luketaro ha scritto: ↑martedì 30 settembre 2025, 9:10
La vuelta non ha colmato alcun gap col giro, ma ha comunque guadagnato molto terreno. Oggi è il gt di ripiego, una volta non era manco quello.
Ma una volta quando?
Quando i vincitori si chiamavano Lucho Herrera, Sean Kelly o Pedro Delgado?
Luketà, dai retta a me, dedicati al latino, che è meglio.
Tranchée d'Arenberg ha scritto: ↑lunedì 29 settembre 2025, 21:32
Rispetto all'epoca di Francisco Franco è sicuramente cresciuta, ma negli ultimi 25-30 anni è rimasta esattamente dov'era. L'avvento del WT non ha portato nessun beneficio.
lucks83 ha scritto: ↑domenica 28 settembre 2025, 12:51
Bomby ha scritto: ↑domenica 28 settembre 2025, 12:45
Noi invece abbiamo un bacino che si sta restringendo sempre più e in certi casi si lavora pure male... Chiaro che non puoi avere i numeri dei bei tempi, che in proporzione ci sono altri che sono cresciuti, ma sono anni che noi produciamo poco o niente (di grazia che ci sono Milan e Ganna).
Tra l'altro mi chiedo: quali sono i motivi principali di questo inaridimento del bacino?
Io credo che i costi di ingresso (bici e attrezzatura) scoraggino parecchi ragazzi, oltre al fatto che le strade sono pericolose e tanti non si fidano a mettere i propri figli in strada.
Altre cause?
problemi esorbitanti per gli organizzatori per allestire squadre e corse
e non parlo di problemi solo economici
ma soprattutto burocratici (sicurezza, medici, autorizzazioni, assunzione di responsabilità etc etc etc) scoraggiano chiunque sano di cervello ad allestire una squadra o una corsa
poi ci sono alcuni malati (o appassionati che ancora credono in questo sport) che ancora ci riescono; ma in futuro saranno sempre di meno
Saint Gervais - Sestriere 1992
unforgettable memories
lucks83 ha scritto: ↑domenica 28 settembre 2025, 12:51
Bomby ha scritto: ↑domenica 28 settembre 2025, 12:45
Noi invece abbiamo un bacino che si sta restringendo sempre più e in certi casi si lavora pure male... Chiaro che non puoi avere i numeri dei bei tempi, che in proporzione ci sono altri che sono cresciuti, ma sono anni che noi produciamo poco o niente (di grazia che ci sono Milan e Ganna).
Tra l'altro mi chiedo: quali sono i motivi principali di questo inaridimento del bacino?
Io credo che i costi di ingresso (bici e attrezzatura) scoraggino parecchi ragazzi, oltre al fatto che le strade sono pericolose e tanti non si fidano a mettere i propri figli in strada.
Altre cause?
e ti pare poco? Basta e avanza per far perdere ogni velleità anche ai più appassionati. Oggi la gente , con l'arrivo dell'inverno, non tira la fine del mese. E con l'odio che si sente in giro per i ciclisti...
Tranchée d'Arenberg ha scritto: ↑lunedì 29 settembre 2025, 21:32
Rispetto all'epoca di Francisco Franco è sicuramente cresciuta, ma negli ultimi 25-30 anni è rimasta esattamente dov'era. L'avvento del WT non ha portato nessun beneficio.
tra il 1980 e il 2005 la vuelta ha avuto una media di 5 (10 su 10 nel 2004!) spagnoli in top10 e 10 in top20. Negli ultimi 10 anni la media è stata di 2 spagnoli in top10 (0 su 12 quest'anno) e 5 in top20.
È stato aperto un topic sulla Vuelta. Non è che gli altri sono diventati buoni , sono gli spagnoli ad essere peggiorati. Poi Mas era infortunato, Carlos Rodriguez non sta bene. Ma manca il movimento che crea le seconde fasce.
luketaro ha scritto: ↑martedì 30 settembre 2025, 20:33
Tranchée d'Arenberg ha scritto: ↑lunedì 29 settembre 2025, 21:32
Rispetto all'epoca di Francisco Franco è sicuramente cresciuta, ma negli ultimi 25-30 anni è rimasta esattamente dov'era. L'avvento del WT non ha portato nessun beneficio.
tra il 1980 e il 2005 la vuelta ha avuto una media di 5 (10 su 10 nel 2004!) spagnoli in top10 e 10 in top20. Negli ultimi 10 anni la media è stata di 2 spagnoli in top10 (0 su 12 quest'anno) e 5 in top20.
Luketà, ma come possiamo far entrare in quella tua testolina il concetto che questo dipende dal calo del numero di praticanti che ha avuto la Spagna?
Nel primo Tour di Contador ne misero addirittura 6 in top-10. SEI. Al Tour, non alla Vuelta.
Avevano molti più corridori, avevano molte più squadre, ottenevano molti più risultati.
Se a te nomi come Angel Arroyo, Marino Lejarreta, Alberto Fernandez, Anselmo Fuerte, Melchor Mauri, José Maria Jimenez, Fernando Escartin, Roberto Heras, Iban Mayo e via dicendo non dicono niente, il problema è tuo che vedi correre Hindley e Riccitello e pensi che siano migliori dei sopraccitati solo perché non battono bandiera spagnola.
Sono andato a guardarmi la top10 della vuelta 2004 e il loro percorso stagionale:
heras:
san remo 126
baschi 44
tour dnf (già fuori classifica)
vuelta 1
precedenti: vincitore vuelta 2000 e 2003
fuori dalla spagna: quinto al giro 1999 e al tour 2000. una singola vittoria all'infuori dalla spagna in carriera al giro 1999.
perez:
svizzera 29
tour 49
vuelta 2
precedenti: quarto al romandia 2002, nessuna top10 nei gt
fuori dalla spagna: secondo di tappa al giro 2002. una singola vittoria all'infuori dalla spagna in carriera, in portogallo.
mancebo:
romandia 8
svizzera 29
tour 6
vuelta 3
mondiale 12
precedenti: quinto alla vuelta 2003, settimo al tour 2002
fuori dalla spagna: quarto al tour 2005. Vittoria di tappa al giro della germania, alla route d'occitanie e della classique des alpes (non ho considerato nulla dal 2007 in poi)
valverde:
baschi 6
san sebastian 61
vuelta 4
mondiale 6
precedenti: terzo alla vuelta 2003 e secondo al mondiale 2003
fuori dalla spagna: Valverde era ancora giovane, e al tempo l'unico risultato di rilievo fuori dai confini nazionali era il podio mondiale. Le prime vittorie fuori dalla spagna risalgono al 2005.
quesada:
baschi dnf
san sebastian 23
vuelta 5
precedenti: terzo alla vuelta burgos 2003, nessuna top10 nei gt
fuori dalla spagna: 14esimo di tappa al giro 2003 (penso che a livello di valore batta comunque il poco altro che ha fatto?). una singola vittoria all'infuori dalla spagna in carriera, in portogallo.
sastre:
baschi dnf
freccia dnf
liegi dnf
romandia 31
delfinato 14
tour 8
vuelta 6
precedenti: ottavo alla vuelta 2000, nono al tour 2003
fuori dalla spagna: nel 2003 vinse una tappa al tour. In seguito altre 2 tappe più la vittoria finale, e 2 tappe al giro con quarto posto finale
vega:
nizza 45
baschi 85
amstel dnf
tour 73
san sebastian dnf
vuelta 7
mondiale 63
tours 93
lombardia 14
precedenti: secondo alla vuelta 2003
fuori dalla spagna: quarto ai mondiali a crono 2003. 0 vittorie fuori dalla spagna.
gomez:
san sebastian 138
vuelta 8
precedenti: prima stagione da professionista, primo gt in carriera
fuori dalla spagna: secondo di tappa al delfinato 2005. una singola vittoria all'infuori dalla spagna in carriera, in portogallo.
rodrigues:
baschi dnf
san sebastian 103
zurigo 93
vuelta 9
mondiale 17
precedenti: decimo alla vuelta 2003
fuori dalla spagna: quinto di tappa al tour. 0 fuori dalla spagna.
blanco:
vuelta 10
precedenti: quinto alla volta a portugal 2003, primo gt in carriera
fuori dalla spagna: vincitore di 4 volte a Portugal. 0 fuori dal portogallo (mai vinto in spagna).
altri rilevanti alla vuelta:
cunego 16 (mi pare che ci andò per preparare mondiali e lombardia)
cioni 52
garzelli 11 (mi pare che ci andò per preparare mondiali e lombardia)
valjavec 26
garate 23
caucchioli fin da subito fuori classifica, si ritira
zubeldia 40
hamilton vince la crono, già alla tappa 10 va in crisi, esce definitivamente di classifica alla 12 e si ritira
vinokourov fin da subito fuori classifica, si ritira
landis comanda la vuelta fino alla tappa 12, esce di classifica alla tappa 17 e si ritira (comunque non aveva ancora top10 in un gt)
Evans 60 (comunque non aveva ancora top10 in un gt)
Menchov vince una tappa, esce definitivamente di classifica alla 12 e si ritira (comunque non aveva ancora top10 in un gt)
di luca fin da subito fuori classifica, si ritira (comunque non aveva ancora top10 in un gt)
Ovviamente il movimento spagnolo era molto più in salute rispetto ad adesso, ma questo da solo non giustifica l'avere 6 su 10 della top10 praticamente nulli fuori dalla penisola iberica.
Evidentemente, almeno per la stagione 2004 è successa una di queste 2 cose:
- la maggior parte degli stranieri si sono disinteressati di preparare seriamente classifica alla vuelta
- il cibo spagnolo dava energie extra agli atleti di casa (e solo a loro), per così dire…
probabilmente era un misto delle 2.
Una cosa che ho notato è la scarsità generale in risultati fuori dal confine nazionale, non solo a livello di vittorie e piazzamenti, ma proprio a livello di corse disputate, per lo meno in questa top10.
Ad esempio Valverde nel 2004 ha praticamente corso esclusivamente in spagna. Già allora era l'uomo da battere alla liegi? Diventa irrilevante se poi non partecipa…
Oggi questo sarebbe impossibile, il team avrebbe la necessità di fargli fare punti in giro per il mondo. Questo isolazionismo spagnolo (ma le cose erano simili anche in italia, si era in pieno tourcentrismo) è sicuramente stata una zappa sui piedi alla visibilità e al prestigio della vuelta.
Paradossalmente, un indebolimento del movimento spagnolo che ha l'effetto di proporre una lotta alle generale non più casalinga, ma aperta a molti esponenti di altre nazioni, ha effetti benefici alla visibilità mondiale della vualta, e quindi al suo prestigio e alla sua importanza nel calendario.
Perché un conto è se la vuelta se la giocano Vingegaard vincitore di 2 tour, tirreno, delfinato, baschi e polonia contro Almeida vincitore di baschi, svizzera, romandia e polonia; un altro è se c'è Heras che ha vinto una marea di corse casalinghe, contro i locali, ma che lontano da casa ha solo al massimo 2 quinti posti (faccio presente che al grande pubblico interessa il risultato importante, della "buona prestazione alla tappa x" non se ne accorge nemmeno). Ed avere 7/8 locali in top10 come era la norma in quegli anni, può essere un beneficio a livello nazionale, ma nel panorama mondiale il risultato è che gli altri la corsa non se la fila nessuno. Non è una questione di valore assoluto, magari se Heras e gli altri avessero corso più spesso fuori, la situazione propizia per fare un risultato importante prima o poi sarebbe pure capitata. è che allo spettatore straniero di guardare la lotta interna tra spagnoli più o meno sconosciuti, mentre i pochi stranieri presenti arrancano, interessa ben poco.
Oggi invece c'è una composizione dell'elite del ciclismo molto più variegata, molto più interconnessa e che può interessare a molti mercati differenti. Avere meno spagnoli a lottare per la vittoria ha reso la vuelta più appetibile per lo straniero. Non solo, siccome è diventata più appetibile, gli sponsor spingono per mandare i loro uomini più rappresentativi a gareggiare, con una condizione quanto meno accettabile (ovviamente nessuno imposta la stagione sulla vuelta), e questo ha provocato un ulteriore effetto benefico. Da questo punto di vista il world tour ha dato una grossa mano alla corsa (e anche al giro). La vuelta è sicuramente cresciuta per prestigio ed importanza, non può essere diversamente, lo dice una basilare legge di mercato.
Spiegare il tutto con la forza passata del movimento spagnolo (o di quello italiano) è semplicistico, incompleto e miope. Questa può essere solo una parte di una realtà complessa che è spiegata da più componenti. Ad esempio:
- non può essere l'unica ragione del perché nel 2004 ci furono 10 spagnoli in top10, o del perché in quegli anni la media era di un 7-8 su 10.
- non può essere l'unica ragione del perché al momento la spagna sia decima nel ranking per nazioni, dietro ad altri paesi che, nonostante il restringimento del bacino spagnolo, hanno ad oggi numeri decisamente inferiori (discorso analogo per l'italia, anche lei finita al decimo posto 2/3 anni fa).
- non può essere l'unica ragione del perché in questo momento storico ci sono così tanti ciclisti di prima e seconda fascia provenienti da nazioni diverse delle solte Francia, Italia, Spagna, Belgio e Olanda.
Non è inoltre l'unica ragione del perché ci furono 6 top10 spagnoli nel tour 2007. A quell'edizione bisogna fare la tara con tutte le assenze, va considerato che Rasmussen venne cacciato a calci, idem per l'intera astana di vinokourov e kloden e la Cofidis. Inoltre Basso, Landis, Ullrich e tanti altri erano stati fermati, mentre diversi spagnoli vennero lasciati partecipare nonostante anche loro fossero coinvolti nell'operacion puerto.
Cioè Isidro Nozal diventa Vega...sarà stato quello di Street Fighter.
Ma se non sappiamo nemmeno chi sono i corridori in questione, qual è la loro storia ecc... di cosa vogliamo parlare?
Lasciamo perdere il resto delle divagazioni che vanno fuori dalla sfera ciclistica perché c'è da mettersi le mani nei capelli.
Se io dieci anni fa facevo 2 milioni di fatturato solo in Italia e, oggi, faccio 400mila euro di fatturato, ma vendo anche fuori dall'Italia...ehm, come te lo dico, non ci ho guadagnato una fava.
cycling_chrnicles ha scritto: ↑domenica 5 ottobre 2025, 12:04
Se io dieci anni fa facevo 2 milioni di fatturato solo in Italia e, oggi, faccio 400mila euro di fatturato, ma vendo anche fuori dall'Italia...ehm, come te lo dico, non ci ho guadagnato una fava.
Be ma adesso ti puoi vantare di aver fatturato 200 euro in Malesia.. 300 in Bolivia e 600 in kenya