Resa dei conti
Resa dei conti
Sono sempre stato uno di quelli che difendeva il Ciclismo quando, nei vari discorsi con le persone, usciva l'argomento Doping. Lo faccio tutt'ora e lo continuerò a fare. Ora però la vicenda Armstrong risuona come la mazzata finale ad un periodo difficile per questo sport. La pietra tombala (si spera) ad una situazione insostenibile. Il Ciclismo è ufficialmente MORTO. Ed è questa, secondo me, la grande speranza per il futuro. Quando si tocca il fondo non c'è più alternativa. Non si può andare più a fondo. Ora il Cislimo può e deve solo fare una cosa: RINASCERE. E questa speranza, questo intento, è nelle mani delle nuove generazioni. "Il Sistema Armstrong" mi scoraggia, mi fa star male. Noi che siamo semplici appassionati, gli addetti ai lavori che fanno onestamente il loro lavoro, oggi abbiamo voglia di giustizia, e dobbiamo essere consapevoli di quanto accaduto. Spero che le persone coinvolte spariscanano dalla circolazione (Bruynell è già fuori dalla Radioshack), a iniziare da Team Managaer poco fidati che ancora oggi sono alla direzione di squadre importanti. Il Ciclismo è morto e ora può e deve solo RINASCERE!!!!!
Re: Resa dei conti
ma chi? gente come Vino, ad esempio....? oppure Scinto by Mapei?Dario883 ha scritto:Spero che le persone coinvolte spariscanano dalla circolazione (Bruynell è già fuori dalla Radioshack), a iniziare da Team Managaer poco fidati che ancora oggi sono alla direzione di squadre importanti. Il Ciclismo è morto e ora può e deve solo RINASCERE!!!!!
ritengo che questo sport esista, come è adesso, grazie al doping
senza determinati aiuti non riesci a fare più di 200km al giorno per 21gg con dislivelli over 4000mt
vogliamo un ciclismo veramente pulito, però poi non lamentiamoci delle tappe noiose delle processioni, senza scatti o con scatti ai -2/-3.
meglio doping "controllato" per tutti e divertimento sulle strade. tanto i più forti rimangono ugualmente i più forti
i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
Re: Resa dei conti
Un paio d'ore fa ho ascoltato un'intervista di Scinto a "Radiosportiva":
uno zerbinaggio verso Armstrong non descrivibile in sintesi.
Non so se c'è un podcast di quella radio.
uno zerbinaggio verso Armstrong non descrivibile in sintesi.
Non so se c'è un podcast di quella radio.
Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
Re: Resa dei conti
1) @Dario883: una volta che qualcosa muore, è molto molto difficile che rinasca. Specie quando allo 0,5% interessa questa rinascita. Continuiamo pure con le gf....Strong ha scritto:ma chi? gente come Vino, ad esempio....? oppure Scinto by Mapei?Dario883 ha scritto:Spero che le persone coinvolte spariscanano dalla circolazione (Bruynell è già fuori dalla Radioshack), a iniziare da Team Managaer poco fidati che ancora oggi sono alla direzione di squadre importanti. Il Ciclismo è morto e ora può e deve solo RINASCERE!!!!!
ritengo che questo sport esista, come è adesso, grazie al doping
senza determinati aiuti non riesci a fare più di 200km al giorno per 21gg con dislivelli over 4000mt
vogliamo un ciclismo veramente pulito, però poi non lamentiamoci delle tappe noiose delle processioni, senza scatti o con scatti ai -2/-3.
meglio doping "controllato" per tutti e divertimento sulle strade. tanto i più forti rimangono ugualmente i più forti

2) se vuoi caro Strong 200 km al giorno per 21 giorni con 4000 metri di dislivello te li faccio io con la pipa in bocca. E' molto più che un Tour perchè lì le tappe da 4000 metri di dislivello sono 4 o 5 ma fa niente, te li faccio lo stesso. Il problema è come li fai e come recuperi da un giorno all'altro.
3)il doping ad alto livello rende solo più difficile fare la selezione. Senza doping le differenze diventano enormi quando la corsa diventa veramente dura. Se non arriviamo nemmeno a questo è inutile parlare di ciclismo.
Re: Resa dei conti
Su questo sarò sempre con teherbie ha scritto:
2) se vuoi caro Strong 200 km al giorno per 21 giorni con 4000 metri di dislivello te li faccio io con la pipa in bocca. E' molto più che un Tour perchè lì le tappe da 4000 metri di dislivello sono 4 o 5 ma fa niente, te li faccio lo stesso. Il problema è come li fai e come recuperi da un giorno all'altro.
3)il doping ad alto livello rende solo più difficile fare la selezione. Senza doping le differenze diventano enormi quando la corsa diventa veramente dura. Se non arriviamo nemmeno a questo è inutile parlare di ciclismo.

Unica differenza : forse sono un po' piu' ottimista.

Re: Resa dei conti
2) infatti. volevo esprimere lo stesso concetto.herbie ha scritto: 2) se vuoi caro Strong 200 km al giorno per 21 giorni con 4000 metri di dislivello te li faccio io con la pipa in bocca. E' molto più che un Tour perchè lì le tappe da 4000 metri di dislivello sono 4 o 5 ma fa niente, te li faccio lo stesso. Il problema è come li fai e come recuperi da un giorno all'altro.
3)il doping ad alto livello rende solo più difficile fare la selezione. Senza doping le differenze diventano enormi quando la corsa diventa veramente dura. Se non arriviamo nemmeno a questo è inutile parlare di ciclismo.
la tua puntualizzazione pare un pò banale...si parlava di ciclismo professionistico
3) in effetti prima di sentenziare sarebbe meglio "vedere" un stagione intera senza doping in modo da toccare con mano le variazioni sulla strategia di corsa. Io ritengo che lo spettacolo offerto in passato da Armstrong e Pantani non sia riproducibile senza "assistenza"
i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
- eliacodogno
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Re: Resa dei conti
Mah, certe volte penso a corse "processionarie" (Giri 2007-2008, Tour 2010) ed equilibrate e non è che fossero veramente pulite, erano solo noiose.Strong ha scritto:vogliamo un ciclismo veramente pulito, però poi non lamentiamoci delle tappe noiose delle processioni, senza scatti o con scatti ai -2/-3.
Vedi sopra. Che poi l'uso di medesime sostanze da parte di individui diversi non stravolga i rapporti di forze (per fattori che non so spiegare perchè non mi occupo di medicina o tossicologia) ci credo ancora meno. E anche fosse non mi piace pensare ad un ciclismo/formula1 in cui i più forti riescono ad emergere quando trovano la motorizzazione migliore (cioè piùStrong ha scritto:meglio doping "controllato" per tutti e divertimento sulle strade. tanto i più forti rimangono ugualmente i più forti

Infine non credo che il ricorso al doping ematico sia un obbligo proprio del ciclismo odierno, dove si pedala pure meno di una volta... (a volte ho l'impressione che come dicono in molti se si pedalasse davvero oltre 200 km al giorno, ci fossero meno garage o invenzioni che privilegiano la tattica dello scattino, anche l'utilità di certe pratiche sarebbe sensibilmente ridotta)
Se il tuo modo di lavorare è questo qui, compragli un casco a Sgarbozza e fallo fare a lui il Giro, perché io non lo faccio più (P.S.)
'Idea del Forum' per me non vuol dire assolutamente niente. (H.F.)
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Re: Resa dei conti
In senso assoluto può avere senso ciò che dici. In senso relativo quasi zero.Strong ha scritto:2) infatti. volevo esprimere lo stesso concetto.herbie ha scritto: 2) se vuoi caro Strong 200 km al giorno per 21 giorni con 4000 metri di dislivello te li faccio io con la pipa in bocca. E' molto più che un Tour perchè lì le tappe da 4000 metri di dislivello sono 4 o 5 ma fa niente, te li faccio lo stesso. Il problema è come li fai e come recuperi da un giorno all'altro.
3)il doping ad alto livello rende solo più difficile fare la selezione. Senza doping le differenze diventano enormi quando la corsa diventa veramente dura. Se non arriviamo nemmeno a questo è inutile parlare di ciclismo.
la tua puntualizzazione pare un pò banale...si parlava di ciclismo professionistico
3) in effetti prima di sentenziare sarebbe meglio "vedere" un stagione intera senza doping in modo da toccare con mano le variazioni sulla strategia di corsa. Io ritengo che lo spettacolo offerto in passato da Armstrong e Pantani non sia riproducibile senza "assistenza"
È solo un branco di comunisti radical-chic che commenta il ciclismo (cit.)
Re: Resa dei conti
Ho sbagliato a quotare il post. Mi riferivo ad eliaeliacodogno ha scritto:Mah, certe volte penso a corse "processionarie" (Giri 2007-2008, Tour 2010) ed equilibrate e non è che fossero veramente pulite, erano solo noiose.Strong ha scritto:vogliamo un ciclismo veramente pulito, però poi non lamentiamoci delle tappe noiose delle processioni, senza scatti o con scatti ai -2/-3.Vedi sopra. Che poi l'uso di medesime sostanze da parte di individui diversi non stravolga i rapporti di forze (per fattori che non so spiegare perchè non mi occupo di medicina o tossicologia) ci credo ancora meno. E anche fosse non mi piace pensare ad un ciclismo/formula1 in cui i più forti riescono ad emergere quando trovano la motorizzazione migliore (cioè piùStrong ha scritto:meglio doping "controllato" per tutti e divertimento sulle strade. tanto i più forti rimangono ugualmente i più forti)... E poi gestire un'apertura controllata è un discorso delicatissimo e quasi impossibile.
Infine non credo che il ricorso al doping ematico sia un obbligo proprio del ciclismo odierno, dove si pedala pure meno di una volta... (a volte ho l'impressione che come dicono in molti se si pedalasse davvero oltre 200 km al giorno, ci fossero meno garage o invenzioni che privilegiano la tattica dello scattino, anche l'utilità di certe pratiche sarebbe sensibilmente ridotta)
In senso assoluto può avere senso, in senso relativo quasi zero
È solo un branco di comunisti radical-chic che commenta il ciclismo (cit.)
- eliacodogno
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Re: Resa dei conti
Dunque?noel ha scritto:In senso assoluto può avere senso, in senso relativo quasi zero

(in senso assoluto e relativo non ho capito su cosa e perchè dissenti e magari come invece la pensi

Se il tuo modo di lavorare è questo qui, compragli un casco a Sgarbozza e fallo fare a lui il Giro, perché io non lo faccio più (P.S.)
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Re: Resa dei conti
Leggo solo ora che hanno inc.lato l'Americano.
Effettivamente ha sempre avuto un brutto carattere, come e peggio di quello che aveva Pantani.
Ma era un grande campione, come e piu' del romagnolo.
Che dire ? Questo :
1. Se si fossero impuntati come hanno fatto con Armstrong con qualsiasi altro ciclista di livello dal medio all'alto, i risultati sarebbero stati grossomodo gli stessi. Anche a livello giovanile MTB Pista Ciclocross ecc. Altri sport presumo lo stesso, ma lì non c'e' la guerra che c'e' da noi.
2. Finche' non sara finita questa guerra tra UCI - Grandi organizzatori - Federazioni, la "festa" andra' avanti. Alla fine vincera' l'UCI, o meglio, perderanno i grandi organizzatori dei paesi tradizionali. Mi pare stia gia' succedendo, e comunque e' inevitabile vista la "globalizzazione" del ciclismo.
3. Mi dispiace che molti (anche Winter) dicano che bisognerebbe allontanare dal ciclismo i tecnici che hanno corso negli anni '90, o "certi" preparatori. Al di la' della difficile fattibilita', non servirebbe a niente.
Concludo, e non e' una battuta, che il vero problema del ciclismo (per come lo intendo io) sono le moto, a volte gli elicotteri.
Effettivamente ha sempre avuto un brutto carattere, come e peggio di quello che aveva Pantani.
Ma era un grande campione, come e piu' del romagnolo.
Che dire ? Questo :
1. Se si fossero impuntati come hanno fatto con Armstrong con qualsiasi altro ciclista di livello dal medio all'alto, i risultati sarebbero stati grossomodo gli stessi. Anche a livello giovanile MTB Pista Ciclocross ecc. Altri sport presumo lo stesso, ma lì non c'e' la guerra che c'e' da noi.
2. Finche' non sara finita questa guerra tra UCI - Grandi organizzatori - Federazioni, la "festa" andra' avanti. Alla fine vincera' l'UCI, o meglio, perderanno i grandi organizzatori dei paesi tradizionali. Mi pare stia gia' succedendo, e comunque e' inevitabile vista la "globalizzazione" del ciclismo.
3. Mi dispiace che molti (anche Winter) dicano che bisognerebbe allontanare dal ciclismo i tecnici che hanno corso negli anni '90, o "certi" preparatori. Al di la' della difficile fattibilita', non servirebbe a niente.
Concludo, e non e' una battuta, che il vero problema del ciclismo (per come lo intendo io) sono le moto, a volte gli elicotteri.
- francesco31
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- Iscritto il: mercoledì 30 maggio 2012, 23:46
Re: Resa dei conti
eliacodogno ha scritto:Mah, certe volte penso a corse "processionarie" (Giri 2007-2008, Tour 2010) ed equilibrate e non è che fossero veramente pulite, erano solo noiose.Strong ha scritto:vogliamo un ciclismo veramente pulito, però poi non lamentiamoci delle tappe noiose delle processioni, senza scatti o con scatti ai -2/-3.
Vedi sopra. Che poi l'uso di medesime sostanze da parte di individui diversi non stravolga i rapporti di forze (per fattori che non so spiegare perchè non mi occupo di medicina o tossicologia) ci credo ancora meno. E anche fosse non mi piace pensare ad un ciclismo/formula1 in cui i più forti riescono ad emergere quando trovano la motorizzazione migliore (cioè piùStrong ha scritto:meglio doping "controllato" per tutti e divertimento sulle strade. tanto i più forti rimangono ugualmente i più forti)... E poi gestire un'apertura controllata è un discorso delicatissimo e quasi impossibile.)
la Teoria per cui c'è maggior spettacolo grazie al doping è una caxxata clamorosa,si fanno solo medie più alte
ma non sta scritto da nessuna parte che una corsa fatta ai 52 km/h di media deve essere più bella di una a 47 km/h
per quel che riguarda l'uso di sostanze uguali per tutti stravolgerà i valori in campo...ed è giusto così
tutti i professionisti fanno allenamenti durissimi e secondo i più moderni ed evoluti programmi medico scientifico
ma a parità di allenamento , c'è chi è un campione e chi fa il gregario ,ed è giusto così
idem per la medicina , se uno reagisce meglio di un altro ad una data sostanza , meglio per lui , vuol dire che la natura gli ha dato il talento per emergere sugli altri
-
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Re: Resa dei conti
se vuoi caro Strong 200 km al giorno per 21 giorni con 4000 metri di dislivello te li faccio io con la pipa in bocca. E' molto più che un Tour perchè lì le tappe da 4000 metri di dislivello sono 4 o 5 ma fa niente, te li faccio lo stesso. Il problema è come li fai e come recuperi da un giorno all'altro.
3)il doping ad alto livello rende solo più difficile fare la selezione. Senza doping le differenze diventano enormi quando la corsa diventa veramente dura. Se non arriviamo nemmeno a questo è inutile parlare di ciclismo.
quoto sillaba per sillaba



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Re: Resa dei conti
si certo però quanti scatti pensi possa fare un ciclista pulito?francesco31 ha scritto:eliacodogno ha scritto:Mah, certe volte penso a corse "processionarie" (Giri 2007-2008, Tour 2010) ed equilibrate e non è che fossero veramente pulite, erano solo noiose.Strong ha scritto:vogliamo un ciclismo veramente pulito, però poi non lamentiamoci delle tappe noiose delle processioni, senza scatti o con scatti ai -2/-3.
Vedi sopra. Che poi l'uso di medesime sostanze da parte di individui diversi non stravolga i rapporti di forze (per fattori che non so spiegare perchè non mi occupo di medicina o tossicologia) ci credo ancora meno. E anche fosse non mi piace pensare ad un ciclismo/formula1 in cui i più forti riescono ad emergere quando trovano la motorizzazione migliore (cioè piùStrong ha scritto:meglio doping "controllato" per tutti e divertimento sulle strade. tanto i più forti rimangono ugualmente i più forti)... E poi gestire un'apertura controllata è un discorso delicatissimo e quasi impossibile.)
la Teoria per cui c'è maggior spettacolo grazie al doping è una caxxata clamorosa,si fanno solo medie più alte
ma non sta scritto da nessuna parte che una corsa fatta ai 52 km/h di media deve essere più bella di una a 47 km/h
per quel che riguarda l'uso di sostanze uguali per tutti stravolgerà i valori in campo...ed è giusto così
tutti i professionisti fanno allenamenti durissimi e secondo i più moderni ed evoluti programmi medico scientifico
ma a parità di allenamento , c'è chi è un campione e chi fa il gregario ,ed è giusto così
idem per la medicina , se uno reagisce meglio di un altro ad una data sostanza , meglio per lui , vuol dire che la natura gli ha dato il talento per emergere sugli altri
armstrong e pantani scattavano a ripetizione aumentando il ritmo ed ero proprio questo atteggiamento che esaltava le folle.
di luca quanti scatti faceva?
in condizioni normali rischi di avere le gambe di marmo dopo il primo scatto
nel ciclismo vince chi va più forte e lo scatto infiamma le folle....vedi un pò tu...
i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
Re: Resa dei conti
Strong ha scritto:si certo però quanti scatti pensi possa fare un ciclista pulito?
armstrong e pantani scattavano a ripetizione aumentando il ritmo ed ero proprio questo atteggiamento che esaltava le folle.
di luca quanti scatti faceva?
in condizioni normali rischi di avere le gambe di marmo dopo il primo scatto
nel ciclismo vince chi va più forte e lo scatto infiamma le folle....vedi un pò tu...
be', puoi girarla dal lato opposto ed e' uguale...
se quello piu' dotato ha le gambe di marmo dopo il primo scatto, quelli meno dotati sono gia' staccati...
e se il campione ha le gambe di marmo dopo il quinto scatto, il mediocre le ha dopo il secondo.
il doping generalizzato fino ad oggi ci ha mostrato solo livellamento.
"Il male trionfa sempre, perche' il bene e' stupido" [Lord Casco]
@cauz_ | bidonmagazine.org | confindustrial.noblogs.org
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Re: Resa dei conti
concordo... il doping "scientifico" e la iperspecializzazione hanno portato ad un netto livellamento...cauz. ha scritto:Strong ha scritto:si certo però quanti scatti pensi possa fare un ciclista pulito?
armstrong e pantani scattavano a ripetizione aumentando il ritmo ed ero proprio questo atteggiamento che esaltava le folle.
di luca quanti scatti faceva?
in condizioni normali rischi di avere le gambe di marmo dopo il primo scatto
nel ciclismo vince chi va più forte e lo scatto infiamma le folle....vedi un pò tu...
be', puoi girarla dal lato opposto ed e' uguale...
se quello piu' dotato ha le gambe di marmo dopo il primo scatto, quelli meno dotati sono gia' staccati...
e se il campione ha le gambe di marmo dopo il quinto scatto, il mediocre le ha dopo il secondo.
il doping generalizzato fino ad oggi ci ha mostrato solo livellamento.
- matteo.conz
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Re: Resa dei conti
Concordo anchio con herbie e con dino,però solo sulla iperspecializzazione.Oggi non puoi vincere una roubaix come fece hinault perchè ci sono gli specialisti che corrono per vincere solo le gare a loro adatte,prima i più forti lo erano dappertutto e si davano battaglia tutto l'anno.Se oggi battagliano tutto l'anno non recupererebbero più e giù di farmaci,per me comunque la si guardi è un cane che si mangia la coda dunque DOPING LIBERO!!! sono adulti e vaccinati:possono decidere della loro vita.Dino ha scritto:concordo... il doping "scientifico" e la iperspecializzazione hanno portato ad un netto livellamento...cauz. ha scritto:Strong ha scritto:si certo però quanti scatti pensi possa fare un ciclista pulito?
armstrong e pantani scattavano a ripetizione aumentando il ritmo ed ero proprio questo atteggiamento che esaltava le folle.
di luca quanti scatti faceva?
in condizioni normali rischi di avere le gambe di marmo dopo il primo scatto
nel ciclismo vince chi va più forte e lo scatto infiamma le folle....vedi un pò tu...
be', puoi girarla dal lato opposto ed e' uguale...
se quello piu' dotato ha le gambe di marmo dopo il primo scatto, quelli meno dotati sono gia' staccati...
e se il campione ha le gambe di marmo dopo il quinto scatto, il mediocre le ha dopo il secondo.
il doping generalizzato fino ad oggi ci ha mostrato solo livellamento.
Chi parla ad esempio di doping libero ma controllato: ci sarà sempre chi cerca di andare fuori regola,tipo se lasci l'ematocrito a 50 c'è chi proverà a 55,se lasci il nesp c'è chi proverà la cera e cosi via.Tralaltro molti exdopati sn ancora in salute col passare degli anni! Il vero pericolo è l'amatorialità e il lato psicologico:è pieno di ex che vanno in depresione,droga,ecc vedi ulle con la sindrome da burn-out o un mio amico passato dal doping alla ketamina. A voi
Mondiale 2019: 1 matteo.conz 53 
Svalorizzando gli altri non ti rendi superiore.
C'è sempre una soluzione semplice ad un problema complesso. Ed è quella sbagliata. A. Einstein

Svalorizzando gli altri non ti rendi superiore.
C'è sempre una soluzione semplice ad un problema complesso. Ed è quella sbagliata. A. Einstein
Re: Resa dei conti
Secondo me avete tutti ragione, perché il punto è un altro. Non c'è nessuna possibilità, a mio parere, che l'anti stia alla pari in tempo reale con il ... L'unico risultato, da sempre ottenuto, è il riscrivere le classifiche dopo qualche anno e infamare i corridori (tutti, anche se alcuni più di altri) che, sempre a mio parere, sono i più "puliti" fra tutti i professionisti! Solo loro fanno una vita da ... ciclisti.
Se siete contenti così, la strada è ben tracciata. 
P.S.
Secondo me questa discussione dovrebbe essere spostata in altra parte e chiedo a chi ... di farlo, in modo che io non debba imbattermici per errore un'altra volta ed averne conseguenze psicologiche dannose.


P.S.
Secondo me questa discussione dovrebbe essere spostata in altra parte e chiedo a chi ... di farlo, in modo che io non debba imbattermici per errore un'altra volta ed averne conseguenze psicologiche dannose.

Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
i barbieri il lunedì
"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.
"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono."
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
i barbieri il lunedì

"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.
"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono."

Re: Resa dei conti
La penso come quasi tutti su questo argomento....eliacodogno ha scritto:Dunque?noel ha scritto:In senso assoluto può avere senso, in senso relativo quasi zero![]()
(in senso assoluto e relativo non ho capito su cosa e perchè dissenti e magari come invece la pensi)
Dissento con te sul fatto che, se ho ben capito, il ciclismo odierno non richieda il ricorso al doping ematico in quanto si pedala meno di una volta ecc...
E' un discorso che ha l'età dei datti. Ricordate chi voleva i GT da 15 giorni, chi applaudiva la Vuelta con tappe da 150 km ecc.
Sinceramente la vedo poco una situazione del tipo "Ah..ci sono dei percorsi più facili. Aspetta, aspetta che mi dopo di meno...tanto tutti faranno lo stesso ragionamento" In assoluto è una riflessione nobile. Nella realtà.....
È solo un branco di comunisti radical-chic che commenta il ciclismo (cit.)
- eliacodogno
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Re: Resa dei conti
Non proprio. Ho detto sì che verrebbe a cadere il discorso di "poveretti, con tutti i km che fanno è inevitabile che...", visto che di km in gara ne fanno mediamente meno rispetto al passato.noel ha scritto:se ho ben capito
Poi in realtà ho detto proprio l'opposto di quanto riporti nel virgolettato, cioè che la riduzione dei km, presentata come una necessità per combattere certe pratiche, serva in realtà a renderle solo più efficaci
Se il tuo modo di lavorare è questo qui, compragli un casco a Sgarbozza e fallo fare a lui il Giro, perché io non lo faccio più (P.S.)
'Idea del Forum' per me non vuol dire assolutamente niente. (H.F.)
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Re: Resa dei conti
[/quote]Infine non credo che il ricorso al doping ematico sia un obbligo proprio del ciclismo odierno, dove si pedala pure meno di una volta... (a volte ho l'impressione che come dicono in molti se si pedalasse davvero oltre 200 km al giorno, ci fossero meno garage o invenzioni che privilegiano la tattica dello scattino, anche l'utilità di certe pratiche sarebbe sensibilmente ridotta)[/quote]
Vabbè che l'italiano è una lingua cavillosa...ed io non posso certo spiegare meglio di te certe tue affermazioni
Ma se è quello che intendi del tuo post precedente è questo, concordo anch'io.
Vabbè che l'italiano è una lingua cavillosa...ed io non posso certo spiegare meglio di te certe tue affermazioni
Ma se è quello che intendi del tuo post precedente è questo, concordo anch'io.
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Re: Resa dei conti
noel ha scritto: Vabbè che l'italiano è una lingua cavillosa...
...Ma se è quello che intendi del tuo post precedente è questo....



(sì, certamente non mi ero spiegato bene, però il contenuto della parentesi - che al limite poteva sembrare in contraddizione con la parte prima - mi pare chiaro, no?

Se il tuo modo di lavorare è questo qui, compragli un casco a Sgarbozza e fallo fare a lui il Giro, perché io non lo faccio più (P.S.)
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Re: Resa dei conti
attenzione perchè la riduzione dei km non è presentata come necessità per eliminare (ridurre) il doping ma come necessità per togliere alibi agli atleti.
il ciclista medio non ha un gran stipendio soprattutto se pensiamo alla vita che è costretto a fare. allenamenti tutti i giorni, lunghi periodi lontano da casa, altura (clausura), sacrifici nell'alimentazione e nella vita sociale ecc ecc.
Una volta il ciclista medio gudagnava bene o comunque portava a casa il "pane" per la famiglia (cosa non banale per i tempi) per cui ne valeva la pena. Ciclismo eroico.....eroico perchè con i suoi sacrifici riusciva a sfamare intere famiglie.
Ora il sacrificio è visto solo in funzione della popolarità e la popolarità la si raggiunge vincendo.
Ora il ciclista può dire (alibi): "non è possibile reggere questi ritmi senza "assistenza" (a parer mio ha ragione), se si cercasse di ridimensionare l'impegno partendo dai chilometraggi ma anche dal numero di corse questo alibi non ci sarebbe più.
Poi è ovvio che ci sarà chi continuerà con il doping (e non parliamo sempre e solo di quello ematico) ma a quel punto (almeno) non avrebbe più alibi ed i fondamentalisti del ciclismo pulito potrebbero colpire senza farsi troppi scrupoli.
In sostanza voglio dire:
- a me va bene questo ciclismo (con gli aiuti) e piantamola con il discorso che non è giusto perchè c'è chi può doparsi meglio di altri. questa è la vita, non esistera mai l'uguaglianza assoluta
- per chi invece vuole un ciclismo senza doping, dico che prima di attaccare gli atleti dovrebbe pensare a tutelarli cercando un ciclismo più umano
il ciclista medio non ha un gran stipendio soprattutto se pensiamo alla vita che è costretto a fare. allenamenti tutti i giorni, lunghi periodi lontano da casa, altura (clausura), sacrifici nell'alimentazione e nella vita sociale ecc ecc.
Una volta il ciclista medio gudagnava bene o comunque portava a casa il "pane" per la famiglia (cosa non banale per i tempi) per cui ne valeva la pena. Ciclismo eroico.....eroico perchè con i suoi sacrifici riusciva a sfamare intere famiglie.
Ora il sacrificio è visto solo in funzione della popolarità e la popolarità la si raggiunge vincendo.
Ora il ciclista può dire (alibi): "non è possibile reggere questi ritmi senza "assistenza" (a parer mio ha ragione), se si cercasse di ridimensionare l'impegno partendo dai chilometraggi ma anche dal numero di corse questo alibi non ci sarebbe più.
Poi è ovvio che ci sarà chi continuerà con il doping (e non parliamo sempre e solo di quello ematico) ma a quel punto (almeno) non avrebbe più alibi ed i fondamentalisti del ciclismo pulito potrebbero colpire senza farsi troppi scrupoli.
In sostanza voglio dire:
- a me va bene questo ciclismo (con gli aiuti) e piantamola con il discorso che non è giusto perchè c'è chi può doparsi meglio di altri. questa è la vita, non esistera mai l'uguaglianza assoluta
- per chi invece vuole un ciclismo senza doping, dico che prima di attaccare gli atleti dovrebbe pensare a tutelarli cercando un ciclismo più umano
i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
Re: Resa dei conti
Penso che sinceramente uno sport professionistico pulito non sia mai esistito .
Possono esistere casi di pulizia , ma il doping lo vedo come una sfaccettatura dell'allenamento di altissimo livello ,infatti grandi medici "di doping" sono stati anche grandi innovatori e conoscitori di preparazione atletica.
Alcuni ragionamenti però non li capisco , i campioni eran semrpe campioni e i gregari sempre gregari anche ai tempi di gimondi , o pensate che allora il sistema doping non esistesse ?
Possono esistere casi di pulizia , ma il doping lo vedo come una sfaccettatura dell'allenamento di altissimo livello ,infatti grandi medici "di doping" sono stati anche grandi innovatori e conoscitori di preparazione atletica.
Alcuni ragionamenti però non li capisco , i campioni eran semrpe campioni e i gregari sempre gregari anche ai tempi di gimondi , o pensate che allora il sistema doping non esistesse ?
- eliacodogno
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Re: Resa dei conti
Il ciclista medio sta né più né meno che nella situazione del maratoneta medio o del nuotatore medio, con la differenza che guadagna di più. Poi si sa (almeno chi ha praticato sport agonistico) che lo sport ad alti livelli comporta grandi sacrifici; l'alternativa è smettere e cercarsi un lavoro (con tutte le difficoltà e le incertezze che conosciamo e, mi piace pensare, con l'impossibilità di fare ciò che ti piace, prima ancora che di guadagnare in modo diverso).
Per il resto penso proprio che l'alibi che vada riconosciuto a tutti gli sportivi sia di sistema prima ancora che di necessità. E questo resta anche se facciamo gare da 20 km.
Poi a me interessa che il ciclismo sia credibile senza essere snaturato (da sport di resistenza quale è); non voglio che i ciclisti si trovino nella condizione di non avere più scuse, perché stante quanto appena detto per me le avrebbero ugualmente.
Per il resto penso proprio che l'alibi che vada riconosciuto a tutti gli sportivi sia di sistema prima ancora che di necessità. E questo resta anche se facciamo gare da 20 km.
Poi a me interessa che il ciclismo sia credibile senza essere snaturato (da sport di resistenza quale è); non voglio che i ciclisti si trovino nella condizione di non avere più scuse, perché stante quanto appena detto per me le avrebbero ugualmente.
Se il tuo modo di lavorare è questo qui, compragli un casco a Sgarbozza e fallo fare a lui il Giro, perché io non lo faccio più (P.S.)
'Idea del Forum' per me non vuol dire assolutamente niente. (H.F.)
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Re: Resa dei conti
50-60 anni fa i grandi giri erano lunghi 4mila km con tappe di 300 km e strade sterrate e sicuramente c'erano meno appoggi farmacologici. che senso ha dire che serve un ciclismo più umano per sradicare il fenomeno doping?
anche oggi, le corse a tappe hanno tempi totali di 90-100 h e i distacchi alla fine sono di secondi o minuti. il doping incide per questioni di minuti.
anche oggi, le corse a tappe hanno tempi totali di 90-100 h e i distacchi alla fine sono di secondi o minuti. il doping incide per questioni di minuti.
Re: Resa dei conti
infatti non è stato detto....jumbo ha scritto:50-60 anni fa i grandi giri erano lunghi 4mila km con tappe di 300 km e strade sterrate e sicuramente c'erano meno appoggi farmacologici. che senso ha dire che serve un ciclismo più umano per sradicare il fenomeno doping?

i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
Re: Resa dei conti
Concordo pienamenteherbie ha scritto: 2) se vuoi caro Strong 200 km al giorno per 21 giorni con 4000 metri di dislivello te li faccio io con la pipa in bocca. E' molto più che un Tour perchè lì le tappe da 4000 metri di dislivello sono 4 o 5 ma fa niente, te li faccio lo stesso. Il problema è come li fai e come recuperi da un giorno all'altro.
Re: Resa dei conti
più lo quotate e più mi viene il dubbio che non sarebbe così semplice e banale (per un non professionista).Huck Finn ha scritto:Concordo pienamenteherbie ha scritto: 2) se vuoi caro Strong 200 km al giorno per 21 giorni con 4000 metri di dislivello te li faccio io con la pipa in bocca. E' molto più che un Tour perchè lì le tappe da 4000 metri di dislivello sono 4 o 5 ma fa niente, te li faccio lo stesso. Il problema è come li fai e come recuperi da un giorno all'altro.
alimentazione, problemi intestinali, problemi respiratori, crampi, poche ore di sonno ecc ecc.
attenti a non sbragare troppo....
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Re: Resa dei conti
Ah bhè, io di certo non ce la farei. Ovviamente il discorso -se si estrapola dalle modalità 'provocatorie' (in senso buono) con cui è stato impostato- si riferisce ad un corridore professionista che non faccia uso di doping. E in cui l'assistenza medicale sia portata solo ed esclusivamente da professionisti che hanno un buon rapporto col giuramento di Ippocrate (e che quindi sanno affrontare nella giusta maniera le tematiche legate all'alimentazione e a tutto il resto)Strong ha scritto:più lo quotate e più mi viene il dubbio che non sarebbe così semplice e banale (per un non professionista).herbie ha scritto: 2) se vuoi caro Strong 200 km al giorno per 21 giorni con 4000 metri di dislivello te li faccio io con la pipa in bocca. E' molto più che un Tour perchè lì le tappe da 4000 metri di dislivello sono 4 o 5 ma fa niente, te li faccio lo stesso. Il problema è come li fai e come recuperi da un giorno all'altro.
alimentazione, problemi intestinali, problemi respiratori, crampi, poche ore di sonno ecc ecc.
Cioè?Strong ha scritto:attenti a non sbragare troppo....
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Re: Resa dei conti
Scusa Strong, allora qui cosa volevi dire?Strong ha scritto:infatti non è stato detto....jumbo ha scritto:50-60 anni fa i grandi giri erano lunghi 4mila km con tappe di 300 km e strade sterrate e sicuramente c'erano meno appoggi farmacologici. che senso ha dire che serve un ciclismo più umano per sradicare il fenomeno doping?
Strong ha scritto:per chi invece vuole un ciclismo senza doping, dico che prima di attaccare gli atleti dovrebbe pensare a tutelarli cercando un ciclismo più umano
Meglio brocco che Di Rocco: Cicloweb forever!!
Re: Resa dei conti
me lo chiedevo anche io. 

Re: Resa dei conti
Strong ha scritto: Ora il ciclista può dire (alibi): "non è possibile reggere questi ritmi senza "assistenza" (a parer mio ha ragione), se si cercasse di ridimensionare l'impegno partendo dai chilometraggi ma anche dal numero di corse questo alibi non ci sarebbe più.
Poi è ovvio che ci sarà chi continuerà con il doping (e non parliamo sempre e solo di quello ematico) ma a quel punto (almeno) non avrebbe più alibi ed i fondamentalisti del ciclismo pulito potrebbero colpire senza farsi troppi scrupoli.
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Re: Resa dei conti
Le strade non erano sterrate ma vabbè, è solo un dettaglio e la sostanza è comunque quella descritta. Il punto però è proprio questo; un supporto farmacologico che ti facesse migliorare la tua prestazione in un grande giro cosi' congegnato, avrebbe effetti soltanto distruttivi. Se imponi per via farmacologica al tuo corpo di migliorare la tua prestazione poi, fatalmente, devi dilatare i tempi di recupero e, in un giro del genere, dopo pochi giorni saresti out oppure, se ha le doti, potresti anche vincerlo ma la tua carriera ne risulterebbe inevitabilmente compromessa. La storia del ciclismo è piena di meteore che hanno durato un anno e poi sono scomparse all'orizzonte. A salvare questa gente piu' avvezza alla farmacia che all'allenamneto, è stato il ciclismo dei picchi di forma e di una corsa all'anno. Merckx è stato, probabilmente, il corridore e l'atleta piu' pulito della storia dello sport.jumbo ha scritto:50-60 anni fa i grandi giri erano lunghi 4mila km con tappe di 300 km e strade sterrate e sicuramente c'erano meno appoggi farmacologici. che senso ha dire che serve un ciclismo più umano per sradicare il fenomeno doping? ...
Re: Resa dei conti
be' 60 anni fa le dolomiti erano per la maggior parte sterrate, poi via via meno. comunque l'importante è che sia passato il concetto, la difficoltà del percorso non è un alibi.
Re: Resa dei conti
Strong ha scritto:più lo quotate e più mi viene il dubbio che non sarebbe così semplice e banale (per un non professionista).Huck Finn ha scritto:Concordo pienamenteherbie ha scritto: 2) se vuoi caro Strong 200 km al giorno per 21 giorni con 4000 metri di dislivello te li faccio io con la pipa in bocca. E' molto più che un Tour perchè lì le tappe da 4000 metri di dislivello sono 4 o 5 ma fa niente, te li faccio lo stesso. Il problema è come li fai e come recuperi da un giorno all'altro.
alimentazione, problemi intestinali, problemi respiratori, crampi, poche ore di sonno ecc ecc.
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hai ragione, ho sbagliato l'esempio, non ti dico che te li faccio io, cicloturista da 8-10000 km. l'anno, di medio livello di allenamento rispetto alle abitudini dei cicloamatori di oggi.
Ti dico che LI PUOI FARE TU se solo ti levi dalla testa quelle paroline scritte sopra con una cospicua dose di astrazione.
Alimentazione??? fratello devi mangiare la mattina, a mezzogiorno, la sera, non importa assolutamente cosa basta che non sia roba avariata, non hai mica il problema di ingrassare. (magari la cazzouela milanese a colazione te la risparmi...)
Crampi? Certo, se in effetti vuoi fare l'impresa senza nemmeno portarti l'acqua da bere, diventa più dura....
Per le ore di sonno: mah, ho sentito di dirigenti d'azienda che si meravigliavano quando il dipendente gli faceva presente che lavorare in una sede a qualche ora di distanza da casa poteva comportare il dormire 4 o 5 ore massimo...e che problema c'è? (certo se poi una volta ogni due mesi ti puoi permettere la settimana nella beauty farm alle Maldive oltre ai week end in montagna, va tutto bene...se vivi a Quarto Oggiaro la salute...la saluti...chiuso OT). Qui si tratta di fare la tappa di 200 km.. Bene, al 20 all'ora di media sono 10 ore, più calcolane un'altra per le soste. Siccome vuoi ricreare le condizioni del Tour diciamo che non hai nemmeno da cercarti l'albergo per la notte. Ne rimangono 13 dico 13 per cenare e dormire. Diciamo che se vuoi metterti in bici alle 11 della mattina non funziona. Altrimenti hai anche il tempo di fare una visitina alla città sede di arrivo di tappa, cosa che consiglio vivamente, ammesso poi che tu abbia bisogno di 10 ore filate di sonno.
Problemi intestinali, respiratori, deambulatori, neurologici....: ok se ci sono questi problemi occorre progettare una visita al più vicino ospedale, non un viaggio in bici. Ma scusa, è logico che se ci sono problemi di salute così evidenti un corridore non lo fanno partire. Si parte dal presupposto del buono stato di salute generale
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Re: Resa dei conti
Spiegami cosa avrebbe a che fare ciò che hai scritto sopra con chi si fa il Tour de France?. Mi sa che confondi un po' le cose.herbie ha scritto:
hai ragione, ho sbagliato l'esempio, non ti dico che te li faccio io, cicloturista da 8-10000 km. l'anno, di medio livello di allenamento rispetto alle abitudini dei cicloamatori di oggi.
Ti dico che LI PUOI FARE TU se solo ti levi dalla testa quelle paroline scritte sopra con una cospicua dose di astrazione.
Alimentazione??? fratello devi mangiare la mattina, a mezzogiorno, la sera, non importa assolutamente cosa basta che non sia roba avariata, non hai mica il problema di ingrassare. (magari la cazzouela milanese a colazione te la risparmi...)
Crampi? Certo, se in effetti vuoi fare l'impresa senza nemmeno portarti l'acqua da bere, diventa più dura....
Per le ore di sonno: mah, ho sentito di dirigenti d'azienda che si meravigliavano quando il dipendente gli faceva presente che lavorare in una sede a qualche ora di distanza da casa poteva comportare il dormire 4 o 5 ore massimo...e che problema c'è? (certo se poi una volta ogni due mesi ti puoi permettere la settimana nella beauty farm alle Maldive oltre ai week end in montagna, va tutto bene...se vivi a Quarto Oggiaro la salute...la saluti...chiuso OT). Qui si tratta di fare la tappa di 200 km.. Bene, al 20 all'ora di media sono 10 ore, più calcolane un'altra per le soste. Siccome vuoi ricreare le condizioni del Tour diciamo che non hai nemmeno da cercarti l'albergo per la notte. Ne rimangono 13 dico 13 per cenare e dormire. Diciamo che se vuoi metterti in bici alle 11 della mattina non funziona. Altrimenti hai anche il tempo di fare una visitina alla città sede di arrivo di tappa, cosa che consiglio vivamente, ammesso poi che tu abbia bisogno di 10 ore filate di sonno.
Problemi intestinali, respiratori, deambulatori, neurologici....: ok se ci sono questi problemi occorre progettare una visita al più vicino ospedale, non un viaggio in bici. Ma scusa, è logico che se ci sono problemi di salute così evidenti un corridore non lo fanno partire. Si parte dal presupposto del buono stato di salute generale
L'esempio corretto sarebbe: ti fai 20 giorni di fila 200Km, però in 8-9 di questi tiri alla morte. E proprio il giorno dopo a questi 8-9 ti voglio vedere come sei messo (sia a livello mentale che fisico).
Nella corsa a piedi ci sono alcuni malati di mente che provano a battere il record di maratone conscutive. Se ne fanno 100 in 100 giorni in 3h30' - 4h00'. Non è una passeggiata, ma è comunque una cazzata micidiale a confronto di chi ne prepara solo una ma per correrla in 2h05'-2h10'.
Re: Resa dei conti
secondo me stai banalizzando il "mestire" del ciclismo e stai banalizzando l'impegno e le difficoltà di un professionista.herbie ha scritto: hai ragione, ho sbagliato l'esempio, non ti dico che te li faccio io, cicloturista da 8-10000 km. l'anno, di medio livello di allenamento rispetto alle abitudini dei cicloamatori di oggi.
Ti dico che LI PUOI FARE TU se solo ti levi dalla testa quelle paroline scritte sopra con una cospicua dose di astrazione.
Alimentazione??? fratello devi mangiare la mattina, a mezzogiorno, la sera, non importa assolutamente cosa basta che non sia roba avariata, non hai mica il problema di ingrassare. (magari la cazzouela milanese a colazione te la risparmi...)
Crampi? Certo, se in effetti vuoi fare l'impresa senza nemmeno portarti l'acqua da bere, diventa più dura....
Per le ore di sonno: mah, ho sentito di dirigenti d'azienda che si meravigliavano quando il dipendente gli faceva presente che lavorare in una sede a qualche ora di distanza da casa poteva comportare il dormire 4 o 5 ore massimo...e che problema c'è? (certo se poi una volta ogni due mesi ti puoi permettere la settimana nella beauty farm alle Maldive oltre ai week end in montagna, va tutto bene...se vivi a Quarto Oggiaro la salute...la saluti...chiuso OT). Qui si tratta di fare la tappa di 200 km.. Bene, al 20 all'ora di media sono 10 ore, più calcolane un'altra per le soste. Siccome vuoi ricreare le condizioni del Tour diciamo che non hai nemmeno da cercarti l'albergo per la notte. Ne rimangono 13 dico 13 per cenare e dormire. Diciamo che se vuoi metterti in bici alle 11 della mattina non funziona. Altrimenti hai anche il tempo di fare una visitina alla città sede di arrivo di tappa, cosa che consiglio vivamente, ammesso poi che tu abbia bisogno di 10 ore filate di sonno.
Problemi intestinali, respiratori, deambulatori, neurologici....: ok se ci sono questi problemi occorre progettare una visita al più vicino ospedale, non un viaggio in bici. Ma scusa, è logico che se ci sono problemi di salute così evidenti un corridore non lo fanno partire. Si parte dal presupposto del buono stato di salute generale
portare a termine un gt non è per nulla banale, eppure tu parli di "pipa in bocca".

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Re: Resa dei conti
Scusa ma mi spiegheresti questo concetto per cui l'aiuto famracologico non ti farebbe migliorare la prestazione ?Specialmente con il fatto che devi dilatare i tempi di recupero ?prof ha scritto:Le strade non erano sterrate ma vabbè, è solo un dettaglio e la sostanza è comunque quella descritta. Il punto però è proprio questo; un supporto farmacologico che ti facesse migliorare la tua prestazione in un grande giro cosi' congegnato, avrebbe effetti soltanto distruttivi. Se imponi per via farmacologica al tuo corpo di migliorare la tua prestazione poi, fatalmente, devi dilatare i tempi di recupero e, in un giro del genere, dopo pochi giorni saresti out oppure, se ha le doti, potresti anche vincerlo ma la tua carriera ne risulterebbe inevitabilmente compromessa. La storia del ciclismo è piena di meteore che hanno durato un anno e poi sono scomparse all'orizzonte. A salvare questa gente piu' avvezza alla farmacia che all'allenamneto, è stato il ciclismo dei picchi di forma e di una corsa all'anno. Merckx è stato, probabilmente, il corridore e l'atleta piu' pulito della storia dello sport.jumbo ha scritto:50-60 anni fa i grandi giri erano lunghi 4mila km con tappe di 300 km e strade sterrate e sicuramente c'erano meno appoggi farmacologici. che senso ha dire che serve un ciclismo più umano per sradicare il fenomeno doping? ...
Poi merckx è stato trovato positivo alla fefcamina, come puoi affermare che fosse pulito ?
Re: Resa dei conti
cari Belluschi e Strong, ho stima nei vostri confronti, però non cambiamo le carte in tavola:
prima è stato detto:
Poi facciamo le proporzioni con uno che ci va 11 mesi all'anno e lo fa come professione e cominciamo ad avere una idea....il problema non sono certo i chilometri e le salite.
Cominiciamo, nelle corse a tappe, tra "noi" corridori ad accordarci per lasciare andare le fughe SUBITO senza fare quella maledetta ora-due a 50 e passa di media in partenza che è la cosa che PRINCIPALMENTE rende massacrante una corsa a tappe, tarpa le ali ai veri attacchi dalla media distanza, toglie energie per le fasi della corsa che possono veramente renderla divertente, (quelli che magari poterbbero fare gli uomini di classifica nelle tappe veramente dure), e da fastidio ai fondisti veri che poi sono i campioni veri....
prima è stato detto:
poi:Strong ha scritto:senza determinati aiuti non riesci a fare più di 200km al giorno per 21gg con dislivelli over 4000mt
siccome è la solita storia che sento da ogni parte "ma non è possibile fare in solo giorno tre ben tre lunghe salite e addirittuuuura 250 interminabbbili chilometri" declinata in versione corsa a tappe, cominciavo col il precisare che il SOLO PERCORSO di una corsa tappe rappresenta un bel viaggio fattibile anche da chi in bici ci va una stagione all'anno.Strong ha scritto: "più lo quotate e più mi viene il dubbio che non sarebbe così semplice e banale (PER UN NON PROFESSIONISTA).
alimentazione, problemi intestinali, problemi respiratori, crampi, poche ore di sonno ecc ecc.
Poi facciamo le proporzioni con uno che ci va 11 mesi all'anno e lo fa come professione e cominciamo ad avere una idea....il problema non sono certo i chilometri e le salite.
Cominiciamo, nelle corse a tappe, tra "noi" corridori ad accordarci per lasciare andare le fughe SUBITO senza fare quella maledetta ora-due a 50 e passa di media in partenza che è la cosa che PRINCIPALMENTE rende massacrante una corsa a tappe, tarpa le ali ai veri attacchi dalla media distanza, toglie energie per le fasi della corsa che possono veramente renderla divertente, (quelli che magari poterbbero fare gli uomini di classifica nelle tappe veramente dure), e da fastidio ai fondisti veri che poi sono i campioni veri....
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Re: Resa dei conti
Strong nel primo messaggio quotato aveva probabilmente dato per scontato il "come". Nel senso che intendeva 200Km alle medie che si permettono i pro'. Con a corollario gli svariati stress a cui si viene sottoposti in un GT: spostamenti, controlli antidoping, interviste e cazzate varie. Tutta roba che contribuisce a sputtanare il recuperoherbie ha scritto:cari Belluschi e Strong, ho stima nei vostri confronti, però non cambiamo le carte in tavola:
prima è stato detto:poi:Strong ha scritto:senza determinati aiuti non riesci a fare più di 200km al giorno per 21gg con dislivelli over 4000mt
siccome è la solita storia che sento da ogni parte "ma non è possibile fare in solo giorno tre ben tre lunghe salite e addirittuuuura 250 interminabbbili chilometri" declinata in versione corsa a tappe, cominciavo col il precisare che il SOLO PERCORSO di una corsa tappe rappresenta un bel viaggio fattibile anche da chi in bici ci va una stagione all'anno.Strong ha scritto: "più lo quotate e più mi viene il dubbio che non sarebbe così semplice e banale (PER UN NON PROFESSIONISTA).
alimentazione, problemi intestinali, problemi respiratori, crampi, poche ore di sonno ecc ecc.
Poi facciamo le proporzioni con uno che ci va 11 mesi all'anno e lo fa come professione e cominciamo ad avere una idea....il problema non sono certo i chilometri e le salite.
Cominiciamo, nelle corse a tappe, tra "noi" corridori ad accordarci per lasciare andare le fughe SUBITO senza fare quella maledetta ora-due a 50 e passa di media in partenza che è la cosa che PRINCIPALMENTE rende massacrante una corsa a tappe, tarpa le ali ai veri attacchi dalla media distanza, toglie energie per le fasi della corsa che possono veramente renderla divertente, (quelli che magari poterbbero fare gli uomini di classifica nelle tappe veramente dure), e da fastidio ai fondisti veri che poi sono i campioni veri....
Mi pareva piuttosto intuibile, per quello che non capivo assolutamente il tuo controesempio.
Re: Resa dei conti
herbie ha scritto: 2) se vuoi caro Strong 200 km al giorno per 21 giorni con 4000 metri di dislivello te li faccio io con la pipa in bocca. E' molto più che un Tour perchè lì le tappe da 4000 metri di dislivello sono 4 o 5 ma fa niente, te li faccio lo stesso. Il problema è come li fai e come recuperi da un giorno all'altro.
Strong ha scritto: 2) infatti. volevo esprimere lo stesso concetto.
la tua puntualizzazione pare un pò banale...si parlava di ciclismo professionistico
i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
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Re: Resa dei conti
Per quanto concerne quello che penso io:
A mio parere un corridore che non cura la classifica potrebbe portare a termine un GT senza prendere bombe, sicché non deve avere grosse preoccupazioni se una giornata si sveglia dilaniato e non va nulla.
Per chi invece cura la classifica la situazione è complicata, nel senso che la spina deve rimanere attaccata per 21 giorni. E gli aiuti farmacologici sono importanti per recuperare il più possibile di giorno in giorno.
A mio parere un corridore che non cura la classifica potrebbe portare a termine un GT senza prendere bombe, sicché non deve avere grosse preoccupazioni se una giornata si sveglia dilaniato e non va nulla.
Per chi invece cura la classifica la situazione è complicata, nel senso che la spina deve rimanere attaccata per 21 giorni. E gli aiuti farmacologici sono importanti per recuperare il più possibile di giorno in giorno.
Re: Resa dei conti
cominciamo a eliminare quelle inutili ed innaturali una-due ore all'inizio di ogni tappa ai 50 all'ora di media. Inutili ai fini della classifica e dello spettacolo, servono solo ed unicamente a rovinare la parte centrale della corsa, senza aggiungere assolutamente NIENTE di NIENTE, perchè poi quando la fuga va il ritmo si acquieta a lungo, e quasi tutto si resetta. Col risultato di però rendere la corsa inutilmente massacrante perchè non c'è niente di peggio per il motore del corridore da corse a tappe del partire a tutta e fare vari fuorigiri nel corso della prima ora.
Facciamo un aumento graduale del ritmo nei primi 70-80 chilometri, come un tempo quando gli sceriffi comandavano, poi cominciamo a riparlare di quanto siano massacranti le corse a tappe....
un giorno vanno in fuga queste squadre, un altro quelle altre, come da accordi, tanto non è certo lì che si fa la corsa. Il gruppo va regolare e poi comincia a chiudere, e intanto nelle tappe di trasferimento la corsa diventa meno dura per tutti, e poi la corsa vera la si fa nella seconda metà dove il percorso propone le sue vere difficoltà e il corridore che può attaccare da metà tappa ci arriva con la gamba giusta.
Facciamo un aumento graduale del ritmo nei primi 70-80 chilometri, come un tempo quando gli sceriffi comandavano, poi cominciamo a riparlare di quanto siano massacranti le corse a tappe....
un giorno vanno in fuga queste squadre, un altro quelle altre, come da accordi, tanto non è certo lì che si fa la corsa. Il gruppo va regolare e poi comincia a chiudere, e intanto nelle tappe di trasferimento la corsa diventa meno dura per tutti, e poi la corsa vera la si fa nella seconda metà dove il percorso propone le sue vere difficoltà e il corridore che può attaccare da metà tappa ci arriva con la gamba giusta.
Re: Resa dei conti
Interessanti considerazioni a riguardo le fa il dott. Jean Pierre de Mondenard in questo video. La parte attinente alla discussione inizia al minuto 9, ma è interessante il contenuto di tutto il video. Per chi non conosce il francese:
'[...]Il tour de France non è troppo duro. Non è il tour che crea il doping, ma è la cultura del doping ad alimentare sé stessa[...] A 20-30 anni non è 'difficile' affrontare le difficoltà di un tour...la difficoltà è reggere il passo di qualcuno che va 1-2-3 km/h più veloce...tutto ruota attorno a questo[...]
Non è la difficoltà di un impegno che porta il doping...la prova sono i 100 m, i cui atleti sono dopati allo stesso modo dei ciclisti...è il confronto tra gli uomini che genera il doping[...]'
'[...]Il tour de France non è troppo duro. Non è il tour che crea il doping, ma è la cultura del doping ad alimentare sé stessa[...] A 20-30 anni non è 'difficile' affrontare le difficoltà di un tour...la difficoltà è reggere il passo di qualcuno che va 1-2-3 km/h più veloce...tutto ruota attorno a questo[...]
Non è la difficoltà di un impegno che porta il doping...la prova sono i 100 m, i cui atleti sono dopati allo stesso modo dei ciclisti...è il confronto tra gli uomini che genera il doping[...]'
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Re: Resa dei conti
Sarei curioso di vedere come trovi questi "accordi". Ogni tappa è diversa dall'altra, quindi non ci troviamo in punto di indifferenza nel quale a una squadra non cambia nulla se il suo corridore va in fuga un giorno al posto che un altro.herbie ha scritto: un giorno vanno in fuga queste squadre, un altro quelle altre, come da accordi .
Ci sono tappe in cui le probabilità che la fuga arrivi al traguardo sono nulle, altre in cui al contrario sono altissime. E proprio in quest'ultime scatta la bagarre che determina prime ore di corsa massacranti.
Ma a meno di operare una ridicola par condicio, nella quale una fuga deve OBBLIGATORIAMENTE essere composta da almeno un corridore di ogni squadra, risulta impossubile determinare una accordo per evitare le prime ore a tutta.
Re: Resa dei conti
Se te andassi a partecipare al Tour vedresti come ti sembrerebbero inutili quelle 1-2 ore ai 50 all'ora!herbie ha scritto:cominciamo a eliminare quelle inutili ed innaturali una-due ore all'inizio di ogni tappa ai 50 all'ora di media. Inutili ai fini della classifica e dello spettacolo, servono solo ed unicamente a rovinare la parte centrale della corsa, senza aggiungere assolutamente NIENTE di NIENTE, perchè poi quando la fuga va il ritmo si acquieta a lungo, e quasi tutto si resetta. Col risultato di però rendere la corsa inutilmente massacrante perchè non c'è niente di peggio per il motore del corridore da corse a tappe del partire a tutta e fare vari fuorigiri nel corso della prima ora.
....
Non credi che ci possa essere un motivo se così tanti provano ad andare in fuga?
Tieni conto che metà dei partecipanti vanno al Tour proprio per quello! Andare in fuga!
E sul fatto dell'inutilità delle fughe nelle tappe per velocisti prova a pensare a queste cose:
1) dare visibilità allo sponsor (ci sarà un motivo se tutte le squadre vogliono parteciparci)
2) visibilità a se stessi (a 4 ore di diretta in tutto il mondo con me in vista non ci sputerei sopra)
3) provare a prendere la maglia a pois (non è che Morkov andava in fuga tutti i giorni per niente)
4) provare a prendere il numero rosso (salire sul podio del Tour deve essere bello assai)
5) traguardi volanti (qualche soldo non fa mai male)
6) vittoria (succede raramente spesso ma ogni tanto il colpaccio si riesce a fare)
Re: Resa dei conti
tutto vero, salvo il punto 3.Andrew ha scritto:Se te andassi a partecipare al Tour vedresti come ti sembrerebbero inutili quelle 1-2 ore ai 50 all'ora!herbie ha scritto:cominciamo a eliminare quelle inutili ed innaturali una-due ore all'inizio di ogni tappa ai 50 all'ora di media. Inutili ai fini della classifica e dello spettacolo, servono solo ed unicamente a rovinare la parte centrale della corsa, senza aggiungere assolutamente NIENTE di NIENTE, perchè poi quando la fuga va il ritmo si acquieta a lungo, e quasi tutto si resetta. Col risultato di però rendere la corsa inutilmente massacrante perchè non c'è niente di peggio per il motore del corridore da corse a tappe del partire a tutta e fare vari fuorigiri nel corso della prima ora.
....
Non credi che ci possa essere un motivo se così tanti provano ad andare in fuga?
Tieni conto che metà dei partecipanti vanno al Tour proprio per quello! Andare in fuga!
E sul fatto dell'inutilità delle fughe nelle tappe per velocisti prova a pensare a queste cose:
1) dare visibilità allo sponsor (ci sarà un motivo se tutte le squadre vogliono parteciparci)
2) visibilità a se stessi (a 4 ore di diretta in tutto il mondo con me in vista non ci sputerei sopra)
3) provare a prendere la maglia a pois (non è che Morkov andava in fuga tutti i giorni per niente)
4) provare a prendere il numero rosso (salire sul podio del Tour deve essere bello assai)
5) traguardi volanti (qualche soldo non fa mai male)
6) vittoria (succede raramente spesso ma ogni tanto il colpaccio si riesce a fare)
Il problema è che sono tutte cose che TOLGONO interesse alla corsa e questo, di fronte alla crisi senza precedenti di questo sport, è un problema serio.
Andrebbe affrontato con spirito di corporazione. Il Tour risulta massacrante? Comincia a tirar via proprio ciò che lo RENDE massacrante, quelle partenze. Innanzitutto risparmiando energie nelle prime fasi delle tappe per vivacizzare la corsa là dove può essere interessante per lo spettatore.
Doppio vantaggio, nell'ottica della fisiologia, e nell'ottica dello spettacolo.
Gli accordi in questo senso negli anni passati erano la norma. E' nel ciclismo dei preparatori che vige questa specie di diktat di non collaborazione tra le squadre, (salvo ogni tanto vedere qualche corridore come fulmine a ciel sereno senza alcun motivo mettersi a lavorare per uno di un'altra squadra....), diktat che anche strategicamente non ha senso perchè quando gli interessi collimano è normale che si prendano accordi.
Re: Resa dei conti
poi: dare visibilità allo sponsor, a se stessi, prendere la maglia a pois, il numero rosso, i traguardi volanti, la vittoria....ma....non sono cose che avvengono UGUALMENTE facendo la corsa dopo le prime due ore? Lo sponsor non ha visibilità ugualmente se attacchi a 80 km. dal traguardo, invece che a 180? Anzi....a 180 gente sintonizzata ce ne è molto meno.Andrew ha scritto:Se te andassi a partecipare al Tour vedresti come ti sembrerebbero inutili quelle 1-2 ore ai 50 all'ora!herbie ha scritto:cominciamo a eliminare quelle inutili ed innaturali una-due ore all'inizio di ogni tappa ai 50 all'ora di media. Inutili ai fini della classifica e dello spettacolo, servono solo ed unicamente a rovinare la parte centrale della corsa, senza aggiungere assolutamente NIENTE di NIENTE, perchè poi quando la fuga va il ritmo si acquieta a lungo, e quasi tutto si resetta. Col risultato di però rendere la corsa inutilmente massacrante perchè non c'è niente di peggio per il motore del corridore da corse a tappe del partire a tutta e fare vari fuorigiri nel corso della prima ora.
....
Non credi che ci possa essere un motivo se così tanti provano ad andare in fuga?
Tieni conto che metà dei partecipanti vanno al Tour proprio per quello! Andare in fuga!
E sul fatto dell'inutilità delle fughe nelle tappe per velocisti prova a pensare a queste cose:
1) dare visibilità allo sponsor (ci sarà un motivo se tutte le squadre vogliono parteciparci)
2) visibilità a se stessi (a 4 ore di diretta in tutto il mondo con me in vista non ci sputerei sopra)
3) provare a prendere la maglia a pois (non è che Morkov andava in fuga tutti i giorni per niente)
4) provare a prendere il numero rosso (salire sul podio del Tour deve essere bello assai)
5) traguardi volanti (qualche soldo non fa mai male)
6) vittoria (succede raramente spesso ma ogni tanto il colpaccio si riesce a fare)
il traguardo volante non vale se non si è fatta la prima ora a 55 di media? Vale lo stesso mi risulta anche se la prima ora è andata ai 40....pari oppurtunità: nessuna squadra era obbligata a mandare un certo corridore in fuga e un altro no. Uno vuol fare la classifica del numero rosso? Bene, quando è il turno della sua squadra di entrare nella fuga, ci entra sempre quello, con metà della fatica per prendere la fuga.
Che poi, tutto questo mito del prendere la fuga.... A meno che uno abbia una condizione straordinaria per seguire 9 scatti su 10 in partenza, nella maggior parte dei casi è solo questione di vincere un terno al lotto....il vero valore del corridore lo vedi quando in fuga ci va a distanza plausibile dal traguardo, da metà corsa in poi.