Vuelta 2025 - 16° Tappa: Poio>Mos. Castro de Herville

Il mondo dei professionisti tra gare e complessità, e più in generale l'approccio al ciclismo di ogni appassionato
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PassistaScalatore
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Re: Vuelta 2025 - 16° Tappa: Poio>Mos. Castro de Herville

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rododendro ha scritto: martedì 9 settembre 2025, 19:42 A me non risulta che Romo e Planckaert fossero corridori della Israel, mi attengo strettamente al fattore ciclistico, ma anche se 300 ragazzi di Friday for future decidessero che una corsa non si fa quella corsa non si fa, a prescindere dalle ultra giustificabili motivazioni del caso in questione alla fine passerà l'idea che, per ottenere risonanza per le cause più nobili possibili, intanto si potrà impedire lo svolgimento di qualsiasi gara ciclistica, questo è il punto che volevo sottolineare in un forum di ciclismo..
Hai scelto il paragone più sbagliato, però usiamolo.
Se Friday for Future manifestasse contro una competizione del mezzo più ecologico in assoluto - dubbi su bici motorizzate a parte, ma anche in quel caso sarebbe elettrico - ...
non ci sarebbe nessuna giustificazione.
Grado di correlazione tra la protesta e l'evento: zero.

Qui sta correndo in gruppo una squadra che fa attivamente promozione e ricicla in ambiti positivi e degni come lo sport una nazione che sta attivamente procedendo ad archiviare l'esistenza di un intero popolo come un fatto relegato ai libri di storia.

La moderatezza con cui polizia, governo e organizzazione si stanno muovendo di concerto, decidendo di non implementare un'intensificarsi di controlli e prevenzione, credo derivi direttamente dalla coscienza dell'esistenza di un problema, calato a loro dall'alto dalle decisioni dell'UCI di non intervenire, e non vogliono rendersi corresponsabili con misure drastiche contro i manifestanti.

Ma le ragioni della protesta in un caso, quello a cui assistiamo, sono direttamente collegate a qualcosa che sta avvenendo nella corsa.
Nel tuo esempio o in tanti altri, diventa una mera ricerca di visibilità.
Che giustifica a quel punto l'intervento più rigido a garanzia del regolare svolgimento.
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Re: Vuelta 2025 - 16° Tappa: Poio>Mos. Castro de Herville

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La soluzione è una sola : bastonare bastonare bastonare. E forte
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Re: Vuelta 2025 - 16° Tappa: Poio>Mos. Castro de Herville

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Shuster ha scritto: martedì 9 settembre 2025, 18:50 L errore di fondo sper essere troppo leggeri, tour de france docet.. alla prima avvisaglia li bastonavi e li buttavi dentro il fossato , vedrai che pensano due volte prima di fare i pirla… invece sanno che fanno il belo e cattivo tempo e per di più ottengono ciò che vogliono , attenzione e hanno menomato la corsa ..ridicoli.
Ricordate quello al tour che voleva passare il traguardo in bici? Bene ..volevo vedere sti 4 ebeti al tour.. li lanciavano al di là della barricata.

A male estremo , estremo rimedio.
Aspetta, il male estremo sarebbero le manifestazioni pro-Palestina che impediscono il regolare svolgimento della corsa? Andiamo bene
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Re: Vuelta 2025 - 16° Tappa: Poio>Mos. Castro de Herville

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Giacomino ha scritto: martedì 9 settembre 2025, 19:49 La soluzione è una sola : bastonare bastonare bastonare. E forte
Esatto, iniziassero della tua testa magari si aggiusta :muro:
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Re: Vuelta 2025 - 16° Tappa: Poio>Mos. Castro de Herville

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Tommeke92 ha scritto: martedì 9 settembre 2025, 19:47
Shuster ha scritto: martedì 9 settembre 2025, 18:50 L errore di fondo sper essere troppo leggeri, tour de france docet.. alla prima avvisaglia li bastonavi e li buttavi dentro il fossato , vedrai che pensano due volte prima di fare i pirla… invece sanno che fanno il belo e cattivo tempo e per di più ottengono ciò che vogliono , attenzione e hanno menomato la corsa ..ridicoli.
Ricordate quello al tour che voleva passare il traguardo in bici? Bene ..volevo vedere sti 4 ebeti al tour.. li lanciavano al di là della barricata.

A male estremo , estremo rimedio.
In effetti, io devo dire che sono sempre contro la violenza, ma in questo caso... Direi che per quelli come te che sbavano per le bastonate si potrebbe anche fare un'eccezione. Un paio di manganellate nei denti e staremmo tutti meglio.
Ecco bravo, tu hai più classe. Stessa opinione ;)
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gli è che se volemo fà le cose giuste pure i datori de lavoro de taddeo li dovrebbero buttà fori, taddeo e tutta la baracca
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Re: Vuelta 2025 - 16° Tappa: Poio>Mos. Castro de Herville

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nemecsek. ha scritto: martedì 9 settembre 2025, 19:59 gli è che se volemo fà le cose giuste pure i datori de lavoro de taddeo li dovrebbero buttà fori, taddeo e tutta la baracca
Ahia..
L arkea se mai si salva avrà come possibili sponsor visit ruanda o il qatar (con fondi pubblici di quei 2 stati..non come l israel)
Li andrebbe bene?
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Re: Vuelta 2025 - 16° Tappa: Poio>Mos. Castro de Herville

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Atlantic ha scritto: martedì 9 settembre 2025, 20:01
nemecsek. ha scritto: martedì 9 settembre 2025, 19:59 gli è che se volemo fà le cose giuste pure i datori de lavoro de taddeo li dovrebbero buttà fori, taddeo e tutta la baracca
Ahia..
L arkea se mai si salva avrà come possibili sponsor visit ruanda o il qatar (con fondi pubblici di quei 2 stati..non come l israel)
Li andrebbe bene?
e che il più pulito, come se dice....
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Re: Vuelta 2025 - 16° Tappa: Poio>Mos. Castro de Herville

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nemecsek. ha scritto: martedì 9 settembre 2025, 20:08
Atlantic ha scritto: martedì 9 settembre 2025, 20:01
nemecsek. ha scritto: martedì 9 settembre 2025, 19:59 gli è che se volemo fà le cose giuste pure i datori de lavoro de taddeo li dovrebbero buttà fori, taddeo e tutta la baracca
Ahia..
L arkea se mai si salva avrà come possibili sponsor visit ruanda o il qatar (con fondi pubblici di quei 2 stati..non come l israel)
Li andrebbe bene?
e che il più pulito, come se dice....
Già..
Ma vedrai che non ci saranno proteste.. ne richieste di boicottaggio..
Vediamo..alla partenza dei mondiali in ruanda
Cercheranno di bloccare gli aerei..o invece nulla?
Ci son dei morti in Congo? Non mi pare , non ne parla nessuno
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Re: Vuelta 2025 - 16° Tappa: Poio>Mos. Castro de Herville

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In tutto questo il ciclismo rischia grosso.
Non credo che la situazione a Gaza migliorerà nei prossimi mesi.
Rischiamo una stagione 2026 tutta come questa Vuelta.
Sarebbe la fine di questo sport.
Il Pirata vive sempre nel cuore di chi lo ha amato.
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Re: Vuelta 2025 - 16° Tappa: Poio>Mos. Castro de Herville

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chinaski89 ha scritto: martedì 9 settembre 2025, 19:52
Giacomino ha scritto: martedì 9 settembre 2025, 19:49 La soluzione è una sola : bastonare bastonare bastonare. E forte
Esatto, iniziassero della tua testa magari si aggiusta :muro:
:cincin:

Incredibile come spesso ci scontriamo sul ciclismo, ma sulle cose più importanti siamo quasi sempre d'accordo :)
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Ultimo km ha scritto: martedì 9 settembre 2025, 17:21 Già immagino la sicurezza che ci sarà a Kigali.
Se qualcuno sgarra da quelle parti, non credo che lo ritroveranno tanto facilmente. Soprattutto non so se lo ritroveranno intero.
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Re: Vuelta 2025 - 16° Tappa: Poio>Mos. Castro de Herville

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Ultimo km ha scritto: martedì 9 settembre 2025, 20:15 In tutto questo il ciclismo rischia grosso.
Non credo che la situazione a Gaza migliorerà nei prossimi mesi.
Rischiamo una stagione 2026 tutta come questa Vuelta.
Sarebbe la fine di questo sport.
Nel 2026 si spera di non vedere più la Israel sulle strade
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Re: Vuelta 2025 - 16° Tappa: Poio>Mos. Castro de Herville

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herbie ha scritto: martedì 9 settembre 2025, 17:30 Io fossi stato Bernal avrei proseguito un altro chilometro per essere sicuro di vincere.
Si, così il direttore di corsa o chi per lui lo faceva accostare, senza troppi complimenti, con la paletta a bordo strada.
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Re: Vuelta 2025 - 16° Tappa: Poio>Mos. Castro de Herville

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Babylon ha scritto: martedì 9 settembre 2025, 19:50
Shuster ha scritto: martedì 9 settembre 2025, 18:50 L errore di fondo sper essere troppo leggeri, tour de france docet.. alla prima avvisaglia li bastonavi e li buttavi dentro il fossato , vedrai che pensano due volte prima di fare i pirla… invece sanno che fanno il belo e cattivo tempo e per di più ottengono ciò che vogliono , attenzione e hanno menomato la corsa ..ridicoli.
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:stretta:
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Re: Vuelta 2025 - 16° Tappa: Poio>Mos. Castro de Herville

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Tommeke92 ha scritto: martedì 9 settembre 2025, 20:22
Ultimo km ha scritto: martedì 9 settembre 2025, 20:15 In tutto questo il ciclismo rischia grosso.
Non credo che la situazione a Gaza migliorerà nei prossimi mesi.
Rischiamo una stagione 2026 tutta come questa Vuelta.
Sarebbe la fine di questo sport.
Nel 2026 si spera di non vedere più la Israel sulle strade
Non penso che estromettere la Israel dal World Tour possa portare alla fine delle proteste.
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Re: Vuelta 2025 - 16° Tappa: Poio>Mos. Castro de Herville

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Ultimo km ha scritto: martedì 9 settembre 2025, 20:15 In tutto questo il ciclismo rischia grosso.
Non credo che la situazione a Gaza migliorerà nei prossimi mesi.
Rischiamo una stagione 2026 tutta come questa Vuelta.
Sarebbe la fine di questo sport.
È un rischio
In passato anni 80..90 le corse venivano bloccate per fabbriche che chiudevano ecc
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Re: Vuelta 2025 - 16° Tappa: Poio>Mos. Castro de Herville

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Tommeke92 ha scritto: martedì 9 settembre 2025, 20:22
Nel 2026 si spera di non vedere più la Israel sulle strade
Scusa ma per quale motivo?
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Re: Vuelta 2025 - 16° Tappa: Poio>Mos. Castro de Herville

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Atlantic ha scritto: martedì 9 settembre 2025, 20:25
Tommeke92 ha scritto: martedì 9 settembre 2025, 20:22
Nel 2026 si spera di non vedere più la Israel sulle strade
Scusa ma per quale motivo?
domanda intelligente
ora sentimo le risposte
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Re: Vuelta 2025 - 16° Tappa: Poio>Mos. Castro de Herville

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chinaski89 ha scritto: martedì 9 settembre 2025, 18:39 Visibilità. Ne parlano in molti ovunque. Sti gran cazzi della Vuelta, se serve a dare un 2% di visibilità in più allo schifo che stanno perpetuando i genocidi possono pure saltare tutte le prossime tappe che va benissimo
Questa naturalmente è una tua legittima opinione che altri, altrettanto legittimamente, possono non condividere.

Io vorrei vedere la fine dello schifo a Gaza e in qualunque altra parte del mondo vi siano conflitti animati dalle ragioni più subdole e becere. Rivendico però anche il sacrosanto diritto a godermi una corsa ciclistica senza che qualcuno debba per forza far vedere che ce l'ha più duro dell'altro, coinvolgendo anche corridori che magari sono pure d'accordo coi motivi della protesta. Altrimenti vale tutto, cominciamo ad impedire anche agli onesti lavoratori comuni di fare il proprio mestiere e gli spieghiamo come arrivare a fine mese in maniera alternativa.

Poi vabbé, ovvio che servirebbero un po' di "metodi medievali" ma andrebbero riservati soprattutto a quella manica di farabutti che tiene in scacco il mondo da decenni e decenni. Loro saranno sempre in cima alla lista delle "pulizie", senza né distinzione di pelle o bandiera.
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PassistaScalatore ha scritto: martedì 9 settembre 2025, 19:27
lucks83 ha scritto: martedì 9 settembre 2025, 19:21 Al di là di tutto, oggi è un giorno triste.
Come a Bilbao.
Purtroppo è sempre il ciclismo, sport più vulnerabile, a pagare.

E i corridori non hanno nessuna colpa, non mi sembra giusto fare così, pur con tutte le ragioni del mondo.
Tra l'altro dubito che mandando a casa la Israel si possano calmare gli animi, ormai.
Tanto vale chiuderla qui, la Vuelta.
E anche il mondiale a Kigali...non la vedo bene.
I corridori non hanno espresso particolare dissenso, almeno tramite l'organizzazione che li rappresenta, quando c'è stata la chiusura di Gazprom.
Silenzio assenso?
E poi in gruppo per due anni resta una squadra che porta il marchio dell'infamia di uno Stato canaglia che sta attivamente commettendo crimini contro l'umanità e neanche lo sforzo di qualche comunicato, di fare una vaga pressione all'UCI?
Poi si capita in un Paese come la Spagna dove c'è coscienza civile su ciò che sta avvenendo e non ci si può stupire del fatto che, se corri insieme a uno che sta promuovendo atti criminali, cercano di fermare lui ma nel mezzo ci passi anche te.
Mi pare un vittimismo inutile che oltretutto molti corridori stanno rifiutando.
Vingegaard ha dichiarato di comprendere perfettamente le ragioni, non è indignato di quello che sta capitando, e come lui vari altri.
Gli stessi organizzatori della Vuelta non stanno criminalizzando i manifestanti. Anzi, hanno chiesto a Israel di abbandonare.
È un discorso complicatissimo e non mi va di parlare di politica, soprattutto di quella mediorientale che è un argomento spinosissimo, sulle pagine di questo forum.

Dico solo che i ciclisti sono lavoratori dipendenti, giustamente non si indignano per queste proteste, le condividono anche, ma come ha detto lo stesso Vingegaard dopo Bilbao, nella loro posizione non possono fare niente.

Gli organizzatori della Vuelta nemmeno, anzi.
Sono obbligati dall'UCI a far correre la Israel (non entro nel merito del giusto o sbagliato che sia).

Qui è da Aigle che dovrebbero intervenire, in un modo o nell'altro e una volta per tutte, perché quando capiterà che si farà male qualcuno, per davvero, sarà troppo tardi.

Tra l'altro capisco anche che sia difficilissimo per i corridori della Israel questa situazione: l'aspetto etico dovrebbe prevalere, ma dal lato professionale rischi di ritrovarti col sedere per terra e senza esserti costruito niente per il post carriera: non è una situazione facile nemmeno per loro.
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PassistaScalatore ha scritto: martedì 9 settembre 2025, 19:33
Luca90 ha scritto: martedì 9 settembre 2025, 19:28
PassistaScalatore ha scritto: martedì 9 settembre 2025, 19:27

I corridori non hanno espresso particolare dissenso, almeno tramite l'organizzazione che li rappresenta, quando c'è stata la chiusura di Gazprom.
Silenzio assenso?
E poi in gruppo per due anni resta una squadra che porta il marchio dell'infamia di uno Stato canaglia che sta attivamente commettendo crimini contro l'umanità e neanche lo sforzo di qualche comunicato, di fare una vaga pressione all'UCI?
Poi si capita in un Paese come la Spagna dove c'è coscienza civile su ciò che sta avvenendo e non ci si può stupire del fatto che, se corri insieme a uno che sta promuovendo atti criminali, cercano di fermare lui ma nel mezzo ci passi anche te.
Mi pare un vittimismo inutile che oltretutto molti corridori stanno rifiutando.
Vingegaard ha dichiarato di comprendere perfettamente le ragioni, non è indignato di quello che sta capitando, e come lui vari altri.
Gli stessi organizzatori della Vuelta non stanno criminalizzando i manifestanti. Anzi, hanno chiesto a Israel di abbandonare.
comunque più di qualche corridore oggi scuoteva la testa al traguardo
Di sicuro non fa piacere e la situazione si è surriscaldata perché il dente marcio non è stato rimosso. Ma non è qualcosa che cade dal cielo, era ampiamente prevedibile.
L'organizzazione palesemente non vuole muoversi nel senso di stringere il giro di vite su controlli e applicare un grado superiore di repressione nel controllo della corsa. Che diventerebbe, direttamente o indirettamente, una repressione contro una protesta che chiede di fermare la distruzione di un popolo.
E tantomeno il governo spagnolo. Il ministro degli esteri, interpellato, si è detto a favore dell'esclusione della squadra di Israele dalla corsa.

Nella crono possiamo aspettarci che si cerchi di fermare i corridori di Israele. Cosa già successa nella cronosquadre, mirata contro quella squadra, che ci conferma che non è stato scelto il ciclismo semplicemente perché è più facile mostrarsi e intervenire.
Eh, il problema è che la repressione poliziesca non è mai la soluzione.
Anche perché si esaspererebbe ancor più la situazione, che rischia di sfuggire definitivamente di mano.
Ripeto: non dó colpe all'organizzazione della Vuelta e nemmeno al governo Spagnolo, perché obiettivamente è una situazione che, qualsiasi cosa fai, rischi di sbagliare.

Ripeto quanto scritto prima: se la situazione è questa, tanto vale chiuderla qui, questa Vuelta.
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Re: Vuelta 2025 - 16° Tappa: Poio>Mos. Castro de Herville

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Babylon ha scritto: martedì 9 settembre 2025, 17:34
gampenpass ha scritto: martedì 9 settembre 2025, 17:18 E pensare che ieri l'Italia ha giocato con Israele.
Dov'erano i manifestanti?
Molti di questi "fenomeni" sono lì solo per fare casino o per fanatismo ideologico, della guerra in Palestina e di Israele non sanno nulla. Posto che nessuno ha colpa se nasce in un Paese "sbagliato".
Ieri hanno giocato in Ungheria, in uno stadio in cui per entrare era richiesto un biglietto dal costo significativo, e con un elevato quantitativo di forze dell'ordine dentro e fuori dalla struttura.
Oggi era una tappa di ciclismo in Spagna, che si dispiegava per km di strade accessibili a chiunque. Mi paiono due situazioni molto diverse, e che illustrano possibilità di protesta diverse.

Inoltre trovo scorretto apostrofare in maniera così supponente i manifestanti, con la facile etichetta del fanatismo ideologico o della volontà di far casino. Sulla scorta di cosa poi, mi chiedo
Sacrosanto.
Qui scrive gente con una mentalità ottocentesca da padrone delle ferriere. Fosse per loro lo sciopero sarebbe un reato e saremo fermi alla servitù della gleba.
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Re: Vuelta 2025 - 16° Tappa: Poio>Mos. Castro de Herville

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udra ha scritto: martedì 9 settembre 2025, 18:08
nemecsek. ha scritto: martedì 9 settembre 2025, 17:58 quando si spacca la schiena qualcuno cadendo dalla bici poi piangemo
Signori, ricordatevi che i poliziotti prendono 2 milioni di lire al mese e rischiano la vita...
:diavoletto:
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Re: Vuelta 2025 - 16° Tappa: Poio>Mos. Castro de Herville

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Atlantic ha scritto: martedì 9 settembre 2025, 18:55
chinaski89 ha scritto: martedì 9 settembre 2025, 18:40
Liars75 ha scritto: martedì 9 settembre 2025, 17:20

Con questo ragionamento non sarebbero partiti né arrivati tutti i grandi giri dal primo del novecento ad ora
Bella cazzata, non c'era sempre una squadra sponsorizzata dal genocida in corsa.
Non è sponsorizzata dal governo israeliano. Non so perché i giornalisti raccontano sta balla
Questo lo sappiamo, i soldi ce li mette quell'altro esaltato amico di Bibi ma cambia nulla.
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Re: Vuelta 2025 - 16° Tappa: Poio>Mos. Castro de Herville

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PassistaScalatore ha scritto: martedì 9 settembre 2025, 19:14 Come se il fatto che il vertice mondiale del ciclismo stia consentendo da due anni alla squadra che porta con orgoglio il nome di uno Stato che perpetra massacri, deportazioni e un'operazione che ha i crismi del genocidio, di continuare a correre, mentre in pochi mesi è stata smantellata una squadra riconducibile ad uno Stato che sta conducendo sì una guerra, ma imparagonabile se andiamo a vedere le proporzioni di morti civili e i piani di diaspora sottintesi al crimine israeliano...e tutto questo è irrilevante nel fatto che sia stata scelta la Vuelta e il ciclismo?
E' il punto fondante.
Se non ci fosse questa anomalia in gruppo, ci sarebbero le bandiere a bordo strada. Fine.

Poi in Spagna, per varie ragioni, questo tema è molto sentito e anche il governo si è espresso chiaramente in tal senso.
E allora riescono ad organizzarsi per bloccare la corsa.
Evviva. Ci sono cose più importanti della corsa, adesso. E questo scandalo di Israele in gruppo è ora che venga affrontato, mai troppo tardi.

Si parla come se piova dal cielo questa protesta. C'è una squadra che porta il nome di Israele in gruppo. Non si parla di atleti israeliani, non si parla di un dirigente israeliano. Un'intera squadra che ora da pochi giorni ha tolto il nome dalle maglie, ma continua ad essere tale.

Se la Israel si ritirasse, le bandiere palestinesi sventolerebbero a bordo strada in massa, ma non ci sarebbe la ragione di cercare di bloccare la corsa. Perché sport tornerebbe a essere e non una maniera di ripulirsi di Isr che cerca tramite lo sport di rifarsi un'immagine e di normalizzare la sua esistenza come Stato suprematista.

Anche gli organizzatori della Vuelta con delicatezza lo hanno detto, ma quelli restano in gruppo.
Speriamo che fermino corse ben più importanti, lo dico a malincuore, così forse arriva il messaggio a quegli stronzi dell'UCI.
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Re: Vuelta 2025 - 16° Tappa: Poio>Mos. Castro de Herville

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Shuster ha scritto: martedì 9 settembre 2025, 19:24
nurseryman ha scritto: martedì 9 settembre 2025, 19:15 beh se interrompi o danneggi un lavoro dovresti essere chiamato a risarcire il proprietario dell'evento, in questo caso ASO
così come se danneggi un'auto, o una vetrina durante una manifestazione (se sei individuato tramite filmati o altre prove ) sei chiamato a risarcire il proprietario
Certo se te non sei in grado di far rispettare il regolare svolgimento della corsa son problemi tuoi ....
Se alla prima protesta volavano manghellate come ai tempi dei celerini volevo vedere se la cosa continuava, se tutto va bene saranno sempre i soliti a fare sta cosa...
Solo manganellate? come è umano lei, perché non qualche proiettile come al G8 di Genova?
Tanto poi si trova il modo di farla franca...
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Re: Vuelta 2025 - 16° Tappa: Poio>Mos. Castro de Herville

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PassistaScalatore ha scritto: martedì 9 settembre 2025, 19:27
Vingegaard ha dichiarato di comprendere perfettamente le ragioni, non è indignato di quello che sta capitando,
Mi sembrano solo dichiarazioni di facciata, se davvero Jonas fosse solidale si ritirebbe dalla Vuelta in maglia rossa, quello sì che avrebbe una risonanza globale.
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Re: Vuelta 2025 - 16° Tappa: Poio>Mos. Castro de Herville

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kreuziger80 ha scritto: martedì 9 settembre 2025, 21:49
PassistaScalatore ha scritto: martedì 9 settembre 2025, 19:27
Vingegaard ha dichiarato di comprendere perfettamente le ragioni, non è indignato di quello che sta capitando,
Mi sembrano solo dichiarazioni di facciata, se davvero Jonas fosse solidale si ritirebbe dalla Vuelta in maglia rossa, quello sì che avrebbe una risonanza globale.
Ma è ovvio, sono corridori non politici...
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2021:Larciano,Dwars,Turchia,Tour t16,Primus
2022:Lamarse,Vuelta t3-10,Japanc
2023 :FrecciaV,Giro t20,Vuelta(top5)
2024:MuscatC,Hageland,ZLM,Volta,Vuelta t8,Gooik
2025:Palma,Doubs,Giro t14,Occitanie, Tour t2,Prueba,La Poly,Toscana
rododendro
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Re: Vuelta 2025 - 16° Tappa: Poio>Mos. Castro de Herville

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PassistaScalatore ha scritto: martedì 9 settembre 2025, 19:48
rododendro ha scritto: martedì 9 settembre 2025, 19:42 A me non risulta che Romo e Planckaert fossero corridori della Israel, mi attengo strettamente al fattore ciclistico, ma anche se 300 ragazzi di Friday for future decidessero che una corsa non si fa quella corsa non si fa, a prescindere dalle ultra giustificabili motivazioni del caso in questione alla fine passerà l'idea che, per ottenere risonanza per le cause più nobili possibili, intanto si potrà impedire lo svolgimento di qualsiasi gara ciclistica, questo è il punto che volevo sottolineare in un forum di ciclismo..
Hai scelto il paragone più sbagliato, però usiamolo.
Se Friday for Future manifestasse contro una competizione del mezzo più ecologico in assoluto - dubbi su bici motorizzate a parte, ma anche in quel caso sarebbe elettrico - ...
non ci sarebbe nessuna giustificazione.
Grado di correlazione tra la protesta e l'evento: zero.

Qui sta correndo in gruppo una squadra che fa attivamente promozione e ricicla in ambiti positivi e degni come lo sport una nazione che sta attivamente procedendo ad archiviare l'esistenza di un intero popolo come un fatto relegato ai libri di storia.

La moderatezza con cui polizia, governo e organizzazione si stanno muovendo di concerto, decidendo di non implementare un'intensificarsi di controlli e prevenzione, credo derivi direttamente dalla coscienza dell'esistenza di un problema, calato a loro dall'alto dalle decisioni dell'UCI di non intervenire, e non vogliono rendersi corresponsabili con misure drastiche contro i manifestanti.

Ma le ragioni della protesta in un caso, quello a cui assistiamo, sono direttamente collegate a qualcosa che sta avvenendo nella corsa.
Nel tuo esempio o in tanti altri, diventa una mera ricerca di visibilità.
Che giustifica a quel punto l'intervento più rigido a garanzia del regolare svolgimento.
Friday for future eta un nome a caso di un organizzazione numerosa non volevo assolutamente metterli in mezzo anzi, ma qui come si parla apriti cielo chiuditi terra quindi basta, mi arrendo, l'unico dato certo è che ho sbagliato sicuramente ad intervenire, fate ciò che volete, corcate i manifestanti anzi corcate la Israel anzi tutti i corridori perché permettono alla Israel di correre, chiudete la Vuelta il mondiale il Lombardia e tutta la stagione World Tour 2026 così finalmente il mondo sarà pacificato, fine.
jumbo
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Re: Vuelta 2025 - 16° Tappa: Poio>Mos. Castro de Herville

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Qualcuno dice che fermare la Vuelta fa avere più risonanza alla protesta.

Oggi salvo che su questo forum, non ho letto o sentito da nessuna parte la notizia della protesta durante la tappa.
Magari in Spagna ha avuto più rilevanza, ma penso che l'idea fosse di una rilevanza più ampia.
Fiammingo
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Re: Vuelta 2025 - 16° Tappa: Poio>Mos. Castro de Herville

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Road Runner
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Re: Vuelta 2025 - 16° Tappa: Poio>Mos. Castro de Herville

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Salvatore77 ha scritto: martedì 9 settembre 2025, 17:00 Un nuovo modo di concepire il ciclismo. Cioè si corre e all'improvviso la tappa può finire.
 
L'hanno fatto in onore di Stefano Benni !!
 
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Re: Vuelta 2025 - 16° Tappa: Poio>Mos. Castro de Herville

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L'UCI dovrebbe intervenire e forzare il cambio di proprietà alla Israel per motivi di forza maggiore, altrimenti non si corre più, il problema è che chiaramente ci sarebbero reazioni dure contro tale decisione da parte della politica internazionale che ancora si ostina a non prendere provvedimenti contro Israele. E ovviamente di mezzo ci vanno i corridori che non hanno colpe, compresi quelli che non sono nemmeno nella Israel ma che sono stati buttati per terra da degli idioti.
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Re: Vuelta 2025 - 16° Tappa: Poio>Mos. Castro de Herville

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jumbo ha scritto: martedì 9 settembre 2025, 22:38 Qualcuno dice che fermare la Vuelta fa avere più risonanza alla protesta.

Oggi salvo che su questo forum, non ho letto o sentito da nessuna parte la notizia della protesta durante la tappa.
Magari in Spagna ha avuto più rilevanza, ma penso che l'idea fosse di una rilevanza più ampia.
In Spagna dove vivo è in prima pagina ovunque. Qui le proteste di piazza hanno obbligato un Sanchez estremamente titubante a prendere misure forti, anche se non ancora complete, con Israele. Ma per la sensibilità di oggi anti manifestanti, anche Ghandi sarebbe un criminale e la non violenza terrorismo.

Risposta, le manifestazioni propal in Spagna stanno ottenendo risultati e sono un successo enorme.
Bozzelli
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Re: Vuelta 2025 - 16° Tappa: Poio>Mos. Castro de Herville

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Antares ha scritto: martedì 9 settembre 2025, 20:30
chinaski89 ha scritto: martedì 9 settembre 2025, 18:39 Visibilità. Ne parlano in molti ovunque. Sti gran cazzi della Vuelta, se serve a dare un 2% di visibilità in più allo schifo che stanno perpetuando i genocidi possono pure saltare tutte le prossime tappe che va benissimo
Questa naturalmente è una tua legittima opinione che altri, altrettanto legittimamente, possono non condividere.

Io vorrei vedere la fine dello schifo a Gaza e in qualunque altra parte del mondo vi siano conflitti animati dalle ragioni più subdole e becere. Rivendico però anche il sacrosanto diritto a godermi una corsa ciclistica senza che qualcuno debba per forza far vedere che ce l'ha più duro dell'altro, coinvolgendo anche corridori che magari sono pure d'accordo coi motivi della protesta. Altrimenti vale tutto, cominciamo ad impedire anche agli onesti lavoratori comuni di fare il proprio mestiere e gli spieghiamo come arrivare a fine mese in maniera alternativa.

Poi vabbé, ovvio che servirebbero un po' di "metodi medievali" ma andrebbero riservati soprattutto a quella manica di farabutti che tiene in scacco il mondo da decenni e decenni. Loro saranno sempre in cima alla lista delle "pulizie", senza né distinzione di pelle o bandiera.
:clap: :cincin:
La mente è come un paracadute... funziona solo se si apre! :cincin:
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Re: Vuelta 2025 - 16° Tappa: Poio>Mos. Castro de Herville

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Bozzelli ha scritto: mercoledì 10 settembre 2025, 8:56
Antares ha scritto: martedì 9 settembre 2025, 20:30
chinaski89 ha scritto: martedì 9 settembre 2025, 18:39 Visibilità. Ne parlano in molti ovunque. Sti gran cazzi della Vuelta, se serve a dare un 2% di visibilità in più allo schifo che stanno perpetuando i genocidi possono pure saltare tutte le prossime tappe che va benissimo
Questa naturalmente è una tua legittima opinione che altri, altrettanto legittimamente, possono non condividere.

Io vorrei vedere la fine dello schifo a Gaza e in qualunque altra parte del mondo vi siano conflitti animati dalle ragioni più subdole e becere. Rivendico però anche il sacrosanto diritto a godermi una corsa ciclistica senza che qualcuno debba per forza far vedere che ce l'ha più duro dell'altro, coinvolgendo anche corridori che magari sono pure d'accordo coi motivi della protesta. Altrimenti vale tutto, cominciamo ad impedire anche agli onesti lavoratori comuni di fare il proprio mestiere e gli spieghiamo come arrivare a fine mese in maniera alternativa.

Poi vabbé, ovvio che servirebbero un po' di "metodi medievali" ma andrebbero riservati soprattutto a quella manica di farabutti che tiene in scacco il mondo da decenni e decenni. Loro saranno sempre in cima alla lista delle "pulizie", senza né distinzione di pelle o bandiera.
:clap: :cincin:
Esatto! Il mantra "Vuoi mettere va Vuelta con un genocidio?" può essere appunto adattato a ciclo infinito visto che ogni attività umana quotidiana è meno importante di un genocidio. Poi magari i manifestanti che ti hanno bloccato le vie di accesso al tuo posto di lavoro, terminata l'azione contro il potere egemone, tornano a casa e per svagarsi usufruiscono dei servizi degli appena rinnovati abbonamenti di Disney +, Amazon Prime, Netflix, Uber eats etc.
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Re: Vuelta 2025 - 16° Tappa: Poio>Mos. Castro de Herville

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Siamo tutti concordi, spero, che ciò che sta accadendo sia disumano, paragonabile ai peggiori crimini dei secoli scorsi. Però non vedo questa reazione come qualcosa che possa portare a delle conseguenze anzi stiamo creando dei precedenti. Io contatto regolarmente gente che è alla Vuelta, che ha paura di correre e di essere buttata a terra (perchè una volta sono delle escoriazioni, un'altra volta può finire ben peggio), gente che viene accerchiata senza alcuna colpa. A cosa porterà tutto ciò? E cosa diremmo se poi a bloccare la strada diventeranno movimenti meno nobili?
Soffrire, cadere, rialzarsi, vincere. Questo è il vocabolario del ciclismo e della vita
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Re: Vuelta 2025 - 16° Tappa: Poio>Mos. Castro de Herville

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bartoli ha scritto: mercoledì 10 settembre 2025, 11:29 Siamo tutti concordi, spero, che ciò che sta accadendo sia disumano, paragonabile ai peggiori crimini dei secoli scorsi. Però non vedo questa reazione come qualcosa che possa portare a delle conseguenze anzi stiamo creando dei precedenti. Io contatto regolarmente gente che è alla Vuelta, che ha paura di correre e di essere buttata a terra (perchè una volta sono delle escoriazioni, un'altra volta può finire ben peggio), gente che viene accerchiata senza alcuna colpa. A cosa porterà tutto ciò? E cosa diremmo se poi a bloccare la strada diventeranno movimenti meno nobili?
però i fatti parlano. Grazie a proteste clamorose in Spagna, non solo nella Vuelta ma in ogni evento che vede implicato Israele (concerti di musica, partite di Basket ecc.), il governo ha dovuto prendere decisioni dure verso Israele dopo aver tergiversato per mesi. In Spagna c'è un governo che si dice progressista, a differenza dell'Italia deve dare qualche risposta ai movimenti progressisti che scendono in pazza. Fare pressione serve e serve tanto.

Comunque capisco il fastidio ma con il vostro modo di ragionare, la non violenza (forma di resistenza in cui sempre ho creduto, essendo pacifista e non contemplando l'uso della violenza) diventa impossibile. Le manifestazioni pro palestina sono state in Spagna tutte pacifice, non hanno mai aggredito nessuno, seguono i principi della non violenza di Ghandi, se neanche così vi basta non so cosa dire? Anche le cadute alla Vuelta sono stati incidenti, i manifestanti non hanno spinto volontariamente nessuno. Se i metodi della non violenza (scioperi, bloccare strade e manifestazioni) diventano impossibili e criminali, non resta nulla per lottare. Finiamo a fare i flash mob che non servono a una mazza e non interessano a nessuno. Ripeto con il vostro modo di ragionare, quasi tutte le figure del XX secolo che oggi veneriamo sarebbero stati criminali e un Mandela si meritava il carcere.

E se diventano movimenti meno nobili? c'è il sacrosanto diritto di prendere le distanze da movimenti poco nobili, un movimento razzista. Ma per ora succede il contrario in tutta europa, tolleranza totale con ultras, movimenti fascistoidi, manifestazioni sovraniste e botte da orbi a lavoratori, ecologisti, manifestanti per diritti.

Qui in Spagna Vox ha organizzato in una cittadina un pogrom anti migranti e hanno arrestato una sola persona, poi subito rilasciata. Al contrario, hanno dato anni di carcere a sindicalisti che hanno bloccato l'ingresso a una pasticceria che aveva licenziato una donna incinta. La polizia spagnola non brilla certo per rispetto dei diritti dei migranti, dei lavoratori e dei manifestanti, siamo (ormai la considero casa mia) un paese con alle spalle una lunga dittatura che ha utilizzato la polizia come arma di repressione e terrore. Dire che c'è tolleranza verso i movimenti nobili e non verso quelli meno nobili è invertire la realtà europea.
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Re: Vuelta 2025 - 16° Tappa: Poio>Mos. Castro de Herville

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ciclistapazzo ha scritto: mercoledì 10 settembre 2025, 11:43
bartoli ha scritto: mercoledì 10 settembre 2025, 11:29 Siamo tutti concordi, spero, che ciò che sta accadendo sia disumano, paragonabile ai peggiori crimini dei secoli scorsi. Però non vedo questa reazione come qualcosa che possa portare a delle conseguenze anzi stiamo creando dei precedenti. Io contatto regolarmente gente che è alla Vuelta, che ha paura di correre e di essere buttata a terra (perchè una volta sono delle escoriazioni, un'altra volta può finire ben peggio), gente che viene accerchiata senza alcuna colpa. A cosa porterà tutto ciò? E cosa diremmo se poi a bloccare la strada diventeranno movimenti meno nobili?
però i fatti parlano. Grazie a proteste clamorose in Spagna, non solo nella Vuelta ma in ogni evento che vede implicato Israele (concerti di musica, partite di Basket ecc.), il governo ha dovuto prendere decisioni dure verso Israele dopo aver tergiversato per mesi. In Spagna c'è un governo che si dice progressista, a differenza dell'Italia deve dare qualche risposta ai movimenti progressisti che scendono in pazza. Fare pressione serve e serve tanto.

Comunque capisco il fastidio ma con il vostro modo di ragionare, la non violenza (forma di resistenza in cui sempre ho creduto, essendo pacifista e non contemplando l'uso della violenza) diventa impossibile. Le manifestazioni pro palestina sono state in Spagna tutte pacifice, non hanno mai aggredito nessuno, seguono i principi della non violenza di Ghandi, se neanche così vi basta non so cosa dire? Anche le cadute alla Vuelta sono stati incidenti, i manifestanti non hanno spinto volontariamente nessuno. Se i metodi della non violenza (scioperi, bloccare strade e manifestazioni) diventano impossibili e criminali, non resta nulla per lottare. Finiamo a fare i flash mob che non servono a una mazza e non interessano a nessuno. Ripeto con il vostro modo di ragionare, quasi tutte le figure del XX secolo che oggi veneriamo sarebbero stati criminali e un Mandela si meritava il carcere.

E se diventano movimenti meno nobili? c'è il sacrosanto diritto di prendere le distanze da movimenti poco nobili, un movimento razzista. Ma per ora succede il contrario in tutta europa, tolleranza totale con ultras, movimenti fascistoidi, manifestazioni sovraniste e botte da orbi a lavoratori, ecologisti, manifestanti per diritti.

Qui in Spagna Vox ha organizzato in una cittadina un pogrom anti migranti e hanno arrestato una sola persona, poi subito rilasciata. Al contrario, hanno dato anni di carcere a sindicalisti che hanno bloccato l'ingresso a una pasticceria che aveva licenziato una donna incinta. La polizia spagnola non brilla certo per rispetto dei diritti dei migranti, dei lavoratori e dei manifestanti, siamo (ormai la considero casa mia) un paese con alle spalle una lunga dittatura che ha utilizzato la polizia come arma di repressione e terrore. Dire che c'è tolleranza verso i movimenti nobili e non verso quelli meno nobili è invertire la realtà europea.
:clap:
Complimenti per l'esposizione.
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Re: Vuelta 2025 - 16° Tappa: Poio>Mos. Castro de Herville

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ciclistapazzo ha scritto: mercoledì 10 settembre 2025, 11:43
bartoli ha scritto: mercoledì 10 settembre 2025, 11:29 Siamo tutti concordi, spero, che ciò che sta accadendo sia disumano, paragonabile ai peggiori crimini dei secoli scorsi. Però non vedo questa reazione come qualcosa che possa portare a delle conseguenze anzi stiamo creando dei precedenti. Io contatto regolarmente gente che è alla Vuelta, che ha paura di correre e di essere buttata a terra (perchè una volta sono delle escoriazioni, un'altra volta può finire ben peggio), gente che viene accerchiata senza alcuna colpa. A cosa porterà tutto ciò? E cosa diremmo se poi a bloccare la strada diventeranno movimenti meno nobili?
Anche le cadute alla Vuelta sono stati incidenti, i manifestanti non hanno spinto volontariamente nessuno. Finiamo a fare i flash mob che non servono a una mazza e non interessano a nessuno.
Questa parte però non è vera. Dal momento che entri in strada mentre passa una corsa commetti un atto di violenza. Per me riconoscere i conflitti non significa giustificare il pericolo per chi non c’entra nulla. E sinceramente ho un po' di paura anche io ad andare alle prossime corse perchè non sappiamo che piega potrebbe prendere tutto questo
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Re: Vuelta 2025 - 16° Tappa: Poio>Mos. Castro de Herville

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E specifico che per me è lo stesso quando un cretino corre dietro a un corridore sulle salite, non solo per i fatti che hanno portato alle cadute di Petilli e Romo o alla quasi caduta di gruppo a Napoli
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Re: Vuelta 2025 - 16° Tappa: Poio>Mos. Castro de Herville

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bartoli ha scritto: mercoledì 10 settembre 2025, 11:52
ciclistapazzo ha scritto: mercoledì 10 settembre 2025, 11:43
bartoli ha scritto: mercoledì 10 settembre 2025, 11:29 Siamo tutti concordi, spero, che ciò che sta accadendo sia disumano, paragonabile ai peggiori crimini dei secoli scorsi. Però non vedo questa reazione come qualcosa che possa portare a delle conseguenze anzi stiamo creando dei precedenti. Io contatto regolarmente gente che è alla Vuelta, che ha paura di correre e di essere buttata a terra (perchè una volta sono delle escoriazioni, un'altra volta può finire ben peggio), gente che viene accerchiata senza alcuna colpa. A cosa porterà tutto ciò? E cosa diremmo se poi a bloccare la strada diventeranno movimenti meno nobili?
Anche le cadute alla Vuelta sono stati incidenti, i manifestanti non hanno spinto volontariamente nessuno. Finiamo a fare i flash mob che non servono a una mazza e non interessano a nessuno.
Questa parte però non è vera. Dal momento che entri in strada mentre passa una corsa commetti un atto di violenza. Per me riconoscere i conflitti non significa giustificare il pericolo per chi non c’entra nulla. E sinceramente ho un po' di paura anche io ad andare alle prossime corse perchè non sappiamo che piega potrebbe prendere tutto questo
No, questo non è vero.

1)Bloccare le strade è il metodo chiave della non violenza ed è quello che faceva spessissimo Gandhi.
2) Molti manifestanti non conoscono le corse di bici e non commettono violenza, ma a causa dell'ignoranza hanno compartamenti che potenzialmente possono causare rischi.

Falsa anche la considerazione finale. Che piega? In Spagna è da più di un anno che si manifesta pro Palestina. Nelle università hanno occupato (io lavoro in università) e in un anno non c'è stato nessun caso di violenza, nessun alunno o professore è stato aggredito, ma alcuni sono stati aggrediti o condannati con richieste di pene terribili. Lo stesso nel Basket, ogni volta che una squadra Israeliana viene a giocare in Spagna organizzano manifestazioni e il palazzetto diventa teatro di contestazione, ma nessuna squadra Israeliana è stata aggredita fisicamente. è un movimento ben organizzato e non ha dato nessun sintomo di voler passare all'uso della violenza. E in Spagna sappiamo bene la differenza tra manovimenti non violenti e movimenti violenti, anche per il passato del terrorismo politico.
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Re: Vuelta 2025 - 16° Tappa: Poio>Mos. Castro de Herville

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bartoli ha scritto: mercoledì 10 settembre 2025, 11:53 E specifico che per me è lo stesso quando un cretino corre dietro a un corridore sulle salite, non solo per i fatti che hanno portato alle cadute di Petilli e Romo o alla quasi caduta di gruppo a Napoli
però decidi o sono cretini quei pochi manifestanti (tra i molti) che non capendo come funziona una corsa di bici hanno comportamenti pericolosi (e non è sempre bloccare la strada, per esempio nella crono a squadre lo hanno fatto bene, senza rischi effettivi, ma quando i corridori potevano vederli da lontano), come sono cretini quelli che inseguono i ciclisti in salita e allora sono anche d'accordo, o sono violenti e allora non sono d'accordo, perchè non è violento neanche il tipo che corre vestito di dinosauro dietro a un ciclista e lo fa cadere, è stupido.
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Re: Vuelta 2025 - 16° Tappa: Poio>Mos. Castro de Herville

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bartoli ha scritto: mercoledì 10 settembre 2025, 11:52
ciclistapazzo ha scritto: mercoledì 10 settembre 2025, 11:43
bartoli ha scritto: mercoledì 10 settembre 2025, 11:29 Siamo tutti concordi, spero, che ciò che sta accadendo sia disumano, paragonabile ai peggiori crimini dei secoli scorsi. Però non vedo questa reazione come qualcosa che possa portare a delle conseguenze anzi stiamo creando dei precedenti. Io contatto regolarmente gente che è alla Vuelta, che ha paura di correre e di essere buttata a terra (perchè una volta sono delle escoriazioni, un'altra volta può finire ben peggio), gente che viene accerchiata senza alcuna colpa. A cosa porterà tutto ciò? E cosa diremmo se poi a bloccare la strada diventeranno movimenti meno nobili?
Anche le cadute alla Vuelta sono stati incidenti, i manifestanti non hanno spinto volontariamente nessuno. Finiamo a fare i flash mob che non servono a una mazza e non interessano a nessuno.
Questa parte però non è vera. Dal momento che entri in strada mentre passa una corsa commetti un atto di violenza. Per me riconoscere i conflitti non significa giustificare il pericolo per chi non c’entra nulla. E sinceramente ho un po' di paura anche io ad andare alle prossime corse perchè non sappiamo che piega potrebbe prendere tutto questo
La stessa violenza che commette uno che posteggai in divieto di sosta davanti la bar per fare colazione...pero in quel caso strano, non ho mai sentito di prenderlo a manganellate...forse perche mediamente tutti ci identifichiamo nell'automobilista che lascia "un minutino" l'auto..
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Re: Vuelta 2025 - 16° Tappa: Poio>Mos. Castro de Herville

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Poi anche a me dispiace per questa situazione e anche per la situazione che vivono i ciclisti, ma se volete dare la colpa a qualcuno datela interamente all'UCI che permette a una squadra che si chiama Israel e con un proprietario amico del governo Israeliano di correre come se in Palestina non succedesse nulla, il tutto aggravato dalla comparazione con la Russia. E la scusa che Israele non sarebbe un paese invasore come la Russia, ma avrebbe reagito a un attentato è dimenticarsi 70 anni di storia.
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Re: Vuelta 2025 - 16° Tappa: Poio>Mos. Castro de Herville

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Fiammingo ha scritto: mercoledì 10 settembre 2025, 12:13
bartoli ha scritto: mercoledì 10 settembre 2025, 11:52
ciclistapazzo ha scritto: mercoledì 10 settembre 2025, 11:43
Anche le cadute alla Vuelta sono stati incidenti, i manifestanti non hanno spinto volontariamente nessuno. Finiamo a fare i flash mob che non servono a una mazza e non interessano a nessuno.
Questa parte però non è vera. Dal momento che entri in strada mentre passa una corsa commetti un atto di violenza. Per me riconoscere i conflitti non significa giustificare il pericolo per chi non c’entra nulla. E sinceramente ho un po' di paura anche io ad andare alle prossime corse perchè non sappiamo che piega potrebbe prendere tutto questo
La stessa violenza che commette uno che posteggai in divieto di sosta davanti la bar per fare colazione...pero in quel caso strano, non ho mai sentito di prenderlo a manganellate...forse perche mediamente tutti ci identifichiamo nell'automobilista che lascia "un minutino" l'auto..
Vengo dalla città dei parcheggi in doppia fila..
Scherzi a parte, io non auguro nè augurerò manganellate, però concedetemi un po' di empatia nei confronti di chi organizza l'evento e chi ne è partecipe e che, per colpe non loro, ora si trovano in una situazione quantomeno spiacevole. Allo stesso tempo ho molto timore per ottobre e sto cercando di capire se potrò interrompere il mio contratto
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Re: Vuelta 2025 - 16° Tappa: Poio>Mos. Castro de Herville

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ciclistapazzo ha scritto: mercoledì 10 settembre 2025, 11:57
bartoli ha scritto: mercoledì 10 settembre 2025, 11:52
ciclistapazzo ha scritto: mercoledì 10 settembre 2025, 11:43
Anche le cadute alla Vuelta sono stati incidenti, i manifestanti non hanno spinto volontariamente nessuno. Finiamo a fare i flash mob che non servono a una mazza e non interessano a nessuno.
Questa parte però non è vera. Dal momento che entri in strada mentre passa una corsa commetti un atto di violenza. Per me riconoscere i conflitti non significa giustificare il pericolo per chi non c’entra nulla. E sinceramente ho un po' di paura anche io ad andare alle prossime corse perchè non sappiamo che piega potrebbe prendere tutto questo
2) Molti manifestanti non conoscono le corse di bici e non commettono violenza, ma a causa dell'ignoranza hanno compartamenti che potenzialmente possono causare rischi.
Posso dire che questa cosa mi provoca una grassa risata? Non ci vuole Einstein per capire che attraversare mentre passa la corsa è una situazione che mette a rischio entrambe le parti. Se poi Petilli per il solo post in cui chiede un po' più di attenzione viene insultato direi che forse non è solo ignoranza ma anche inciviltà
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Re: Vuelta 2025 - 16° Tappa: Poio>Mos. Castro de Herville

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Le invasioni sul percorso di gara vanno gestite per quello che sono, problemi di ordine pubblico.
Come si sarebbe dovuto fare per quegli straccioni notav.
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Re: Vuelta 2025 - 16° Tappa: Poio>Mos. Castro de Herville

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galliano ha scritto: martedì 9 settembre 2025, 21:29 Questo lo sappiamo, i soldi ce li mette quell'altro esaltato amico di Bibi ma cambia nulla.
Come non cambia nulla?
Son soldi di un privato non dello stato d Israele
Non t seguo
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