Belluschi M. ha scritto:
19^ a 23' da Contador. Il tutto realizzato in quello che non è stato un vero e proprio GT: mancanza di tappe ben sopra i 200Km e soprattutto mancanza di tapponi con dislivelli pesanti, quelli che per intenderci fanno scoppiare la maggior parte delle crisi. Un grande giro che in sostanza era favorevole sulla carta ai giovani per i motivi sopra elencati. Ciò mi fa pensare che in un Giro d'Italia o in un Tour, il distacco finale poteva anche raddoppiare.
Io non ho detto che Anacona in prospettiva non potrà diventar forte. Ho però sottolineato che per portarsi sui livelli di Cunego ce ne vorrà di tempo.
Con i se e con i ma ci si fa il brodo, quindi poteva essere tutto e il contrario di tutto, anche perchè in Lampre non penso che si aspettassero risultati clamorosi da Anacona, però questa Vuelta era l'occasione per cominciare a valutarlo, per cui il suo risultato è da definirsi sicuramente molto positivo e sinceramente arrivare a sminuire la Vuelta per voler avere ragione mi sembra un qualcosa di risibile, ma del resto ognuno può pensarla come vuole. Poi se correre corse a tappe di massimo 10 giorni e correrne una di 21 giorni è la stessa cosa in termini di fondo e risorse di energie...
La cosa più importante però è che nessuno (almeno non io, nei post precedenti non ci ho fatto caso) vuole mettere in paragone Anacona e Cunego, anche perchè sono corridori dalle caratteristiche diverse (anche e soprattutto volendo fare il paragone col primo Cunego). Si sta solo facendo notare che giudicare negativamente la Vuelta di Anacona è un'inesattezza poichè da lui non ci si attendeva nulla mentre da Cunego, al di là poi dell'impossibilità di correre il mondiale che ha sicuramente influito (i grandi corridori però reagiscono con i fatti e Ballan, tanto per dire, qualche segnale l'aveva mandato), ci si aspettava che almeno una tappa la provasse a vincere.
Io non devo ovviamente difendere Anacona nè parlo da tifoso, però certe considerazioni (rispettabilissime) denotano una scarsa conoscenza del corridore di cui si parla.
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