frcre ha scritto: ↑sabato 26 luglio 2025, 17:59
Salvatore77 ha scritto: ↑sabato 26 luglio 2025, 17:22
Per Jegat è stata un'impresa secondo me difficilmente irripetibile, soprattutto per la condizione di vuoto cosmico alle spalle dei migliori.
Lui la racconterà ai nipoti, magari non spiegherà il contesto.
Un po' come fa Wladimir Belli che spesso ricorda il nono posto al tour 1999 ottenuto grazie a due fugone con cui ha recuperato mezz'ora. Ma sempre nono ha fatto...
Vabbè però wladimir belli di top 10 al giro ne ha fatte tante.
Non è che fosse un intruso nei 10 al tour.
Jegat penso che top 10 non ne farà più manco al giro o alla vuelta
Esatto. Paragonare Belli a Jegat, senza nulla togliere al simpatico transalpino, è una bestemmia sportiva. Belli al Giro è arrivato un volta 6°, due volte 7° e altre tre volte ai margini della top 10, oltre al 9° al Tour. Ha fatto pure 4° ad una Liegi e tre volte è arrivato nei 10 al Lombardia, oltre ad essere salito sul podio di un Tour de Suisse.
Non dimentichiamo poi che nel 2001, dopo la 13a tappa era terzo ad 1'27" da Simoni e neanche 40" da Dario Frigo. Il giorno dopo diede quel pugno ad un tifoso che gli costo il miglior piazzamento in carriera in un GT.
Non un fuoriclasse, ma uno che quando la strada saliva era spesso e volentieri con i migliori. Il tutto in anni in cui nei grandi giri gli scalatori prendevano randellate nelle prove contro il tempo.
Jegat è stato bravissimo ad approfittare di una situazione in cui Visma, UAE e RedBull stanno rastrellando tutti i migliori atleti da corse a tappe (che già sono pochi in questo momento) e giocoforza molti di loro finiscono per fare i gregari sacrificando la propria classifica (es. i gemelli Yates). Aggiungiamoci che poi quest'anno molti uomini da GT (non i migliori, ma quelli che vengono subito dopo) sono andati al Giro per evitare Pogacar e Vngegaard. Insomma dopo 12-13 tappe quelli che facevano classifica sul serio erano 8 più altri 4 che hanno iniziato puntare alla top ten a colpi di fughe da lontano(Healy, O'Connor, Jegat e Rodrguez che poi è caduto). Sta di fatto che il 12°, Arensman, terminerà il Tour con 52 minuti di ritardo da Pogacar e ben 20' di ritardo da Jegat, a dimostrazione del afatto che alla fine a fare classifica sono stati in 11.