Gli strepitii di Salvini, Orban e Vannacci per l'immunità a Salis sono musica celestiale.
Che travasino tutta la bile della loro cattiveria, questi giganti dell'umanità.
Noi e Israele: un caso di coscienza
Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
Io penso che la Salis andrebbe processata, tanto più che si tratterebbe di un reato che non c'entra con la sua attività parlamentare e che, se è stato commesso, si riferisce a fatti antecedenti alla sua elezione.
Detto questo, non mi conforta leggere che presidente e ministri del paese dove dovrebbe essere processata dicano "il suo posto è in carcere" dal momento che il processo non è ancora stato svolto.
Infine, in questo momento storico trovo politicamente positivo andare contro Orban.
Per cui non mi dispiace che sia stata confermata l'immunità nei confronti del procedimento ungherese.
Salvini, Orban e Vannacci li omaggerei di un breve soggiorno di pochi giorni presso la struttura residenziale IK-3 della ridente cittadina di Charp, a gennaio o febbraio.
Detto questo, non mi conforta leggere che presidente e ministri del paese dove dovrebbe essere processata dicano "il suo posto è in carcere" dal momento che il processo non è ancora stato svolto.
Infine, in questo momento storico trovo politicamente positivo andare contro Orban.
Per cui non mi dispiace che sia stata confermata l'immunità nei confronti del procedimento ungherese.
Salvini, Orban e Vannacci li omaggerei di un breve soggiorno di pochi giorni presso la struttura residenziale IK-3 della ridente cittadina di Charp, a gennaio o febbraio.
Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
Comunque la Salis ha chiesto lei di essere processata,ma in Italia, dove (finora) la magistratura non è subordinata al Governo di turno.jumbo ha scritto: ↑mercoledì 8 ottobre 2025, 10:59 Io penso che la Salis andrebbe processata, tanto più che si tratterebbe di un reato che non c'entra con la sua attività parlamentare e che, se è stato commesso, si riferisce a fatti antecedenti alla sua elezione.
Detto questo, non mi conforta leggere che presidente e ministri del paese dove dovrebbe essere processata dicano "il suo posto è in carcere" dal momento che il processo non è ancora stato svolto.
Infine, in questo momento storico trovo politicamente positivo andare contro Orban.
Per cui non mi dispiace che sia stata confermata l'immunità nei confronti del procedimento ungherese.
Salvini, Orban e Vannacci li omaggerei di un breve soggiorno di pochi giorni presso la struttura residenziale IK-3 della ridente cittadina di Charp, a gennaio o febbraio.
Von Rock ? Nein, danke.
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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
Alessio Mannino
https://www.lafionda.org/2025/10/01/la- ... micromega/
Che gli dèi ci preservino la direttrice di Micromega. Pervertiti quali siamo, quando non ci contentiamo del radicalismo chic di Lilli Gruber e vogliamo sguazzare nel grottesco, andiamo a spulciare gli articoli di Cinzia Sciuto. E colpevolmente godiamo. Perché non delude mai
"Ma più ancora e peggio di questo, c’è un fattore ideologico che alla nostra direttrice sfugge completamente: la Striscia diventerebbe il primo caso della Storia di un territorio requisito al popolo suo legittimo titolare per renderlo il laboratorio di un’entità di puro profitto economico. Non più uno Stato, ma un’azienda travestita da Stato. Qui si va oltre il colonialismo: siamo all’esproprio e alla schiavizzazione a meri fini di lucro. Perché è evidente che se i palestinesi non saranno più costretti a fuggire (ipotesi tramontata esclusivamente perché nessuno vicino ha la minima intenzione di accogliergli, dall’Egitto in giù), la loro permanenza sarà inquadrata come serbatoio di forza lavoro a condizioni di sfruttamento servile. Non solo la già retorica formula “due popoli due Stati” verrebbe di fatto sepolta, come d’altronde ha ribadito il capomafia d’Israele, ma a quello che dei due non è mai nato si attribuirebbe lo statuto, particolarmente vile e ipocrita, di protettorato commerciale..."
https://www.lafionda.org/2025/10/01/la- ... micromega/
Che gli dèi ci preservino la direttrice di Micromega. Pervertiti quali siamo, quando non ci contentiamo del radicalismo chic di Lilli Gruber e vogliamo sguazzare nel grottesco, andiamo a spulciare gli articoli di Cinzia Sciuto. E colpevolmente godiamo. Perché non delude mai
"Ma più ancora e peggio di questo, c’è un fattore ideologico che alla nostra direttrice sfugge completamente: la Striscia diventerebbe il primo caso della Storia di un territorio requisito al popolo suo legittimo titolare per renderlo il laboratorio di un’entità di puro profitto economico. Non più uno Stato, ma un’azienda travestita da Stato. Qui si va oltre il colonialismo: siamo all’esproprio e alla schiavizzazione a meri fini di lucro. Perché è evidente che se i palestinesi non saranno più costretti a fuggire (ipotesi tramontata esclusivamente perché nessuno vicino ha la minima intenzione di accogliergli, dall’Egitto in giù), la loro permanenza sarà inquadrata come serbatoio di forza lavoro a condizioni di sfruttamento servile. Non solo la già retorica formula “due popoli due Stati” verrebbe di fatto sepolta, come d’altronde ha ribadito il capomafia d’Israele, ma a quello che dei due non è mai nato si attribuirebbe lo statuto, particolarmente vile e ipocrita, di protettorato commerciale..."