prof ha scritto:Con questo vorrei rispondere anche al commento del ns. ottimo Benoix. Ben lungi da me l'idea che la ghigliottina, da sola o con altri mezzi, possa risolvere un problema.
Diciamo che si andava sul velluto.
prof ha scritto:Personalmente non la vedo cosi' difficile. Di ottimi dirigenti che hanno frequentato ottime scuole è piena l'Italia ed è pieno il mondo. Parlo di dirigenti di aziende complesse, affiancati da Project Managers abituati a lavorare in ambienti difficili. Gente che abbia gestito budget da centinaia di MM, a volte qualche MLD, che siano grandi progeti infrastrutturali o industriali o aziendali, non manca di certo. Il nostro errore è quello inverso, credere cioè che un giornalista o un ex corridore possano fare il Project Manager non avendone la cultura.
Non occorre una formazione ad hoc: società come McKinsey, Bain, Porsche, solo per citare i primi nomi che mi vengono in mente, sarebbero perfettamente in grado di effettuare studi di fattibilità e redigere business plan appropriati per poi effettuare anche un ragionato recruitment. Da anni questi strumenti sono a disposizione di imprenditori che debbano ristrutturare il proprio business o semplicemente debbano superare gli choc dei cambi generazionali.
Tanto me quanto le persone con cui collaboro hanno avuto a che fare con alcune delle classiche società di consulenza e qualcuno proviene pure di lì. E' vero che non si deve generalizzare, ma a volte questo personale è più cotto e bollito di quello a cui dovrebbero fornire assistenza.
Nel gruppo dove io avevo operato ho avuto a che fare con Bain Cuneo e con la defunta (per fortuna) AC. Spesso le loro consulenze servivano ad affermare ovvietà e nei casi migliori ad intervistare il management per confezionare proposte che il management stesso, opportunamente coinvolto, avrebbe sintetizzato da par suo senza aggravi di spesa. E forse questo non era buono.
Il problema è trovare il giusto equilibrio (compito politico-manageriale) tra managerialità pura e conoscenza delle peculiarità sportive.
Per dire, molte delle persone coinvolte nelle società "svizzere" di attualità provengono da Ernst & Young, perciò ... l'esperienza e la competenza non mancavano. Dipende da come le si vogliano utilizzare. Per questo esistono i dirigenti, ma se il corpo puzza è perché la testa è marcia.
Per farsi una ghignatina ecco uno scambio twitter di oggi:
Andrew McQuaid @andrewmcquaid
Right back to work, currently in Germany checking out investment opportunities for my riders. Work never stops
21m Race Radio @TheRaceRadio
@andrewmcquaid you should ask Hein. Investing with a certain rider was very profitable for him
prof ha scritto:Legittima la tua sorpresa sul tema commentatori. Forse è solo un mio pallino, ma uno che per quindici anni mi ha rotto le palle con la menata del ciclismo moderno che non consente piu' di un GG all'anno, che ha avvalorato la teoria dei picchi di forma, sempre in nome del ciclismo moderno, senza avvedersi che cosa questi in realtà significassero nel concreto, beh, uno cosi' o è incompetetente (per non dire peggio) o è connivente o è reticente, per ovvi motivi di protezione fondo schiena, o è tutte e tre le cose messe assieme. In ogni caso è uno che in una tv pubblica non dovrebbe neanche piu' mettere piede (a nemmeno in una tv privata).
PM