Vuelta 2025 - 7° Tappa: Andorra-Cerler
Re: Vuelta 2025 - 7° Tappa: Andorra-Cerler
Un ciccone fuoriclassifica avrebbe già vinto 2 tappe... spero alla fine almeno una top 5 riesca a raggiungerla
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2019:Dwars,Tour t18,Vuelta t8,Emilia
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2022:Lamarse,Vuelta t3-10,Japanc
2023 :FrecciaV,Giro t20,Vuelta(top5)
2024:MuscatClassic,Hageland,ZLM,Volta,Vuelta t8,Gooik
2025:Palma,Doubs,Giro t14,Occitanie, Tour t2,Prueba,La Poly
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Re: Vuelta 2025 - 7° Tappa: Andorra-Cerler
Leggendo quel che aveva dichiarato a fine tappa può anche essere che sia stato così, sta di fatto che professionalità vorrebbe che, ora che ha vinto la sua bella tappa, nelle tappe decisive si metta pienamente a disposizione di Almeida. Magari potrebbero pure concedergli un'altra libera uscita almeno ma se Almeida dovesse trovarsi in balia dei Visma in netta inferiorità numerica, se Ayuso ne avrà dovrà fare la sua parte. Poi a fine anno andrà dove più lo aggrada per giocarsi le sue possibilità.il_panta ha scritto: ↑venerdì 29 agosto 2025, 18:56Secondo me ieri si è staccato di proposito, non è qua per fare classifica secondo i piani della squadra. Lui punta tappe e prepara le gambe per il Mondiale, come in tanti vorrebbero che facesse Cicco.IlDucadiQuadalto ha scritto: ↑venerdì 29 agosto 2025, 17:24 Ayuso, grande reazione dopo la batosta di ieri![]()
Però questo conferma che la crisi di ieri era di testa, e allora il tema del "questo non regge la pressione della classifica" torna fuori prepotente.
Re: Vuelta 2025 - 7° Tappa: Andorra-Cerler
Ricordiamo però che a Limone Piemonte ha perso di mezza ruota da Vingegaard, un po' per suoi demeriti ammessi senza problemi nelle interviste post tappa, un po' perché Jonas era stato bravissimo a crederci. A Ceres ha dovuto aiutare Pedersen e ci stava appieno come cosa. Per fare quello che dici tu già nei primi giorni doveva arrivare con Philipsen o con Vine. Per adesso comunque non credo che lo si possa biasimare: come detto stava per battere Vingegaard senza alcuna gentile concessione e dal danese nelle tappe di montagna fin qui disputate non ha perso niente.
Il dilemma semmai si pone sulla condotta di gara: la Lidl-Trek già si spende molto per cercare di portare in volata Pedersen (domani avrebbe un'altra occasione, anche se oggi ha speso non poco in fuga), se Giulio vuole fare la tappa dovrebbe prendersi anche in giornate come questa gli oneri che, eventualmente, non si prendono Visma e UAE per tenere chiusa la corsa.
Re: Vuelta 2025 - 7° Tappa: Andorra-Cerler
Vingegaard e anche Almeida possono permettersi di aspettare l'Angliru o la Bola del Mundo, ma Ciccone no...adesso va più forte dei vari Bernal, Hindley, Gall e così via ma non è detto che sarà così nel prosieguo e non ha guadagnato niente su di loro
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Re: Vuelta 2025 - 7° Tappa: Andorra-Cerler
Ritirato anche Vergallito
Re: Vuelta 2025 - 7° Tappa: Andorra-Cerler
Ciccone da solo non va da nessuna parte. Non con queste pendenze.
Re: Vuelta 2025 - 7° Tappa: Olot-Pal.Andorra
Molto felice per Ayuso.Atlantic ha scritto: ↑venerdì 29 agosto 2025, 18:10E di fatti..lucks83 ha scritto: ↑venerdì 29 agosto 2025, 12:21Si, la definirei un'ottima prima tappa di montagna del Giro d'Italia, quelle che di solito aprono le difficoltà sugli appennini.Atlantic ha scritto: ↑venerdì 29 agosto 2025, 12:18
Infatti molto ottimistico..
La salita finale
https://www.altimetrias.net/aspbk/verPu ... asp?id=699
Non mi aspetto grandissimi distacchi.
Contento per ayuso
Malissimo tiberi
Se lo meritava.
Certo che ieri non avevo capito nulla, evidentemente si era tenuto per oggi.
Sapendo che non ha la gamba per vincere la Vuelta, ha dosato le energie.
Bravo Juan!
Tiberi non so più cosa pensare.....male male.
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Re: Vuelta 2025 - 7° Tappa: Andorra-Cerler
Eh ma sai che secondo me l'Almeida 2025 il Vinge 2025 lo bastona a crono? Io fossi il danese sarei preoccupato, finora non ha mostrato una gran gamba.Pino_82 ha scritto: ↑venerdì 29 agosto 2025, 18:26 Si, non è un tappone, ma la Vuelta di questo anno nn ne ha: diciamo Bilbao, vette contenute, insomma la solita Vuelta unipuerto o quasi
Salita di Cerler ormai abbordabile, inizio corsa ancora, si è visto poco
Anche le prossime due salite sono circa così, e tappe più facili
Come previsto saranno l'Angliru, la Bola del Mondo, qualcosa sulla Farrapona e sull'alto del Morredero a darci il vincitore della Vuelta (perché a crono prevedo un sostanziale pareggio tra Vinge e Almeida)
Re: Vuelta 2025 - 7° Tappa: Andorra-Cerler
Comunque guardavo che alla fine Ayuso dista 5 minuti da Vingegaard, non sarà in lotta per vincere magari, ma se la condizione cresce, la top 5 io la vedo abbordabile.
Anche perché Vingegaard, Almeida e Ciccone, per il resto non ho visto chissà che gambe e una giornata storta può capitare a tanti.
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Re: Vuelta 2025 - 7° Tappa: Andorra-Cerler
Non credo che voglia curare la classifica.brunello ha scritto: ↑sabato 30 agosto 2025, 0:36 Comunque guardavo che alla fine Ayuso dista 5 minuti da Vingegaard, non sarà in lotta per vincere magari, ma se la condizione cresce, la top 5 io la vedo abbordabile.
Anche perché Vingegaard, Almeida e Ciccone, per il resto non ho visto chissà che gambe e una giornata storta può capitare a tanti.
Preferirà alternare giorni tranquilli ad altri dove sparare le sue cartucce.
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Re: Vuelta 2025 - 7° Tappa: Andorra-Cerler
La UAE comunque sta sperperando energie a destra e manca.
Vine due giorni di fila in fuga, ieri Ayuso, Soler che attacca senza senso nel finale.
Stanno facendo lo stesso errore della Visma al tour, sprecare troppo all'inizio, poi ti mancano le forze in ultima settimana.
Al contrario, la Visma non sta sprecando praticamente niente.
Hanno fatto tirare solo Campenaerts e per brevi tratti, gli altri tutti protetti.
Vine due giorni di fila in fuga, ieri Ayuso, Soler che attacca senza senso nel finale.
Stanno facendo lo stesso errore della Visma al tour, sprecare troppo all'inizio, poi ti mancano le forze in ultima settimana.
Al contrario, la Visma non sta sprecando praticamente niente.
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Re: Vuelta 2025 - 7° Tappa: Andorra-Cerler
Però han già vinto tre tappe e a conti fatti Almeida ha sprecato quanto Vingegaard.IlDucadiQuadalto ha scritto: ↑sabato 30 agosto 2025, 9:40 La UAE comunque sta sperperando energie a destra e manca.
Vine due giorni di fila in fuga, ieri Ayuso, Soler che attacca senza senso nel finale.
Stanno facendo lo stesso errore della Visma al tour, sprecare troppo all'inizio, poi ti mancano le forze in ultima settimana.
Al contrario, la Visma non sta sprecando praticamente niente.
Hanno fatto tirare solo Campenaerts e per brevi tratti, gli altri tutti protetti.
Re: Vuelta 2025 - 7° Tappa: Andorra-Cerler
Può essere una chiave di lettura corretta, però avendo già vinto una tappa magari si mette a fare l’ultimo uomo per Almeida in alcune occasioni, usando mezza gamba per fare classifica. Il mio era più un ragionamento astratto sulle possibilità dello spagnolo.qrier ha scritto: ↑sabato 30 agosto 2025, 9:17Non credo che voglia curare la classifica.brunello ha scritto: ↑sabato 30 agosto 2025, 0:36 Comunque guardavo che alla fine Ayuso dista 5 minuti da Vingegaard, non sarà in lotta per vincere magari, ma se la condizione cresce, la top 5 io la vedo abbordabile.
Anche perché Vingegaard, Almeida e Ciccone, per il resto non ho visto chissà che gambe e una giornata storta può capitare a tanti.
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Re: Vuelta 2025 - 7° Tappa: Andorra-Cerler
Vero. Visma più accorta, tra l'altro sono in 7, fanno bene.IlDucadiQuadalto ha scritto: ↑sabato 30 agosto 2025, 9:40 La UAE comunque sta sperperando energie a destra e manca.
Vine due giorni di fila in fuga, ieri Ayuso, Soler che attacca senza senso nel finale.
Stanno facendo lo stesso errore della Visma al tour, sprecare troppo all'inizio, poi ti mancano le forze in ultima settimana.
Al contrario, la Visma non sta sprecando praticamente niente.
Hanno fatto tirare solo Campenaerts e per brevi tratti, gli altri tutti protetti.
Anche se ieri Kuss ha avuto un raptus ed è scattato in contropiede dopo essere rientrato sul terzetto Vingegaard.
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Re: Vuelta 2025 - 7° Tappa: Andorra-Cerler
Mi si perdoni..ma tu mi stai dicendo che quando S.Yates perdeva in ogni salita le ruote di Carapaz e Del Toro, non era per una questione atletica ma solo tattica? Perche' tanto sapeva che sulle Finestre avrebbe vinto il Giro? Affascinante teoria, ma piuttosto complicata da digerire..Salvatore77 ha scritto: ↑venerdì 29 agosto 2025, 17:23Tattica simile al suo compagno di squadra Yates al Giro.
In generale, Vingegaard ancora favorito ma....e nessuno qui lo scrive
Lui e i suoi uomini chiave sono tutti reduci da un Tour piuttosto dispendioso..al contrario dei suoi avversari.
Il suo margine innegabile a suo favore bastera' a farlo vincere di giustezza questa Vuelta nonostante avversari, sulla carta piu' freschi?
La domanda chiave sta tutta qui...
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Re: Vuelta 2025 - 7° Tappa: Andorra-Cerler
Comunque fatico anche a capire chi auspica che Ciccone esca di classifica, l'occasione è ghiottissima per un podio o una top 5 e la forma è quella giusta, se non ci prova ora, quando?
Tra l'altro un italiano manca il podio/top 5 alla vuelta dal 2017, ed un podio in un grande giro manca da Caruso al giro del 2021.
Tra l'altro un italiano manca il podio/top 5 alla vuelta dal 2017, ed un podio in un grande giro manca da Caruso al giro del 2021.
Re: Vuelta 2025 - 7° Tappa: Andorra-Cerler
Io non auspico esca di classifica ma la mia paura è che o un calo o una caduta lo tagli fuori dai giochi... nel senso la gamba spaziale di ora non gli ha fruttato niente, in una fuga con vine e ayuso se li sarebbe mangiati...brunello ha scritto: ↑sabato 30 agosto 2025, 12:01 Comunque fatico anche a capire chi auspica che Ciccone esca di classifica, l'occasione è ghiottissima per un podio o una top 5 e la forma è quella giusta, se non ci prova ora, quando?
Tra l'altro un italiano manca il podio/top 5 alla vuelta dal 2017, ed un podio in un grande giro manca da Caruso al giro del 2021.
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Re: Vuelta 2025 - 7° Tappa: Andorra-Cerler
Però una tappa alla vuelta cosa aggiungerebbe al palmares di ciccone? Si, qualcosina perché non l'ha mai vinta, però non mi straccerei le vesti.Luca90 ha scritto: ↑sabato 30 agosto 2025, 13:34Io non auspico esca di classifica ma la mia paura è che o un calo o una caduta lo tagli fuori dai giochi... nel senso la gamba spaziale di ora non gli ha fruttato niente, in una fuga con vine e ayuso se li sarebbe mangiati...brunello ha scritto: ↑sabato 30 agosto 2025, 12:01 Comunque fatico anche a capire chi auspica che Ciccone esca di classifica, l'occasione è ghiottissima per un podio o una top 5 e la forma è quella giusta, se non ci prova ora, quando?
Tra l'altro un italiano manca il podio/top 5 alla vuelta dal 2017, ed un podio in un grande giro manca da Caruso al giro del 2021.
Un podio sarebbe roba di spessore (tra l'altro con Vingegaard e Almeida in startlist che sono il numero 2 e il numero 4 al mondo oggi per i grandi giri), e sinceramente credo che l'occasione non gli capiterà più tanto alla svelta, se poi cade pazienza, quello purtroppo può succedere.
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Re: Vuelta 2025 - 7° Tappa: Andorra-Cerler
Questa teoria l'hanno tirata fuori numerosi esperti e addetti ai lavori, non io.barrylyndon ha scritto: ↑sabato 30 agosto 2025, 11:27Mi si perdoni..ma tu mi stai dicendo che quando S.Yates perdeva in ogni salita le ruote di Carapaz e Del Toro, non era per una questione atletica ma solo tattica? Perche' tanto sapeva che sulle Finestre avrebbe vinto il Giro? Affascinante teoria, ma piuttosto complicata da digerire..Salvatore77 ha scritto: ↑venerdì 29 agosto 2025, 17:23Tattica simile al suo compagno di squadra Yates al Giro.
In generale, Vingegaard ancora favorito ma....e nessuno qui lo scrive
Lui e i suoi uomini chiave sono tutti reduci da un Tour piuttosto dispendioso..al contrario dei suoi avversari.
Il suo margine innegabile a suo favore bastera' a farlo vincere di giustezza questa Vuelta nonostante avversari, sulla carta piu' freschi?
La domanda chiave sta tutta qui...
Sta di fatto che Vingegaard, ancora di più di yates, ha meno fretta di attaccare visto che sembra abbastanza in controllo ed è un corridore decisamente più forte dei suoi avversari.
Mi sento pertanto di condividere il pensiero di Rhaegar.
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Re: Vuelta 2025 - 7° Tappa: Andorra-Cerler
Ieri volevo scriverlo ma mi sono dimenticato.
L'arrivo di Cerler non faceva selezione negli anni 80 . Figuriamoci ora ! Certo è una Vuelta poco emozionante.
Nel secondo decennio del 2000 ha offerto edizioni spettacolari , adesso si
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Re: Vuelta 2025 - 7° Tappa: Andorra-Cerler
Torno a ripetere, e' nettamente il piu' forte quando tutti si presentano nello stesso stato di usura stagionale, per cosi' dire..
Anche alla Vuelta di Kuss, con tutte le macchiavelliche tattiche Visma, non aveva dimostrato quella superiorita' mostrata al Tour precedente.Roglic nelle sue 4 vuelte vinte, in 3 occasioni il tour non l'aveva finito..per dire.In generale dal 2018 in poi su 7 edizioni solo Kuss e Roglic erano reduci da un tour concluso..qualcosa vorra' pur dire.
Qundi parte un po' svantaggiato rispetto agli Almeida, ai Ciccone a Bernal stesso...questo non lo pone sfavorito in senso assoluto, resta anzi il favorito..
ma con dei distinguo..
Anche alla Vuelta di Kuss, con tutte le macchiavelliche tattiche Visma, non aveva dimostrato quella superiorita' mostrata al Tour precedente.Roglic nelle sue 4 vuelte vinte, in 3 occasioni il tour non l'aveva finito..per dire.In generale dal 2018 in poi su 7 edizioni solo Kuss e Roglic erano reduci da un tour concluso..qualcosa vorra' pur dire.
Qundi parte un po' svantaggiato rispetto agli Almeida, ai Ciccone a Bernal stesso...questo non lo pone sfavorito in senso assoluto, resta anzi il favorito..
ma con dei distinguo..
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Re: Vuelta 2025 - 7° Tappa: Andorra-Cerler
Anche al Giro 23 la Visma ha puntato tutta su una tappa. È la loro tattica quando non c’è Pogacar.Salvatore77 ha scritto: ↑venerdì 29 agosto 2025, 17:23Tattica simile al suo compagno di squadra Yates al Giro.
Re: Vuelta 2025 - 7° Tappa: Andorra-Cerler
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Re: Vuelta 2025 - 7° Tappa: Andorra-Cerler
Yates al Giro ha corso un pò con il bilancino perchè aveva paura di arrivare cotto alla fine. Non ha mai fatto la prima mossa, ha sempre provato a correre di rimessa. Probabilmente le cicatrici del 2018 erano ancora lì ben visibili. Ovviamente non c'era scritto da nessuna parte che poi avrebbe sistemato tutti sul Finestre: pensare e scrivere una roba del genere sarebbe un tantino folle, roba che neanche nei filma americani.barrylyndon ha scritto: ↑sabato 30 agosto 2025, 11:27Mi si perdoni..ma tu mi stai dicendo che quando S.Yates perdeva in ogni salita le ruote di Carapaz e Del Toro, non era per una questione atletica ma solo tattica? Perche' tanto sapeva che sulle Finestre avrebbe vinto il Giro? Affascinante teoria, ma piuttosto complicata da digerire..Salvatore77 ha scritto: ↑venerdì 29 agosto 2025, 17:23Tattica simile al suo compagno di squadra Yates al Giro.
In generale, Vingegaard ancora favorito ma....e nessuno qui lo scrive
Lui e i suoi uomini chiave sono tutti reduci da un Tour piuttosto dispendioso..al contrario dei suoi avversari.
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Aggiungo che nelle tappe in cui ha perso qualche secondo da Carapaz e Del Toro non era al loro livello, ma mi è parso abbastanza chiaro che non si è neanche dannato l'anima per stare con loro. Sapeva o sperava che, contro quegli avversari, forti ma non Pogacar, limitando il distacco avrebbe poi potuto giocarsela nella tappa regina. Ripeto, non aveva nessuna certezza in mano, ma ha preferito andare al risparmio e giocarsi tutte le carte in quella tappa. Poi, complice la condotta autodistruttiva di Del Toro, è riuscito effettivamente a vincere dimostrando d'avere una gran gamba.
Nel caso di Vingegaard la situazione è diversa. Il Danese sta correndo in controllo conscio d'essere il più forte e senza la necessità di recuperare niente a nessuno (se non a Traaen). Dopo 8 tappe non ha nessun avversario davanti, può permettersi tranquillamente di correre come sta facendo perchè sa di essere più forte degli altri (cosa che non valeva per Yates al Giro) e perchè ha nelle gambe un Tour dispendioso che invece gli altri non hanno: Almeida ha corso una settimana, gli altri hanno fatto il Giro (peraltro in molti senza finirlo). Dunque, nessuno lo obbliga a fare il matto già dalla prima settimana. Aggiungo che la sua tappa l'ha già vinta e che gli arrivi in saliti visti finora erano abbastanza penosi (idem domani e martedì).
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Re: Vuelta 2025 - 7° Tappa: Andorra-Cerler
occhio a sto virus che potrebbe fare molti danni..
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Re: Vuelta 2025 - 7° Tappa: Andorra-Cerler
Non ho letto o sentito dichiarazioni di Tiberi, mica pure lui ha avuto lo stesso problema?Tranchée d'Arenberg ha scritto: ↑sabato 30 agosto 2025, 19:26occhio a sto virus che potrebbe fare molti danni..
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Re: Vuelta 2025 - 7° Tappa: Andorra-Cerler
Beh.non penso che Yates corresse con il bilancino..tieni presente che sia lui che suo fratello non mostrano molto dalla pedalata quando sono a tutta..Tranchée d'Arenberg ha scritto: ↑sabato 30 agosto 2025, 19:26Yates al Giro ha corso un pò con il bilancino perchè aveva paura di arrivare cotto alla fine. Non ha mai fatto la prima mossa, ha sempre provato a correre di rimessa. Probabilmente le cicatrici del 2018 erano ancora lì ben visibili. Ovviamente non c'era scritto da nessuna parte che poi avrebbe sistemato tutti sul Finestre: pensare e scrivere una roba del genere sarebbe un tantino folle, roba che neanche nei filma americani.barrylyndon ha scritto: ↑sabato 30 agosto 2025, 11:27Mi si perdoni..ma tu mi stai dicendo che quando S.Yates perdeva in ogni salita le ruote di Carapaz e Del Toro, non era per una questione atletica ma solo tattica? Perche' tanto sapeva che sulle Finestre avrebbe vinto il Giro? Affascinante teoria, ma piuttosto complicata da digerire..Salvatore77 ha scritto: ↑venerdì 29 agosto 2025, 17:23
Tattica simile al suo compagno di squadra Yates al Giro.
In generale, Vingegaard ancora favorito ma....e nessuno qui lo scrive
Lui e i suoi uomini chiave sono tutti reduci da un Tour piuttosto dispendioso..al contrario dei suoi avversari.
Il suo margine innegabile a suo favore bastera' a farlo vincere di giustezza questa Vuelta nonostante avversari, sulla carta piu' freschi?
La domanda chiave sta tutta qui...
Aggiungo che nelle tappe in cui ha perso qualche secondo da Carapaz e Del Toro non era al loro livello, ma mi è parso abbastanza chiaro che non si è neanche dannato l'anima per stare con loro. Sapeva o sperava che, contro quegli avversari, forti ma non Pogacar, limitando il distacco avrebbe poi potuto giocarsela nella tappa regina. Ripeto, non aveva nessuna certezza in mano, ma ha preferito andare al risparmio e giocarsi tutte le carte in quella tappa. Poi, complice la condotta autodistruttiva di Del Toro, è riuscito effettivamente a vincere dimostrando d'avere una gran gamba.
Nel caso di Vingegaard la situazione è diversa. Il Danese sta correndo in controllo conscio d'essere il più forte e senza la necessità di recuperare niente a nessuno (se non a Traaen). Dopo 8 tappe non ha nessun avversario davanti, può permettersi tranquillamente di correre come sta facendo perchè sa di essere più forte degli altri (cosa che non valeva per Yates al Giro) e perchè ha nelle gambe un Tour dispendioso che invece gli altri non hanno: Almeida ha corso una settimana, gli altri hanno fatto il Giro (peraltro in molti senza finirlo). Dunque, nessuno lo obbliga a fare il matto già dalla prima settimana. Aggiungo che la sua tappa l'ha già vinta e che gli arrivi in saliti visti finora erano abbastanza penosi (idem domani e martedì).
Quanto al Danese, non e' detto che da adesso in poi tenga la condizione...vedremo,come diceva Bugno..
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Re: Vuelta 2025 - 7° Tappa: Andorra-Cerler
Mi sembra che ci sia della confusione sul cosa significhi "correre col bilancino" e su cosa possa essere una tattica di gestione delle energie sulle 3 settimane e cosa no.
Correre col bilancino significa cercare il più possibile di evitare di bruciare energie extra rispetto agli avversari a fronte di un guadagno nullo.
Significa che non metti mai la squadra davanti per tenere la fuga a portata, ma le lasci sempre la tappa.
Significa che sulla penultima salita (anche fosse questa un Giau, un Santa Barbara, un San Pellegrino o un Mortirolo) non fai il forcing, ma tieni un ritmo regolare per non far staccare i tuoi gregari. Se un rivale attacca, invece che rispondere in prima persona, rimani dietro ai tuoi uomini, che ti riporteranno sotto dopo essere scollinati.
Significa che sull'ultima salita, non metti Wellens e Narvaez a fare i disastri i primi 2 km per poi partire quando mancano ancora 10/12 km, ma cerchi, se possibile, di rimanere coperto fino agli ultimi 3/4 km, per poi piazzare un colpo che sicuramente che ha possibilità minime di risultare uno sforzo inutile, e se anche lo fosse, sarebbe uno sforzo di durata contenuta.
La logica è quella di arrivare con lo stesso tempo degli avversari spendendo energie uguali o inferiori a loro, non certo perdere tempo per fare meno fatica. Se sulle 3 cime fanno greggismo fino agli ultimi 3 km allora potrebbe essere "correre col bilancino". Ma se ti stacchi sul Bondone o sul San Valentino, allora non è una tattica, è mancanza di gambe.
Yates al giro non ha usato nessuna strategia, ha semplicemente fatto la sua corsa carcando di fare meglio che poteva.
Roglic nel 2023 al massimo ha lasciato qualcosa indietro sulle 3 cime in vista della crono del giorno dopo, ma gli altri giorni ha fatto anche lui tutto quello che poteva.
Correre col bilancino significa anche che quando puoi dai la botta. In questa Vuelta sono già 2 volte che Vingegaard si ritrova ai -3/-4 km assieme ai soli Almeida e Ciccone (e una volta col solo Ciccone) ed a causa della sua mancata collaborazione l'attacco non va in porto. Avesse rilanciato, avrebbe sicuramente guadagnato tempo sugli avversari, a parità di fatica dei suoi rivali. Invece non ha guadagnato nulla, spendendo anzi di più rispetto ai vari Bernal, Hindley e Gall che agli scatti non hanno risposto ma sono ugualmente arrivati assieme con lui.
Sarebbe stato comunque importante staccare gli altri, perchè non si sa mai che non possano crescere nelle prossime settimane ed era giusto sfruttare la situazione attuale, anche perchè ad oggi, se nella tappa di Bilbao la Bora decide muoversi da lontano con Pellizzari, la Visma dovrà corrergli dietro, altrimenti diventa pericoloso.
Il fatto che rifiuti l'1v1v1 ai -3 dall'arrivo, a parità di fatica coi rivali, non è perchè corre col bilancino, è perchè non ha le gambe/ha paura di non avere le gambe (c'è una sottile ma importante differenza tra le 2).
Correre col bilancino significa cercare il più possibile di evitare di bruciare energie extra rispetto agli avversari a fronte di un guadagno nullo.
Significa che non metti mai la squadra davanti per tenere la fuga a portata, ma le lasci sempre la tappa.
Significa che sulla penultima salita (anche fosse questa un Giau, un Santa Barbara, un San Pellegrino o un Mortirolo) non fai il forcing, ma tieni un ritmo regolare per non far staccare i tuoi gregari. Se un rivale attacca, invece che rispondere in prima persona, rimani dietro ai tuoi uomini, che ti riporteranno sotto dopo essere scollinati.
Significa che sull'ultima salita, non metti Wellens e Narvaez a fare i disastri i primi 2 km per poi partire quando mancano ancora 10/12 km, ma cerchi, se possibile, di rimanere coperto fino agli ultimi 3/4 km, per poi piazzare un colpo che sicuramente che ha possibilità minime di risultare uno sforzo inutile, e se anche lo fosse, sarebbe uno sforzo di durata contenuta.
La logica è quella di arrivare con lo stesso tempo degli avversari spendendo energie uguali o inferiori a loro, non certo perdere tempo per fare meno fatica. Se sulle 3 cime fanno greggismo fino agli ultimi 3 km allora potrebbe essere "correre col bilancino". Ma se ti stacchi sul Bondone o sul San Valentino, allora non è una tattica, è mancanza di gambe.
Yates al giro non ha usato nessuna strategia, ha semplicemente fatto la sua corsa carcando di fare meglio che poteva.
Roglic nel 2023 al massimo ha lasciato qualcosa indietro sulle 3 cime in vista della crono del giorno dopo, ma gli altri giorni ha fatto anche lui tutto quello che poteva.
Correre col bilancino significa anche che quando puoi dai la botta. In questa Vuelta sono già 2 volte che Vingegaard si ritrova ai -3/-4 km assieme ai soli Almeida e Ciccone (e una volta col solo Ciccone) ed a causa della sua mancata collaborazione l'attacco non va in porto. Avesse rilanciato, avrebbe sicuramente guadagnato tempo sugli avversari, a parità di fatica dei suoi rivali. Invece non ha guadagnato nulla, spendendo anzi di più rispetto ai vari Bernal, Hindley e Gall che agli scatti non hanno risposto ma sono ugualmente arrivati assieme con lui.
Sarebbe stato comunque importante staccare gli altri, perchè non si sa mai che non possano crescere nelle prossime settimane ed era giusto sfruttare la situazione attuale, anche perchè ad oggi, se nella tappa di Bilbao la Bora decide muoversi da lontano con Pellizzari, la Visma dovrà corrergli dietro, altrimenti diventa pericoloso.
Il fatto che rifiuti l'1v1v1 ai -3 dall'arrivo, a parità di fatica coi rivali, non è perchè corre col bilancino, è perchè non ha le gambe/ha paura di non avere le gambe (c'è una sottile ma importante differenza tra le 2).
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Re: Vuelta 2025 - 7° Tappa: Andorra-Cerler
Può essere che corra al risparmio perchè non è sicuro di avere la stessa forma nell'ultima settimana di Vuelta.
Dopo tutto i suoi due contendenti attuali non hanno fatto alta classifica per 3 settimane al Tour, lui si.
Inoltre negli arrivi in salita precedenti, c'erano fughe in atto, quindi sul piatto non c'era ne la vittoria di tappa ne abbuoni.
Invece a Limone Piemonte e soprattutto Ceres, ha avuto un atteggiamento differente.
Io non ci vedo nulla di anomalo.
Dopo tutto i suoi due contendenti attuali non hanno fatto alta classifica per 3 settimane al Tour, lui si.
Inoltre negli arrivi in salita precedenti, c'erano fughe in atto, quindi sul piatto non c'era ne la vittoria di tappa ne abbuoni.
Invece a Limone Piemonte e soprattutto Ceres, ha avuto un atteggiamento differente.
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Re: Vuelta 2025 - 7° Tappa: Andorra-Cerler
Beh, ma se pensi che andrai in calando nella terza settimana, a maggior ragione vuoi mettere fieno in cascina prima. Specialmente su Almeida, su cui non hai il minuto e mezzo di vantaggio della crono.Salvatore77 ha scritto: ↑domenica 31 agosto 2025, 12:16 Può essere che corra al risparmio perchè non è sicuro di avere la stessa forma nell'ultima settimana di Vuelta.
Dopo tutto i suoi due contendenti attuali non hanno fatto alta classifica per 3 settimane al Tour, lui si.
Inoltre negli arrivi in salita precedenti, c'erano fughe in atto, quindi sul piatto non c'era ne la vittoria di tappa ne abbuoni.
Invece a Limone Piemonte e soprattutto Ceres, ha avuto un atteggiamento differente.
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Re: Vuelta 2025 - 7° Tappa: Andorra-Cerler
Quoto tutto, semplicemente perfettoluketaro ha scritto: ↑domenica 31 agosto 2025, 10:58 Mi sembra che ci sia della confusione sul cosa significhi "correre col bilancino" e su cosa possa essere una tattica di gestione delle energie sulle 3 settimane e cosa no.
Correre col bilancino significa cercare il più possibile di evitare di bruciare energie extra rispetto agli avversari a fronte di un guadagno nullo.
Significa che non metti mai la squadra davanti per tenere la fuga a portata, ma le lasci sempre la tappa.
Significa che sulla penultima salita (anche fosse questa un Giau, un Santa Barbara, un San Pellegrino o un Mortirolo) non fai il forcing, ma tieni un ritmo regolare per non far staccare i tuoi gregari. Se un rivale attacca, invece che rispondere in prima persona, rimani dietro ai tuoi uomini, che ti riporteranno sotto dopo essere scollinati.
Significa che sull'ultima salita, non metti Wellens e Narvaez a fare i disastri i primi 2 km per poi partire quando mancano ancora 10/12 km, ma cerchi, se possibile, di rimanere coperto fino agli ultimi 3/4 km, per poi piazzare un colpo che sicuramente che ha possibilità minime di risultare uno sforzo inutile, e se anche lo fosse, sarebbe uno sforzo di durata contenuta.
La logica è quella di arrivare con lo stesso tempo degli avversari spendendo energie uguali o inferiori a loro, non certo perdere tempo per fare meno fatica. Se sulle 3 cime fanno greggismo fino agli ultimi 3 km allora potrebbe essere "correre col bilancino". Ma se ti stacchi sul Bondone o sul San Valentino, allora non è una tattica, è mancanza di gambe.
Yates al giro non ha usato nessuna strategia, ha semplicemente fatto la sua corsa carcando di fare meglio che poteva.
Roglic nel 2023 al massimo ha lasciato qualcosa indietro sulle 3 cime in vista della crono del giorno dopo, ma gli altri giorni ha fatto anche lui tutto quello che poteva.
Correre col bilancino significa anche che quando puoi dai la botta. In questa Vuelta sono già 2 volte che Vingegaard si ritrova ai -3/-4 km assieme ai soli Almeida e Ciccone (e una volta col solo Ciccone) ed a causa della sua mancata collaborazione l'attacco non va in porto. Avesse rilanciato, avrebbe sicuramente guadagnato tempo sugli avversari, a parità di fatica dei suoi rivali. Invece non ha guadagnato nulla, spendendo anzi di più rispetto ai vari Bernal, Hindley e Gall che agli scatti non hanno risposto ma sono ugualmente arrivati assieme con lui.
Sarebbe stato comunque importante staccare gli altri, perchè non si sa mai che non possano crescere nelle prossime settimane ed era giusto sfruttare la situazione attuale, anche perchè ad oggi, se nella tappa di Bilbao la Bora decide muoversi da lontano con Pellizzari, la Visma dovrà corrergli dietro, altrimenti diventa pericoloso.
Il fatto che rifiuti l'1v1v1 ai -3 dall'arrivo, a parità di fatica coi rivali, non è perchè corre col bilancino, è perchè non ha le gambe/ha paura di non avere le gambe (c'è una sottile ma importante differenza tra le 2).

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Re: Vuelta 2025 - 7° Tappa: Andorra-Cerler
Visto che di 'correre col bilancino' ho scritto io, mi sento un pò tirato in causa e quindi intervengo con alcune considerazioni:luketaro ha scritto: ↑domenica 31 agosto 2025, 10:58 Mi sembra che ci sia della confusione sul cosa significhi "correre col bilancino" e su cosa possa essere una tattica di gestione delle energie sulle 3 settimane e cosa no.
Correre col bilancino significa cercare il più possibile di evitare di bruciare energie extra rispetto agli avversari a fronte di un guadagno nullo.
Significa che non metti mai la squadra davanti per tenere la fuga a portata, ma le lasci sempre la tappa.
Significa che sulla penultima salita (anche fosse questa un Giau, un Santa Barbara, un San Pellegrino o un Mortirolo) non fai il forcing, ma tieni un ritmo regolare per non far staccare i tuoi gregari. Se un rivale attacca, invece che rispondere in prima persona, rimani dietro ai tuoi uomini, che ti riporteranno sotto dopo essere scollinati.
Significa che sull'ultima salita, non metti Wellens e Narvaez a fare i disastri i primi 2 km per poi partire quando mancano ancora 10/12 km, ma cerchi, se possibile, di rimanere coperto fino agli ultimi 3/4 km, per poi piazzare un colpo che sicuramente che ha possibilità minime di risultare uno sforzo inutile, e se anche lo fosse, sarebbe uno sforzo di durata contenuta.
La logica è quella di arrivare con lo stesso tempo degli avversari spendendo energie uguali o inferiori a loro, non certo perdere tempo per fare meno fatica. Se sulle 3 cime fanno greggismo fino agli ultimi 3 km allora potrebbe essere "correre col bilancino". Ma se ti stacchi sul Bondone o sul San Valentino, allora non è una tattica, è mancanza di gambe.
Yates al giro non ha usato nessuna strategia, ha semplicemente fatto la sua corsa carcando di fare meglio che poteva.
Roglic nel 2023 al massimo ha lasciato qualcosa indietro sulle 3 cime in vista della crono del giorno dopo, ma gli altri giorni ha fatto anche lui tutto quello che poteva.
Correre col bilancino significa anche che quando puoi dai la botta. In questa Vuelta sono già 2 volte che Vingegaard si ritrova ai -3/-4 km assieme ai soli Almeida e Ciccone (e una volta col solo Ciccone) ed a causa della sua mancata collaborazione l'attacco non va in porto. Avesse rilanciato, avrebbe sicuramente guadagnato tempo sugli avversari, a parità di fatica dei suoi rivali. Invece non ha guadagnato nulla, spendendo anzi di più rispetto ai vari Bernal, Hindley e Gall che agli scatti non hanno risposto ma sono ugualmente arrivati assieme con lui.
Sarebbe stato comunque importante staccare gli altri, perchè non si sa mai che non possano crescere nelle prossime settimane ed era giusto sfruttare la situazione attuale, anche perchè ad oggi, se nella tappa di Bilbao la Bora decide muoversi da lontano con Pellizzari, la Visma dovrà corrergli dietro, altrimenti diventa pericoloso.
Il fatto che rifiuti l'1v1v1 ai -3 dall'arrivo, a parità di fatica coi rivali, non è perchè corre col bilancino, è perchè non ha le gambe/ha paura di non avere le gambe (c'è una sottile ma importante differenza tra le 2).
1) immagino che ognuno abbia libertà di interpretare come meglio crede il significato di "correre con il bilancino". Io ho dato la mia interpretazione, senza pretesa che sia quella universale. Non credo che a tal propostito Treccani o Accademia della Crusca si siano espresse

2) nel mio post quando scrivevo di correre con il bilancino mi ero riferito esclusivamente a Simon Yates. Non ne ho minimamente fatto menzione in riferimento a Vingegaard, dicendo invece che tale situazione è diversa;
3) il punto nettamente più importante. Che Vingegaard non abbia le gambe o abbia paura di Gall, Hindley o Bernal mi sembra un'affermazione molto azzardata. Ne riparleremo venerdì sera. Preparati

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Re: Vuelta 2025 - 7° Tappa: Andorra-Cerler
Le salite però nel finale avevano pendenze abbastanza morbide, non proprio adatte alla selezione.luketaro ha scritto: ↑domenica 31 agosto 2025, 12:30Beh, ma se pensi che andrai in calando nella terza settimana, a maggior ragione vuoi mettere fieno in cascina prima. Specialmente su Almeida, su cui non hai il minuto e mezzo di vantaggio della crono.Salvatore77 ha scritto: ↑domenica 31 agosto 2025, 12:16 Può essere che corra al risparmio perchè non è sicuro di avere la stessa forma nell'ultima settimana di Vuelta.
Dopo tutto i suoi due contendenti attuali non hanno fatto alta classifica per 3 settimane al Tour, lui si.
Inoltre negli arrivi in salita precedenti, c'erano fughe in atto, quindi sul piatto non c'era ne la vittoria di tappa ne abbuoni.
Invece a Limone Piemonte e soprattutto Ceres, ha avuto un atteggiamento differente.
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Re: Vuelta 2025 - 7° Tappa: Andorra-Cerler
Paura non di Gall e soci, ma di Ciccone e Almeida (paura di non avere abbastanza gambe o di avere una giornata no, in primis contro questi 2).Tranchée d'Arenberg ha scritto: ↑domenica 31 agosto 2025, 13:03Visto che di 'correre col bilancino' ho scritto io, mi sento un pò tirato in causa e quindi intervengo con alcune considerazioni:luketaro ha scritto: ↑domenica 31 agosto 2025, 10:58 Mi sembra che ci sia della confusione sul cosa significhi "correre col bilancino" e su cosa possa essere una tattica di gestione delle energie sulle 3 settimane e cosa no.
Correre col bilancino significa cercare il più possibile di evitare di bruciare energie extra rispetto agli avversari a fronte di un guadagno nullo.
Significa che non metti mai la squadra davanti per tenere la fuga a portata, ma le lasci sempre la tappa.
Significa che sulla penultima salita (anche fosse questa un Giau, un Santa Barbara, un San Pellegrino o un Mortirolo) non fai il forcing, ma tieni un ritmo regolare per non far staccare i tuoi gregari. Se un rivale attacca, invece che rispondere in prima persona, rimani dietro ai tuoi uomini, che ti riporteranno sotto dopo essere scollinati.
Significa che sull'ultima salita, non metti Wellens e Narvaez a fare i disastri i primi 2 km per poi partire quando mancano ancora 10/12 km, ma cerchi, se possibile, di rimanere coperto fino agli ultimi 3/4 km, per poi piazzare un colpo che sicuramente che ha possibilità minime di risultare uno sforzo inutile, e se anche lo fosse, sarebbe uno sforzo di durata contenuta.
La logica è quella di arrivare con lo stesso tempo degli avversari spendendo energie uguali o inferiori a loro, non certo perdere tempo per fare meno fatica. Se sulle 3 cime fanno greggismo fino agli ultimi 3 km allora potrebbe essere "correre col bilancino". Ma se ti stacchi sul Bondone o sul San Valentino, allora non è una tattica, è mancanza di gambe.
Yates al giro non ha usato nessuna strategia, ha semplicemente fatto la sua corsa carcando di fare meglio che poteva.
Roglic nel 2023 al massimo ha lasciato qualcosa indietro sulle 3 cime in vista della crono del giorno dopo, ma gli altri giorni ha fatto anche lui tutto quello che poteva.
Correre col bilancino significa anche che quando puoi dai la botta. In questa Vuelta sono già 2 volte che Vingegaard si ritrova ai -3/-4 km assieme ai soli Almeida e Ciccone (e una volta col solo Ciccone) ed a causa della sua mancata collaborazione l'attacco non va in porto. Avesse rilanciato, avrebbe sicuramente guadagnato tempo sugli avversari, a parità di fatica dei suoi rivali. Invece non ha guadagnato nulla, spendendo anzi di più rispetto ai vari Bernal, Hindley e Gall che agli scatti non hanno risposto ma sono ugualmente arrivati assieme con lui.
Sarebbe stato comunque importante staccare gli altri, perchè non si sa mai che non possano crescere nelle prossime settimane ed era giusto sfruttare la situazione attuale, anche perchè ad oggi, se nella tappa di Bilbao la Bora decide muoversi da lontano con Pellizzari, la Visma dovrà corrergli dietro, altrimenti diventa pericoloso.
Il fatto che rifiuti l'1v1v1 ai -3 dall'arrivo, a parità di fatica coi rivali, non è perchè corre col bilancino, è perchè non ha le gambe/ha paura di non avere le gambe (c'è una sottile ma importante differenza tra le 2).
1) immagino che ognuno abbia libertà di interpretare come meglio crede il significato di "correre con il bilancino". Io ho dato la mia interpretazione, senza pretesa che sia quella universale. Non credo che a tal propostito Treccani o Accademia della Crusca si siano espresse![]()
2) nel mio post quando scrivevo di correre con il bilancino mi ero riferito esclusivamente a Simon Yates. Non ne ho minimamente fatto menzione in riferimento a Vingegaard, dicendo invece che tale situazione è diversa;
3) il punto nettamente più importante. Che Vingegaard non abbia le gambe o abbia paura di Gall, Hindley o Bernal mi sembra un'affermazione molto azzardata. Ne riparleremo venerdì sera. Preparati![]()
Altrimenti non si spiega perché non voglia mettere fieno in cascina sugli altri fintanto che non ne ha l'occasione (prima che crescano di condizione), invece fa attivamente abortire gli attacchi non dando i cambi.
Re: Vuelta 2025 - 7° Tappa: Andorra-Cerler
Ma la selezione era stata fatta, erano rimasti in 2/3.Salvatore77 ha scritto: ↑domenica 31 agosto 2025, 13:13Le salite però nel finale avevano pendenze abbastanza morbide, non proprio adatte alla selezione.luketaro ha scritto: ↑domenica 31 agosto 2025, 12:30Beh, ma se pensi che andrai in calando nella terza settimana, a maggior ragione vuoi mettere fieno in cascina prima. Specialmente su Almeida, su cui non hai il minuto e mezzo di vantaggio della crono.Salvatore77 ha scritto: ↑domenica 31 agosto 2025, 12:16 Può essere che corra al risparmio perchè non è sicuro di avere la stessa forma nell'ultima settimana di Vuelta.
Dopo tutto i suoi due contendenti attuali non hanno fatto alta classifica per 3 settimane al Tour, lui si.
Inoltre negli arrivi in salita precedenti, c'erano fughe in atto, quindi sul piatto non c'era ne la vittoria di tappa ne abbuoni.
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Re: Vuelta 2025 - 7° Tappa: Andorra-Cerler
E dove sta scritto che gli altri debbano crescere di condizione a suo discapito? Non potrebbe succedere il contario? Qua pare che sia lui quello che deve dimostrare di reggere le 3 settimane, non Ciccone e Almeida...luketaro ha scritto: ↑domenica 31 agosto 2025, 16:00Paura non di Gall e soci, ma di Ciccone e Almeida (paura di non avere abbastanza gambe o di avere una giornata no, in primis contro questi 2).Tranchée d'Arenberg ha scritto: ↑domenica 31 agosto 2025, 13:03Visto che di 'correre col bilancino' ho scritto io, mi sento un pò tirato in causa e quindi intervengo con alcune considerazioni:luketaro ha scritto: ↑domenica 31 agosto 2025, 10:58 Mi sembra che ci sia della confusione sul cosa significhi "correre col bilancino" e su cosa possa essere una tattica di gestione delle energie sulle 3 settimane e cosa no.
Correre col bilancino significa cercare il più possibile di evitare di bruciare energie extra rispetto agli avversari a fronte di un guadagno nullo.
Significa che non metti mai la squadra davanti per tenere la fuga a portata, ma le lasci sempre la tappa.
Significa che sulla penultima salita (anche fosse questa un Giau, un Santa Barbara, un San Pellegrino o un Mortirolo) non fai il forcing, ma tieni un ritmo regolare per non far staccare i tuoi gregari. Se un rivale attacca, invece che rispondere in prima persona, rimani dietro ai tuoi uomini, che ti riporteranno sotto dopo essere scollinati.
Significa che sull'ultima salita, non metti Wellens e Narvaez a fare i disastri i primi 2 km per poi partire quando mancano ancora 10/12 km, ma cerchi, se possibile, di rimanere coperto fino agli ultimi 3/4 km, per poi piazzare un colpo che sicuramente che ha possibilità minime di risultare uno sforzo inutile, e se anche lo fosse, sarebbe uno sforzo di durata contenuta.
La logica è quella di arrivare con lo stesso tempo degli avversari spendendo energie uguali o inferiori a loro, non certo perdere tempo per fare meno fatica. Se sulle 3 cime fanno greggismo fino agli ultimi 3 km allora potrebbe essere "correre col bilancino". Ma se ti stacchi sul Bondone o sul San Valentino, allora non è una tattica, è mancanza di gambe.
Yates al giro non ha usato nessuna strategia, ha semplicemente fatto la sua corsa carcando di fare meglio che poteva.
Roglic nel 2023 al massimo ha lasciato qualcosa indietro sulle 3 cime in vista della crono del giorno dopo, ma gli altri giorni ha fatto anche lui tutto quello che poteva.
Correre col bilancino significa anche che quando puoi dai la botta. In questa Vuelta sono già 2 volte che Vingegaard si ritrova ai -3/-4 km assieme ai soli Almeida e Ciccone (e una volta col solo Ciccone) ed a causa della sua mancata collaborazione l'attacco non va in porto. Avesse rilanciato, avrebbe sicuramente guadagnato tempo sugli avversari, a parità di fatica dei suoi rivali. Invece non ha guadagnato nulla, spendendo anzi di più rispetto ai vari Bernal, Hindley e Gall che agli scatti non hanno risposto ma sono ugualmente arrivati assieme con lui.
Sarebbe stato comunque importante staccare gli altri, perchè non si sa mai che non possano crescere nelle prossime settimane ed era giusto sfruttare la situazione attuale, anche perchè ad oggi, se nella tappa di Bilbao la Bora decide muoversi da lontano con Pellizzari, la Visma dovrà corrergli dietro, altrimenti diventa pericoloso.
Il fatto che rifiuti l'1v1v1 ai -3 dall'arrivo, a parità di fatica coi rivali, non è perchè corre col bilancino, è perchè non ha le gambe/ha paura di non avere le gambe (c'è una sottile ma importante differenza tra le 2).
1) immagino che ognuno abbia libertà di interpretare come meglio crede il significato di "correre con il bilancino". Io ho dato la mia interpretazione, senza pretesa che sia quella universale. Non credo che a tal propostito Treccani o Accademia della Crusca si siano espresse![]()
2) nel mio post quando scrivevo di correre con il bilancino mi ero riferito esclusivamente a Simon Yates. Non ne ho minimamente fatto menzione in riferimento a Vingegaard, dicendo invece che tale situazione è diversa;
3) il punto nettamente più importante. Che Vingegaard non abbia le gambe o abbia paura di Gall, Hindley o Bernal mi sembra un'affermazione molto azzardata. Ne riparleremo venerdì sera. Preparati![]()
Altrimenti non si spiega perché non voglia mettere fieno in cascina sugli altri fintanto che non ne ha l'occasione (prima che crescano di condizione), invece fa attivamente abortire gli attacchi non dando i cambi.
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Re: Vuelta 2025 - 7° Tappa: Andorra-Cerler
Che gli altri crescano di condizione è un' eventualità da non scartare, è possibile che succeda come no.Tranchée d'Arenberg ha scritto: ↑domenica 31 agosto 2025, 16:30E dove sta scritto che gli altri debbano crescere di condizione a suo discapito? Non potrebbe succedere il contario? Qua pare che sia lui quello che deve dimostrare di reggere le 3 settimane, non Ciccone e Almeida...luketaro ha scritto: ↑domenica 31 agosto 2025, 16:00Paura non di Gall e soci, ma di Ciccone e Almeida (paura di non avere abbastanza gambe o di avere una giornata no, in primis contro questi 2).Tranchée d'Arenberg ha scritto: ↑domenica 31 agosto 2025, 13:03
Visto che di 'correre col bilancino' ho scritto io, mi sento un pò tirato in causa e quindi intervengo con alcune considerazioni:
1) immagino che ognuno abbia libertà di interpretare come meglio crede il significato di "correre con il bilancino". Io ho dato la mia interpretazione, senza pretesa che sia quella universale. Non credo che a tal propostito Treccani o Accademia della Crusca si siano espresse![]()
2) nel mio post quando scrivevo di correre con il bilancino mi ero riferito esclusivamente a Simon Yates. Non ne ho minimamente fatto menzione in riferimento a Vingegaard, dicendo invece che tale situazione è diversa;
3) il punto nettamente più importante. Che Vingegaard non abbia le gambe o abbia paura di Gall, Hindley o Bernal mi sembra un'affermazione molto azzardata. Ne riparleremo venerdì sera. Preparati![]()
Altrimenti non si spiega perché non voglia mettere fieno in cascina sugli altri fintanto che non ne ha l'occasione (prima che crescano di condizione), invece fa attivamente abortire gli attacchi non dando i cambi.
Se Vingegaard pensa che andrà a crescere di condizione, allora non ha senso tirarsi indietro come sta facendo, a meno che in questo preciso momento gli manchino le gambe per farlo.
Ricordo che le decisioni che prende Vingegaard non sono dettate da quello che succederà, ma da quello che pensano possa succedere.
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Re: Vuelta 2025 - 7° Tappa: Andorra-Cerler
Eccoti servito. Visto quanta paura doveva avere di Ciccone? Veramente, che Vingegaard debba avere paura di Ciccone non mi aspettavo di doverlo leggere da un utente espertoluketaro ha scritto: ↑domenica 31 agosto 2025, 16:40Che gli altri crescano di condizione è un' eventualità da non scartare, è possibile che succeda come no.Tranchée d'Arenberg ha scritto: ↑domenica 31 agosto 2025, 16:30E dove sta scritto che gli altri debbano crescere di condizione a suo discapito? Non potrebbe succedere il contario? Qua pare che sia lui quello che deve dimostrare di reggere le 3 settimane, non Ciccone e Almeida...luketaro ha scritto: ↑domenica 31 agosto 2025, 16:00
Paura non di Gall e soci, ma di Ciccone e Almeida (paura di non avere abbastanza gambe o di avere una giornata no, in primis contro questi 2).
Altrimenti non si spiega perché non voglia mettere fieno in cascina sugli altri fintanto che non ne ha l'occasione (prima che crescano di condizione), invece fa attivamente abortire gli attacchi non dando i cambi.
Se Vingegaard pensa che andrà a crescere di condizione, allora non ha senso tirarsi indietro come sta facendo, a meno che in questo preciso momento gli manchino le gambe per farlo.
Ricordo che le decisioni che prende Vingegaard non sono dettate da quello che succederà, ma da quello che pensano possa succedere.
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Re: Vuelta 2025 - 7° Tappa: Andorra-Cerler
24 secondi su Almeida e Pidcock su un attacco di 10 km. Decisamente non al livello del miglior vingegaard.Tranchée d'Arenberg ha scritto: ↑domenica 31 agosto 2025, 17:08Eccoti servito. Visto quanta paura doveva avere di Ciccone? Veramente, che Vingegaard debba avere paura di Ciccone non mi aspettavo di doverlo leggere da un utente espertoluketaro ha scritto: ↑domenica 31 agosto 2025, 16:40Che gli altri crescano di condizione è un' eventualità da non scartare, è possibile che succeda come no.Tranchée d'Arenberg ha scritto: ↑domenica 31 agosto 2025, 16:30
E dove sta scritto che gli altri debbano crescere di condizione a suo discapito? Non potrebbe succedere il contario? Qua pare che sia lui quello che deve dimostrare di reggere le 3 settimane, non Ciccone e Almeida...
Se Vingegaard pensa che andrà a crescere di condizione, allora non ha senso tirarsi indietro come sta facendo, a meno che in questo preciso momento gli manchino le gambe per farlo.
Ricordo che le decisioni che prende Vingegaard non sono dettate da quello che succederà, ma da quello che pensano possa succedere.
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Re: Vuelta 2025 - 7° Tappa: Andorra-Cerler
Va bene, cambia pure discorso.luketaro ha scritto: ↑domenica 31 agosto 2025, 17:2024 secondi su Almeida e Pidcock su un attacco di 10 km. Decisamente non al livello del miglior vingegaard.Tranchée d'Arenberg ha scritto: ↑domenica 31 agosto 2025, 17:08Eccoti servito. Visto quanta paura doveva avere di Ciccone? Veramente, che Vingegaard debba avere paura di Ciccone non mi aspettavo di doverlo leggere da un utente espertoluketaro ha scritto: ↑domenica 31 agosto 2025, 16:40
Che gli altri crescano di condizione è un' eventualità da non scartare, è possibile che succeda come no.
Se Vingegaard pensa che andrà a crescere di condizione, allora non ha senso tirarsi indietro come sta facendo, a meno che in questo preciso momento gli manchino le gambe per farlo.
Ricordo che le decisioni che prende Vingegaard non sono dettate da quello che succederà, ma da quello che pensano possa succedere.

Chiedevo di Ciccone, tu mi rispondi di Pidcock e Almeida.
Poi che Vingegaard non sia nelle migliori condizioni è assolutamente possibile
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Re: Vuelta 2025 - 7° Tappa: Andorra-Cerler
Sei tu che ti sei furbescamente concentrato solo su Ciccone ignorando tutto il resto.Tranchée d'Arenberg ha scritto: ↑domenica 31 agosto 2025, 17:24Va bene, cambia pure discorso.luketaro ha scritto: ↑domenica 31 agosto 2025, 17:2024 secondi su Almeida e Pidcock su un attacco di 10 km. Decisamente non al livello del miglior vingegaard.Tranchée d'Arenberg ha scritto: ↑domenica 31 agosto 2025, 17:08
Eccoti servito. Visto quanta paura doveva avere di Ciccone? Veramente, che Vingegaard debba avere paura di Ciccone non mi aspettavo di doverlo leggere da un utente esperto
Chiedevo di Ciccone, tu mi rispondi di Pidcock e Almeida.
Poi che Vingegaard non sia nelle migliori condizioni è assolutamente possibile
Che Vingegaard avesse paura di Ciccone, Almeida o Sepp Kuss è ininfluente. é altrettanto ininfluente se questi timori fossero fondati o meno.
Sta di fatto che lui non si sente nel suo prime e per questo non si sente totalmente sicuro.
Anche perchè col miglior Vingegaard la vuelta sarebbe già bella che finita, invece c'ha ancora Almeida a 30 secondi.
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Re: Vuelta 2025 - 7° Tappa: Andorra-Cerler
Che non sia il miglior Vingegaard, è cosa probabilissima. Che lui abbia paura e non si senta sicuro è una tua rispettabilissima opinione, ma non una verità scolpita nella pietra.luketaro ha scritto: ↑domenica 31 agosto 2025, 17:49Sei tu che ti sei furbescamente concentrato solo su Ciccone ignorando tutto il resto.Tranchée d'Arenberg ha scritto: ↑domenica 31 agosto 2025, 17:24Va bene, cambia pure discorso.
Chiedevo di Ciccone, tu mi rispondi di Pidcock e Almeida.
Poi che Vingegaard non sia nelle migliori condizioni è assolutamente possibile
Che Vingegaard avesse paura di Ciccone, Almeida o Sepp Kuss è ininfluente. é altrettanto ininfluente se questi timori fossero fondati o meno.
Sta di fatto che lui non si sente nel suo prime e per questo non si sente totalmente sicuro.
Anche perchè col miglior Vingegaard la vuelta sarebbe già bella che finita, invece c'ha ancora Almeida a 30 secondi.
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