Federazione Triciclistica Italiana

Il mondo dei professionisti tra gare e complessità, e più in generale l'approccio al ciclismo di ogni appassionato
prof
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Re: Federazione Triciclistica Italiana

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BenoixRoberti ha scritto: ....
Azzz ... :angry: :angry:
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Laura Grazioli
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Re: Federazione Triciclistica Italiana

Messaggio da leggere da Laura Grazioli »

Questo è il video della prima riunione di Partiamo! per la candidatura di Claudio Santi.
Era un incontro aperto a tutti e chiunque poteva dire la sua, ci sono anche io... perdonatemi se ho detto qualche cavolata :D

Un uomo comincerà a comportarsi in maniera ragionevole solo quando avrà esaurito ogni altra possibile soluzione
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danilodiluca87
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Re: Federazione Triciclistica Italiana

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con la sigliaa già mi gasoo..... :champion: :champion: :champion: :champion:

i candidatii si conosconoo??????
Admin e Bennoix che ci diconoo????
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BenoixRoberti

Re: Federazione Triciclistica Italiana

Messaggio da leggere da BenoixRoberti »

Io ascolto e studio con gli amici ... i bilanci e le regole elettive ;)

Ps. Ciò che Santi dice sui delegati regionali è stato evidenziato prima da altri.
Ma ce ne sono altre di porcate fatti dal dittatore e dai suoi gerarchi.
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Subsonico
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Re: Federazione Triciclistica Italiana

Messaggio da leggere da Subsonico »

Laura Grazioli ha scritto:Questo è il video della prima riunione di Partiamo! per la candidatura di Claudio Santi.
Era un incontro aperto a tutti e chiunque poteva dire la sua, ci sono anche io... perdonatemi se ho detto qualche cavolata :D

maddai sei stata bravissima! Parli da un palco esattamente come parli quando siamo alla kobram e questo è un bene!

Sulla Colombia mi hai fatto scompisciare. "Cavolo, la Colombia! La Colombia era il paese degli scalatori...[..] devo stringere, è vero grazie :D "
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cauz.
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Re: Federazione Triciclistica Italiana

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Subsonico ha scritto:maddai sei stata bravissima! Parli da un palco esattamente come parli quando siamo alla kobram e questo è un bene!
hai detto nulla... esiste al mondo un palco piu' importante della kobram? :old:
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Subsonico
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Re: Federazione Triciclistica Italiana

Messaggio da leggere da Subsonico »

Comunque ho ascoltato qualche intervento sparso e son contento che sia intervenuta molta gente "genunina", come Fausto Nanni ad esempio.
Santi mi sembra un ottimo oratore, spero razzoli almeno la metà di quanto predichi (e in realtà non predica neanche..)
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Re: Federazione Triciclistica Italiana

Messaggio da leggere da Mad »

Subsonico ha scritto:Comunque ho ascoltato qualche intervento sparso e son contento che sia intervenuta molta gente "genunina", come Fausto Nanni ad esempio.
Santi mi sembra un ottimo oratore, spero razzoli almeno la metà di quanto predichi (e in realtà non predica neanche..)
Fausto Nanni? Quello che sembrava che a sua figlia avessero strappato un regionale, come se ci fosse una regola che in mancanza di fotofinish e di indecisione della giuria, assegni la vittoria all'atleta di casa... :diavoletto:
faustino
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Re: Federazione Triciclistica Italiana

Messaggio da leggere da faustino »

Visionato il video, personalmente l'unico intervento degno di attenzione mi è sembrato quello di Laura, che spiegava, bene, la situazione indecente in cui versa la pista in Italia. Tutti gli altri aria fritta, compreso il candidato Santi, che come oratore non se la cava male, ma quello che serve sono i fatti, di parole ne abbiamo abbastanza. Questo lo abbiamo già visto all'opera nell'era Ceruti. Da Ceruti a Di Rocco, da Di Rocco a Santi, o in alternativa Dalto? Questo visto all'opera con entrambi. O Di Rocco ancora? Non ci resta che raccomandarci al Padreterno.
l'Orso
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Re: Federazione Triciclistica Italiana

Messaggio da leggere da l'Orso »

faustino ha scritto:Visionato il video, personalmente l'unico intervento degno di attenzione mi è sembrato quello di Laura, che spiegava, bene, la situazione indecente in cui versa la pista in Italia. Tutti gli altri aria fritta, compreso il candidato Santi, che come oratore non se la cava male, ma quello che serve sono i fatti, di parole ne abbiamo abbastanza. Questo lo abbiamo già visto all'opera nell'era Ceruti. Da Ceruti a Di Rocco, da Di Rocco a Santi, o in alternativa Dalto? Questo visto all'opera con entrambi. O Di Rocco ancora? Non ci resta che raccomandarci al Padreterno.
non potendo vedere youtube e non potendo intervenire alla serata direttamente, non mi sento di giudicarla, quello che mi sembra strano è pretendere "fatti" da chi non ha ancora il potere di farli.
A meno che tu non ti riferisca a quello che ha fatto fino ad oggi.. bhe, Santi non è nato certo oratore, semmai lo è diventato (in base a quello che dite... perchè fino a qualche anno fa, sopratutto in TV, era ancora un po' impacciato, ma già molto migliorato rispetto al Santi corridore).
Claudio è sempre stato un po' impulsivo ma in passato ha sempre "fatto" più che detto, a volte forse ha agito troppo d'istinto (come quando ha mollato lo sport praticato), però non è uno che sta con le mani in mano e sopratutto non le mette nelle tasche degli altri.
L'ambiente lo conosce bene, appassionato è appassionato, insomma, dipendesse da me potrebbe anche essere il nuovo presidente FCI.
Il problema semmai è che fa gli addetti c'è chi lo conosce da anni (ne ho sentito qualcuno) e purtroppo lo vede ancora con gli occhi di quando correva, brava persona, ma poco comunicativo e troppo istintivo, insomma, inadatto alla carica a cui ambisce.
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faustino
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Re: Federazione Triciclistica Italiana

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l'Orso ha scritto:
faustino ha scritto:Visionato il video, personalmente l'unico intervento degno di attenzione mi è sembrato quello di Laura, che spiegava, bene, la situazione indecente in cui versa la pista in Italia. Tutti gli altri aria fritta, compreso il candidato Santi, che come oratore non se la cava male, ma quello che serve sono i fatti, di parole ne abbiamo abbastanza. Questo lo abbiamo già visto all'opera nell'era Ceruti. Da Ceruti a Di Rocco, da Di Rocco a Santi, o in alternativa Dalto? Questo visto all'opera con entrambi. O Di Rocco ancora? Non ci resta che raccomandarci al Padreterno.
non potendo vedere youtube e non potendo intervenire alla serata direttamente, non mi sento di giudicarla, quello che mi sembra strano è pretendere "fatti" da chi non ha ancora il potere di farli.
A meno che tu non ti riferisca a quello che ha fatto fino ad oggi.. bhe, Santi non è nato certo oratore, semmai lo è diventato (in base a quello che dite... perchè fino a qualche anno fa, sopratutto in TV, era ancora un po' impacciato, ma già molto migliorato rispetto al Santi corridore).
Claudio è sempre stato un po' impulsivo ma in passato ha sempre "fatto" più che detto, a volte forse ha agito troppo d'istinto (come quando ha mollato lo sport praticato), però non è uno che sta con le mani in mano e sopratutto non le mette nelle tasche degli altri.
L'ambiente lo conosce bene, appassionato è appassionato, insomma, dipendesse da me potrebbe anche essere il nuovo presidente FCI.
Il problema semmai è che fa gli addetti c'è chi lo conosce da anni (ne ho sentito qualcuno) e purtroppo lo vede ancora con gli occhi di quando correva, brava persona, ma poco comunicativo e troppo istintivo, insomma, inadatto alla carica a cui ambisce.
Mi riferisco al periodo in cui era dirigente federale, che ora scarichi la responsabilità sul Presidente di allora è scontato, ma lui se non ricordo male era il suo braccio destro. Da come ti esprimi immagino tu lo conosca personalmente, quindi avrai più elementi di chi non lo conosce. Diversi corridori che hanno avuto a che fare comunque ne parlano come di uno che si fa di molto i cavoli propri, ed anche questo mi dirai è normale, resta solo che è meglio non parlarne come del nuovo messia, ci vorrebbe ben altro per sistemare le cose nel ciclismo italiano.
Loopy
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Re: Federazione Triciclistica Italiana

Messaggio da leggere da Loopy »

- Nicolae Ceaușescu fu il dittatore della Romania dal 1967 al dicembre 1989
- Saddam Hussein leader assoluto dell'Iraq dal 1979 al 2003
- Muammar Gheddafi per quarantadue anni è stato la massima autorità del proprio paese
- Benito Mussolini fu Presidente del Consiglio del Regno d'Italia dal 31 ottobre 1922 al 25 luglio 1943
(queste fonti prese da wikipedia)

il Presidente del Comitato Regionale Umbria sta in carica dal 1989 e si appresta a essere riconfermato sino al 2017
noi ce la stiamo mettendo tutta ma è molto difficile
vi chiedo cortesemente di mettere mi piace su questa pagina
http://www.facebook.com/pages/Umbria-Ci ... 4656526456
ci serve l'aiuto di tutti
non siamo dei rivoluzionari o dei complottisti siamo dei semplici innamorati del ciclismo
vogliamo solo far uscire la nostra regione da quello che possiamo definire
TORPORE
:D
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Maìno della Spinetta
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Re: Federazione Triciclistica Italiana

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riporto quanto di buono la nostra federazione sta facendo per promuovere il ciclismo a ogni livello:

l nostro progetto prosegue nel 2013 solo con il team dilettantistico. Dopo un susseguirsi di riunioni, incontri in comune accordo con gli Sponsor abbiamo preso una decisione. Con immenso rammarico ma in Italia è impossibile continuare, ci siamo trovati di fronte a delle scelte e riteniamo di aver scelto la strada che ci permette di continuare ad avere un team dilettanti all’altezza e di programmare il futuro in maniera più tranquilla per un ritorno al mondo professionistico magari con un team professional, se in Italia non cambieranno le disposizioni in materia Continental, come piu’ volte ventilato. A pochi giorni dalla chiusura delle affiliazioni team professionisti all’UCI è impensabile poter richiedere affiliazione in assenza di certezze poi per quanto riguarda i regolamenti attuativi in Italia. E’ giusto che a stagione finita si sollevi il coperchio e si portino all’esterno i problemi che per noi esistono in Italia . Iniziamo dicendo che del nostro progetto ben pochi hanno parlato e sostenuto, dei nostri risultati neppure, nessuno si è degnato di vedere le classifiche di Team ed individuali e scoprire che un team appena costituito e formato da giovani o da atleti scartati da altre società è riuscito a mettersi alle proprie spalle team professionistici ben piu’ quotati, ma noi siamo una formica, una continental e le continental in italia sono bistrattate sinonimo di avventurieri con scarsa organizzazione e professionalità…..peccato che in Italia costino piu’ di una professional. Altro problema i regolamenti e noi ci chiediamo il perché di tutto questo, perché in altre nazioni europee i regolamenti non impongono quello che viene imposto in Italia? Le continental nelle nazioni ciclisticamente evolute sono considerate il vivaio naturale per i grossi team, il passaggio obbligato per i giovani che non trovano spazio nelle pro tour e nelle professional qui no in Italia le continental sono delle società appestate, si cerca di non farle correre a partire dalla RCS ORGANIZZAZIONI SPORTIVE e gli altri organizzatori se ti invitano spesso ti fanno pagare le trasferte gli alberghi ecc. ecc. Allora ci poniamo la prima domanda ma perché da regolamento dobbiamo avere gli stessi costi di una professional se poi non ci fanno correre ci escludono e ci addebitano pure gli alberghi? Seconda considerazione, una professional si affilia all’UCI direttamente ottiene la licenza e se rispetta le regole non ha problemi di nessuna sorta, se non puo’ rispettare le regole nessuno dice nulla ed a fine stagione o si mette in regola o viene esclusa . In Italia no, per le continental abbiamo inventato un ente di controllo che impone alle società di avere un proprio collegio sindacale (3 commercialisti + 1) con costi aggiuntivi che certifica sotto propria responsabilità civile e penale trimestralmente tutti gli atti compiuti dalla società sportiva, non contenti di questo occorre trimestralmente produrre all’organo di controllo COVISP bilanci, buste paga estratti conti f24 DURC ecc. ecc. insomma le società sportive italiane hanno costantemente la finanza in casa, noi abbiamo pagati dalla società 4 commercialisti che ci certificano e poi altre 8 persone circa della COVISP che controllano il lavoro dei nostri commercialisti…..ha senso tutto questo? Si ha senso se il giro d’affari di una società sportiva è rilevante ma nel caso di una continental ritengo sia un voler creare paletti inutili tanto vale che si cancellino in Italia se dobbiamo agire così. Ci abbiamo provato in Italia, ma per gente come noi che lo fa per passione e non per profitto è impossibile. Un altro dato che immagino faccia rabbrividire…. come continental abbiamo fatto 63 giorni gara, un’inezia il costo di un Atleta che ha firmato per il minimo federale di € 27.500,00 è di 39.412,70 euro di puro stipendio pari ai € 107,98 al giorno ma non per giorno gara ma dal 1 gennaio al 31 dicembre, a questo dobbiamo aggiungere poi tutti i costi dai mezzi, agli alberghi al personale alle assicurazioni al tesseramento ecc. ecc. E oltre all’aspetto economico il fattore piu’ stressante è l’aspetto burocratico….si è vero una professional di matrice italiana ma di gestione estera affiliata all’UCI ha meno aspetti burocratici da rispettare. Ma perchè all’estero non esiste tutta questa burocrazia stressante ed assillante che c’è in Italia? Siamo tutti affiliati alla UNIONE CICLISTICA INTERNAZIONALE ma continuiamo a non capire perché solo in ITALIA ci sono determinate regole e in tutte le altre nazioni no? In tutte le altre nazioni vige il regolamento UCI in Italia è un mondo a se per le continental esiste un regolamento diverso , una domanda spontanea, ma allora sono fuori posto tutte le altre nazioni o in materia continental siamo fuori posto solo noi qui in Italia? Ti fanno pagare inoltre una tassa di iscrizione alla LEGA CICLISMO PROFESSIONISTICO ITALIANO, ma se poi sei trattato e considerato meno di un team dilettantistico perché buttare altri 5.000 Euro all’anno? Siamo consapevoli che questa nostra scelta scatenerà le ire di qualcuno e che in Italia per noi sarà vita dura, ci auguriamo di no perché vorrebbe dire costringerci veramente a chiudere tutto. Ci viene naturale ringraziare tutti quelli che hanno collaborato con noi e che si sono adoperati per noi anche a livello istituzionale che sono sempre stati al nostro fianco aiutandoci costantemente. Ci auguriamo che tutte queste persone si attivino per far si che le regole in Italia cambino, si riveda la legge 91 altrimenti il nostro ciclismo si impoverirà sempre più, non ci saranno piu’ team e neppure atleti, se le cose cambieranno saremo i primi ad attivarci per far si che con i nostri sponsor si riesca a fare in Italia quello che in altre nazioni si fa e cioè la crescita tramite le continental dei giovani campioni del futuro.


Spaziociclismo



la burocrazia, l'apparato, uccide.
Miche guarda alla finestra un'ltro cadavere che la raggiunge
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Subsonico
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Re: Federazione Triciclistica Italiana

Messaggio da leggere da Subsonico »

No vabbè, chiariamo, Miche non aveva una fidejussione appropriata, in pratica non garantiva il pagamento degli stipendi (e per non garantiva intendo che con la fidejussione proposta quest'anno, non avrebbero mai potuto). Non farla neanche partire è stata una cosa sensata. Non so se la situazione della WIT fosse la medesima.
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Maìno della Spinetta
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Re: Federazione Triciclistica Italiana

Messaggio da leggere da Maìno della Spinetta »

Subsonico ha scritto:No vabbè, chiariamo, Miche non aveva una fidejussione appropriata, in pratica non garantiva il pagamento degli stipendi (e per non garantiva intendo che con la fidejussione proposta quest'anno, non avrebbero mai potuto). Non farla neanche partire è stata una cosa sensata. Non so se la situazione della WIT fosse la medesima.
thx
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Re: Federazione Triciclistica Italiana

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L'Umbria si è davvero messa in moto per portare la vera passione a dirigere il Comitato Regionale della Federazione Ciclistica Italiana.
Un sapiente utilizzo dei nuovi media ha in pochi gg. messo in campo tutta una serie di energie che sembravano sopite.
Se ne sono accorti anche i giornali locali che hanno dato ampio risalto alle iniziative ed hanno preso davvero posizione circa la necessità sostanziale di un cambiamento radicale. Ecco alcuni degli articoli pubblicati dalle maggiori testate:

Corriere dell'Umbria 25/10/2012
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Messaggero 25/10/2012
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Messaggero 27/10/2012
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UMBRIA CICLISTICA
Domenica 28 ottobre 2012 alle 10.30
Pretola (Pg) - Sala CVA - Via Forlì, 9
Incontriamoci. Per liberare la nostra passione e discutere di ciclismo. Riprendiamoci il futuro.


http://www.facebook.com/umbriaciclistica
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Re: Federazione Triciclistica Italiana

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Stiamo inviando a tutte le società ciclistiche FCI. Questa mail.


Un caro saluto. Con questa mail vogliamo presentare l’attività di Umbria Ciclistica, un vasto gruppo di amici ed appassionati di ciclismo, da poco costituito.
Perchè ci siamo riuniti. Perchè siamo arrivati al punto che tutti dobbiamo impegnarci per tutelare questo sport. Noi ci siamo, e partiamo dalla nostra piccola regione, per dare un segnale di svolta. Sarebbe bello, tutti insieme, uscire da questo periodo un po’ negativo per il nostro sport. Noi siamo organizzatori, appassionati, atleti, amatori, volontari che ogni domenica lavoriamo dietro alle quinte per tenere viva la nostra passione. Non siamo certo cacciatori di poltrone, anzi. Pensiamo però che sia arrivato il momento di un ciclismo moderno, al passo con i tempi.
Vogliamo come Umbria fare parte di un team di rinnovamento del ciclismo, che metta in primo piano la passione e l’emotività delle due ruote. Sarebbe il caso di salutare l'era dei baroni, da noi presente dal 1989. Dobbiamo pensionare il sistema delle deleghe assembleari, perchè il bisogno democratico si fa sentire.
Un grazie a tutti quelli hanno dato tanto al ciclismo ma ora il nostro sport ha bisogno di nuova managerialità.
Noi, in Umbria, siamo pronti, un bel gruppo affiatato e deciso. E magari dalla nostra regione, da questa terra di mitezza, possa partire un messaggio di pace, fede e rinascita del nostro sport. Dalla nostra trincea, nel cuore verde d’Italia, noi siamo attrezzati e pronti per fare la nostra parte. Noi ci siamo. Riprendiamoci il ciclismo.
Dateci un forte segno di affetto, visitando la pagina e mettendo “mi piace” sulla pagina FB http://www.facebook.com/umbriaciclistica oppure seguendo il nostro account twitter, e forza fate come noi, che un nuovo ciclismo è possibile, riprendiamocelo.

Gli amici di Umbria Ciclistica.
Dal cuore dell’Italia, al cuore del Ciclismo.



Vi informiamo ai sensi di legge che siamo in possesso solo ed esclusivamente del Vs indirizzo email, prelevato da elenchi pubblici, e non dei Vs dati personali o di altri dati sensibili.
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Re: Federazione Triciclistica Italiana

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Re: Federazione Triciclistica Italiana

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UMBRIA CICLISTICA. CALENDARIO DEGLI INCONTRI.

Cari amici di Umbria Ciclistica, appassionati di ciclismo.
Ecco il calendario degli incontri per trovarci, scambiare idee, conoscerci e condividere il programma.

TERNI
MERCOLEDI' 7 NOVEMBRE ORE 21.00
Oratorio Chiesa San Giuseppe Lavoratore
Via XX Settembre, 166
(zona Centro Commerciale Cospea)

LIMITI DI SPELLO
GIOVEDI' 8 NOVEMBRE ORE 21.00
Sala Parrocchiale

CITTA' DI CASTELLO
VENERDI' 9 NOVEMBRE ORE 21.00
Ciclodromo


http://umbriaciclistica.blogspot.it/
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Mad
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Re: Federazione Triciclistica Italiana

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Allora chi si candida in questo forum? Io ho fatto la mia e mi sono candidato come consigliere del comitato provinciale di Parma. :D
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Re: Federazione Triciclistica Italiana

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Di Rocco
sei vice presidente UCI
vergognatiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
dimettiti se hai le balls
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cauz.
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di rocco e' in diretta ora sul sito adn-kronos. direi solo per campagna elettorale.
http://www.adnkronos.com/IGN/Diretta/?id=3.1.2000000000
"Il male trionfa sempre, perche' il bene e' stupido" [Lord Casco]
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Re: Federazione Triciclistica Italiana

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Roscini Carlo presidente regionale comitato Umbria FCI dal 1989
l'omertà regna sovrana
un sistema di "onorata società" regna, anzi impera in regione

Umbria Ciclistica ha pubblicato il suo programma
e come c'è scritto sul nostro blog
"Non ci sono programmi già scritti, ma solo idee da condividere."

www.umbriaciclistica.blogspot.com
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BenoixRoberti

Re: Federazione Triciclistica Italiana

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cauz. ha scritto:di rocco e' in diretta ora sul sito adn-kronos. direi solo per campagna elettorale.
http://www.adnkronos.com/IGN/Diretta/?id=3.1.2000000000
RDR: "Quando si parla di etica non si sa mai quale sia il confine"
Direi che qui è sintetizzato il suo programma. Che eticista!
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cauz.
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cauz. ha scritto:di rocco e' in diretta ora sul sito adn-kronos. direi solo per campagna elettorale.
http://www.adnkronos.com/IGN/Diretta/?id=3.1.2000000000

la solita aria fritta, per quel che e' dato capire data l'estrema difficolta' del presidentissimo ad esprimersi in un italiano intelleggibile. già ha un vocabolario di 30 parole (per metà contenenti errori grammaticali), se poi lo si lascia pure parlare a ruota libera e' finita, non ha concluso una frase che fosse una. :boh:


tre perle:

"anche io, che sono presidente della federazione, non sapevo che ferrari fosse stato inibito"

"noi del ciclismo sappiamo tutti che l'ordine d'arrivo delle olimpiadi non ci e' piaciuto. alle olimpiadi ha vinto il corridore sbagliato e nella maniera sbagliata"

"resto alla guida della FCI perchè c'e' tanto lavoro da fare, visto che ha ereditato un bilancio disastroso" (detto da chi la governa da 8 anni... mi ricorda l'ex-vicesindaco di milano, al governo da quasi 20 anni, che si lamentava dei problemi che aveva ereditato)

:gluglu:
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Messaggio da leggere da Monsieur »

Ma poi "noi del ciclismo" chi?
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Re: Federazione Triciclistica Italiana

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BulgarUmbria notizie.

Si è svolta ieri la prima riunione del gruppo Umbria Ciclistica. Hanno partecipato diverse società, ma ancora è dura scalfire il muro di omertà.
Alcuni hanno ancora paura, non si sa bene di cosa!!! Ma cosa temete!!! Cavolo ecco chi è la base del nostro ciclismo.
Molti elementi usciti dalla riunione. Il primo, più pesante, è che le società sono diventate il bancomat della Federazione Ciclistica. Paga, paga, paga, tasse gara, tasse regionali, sopra e sotto....per ottenere cosa. Mazzate.
Si chiede maggiore conivolgimento perchè la voglia di fare c'è e gli sponsor pure. Purtroppo, in Umbria, la rendita di posizione del tiranno umbro dal 1989 scaccia volenterosi e capitali.
Seguite la nostra attività e dateci il vostro contibuto su www.umbriaciclistica.blogspot.com o sulla pagina FB umbriaciclistica.
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BenoixRoberti

Re: Federazione Triciclistica Italiana

Messaggio da leggere da BenoixRoberti »

Per chi non lo avesse visto:
Di Rocco Barocco all'ADN Kronos.
http://archive.ciclopassione.com/html/d ... kronos.htm
BenoixRoberti

Re: Federazione Triciclistica Italiana

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Loopy
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Re: Federazione Triciclistica Italiana

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certo quando leggi e ti confermano che la magistratura sembra si stia interessando su alcuni fondi relativi alla ristrutturazione del Velodromo di Monteroni, in Puglia,............situazione in cui Di Rocco bla bla bla ecc ecc ecc..............insomma sto Di Rocco puzza un pochetto come il pesce andato a male........
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Re: Federazione Triciclistica Italiana

Messaggio da leggere da Admin »

Caro Loopy, hai centrato il punto, perfettamente.

La questione del Velodromo di Monteroni si profila come uno dei motivi reali che stanno dietro al commissariamento del CR pugliese: sintomatico che dalla Provincia di Lecce siano partiti fondi all'indirizzo della FCI, senza che i rappresentanti locali ne sapessero niente, e dire che tra CR e Provincia c'era un rapporto stretto e diretto. La cosa è stata scoperta da tutti, qui, nelle scorse settimane, e forse possiamo dire di aver trovato la casella mancante...

Tra l'altro sono entrato in possesso di un documento che configura l'altro motivo reale di questo commissariamento, penso che ne renderò conto con un articolo nei prossimi giorni.
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Subsonico
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Re: Federazione Triciclistica Italiana

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Admin ha scritto:Caro Loopy, hai centrato il punto, perfettamente.

La questione del Velodromo di Monteroni si profila come uno dei motivi reali che stanno dietro al commissariamento del CR pugliese: sintomatico che dalla Provincia di Lecce siano partiti fondi all'indirizzo della FCI, senza che i rappresentanti locali ne sapessero niente, e dire che tra CR e Provincia c'era un rapporto stretto e diretto. La cosa è stata scoperta da tutti, qui, nelle scorse settimane, e forse possiamo dire di aver trovato la casella mancante...

Tra l'altro sono entrato in possesso di un documento che configura l'altro motivo reale di questo commissariamento, penso che ne renderò conto con un articolo nei prossimi giorni.
Grassileaks
VINCITORE DEL FANTATOUR 2016 SUL CAMPO: certe fantaclassifiche verranno riscritte...

"Stufano è un Peter Sagan che ha smesso di sognare (E.Vittone) "
BenoixRoberti

Re: Federazione Triciclistica Italiana

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In un periodo di crisi è a maggior ragione compito della magistratura contabile venire a capo di simili sprechi.
E poi usare lo sport ed il ciclismo è una cosa indecente.
E' ora di cambiare registro e gestione.

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Loopy
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Re: Federazione Triciclistica Italiana

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ma chi sono i soci di questa Ciclistica Servizi?
senza che vado a rivedere vecchi post
grazie
...già utente Lu Sbroga.....
BenoixRoberti

Re: Federazione Triciclistica Italiana

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http://www.lecceprima.it/cronaca/velodr ... avori.html
28 agosto 2008
Velodromo di Monteroni: entro l'anno il via ai lavori
L'imponente struttura di Monteroni, sulla Lecce-Porto Cesareo, sembra ormai vicina alla sua ristrutturazione.
A fine anno inizio dei lavori. Investimento della Provincia di 2 milioni e 700 mila euro
Ci siamo. Un altro ritardo sarebbe impensabile, inconcepibile, fuori da ogni logica. Ci sono i fondi, 2 milioni e 700 mila euro, denaro della Provincia di Lecce (300 milioni sono del Comune di Monteroni); c'è il progetto, rivisto e con tanto di ok da parte del comitato tecnico del Coni; c'è soprattutto la volontà comune di uscirsene fuori da questo trentennale empasse burocratico-politico che ha relegato uno tra i più grandi e ormai storici tempi dello sport, il Velodromo degli ulivi di Monteroni, a vecchio cencio lasciato a marcire sulla provinciale Lecce-Porto Cesareo.
Il traguardo, incrociando le dita, è ormai lì, a due passi dall'avvio ai lavori di ristrutturazione della imponente struttura. Manca l'approvazione del progetto e il sì alla riqualificazione dell'opera da parte del Consiglio comunale di Monteroni e, quindi, la procedura per la pubblicazione della gara di appalto. Poi, arriveranno le ruspe, entro la fine dell'anno. La conferma giunge direttamente dal sindaco di Monteroni Lino Guido, che conferma quanto detto fino ad ora: "Manca davvero poco - ammette il primo cittadino - perché a breve il consiglio approverà il progetto, così da poter indire la gara per l'assegnazione dei lavori. Tutto questo, entro la fine dell'anno. Teniamo a rispettare questi tempi - aggiunge - perché la struttura, pur ricadendo nel nostro territorio comunale, è un bene prezioso per tutto il Salento, ma non solo, e poi perché vogliamo rispettare l'impegni assunti dalla Provincia di Lecce, che sta finanziando praticamente l'intera opera di riqualificazione del Velodromo degli ulivi".
Il Comune di Monteroni, da canto suo, proporrà ai privati la ristrutturazione e la gestione di altri servizi che ruotano intorno all'impianto sportivo: "L'intenzione - spiega il primo cittadino - è quella di far decollare le altre strutture, come la piscina semiolimpionica, gli attuali punti di ristorazione, il parco, strutture ricettive. Si può prevedere una serie di project financing con i privati con l'obiettivo di creare un vero polo dello sport e del tempo libero a due passi da Lecce. D'altronde - aggiunge - il progetto complessivo guarda ad un impianto polifunzionale: ciclismo su pista ma anche spettacoli all'aperto, raduni e manifestazioni sportive in genere. Ma c'è di più: vi è la concreta possibilità di utilizzare l'edificio della vecchia foresteria a centro per la medicina dello sport".
IL PROGETTO
Il progetto di riqualificazione del Velodromo degli ulivi di Monteroni si bloccò per il contenzioso (a cui è stata messa la parola fine) tra la Provincia di Lecce, committente dei lavori, e la ditta che nel giugno del 2002, la "Cogedi" di Afragola, in provincia di Napoli, si aggiudicò la gara per il rifacimento dell'impianto sportivo sulla Lecce-Porto Cesareo.
Ecco in cosa consiste il progetto che ora l'amministrazione provinciale intende rivedere con il suo partner e le istituzioni sportive? Sono tre le novità tecniche a cui fanno riferimento gli studi per la ristrutturazione del nuovo Velodromo degli ulivi. La prima riguarda la pista ciclistica, che per ovvie ragioni di costi e di mano d'opera non sarà più realizzata in legno pregiato ma in cemento, anche se la sua lunghezza resterà sempre quella originale di 333 metri. E' prevista inoltre la costruzione di una nuova tribuna est, capace di ospitare, con le sue 15 gradinate, 1.258 posti a sedere. E con l'ampliamento della tribuna ovest di cui parla il progetto, il numero complessivo dei posti a sedere salirà a 1.596.
Ma la capienza è destinata ad aumentare se ai posti di cui sopra si aggiunge lo spazio centrale della pista, un ovale di notevoli dimensioni e che il progetto prevede infatti di ricoprire con uno strato di pavimentazione sintetica; in questo modo la capacità ricettiva della struttura potrebbe aumentare fino a circa 9mila posti. E proprio la pavimentazione sintetica dell'ovale rappresenta forse la novità più impostante del progetto: oltre alle gare ciclistiche che si svolgeranno sulla pista in cemento, l'impianto, così concepito, potrà ospitare altre manifestazioni sportive, dal tennis, alle partite di pallacanestro, a quelle di calcetto, per non parlare degli eventi di spettacolo, come concerti e serate d'intrat¬teni¬mento all'aperto.
E' questo il motivo per il quale si parla del Velodromo degli ulivi come di un impianto polifunzionale, che davvero sarebbe l'unico per dimensioni e ricettività nelle regioni meridionali. Il progetto, prevede inoltre il rifacimento della foresteria utilizzata in passato per la residenza degli sportivi e che ora potrebbe diventare sede di un centro per la medicina dello sport.
LA STORIA
I Campionati italiani assoluti di ciclismo su pista inaugurarono il Velodromo degli ulivi di Monteroni, voluto dall'allora sindaco Mario Marini, dal 16 al 21 luglio 1974. L'impianto fu realizzato in tempi brevissimi, con la pista, unica nell'Italia meridionale, in legno pregiato fatto giungere appositamente dall'Africa. A febbraio del 1975, l'impianto ospitò i Campionati italiani invernali di ciclismo su pista che metteva in palio il titolo di Campione italiano per allievi, dilettanti e professionisti. La sensazione era che tutte quelle gare fossero il preludio alla manifestazione più importante in programma per l'anno successivo: i Campionati del mondo del '76 che si sarebbero tenuti per la prima volta al Sud, nel Velodromo degli ulivi di Monteroni.
E così, dal 7 al 10 settembre di quell'anno il Salento entrò nei circuiti sportivi internazionali attraverso le esibizioni su pista di nomi del grande ciclismo con in testa Moser che, si ricorda, proprio a Monteroni vinse, in quell'occasione, la medaglia d'oro nella categoria "inseguimento professionisti". Gli ultimi appuntamenti sportivi di un certo rilievo risalgono ai primi anni Ot¬tanta; ala fine del 1979 si ricordano le performance nell'ambito del Campionato italiano di ciclismo a squadre e in seguito i Campionati nazionali militari.
Dallo sport agli spettacoli. Sempre alla fine degli Settanta, il Velodromo degli ulivi ospitò i concerti all'aperto dei Pooh e di Antonello Venditti. Poi, a causa della cattiva manutenzione della pista e per il disinteresse generale, la struttura andò completamente distrutta fino a quando, nel 1986, il sindaco di allora emise un'ordinanza dichiarando la struttura inagibile.


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http://corrieredelmezzogiorno.corriere. ... 3901.shtml
Velodromo degli Ulivi, una nuova vita per la pista che incoronò campione Moser
21 ottobre 2009

Stanziati circa 3 milioni per l'impianto chiuso da 15 anni:
nel 1976 Francesco Moser vinse qui il primo mondiale
LECCE — Nel settembre del 1976, al Velodromo degli Ulivi di Monteroni, Francesco Mo­ser vinse la medaglia d’oro del­la categoria «inseguimento professionisti». Da impianto sportivo all’avanguardia con la sua pista in legno pregiato giunta appositamente dall’Afri­ca, il Velodromo divenne an­che un’area per ospitare con­certi e raduni hip-hop. Poi, ne­gli anni ’90, l’inesorabile decli­no. Oggi il Velodromo degli Ulivi è una cattedrale nel deser­to, un pugno nello stomaco per chi ama lo sport. Ma l’impianto di Montero­ni, come ha anticipato «Lecce­prima», potrebbe presto torna­re al suo splendore perchè è stato risolto il contenzioso tra la Provincia e la ditta «Coge­di» di Afragola (in provincia di Napoli) che si aggiudicò i la­vori di ristrutturazione nel giu­gno del 2002. Venerdì 23 otto­bre la Provincia pubblicherà il bando di gara per la ristruttu­razione della struttura.
I detta­gli saranno presentati nel cor­so di una conferenza stampa al Velodromo alla quale parte­ciperanno, tra gli altri, il sinda­co di Monteroni, Lino Guido, il presidente della Provincia, Antonio Gabellone, ed il presi­dente regionale di Federcicli­smo, Salvatore Bianco. Sono stati stanziati 2 milioni dall’en­te di Palazzo dei Celestini e 800 mila euro dal Comune di Monteroni (attraverso la Cas­sa Depositi e Prestiti). Entro novanta giorni, salvo compli­cazioni burocratiche, dovreb­be essere affidata la gara ed i lavori potrebbero anche pren­dere il via. Il progetto è firma­to dall’architetto romano Euge­nio Vollaro e prevede in primo luogo che la pista ciclistica non sia realizzata in legno pre­giato ma in cemento. La sua lunghezza resterà di 333 me­tri. Il progetto prevede, inol­tre, la costruzione di una nuo­va tribuna est con 15 gradina­te in grado di accogliere ben 1.258 spettatori. Sarà ampliata anche la tribuna ovest.

I posti a sedere complessiva­mente saranno 1.596. Ma nel­l’impianto i posti potrebbero arrivare anche a 9mila perchè lo spazio centrale della pista (un ovale di grandi dimensio­ni) dovrebbe essere pavimen­tato con uno strato sintetico. L’impianto ospiterà le gare ci­clistiche ma anche altri eventi sportivi e di musica. Insomma diventerà un polo di intratteni­mento importante per il nord Salento. Previsto, infine, an­che il rifacimento della foreste­ria, un tempo residenza degli sportivi, che potrebbe diventa­re un centro per la medicina dello sport. Il presidente regio­nale della Federciclismo, il lec­cese Salvatore Bianco, è rag­giante. «Aspettavo questo mo­mento da circa 15 anni. Credo che, se non dovessero esserci intoppi, entro il 2011 il Velo­dromo degli Ulivi sarà riconse­gnato al Salento», dice.
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http://www.ilgallo.it/2011/06/rinasce-i ... monteroni/
22 giugno 2011
Rinasce il Velodromo degli Ulivi a Monteroni
Cerimonia di avvio dei lavori giovedì 23 giugno, alle 12. Costruito nel 1972, consegnato alla “leggenda” dello sport internazionale con i Mondiali di ciclismo del 1976 e la medaglia d’oro del grande Francesco Moser, abbandonato al degrado dal 1991, infine recuperato nel 2011 per raccontare nuove storie di sport, ma anche per rappresentare un enorme Centro Polifunzionale al servizio dell’intero Salento, per manifestazioni sportive internazionali ma anche concerti, eventi, grandi momenti di aggregazione, con una tribuna coperta per mille posti a sedere, più un parterre che all’occorrenza potrà ospitare altri 3mila spettatori. Il “Velodromo degli Ulivi Mario Marini” di Monteroni rinascerà grazie all’intervento dell’Amministrazione Provinciale di Lecce, che in un anno di lavori riconsegnerà al Salento questa struttura sportiva, completamente ricostruita, soprattutto polifunzionale nel suo prossimo utilizzo. L’importante cerimonia di avvio dei lavori, come detto fermi da 20 anni, è fissata proprio sul posto, tra le rovine del Velodromo. Avvierà simbolicamente i lavori il presidente della Provincia di Lecce, Antonio Gabellone, con il sindaco di Monteroni e consigliere provinciale, Lino Guido, l’assessore provinciale ai Lavori Pubblici, Massimo Como, il presidente della Federazione Ciclismo di Puglia, Salvatore Bianco, il presidente del Coni Lecce, Antonio Pascali, il consigliere provinciale del Collegio, Luigi Tramacere.
Il Velodromo degli Ulivi, intitolato a Mario Marini, sindaco di Monteroni al tempo dei Mondiali di ciclismo del 1976 e poi anche presidente del CONI, era stato realizzato con una pista in legno di tipo doussiè che nel tempo si è deteriorata a causa della mancanza di una idonea copertura che la potesse proteggere dagli agenti atmosferici. Su quella pista Francesco Moser ha ottenuto la medaglia d’oro ai Campionati del Mondo di Ciclismo, svoltisi eccezionalmente proprio a Monteroni, una delle pagine più belle dello sport salentino, nazionale e mondiale.
ATTUALE STATO DELL’ARTE
L’originario finanziamento prevedeva per un Provincia di Lecce un impegno di spesa di £.3.500.000 (€.1.807.600) con un coo-finaziamento del Comune di Monteroni del 50% (€.903.800). A seguito di risoluzione del contratto d’appalto nei confronti dell’impresa esecutrice per grave inadempimento, grave irregolarità e grave ritardo, la Provincia ha adeguato il progetto alla normativa sismica nel frattempo intervenuta rimodulando l’intera progettazione al fine di rendere funzionale l’impianto anche per attività ludiche con un conseguente impegno aggiuntivo finanziario di €.1.500.000, interamente a proprio carico. La rimodulazione ed aggiornamento della progettazione dei lavori di “riuso del velodromo degli ulivi di Monteroni” per l’importo di €.2.752.772,54 è stata affidata alla Società “Ciclistica Servizi” della Federazione Ciclistica Italiana.
CRITERI ED OBIETTIVI DI UN INTERVENTO AL CENTRO DEL GOVERNO GABELLONE
L’intendimento concordato con lo stesso Comune di Monteroni e con la Federazione Nazionale Ciclistica è stato quello di coniugare l’impegno sportivo con quello ludico per poter utilizzare al massimo la struttura sportiva:
dotando la zona e la comunità di un impianto sportivo che avesse le qualità necessarie per garantire lo svolgimento di manifestazioni sportive di alto livello;
assicurando la realizzazione di un impianto di caratteristiche qualitative tali da garantire le più elevate prestazioni agonistiche;
mettendo a disposizione della Federazione Ciclistica Italiana un impianto da utilizzare come struttura polifunzionale a diversi livelli.
ottenendo un impianto flessibile da utilizzarsi dopo l’evento agonistico come struttura polivalente dedicata ad ospitare manifestazioni anche non sportive;
perseguendo la riqualificazione urbana dell’area e recuperando una struttura che altrimenti sarebbe finita, generazione dopo generazione, nell'abbandono.
DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO
La struttura è costituita principalmente dalla pista scoperta in cemento e resina avente lunghezza alla corda di ml. 333,33 e dalla tribuna per circa 1.000 spettatori che si localizza sul lato Ovest. E’ previsto l’impianto di illuminazione della pista per le manifestazioni notturne. La tribuna spettatori è stata completamente rimodulata e dotata di una serie di servizi annessi: adeguate dotazioni per media, bar, spazi comuni parzializzabili ecc., rampe di collegamento alla viabilità esterna, biglietteria, locali e centrali tecnologiche, spazi disabili e servizi dedicati, spogliatoi e servizi atleti-utenti, officina, ecc. Nei vani sottopista tra gli interassi delle strutture verranno realizzati locali o box ad uso delle società sportive fruenti. Completano le dotazioni dell’impianto, due tunnel sottopista ad uso, uno degli atleti e l’altro carrabile per l’accesso di mezzi di soccorso e pulmini disabili al parterre nel caso di eventi e spettacoli. Per i parcheggi si sono individuate due aree: la prima di adeguate dimensioni nelle immediate prossimità dell’impianto adatta per i parcheggi atleti, stampa, autorità, la seconda all'interno del Parco nelle immediate vicinanze dell’accesso pedonale del pubblico. Nel caso di manifestazioni diverse da quelle sportive si renderanno fruibili le ampie sedi di parcheggio in prossimità della Strada Provinciale. La zona è ampiamente servita da mezzi pubblici di trasporto pertanto si può ritenere più che sufficiente la superficie destinata a parcheggio pubblico che è di 44555 metri quadrati. Tale ipotesi garantisce il funzionamento dell’edificio sia durante le manifestazioni che nel normale utilizzo, senza penalizzare le aree verdi presenti nella zona, peraltro di un certo pregio, mantenendole libere e fruibili a piedi.
Tribuna
La tribuna avrà una capienza di circa 1000 posti a sedere e sarà raggiungibile da 2 accessi laterali con scale opportunamente dimensionate, mentre una scala centrale permetterà l’accesso alle autorità ed alla stampa. Sono state progettate inoltre 4 postazioni per spettatori disabili, zone a disposizione per TV, Broadcasting, sull'ultimo livello degli spalti. Tutta la struttura esistente è stata adeguata alle normative antisismiche vigenti ed ai parametri imposti nella zona. Tutti i parapetti esistenti saranno demoliti e sostituiti da nuove opere in acciaio e cristallo, nelle zone frontali in modo da non ostacolare la corretta visibilità e, sui lati corti e sul fronte retrostante, da nuove opere in cemento e tubolari in acciaio. L’accesso alla tribuna degli spettatori disabili verrà garantito da una pedana elevatrice di dimensioni cm 100 x 130 circa posizionata sul lato sinistro rispetto al fronte gare- parterre.
Pista e Centropista
La pista è stata prevista in calcestruzzo con larghezza costante di m. 7.50 + 0.75 m. della zona di riposo, la pendenza in curva è di circa 40° mentre in rettilineo la pendenza è di ca. 12°, con i raccordi a tracciato clotoideo. Si è ritenuto opportuno confermare la larghezza della pista di ml. 7.50+0.75, anche per consentire la pratica del kerin, specialità ormai rientrata tra le competizioni ufficiali internazionali. Sul bordo esterno della pista sarà installato un parapetto sagomato con struttura in cemento alto cm. 100, atto ad assorbire eventuali urti, provocati dai corridori,che diventa in plexiglass e acciaio nella zona della tribuna per non impedire la visibilità. In corrispondenza all’arrivo, saranno predisposte le canalizzazioni necessarie all’installazione del tabellone fotofinish, e dei relativi rilevatori di passaggi, agli interassi convenzionali. La pista, con caratteristiche conformi ai Regolamenti tecnici Internazionali, è stata prevista in calcestruzzo con strato di finitura in resina, mantenendo la lunghezza alla corda di ml 333, in modo da ottenere una superficie la più veloce possibile che garantisca le migliori prestazioni cronometriche. Il carico sopportabile della pista sarà idoneo al passaggio di mezzi di soccorso. Il Parterre avrà dimensioni di ml 54 x 86 escluse le lunette e si presenterà come un grande spazio flessibile che potrà contenere fino a 3000 spettatori in occasione di particolari eventi. E’ prevista inoltre l’illuminazione della pista.
Spogliatoi
Tutto il piano terra è a servizio degli atleti. Sono previsti 4 spogliatoi di superficie media circa mq 45, ciascuno dotato di ampi disimpegni e servizi. La zona spogliatoi è completata da un presidio medico di primo soccorso di oltre 13 mq di superficie, da una zona anti-doping, da locali deposito biciclette. La zona spogliatoi è collegata al campo di gara attraverso sottopassaggio accessibile ai disabili mediante cremagliera e rampa con pendenza inferiore all’8%. Sono previsti inoltre: 2 spogliatoi giudici di gara-arbitri di circa 10 mq cadauno; ampio locale officina superiori a 100 mq; 2 bagni disabili; locale ufficio-direzione/biglietteria; locale ufficio-sicurezza.


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http://corrieredelmezzogiorno.corriere. ... 7150.shtml
Così rinascerà il velodromo degli Ulivi
24 giugno 2011

Tre milioni di euro dalla Provincia
La struttura nel 1976 ospitò i mondiali di ciclismo
Ma negli ultimi anni è rimasta abbandonata
LECCE — Tornerà agli antichi splendori entro un anno il Velodromo degli Ulivi di Monteroni. La gloriosa struttura, che nel 1976 ha ospitato i mondiali di ciclismo su pista (indimenticabile l’oro conquistato da Francesco Moser nell’inseguimento) sarà completamente ristrutturata, grazie all’impegno della Provincia di Lecce.
L’ente ha garantito un impegno finanziario di un milione e mezzo di euro, che si andrà ad aggiungere ad un precedente finanziamento già stanziato. La rimodulazione e l’aggiornamento della progettazione dei lavori, per un importo complessivo di 2.752.772 euro, è stata affidata alla società «Ciclistica Servizi», della Federazione Ciclistica Italiana. Ieri mattina c’è stata la cerimonia della posa della prima pietra, alla presenza di autorità civili e sportive del Salento. L’impianto versa da circa un ventennio in uno stato di totale degrado ed abbandono, ma tornerà a risplendere entro l’inizio della prossima estate, come hanno garantito i responsabili della ditta che eseguirà i lavori. La struttura sarà costituita da una pista in calcestruzzo e resina, con una lunghezza di 333,33 metri ed avrà caratteristiche conformi ai regolamenti tecnici internazionali. Ci sarà anche un impianto di illuminazione per le manifestazioni in notturna. La tribuna sul lato ovest della pista, che potrà contenere mille spettatori, sarà completamente rimodulata e dotata di una serie di servizi, tra i quali adeguati spazi per la stampa, bar e servizi per disabili. Il parterre potrà contenere oltre tremila persone in occasione di particolari eventi. Unanime la soddisfazione espressa ieri mattina da personalità del mondo dello sport e della politica.
Per il presidente del Coni provinciale, Antonio Pascali, «è un sogno che si avvera. Qualcuno ha definito il Velodromo una cattedrale nel deserto, ma non è così, perché questa struttura tornerà ad essere operativa al cento per cento». Salvatore Bianco, presidente regionale della Federciclismo, ha sottolineato «l’importanza di questo progetto, grazie al quale tornerà a risplendere un impianto che 35 anni fa ha fatto conoscere al mondo Monteroni e il Salento». Il sindaco di Monteroni, Lino Guido, ha fatto sapere che «sarà presentata una mozione in consiglio comunale per proporre l’intitolazione del Velodromo a Mario Marini, già presidente del Coni provinciale che aveva voluto fortemente questa struttura». Per il presidente della Provincia, Antonio Gabellone, «il rilancio del Velodromo costerà dei sacrifici, ma avrà una valenza importantissima anche sotto l’aspetto sociale».


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Focalizziamoci su questi passaggi:
"La rimodulazione ed aggiornamento della progettazione dei lavori di “riuso del velodromo degli ulivi di Monteroni” per l’importo di €.2.752.772,54 è stata affidata alla Società “Ciclistica Servizi” della Federazione Ciclistica Italiana."
"Il progetto è firma­to dall’architetto romano Euge­nio Vollaro ..."
"L’ente ha garantito un impegno finanziario di un milione e mezzo di euro, che si andrà ad aggiungere ad un precedente finanziamento già stanziato. La rimodulazione e l’aggiornamento della progettazione dei lavori, per un importo complessivo di 2.752.772 euro, è stata affidata alla società «Ciclistica Servizi», della Federazione Ciclistica Italiana."

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L'architetto Vollaro, dipendente/collaboratore della Fci, è consigliere di amministrazione della Ciclistica Servizi unitamente al Presidente Di Rocco ed alla segretaria Gabriotti. Si pensava che una delle mission della Ciclistica Servizi fosse quella di velocizzare le pratiche per gli impianti ed anche quello di contenere i costi di progettazione occupandosene direttamente. Dai pezzi giornalistici abbiamo visto che il progetto porterebbe la firma dell'Arch. Vollaro, ma una cosiddetta Arch-zine in rete ci rivela una realtà ben diversa:
http://archside.wordpress.com/2009/04/0 ... omo-lecce/

Progetto di riuso del Velodromo di Monteroni (LE)
Pubblicato il 1 aprile 2009
PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA DEFINITIVA ED ESECUTIVA
Responsabile commessa: arch. Alessandro Fausti
Committente: SOCIETA’ CICLISTICA SERVIZI


Dalla documentazione della provincia risultano questi investimenti per il velodromo, di cui €. 551.610,64 già erogati:

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http://www.provincia.le.it/documents/10 ... imonio.pdf
http://www.provincia.le.it/documents/10 ... P+2011.pdf

I lavori sarebbero stati aggiudicati in effetti come da documento di seguito :
http://www.provincia.le.it/documents/10 ... ornese.pdf

ma il Velodromo di Monteroni nonostante lo stanziamento delle risorse indicate resta allo stato che ben conosciamo rappresentato in foto sopra.

In molti nel ciclismo conoscono Salvatore Bianco, presidente leccese esautorato dalla sfacciata arroganza dirocchiana.
E tutti sanno che è un personaggio operativo ed un vero appassionato sportivo; insomma è uno che se serve si rimbocca le maniche e prende in mano "fratazzo e cazzuola" o recupera direttamente i materiali (anche a sue spese) come avvenuto per un locale di servizio alla pista di Barletta.
Con una opportunità come quella di Monteroni avrebbe sollecitato che le opere venissero realizzate in fretta ed avrebbe probabilmente controllato con la spinta della passione i lavori.
A questo punto sorgono delle domande:
- Per quale vera ragione Salvatore Bianco è stato esautorato ed il CR Puglia commissariato?
- Perché il progetto risulta attribuito all'Arch. Vollaro mentre invece il progetto è stato commissionato all'Arch. Alessandro Fausti dello studio ArchSide?
- Per quale ragione ci si è dovuti avvalere di un tecnico esterno in presenza dell'Arch. Vollaro (che poi ha firmato ufficialmente il progetto)?
- Perché la Fci non pubblica sul suo sito i bilanci delle società controllate e perché soprattutto non commenta questi bilanci?
- Perché sono stati spesi tutti quei soldi per la sola progettazione?

Il Presidente Di Rocco risponderà mai a questi quesiti?
Se non risponderà lui, magari risponderà la magistratura contabile (almeno).
BenoixRoberti

Re: Federazione Triciclistica Italiana

Messaggio da leggere da BenoixRoberti »

LA FEDERCICLISMO e i suoi ORGANI DELL’INGIUSTIZIA
Download pdf:
http://www.pdf-archive.com/2012/11/11/f ... stizia.pdf
- Perché da qualche tempo qualunque tesserato osi criticare la Federazione di Renato Di Rocco viene deferito da parte del Procuratore Federale Gianluca Santilli e squalificato dalla Commissione Disciplina Nazionale Federale?
- Può il Procuratore Federale Santilli essere contemporaneamente Procuratore Federale, Presidente del Consorzio Federale Five Stars League, membro di un gruppo di lavoro (su incarico Fci? Operazione immobiliare?) interno al suo studio legale per la creazione di una “Coverciano del Ciclismo”, animatore (Presidente di fatto) del club Bicitaly, organizzatore e deus ex machina della Granfondo di Roma, commentatore-articolista su organi informativi nazionali di sentenze federali sportive di primo grado dopo pochi giorni dalla loro pubblicazione, nonché “gestire i rapporti con partner, sponsor e media, gestire il ranking dei partecipanti ai sensi del regolamento FSL, sovrintendere e coordinare l'attivita' di controllo e tutela della salute degli atleti amatori, promuovere, coordinare ed erogare studi, programmi di ricerche e indagini di mercato e svolgere attività finalizzata alla ricerca e accesso a fonti di finanziamento” per conto di Five Stars League?
- Come è possibile che un cospicuo numero di componenti degli Organi di Giustizia svolgano attività amatoriale agonistica da tesserati Master in promiscuità con coloro che poi possono deferire o giudicare, e peraltro da tesserati del club Bicitaly “coordinato” dal Procuratore Santilli o per il suo ex club Petit Velò?
- Come possono costoro giudicare poi con serenità, quando hanno AVUTO PARTE nelle competizioni da loro poi giudicate?

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Rimandiamo l’esame delle incompatibilità più complessive di Santilli al termine (per poterle analizzare nel contesto che lo stesso condivide col presidente federale Di Rocco) ed analizziamo le più specifiche della sua attività sportiva e quelle relative ai colleghi della Procura Federale, della Commissione Disciplina, della Corte Federale e della Commissione di Appello Federale. Ben tre (quattro con Santilli) componenti della Procura Federale risultano essere tesserati come “atleti” amatori Master e svolgono regolarmente la loro attività “amatoriale e agonistica” in promiscuità con coloro che possono poi deferire e soprattutto con cui possono entrare in conflittualità sportiva per varie ragioni, così come comunemente avviene fra diversi atleti amatori.
Il paradosso sta anche nel fatto che gli stessi sono sottoposti al controllo dei Commissari di Gara e che questi potrebbero fare rapporto sugli stessi al Giudice Sportivo Regionale e dallo stesso venire investiti di quesiti che li riguarderebbero direttamente, creando imbarazzo anche nei colleghi, anche qualora questi si astenessero dal giudicare il caso che li dovesse riguardare.
Questo aspetto è ancor più imbarazzante in quanto un certo numero di componenti degli Organi di Giustizia erano appartenenti ad uno stesso club non affiliato alla federazione (Petit Velò, affiliato al Csi) e ora altri sono appartenenti ad uno stesso club affiliato alla Fci (Bicitaly). Come può un giudice giudicare serenamente l’operato di un compagno di club?
Va detto che lo Statuto Fci non vieta espressamente agli “Organi di Giustizia” di tesserarsi come atleti amatori Master, ma ciò non è stato statuito perché la cosa è di una enormità che nemmeno fu presa in considerazione in fase normativa. Ciò nonostante i regolamenti Coni, lo Statuto Fci ed i regolamenti di giustizia non lasciano scampo a dubbi interpretativi.
Si tenga conto che il divieto (di tessera Master) è invece sancito per i commissari di gara per i quali è esplicito (art. 5 Regolamento Tecnico dei Commissari di Gara):
http://www.federciclismo.it/download/tecnicogdgpdf.zip.

Guardiamo nel dettaglio l’attività dei singoli, limitatamente a ciò che è stato tracciato dal popolare sito dedicato alle granfondo LeComariDellaMdd: http://www.lecomaridellamdd.it/calendar ... _class.asp?:

(segue nel pdf: http://www.pdf-archive.com/2012/11/11/f ... stizia.pdf)
Loopy
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Iscritto il: sabato 25 dicembre 2010, 18:30

Re: Federazione Triciclistica Italiana

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Alt!
Quindi.
Di Rocco Presidente FCI, Gabriotti Segretaria FCI, Vollaro funzionario FCI si fanno una bella società per gestire i fondi della Provincia di Lecce per ristrutturare un velodromo che ad oggi cade a pezzi?
Complimenti! Neppure a casa mia posso fare quello che mi piace, questi lo fanno dentro una federazione.
Bene.
Ma scusate i funzionari della federazione possono fare quello che gli pare, non ci sono delle incompatibilità?
Accidenti, che marciume.
...già utente Lu Sbroga.....
BenoixRoberti

Re: Federazione Triciclistica Italiana

Messaggio da leggere da BenoixRoberti »

Solo un disperato può presentarsi ad un'assemblea elettiva (Milano) per denigrare gli avversari e perorare la propria candidatura raccontando un mondo idilliaco che non esiste. Il peggio del leccaculismo italico, il peggio della summa della bassezza politica italiana concentrate in due minuti vergognosi.
C'è da augurarsi che nessun altro presidente regionale o provinciale si presti a dare uno spazio simile al baffo, spazio che a Milano il baffo si è preso con la solita faccia di bronzo. Vergognoso e sempre più squallido!
Buon segno, ormai è alla canna del gas, sperando che lo fermi la Magistratura prima, risparmiando alla nostra Federazione altre cadute ed altre figure barbine.
W il Ciclismo.
BenoixRoberti

Re: Federazione Triciclistica Italiana

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APPELLO AI CICLISTI PROF del ciclismo
Ragazzi, siete la categoria sportiva più massacrata, bistrattata e soggiogata della storia intera dello sport. Tutti noi appassionati sappiamo che avete mille problemi, non ultimi quelli economici e di contratto per molti di voi, però dovete sapere che il vostro futuro passa anche dalle prossime elezioni federali nel cui elettorato è riservata a voi una quota sacrosanta. Avete l'obbligo morale e di convenienza di partecipare, di fare sentire le vostre opinioni ed il dovere di esprimerle. Gli appassionati sono con voi, non vi hanno mai abbandonato, nemmeno nelle occasioni più tristi e combattute, o quando qualcuno (se così si può dire) ha sbagliato. E lo sapete bene. Chi vi ha usato, per visibilità pubblica e per crearsi una immagine cristallina completamente artefatta sono stati, come avete ben visto nel corso del 2012, alcuni impresentabili dirigenti. E' ora di mandarli a casa ANCHE CON IL VOSTRO APPORTO. Questi personaggi stanno inquinando la natura del nostro amatissimo sport e hanno dato diritto di voto agli atleti Master per aumentare i contributi Coni e per sostituirvi nell'elettorato della prossima assemblea nazionale.
Dovete sapere che la tessera di Master non è incompatibile con il ruolo di dirigente di società e di tecnico, per cui i soliti noti delle cordate di palazzo si candideranno distribuendosi fra delegati di società, tecnici ed atleti. E' compito vostro individuare chi siano i candidati veramente rappresentativi della vostra categoria e, dove ancor possibile, esprimerli. Ne va della vostra esistenza, DOVETE CAPIRLO.
Infine è necessario che la maggior parte di voi sacrifichi un giorno della propria vita e partecipi (in accordo coi team di appartenenza) alla prossima assemblea federale del 12 gennaio a Levico Terme. Non sarà un gran sacrificio, la vostra presenza sarà vincente e riscuoterete tutto l'affetto degli appassionati.
Vogliatevi bene, vogliateci bene, vogliamoci bene perché tutti vogliamo bene al ciclismo. CORAGGIO RAGAZZI, perché noi VI VOGLIAMO BENE.

Ps. Grande sorpresa positiva la candidatura della bella e brava Barbara Guarischi. Dai ragazzi invece nessun segnale ... :( tristezza
Speriamo veramente che Barbara abbia solo aperto la strada ad altri. Forza ragazzi! Coraggio! 10, 100, 1000 Barbara.
Le donne ci salveranno. :D
Loopy
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Re: Federazione Triciclistica Italiana

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Per comprendere le modalità con cui si rinnovano i vertici della FCI visitate www.umbriaciclistica.blogspot.com e leggete l'ultimo post.
Non si parla per sentito dire, per illazioni o voci di corridoio.
Qua ci sono FATTI e PROVE dello scempio che si sta facendo per salvare Di Rocco e i suoi baroni.
...già utente Lu Sbroga.....
Loopy
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Re: Federazione Triciclistica Italiana

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Presentata la lista di Umbria Ciclistica, per contrastare il barone baffone che impera in Umbria dal 1989.
Due donne in lista. Una candidata a Presidente l'altra a Vice Presidente.
Un maestro di MTB, l'ex responsabile della SAN e un presidente di società giovanissimi con 30 giovanissimi tesserati.
Abbiamo fatto un buon lavoro.
Adesso la battaglia è contro le minacce, le ritorsioni, la mafia, l'omertà, deleghe false e trucchi assembleari.
Speriamo bene.
Contro la fine del ciclismo e della democrazia. (quella è scomparsa dal 1989)
...già utente Lu Sbroga.....
BenoixRoberti

Re: Federazione Triciclistica Italiana

Messaggio da leggere da BenoixRoberti »

Barbara Guarischi ‏poco fa via Twitter
In questi giorni ho riflettuto,ripensato e valutato la proposta che mi era stata fatta da Claudio Santi per la candidatura a rappresentante delle donne Elite in Federazione, in un primo momento aveva prevalso l'entusiasmo ma ora ho deciso di rinunciare alla candidatura per motivi d'incompatibilità di tempo con l'attività agonistica. Spero che chiunque sara' a capo della Federazione possa tener conto della "Voce" delle donne!

Un brutta notizia. :(
Cosa avrà fatto cambiare idea a Barbara? Davvero è stata la valutazione del tempo disponibile?

Non sono poche le voci di pressioni ignobili e messaggi obliqui che giungono a candidati e persone varie che si impegnano per cambiare il ciclismo e la federazione.
Per questo, a maggior ragione, è ammirevole l'impegno ed il coraggio che emerge dalle splendide candidature umbre.

Da Ciclismo-Online un esempio del concetto di democrazia e di corretta competizione incarnato dal Baffo Maledetto:

Caso Valle d'Aosta, Di Rocco:"E' normale che il Presidente uscente abbia qualche vantaggio"
Anche nella piccola Valle d’Aosta la battaglia politica per il rinnovo delle cariche federali si sta facendo sempre più infuocata. Da una parte Natale Dodaro, da otto anni alla guida del Comitato e dirocchiano di ferro, dall’altra Antonio Carlo Franco. I due duellanti non se le mandano certo a dire, e proprio Franco ha contestato il fatto che sul sito istituzionale del Comitato sia presente il programma del presidente uscente, Natale Dodaro che risponde che sarà pubblicato anche il programma di Franco se quest’ultimo ne farà richiesta. Tutto risolto ? No. Di Rocco ha deciso di entrare nella querelle dichiarando a La Stampa:” Il presidente uscente ha la facoltà di pubblicare il programma sul sito. Si trova in quella veste e ha una posizione di leggero vantaggio”.
Si, avete letto bene. Di Rocco sostiene che il presidente uscente possa utilizzare gli spazi federali per fare la sua campagna elettorale definendo “piccolo vantaggio” quella che altri potrebbero definire “grande scorrettezza”. Immaginiamo un Sindaco che pubblica sul sito del Comune il proprio programma elettorale o il premier che pubblica sul sito di Palazzo Chigi il proprio programma politico. I visitatori più attenti ricorderanno le polemiche quando il governo di qualche anno fa inviò un sms agli italiani ricordando loro di andare a votare (senza specificare ovviamente per chi).
Di Rocco è andato oltre, specificando:” Proprio Franco (il candidato contro Dodaro, ndr) parla di correttezza che è il commercialista del 60% delle società valdostane e del 100% di quelle in lista con lui”.
Franco non ci sta e ribatte:” Di lavoro faccio il commercialista e ho un’onestà intellettuale e so scindere bene lavoro e passione. Sono consulente, a gratis, per le società che lo richiedono anche di altre discipline sportive”.
Ad onor del vero bisogna dire che il Presidente del Comitato Emilia Romagna, Davide Balboni, quando è stato eletto era dipendente della Bianchi e, da Statuto, avendo come fonte primaria di reddito un’attività legata al ciclismo, non avrebbe potuto candidarsi.
Come mai Di Rocco è attento a questi particolari solo oggi ?


Si può essere più infami? Come si può arrivare a simili bassezze e leggere in chiave negativa/opportunistica un supporto generoso e gratuito alle società sportive?
Lo schifo rappresentato da questo figuro è sempre più evidente, dispotico e nella sostanza scorretto.
Ma si parla sempre più insistentemente di affiliazioni farlocche, di dubbi sui bilanci e di altro ancora.
Stavolta le regole del diritto e della sana competizione sportiva diranno la loro.
LA GIUNGLA DEL BAFFO E' FINITA !!! COMUNQUE !!!
Ultima modifica di BenoixRoberti il venerdì 16 novembre 2012, 19:43, modificato 1 volta in totale.
KELLY1
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Re: Federazione Triciclistica Italiana

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se dirocco viene mandato a casa non potrà più organizzare firenze 2013 ,perchè sarebbe subito sostituito alla ciclistica servizi per.. trippa per gatti dai baffi lunghi... :flags:
Loopy
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Re: Federazione Triciclistica Italiana

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vicenda commissariamento FCI PUGLIA


Il Consiglio Federale della FCI con delibera nr. 122 del 19 aprile 2012 ha Commissariato il Comitato Regionale PUGLIA, nominando quale Commissario straordinario il sig. SARDONE Giovanni, che all'epoca non era tesserato F.C.I.
ANDIAMO BENE

Il sig. Sardone si e' tesserato in data 12 settembre 2012
MEGLIO TARDI CHE MAI

mi hanno detto che ha rassegnato le dimissioni dall'incarico, motivandole con salute e lavoro, ma la realtà è per disaccordi con Renato Di Rocco che ha provveduto a sostituirlo con la nomina a Commissario straordinario della Segretaria Generale FCI dott.ssa Maria Cristina GABRIOTTI.....la sua sodale.....in tutti gli affari, anche quelli mondiali
APPOSTO!

.....CHE PENA
...già utente Lu Sbroga.....
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Subsonico
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Re: Federazione Triciclistica Italiana

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Loopy ha scritto:vicenda commissariamento FCI PUGLIA


Il Consiglio Federale della FCI con delibera nr. 122 del 19 aprile 2012 ha Commissariato il Comitato Regionale PUGLIA, nominando quale Commissario straordinario il sig. SARDONE Giovanni, che all'epoca non era tesserato F.C.I.
ANDIAMO BENE

Il sig. Sardone si e' tesserato in data 12 settembre 2012
MEGLIO TARDI CHE MAI

mi hanno detto che ha rassegnato le dimissioni dall'incarico, motivandole con salute e lavoro, ma la realtà è per disaccordi con Renato Di Rocco che ha provveduto a sostituirlo con la nomina a Commissario straordinario della Segretaria Generale FCI dott.ssa Maria Cristina GABRIOTTI.....la sua sodale.....in tutti gli affari, anche quelli mondiali
APPOSTO!

.....CHE PENA
chiedo conferma a Grassi domani, perchè sapevo che Sardone di salute bene bene non stava...
VINCITORE DEL FANTATOUR 2016 SUL CAMPO: certe fantaclassifiche verranno riscritte...

"Stufano è un Peter Sagan che ha smesso di sognare (E.Vittone) "
Loopy
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Re: Federazione Triciclistica Italiana

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Nanni Moretti che dice "D'Alema, di' qualcosa di sinistra!"
ecco Marco Grassi dicci qualcosa contro questa federazione con la f minuscola
bene bene bene per l'articolo di oggi....ma dobbiamo smascherarli....forza avanti con Monteroni e via andare!
...già utente Lu Sbroga.....
Loopy
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Re: Federazione Triciclistica Italiana

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Caludio Santi legge il forum o forse è iscritto
ieri a Perugia ha detto più di una volta
"diroccati" "i suoi diroccati" o "i diroccati"
i diritti sono nostri, insomma del forum, forse di Alfiso, non sono sicuro


....chissà che fine ha fatto Alfiso.......
...già utente Lu Sbroga.....
BenoixRoberti

Re: Federazione Triciclistica Italiana

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Renato Di Rocco sarebbe in recupero nelle ultime assemblee.
Il presidente del CR Piemonte Rocco Marchegiano sarà molto probabilmente candidato vicepresidente in appoggio al presidente federale uscente.
Il Piemonte, una volta ancora, dimostra di essere nel ciclismo una regione politicamente di stampo "meridionale", ovvero sempre filo-governativo.
A dire il vero nel ciclismo ci sono anche le regioni trentino-sud tirolesi autonome ad appoggiare l'attuale vergognosa gestione.
E' augurabile che i delegati di queste regioni abbiano il coraggio di emanciparsi dai dinosauri che dirigono le loro regioni con un voto di coscienza e non di convenienza.
E' inaccettabile che intere regioni debbano sottomettersi a diktat di capetti e piccoli feudatari solo in funzione delle ambizioni nazionali di questi ultimi.
Il bene del ciclismo deve essere messo davanti a tutto.
Ora sappiamo chi è Di Rocco Marchegiano. Tristezza!

Dal comunicato Stampa di Di Rocco Marchegiano, la ragione dell'appoggio al dittatore federale.

FINCHE' C'E' UN MONDIALE C'E' SPERANZA
Rocco Marchegiano si ricandida alla guida del Comitato Regionale Piemontese
Rocco Marchegiano: "Mi ricandido alla guida del Comitato Regionale Piemonte della Federazione Ciclistica Italiana"


Un segnale forte. Con queste parole, alla luce del pieno consenso e della fiducia di tutti i Presidenti Provinciali e dei Responsabili delle attivita' ciclistiche regionali, il Presidente Rocco Marchegiano ha espresso la volonta' di continuare ad essere la guida del ciclismo piemontese per il prossimo quadriennio. Decisione mutata rispetto all'intenzione iniziale di non ricandidarsi. La volonta' e il cambiamento, nell'importante decisione, sono frutto di attente riflessioni ispirate dalla mancanza, in sei mesi, di alternative espresse con candidature serie e costruttive.
"Volere un ciclismo diverso in Piemonte e' un dovere e me ne assumo, quindi, l'onere nel continuare la strada gia' iniziata dal 2004. Questo e' il momento di raccogliere i frutti di tutti gli investimenti fatti nel recente passato.
Cifre importanti e scelte strategiche, non ultimi i progetti avviati nel settore pista, con l'attribuzione dei pieni poteri al tecnico Federale di caratura nazionale Daniele Fiorin, l'acquisto di dodici biciclette monoscocca e dodici ciclomulini, la dotazione di un furgone completamente attrezzato...
Voglio che in Piemonte, anche in tempo di recessione economica, aumenti tutto: tesserati, societa', organizzazione di corse, ma soprattutto, che questo avvenga con il sorriso, proprio, di chi costruisce qualcosa con la soddisfazione di farlo. Per questo mi affidero' a Dirigenti e Tesserati pienamente motivati.
Ad oggi abbiamo costruito delle ottime fondamenta, da domani ci dedicheremo ad edificare una grande casa.
E a proposito di casa, e' ufficiale che il Comitato promotore e organizzatore dei Mondiali di ciclismo a Torino nel 2016, avra' la propria sede, presso il Comitato Regionale della FCI, che ha prontamente messo a disposizione alcuni locali, nel segno della piena collaborazione e continuita' di intenti.
Ufficio stampa C.R. Piemonte F.C.I.



C'è da chiedersi se sia tollerabile in tempi così stretti un ulteriore "mondiale italiano", in particolar modo in una regione dai conti disastrati e ormai nell'immediata anticamera del default. BASTA MONDIALI !!! Bisogna pensare ai tesserati ed a creare una rete di contenimento a questa progressiva caduta agli inferi del movimento.
BenoixRoberti

Re: Federazione Triciclistica Italiana

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E' partita in pieno la disinformazione dirocchiana.
Ecco un chiaro esempio di disinformazione in un pezzo a firma Andrea Fin:
http://www.ciclismoweb.net/index.php?op ... Itemid=129

Nel pezzo ci sono alcune informazioni che lasciano letteralmente basiti nella loro totale difformità dalla realtà:

1)
... in altre località si lotta punto a punto ... E' successo altrettanto anche in una "provincia chiave" come Brescia dove Gianni Pozzani è tornato in sella al "suo" comitato per appena cinque voti e ora la sfida si annuncia incerta e combattuta anche a Parma e Varese, ormai prossime alle urne.
La vittoria di Pozzani è stata più netta di quanto la frase sottintenda (sebbene la sua candidatura fosse problematica in quanto non del tutto condivisa nell'ambiente bresciano anti Di Rocco, ma soprattutto è stata schiacciante l'affermazione del fronte anti-dirocchiano nell'elezione dei delegati (7 a 2).
La speranza del sistema Di Rocco è quella di far leva sulle divisioni locali, come dire "dividi et impera", ma nessuno dopo otto anni di dittatura e false promesse è così sprovveduto da perdere di vista il prevalente interesse comune superiore


2)
mancherà un candidato presidente per due "regioni ciclistiche" del calibro di Veneto e Toscana. Due regioni che potranno contare, peraltro, su un buon numero di delegati e che, non avendo alcun candidato presidente di riferimento, potrebbero fungere da vero e proprio ago della bilancia.
Si tratta certamente di due regioni importanti, ma è ormai evidente come il Veneto si sia già ampiamente espresso contro il presidente uscente ed anche la base Toscana (a differenza dei suoi vertici) abbia ormai ampiamente dimostrato l'avversione per il baffo (con l'unica eccezione di Arezzo dove si sono affermati i "baffoni".

3)
Il movimento "Partiamo" ha riscosso successo anche in Emilia dove, però, lo scontro è frontale con Daniela Isetti schierata al fianco di Di Rocco.
Questa affermazione è a mero uso interno dei baffoni diroccati. Sono infatti giunti più segnali di uno smarcamento ideale della Isetti dall'ingombrante presidente dalle idee ciclistiche ormai superate e certamente non proprio compatibili con la visione comunque modernista ed innovatrice della dirigente emiliana (anche se non scevra da responsabilità nelle imposizioni federali che tanto hanno scontentato la base), come a dire che molta sostanza è stata danneggiata dal metodo e dalla assenza di condivisione. Pertanto non è affatto probabile un appoggio fideistico dell'Emilia al dittatore ciclistico nella prossima assise di Levico.
Non è giusto fare pressioni distorsive sulla dirigente emiliana; l'importante è che lei ed i delegati emiliani si esprimano all'assemblea secondo coscienza (e pure scienza).


4)
Proprio il presidente uscente, seppur con qualche perdita potrà contare sui voti provenienti dalla Brianza, da Milano e da Bergamo.
Questa affermazione è talmente patetica da provocare uno scroscio di risate. A Milano si dice "tiremm innanz!" :diavoletto:


5)
scendendo verso sud, nonostante la candidatura di Salvatore Bianco, dall'Umbria alla Sicilia, senza tralasciare la Sardegna, la bandiera sembra essere ancora girata dalla parte di Di Rocco: per Bianco, infatti, ci sarebbero ad oggi solo i delegati delle province di Lecce e Caltanisetta.
Qua davvero vien da dire: ma chi scrive? Andrea Fin o Renato Di Rocco? Che Salvatore Bianco abbia in Puglia il solo appoggio di Lecce è una boiata di portata cosmica! :crazy: :crazy: :crazy:
La storia recente del CR Puglia con le dimissioni del commissario messo da Di Rocco parla da sé. Non serve dire altro.


6)
Tornando a nord la Valle d'Aosta, dove si prospetta con sempre maggior probabilità una riconferma per Natale Dodaro dato in netto vantaggio rispetto allo sfidante Carlo Antonio Franco, continuerà ad appoggiare Di Rocco così come dovrebbe fare la maggioranza dei delegati Liguri.
Segniamoci queste certezze ferree ed aspettiamo qualche giorno. Poi ce la ridiamo.
Che poi Di Rocco possa vincere nella regione scippata del Mondiale 2013 per assecondare gli interessi personali "baffuti" è una vera barzelletta. In Valle cari baffoni prestate attenzione ai ghiacciai.


7)
Discorso a parte, invece, per il Piemonte, dove Marcheggiano rappresenta un punto di riferimento per l'intera regione: l'obiettivo per il presidente piemontese uscente potrebbe essere proprio quello di intascare la riconferma e sfruttare le votazioni regionali programmate per domenica 25 novembre, per saggiare le intenzioni delle "sue" società. Se l'appoggio dovesse essere incondizionato dal Canavese al Tortonese passando per le Langhe, Marcheggiano potrebbe tentare l'avventura nazionale con un programma "rivoluzionario".
Questo è un messaggio di captatio benevolentiae dei diroccati al fondamentale apporto del Piemonte, che leggendo il pezzo di Fin sembrerebbe un feudo medievale nelle mani del vassallo Rocco dirocchiano. Non è dato sapere se sia effettivamente così, ma il calcolo di Marchegiano sembra avere fiato corto e per questo il navigato presidente piemontese si presenterà candidato come vicepresidente nazionale per arrabattarsi in qualche modo nei giochi di Levico.
L'auspicio è di avere a Levico una quota di delegati piemontesi meno tradizionalmente grigi sabaudi e più proattivi e disposti ad un voto in coscienza.


Che il pezzo sia suggerito dalle strategie dirocchiane, peraltro in armonia con la linea editoriale e gli interessi della testata web (testata che a Bologna fu l'unico media - un vero organo ufficiale - a dare la diretta testuale dell'assemblea federale), è fuor di dubbio.
Ciò che fa sorridere è che fra i delegati di Verona vi sia proprio un Andrea Fin
http://www.federciclismo.it/chi_siamo/e ... Verona.pdf
che si dice peraltro sia molto attivo nel gruppo "Partiamo" che supporta la candidatura di Claudio Santi.
Ma Claudio Fin supporta davvero Claudio Santi? :diavoletto: :diavoletto: :diavoletto:

Sono giochi questa da vera vecchia politica e se effettuati da una persona che lavora nel media più trasparente che esista (il web) danno un senso di patetico doppiogiochismo passatista.
Dividi et impera, d'altro canto, ha sempre bisogno di manovali interessati. :vomitino:
cortefranca
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Iscritto il: giovedì 12 luglio 2012, 16:24

Re: Federazione Triciclistica Italiana

Messaggio da leggere da cortefranca »

non prendiamocela con Rocco Marchegiano. Lasciamogli fare il suo lavoro e la sua corsa: se son balle quelle che racconta lo vedremo al momento della resa dei conti. Ilgiorno che scadono le candidature nazionali.
Dopo si può dire, prima sono solo chiacchere :blabla: come quelle che sono riportate nel sito citato a firma di Fin :pss: , che tra l'altro non corrispondono nella realtà anche a cose fatte.

Facciamo tutti un bel coro :italia: :
Fratelli d'Italia, l'Italia s'e desta, di rocco vogliamo la ...........

Marchegiano ma non hai un secondo nome da usare: penso che ti creerebbe meno problemi.
A condizione che non ti chiami di secondo nome Romeo o ...... Giulietta. :hippy:
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