lemond ha scritto: ↑giovedì 18 settembre 2025, 21:24
luketaro ha scritto: ↑giovedì 18 settembre 2025, 21:17
lemond ha scritto: ↑giovedì 18 settembre 2025, 17:41
È spettacolare, ma è indubbio che abbia snaturato il gioco, addirittura sono talebano come il mitico Sergio Tavcar che riguardo il basket vorrebbe l' abolizione del tiro da tre e propenderei per battuta con i piedi per terra! È indubbio che a livello di spettacolo è migliore il volley femminile. Proposte oltre alla mia? Alzare la rete onde favorire le difese? Possibilità di schierare il doppio libero? Oppure mantenendo la battuta in salto possibilità di murarla? L' incongruenza è che la velocità media delle schiacciate è inferiore a quella delle battute. E le prime posso murarle, le seconde no.
Pensare che il volley maschile abbia raggiunto velocità troppo alte per le dimensioni del campo è una posizione che può anche essere condivisibile (se possibile, opterei per palloni meno aerodinamici).
Dire però che in questo mondiale stiamo assistendo a svariati risultati sorprendenti perché è in corso una rivoluzione del gioco proprio no. Primo perché la rivoluzione c'è già stata, e secondo perché in tanti altri mondiali recenti i favoriti hanno puntualmente mantenuto le aspettative quando tirare cannonate da fondo campo già era la normalità.
By Gimbatbu
La realtà è che tutti hanno imparato la lezione. I turchi hanno in campo un opposto di 2.11, i finlandesi un alzatore di 2.05 che quando gli capita tira una seconda come un martello. Se si vuole che questo sport non diventi una serie di numeri circensi come accade nell' NBA dove tirano da tre a momenti pure quelli del pubblico un correttivo sarà necessario trovarlo altrimenti bisognerà tra un po' seguirlo in slow motion perché la palla non la vedi più.
Perdonami Gimba, ma sei partito dall'idea che il problema sia la battuta al salto, passando poi al fatto (molto più generale) che la componente fisica stia soverchiando quella tecnica.
Entrambe le cose possono essere vere, ma:
- è questione non di oggi (vedi semifinale Rio 2016, gli Usa avevano praticamente già vinto, ci hanno salvato le battute di Zaytsev), e che mi sembra da estendere a tutti gli sport, e questo suggerisce che forse bisogna un po' rassegnarsi;
- piuttosto, il fatto che si giochi sempre più a "vince chi tira più forte" ha già prodotto anche interessanti risposte, a livello tecnico e non regolamentare, vale a dire il ritorno di giocatori o squadre che tornano a puntare forte sulla tecnica individuale o, per le squadre, su muro e organizzazione difensiva (la squadra polacca che vince ChampionLeague con Semeniuk e Sliwka, bande infinitamente più complete e ordinate di un Leon o un Leal; la Francia campione olimpica; nel suo piccolo il Giappone, quei maledetti pokemon che a momenti ci fanno il culo a strisce lo scorso anno a Parigi non lasciando cadere nulla; noi stessi con Lavia - dio, quanto ci manca...)
- invece, le modifiche regolamentari, quelle sì rischiano di snaturare il gioco: ricordo un esperimento qualche anno fa (era il mondiale per club?), per allungare gli scambi obbligo che il primo attacco debba essere da seconda linea (statisticamente più difendibili). Risultato: una caterva di muri a tre già piazzati sul povero opposto, in sottofondo il jingle della pubblicità "ti piace vincere facile", attaccanti frustrati e pubblico che sbuffa
- ecatombe di squadre favorite? Mah, non sono riuscito a seguire granché finora e non conosco nel dettaglio le situazioni contingenti (oh, è sport... può capitare), ma direi prima di tutto che è l'anno post-olimpico, in cui molti tendono a ricostruire e fare esperimenti