebbero di sicuro, anche se pure lì devi trovare un modo per mettere nel sacco Pogačar (specialmente alla Liegi). Il guaio è che pure costringendo Tadej ad una corsa estremamente garibaldina, capace di esplodere a più di cinquanta dall'arrivo, lo sloveno rischierebbe di suonargliele ugualmente. Però si, in ogni stagione le classiche dure devono restare una priorità per lui e il Tour affrontato senza che diventi un'ossessione. Anche vincere Giri e Vuelte in serie sarebbe tutt'altro che disonorevole per lui che già ora, tolto Tadej, può vantare un palmares che tantissimi altri non sfioreranno minimamente a fine carriera.
Dipende se valuta più un 3 posto al tour o un (eventuale) vittoria al giro.
Perché non è che sia totalmente affidabile sulle 3 settimane, non è scontato che vinca il giro.
Il miglior remco lo vince facile, ma il miglior remco lo abbiamo visto praticamente solo alla vuelta vinta e lo scorso tour.
Nelle classiche Pogacar ha azzerato il fattore casualità.
Non si può mettere nel sacco.
Attacca lui e devi avere le gambe per seguirlo.
Cosa che ha solo vdp e solo a San remo e roubaix.

Forse l'unica sarebbe la San remo, su cipressa e Poggio potrebbe tenere per poi provare a trovare il modo di vincere anticipando in qualche modo
Beh se Remco comincia a prenderle regolarmente anche dai Lipowitz e dai Johannessen di turno allora ci sarebbe da preoccuparsi sul serio ma io penso che un Giro ben preparato, considerando come va a cronometro, possa portarlo tranquillamente a casa. Avrei avuto molta curiosità nel 2020 nel vedere come se la sarebbe cavata in quel Giro atipico (per il periodo in cui venne disputato) senza la tremenda caduta giù dal Muro di Sormano.

Quanto al non poter mettere nel sacco Tadej, Skjelmose credo che la pensi in maniera leggermente diversa :diavoletto: :diavoletto: (tralasciamo dal discorso Mathieu che è un fuoriclasse eccelso e quando punta determinati obiettivi è difficile che sbagli). Poi è ovvio che per poter riuscire a battere Pogačar (soprattutto un Pogačar come questo) debbano allinearsi tantissime situazioni, non ultimo poi serve anche una cospicua dose di fattore C.
Ma skjelmose l'ha fatto in un amstel, non in una monumento.

Ma questo è deve provare e riprovare raccogliendo le briciole e sperando di piazzare un colpo importante quando Pogacar avrà qualche problema.

Ma la situazione è questa per tutti quelli che non si chiamano Pogacar e van der poel.

Ormai pure vingegaard non ha nessuna speranza nello scontro diretto

Il giro potrebbe vincerlo senza dubbi, ma non è scontato.
Anche roglic infallibile alla vuelta è molto meno infallibile al giro
ElChava
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Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)

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frcre ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 18:46 Siamo sicuri che per i corridori un podio al tour valga meno di un giro vinto?
Tu sei convinto che uno col carattere di Remco si accontenti semplicemente del podio e che parta con quell'idea di base anche se gli altri due sono nettamente più forti?

Di orgoglio ne ha tanto e non si accontenterà mai e poi mai di andare in Francia con il podio come massimo obiettivo, uno come lui in cuor suo parte sempre per vincere. La realtà poi purtroppo per lui e per chi lo apprezza (tra questi mi ci metto anche io) è per adesso quei due non li può battere.

Proprio per questo allora meglio intanto provare a vincere gli altri due grandi giri che, in teoria, potrebbero essere maggiormente alla sua portata e puntare a fare molto bene nelle classiche e in tanti altri brevi giri a tappe. Se anche dovesse chiudere la carriera con lo stesso palmarés di grandi giri di Roglic non è che farebbe propriamente schifo come cosa. Ovvio, per come c'è arrivato al professionismo pensavano tutti che fosse il nuovo Messia ma se poi la strada dice altro e sicuramente non solo per suoi demeriti bisogna prendere atto che gli altri saranno stati più forti o anche più furbi.
ElChava
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Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)

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frcre ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 18:50 Ma skjelmose l'ha fatto in un amstel, non in una monumento.
Se il discorso lo si fa in generale deve valere per ogni occasione, altrimenti dovevi precisare che ti riferivi soltanto alle monumento.

L'Amstel corsetta tanto idiota non è e sinceramente tanto Tadej quanto Remco non so quanto siano stati felici quel giorno di farsi beffare in quel modo dal danese.

Poi tu stesso altre volte hai ribadito che consideri l'importanza degli albi d'oro e se vogliamo commentare freddamente, senza stare a ricordare come i vari protagonisti si mossero negli ultimi quindici chilometri, dobbiamo dire che quel giorno Tadej ha perso e l'ha fatto in una maniera in cui è stato veramente messo nel sacco da un avversario che quel giorno si è dimostrato più furbo di lui, esattamente come lo fu Narvaez nella tappa inaugurale del Giro 2024.

P.S.: ti faccio notare che l'Amstel ha impedito, per il momento, a Tadej di eguagliare Rebellin e Gilbert come unici capaci di completare vittoriosamente il trittico delle Ardenne nello stesso anno. Lo sloveno a queste cose ci guarda eccome.
Babylon
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Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)

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TheArchitect99 ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 18:41
Pantani the best ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 17:48 Meglio una settimana come questa edizione del Delfinato piuttosto che 3 settimane a lunghi tratti insulse come quelle dell'ultimo Giro.
Ma anche no sinceramente, soprattutto dopo il Giro di quest'anno non c'è confronto.
Quoto, la gente ha ansia di assistere sempre a qualcosa di incredibile, eccezionale o superlativo ma sinceramente l'ultimo Giro, sebbene gli interpreti fossero chiaramente di un livello differente rispetto agli alieni, è stato molto godibile.
Fuente
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Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)

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En passant:

Pogi oltre alla CG si porta a casa pure la maglia a punti (stessi punti esatti di MVDP, ma le prende lui)
POGAČAR Tadej 79
VAN DER POEL M. 79
VINGEGAARD Jonas 70
EVENEPOEL Remco 55
mentre per la maglia degli scalatori arriva secondo:
ARMIRAIL Bruno 36
POGAČAR Tadej 33
HIGUITA Sergio 27
VINGEGAARD Jonas 26
MARTINEZ Lenny 23
In pratica Armirail ha vinto la classifica dei GPM perché Pogi oggi non doveva assolutamente vincere la tappa, in quanto la vittori #100 la debba necessariamente conquistare al Tour, altrimenti si portava a casa pure quella KOM
:bll:

Per quel che conti (poco direi, nel caso di un Pogacar).
lucks83
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Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)

Messaggio da leggere da lucks83 »

Fuente ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 18:42
ElChava ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 18:19
Lampiao ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 18:07 Forse Remco dovrebbe accettare di non poter competere con quei due e invece di fossilizarsi a tutti i costi sui GT dedicarsi alle classiche dove potrebbe vincere quasi tutto, Cunego insegna
Il problema sta fondamentalmente nell'intestardirsi sul Tour dove, a meno d'inconvenienti che ne impediscano la partecipazione (molto più remota l'eventualità che possano decidere di rinunciarvi di loro pugno), la partecipazione di Tadej e Jonas è pressoché sempre certa. Già nel topic a lui dedicato dicevo che Remco dovrebbe tornare al Giro perché qui, previa la partecipazione di almeno uno dei due, avrebbe molte più possibilità di giocarsi il successo (se poi, nel frattempo, verranno fuori altri fenomeni capaci di dargli la paga lo vedremo solo col tempo) .
Ecco, io, partendo dalle premesse di Lampiao, casomai tendevo arrivavo a quest'ultima conclusione; più che alla sua.

Il distacco dai primi due demoni in salita è manifestatamente ampio, perché non provare intanto a vincere un Giro, dove di fatto quest'anno ha vinto Simon Yates?
Insediati intanto in pianta stabile quale terzo demone dei GT, quello che fino a 24 mesi fa sarebbe stato Rogla (al netto delle cadute), ma che oggi non si sa per certo chi sarebbe, in tale modo, portando così in bacheca un altro GT, invece facendolo "sprecando" tutta la stagione dei GT per arrivare 3° a 10 minuti al Tour e poi niente altro, e poi vediamo...

Ti avessero disegnato un TdF stile i Tour dei tempi di Indurain con 130km di crono, avrei capito la tentazione ma così... :
Nel 2025 al TdF ci saranno solo 33 km di crono piatta, e praticamente stop!
Perché gli ulteriori miseri 11 km a crono di tutto il Tour sono un cronoscalata vera e propria (ed esplosiva).
Quindi boh...

Boh dai, sto giro il povero Remco ha poche colpe sulla scelta dei GT da disputare: ricordiamoci che arrivava da in infortunio invernale devastante e non ha potuto preparare una corsa come il Giro.
È rientrato al Brabante e ha vinto bene, per fare una grande Amstel poi, ma è andato subito in calando già alla Freccia.

Credo che senza infortunio avrebbe senz'altro fatto il Giro, anche perché a fine 2024 aveva parlato di una sua possibile partecipazione.
frcre
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Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)

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ElChava ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 18:59
frcre ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 18:50 Ma skjelmose l'ha fatto in un amstel, non in una monumento.
Se il discorso lo si fa in generale deve valere per ogni occasione, altrimenti dovevi precisare che ti riferivi soltanto alle monumento.

L'Amstel corsetta tanto idiota non è e sinceramente tanto Tadej quanto Remco non so quanto siano stati felici quel giorno di farsi beffare in quel modo dal danese.

Poi tu stesso altre volte hai ribadito che consideri l'importanza degli albi d'oro e se vogliamo commentare freddamente, senza stare a ricordare come i vari protagonisti si mossero negli ultimi quindici chilometri, dobbiamo dire che quel giorno Tadej ha perso e l'ha fatto in una maniera in cui è stato veramente messo nel sacco da un avversario che quel giorno si è dimostrato più furbo di lui, esattamente come lo fu Narvaez nella tappa inaugurale del Giro 2024.

P.S.: ti faccio notare che l'Amstel ha impedito, per il momento, a Tadej di eguagliare Rebellin e Gilbert come unici capaci di completare vittoriosamente il trittico delle Ardenne nello stesso anno. Lo sloveno a queste cose ci guarda eccome.
Hai ragione non ho specificato.
Ritengo Pogacar imbattibile in:

Liegi, fiandre, Lombardia, grandi giri, mondiali duri.
Per me queste corse se è al via si lotta per il secondo.
E non è possibile metterlo nel sacco perché è troppo più forte e può rimediare a qualsiasi situazione tattica

Qualche corsa non troppo dura, che magari arriva in mezzo tra roubaix e liegi, tipo l'amstel, può sfuggirgli.
Così come qualche tappa nei GT.
Insomma roba importante per tutti gli altri, le briciole per lui.
frcre
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Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)

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Fuente ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 19:11 En passant:

Pogi oltre alla CG si porta a casa pure la maglia a punti (stessi punti esatti di MVDP, ma le prende lui)
POGAČAR Tadej 79
VAN DER POEL M. 79
VINGEGAARD Jonas 70
EVENEPOEL Remco 55
mentre per la maglia degli scalatori arriva secondo:
ARMIRAIL Bruno 36
POGAČAR Tadej 33
HIGUITA Sergio 27
VINGEGAARD Jonas 26
MARTINEZ Lenny 23
In pratica Armirail ha vinto la classifica dei GPM perché Pogi oggi non doveva assolutamente vincere la tappa, in quanto la vittori #100 la debba necessariamente conquistare al Tour, altrimenti si portava a casa pure quella KOM
:bll:

Per quel che conti (poco direi, nel caso di un Pogacar).
La sfida per Pogacar sarebbe vincere un tour portando a casa tutte e 3 le maglie.
Ci riuscirebbe senza grossi problemi, ma sarebbe un grosso sforzo per la squadra tenere quasi sempre la corsa chiusa.
Non penso che gli possa interessare purtroppo
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Fantasio
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Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)

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Fuente ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 19:11In pratica Armirail ha vinto la classifica dei GPM perché Pogi oggi non doveva assolutamente vincere la tappa, in quanto la vittori #100 la debba necessariamente conquistare al Tour, altrimenti si portava a casa pure quella KOM
Ma la vittoria nella classifica a punti non dovrebbe contare come centesima?
"lo spettro di un Giro d'Italia nelle gambe" :D
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Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)

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Si prospetta un Tour più noioso della scorso anno e viste anche le diverse tappe con strappi sul finale nella prima settimana c'è veramente la possibilità di vedere Pogacar vincere 7-10 tappe.
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Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)

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Fantasio ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 19:22
Fuente ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 19:11In pratica Armirail ha vinto la classifica dei GPM perché Pogi oggi non doveva assolutamente vincere la tappa, in quanto la vittori #100 la debba necessariamente conquistare al Tour, altrimenti si portava a casa pure quella KOM
Ma la vittoria nella classifica a punti non dovrebbe contare come centesima?
No perché se contassero anche tutte le classifiche "secondarie", Pogačar ne avrebbe già ora molte più di cento. Si tiene conto soltanto delle vittorie di tappa, delle corse in linea e delle classifiche generali delle gare a tappe.
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Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)

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frcre ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 19:20 La sfida per Pogacar sarebbe vincere un tour portando a casa tutte e 3 le maglie.
Ci riuscirebbe senza grossi problemi, ma sarebbe un grosso sforzo per la squadra tenere quasi sempre la corsa chiusa.
Non penso che gli possa interessare purtroppo
Quella è una sfida impossibile anche per questo Tadej, semplicemente per il fatto che per competere nella classifica della maglia verde, dovrebbe mettersi a fare anche le volate di gruppo (piazzandosi sempre e facendo almeno un paio di vittorie) e fare gli sprint intermedi nelle varie tappe. Va bene tutto ma mettersi a prendere rischi eccessivi negli sprint (dove puoi trovare il Philipsen di turno che non si farebbe tanti scrupoli a rischiare di buttarti per terra anche se ti chiami Pogačar) sarebbe troppo anche per lui. In questo Merckx per lui resterà inarrivabile, lui era anche un velocista eccellente ed è per questo che poteva conquistare facilmente anche le classifiche a punti (senza dimenticare che d'inverno andava a fare le Sei Giorni e che quindi anche sull'esercizio della volata si allenava costantemente).
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Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)

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Temujin ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 19:24 Si prospetta un Tour più noioso della scorso anno e viste anche le diverse tappe con strappi sul finale nella prima settimana c'è veramente la possibilità di vedere Pogacar vincere 7-10 tappe.
Beh se ne avesse voglia di fare il cannibale veramente 10 tappe vincerebbe praticamente di sicuro e in altre 3 o 4 se la giocherebbe.
Ma non penso, attirerebbe troppi sospetti e antipatie
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Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)

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Babylon ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 19:08
TheArchitect99 ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 18:41
Pantani the best ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 17:48 Meglio una settimana come questa edizione del Delfinato piuttosto che 3 settimane a lunghi tratti insulse come quelle dell'ultimo Giro.
Ma anche no sinceramente, soprattutto dopo il Giro di quest'anno non c'è confronto.
Quoto, la gente ha ansia di assistere sempre a qualcosa di incredibile, eccezionale o superlativo ma sinceramente l'ultimo Giro, sebbene gli interpreti fossero chiaramente di un livello differente rispetto agli alieni, è stato molto godibile.
De gustibus.
Capisco che il Pogacar attuale ammazzi sul nascere qualsiasi tipo di pathos, quindi capisco anche a chi un ciclismo scontato non faccia impazzire.
Però nella sua scontatezza lo adoro proprio perché sai che darà sempre battaglia, quindi da questo punto di vista non resti mai deluso.
L'ultimo Giro fino alla tappa del Sestriere per me è stato abbastanza noioso.

Le grandi performance mi fanno esaltare ma non sono l'unico parametro che soddisfino i miei canoni.
Esempio Nibali l'ho adorato quasi più nelle sconfitte che nelle vittorie, adoravo la sua indole di guerriero della bici.
Zavoli; "Lei sarebbe Pantani, come per esempio Coppi fu Coppi, se avesse osservato alla lettera quella dieta?"

Pantani; "No io credo che ogni tanto bisognerebbe bere anche il vino non solo il pane e l'acqua. Però credo che l'importante nello sport, che deve essere anche uno specchio della vita di chi ti guarda, di avere delle regole e rispettarle queste regole"
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Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)

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ElChava ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 19:29
frcre ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 19:20 La sfida per Pogacar sarebbe vincere un tour portando a casa tutte e 3 le maglie.
Ci riuscirebbe senza grossi problemi, ma sarebbe un grosso sforzo per la squadra tenere quasi sempre la corsa chiusa.
Non penso che gli possa interessare purtroppo
Quella è una sfida impossibile anche per questo Tadej, semplicemente per il fatto che per competere nella classifica della maglia verde, dovrebbe mettersi a fare anche le volate di gruppo (piazzandosi sempre e facendo almeno un paio di vittorie) e fare gli sprint intermedi nelle varie tappe. Va bene tutto ma mettersi a prendere rischi eccessivi negli sprint (dove puoi trovare il Philipsen di turno che non si farebbe tanti scrupoli a rischiare di buttarti per terra anche se ti chiami Pogačar) sarebbe troppo anche per lui. In questo Merckx per lui resterà inarrivabile, lui era anche un velocista eccellente ed è per questo che poteva conquistare facilmente anche le classifiche a punti (senza dimenticare che d'inverno andava a fare le Sei Giorni e che quindi anche sull'esercizio della volata si allenava costantemente).
Ma quest'anno ci sono più tappe con arrivi su strappi o strappi nelle vicinanze dell'arrivo che tappe da volata pura.
In alcune di queste penso che assegnerà il massimo dei punti.
Il problema è che si dovrebbe impegnare tutti i giorni e dovrebbe spremere la squadra per tenere chiuse tutte queste tappe miste.
Se le tengono tutte chiuse Pogacar è il favorito numero uno in almeno 10 tappe, imbattibile in almeno 6 o 7, altre 4 o 5 non è il favorito ma se la gioca.

Gli sprint puri mi pare che saranno 5 se non ho contato male
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Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)

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Pantani the best ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 19:32
Babylon ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 19:08
TheArchitect99 ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 18:41
Ma anche no sinceramente, soprattutto dopo il Giro di quest'anno non c'è confronto.
Quoto, la gente ha ansia di assistere sempre a qualcosa di incredibile, eccezionale o superlativo ma sinceramente l'ultimo Giro, sebbene gli interpreti fossero chiaramente di un livello differente rispetto agli alieni, è stato molto godibile.
De gustibus.
Capisco che il Pogacar attuale ammazzi sul nascere qualsiasi tipo di pathos, quindi capisco anche a chi un ciclismo scontato non faccia impazzire.
Però nella sua scontatezza lo adoro proprio perché sai che darà sempre battaglia, quindi da questo punto di vista non resti mai deluso.
L'ultimo Giro fino alla tappa del Sestriere per me è stato abbastanza noioso.

Le grandi performance mi fanno esaltare ma non sono l'unico parametro che soddisfino i miei canoni.
Esempio Nibali l'ho adorato quasi più nelle sconfitte che nelle vittorie, adoravo la sua indole di guerriero della bici.
Il problema è che è sempre lo stesso film ormai.
La prima volta ti sbalordisci, la seconda te lo gusti, la terza e quarta continua a piacerti, ma rischi di arrivare al punto di preferire un cinepanettone che non hai mai visto
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Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)

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ElChava ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 18:54
frcre ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 18:46 Siamo sicuri che per i corridori un podio al tour valga meno di un giro vinto?
Tu sei convinto che uno col carattere di Remco si accontenti semplicemente del podio e che parta con quell'idea di base anche se gli altri due sono nettamente più forti?

Di orgoglio ne ha tanto e non si accontenterà mai e poi mai di andare in Francia con il podio come massimo obiettivo, uno come lui in cuor suo parte sempre per vincere. La realtà poi purtroppo per lui e per chi lo apprezza (tra questi mi ci metto anche io) è per adesso quei due non li può battere.

Proprio per questo allora meglio intanto provare a vincere gli altri due grandi giri che, in teoria, potrebbero essere maggiormente alla sua portata e puntare a fare molto bene nelle classiche e in tanti altri brevi giri a tappe. Se anche dovesse chiudere la carriera con lo stesso palmarés di grandi giri di Roglic non è che farebbe propriamente schifo come cosa. Ovvio, per come c'è arrivato al professionismo pensavano tutti che fosse il nuovo Messia ma se poi la strada dice altro e sicuramente non solo per suoi demeriti bisogna prendere atto che gli altri saranno stati più forti o anche più furbi.
Proprio perché in cuor suo spera di vincere il tour non si accontenta di vincere il giro o la Vuelta.
Cercherá di presentarsi al tour ogni anno al top sperando che arrivi il suo turno.
Magari capita un tour alla Nibali.
A una certa età e dopo molti tentativi falliti magari cambierà.
Babylon
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Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)

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Pantani the best ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 19:32
Babylon ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 19:08
TheArchitect99 ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 18:41
Ma anche no sinceramente, soprattutto dopo il Giro di quest'anno non c'è confronto.
Quoto, la gente ha ansia di assistere sempre a qualcosa di incredibile, eccezionale o superlativo ma sinceramente l'ultimo Giro, sebbene gli interpreti fossero chiaramente di un livello differente rispetto agli alieni, è stato molto godibile.
De gustibus.
Capisco che il Pogacar attuale ammazzi sul nascere qualsiasi tipo di pathos, quindi capisco anche a chi un ciclismo scontato non faccia impazzire.
Però nella sua scontatezza lo adoro proprio perché sai che darà sempre battaglia, quindi da questo punto di vista non resti mai deluso.
L'ultimo Giro fino alla tappa del Sestriere per me è stato abbastanza noioso.

Le grandi performance mi fanno esaltare ma non sono l'unico parametro che soddisfino i miei canoni.
Esempio Nibali l'ho adorato quasi più nelle sconfitte che nelle vittorie, adoravo la sua indole di guerriero della bici.
De gustibus, rimane il fatto che l'intrattenimento facile ed una sempre più insopportabile retorica sensazionalista hanno portato molti spettatori a richiedere di assistere sempre più all'Evento con la E maiuscola, conseguentemente sminuendo con atteggiamento superficiale ogni altro tipo di prova.

Questo Delfinato nel complesso è stato bello specie per le prime giornate, ma le ultime tre tappe abbiamo visto un corridore battere nettamente la concorrenza più qualificata producendo tempi e wattaggi disumani, il tutto tagliando i traguardi con sorriso e senza sudore. Al Giro abbiamo avuto un po'di tutto invece (anche un paio di frazioni piuttosto bruttine) con tappe di rado scontate, episodi di alto livello, rivincite, rinascite, colpi di scena e tanti altri filoni narrativi interessanti. Alla faccia dell'insulso.
Fuente
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Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)

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ElChava ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 19:24
Fantasio ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 19:22
Fuente ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 19:11In pratica Armirail ha vinto la classifica dei GPM perché Pogi oggi non doveva assolutamente vincere la tappa, in quanto la vittori #100 la debba necessariamente conquistare al Tour, altrimenti si portava a casa pure quella KOM
Ma la vittoria nella classifica a punti non dovrebbe contare come centesima?
No perché se contassero anche tutte le classifiche "secondarie", Pogačar ne avrebbe già ora molte più di cento. Si tiene conto soltanto delle vittorie di tappa, delle corse in linea e delle classifiche generali delle gare a tappe.
In effetti Pogi annovera 20 vittorie 'classifica dei giovani'; oltre a 7 'classifiche a punti'; 7 KOM.

:D :D
rododendro
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Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)

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frcre ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 19:46
ElChava ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 18:54
frcre ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 18:46 Siamo sicuri che per i corridori un podio al tour valga meno di un giro vinto?
Tu sei convinto che uno col carattere di Remco si accontenti semplicemente del podio e che parta con quell'idea di base anche se gli altri due sono nettamente più forti?

Di orgoglio ne ha tanto e non si accontenterà mai e poi mai di andare in Francia con il podio come massimo obiettivo, uno come lui in cuor suo parte sempre per vincere. La realtà poi purtroppo per lui e per chi lo apprezza (tra questi mi ci metto anche io) è per adesso quei due non li può battere.

Proprio per questo allora meglio intanto provare a vincere gli altri due grandi giri che, in teoria, potrebbero essere maggiormente alla sua portata e puntare a fare molto bene nelle classiche e in tanti altri brevi giri a tappe. Se anche dovesse chiudere la carriera con lo stesso palmarés di grandi giri di Roglic non è che farebbe propriamente schifo come cosa. Ovvio, per come c'è arrivato al professionismo pensavano tutti che fosse il nuovo Messia ma se poi la strada dice altro e sicuramente non solo per suoi demeriti bisogna prendere atto che gli altri saranno stati più forti o anche più furbi.
Proprio perché in cuor suo spera di vincere il tour non si accontenta di vincere il giro o la Vuelta.
Cercherá di presentarsi al tour ogni anno al top sperando che arrivi il suo turno.
Magari capita un tour alla Nibali.
A una certa età e dopo molti tentativi falliti magari cambierà.
Quest'anno secondo me sarebbe venuto per togliersi pressioni al Tour ma non poteva causa infortunio, non sono però così sicuro che avrebbe vinto, il problema per lui come per tutti è avere a che fare con il Re Sole, alle Olimpiadi lo ha battuto perché non c'era e pure a Wollongong ha vinto alla grande con lo sloveno presente ma erano altri tempi credo, se si corresse domani sullo stesso percorso come finirebbe ?
Poi vanno considerate le dinamiche di squadra, ovvio che le squadre più forti vogliono il loro corridore migliore al Tour, in generale penso che l'attuale superiorità di Pogacar mette in soggezione un po' tutti, ma la gara è gara e bisogna sempre provarci anche con il Re Sole presente...
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Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)

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rododendro ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 20:17
frcre ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 19:46
ElChava ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 18:54

Tu sei convinto che uno col carattere di Remco si accontenti semplicemente del podio e che parta con quell'idea di base anche se gli altri due sono nettamente più forti?

Di orgoglio ne ha tanto e non si accontenterà mai e poi mai di andare in Francia con il podio come massimo obiettivo, uno come lui in cuor suo parte sempre per vincere. La realtà poi purtroppo per lui e per chi lo apprezza (tra questi mi ci metto anche io) è per adesso quei due non li può battere.

Proprio per questo allora meglio intanto provare a vincere gli altri due grandi giri che, in teoria, potrebbero essere maggiormente alla sua portata e puntare a fare molto bene nelle classiche e in tanti altri brevi giri a tappe. Se anche dovesse chiudere la carriera con lo stesso palmarés di grandi giri di Roglic non è che farebbe propriamente schifo come cosa. Ovvio, per come c'è arrivato al professionismo pensavano tutti che fosse il nuovo Messia ma se poi la strada dice altro e sicuramente non solo per suoi demeriti bisogna prendere atto che gli altri saranno stati più forti o anche più furbi.
Proprio perché in cuor suo spera di vincere il tour non si accontenta di vincere il giro o la Vuelta.
Cercherá di presentarsi al tour ogni anno al top sperando che arrivi il suo turno.
Magari capita un tour alla Nibali.
A una certa età e dopo molti tentativi falliti magari cambierà.
Quest'anno secondo me sarebbe venuto per togliersi pressioni al Tour ma non poteva causa infortunio, non sono però così sicuro che avrebbe vinto, il problema per lui come per tutti è avere a che fare con il Re Sole, alle Olimpiadi lo ha battuto perché non c'era e pure a Wollongong ha vinto alla grande con lo sloveno presente ma erano altri tempi credo, se si corresse domani sullo stesso percorso come finirebbe ?
Poi vanno considerate le dinamiche di squadra, ovvio che le squadre più forti vogliono il loro corridore migliore al Tour, in generale penso che l'attuale superiorità di Pogacar mette in soggezione un po' tutti, ma la gara è gara e bisogna sempre provarci anche con il Re Sole presente...
Ma infatti è un problema comune a tutti.
Il tour va fatto.
Vingegaard per me non ne ha per moltissimi anni.
E un ritiro magari prima o poi capita pure a Pogacar.
Se provi altre 10 volte di qua a fine carriera magari l'occasione capita.
Se ragioniamo sul fatto che c'è Pogacar quindi non lo corro perché non lo posso vincere non lo dovevano correre neanche gli avversari di armstrong hinault e merckx.
Se a fine carriera vince un tour e porta a casa 7/8 podi per me vale più che vincere qualche giro e qualche vuelta evitando lo sloveno.

Il mondiale è una corsa particolare
Pogacar corre praticamente da solo, arriva a fine stagione, se il percorso non è particolarmente duro si può mettere in mezzo e sorprenderlo in qualche modo.
Non può andare dietro a tutti su percorsi non impegnativi e se remco prende 100 metri su percorsi in stile Amstel diventa difficile prenderlo pure per Pogacar.
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Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)

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frcre ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 19:38
Pantani the best ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 19:32
Babylon ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 19:08

Quoto, la gente ha ansia di assistere sempre a qualcosa di incredibile, eccezionale o superlativo ma sinceramente l'ultimo Giro, sebbene gli interpreti fossero chiaramente di un livello differente rispetto agli alieni, è stato molto godibile.
De gustibus.
Capisco che il Pogacar attuale ammazzi sul nascere qualsiasi tipo di pathos, quindi capisco anche a chi un ciclismo scontato non faccia impazzire.
Però nella sua scontatezza lo adoro proprio perché sai che darà sempre battaglia, quindi da questo punto di vista non resti mai deluso.
L'ultimo Giro fino alla tappa del Sestriere per me è stato abbastanza noioso.

Le grandi performance mi fanno esaltare ma non sono l'unico parametro che soddisfino i miei canoni.
Esempio Nibali l'ho adorato quasi più nelle sconfitte che nelle vittorie, adoravo la sua indole di guerriero della bici.
Il problema è che è sempre lo stesso film ormai.
La prima volta ti sbalordisci, la seconda te lo gusti, la terza e quarta continua a piacerti, ma rischi di arrivare al punto di preferire un cinepanettone che non hai mai visto
Dipende sempre dal tipo di approccio che si ha.
A me per esempio affascina capire fin dove potrà spingersi questo Pogacar.
Già il fatto che possa mettere in discussione alcuni record di Merckx che sono sempre stati ritenuti inavvicinabili, genera in me tanta curiosità.
Zavoli; "Lei sarebbe Pantani, come per esempio Coppi fu Coppi, se avesse osservato alla lettera quella dieta?"

Pantani; "No io credo che ogni tanto bisognerebbe bere anche il vino non solo il pane e l'acqua. Però credo che l'importante nello sport, che deve essere anche uno specchio della vita di chi ti guarda, di avere delle regole e rispettarle queste regole"
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Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)

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Pantani the best ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 21:05
frcre ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 19:38
Pantani the best ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 19:32

De gustibus.
Capisco che il Pogacar attuale ammazzi sul nascere qualsiasi tipo di pathos, quindi capisco anche a chi un ciclismo scontato non faccia impazzire.
Però nella sua scontatezza lo adoro proprio perché sai che darà sempre battaglia, quindi da questo punto di vista non resti mai deluso.
L'ultimo Giro fino alla tappa del Sestriere per me è stato abbastanza noioso.

Le grandi performance mi fanno esaltare ma non sono l'unico parametro che soddisfino i miei canoni.
Esempio Nibali l'ho adorato quasi più nelle sconfitte che nelle vittorie, adoravo la sua indole di guerriero della bici.
Il problema è che è sempre lo stesso film ormai.
La prima volta ti sbalordisci, la seconda te lo gusti, la terza e quarta continua a piacerti, ma rischi di arrivare al punto di preferire un cinepanettone che non hai mai visto
Dipende sempre dal tipo di approccio che si ha.
A me per esempio affascina capire fin dove potrà spingersi questo Pogacar.
Già il fatto che possa mettere in discussione alcuni record di Merckx che sono sempre stati ritenuti inavvicinabili, genera in me tanta curiosità.
Io mi godo sia gli assoli di Pogacar che le lotte tra umani.
Il top saranno San remo fiandre e roubaix dove ci sono 2 mostri che si sfidano su un terreno in cui ci può essere competizione ai massimi livelli.
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Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)

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frcre ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 20:49
rododendro ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 20:17
frcre ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 19:46

Proprio perché in cuor suo spera di vincere il tour non si accontenta di vincere il giro o la Vuelta.
Cercherá di presentarsi al tour ogni anno al top sperando che arrivi il suo turno.
Magari capita un tour alla Nibali.
A una certa età e dopo molti tentativi falliti magari cambierà.
Quest'anno secondo me sarebbe venuto per togliersi pressioni al Tour ma non poteva causa infortunio, non sono però così sicuro che avrebbe vinto, il problema per lui come per tutti è avere a che fare con il Re Sole, alle Olimpiadi lo ha battuto perché non c'era e pure a Wollongong ha vinto alla grande con lo sloveno presente ma erano altri tempi credo, se si corresse domani sullo stesso percorso come finirebbe ?
Poi vanno considerate le dinamiche di squadra, ovvio che le squadre più forti vogliono il loro corridore migliore al Tour, in generale penso che l'attuale superiorità di Pogacar mette in soggezione un po' tutti, ma la gara è gara e bisogna sempre provarci anche con il Re Sole presente...
Ma infatti è un problema comune a tutti.
Il tour va fatto.
Vingegaard per me non ne ha per moltissimi anni.
E un ritiro magari prima o poi capita pure a Pogacar.
Se provi altre 10 volte di qua a fine carriera magari l'occasione capita.
Se ragioniamo sul fatto che c'è Pogacar quindi non lo corro perché non lo posso vincere non lo dovevano correre neanche gli avversari di armstrong hinault e merckx.
Se a fine carriera vince un tour e porta a casa 7/8 podi per me vale più che vincere qualche giro e qualche vuelta evitando lo sloveno.

Il mondiale è una corsa particolare
Pogacar corre praticamente da solo, arriva a fine stagione, se il percorso non è particolarmente duro si può mettere in mezzo e sorprenderlo in qualche modo.
Non può andare dietro a tutti su percorsi non impegnativi e se remco prende 100 metri su percorsi in stile Amstel diventa difficile prenderlo pure per Pogacar.
la corsa in ruanda sarà durissima
solo per scalatori
pogi corre senza squadra ma trova qualche corridore tipo sivakov che lo aiuta comunque
d'altra parte la UAE ha sotto contrattto un sacco di corridori di prima fascia

la francia però non so se riconvocherà sivakov quest'anno - per fare che poi, il gregario a pogi???
Saint Gervais - Sestriere 1992
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Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)

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nurseryman ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 21:13
frcre ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 20:49
rododendro ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 20:17

Quest'anno secondo me sarebbe venuto per togliersi pressioni al Tour ma non poteva causa infortunio, non sono però così sicuro che avrebbe vinto, il problema per lui come per tutti è avere a che fare con il Re Sole, alle Olimpiadi lo ha battuto perché non c'era e pure a Wollongong ha vinto alla grande con lo sloveno presente ma erano altri tempi credo, se si corresse domani sullo stesso percorso come finirebbe ?
Poi vanno considerate le dinamiche di squadra, ovvio che le squadre più forti vogliono il loro corridore migliore al Tour, in generale penso che l'attuale superiorità di Pogacar mette in soggezione un po' tutti, ma la gara è gara e bisogna sempre provarci anche con il Re Sole presente...
Ma infatti è un problema comune a tutti.
Il tour va fatto.
Vingegaard per me non ne ha per moltissimi anni.
E un ritiro magari prima o poi capita pure a Pogacar.
Se provi altre 10 volte di qua a fine carriera magari l'occasione capita.
Se ragioniamo sul fatto che c'è Pogacar quindi non lo corro perché non lo posso vincere non lo dovevano correre neanche gli avversari di armstrong hinault e merckx.
Se a fine carriera vince un tour e porta a casa 7/8 podi per me vale più che vincere qualche giro e qualche vuelta evitando lo sloveno.

Il mondiale è una corsa particolare
Pogacar corre praticamente da solo, arriva a fine stagione, se il percorso non è particolarmente duro si può mettere in mezzo e sorprenderlo in qualche modo.
Non può andare dietro a tutti su percorsi non impegnativi e se remco prende 100 metri su percorsi in stile Amstel diventa difficile prenderlo pure per Pogacar.
la corsa in ruanda sarà durissima
solo per scalatori
pogi corre senza squadra ma trova qualche corridore tipo sivakov che lo aiuta comunque
d'altra parte la UAE ha sotto contrattto un sacco di corridori di prima fascia

la francia però non so se riconvocherà sivakov quest'anno - per fare che poi, il gregario a pogi???
In quello di quest'anno credo che non abbia bisogno dell'aiuto di nessuno.
In teoria avrebbe roglic che su questo percorso sarebbe un super gregario, ma roglic va al mondiale per fare il gregario di Pogacar?
O va per i fatti suoi.
Se va per i fatti suoi potrebbe essere l'unico che potrebbe mettere nel sacco Pogacar infilandosi in qualche attacco da lontano con Pogacar che non potrebbe tirare dietro.
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Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)

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Babylon ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 20:10
Pantani the best ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 19:32
Babylon ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 19:08

Quoto, la gente ha ansia di assistere sempre a qualcosa di incredibile, eccezionale o superlativo ma sinceramente l'ultimo Giro, sebbene gli interpreti fossero chiaramente di un livello differente rispetto agli alieni, è stato molto godibile.
De gustibus.
Capisco che il Pogacar attuale ammazzi sul nascere qualsiasi tipo di pathos, quindi capisco anche a chi un ciclismo scontato non faccia impazzire.
Però nella sua scontatezza lo adoro proprio perché sai che darà sempre battaglia, quindi da questo punto di vista non resti mai deluso.
L'ultimo Giro fino alla tappa del Sestriere per me è stato abbastanza noioso.

Le grandi performance mi fanno esaltare ma non sono l'unico parametro che soddisfino i miei canoni.
Esempio Nibali l'ho adorato quasi più nelle sconfitte che nelle vittorie, adoravo la sua indole di guerriero della bici.
De gustibus, rimane il fatto che l'intrattenimento facile ed una sempre più insopportabile retorica sensazionalista hanno portato molti spettatori a richiedere di assistere sempre più all'Evento con la E maiuscola, conseguentemente sminuendo con atteggiamento superficiale ogni altro tipo di prova.

Questo Delfinato nel complesso è stato bello specie per le prime giornate, ma le ultime tre tappe abbiamo visto un corridore battere nettamente la concorrenza più qualificata producendo tempi e wattaggi disumani, il tutto tagliando i traguardi con sorriso e senza sudore. Al Giro abbiamo avuto un po'di tutto invece (anche un paio di frazioni piuttosto bruttine) con tappe di rado scontate, episodi di alto livello, rivincite, rinascite, colpi di scena e tanti altri filoni narrativi interessanti. Alla faccia dell'insulso.
L'ho già detto, per me l'ultimo Giro è stato sostanzialmente salvato dalla tappa del Sestriere, sotto questo punto di vista nulla da dire, è stata una delle tappe più belle di questi ultimi anni.
Il problema sono state tutte le tappe precedenti nel complesso che avevano generato una corsa a dir poco insulsa.
La cosa veramente scontata era la noia che ha preceduto la corsa fino a quella tappa.

A me dispiace veramente tanto vedere il Giro così snobbato dai big.
Nello scorso decennio anche dovuto al nuovo regolamento del Pro Tour c'era stato un leggero cambio di tendenza, ma adesso mi sembra che siamo tornati a quello che accadeva a inizio anni 2000, con la differenza che all'epoca molte seconde linee erano corridori italiani, mentre adesso sono quasi tutti stranieri.
Il mio sogno è vedere anche sulle strade del Giro uno scontro frontale Pogacar vs Vingegaard, piuttosto che delle seconde linee darsi battaglia.
Questo per rispetto della tradizione.
Zavoli; "Lei sarebbe Pantani, come per esempio Coppi fu Coppi, se avesse osservato alla lettera quella dieta?"

Pantani; "No io credo che ogni tanto bisognerebbe bere anche il vino non solo il pane e l'acqua. Però credo che l'importante nello sport, che deve essere anche uno specchio della vita di chi ti guarda, di avere delle regole e rispettarle queste regole"
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Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)

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Pantani the best ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 21:26

L'ho già detto, per me l'ultimo Giro è stato sostanzialmente salvato dalla tappa del Sestriere, sotto questo punto di vista nulla da dire, è stata una delle tappe più belle di questi ultimi anni.
Il problema sono stare tutte le tappe precedenti nel complesso che avevano generato una corsa a dir poco insulsa.
La cosa veramente scontata era la noia che ha preceduto la corsa fino a quella tappa.

A me dispiace veramente tanto vedere il Giro così snobbato dai big.
Nello scorso decennio anche dovuto al nuovo regolamento del Pro Tour c'era stato un leggero cambio di tendenza, ma adesso mi sembra che siamo tornati a quello che accadeva a inizio anni 2000, con la differenza che all'epoca molte seconde linee erano corridori italiani, mentre adesso sono quasi tutti stranieri.
Il mio sogno è vedere anche sulle strade del Giro uno scontro frontale Pogacar vs Vingegaard, piuttosto che delle seconde linee darsi battaglia.
Questo per rispetto della tradizione.
non sono daccordo
è solo una tua opinione ma non è ne la mia ne l'opinione di tanti forumisti
per me è stato un bel giro con belle tappe e colpi di scena improvvisi e un vincitore degnissimo

e pure un discreto percorso al netto dello spettacolo
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Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)

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Pantani the best ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 21:26
Babylon ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 20:10
Pantani the best ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 19:32

De gustibus.
Capisco che il Pogacar attuale ammazzi sul nascere qualsiasi tipo di pathos, quindi capisco anche a chi un ciclismo scontato non faccia impazzire.
Però nella sua scontatezza lo adoro proprio perché sai che darà sempre battaglia, quindi da questo punto di vista non resti mai deluso.
L'ultimo Giro fino alla tappa del Sestriere per me è stato abbastanza noioso.

Le grandi performance mi fanno esaltare ma non sono l'unico parametro che soddisfino i miei canoni.
Esempio Nibali l'ho adorato quasi più nelle sconfitte che nelle vittorie, adoravo la sua indole di guerriero della bici.
De gustibus, rimane il fatto che l'intrattenimento facile ed una sempre più insopportabile retorica sensazionalista hanno portato molti spettatori a richiedere di assistere sempre più all'Evento con la E maiuscola, conseguentemente sminuendo con atteggiamento superficiale ogni altro tipo di prova.

Questo Delfinato nel complesso è stato bello specie per le prime giornate, ma le ultime tre tappe abbiamo visto un corridore battere nettamente la concorrenza più qualificata producendo tempi e wattaggi disumani, il tutto tagliando i traguardi con sorriso e senza sudore. Al Giro abbiamo avuto un po'di tutto invece (anche un paio di frazioni piuttosto bruttine) con tappe di rado scontate, episodi di alto livello, rivincite, rinascite, colpi di scena e tanti altri filoni narrativi interessanti. Alla faccia dell'insulso.
L'ho già detto, per me l'ultimo Giro è stato sostanzialmente salvato dalla tappa del Sestriere, sotto questo punto di vista nulla da dire, è stata una delle tappe più belle di questi ultimi anni.
Il problema sono state tutte le tappe precedenti nel complesso che avevano generato una corsa a dir poco insulsa.
La cosa veramente scontata era la noia che ha preceduto la corsa fino a quella tappa.

A me dispiace veramente tanto vedere il Giro così snobbato dai big.
Nello scorso decennio anche dovuto al nuovo regolamento del Pro Tour c'era stato un leggero cambio di tendenza, ma adesso mi sembra che siamo tornati a quello che accadeva a inizio anni 2000, con la differenza che all'epoca molte seconde linee erano corridori italiani, mentre adesso sono quasi tutti stranieri.
Il mio sogno è vedere anche sulle strade del Giro uno scontro frontale Pogacar vs Vingegaard, piuttosto che delle seconde linee darsi battaglia.
Questo per rispetto della tradizione.
La tappa di Siena vale da sola tutto questo Delfinato e probabile varrà di più di un Tour senza alcuna competizione se non per vittorie di tappa
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Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)

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nurseryman ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 21:35
Pantani the best ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 21:26

L'ho già detto, per me l'ultimo Giro è stato sostanzialmente salvato dalla tappa del Sestriere, sotto questo punto di vista nulla da dire, è stata una delle tappe più belle di questi ultimi anni.
Il problema sono stare tutte le tappe precedenti nel complesso che avevano generato una corsa a dir poco insulsa.
La cosa veramente scontata era la noia che ha preceduto la corsa fino a quella tappa.

A me dispiace veramente tanto vedere il Giro così snobbato dai big.
Nello scorso decennio anche dovuto al nuovo regolamento del Pro Tour c'era stato un leggero cambio di tendenza, ma adesso mi sembra che siamo tornati a quello che accadeva a inizio anni 2000, con la differenza che all'epoca molte seconde linee erano corridori italiani, mentre adesso sono quasi tutti stranieri.
Il mio sogno è vedere anche sulle strade del Giro uno scontro frontale Pogacar vs Vingegaard, piuttosto che delle seconde linee darsi battaglia.
Questo per rispetto della tradizione.
non sono daccordo
è solo una tua opinione ma non è ne la mia ne l'opinione di tanti forumisti
per me è stato un bel giro con belle tappe e colpi di scena improvvisi e un vincitore degnissimo

e pure un discreto percorso al netto dello spettacolo
È normale che sia una mia opinione.
I gusti sono gusti e sono soggettivi.

Sai cosa, visto che citi a supporto della tua opinione i tanti forumisti, mi piacerebbe vedere uno scenario in cui venissero disputati in contemporanea il Giro di quest'anno e il Tour dello scorso anno in termini di protagonisti, per vedere quanti effettivamente dei tanti forumisti a cui lo scorso Giro è piaciuto preferirebbero seguire il Giro piuttosto che il Tour.
Io rispetto l'opinione di chi dice che l'ultimo Giro è stato divertente, pur non condividendola affatto, ma cerchiamo almeno di non scadere nell'ipocrisia.
Una corsa più incerta non sempre è sinonimo di maggiore spettacolo o divertimento che dir si voglia.
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Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)

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StipemdioXTutti ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 17:27 Oggi si vedeva che Vingegaard aveva la gamba impastata per gli sforzi della settimana e in primis per ieri. Ha capito che non doveva stirare il motore un' altra volta. Adesso in queste settimane che precedono il Tour non saprei si cosa deve lavorare. Probabilmente sui ritmi veloci in salita.
E' si
la potenza dovrebbe essere già buona vista la crono per me manca un pò di fondo e ritmo in salita
il cambio di ritmo non serve
tanto pogi in uno due km in salita non lo regge nessuno
anche sul puy de dome vinge si era staccato ma qualche giornodopo sulla loze le suonò di santa ragione
po sul granon, sul ventoux

le salite lunghe sono un pò l'unico punto debole (si fa per dire eh) di Pogi
e li deve lavorare il danese
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Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)

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Bolt nella velocità ha ucciso la competizione per circa 10 anni, eppure anche qua sfido chiunque a dirmi di essersi annoiato in quel suo regno addirittura rimpiangendo edizioni tipo il mondiale di Parigi 2003 dove su 100 e 200 regnò un grande equilibrio ma livellato verso il basso (si vinse l'oro rispettivamente con 10"07 e 20"30).
Quando a farla da padrone ci sono simili fuoriclasse epocali si va oltre la questione pathos.
Sapevi che come Bolt ne nasce uno ogni 50 anni, e ti godevi semplicemente lo spettacolo che sapeva generare.
La stessa cosa paro paro vale per Pogacar.
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Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)

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nurseryman ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 21:51
StipemdioXTutti ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 17:27 Oggi si vedeva che Vingegaard aveva la gamba impastata per gli sforzi della settimana e in primis per ieri. Ha capito che non doveva stirare il motore un' altra volta. Adesso in queste settimane che precedono il Tour non saprei si cosa deve lavorare. Probabilmente sui ritmi veloci in salita.
E' si
la potenza dovrebbe essere già buona vista la crono per me manca un pò di fondo e ritmo in salita
il cambio di ritmo non serve
tanto pogi in uno due km in salita non lo regge nessuno
anche sul puy de dome vinge si era staccato ma qualche giornodopo sulla loze le suonò di santa ragione
po sul granon, sul ventoux

le salite lunghe sono un pò l'unico punto debole (si fa per dire eh) di Pogi
e li deve lavorare il danese
Sul Col de Loze ando' in crisi Tadej...ma non credo sia dipeso dalla lunghezza della salita..si stacco' da 10 corridori.,
"non ho mai visto uno andare cosi forte in salita...ma non ho mai visto nessuno andare cosi piano in discesa"
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Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)

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Pantani the best ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 21:53 Bolt nella velocità ha ucciso la competizione per circa 10 anni, eppure anche qua sfido chiunque a dirmi di essersi annoiato in quel suo regno addirittura rimpiangendo edizioni tipo il mondiale di Parigi 2003 dove su 100 e 200 regnò un grande equilibrio ma livellato verso il basso (si vinse l'oro rispettivamente con 10"07 e 20"30).
Quando a farla da padrone ci sono simili fuoriclasse epocali si va oltre la questione pathos.
Sapevi che come Bolt ne nasce uno ogni 50 anni, e ti godevi semplicemente lo spettacolo che sapeva generare.
La stessa cosa paro paro vale per Pogacar.
Paragone insensato, difficile annoiarsi in 10"-20" di gara, senza contare che nel ciclismo esistono molti altri aspetti che giocoforza nelle brevi distanze dell'atletica non sussistono.
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Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)

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Walter_White ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 21:40
Pantani the best ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 21:26
Babylon ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 20:10

De gustibus, rimane il fatto che l'intrattenimento facile ed una sempre più insopportabile retorica sensazionalista hanno portato molti spettatori a richiedere di assistere sempre più all'Evento con la E maiuscola, conseguentemente sminuendo con atteggiamento superficiale ogni altro tipo di prova.

Questo Delfinato nel complesso è stato bello specie per le prime giornate, ma le ultime tre tappe abbiamo visto un corridore battere nettamente la concorrenza più qualificata producendo tempi e wattaggi disumani, il tutto tagliando i traguardi con sorriso e senza sudore. Al Giro abbiamo avuto un po'di tutto invece (anche un paio di frazioni piuttosto bruttine) con tappe di rado scontate, episodi di alto livello, rivincite, rinascite, colpi di scena e tanti altri filoni narrativi interessanti. Alla faccia dell'insulso.
L'ho già detto, per me l'ultimo Giro è stato sostanzialmente salvato dalla tappa del Sestriere, sotto questo punto di vista nulla da dire, è stata una delle tappe più belle di questi ultimi anni.
Il problema sono state tutte le tappe precedenti nel complesso che avevano generato una corsa a dir poco insulsa.
La cosa veramente scontata era la noia che ha preceduto la corsa fino a quella tappa.

A me dispiace veramente tanto vedere il Giro così snobbato dai big.
Nello scorso decennio anche dovuto al nuovo regolamento del Pro Tour c'era stato un leggero cambio di tendenza, ma adesso mi sembra che siamo tornati a quello che accadeva a inizio anni 2000, con la differenza che all'epoca molte seconde linee erano corridori italiani, mentre adesso sono quasi tutti stranieri.
Il mio sogno è vedere anche sulle strade del Giro uno scontro frontale Pogacar vs Vingegaard, piuttosto che delle seconde linee darsi battaglia.
Questo per rispetto della tradizione.
La tappa di Siena vale da sola tutto questo Delfinato e probabile varrà di più di un Tour senza alcuna competizione se non per vittorie di tappa
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Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)

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Pantani the best ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 21:53 Bolt nella velocità ha ucciso la competizione per circa 10 anni, eppure anche qua sfido chiunque a dirmi di essersi annoiato in quel suo regno addirittura rimpiangendo edizioni tipo il mondiale di Parigi 2003 dove su 100 e 200 regnò un grande equilibrio ma livellato verso il basso (si vinse l'oro rispettivamente con 10"07 e 20"30).
Quando a farla da padrone ci sono simili fuoriclasse epocali si va oltre la questione pathos.
Sapevi che come Bolt ne nasce uno ogni 50 anni, e ti godevi semplicemente lo spettacolo che sapeva generare.
La stessa cosa paro paro vale per Pogacar.
Lì comunque c'era sempre l'interesse per il cronometro essendo atletica, anche se Bolt era sempre stra favorito (oltre al fatto che è una gara di 9-10 secondi quindi brevissima) eri interessato a vedere se batteva il record mondiale/olimpico.
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Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)

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Pantani the best ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 21:46
nurseryman ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 21:35
Pantani the best ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 21:26

L'ho già detto, per me l'ultimo Giro è stato sostanzialmente salvato dalla tappa del Sestriere, sotto questo punto di vista nulla da dire, è stata una delle tappe più belle di questi ultimi anni.
Il problema sono stare tutte le tappe precedenti nel complesso che avevano generato una corsa a dir poco insulsa.
La cosa veramente scontata era la noia che ha preceduto la corsa fino a quella tappa.

A me dispiace veramente tanto vedere il Giro così snobbato dai big.
Nello scorso decennio anche dovuto al nuovo regolamento del Pro Tour c'era stato un leggero cambio di tendenza, ma adesso mi sembra che siamo tornati a quello che accadeva a inizio anni 2000, con la differenza che all'epoca molte seconde linee erano corridori italiani, mentre adesso sono quasi tutti stranieri.
Il mio sogno è vedere anche sulle strade del Giro uno scontro frontale Pogacar vs Vingegaard, piuttosto che delle seconde linee darsi battaglia.
Questo per rispetto della tradizione.
non sono daccordo
è solo una tua opinione ma non è ne la mia ne l'opinione di tanti forumisti
per me è stato un bel giro con belle tappe e colpi di scena improvvisi e un vincitore degnissimo

e pure un discreto percorso al netto dello spettacolo
È normale che sia una mia opinione.
I gusti sono gusti e sono soggettivi.

Sai cosa, visto che citi a supporto della tua opinione i tanti forumisti, mi piacerebbe vedere uno scenario in cui venissero disputati in contemporanea il Giro di quest'anno e il Tour dello scorso anno in termini di protagonisti, per vedere quanti effettivamente dei tanti forumisti a cui lo scorso Giro è piaciuto preferirebbero seguire il Giro piuttosto che il Tour.
Io rispetto l'opinione di chi dice che l'ultimo Giro è stato divertente, pur non condividendola affatto, ma cerchiamo almeno di non scadere nell'ipocrisia.
Una corsa più incerta non sempre è sinonimo di maggiore spettacolo o divertimento che dir si voglia.
Ma quale ipocrisia?
L'opinione dei tanti forumisti è che il Giro sia stato godibile, mica che sia stato meglio del Tour dello scorso anno, che a mio avviso almeno fino a Isola 2000 è stato piuttosto bello.
Sicuramente il Giro 2025 è stato molto più godibile di quello dello scorso anno, e se ci si prospetta un Tour in salsa ultime 3 tappe del Delfinato, beh io saprei cosa scegliere.
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Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)

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TheArchitect99 ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 22:19
Pantani the best ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 21:53 Bolt nella velocità ha ucciso la competizione per circa 10 anni, eppure anche qua sfido chiunque a dirmi di essersi annoiato in quel suo regno addirittura rimpiangendo edizioni tipo il mondiale di Parigi 2003 dove su 100 e 200 regnò un grande equilibrio ma livellato verso il basso (si vinse l'oro rispettivamente con 10"07 e 20"30).
Quando a farla da padrone ci sono simili fuoriclasse epocali si va oltre la questione pathos.
Sapevi che come Bolt ne nasce uno ogni 50 anni, e ti godevi semplicemente lo spettacolo che sapeva generare.
La stessa cosa paro paro vale per Pogacar.
Lì comunque c'era sempre l'interesse per il cronometro essendo atletica, anche se Bolt era sempre stra favorito (oltre al fatto che è una gara di 9-10 secondi quindi brevissima) eri interessato a vedere se batteva il record mondiale/olimpico.
Infatti il paragone non sta ovviamente in piedi. Era una gara all'anno o ogni due ed è la massima espressione della performance atletica su pista.
Il ciclismo vive invece di performance E competizione. Tour 2022 e 2023 sono stati memorabili proprio per quello. L'anno scorso c'era la doppietta quindi era comunque un avvenimento storico.
Quando però diventa la normalità, anche basta.
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Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)

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Babylon ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 22:13
Pantani the best ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 21:53 Bolt nella velocità ha ucciso la competizione per circa 10 anni, eppure anche qua sfido chiunque a dirmi di essersi annoiato in quel suo regno addirittura rimpiangendo edizioni tipo il mondiale di Parigi 2003 dove su 100 e 200 regnò un grande equilibrio ma livellato verso il basso (si vinse l'oro rispettivamente con 10"07 e 20"30).
Quando a farla da padrone ci sono simili fuoriclasse epocali si va oltre la questione pathos.
Sapevi che come Bolt ne nasce uno ogni 50 anni, e ti godevi semplicemente lo spettacolo che sapeva generare.
La stessa cosa paro paro vale per Pogacar.
Paragone insensato, difficile annoiarsi in 10"-20" di gara, senza contare che nel ciclismo esistono molti altri aspetti che giocoforza nelle brevi distanze dell'atletica non sussistono.
Paragone insensato se uno non ne capisce il senso.
Non ho paragonato i principi dei due sport ma il fattore pathos che pur venendo meno non necessariamente determina lo spettacolo.
Il fattore noia non era rivolto ad una singola gara specifica ma al solito copione che si riciclava durante tutto il suo regno.
Quando correva Bolt nella stragrande maggioranza dei casi sapevi già come sarebbe finita, eppure lui con le sue imprese annunciate ha portato tanta gente ad appassionarsi alle sue gare.
Che poi proprio perché Pogacar è un corridore che non si limita a vincere col minimo sforzo, il tutto rende ancora più avvincente il suo strapotere.
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Pantani; "No io credo che ogni tanto bisognerebbe bere anche il vino non solo il pane e l'acqua. Però credo che l'importante nello sport, che deve essere anche uno specchio della vita di chi ti guarda, di avere delle regole e rispettarle queste regole"
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Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)

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Babylon ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 22:20
Pantani the best ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 21:46
nurseryman ha scritto: domenica 15 giugno 2025, 21:35

non sono daccordo
è solo una tua opinione ma non è ne la mia ne l'opinione di tanti forumisti
per me è stato un bel giro con belle tappe e colpi di scena improvvisi e un vincitore degnissimo

e pure un discreto percorso al netto dello spettacolo
È normale che sia una mia opinione.
I gusti sono gusti e sono soggettivi.

Sai cosa, visto che citi a supporto della tua opinione i tanti forumisti, mi piacerebbe vedere uno scenario in cui venissero disputati in contemporanea il Giro di quest'anno e il Tour dello scorso anno in termini di protagonisti, per vedere quanti effettivamente dei tanti forumisti a cui lo scorso Giro è piaciuto preferirebbero seguire il Giro piuttosto che il Tour.
Io rispetto l'opinione di chi dice che l'ultimo Giro è stato divertente, pur non condividendola affatto, ma cerchiamo almeno di non scadere nell'ipocrisia.
Una corsa più incerta non sempre è sinonimo di maggiore spettacolo o divertimento che dir si voglia.
Ma quale ipocrisia?
L'opinione dei tanti forumisti è che il Giro sia stato godibile, mica che sia stato meglio del Tour dello scorso anno, che a mio avviso almeno fino a Isola 2000 è stato piuttosto bello.
Sicuramente il Giro 2025 è stato molto più godibile di quello dello scorso anno, e se ci si prospetta un Tour in salsa ultime 3 tappe del Delfinato, beh io saprei cosa scegliere.

Per te, per me grazie proprio alla presenza di Pogacar è stato molto più godibile il Giro 2024.
Zavoli; "Lei sarebbe Pantani, come per esempio Coppi fu Coppi, se avesse osservato alla lettera quella dieta?"

Pantani; "No io credo che ogni tanto bisognerebbe bere anche il vino non solo il pane e l'acqua. Però credo che l'importante nello sport, che deve essere anche uno specchio della vita di chi ti guarda, di avere delle regole e rispettarle queste regole"
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