Siamo arrivati alla fine del nostro personale "excursus" storico cominciato con l'antinozionismo del "donmilanismo, la fantasia alla Rodari, la nuova pedagogia dell'asse Berlinguer-De Mauro e le competenze dei tecnocrati europei. Bene, ora ci ritroviamo con esattezza alla domanda dalla quale eravamo partiti e cioè se il "nuovomondo" fosse l'ultimo stadio dell'inganno, lo strumento finale della distruzione, il tassello definitivo della scuola di massa antistudio e anticultura? La risposta per me è molto chiara: sì. E la ragione è molto semplice: perché, come tutti possono facilmente constatare, la parola non è ancora morta e potrebbe anche ... non morire mai!
 Il linguaggio verbale mi risulta che sia considerato, più che mai, utile e vantaggioso, così come il saper leggere e scrivere e che anzi convenga saper fare queste cose ai massimi livelli. Soltanto la padronanza estrema e più raffinata della parola apre ancora le porte del lavoro, del prestigio, del successo (sic) economico e professionale. E, aspettando la morte (o Godot), nel frattempo vedrei molto bene che la scuola italiana prevedesse ancora l'insegnamento della lingua italiana, in tutti i suoi più raffinati livelli e registri, fino appunto alla letteratura.
 Il linguaggio verbale mi risulta che sia considerato, più che mai, utile e vantaggioso, così come il saper leggere e scrivere e che anzi convenga saper fare queste cose ai massimi livelli. Soltanto la padronanza estrema e più raffinata della parola apre ancora le porte del lavoro, del prestigio, del successo (sic) economico e professionale. E, aspettando la morte (o Godot), nel frattempo vedrei molto bene che la scuola italiana prevedesse ancora l'insegnamento della lingua italiana, in tutti i suoi più raffinati livelli e registri, fino appunto alla letteratura.   P.S. Scrivo cose ovvie e me ne vergogno.
 P.S. Scrivo cose ovvie e me ne vergogno.   Eppure, quando le dico in pubblico, molti replicano polemicamente che tutto ciò appartiene ad un'idea vecchia di scuola.
 Eppure, quando le dico in pubblico, molti replicano polemicamente che tutto ciò appartiene ad un'idea vecchia di scuola.   
 Quarant'anni fa, quando le masse avrebbero avuto bisogno di una scuola di massa, noi avevamo una scuola d'élite (contro la quale si batté giustamente Don Milani) e oggi che c'è solo l'analfabetismo di ritorno della nostra scuola e per questo le masse avrebbero bisogno di una scuola d'élite (o come va di moda ora dire: d'eccellenza
 ) noi proponiamo una scuola misera nei contenuti, alleggerita di cultura, anche se apparentemente superdotata di mezzi tecnologici.
 ) noi proponiamo una scuola misera nei contenuti, alleggerita di cultura, anche se apparentemente superdotata di mezzi tecnologici.   Proprio in questo modo stiamo creando una scuola *classista*. E Gramsci si rivolterebbe nella tomba.
 Proprio in questo modo stiamo creando una scuola *classista*. E Gramsci si rivolterebbe nella tomba.  


 
  
  Solo che non basta che lo voglia io o alcuni di noi: bisogna che ... siano quasi tutti e questi tutti  non li si può forzare più di tanto e ... io mi sono stancata.
 Solo che non basta che lo voglia io o alcuni di noi: bisogna che ... siano quasi tutti e questi tutti  non li si può forzare più di tanto e ... io mi sono stancata.   
   
   (continua)
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