cambiando squadra cosa cambia?

Il mondo dei professionisti tra gare e complessità, e più in generale l'approccio al ciclismo di ogni appassionato
Luca90
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cambiando squadra cosa cambia?

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ma i corridori che passano da un team minore a uno squadrone come visma e UAE cambia davvero il loro rendimento?
la risposta che mi sono dato e la motivo tramite alcuni esempi è: nel team piccolo sono incostanti ma hanno momenti in cui il rendimento è alto, nel team forte a questo raggiungono una costanza nettamente maggiore e meno passaggi a vuoto...

ESEMPIO 1: TIM WELLENS
il belga che quasi si fa passare per un ciclista mediocre, nella media, già nella Lotto era un ciclista in realtà forte capace di vincere tappe al giro, alla vuelta, di vincere montreal, l'eneco tour, il giro di polonia, il tour of guangxi, tappe alla parigi-nizza, la freccia del brabante... in 2 anni e mezzo alla UAE ha vinto 2 volte l'eneco tour (già vinto quindi alla lotto), un campionato nazionale e una tappa al tour de france proprio oggi... la cosa che è migliorata è la costanza di rendimento, lui che era un atleta abbastanza altalenante ora è di un affidabilità mostruosa e la maturità con l'età può aver per me inciso


ESEMPIO 2: NARVAEZ
l'ecuadoregno è un ciclista molto scattante che nella INEOS aveva vinto un giro d'austria (corsa non proprio semplice dal punto di vista altimetrico anche se la startlist non era eccezionale) ma anche una tappa al giro e soprattutto una al tour battendo sua maestà pogacar... passato in UAE ha vinto il down under a inizio stagione (l'arrivo di willunga hill adattissimo a lui) e al tour si è fatto notare per la sparata con cui ha permesso a pogi di staccare vingegaard... la sparata che è stato sempre un suo marchio di fabbrica non un ritmo forsennato che si sarebbe stato strano... quindi le caratteristiche le ha mantenute solo che inquadrato in una squadra organizzata ha meno passaggi a vuoto


ESEMPIO 3: LAPORTE
il francese in cofidis era un ciclista resistente con uno spunto veloce con molte vittorie nel calendario nazionale tra cui spiccava una tro bro leon... alla visma ha avuto una crescita di costanza e rendimento nel biennio 22/23 che lo ha portato vincere gand dwars europei... a livelli di classiche già alla cofidis faceva bene a fiandre e roubaix non è che alla visma si è trasformato, ha mantenuto quelle caratteristiche migliorando anche un po' in salita...
2015:TreValliV.
2016:Giro(top5),Tour t11-14,ParigiT.
2017:Kuurne,TroBro
2018:Guangxi
2019:Dwars,Tour t18,Vuelta t8,Emilia
2020:CoppiBartali,BinckBank,Giro t1,Vuelta t1-2
2021:Larciano,Dwars,Turchia,Tour t16,Primus
2022:Lamarseillaise,Vuelta t3-10,Japan Cup
2023 :FrecciaV,Giro t20,Vuelta(top5)
2024:MuscatClassic,Hageland,ZLM,Volta,Vuelta t8,Gooik
2025:Palma,Doubs,Giro t14,Occitanie, Tour t2
TheArchitect99
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Re: cambiando squadra cosa cambia?

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-Wellens: concordo sul fatto che fosse forte anche prima, come hai detto tu ciò che stupisce è la costanza nelle prestazioni che nel suo "prime" non ha mai avuto e certe prestazioni da gregario in salita, vero che alla Lotto comunque non ha mai lavorato per un capitano da classifica. Comunque a 34 anni sono prestazioni che lasciano indubbiamente stupiti.
- Narvaez: la resistenza su salita lunghe come il Soulor o al Delfinato stupisce, non l'aveva mai fatta vedere in Ineos nonostante abbia avuto dei capitani per cui lavorare in teoria.
-Laporte: in Cofidis era un semi velocista un po' resistente, alla Visma è diventato un fenomeno in quei due anni con azioni mai viste prima, sia da gregario che individualmente.

altri esempi:
-Politt: corridore da Roubaix che tira il gruppo in salita e pianura per decine di km senza calare l'azione
- Adam Yates: ottimo corridore, sempre stato incostante soprattutto nei GT, in UAE vince corse di una settimana importanti come Romandia e Svizzera dominando e fa podio al Tour da gregario.
Salvatore77
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Re: cambiando squadra cosa cambia?

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Una bella crescita l'ha fatta anche Almeida.
1° Tour de France 2018
Campionato del mondo gara in linea 2021.
Luca90
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Re: cambiando squadra cosa cambia?

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TheArchitect99 ha scritto: domenica 20 luglio 2025, 20:08 -Wellens: concordo sul fatto che fosse forte anche prima, come hai detto tu ciò che stupisce è la costanza nelle prestazioni che nel suo "prime" non ha mai avuto e certe prestazioni da gregario in salita, vero che alla Lotto comunque non ha mai lavorato per un capitano da classifica. Comunque a 34 anni sono prestazioni che lasciano indubbiamente stupiti.
- Narvaez: la resistenza su salita lunghe come il Soulor o al Delfinato stupisce, non l'aveva mai fatta vedere in Ineos nonostante abbia avuto dei capitani per cui lavorare in teoria.
-Laporte: in Cofidis era un semi velocista un po' resistente, alla Visma è diventato un fenomeno in quei due anni con azioni mai viste prima, sia da gregario che individualmente.

altri esempi:
-Politt: corridore da Roubaix che tira il gruppo in salita e pianura per decine di km senza calare l'azione
- Adam Yates: ottimo corridore, sempre stato incostante soprattutto nei GT, in UAE vince corse di una settimana importanti come Romandia e Svizzera dominando e fa podio al Tour da gregario.
oddio alla INEOS per chi narvaez?
politt è abbastanza inspiegabile
a.yates il podio al tour come si vede quest'anno è abbastanza per mancanza di avversari... quest'anno a parte in oman non è che ha impressionato più di tanto...
primo anno da pro nel lontano 2014 ha vinto il turchia e fatto un'ottima classifica al delfinato (6°)... poi negli anni:
-2015 9° tirreno
-2016 7° delfinato e 4°tour (a 37" dal 2°posto a 24 anni e maglia bianca)
-2017 4°catalunya 9° giro 5° polonia
-2018 5°tirreno, 4° california 2°delfinato
-2019 2°tirreno 2°catalunya 5° paesi baschi 4°liegi forse la migliore stagione al di fuori dei grandi giri
-2020 1° UAE Tour 9° tour
questo prima di passare alla INEOS... le basi per un podio al tour c'erano tutte

alla UAE
2023 podio allo UAE tour e al delfinato e vittoria al romandia prima del tour ma già lo scorso anno è tornato altalenante vincendo si lo svizzera ma poi per il resto niente di eccezionale, 6° al tour ma a 20'

insomma politt è quello più difficile da spiegare nell'ambito dinamiche di corsa in salita più che altro, riguardo le classiche andava forte pure in katusha come nel 2019 5° fiandre 2° roubaix
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2018:Guangxi
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Ultimo km
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Re: cambiando squadra cosa cambia?

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Mi sa che converrebbe spostare la conversazione in una sezione più appropriata.
Politt è un Tim Declercq che ci ha creduto di più.
Il Pirata vive sempre nel cuore di chi lo ha amato.
Luca90
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Re: cambiando squadra cosa cambia?

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Ultimo km ha scritto: domenica 20 luglio 2025, 20:30 Mi sa che converrebbe spostare la conversione in una sezione più appropriata.
Politt è un Tim Declercq che ci ha creduto di più.
io di base l'ho improntata spiegando come per me un talento di base e dei risultati a conferma c'era già quando correvano in altre squadre... quindi parlando a livello puramente di ciclismo e nulla più
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galliano
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Re: cambiando squadra cosa cambia?

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Luca90 ha scritto: domenica 20 luglio 2025, 19:10 ma i corridori che passano da un team minore a uno squadrone come visma e UAE cambia davvero il loro rendimento?
la risposta che mi sono dato e la motivo tramite alcuni esempi è: nel team piccolo sono incostanti ma hanno momenti in cui il rendimento è alto, nel team forte a questo raggiungono una costanza nettamente maggiore e meno passaggi a vuoto...

ESEMPIO 1: TIM WELLENS
il belga che quasi si fa passare per un ciclista mediocre, nella media, già nella Lotto era un ciclista in realtà forte capace di vincere tappe al giro, alla vuelta, di vincere montreal, l'eneco tour, il giro di polonia, il tour of guangxi, tappe alla parigi-nizza, la freccia del brabante... in 2 anni e mezzo alla UAE ha vinto 2 volte l'eneco tour (già vinto quindi alla lotto), un campionato nazionale e una tappa al tour de france proprio oggi... la cosa che è migliorata è la costanza di rendimento, lui che era un atleta abbastanza altalenante ora è di un affidabilità mostruosa e la maturità con l'età può aver per me inciso
Certamente Wellens ha vinto anche nella Lotto ma, vado a memoria, negli ultimi anni era un gran confusionario che ogni tanto, a forza di provare, riusciva nell'intento.

Magari è la mia memoria che fa cilecca, ma adesso quando parte sai già che arriverà all'arrivo quasi fosse un piccolo Evenepoel, quando stava in Lotto non avevo questa sensazione ed erano più le volte che scattava a sproposito.
luketaro
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Re: cambiando squadra cosa cambia?

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Diciamo che wellens era un nome buono nel pre 2020, poi era un po' scomparso come molti della sua generazione. Adesso è riemerso.
TheArchitect99
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Luca90 ha scritto: domenica 20 luglio 2025, 20:24
TheArchitect99 ha scritto: domenica 20 luglio 2025, 20:08 -Wellens: concordo sul fatto che fosse forte anche prima, come hai detto tu ciò che stupisce è la costanza nelle prestazioni che nel suo "prime" non ha mai avuto e certe prestazioni da gregario in salita, vero che alla Lotto comunque non ha mai lavorato per un capitano da classifica. Comunque a 34 anni sono prestazioni che lasciano indubbiamente stupiti.
- Narvaez: la resistenza su salita lunghe come il Soulor o al Delfinato stupisce, non l'aveva mai fatta vedere in Ineos nonostante abbia avuto dei capitani per cui lavorare in teoria.
-Laporte: in Cofidis era un semi velocista un po' resistente, alla Visma è diventato un fenomeno in quei due anni con azioni mai viste prima, sia da gregario che individualmente.

altri esempi:
-Politt: corridore da Roubaix che tira il gruppo in salita e pianura per decine di km senza calare l'azione
- Adam Yates: ottimo corridore, sempre stato incostante soprattutto nei GT, in UAE vince corse di una settimana importanti come Romandia e Svizzera dominando e fa podio al Tour da gregario.
oddio alla INEOS per chi narvaez?
politt è abbastanza inspiegabile
a.yates il podio al tour come si vede quest'anno è abbastanza per mancanza di avversari... quest'anno a parte in oman non è che ha impressionato più di tanto...
primo anno da pro nel lontano 2014 ha vinto il turchia e fatto un'ottima classifica al delfinato (6°)... poi negli anni:
-2015 9° tirreno
-2016 7° delfinato e 4°tour (a 37" dal 2°posto a 24 anni e maglia bianca)
-2017 4°catalunya 9° giro 5° polonia
-2018 5°tirreno, 4° california 2°delfinato
-2019 2°tirreno 2°catalunya 5° paesi baschi 4°liegi forse la migliore stagione al di fuori dei grandi giri
-2020 1° UAE Tour 9° tour
questo prima di passare alla INEOS... le basi per un podio al tour c'erano tutte

alla UAE
2023 podio allo UAE tour e al delfinato e vittoria al romandia prima del tour ma già lo scorso anno è tornato altalenante vincendo si lo svizzera ma poi per il resto niente di eccezionale, 6° al tour ma a 20'
Boh per Bernal, Carapaz, Thomas non so, i capitani li ha avuti ma non l'ho mai visto fare certe azioni o resistere su salite di 10 km con i capitani.
Yates le potenzialità le ha sempre avute sono d'accordo, prima della UAE aveva fatto qualche piazzamento sporadico nei GT ma anche qualche GT in cui era saltato malamente, in UAE comunque ci è arrivato a 31 anni per fare il gregario e ha fatto podio a un Tour, tu dici per mancanza di avversari ma Rodriguez, Simon e Hindley non sono proprio scarsoni considerando anche che doveva correre per Tadej. Comunque un salto di qualità non paragonabile a Laporte o Narvaez su questo non c'è dubbio, Yates è sempre stato un signor corridore.
Luca90
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Re: cambiando squadra cosa cambia?

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TheArchitect99 ha scritto: domenica 20 luglio 2025, 21:00
Luca90 ha scritto: domenica 20 luglio 2025, 20:24
TheArchitect99 ha scritto: domenica 20 luglio 2025, 20:08 -Wellens: concordo sul fatto che fosse forte anche prima, come hai detto tu ciò che stupisce è la costanza nelle prestazioni che nel suo "prime" non ha mai avuto e certe prestazioni da gregario in salita, vero che alla Lotto comunque non ha mai lavorato per un capitano da classifica. Comunque a 34 anni sono prestazioni che lasciano indubbiamente stupiti.
- Narvaez: la resistenza su salita lunghe come il Soulor o al Delfinato stupisce, non l'aveva mai fatta vedere in Ineos nonostante abbia avuto dei capitani per cui lavorare in teoria.
-Laporte: in Cofidis era un semi velocista un po' resistente, alla Visma è diventato un fenomeno in quei due anni con azioni mai viste prima, sia da gregario che individualmente.

altri esempi:
-Politt: corridore da Roubaix che tira il gruppo in salita e pianura per decine di km senza calare l'azione
- Adam Yates: ottimo corridore, sempre stato incostante soprattutto nei GT, in UAE vince corse di una settimana importanti come Romandia e Svizzera dominando e fa podio al Tour da gregario.
oddio alla INEOS per chi narvaez?
politt è abbastanza inspiegabile
a.yates il podio al tour come si vede quest'anno è abbastanza per mancanza di avversari... quest'anno a parte in oman non è che ha impressionato più di tanto...
primo anno da pro nel lontano 2014 ha vinto il turchia e fatto un'ottima classifica al delfinato (6°)... poi negli anni:
-2015 9° tirreno
-2016 7° delfinato e 4°tour (a 37" dal 2°posto a 24 anni e maglia bianca)
-2017 4°catalunya 9° giro 5° polonia
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-2020 1° UAE Tour 9° tour
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alla UAE
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Boh per Bernal, Carapaz, Thomas non so, i capitani li ha avuti ma non l'ho mai visto fare certe azioni o resistere su salite di 10 km con i capitani.
Yates le potenzialità le ha sempre avute sono d'accordo, prima della UAE aveva fatto qualche piazzamento sporadico nei GT ma anche qualche GT in cui era saltato malamente, in UAE comunque ci è arrivato a 31 anni per fare il gregario e ha fatto podio a un Tour, tu dici per mancanza di avversari ma Rodriguez, Simon e Hindley non sono proprio scarsoni considerando anche che doveva correre per Tadej. Comunque un salto di qualità non paragonabile a Laporte o Narvaez su questo non c'è dubbio, Yates è sempre stato un signor corridore.
Bernal era sfracassato, g.thomas non è quel tipo di corridore, giusto carapaz che però è anni luce lontano da questo pogi...
Cioè ripeto per me più che il livello è la costanza il plus che ottengono col cambiamento...
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TheArchitect99
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Re: cambiando squadra cosa cambia?

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Luca90 ha scritto: domenica 20 luglio 2025, 21:04
TheArchitect99 ha scritto: domenica 20 luglio 2025, 21:00
Luca90 ha scritto: domenica 20 luglio 2025, 20:24

oddio alla INEOS per chi narvaez?
politt è abbastanza inspiegabile
a.yates il podio al tour come si vede quest'anno è abbastanza per mancanza di avversari... quest'anno a parte in oman non è che ha impressionato più di tanto...
primo anno da pro nel lontano 2014 ha vinto il turchia e fatto un'ottima classifica al delfinato (6°)... poi negli anni:
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-2016 7° delfinato e 4°tour (a 37" dal 2°posto a 24 anni e maglia bianca)
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-2020 1° UAE Tour 9° tour
questo prima di passare alla INEOS... le basi per un podio al tour c'erano tutte

alla UAE
2023 podio allo UAE tour e al delfinato e vittoria al romandia prima del tour ma già lo scorso anno è tornato altalenante vincendo si lo svizzera ma poi per il resto niente di eccezionale, 6° al tour ma a 20'
Boh per Bernal, Carapaz, Thomas non so, i capitani li ha avuti ma non l'ho mai visto fare certe azioni o resistere su salite di 10 km con i capitani.
Yates le potenzialità le ha sempre avute sono d'accordo, prima della UAE aveva fatto qualche piazzamento sporadico nei GT ma anche qualche GT in cui era saltato malamente, in UAE comunque ci è arrivato a 31 anni per fare il gregario e ha fatto podio a un Tour, tu dici per mancanza di avversari ma Rodriguez, Simon e Hindley non sono proprio scarsoni considerando anche che doveva correre per Tadej. Comunque un salto di qualità non paragonabile a Laporte o Narvaez su questo non c'è dubbio, Yates è sempre stato un signor corridore.
Bernal era sfracassato, g.thomas non è quel tipo di corridore, giusto carapaz che però è anni luce lontano da questo pogi...
Cioè ripeto per me più che il livello è la costanza il plus che ottengono col cambiamento...
Ha corso il Giro quando Bernal vinse e c'era anche nell'anno di Geoghegan Hart, dove però vinse una tappa.
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Beppugrillo
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Re: cambiando squadra cosa cambia?

Messaggio da leggere da Beppugrillo »

Io penso che l'idea dei Politt, Laporte, Van Baarle, Stannard che "diventano" scalatori perché tirano il gruppo nelle tappe di montagna sia sbagliata alla base, il ritmo costante e tenuto a lungo penso sia nelle capacità di base di questi corridori forti, che hanno un target molto lontano dal traguardo. Inoltre metà gruppo, nelle tappe di montagna, si stacca a prescindere appena iniziano le salite, perché non c'è nessun motivo di tener duro. Quindi Politt con dietro 30 corridori nel gruppo e davanti 20 corridori in fuga per me è totalmente nella natura delle cose.
I Wellens e i Campenaerts pure, tutto sommato, penso che molti l'abbiano sempre pensato: grande motore ma poco inquadrati tatticamente, molto confusionari. Li metti in un contesto in cui hanno un ruolo chiaro, gli dai un vantaggio tattico quando hanno la giornata di libertà e fanno la differenza.
Il salto di qualità all'arrivo in UAE, Jumbo, Sky non ha funzionato con tutti, nella discussione andrebbero messi anche quelli che non sono esplosi. Ad esempio Ayuso è in difficoltà, Vine e McNulty buoni ma anche con grossi punti deboli irrisolti (comunque ricordiamocelo con quali premesse passavano professionisti Ayuso e McNulty), penso anche a Fisher-Black, Staune-Mittet, anche Oomen ad esempio.
Insomma io me lo aspetto anche che il corridore che va in una squadra migliore, con più mezzi, ha ottime possibilità di migliorare. Però non funziona con tutti
lucks83
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Re: cambiando squadra cosa cambia?

Messaggio da leggere da lucks83 »

Beppugrillo ha scritto: lunedì 21 luglio 2025, 7:38 Io penso che l'idea dei Politt, Laporte, Van Baarle, Stannard che "diventano" scalatori perché tirano il gruppo nelle tappe di montagna sia sbagliata alla base, il ritmo costante e tenuto a lungo penso sia nelle capacità di base di questi corridori forti, che hanno un target molto lontano dal traguardo. Inoltre metà gruppo, nelle tappe di montagna, si stacca a prescindere appena iniziano le salite, perché non c'è nessun motivo di tener duro. Quindi Politt con dietro 30 corridori nel gruppo e davanti 20 corridori in fuga per me è totalmente nella natura delle cose.
I Wellens e i Campenaerts pure, tutto sommato, penso che molti l'abbiano sempre pensato: grande motore ma poco inquadrati tatticamente, molto confusionari. Li metti in un contesto in cui hanno un ruolo chiaro, gli dai un vantaggio tattico quando hanno la giornata di libertà e fanno la differenza.
Il salto di qualità all'arrivo in UAE, Jumbo, Sky non ha funzionato con tutti, nella discussione andrebbero messi anche quelli che non sono esplosi. Ad esempio Ayuso è in difficoltà, Vine e McNulty buoni ma anche con grossi punti deboli irrisolti (comunque ricordiamocelo con quali premesse passavano professionisti Ayuso e McNulty), penso anche a Fisher-Black, Staune-Mittet, anche Oomen ad esempio.
Insomma io me lo aspetto anche che il corridore che va in una squadra migliore, con più mezzi, ha ottime possibilità di migliorare. Però non funziona con tutti
Nemmeno con Dumoulin ha funzionato
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udra
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Re: cambiando squadra cosa cambia?

Messaggio da leggere da udra »

Dumoulin aveva già fuso il motore quando è arrivato in Visma, oltre ai problemi al ginocchio.
Sono squadre che ti danno i mezzi per migliorare, anche molto, ma non sono scuole di magia.
Detto questo, va bene l'inquadramento tattico (ammesso che esista, a me Campaenaerts non pare sia cambiato molto), ma per stare col gruppo dei migliori dopo 4000 metri di dislivello salendo verso Superbagneres direi che servono più le gambe.
E lo stesso vale per Wellens, che queste doti da passista terrificante fuse con tirate su sforzi brevi e lunghi le ha scoperte recentemente direi.
HOTDOG
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Re: cambiando squadra cosa cambia?

Messaggio da leggere da HOTDOG »

Certo che andare in una squadra World Tour e a maggior ragione nella UAE fa la differenza...diciamo che se Piganzoli fosse andato alla UAE e Del Toro alla Polti, Piganzoli avrebbe lottato per vincere il Giro e Del Toro per il 13° posto
Babylon
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Re: cambiando squadra cosa cambia?

Messaggio da leggere da Babylon »

udra ha scritto: lunedì 21 luglio 2025, 8:09 Dumoulin aveva già fuso il motore quando è arrivato in Visma, oltre ai problemi al ginocchio.
Sono squadre che ti danno i mezzi per migliorare, anche molto, ma non sono scuole di magia.
Detto questo, va bene l'inquadramento tattico (ammesso che esista, a me Campaenaerts non pare sia cambiato molto), ma per stare col gruppo dei migliori dopo 4000 metri di dislivello salendo verso Superbagneres direi che servono più le gambe.
E lo stesso vale per Wellens, che queste doti da passista terrificante fuse con tirate su sforzi brevi e lunghi le ha scoperte recentemente direi.
Totalmente d'accordo
albopaxo
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Re: cambiando squadra cosa cambia?

Messaggio da leggere da albopaxo »

beh abbiamo l'esempio più lampante con chi ha vinto 4 tour....
fino al 2010 veniva squalificato per traino

messo in una squadra che gli ha ribaltato la postura in bici e l'alimentazione e il tipo di allenamento la carriera è svoltata
Giro 2017: tappe 3 e 18
Giro 2018: tappa 17
Vuelta 2017: tappa 11
Tour de Yorkshire 2018
Tour2020: tappe 3 e 11
Tour2020: Classifica Generale
Tour2022: tappa 18
Tommeke92
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Re: cambiando squadra cosa cambia?

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HOTDOG ha scritto: lunedì 21 luglio 2025, 8:45 Certo che andare in una squadra World Tour e a maggior ragione nella UAE fa la differenza...diciamo che se Piganzoli fosse andato alla UAE e Del Toro alla Polti, Piganzoli avrebbe lottato per vincere il Giro e Del Toro per il 13° posto
Ne dubito
Fiammingo
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Re: cambiando squadra cosa cambia?

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Luca90 ha scritto: domenica 20 luglio 2025, 19:10 ma i corridori che passano da un team minore a uno squadrone come visma e UAE cambia davvero il loro rendimento?
la risposta che mi sono dato e la motivo tramite alcuni esempi è: nel team piccolo sono incostanti ma hanno momenti in cui il rendimento è alto, nel team forte a questo raggiungono una costanza nettamente maggiore e meno passaggi a vuoto...

ESEMPIO 1: TIM WELLENS
il belga che quasi si fa passare per un ciclista mediocre, nella media, già nella Lotto era un ciclista in realtà forte capace di vincere tappe al giro, alla vuelta, di vincere montreal, l'eneco tour, il giro di polonia, il tour of guangxi, tappe alla parigi-nizza, la freccia del brabante... in 2 anni e mezzo alla UAE ha vinto 2 volte l'eneco tour (già vinto quindi alla lotto), un campionato nazionale e una tappa al tour de france proprio oggi... la cosa che è migliorata è la costanza di rendimento, lui che era un atleta abbastanza altalenante ora è di un affidabilità mostruosa e la maturità con l'età può aver per me inciso


ESEMPIO 2: NARVAEZ
l'ecuadoregno è un ciclista molto scattante che nella INEOS aveva vinto un giro d'austria (corsa non proprio semplice dal punto di vista altimetrico anche se la startlist non era eccezionale) ma anche una tappa al giro e soprattutto una al tour battendo sua maestà pogacar... passato in UAE ha vinto il down under a inizio stagione (l'arrivo di willunga hill adattissimo a lui) e al tour si è fatto notare per la sparata con cui ha permesso a pogi di staccare vingegaard... la sparata che è stato sempre un suo marchio di fabbrica non un ritmo forsennato che si sarebbe stato strano... quindi le caratteristiche le ha mantenute solo che inquadrato in una squadra organizzata ha meno passaggi a vuoto


ESEMPIO 3: LAPORTE
il francese in cofidis era un ciclista resistente con uno spunto veloce con molte vittorie nel calendario nazionale tra cui spiccava una tro bro leon... alla visma ha avuto una crescita di costanza e rendimento nel biennio 22/23 che lo ha portato vincere gand dwars europei... a livelli di classiche già alla cofidis faceva bene a fiandre e roubaix non è che alla visma si è trasformato, ha mantenuto quelle caratteristiche migliorando anche un po' in salita...
narvaez tappa al tour?!?!?
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