Tranchée d'Arenberg ha scritto: ↑domenica 31 agosto 2025, 15:18
lucks83 ha scritto: ↑domenica 31 agosto 2025, 14:51
IlDucadiQuadalto ha scritto: ↑domenica 31 agosto 2025, 14:10
Già, le salite fino ad ora sono state tutte più o meno pedalabili.
Niente di che.
Però Vingo dovrà anche cominciare a guadagnare qualche secondo sulla maglia rossa, che si è ben comportato nell'ultimo arrivo in salita e ha più di 2 minuti di vantaggio sul danese.
E Ciccone dovrebbe capitalizzare su questa forma straripante e provare a guadagnare qualcosa su Almeida che credo possa essere un diretto avversario per il podio.
E Ayuso in tutto ciò?
Fuga per la vittoria o gregario per Almeida?
Vediamo dai, magari vedremo qualcosa di interessante.
Tutto giusto.
Aggiungo anche che è vero che queste salite sono pedalabili, ma uno come Vingegaard ha comunque uno status in salita talmente superiore agli altri, che qualcosa avrebbe potuto fare.
Cerler non è che fosse così banale, visto che i primi 4 km erano all'8% medio (pendenze da Tour tra l'altro) e anche il secondo troncone di 4 km, dove ha provato Almeida, era rognoso.
Anche a Pal il tratto centrale non era certamente Montevergine di Mercogliano.
Questo per dire che se hai la gamba e sei superiore agli altri, i distacchi li fai pure su queste salite.
Pogacar ha fatto carne di porco della concorrenza sul Foscagno, per dire, che è una salita facilissima.
Il punto è che tu e altri, forse senza rendervene del tutto conto, prendete Pogacar come paradigma per le valutazioni degli altri corridori. Vingegaard, che è uno dei più forti corridori da corse a tappe degli ultimi 30 anni, non è Pogacar. Ma di corridori come Pogacar tu (che sei poco più grande di me) quanti altri ne hai visti? Io nessuno e neanche mio padre che ha 69 anni.
Io non so se vi ricordate cosa erano le corse a tappe fino al 2019. Abbiamo visto arrivi di massa in tappe che, da un punto di vista altimetrico, erano mostruose rispetto a sta robaccia della Vuelta. Vingegaard rispetto ai corridori che abbiamo visto negli scorsi decenni ha dato 10 volte più spettacolo (Galibier e Granier ti dicono qualcosa?) eppure spesso su questo forum viene trattato come un appestato perchè ha la colpa di non essere come Pogacar.
Vingegaard viene aspramente criticato perchè non corre mondiali, liegi e lombardia. E io sono d'accordo sul fatto che sbaglia a non correrle. Ma tutte ste critiche venivamo mosse a Contador? No, eppure lo spagnolo ha disputato appena 3 lombardia (idem Vingegaard) e 4 Liegi (il danese 3), senza mai correre un mondiale. Pantani non ha mai corso un Lombardia. Glie ne abbiamo mai fatto una colpa? No.
Se prendiamo come termine di paragone Pogacar, qualsiasi altro corridore ne esce dilaniato. Anche gente come Vingegaard ed Evenepoel.
No ma forse hai frainteso il mio pensiero.
Non sto criticando Vingegaard, ci mancherebbe altro.
Anche perché la critica, nel caso, sarebbe partita da parte mia se pensassi che Jonas stia facendo apposta a risparmiarsi e a non attaccare, pur avendo le gambe.
Il mio punto di vista è un altro: volevo dire che, per me, in questo momento non ha una gamba super.
Altrimenti un corridore dal lignaggio di Vingegaard, che è il numero 2 al mondo in salita e fino a 20 mesi fa era il numero 1, pure su queste pendenze o salite non estreme , avrebbe potuto fare la differenza.
Ho fatto l'esempio di Pogacar e del Foscagno proprio per cercare di dire questo.
Ma ti dico, mi viene in mente anche Contador 2011 al Giro sull'Etna da Nicolosi, che non è che sia una salita dura. Anche lui fece un macello perché era talmente superiore agli altri, in quel Giro, che scavava i solchi anche sulle salite al 6%.
Ecco che da qui parte il mio ragionamento, che è solo la mia idea e non spaccio per vangelo: se Vingo non ha fatto i buchi per terra, ad ora, è perchè non ha la gamba di un mese e mezzo fa (e spero che ritrovi nei prossimi giorni).