Fuente ha scritto: ↑martedì 7 ottobre 2025, 20:19
Ma migliore in che senso?
Migliore 'Pogacar', o migliore 'stagione'?
Visto che si siano postati i risultati, "valore nominale" o valore "soppesato"?
Perché, diciamocelo,
il Giro 2024 si sapeva che non dimostrasse niente per un Pogacar nel 2024.
Invece la Roubaix era l'unica corsa rimasta - a parte magari quelle faciline / da volata, e le crono - su cui permanesse qualche interrogativo tecnico, con molti che settimane prima della gara ancora erano convinti che per la Roubaix lui sarebbe stato "troppo leggerino".
Invece si è dimostrato super competitivo già alla prima - poi, vabbe', su certi terreni MVDP è MVDP.
In aggiunta a ciò, il Fiandre, è una delle poche corse in cui se la debba sudare tantissimo, a differenza del Lombardia degli scorsi due anni o lo stesso Giro 2024.
Da quel punto di vista, direi sia più impressionante il 2025 che si potrebbe concludere col record podio in tutte le monumento in una singola stagione, di cui 3 vittorie + vittoria RR WC.
La migliore stagione rispecchia anche la migliore versione, altrimenti si dovrebbe parlare di picchi più alti raggiunti, ma un corridore va valutato nel complesso.
Esempio Nibali probabilmente il suo picco più alto lo ha toccato al Tour 2014 ma la migliore versione di Nibali su singola stagione nel complesso per me rimane quella 2013.
Sulla questione valore nominale o valore soppesato, ognuno è libero di usare i parametri che ritiene più opportuni, anche se io tendenzialmente direi che le cose andrebbero anche contestualizzate.
E chi sostiene come fai tu che il Giro 2024 non dimostrasse niente per Pogacar, a mio avviso difetta di contestualizzazione.
Chiaro che contro quella starting list tutti sapevano che quel Giro lo avrebbe potuto perdere solo Pogacar, ma del resto nel contesto GT degli ultimi 5 anni l'unica variante che potesse impedire allo sloveno di vincere una grande corsa a tappe, o comunque di fargliela sudare, si chiama Jonas Vingegaard.
Se togli il danese Pogacar avrebbe sempre avuto la strada spianata indipendentemente che i suoi principali rivali potessero chiamarsi Martinez o Thomas piuttosto che Remco o Roglic.
Anche con Remco o Roglic o con entrambi forse sarebbe cambiata la proporzione del suo dominio ma non la sostanza.
Ma quando dico che si difetta di contestualizzazione mi riferisco proprio al fatto che oggi si tende a dimenticare che Pogacar era reduce da 2 Tour in cui uscì con le ossa rotte nel confronto con Vingegaard, quindi la decisione di partecipare al Giro se da un lato gli avrebbe garantito di mettere in saccoccia un nuovo grande giro a distanza di quasi 3 anni dall'ultimo trionfo (Tour 2021), dall'altro in ottica successivo Tour 2024 lo poneva in una teorica posizione di svantaggio nei confronti di chi la stagione dei GT la finalizzava esclusivamente sul Tour.
La doppietta Giro-Tour era 26 anni che non veniva fatta, e non può essere un caso.
Si ha voglia a dire che Pogacar al Giro 2024 si è potuto permettere di gestire a piacimento la corsa senza sprecare troppe energie perché mai costretto ad andare al limite.
Assumere la leadership fin da subito di una corsa a tappe di 3 settimane comporta uno stress psicologico non indifferente alla lunga.
Infatti seppur in tono minore lo abbiamo visto col Contador 2011 cosa implica anche un Giro d'Italia totalmente dominato in ottica Tour, visto che la versione dello spagnolo capace di dominare in lungo e in largo quel Giro 2011 al successivo Tour 2011 fu l'ombra del corridore che eravamo abituati a vedere nei GT in quel momento storico, ossia corsa chiusa con un quinto posto nella generale dopo una condotta totalmente anonima fatta eccezione per la tappa dell'Alpe d'Huez col suo attacco kamikaze sul Galibier.
Poi vabbè di Vingegaard sappiamo che la caduta al Paesi Baschi ne ha condizionato negativamente l'avvicinamento, ma vedendo la versione marziano di Pogacar del Tour 2024 anche qui penso che non sarebbe cambiato nulla nell'economia della maglia gialla di Parigi.
Ed è qui che a mio avviso consiste il grande merito di Pogacar, ovvero l'essere riuscito ad arrivare al Tour 2024 con una condizione strabordante nonostante un Giro d'Italia nelle gambe.
Perché tra il riuscire a fare l'accoppiata Giro-Tour o tra il dominare l'accoppiata Giro-Tour ci passa parecchia roba nel mezzo.
Per quanto riguarda il resto del tuo commento, io stesso ho sottolineato che in questo 2025 è uscito di più dalla sua zona di comfort rispetto al 2024.
Però ripeto quando si parla di Giro 2024 non si può ignorare il fattore accoppiata col Tour, perché anche quella programmazione significava per lui uscire dalla propria zona di comfort considerando che due grandi corse a tappe nello stesso anno prima di allora non le aveva mai fatte, anzi dal 2020 si era sempre limitato a correre solo il Tour nel contesto grandi giri, e nelle precedenti due stagioni al 2024 ne era anche uscito sconfitto nonostante non avesse un Giro d'Italia sulle gambe corso qualche settimana prima.
Zavoli; "Lei sarebbe Pantani, come per esempio Coppi fu Coppi, se avesse osservato alla lettera quella dieta?"
Pantani; "No io credo che ogni tanto bisognerebbe bere anche il vino non solo il pane e l'acqua. Però credo che l'importante nello sport, che deve essere anche uno specchio della vita di chi ti guarda, di avere delle regole e rispettarle queste regole"