castelli ha scritto: ↑martedì 30 settembre 2025, 19:38
Pantani the best ha scritto: ↑martedì 30 settembre 2025, 17:29
castelli ha scritto: ↑martedì 30 settembre 2025, 12:41
secondo me se un atleta si porta a casa 100 mila euro al mese con un bel contratto non ha senso alzare polveroni. quindi nell'eventuale dubbio se ne stanno muti tutti.
qui non è in discussione se vinge o pogi siano forti. qui è in discussione questa straripante superiorità e questo pieno controllo della prestazione.
la fuga di pantani sul galibier contro il solo ulirich e una decina di atleti di secondo piano fu di 43 km (mi pare di ricordare).
si gridò al miracolo.
qui abbiamo uno che parte ai -100 di una gara di un giorno e distrugge tutti.
Mica si gridò al miracolo per la fuga in sé ma per la proporzione del distacco.
Dopo i Pirenei tutti erano consapevoli che quella versione di Ulrich fosse lontana parente rispetto a quella che solo 12 mesi prima vinse il Tour con una superiorità che non sfigura neache con quella avuta da Pogacar nel Tour 2024, ma nessuno si sarebbe immaginato un tracollo del genere.
I quasi 50 chilometri di fuga di Pantani all'interno del percorso finale di quella tappa erano fattibili anche senza il senno del poi, e lo divennero ancora di più grazie all'aiuto dei Kelme che trovò strada facendo, determinante soprattutto nel tratto di falsopiano tra la discesa del Galibier e la salita di Les Deux Alpes.
determinante per il distacco fu la cotta di ullrich ma tutti sottolinearono l'impresa di pantani in primo luogo.
appunto il fatto che abbia trovato la kelme (lo dici tu) sottolinea la difficoltà della cosa se fatta da solo.
comunque quella di pantani venne catalogato come attacco coraggioso da lontano/leggendario.
quello di pogi è un attacco di pura potenza a 100 km di distanza in una gara di un giorno dove tutti sono preparati e freschi.
a casa mia un attacco del genere ha un coefficiente tecnico di difficoltà ben maggiore.
traduzione: togliere di ruota l'intera creme mondiale del ciclismo attaccandoli a km 100 è una cosa straodinaria all'interno delle imprese straodinarie del ciclismo.
No ma non volevo mettere in dubbio che in termini di portata dell'impresa mondiale 2025 di Pogacar > tappa di Les Deux Alpes 1998 di Pantani.
Anzi io penso che Pogacar nell'ultimo biennio ci abbia talmente abituato a questo tipo di imprese che ormai non si grida neanche più al miracolo, ergo, ci si sta assuefando.
Lo scorso anno nel mondiale di Zurigo ero veramente scioccato, proprio perché non avrei mai pensato di veder portare a compimento una fuga del genere all'interno di un mondiale, a maggior ragione con lo status di netto favorito.
In questa edizione al netto anche della questione incognita sulle sue condizioni dopo la cronometro, proprio perché c'è già stato Zurigo 2024 non sono rimasto così scioccato.
Tornando a Les Deux Alpes, io penso che quel giorno Pantani era nettamente superiore alla concorrenza in salita che sarebbe riuscito a vincere facilmente quella tappa anche qualora tra discesa del Galibier e successivo tratto di falsopiano non avesse ricevuto alcun aiuto.
Nei soli 4.5 km finali del Galibier ha dato quasi 3 minuti ad Ullrich e Julich, e negli ultimi 9 km circa sulla salita tutt'altro che dura di Les Deux Alpes tralasciando un Ullrich ormai andato definitivamente alla deriva, a Julich inflisse ulteriori 2 minuti.
Quel giorno nella somma tra Galibier e Les Deux Alpes fu Escartin il corridore più vicino a Pantani, e se in cima al Galibier non sappiamo il suo distacco da Pantani perché non immortalato dalle telecamere (ma sappiamo che Pantani dopo lo scatto in poche centinaia di metri lo riprese e lo lasciò subito al proprio destino), mentre nella salita finale di Les Deux Alpes anche Escartin si prese 2 minuti, e parliamo di uno dei migliori scalatori della seconda metà degli anni 90, uno che tra 97 e 98 arrivò due volte secondo alla Vuelta, e che al Tour 99 finì sul podio dopo una grande impresa sui Pirenei, piazzamento che andò a migliorare il quinto posto del Tour 97.
E probabilmente Escartin anche in quel Tour 98 senza quel successivo ritiro per protesta di tutti i team spagnoli si sarebbe già potuto giocare un posto sul podio a fine Tour.
Eppure in salita al cospetto di Pantani sembrava un pivellino.
Lo strapotere di Pantani in salita al Tour 98, complice anche il ritiro in blocco dei Festina dopo lo scandalo iniziale che vide coinvolto il loro massaggiatore, è stato sicuramente uno dei più accentuati nella storia del Tour.
A Plateau de Beille accusò un momento di difficoltà attorno a metà salita, ed in generale quel giorno la sua azione non fu brillante, eppure all'arrivo diede oltre 1'30 al gruppetto degli inseguitori.
Se a Plateau de Beille avesse avuto la stessa brillantezza della successiva tappa di Les Deux Alpes avrebbe dato al gruppo Ullrich-Julich oltre 3 minuti, ma forse anche 4.
Zavoli; "Lei sarebbe Pantani, come per esempio Coppi fu Coppi, se avesse osservato alla lettera quella dieta?"
Pantani; "No io credo che ogni tanto bisognerebbe bere anche il vino non solo il pane e l'acqua. Però credo che l'importante nello sport, che deve essere anche uno specchio della vita di chi ti guarda, di avere delle regole e rispettarle queste regole"