Fatti di Politica 2012

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danilodiluca87
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Re: Fatti di Politica 2012

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eheheheheheh questa sera partitone....vaii Silviooo.... :D :D :D :D
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Bitossi
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Re: Fatti di Politica 2012

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danilodiluca87 ha scritto:eheheheheheh questa sera partitone....vaii Silviooo.... :D :D :D :D
Silvio vs Santoro/Travaglio/Vauro
Io ho già comprato i popcorn... :diavoletto:

Comunque, mi aspetto uno spettacolo comico di prima serata, o un incontro a forte rischio di finire a mazzate, o meglio tutte e due le cose.
Si accettano scommesse sul tempo necessario alla prima minaccia di abbandono del Berlusca, e poi sulla durata dell'incontro prima dell'eventuale ko tecnico (getto della spugna, ritiro, abbandono del ring, chiamiamolo come vogliamo... ;) ).
Possibilità che, sinceramente, non so chi favorirebbe di più. Immagino i calcoli a tavolino di entrambe le squadre... :D
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Re: Fatti di Politica 2012

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Un paio d'anni fa sarebbe stato fantastico.

Oggi il grande incontro non mi scalda più di tanto, visto che Berlusconi ormai mi fa sincera pena.
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Strong
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Re: Fatti di Politica 2012

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non credo se non vedo :shock:

p.s.
ti prego admin, domani prince sul forum politica. :D
i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
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danilodiluca87
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Re: Fatti di Politica 2012

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eheheheheh Admin....tutto quello che vuoi, però quando va in tv non ce n'è per nessuno, maestro nella comunicazionee!!!!!!!
a me entusiasmaa....chi vuole passare un esame universitario deve DOMINARE il colloquio come fa luii....

GRANDE MASSIMO ZAMPINI, ma Silvio non risponde alla domandaa....

alla finee non vuole più fare il premier, l'ho già detto come penso finiranno le elezioni ed il post elezionii....
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Re: Fatti di Politica 2012

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danilodiluca87 ha scritto:non vuole più fare il premier
Sì, credici...
Non ne ha più la possibilità, al limite.
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Re: Fatti di Politica 2012

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danilodiluca87 ha scritto:eheheheheh Admin....tutto quello che vuoi, però quando va in tv non ce n'è per nessuno, maestro nella comunicazionee!!!!!!!
a me entusiasmaa....chi vuole passare un esame universitario deve DOMINARE il colloquio come fa luii....
Ma anche no (di veltroniana memoria :D). Basta prepararsi e documentarsi, con solo parole senza studio alle spalle non si fa nulla. In tutti i campi.
11 Vuelta 7-Prato
12 Appennino-Japan
13 Giro 9-CN ITA-Vuelta 20-Sabatini
14 Vasco-Dauphiné-Tour 3-Tour 21-Pologne-Tre Valli
15 Laigueglia-Escaut-Giro 2-Giro 18-Giro GC-Tour 13-Fourmies
16 Nice-Vuelta 12
17 Frankfurt-Tour 11-Vuelta 16-Chrono
18 Bianche-DePanne-Romandie-Köln-Piemonte-Chrono
19 Nice-Turkey-Portugal-Vuelta 10
20 Plouay-Toscana
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Woodstock
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Re: Fatti di Politica 2012

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danilodiluca87 ha scritto:.chi vuole passare un esame universitario deve DOMINARE il colloquio come fa luii....
Se ad un esame universitario minacci di andartene perché un prof cerca di farti rispondere alle sue domande lui ti manda a cagare e ti tira dietro il libretto :D

Non sono un esperto di comunicazioni e flussi elettorali ma penso che i dibattiti in tv ormai non possono spostare più di tanto i voti, grazie ad internet la comunicazione politica ha spostato il suo baricentro e in questo penso che Grillo&Casaleggio abbiano un gran merito.

Il fatto che l'alleanza Pdl-Lega non esprima un candidato è sintomatico del fatto che non si siano alleati con la speranza di vincere ma con lo scopo di arrivare al pareggio al Senato, cosa molto probabile visto che in Lombardia penso che alla fine vincerà Maroni e in Sicilia e Campania il Movimento di Ingroia potrebbe sottrarre molti voti al PD.

L'ipotesi più probabile è che Bersani otterrà la classica vittoria di Pirro e dovrà ingroiare Bocconi amari.
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Bitossi
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Re: Fatti di Politica 2012

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danilodiluca87 ha scritto:a me entusiasmaa....chi vuole passare un esame universitario deve DOMINARE il colloquio come fa luii....
A me fa ridere, e lo dico sinceramente, senza polemica. In effetti usa spesso la stessa tecnica dello studentello medio/scarsamente preparato, che cerca di tirare il discorso verso le formulette che ha imparato. Con l'unica bella differenza che lo studente non può fare lo sguarone, se vuol portare a casa il voto, pensando anche alla necessità di dover eventualmente tornare nelle grinfie del docente; lui invece ha una carta di riserva nel vittimismo, che poi può riversare in altri canali, non solo televisivi. :D (nel frattempo vedo che Franz ha già espresso lo stesso concetto)
Come detto, stasera è a forte rischio di solite scenette. Poi molto dipenderà dai tempi, anche calcolati da entrambe le parti, in cui questo succederà (se succederà), perché il "pubblico" abbia l'impressione più della fuga, o della ritirata, o dell'abbandono sdegnato, ecc.

Comunque starei attento anche al termine "comunicatore": convenuto che il Berlusca alcune abilità "di base" ce le ha, e ben pronunciate, tutto dipende anche dalla malizia del recettore, nonché dall'ambito culturale/linguistico in cui si svolge la comunicazione.
Non a caso, generalmente all'estero fa ridere, come succede a me. Va a finire che scoprirò di essere straniero... :diavoletto:
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Re: Fatti di Politica 2012

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Sono abbastanza d'accordo con Admin, sarebbe stato un evento da spanciarsi nelle 2 precedenti campagne elettorali, oggi conta abbastanza poco (ed è evidentemente mosso dalla disperata ricerca di visibilità; quanto poi questa onnipresenza possa essere positiva, boh...)

Nicola, ma ti pare che se meni il can per l'aia, anche con classe e senso della cazzata, un prof. universitario qualunque non ti sgama dopo 30 secondi? :D Chiaro poi che se il prof (o allo stesso modo il giornalista) vuole farsi coglionare dal candidato (intervistato).... :cincin:
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Woodstock
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Re: Fatti di Politica 2012

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Magari stasera con Santoro assisteremo a qualcosa del genere

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EugeRambler
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Re: Fatti di Politica 2012

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danilodiluca87 ha scritto:eheheheheh Admin....tutto quello che vuoi, però quando va in tv non ce n'è per nessuno, maestro nella comunicazionee!!!!!!!
Ma quando mai? Senza un discorso preparato, quando va a braccio è sinceramente pietoso. Al netto di quello che dice.
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Woodstock
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Re: Fatti di Politica 2012

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Hai ragione fratello Euge, chi non ricorda la gaffe su papà Cervi? Può sembrare un caso episodico ma è la dimostrazione che, quando si trova fuori dalla lezioncina che si è preparato si espone a figurelle da quattro soldi.
Per questo non vuole mai essere interrotto e non ammette il contraddittorio, corre il rischio di uscire dal suo binario.
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cauz.
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Re: Fatti di Politica 2012

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Admin ha scritto:Un paio d'anni fa sarebbe stato fantastico.

Oggi il grande incontro non mi scalda più di tanto, visto che Berlusconi ormai mi fa sincera pena.
a me berlusconi invece ormai fa solo ridere, a questo giro ha deciso di prendere appieno il suo ruolo di showman. non sposterà un voto ma fa sicuramente audience.
francamente, fan piu' pena santoro e travaglio, da una vita a fare i cagnolini all'inseguimento del "nemico", stasera quelli sotto esame saranno loro.
ma soprattutto quello che mi fa pena e' vauro, un tempo vignettista pungente e acuto, oggi ridottosi ad una sorta di forattini in tono minore...
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Re: Fatti di Politica 2012

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Woodstock ha scritto:
Il fatto che l'alleanza Pdl-Lega non esprima un candidato è sintomatico del fatto che non si siano alleati con la speranza di vincere ma con lo scopo di arrivare al pareggio al Senato, cosa molto probabile visto che in Lombardia penso che alla fine vincerà Maroni e in Sicilia e Campania il Movimento di Ingroia potrebbe sottrarre molti voti al PD.

L'ipotesi più probabile è che Bersani otterrà la classica vittoria di Pirro e dovrà ingroiare Bocconi amari.
Bersani una mossa per evitare questo scenario ce l'ha ancora: accettare un'alleanza (almeno per il Senato) con Ingroia.
Ovviamente non lo farà.
L'occasione di un possibile successivo inciucio con Monti è troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire.
Secondo me la preferisce perfino ad una vittoria della sua coalizione sia alla Camera che al Senato.
Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
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Re: Fatti di Politica 2012

Messaggio da leggere da eliacodogno »

Teniamo anche presente che si tratta di un personaggio abbastanza screditato, penso che mentre fa certe uscite scappi da ridere perfino a lui...

Comunque la sua specialità è lo spazio autogestito, lì nonostante tutto è ancora abbastanza convincente (poi alcune sono balle talmente evidenti...); nella discussione sbrocca oppure fa figure misere. Non è un caso che nei (rarissimi) confronti con altri politici sia quasi sempre uscito male, anche al cospetto di gente dalla dialettica abbastanza scadente...
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Re: Fatti di Politica 2012

Messaggio da leggere da Admin »

Comunque punto un euro sul fatto che abbandonerà lo studio durante l'intervento di Travaglio :D
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Woodstock
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Re: Fatti di Politica 2012

Messaggio da leggere da Woodstock »

Ricordo che qualche anno fa anche Diliberto riuscì a metterlo alle corde, tanto che alla fine del dibattito a Matrix Berlusconi ammise sommessamente di non aver avuto il tempo necessario per prepararsi.
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pacho
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Re: Fatti di Politica 2012

Messaggio da leggere da pacho »

chi va col fascista impara a fascistare.
http://www.huffingtonpost.it/2013/01/10 ... 50529.html
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aria
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Re: Fatti di Politica 2012

Messaggio da leggere da aria »

Mamma che faccia.
Come si fa a sperare in una rinascita dell'Italia con politici del genere!
Speriamo in bene. Domani i miei amici francesi mi contatteranno per chiedermi se ci è o ci fa. La risposta già la sanno.
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Bitossi
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Re: Fatti di Politica 2012

Messaggio da leggere da Bitossi »

Direi che si può tranquillamente essere lapidari: un pover'uomo.
Un presunto statista che uscendo dallo studio apostrofa il pubblico come se fosse al bar: "Ragazzi non fatevi infinocchiare"... :diavoletto: :diavoletto: :diavoletto:
C'è sempre da chiedersi come sia stato possibile farlo governare per 10 anni; è un disastro collettivo che anche la storia farà fatica ad analizzare. Questo comunque la dice lunga pure sugli avversari che ha avuto.
Provo anche un po' di pena per chi gli ha creduto e ancor di più per chi fa finta ancora di credergli.
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Re: Fatti di Politica 2012

Messaggio da leggere da EugeRambler »

Admin ha scritto:Comunque punto un euro sul fatto che abbandonerà lo studio durante l'intervento di Travaglio :D
Pagare!
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Re: Fatti di Politica 2012

Messaggio da leggere da bartoli »

Per motivi logistici non l'ho visto. Leggo tweet assurdi, voglio sperare che questo non ci infinocchi di nuovo
Soffrire, cadere, rialzarsi, vincere. Questo è il vocabolario del ciclismo e della vita
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Re: Fatti di Politica 2012

Messaggio da leggere da bartoli »

Poi leggo che Grillo apre a Casapound e veramente mi sento felice di stare a 2000 km di distanza dalla Spagna. Godetevela voi sta gente
Soffrire, cadere, rialzarsi, vincere. Questo è il vocabolario del ciclismo e della vita
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Re: Fatti di Politica 2012

Messaggio da leggere da eliacodogno »

Un film già visto (per dire dell'originalità o del presunto genio del "corto"): il ragazzo non risponde alle domande e cade vistosamente in contraddizione, si lamenta di avere poco spazio rispetto agli altri quando in pratica ha parlato solo lui, recita la parte del perseguitato e infine legge le condanne per diffamazione di travaglio. Non vedevo questa trasmissione da un paio d'anni ma quando invitavano il suo avvocato (oppure che so, un Brunetta qualunque) mi divertivo di più, visto che si vedevano le stesse scene ma con attori più brillanti...
Ho spento prima della fine perché :yawn: :zzz:
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Re: Fatti di Politica 2012

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la solita analisi impeccabile, come spesso accade, del buon aldo grasso:
http://www.corriere.it/politica/13_genn ... 1ca0.shtml

personalmente avrei aggiunto solo qualche bacchettatina in piu' a travaglio, perche' va bene interpretare il ruolo della sig.na rottenmeier (che gli riesce benissimo) ma alcune gaffe tipo l'ironia da vecchio machista sul "pagare una donna" rispetto alla sentenza di divorzio non si sentivano in televisione dai tempi del bagaglino... :diavoletto:
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Re: Fatti di Politica 2012

Messaggio da leggere da Strong »

eliacodogno ha scritto:Un film già visto (per dire dell'originalità o del presunto genio del "corto"): il ragazzo non risponde alle domande e cade vistosamente in contraddizione, si lamenta di avere poco spazio rispetto agli altri quando in pratica ha parlato solo lui, recita la parte del perseguitato e infine legge le condanne per diffamazione di travaglio. Non vedevo questa trasmissione da un paio d'anni ma quando invitavano il suo avvocato (oppure che so, un Brunetta qualunque) mi divertivo di più, visto che si vedevano le stesse scene ma con attori più brillanti...
Ho spento prima della fine perché :yawn: :zzz:

di berlusconi sapevamo già tutto (e può piacere o non piacere) ma santoro e travaglio si sono dimostrati ridicoli.
santoro ha "abbaiato" per anni e ieri non è stato all'altezza delle aspettative, travaglio l'ho sempre ritenuto un diffamatore professionista politicizzato e ieri sera è stato dimostrato in diretta tv.
Il fatto che le sue pendenze non siano paragonabili a quelle di Berlusconi è chiaro ed il tentativo di santoro/travaglio di dimostrarlo è apparso fin fanciullesco, il problema di travaglio è che dice un sacco di cazzate (senza verificare) solo per diffamare chi gli è antipatico.

Ieri sera berlusoconi non ha guadagnato voti? può essere ma non ne sarei così convinto
Sicuramente non ne ha persi
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Re: Fatti di Politica 2012

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nino58 ha scritto:
Woodstock ha scritto:
Il fatto che l'alleanza Pdl-Lega non esprima un candidato è sintomatico del fatto che non si siano alleati con la speranza di vincere ma con lo scopo di arrivare al pareggio al Senato, cosa molto probabile visto che in Lombardia penso che alla fine vincerà Maroni e in Sicilia e Campania il Movimento di Ingroia potrebbe sottrarre molti voti al PD.

L'ipotesi più probabile è che Bersani otterrà la classica vittoria di Pirro e dovrà ingroiare Bocconi amari.
Bersani una mossa per evitare questo scenario ce l'ha ancora: accettare un'alleanza (almeno per il Senato) con Ingroia.
Ovviamente non lo farà.
L'occasione di un possibile successivo inciucio con Monti è troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire.
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Gargamella ne uscirà "sconfitto" anche a questo giro
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Re: Fatti di Politica 2012

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Bitox: magari nelle medesime analisi future si parlerà anche di p2, e allora sarà forse più facile capire come tutto questo sia successo.

@Bartoli: se ci si aspettava uno scontro duro e definitivo con il guitto B. inchiodato finalmente alle sue responsabilità.. beh, non si è tenuto conto degli attori in gioco. Per fare il **** al noto statista meneghino ci sarebbe voluto un giornalista "all'inglese", o "all'americana", o "alla francese", o ancora..
In breve: un giornalisto serio. Santoro è da sempre troppo arruffato e caciarone, non approfondisce, semina troppi "vabbè" e in generale, se davanti ha un interlocutore preparato sulla sua parte, non la spunta. Peccato per Travaglio: sono convinto che se la puntata fosse stata costruita sui trascorsi di B. dal 1980 ad oggi, con giornalisti preparati e "cazzuti", avremmo potuto assistere a un qualcosa di buono, magari a un riassunto complessivo tale da far capire la portata del personaggio: mafia, corruzione, bugie, Gelli e Craxi, stato sfasciato, leggivergogna, figure di merda in tutto il mondo, escort o troie, avvocati, Topolanek, l'Aquila, appalti, Ambra e Mike e Zanicchi e i Vianello, insulti vari, smentite, controsmentite, non l'ho mai detto, dossieraggio, minacce, giornali di famiglia..
A quanto pare, però, la presenza di B. era subordinata a una specie di accordo tra le parti. Ma essendo B. un mentitore di livello assoluto, con un senso morale inesistente, si aspettavano anche che stesse ai patti da lui stesso siglati?
Ecco, mi pare che siano stati tutti ingenui. Che si aspettavano? Che ci aspettavamo noi, davanti allo schermo?
La colpa, caro Bruto, non è nelle stelle...
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Re: Fatti di Politica 2012

Messaggio da leggere da eliacodogno »

Strong e altri:
Ma pure di Santoro e Travaglio sapevamo tutto, in fondo sono anch'essi personaggi mediatici. E la trasmissione di ieri che ha rivelato di più se non la lettura dei soliti appunti (probabilmente se li scambiano anche tra personaggi politici di diverso orientamento) rivolti al diffamatore prof?

Poi va bene, le solite prese per i fondelli tipo che Monti ce l'hanno messo là i comunisti - con un colpo di Stato evidentemente
(lascio perdere questioni meno attuali e interessanti come le cacciate dei dissidenti che spesso gli vengono imputate)

Diciamo che hanno pensato la trasmissione morbida per portarla alla fine, senza ostacoli o trappoloni (ma senza neanche approfondire sulle più grosse, come voleva fare soltanto la Costamagna ieri); poi come segnala desmo gli accordi come al solito non sono stati rispettati...
Non so se così il "corto" guadagni consensi, anche perché di solito quella trasmissione è seguita da un pubblico abbastanza informato (e dunque già tendenzialmente schierato). Non ne avrebbe persi comunque, anche in caso di trasmissione "cattiva" (già così lamentava poco spazio per le sue risposte = aria fritta, vedi quando ha perso 10 minuti a spiegare il disegno di legge)

Comunque per me il culmine della serata è stata la domanda "Tutti coglioni?" :champion: (e di lì a poco ho spento)
Ultima modifica di eliacodogno il venerdì 11 gennaio 2013, 10:35, modificato 1 volta in totale.
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Re: Fatti di Politica 2012

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eliacodogno ha scritto:aria fritta[/u], vedi quando ha perso 10 minuti a spiegare il disegno di legge)
e invece ritengo che questo sia realmente un grosso problema solamente italiano.
non puoi fare l'allenatore di una squadra se il modulo di gioco viene scelto dai soci della società sportiva.

i soci decidono a chi affidare il team e poi l'allenatore deve avere carta bianca fino a quando gode della fiducia dei soci
ottenere i voti per governare un paese e non poter mettere in pratica le proprie idee (che siano di destra o di sinistra) è una cosa
ridicola.
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Re: Fatti di Politica 2012

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Strong ha scritto:
eliacodogno ha scritto:aria fritta[/u], vedi quando ha perso 10 minuti a spiegare il disegno di legge)
e invece ritengo che questo sia realmente un grosso problema solamente italiano.
non puoi fare l'allenatore di una squadra se il modulo di gioco viene scelto dai soci della società sportiva.

i soci decidono a chi affidare il team e poi l'allenatore deve avere carta bianca fino a quando gode della fiducia dei soci
ottenere i voti per governare un paese e non poter mettere in pratica le proprie idee (che siano di destra o di sinistra) è una cosa
ridicola.
Senz'altro, ma stava evidentemente melinando (una roba così si spiegava in 1 minuto scarso)... va bene essere coglioni, ma :dunce: :D
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Re: Fatti di Politica 2012

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Puro dato di curiosità, prendetelo con le pinze come tutti i valori economici...
Ieri titolo Mediaset ha guadagnato l'8%, oggi perde il 2,5% potrebbe anche essere che gli investitori stiano vendendo a causa dei guadagni di ieri, però è un dato.
Un uomo comincerà a comportarsi in maniera ragionevole solo quando avrà esaurito ogni altra possibile soluzione
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Re: Fatti di Politica 2012

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eliacodogno ha scritto:Non so se così il "corto" guadagni consensi, anche perché di solito quella trasmissione è seguita da un pubblico abbastanza informato (e dunque già tendenzialmente schierato).
be', insomma, ha fatto 9 milioni di auditel, con il 33% di share
il triplo del precedente record di la7...

se quello fosse tutto pubblico "abbastanza informato", direi che vivremmo in un altro paese (e non avremmo di rocco alla presidenza fci, probabilmente).

detto cio', continuo a credere che i dibattiti tv ormai spostino davvero pochi voti. e i pochi che spostano lo fanno nei rari casi di scontro politico, e non con l'avanspettacolo.
chi ne ha guadagnato anche ieri è stato grillo, visto che la caciara dello spettacolo di berlusconi terrà nascosta la sua figura di merda su casa pound...
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Re: Fatti di Politica 2012

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Piano, piano con gli allenatori.
L'Italia è una repubblica parlamentare: i cittadini eleggono i membri del Parlamento, che nominano i ministri e il primo ministro. Il presidente della Repubblica da' l'incarico di formare il governo.
B. ha trasformato il tutto in un referendum personale, dove i cittadini scelgono un premier, questo poi nomina i ministri tra i suoi, il Parlamento è un mero accessorio, il presidente della Repubblica deve semplicemente controfirmare i decreti presi dal parlamento (e in realtà votati in salsa bulgara dai parlamentari ma decisi da un paio di ministri). Addirittura, B. voleva una sorta di "applausometro" anche per il presidente della Repubblica.
Insomma, il "premierato forte" o "assoluto" non esiste o meglio non dovrebbe esistere: perché è una sproporzione tra poteri in favore di una persona sola, e noi sappiamo bene cosa può succedere (e succede) quando le condizioni sono queste.
La storia del "vorrei, vorrei fare ma non posso" è una belinata colossale: in passato sono state presemisure importanti, a volte epocali, senza uscire dall'alveo della Costituzione. Semplicemente, si sa che ci sono dei paletti e che nessuno è in grado di fare quello che vuole senza restrizioni. Altrimenti, ad esempio, il primo ministro decide di rendere obbligatorio l'uso del perizoma per uomini e donne dai 12 anni in su; ovviamente i lacci e lacciuoli sono ineleganti e impediscono il progresso; il parlamento approva; il presidente firma. Olè. 60 milioni di persone che obbediscono a una regola partorita da una sola persona.
Esiste in effetti una cosa del genere, si chiama monarchia assoluta e non esiste- nel cd. Occidente- da circa 300 anni.
In altre parole: non basta essere eletti per fare il cavolo che ti pare (1) e non è vero che il Paese è ingovernabile senza smembrare l'equilibriotra i tre poteri (2). Evidentemente, l'ingovernabilità è un pretesto per fare il cavolo che pare in altri campi.
Del resto s'è visto con l'Imu: un senatore messo a capo del governo, con una maggioranza composta da centro, centrodx e centrosx (quindi decisamente fragile), è durato un anno e ha preso dei provvedimenti decisamente impopolari. Che, quindi, si possono prendere anche con una maggioranza solida, tradizionale (e senza sconfinare nell'incostituzionalità).
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eliacodogno
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Re: Fatti di Politica 2012

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cauz
Ah be' non credevo che la discrepanza nei numeri fosse così enorme... intendevo dire che credo che chi guarda abitualmente quei programmi abbia politicamente le idee chiare nel senso che si interessa abbastanza di politica (in effetti può essere anche poco o soltanto parzialmente o male informato)
Però non sono certo che in un panorama in cui un urlatore ex comico fonda un partito, un varietà come quello di ieri non sposti proprio nulla...

desmoblu
Non volevo dilungarmi sul discorso che ormai nel Paese del "B. Presidente" ci si è dimenticati di cosa si vota alle politiche.
Ormai è evidente che più che mancare i mezzi sono mancate le intenzioni per fare qualunque cosa (del resto uno che le spara così grosse sul resto - Monti, IMU, complotti della sinistra internazionale, vicende personali - perché dovrebbe cessare di mentire su qualche altro argomento?)
Se il tuo modo di lavorare è questo qui, compragli un casco a Sgarbozza e fallo fare a lui il Giro, perché io non lo faccio più (P.S.)

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Strong
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Re: Fatti di Politica 2012

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desmoblu ha scritto:Piano, piano con gli allenatori.
L'Italia è una repubblica parlamentare: i cittadini eleggono i membri del Parlamento, che nominano i ministri e il primo ministro.
e già qui io ho qualche perplessità....
per come la vedo io i cittadini dovrebbero votare le proposte e non le persone

una volta ottenuta la maggioranza dei voti (può anche non essere quella assoluta) non vedo perchè debbano essere stravolte?
il tuo esempio è una mera provocazione ben lontana dalla realtà

esempio:
il sindaco grillino di parma ha sviluppato e vinto la campagna elettorale praticamente solo sulla chiusura dell'inceneritore
bene, tra poche settimane l'inceneritore verrà messo in funzione

Io non ho votato il 5stelle ma se pizzarotti non è stato in grado di mantenere le promesse che gli hanno permesso di battere il pd non è certo perchè
ha cambiato idea oppure perchè ha "fatto il furbo" ma semplicemente perchè le leggi e la burocrazia italiana fanno venire i brividi ...
i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
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desmoblu
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Re: Fatti di Politica 2012

Messaggio da leggere da desmoblu »

Strong: si chiama democrazia, ci sono delle regole e ci sono dei poteri che devono essere bilanciati. Il mio esempio è paradossale? Beh, per paradossi si ragiona bene.
Se Berlusconi non ha fatto le riforme è perché era impegnato su: intercettazioni, falso in bilancio, lodo Schifani e decine di altre norme per lui (per lui) più urgenti. Ha introdotto l'Imu a partire dal 2014 (furbo). Non ha mai avuto una politica economica per non scontentare nessuno (aboliremo l'Ici! Metteremo la social card per gli anziani! etc) e poter così essere rieletto e sperare di non essere processato. Con la maggioranza che aveva ha promulgato le leggi più orripilanti, avrebbe potuto benissimo fare le tanto osannate riforme e invece era impegnato a depenalizzare il falso in bilancio. Pensa tu.
Quindi, a ben vedere, la presunta "debolezza" dell'esecutivo è una balla mastodontica, usata come grimaldello per poter affossare tutti i meccanismi di controllo.
Giusto il discorso "si votano i contenuti, i programmi". E difatti così dovrebbe andare: tu voti un parlamentare (di un dato schieramento) perché condividi il suo programma e credi ti possa rappresentare. Nel caso di vittoria della sua coalizione, ti aspetti che voti in modo coerente, e che sia in sintonia con la sua maggioranza (e quindi con il governo, e quindi i ministri e il primo ministro).
Il problema è che anche questo meccanismo è stato ribaltato: tu voti per un premier (una cosa anticostituzionale) e questi ha deciso una schiera di parlamentari di cui non conosci nemmeno il programma, e spesso neanche la faccia. Ma questo non è colpa delle leggi italiane (quelle precedenti al "porcellum", intendo), è colpa proprio di quella che alcuni ritengono essere la soluzione. In sostanza, stiamo di nuovo ribaltando la causa e l'effetto.
Poi faccio notare che ci sono delle differenze significative tra il governo di un Paese e il governo di una città di piccole dimensioni, per cui non si può dire "il sindaco di Gela non è riuscito a fare questa cosa, quindi ha pochi poteri, quindi anche il primo ministro B. se non è riuscito a fare quello che aveva promesso è perché aveva pochi poteri". Anche perché è falso. Su Pizzarotti poi ci sarebbe da parlare delle dinamiche locali, delle vicende interne al suo partito...ops, movimento, e di molte altre cose.

Tornando a ieri: il "pulire la sedia" non vi ha ricordato da vicino Borghezio che andava a disinfettare, sui regionali, i sedili occupati da immigrate di colore e prostitute? Oltre ad essere un gesto davvero basso (tipico di un razzista come Borghezio), mi sembra evidente il tentativo di ammiccare a lega e estrema destra.
Perché si sa, siamo moderati.
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TIC
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Re: Fatti di Politica 2012

Messaggio da leggere da TIC »

L'ingenuita' di Saviano :

De Magistris, non mi deludere'

«Caro Luigi, a Napoli nessuna riforma è stata avviata. E le periferie sono state dimenticate. Dov'è la città promessa?» La lettera aperta di Saviano al sindaco arancione


http://espresso.repubblica.it/dettaglio ... re/2197953

Ma possibile che a nessuno passi per la testa che i magistrati per ovvie ragioni sono i piu' conservatori di tutti : hanno fior di stipendi sicuri, un sacco di potere e visibilita', non devono rispondere a nessuno (non sono eletti ma nominati per concorso) , e sapete come vanno i concorsi in Italia, ma pur se fossero regolari, poi non devono rispondere ne alla politica ne agli elettori.
E VOLETE CHE PROPRIO DA LORO VENGA IL CAMBIAMENTO ????
bartoli
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Re: Fatti di Politica 2012

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Il confronto tra Berlusconi e Travaglio sugli atti giudiziari del secondo è solo strumentalizzazione ed anche ridicola. Forse ci si dimentica che Travaglio non ha mai governato il Paese
Soffrire, cadere, rialzarsi, vincere. Questo è il vocabolario del ciclismo e della vita
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Re: Fatti di Politica 2012

Messaggio da leggere da Strong »

bartoli ha scritto:Il confronto tra Berlusconi e Travaglio sugli atti giudiziari del secondo è solo strumentalizzazione ed anche ridicola. Forse ci si dimentica che Travaglio non ha mai governato il Paese
infatti non è stato fatto alcun confronto.
lo scopo era semplicemente quello di far notare che travaglio spara un sacco di cazzate ergo non è credibile (oppure è credibile tanto quanto berlusconi).

berlusconi non è mai risultato colpevole, i giudici non lo hanno mai dichiarato colpevole.
è stato accusato spesso e volentieri e questo non è un bene per il paese che ha governato e che vorrebbe governare (siamo sicuri però che lo vuole governare lui?) ma molti che impugnano tutti i suoi processi per diffamarlo poi spesso sono gli stessi che difendono lo spacciatore/stupratore/ladro con la fino a quando non è stata appurata la sua colpevolezza
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Subsonico
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Re: Fatti di Politica 2012

Messaggio da leggere da Subsonico »

Strong ha scritto:
bartoli ha scritto:Il confronto tra Berlusconi e Travaglio sugli atti giudiziari del secondo è solo strumentalizzazione ed anche ridicola. Forse ci si dimentica che Travaglio non ha mai governato il Paese
berlusconi non è mai risultato colpevole, i giudici non lo hanno mai dichiarato colpevole.
ehm..veramente due mesi e mezzo fa...
VINCITORE DEL FANTATOUR 2016 SUL CAMPO: certe fantaclassifiche verranno riscritte...

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Re: Fatti di Politica 2012

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Strong ha scritto:lo scopo era semplicemente quello di far notare che travaglio spara un sacco di cazzate ergo non è credibile (oppure è credibile tanto quanto berlusconi).
Detto che il giornalista è fortemente limitato dalla visione di tutto in funzione del profilo giudiziario, se sparasse soltanto cazzate sarebbe sul lastrico a quest'ora (a meno di pensare a qualche protezione occulta...); soprattutto visto che processi e cose simili sono un argomento a rischio....

Comunque lo scopo non mi sembra sia stato raggiunto, nemmeno in minima parte. Insomma, di fronte a una serie di cazzate a) ribatti punto per punto b) quereli il cazzaro. Il giochino ormai consumato di leggere il pizzino che ti hanno scritto (e che ha già fatto il giro di decine di mani di invitati alla trasmissione) significa che hai esaurito gli argomenti; che in questo caso è la semplice verità.
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Re: Fatti di Politica 2012

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Strong ha scritto:
bartoli ha scritto:Il confronto tra Berlusconi e Travaglio sugli atti giudiziari del secondo è solo strumentalizzazione ed anche ridicola. Forse ci si dimentica che Travaglio non ha mai governato il Paese
berlusconi non è mai risultato colpevole, i giudici non lo hanno mai dichiarato colpevole.
Admin, con urgenza l'emoticon sbonk, te ne prego! Immagine
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Re: Fatti di Politica 2012

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EugeRambler ha scritto:
Strong ha scritto:
bartoli ha scritto:Il confronto tra Berlusconi e Travaglio sugli atti giudiziari del secondo è solo strumentalizzazione ed anche ridicola. Forse ci si dimentica che Travaglio non ha mai governato il Paese
berlusconi non è mai risultato colpevole, i giudici non lo hanno mai dichiarato colpevole.
Admin, con urgenza l'emoticon sbonk, te ne prego! Immagine
al momento non esiste una sentenza definitiva di condanna nei sui confronti
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Re: Fatti di Politica 2012

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E se anche esistesse, si tratterebbe di persecuzione giudiziaria.

Questo thread trasuda odio :(
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Re: Fatti di Politica 2012

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Questo thread è anche scaduto. Me ne sono accorto solo ora :D
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Re: Fatti di Politica 2012

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Mm. Veramente la prima condanna, definitiva, è del 1989: falsa testimonianza, in merito alla sua affiliazione alla p2. "P2? Non mi sono mai iscritto!", con lo stesso tono di "Non l'ho mai detto". Berlusconi testimoniò prima di non aver mai fatto parte della p2, poi di esservi stato introdotto ma di non aver mai partecipato, e che la tessera gli fu poi recapitata a casa come una copia di "Topolino". Dal processo emerse che B., tessera 1815, quella tessera la richiese personalmente con grande insistenza, e che partecipò molto attivamente.
Non a caso, durante quegli anni, godette dell'appoggio di banche e grandi gruppi industriali, che gli permisero lo sviluppo della carriera in campo immobiliare ed il passaggio ad imprenditore di frequenze radiotelevisive: l'altra grande spinta, pare, la ebbe da una certa associazione di galantuomini, con sede nell'Italia del sud. A partire dalla Rasini (la piccola banca milanese dove lavorava il padre di B., definita dagli inquirenti "la banca della mafia"), per continuare con lo stalliere mafioso etcetc. Non a caso (2) B. si è sempre rifiutato di dichiarare da dove venissero i soldi con cui ha iniziato.
Questa la prima condanna, dicevamo: definitiva, ma asfaltata dall'Amnistia Andreotti.
Poi se vuoi elenchiamo le prescrizioni (in cui si accerta l'esistenza del reato, ma non è più punibile causa decorrenza dei termini) in variante semplice o autoindotta, i salvataggi in corner grazie alle attenuanti generiche (di solito "è il presidente del consiglio"), le condanne non definitive.


(edit: uno rilegge quello che ha scritto di corsa ed ecco un errore che neanche in 2a elementare. mi scuso per il refuso)
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pacho
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Re: Fatti di Politica 2012

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Strong, (e Tic/Tifase) il tuo continuo elogio alla non-appartenenza (nè di destra nè di sinistra ecc ecc ecc...intanto però li votavi ubaldi e vignali, eh?) lascia interdetti.

Appunti diseguali sulla frase «Né destra, né sinistra»

[...]
-
Ho preso questi appunti nel corso del tumultuoso, convulso 2011, anno di insurrezioni, detronizzazioni, disvelamenti e nuove confusioni. Per la precisione, sono note scritte nel periodo aprile-settembre 2011.
Alla bruta materia di queste frasi annotate live, nel pieno degli eventi, non ho saputo imporre alcuna struttura solida e coerente. La numerazione di paragrafi e capoversi è il residuo di un tentativo in tal senso, sostanzialmente fallito.

1. CHI DICHIARA COSA?

1.a. Negli ultimi tempi si sente sempre più spesso la frase: «Non siamo di destra né di sinistra». Talvolta, l’ordine dei fattori è invertito: «Non siamo di sinistra né di destra».
Non è certo una frase nuova, l’abbiamo udita tante volte. Eppure, tendendo l’orecchio, possiamo registrare una prima, piccola novità: il soggetto plurale ricorre più spesso di quello singolare. Il noi sta scalzando l’io. Fino a qualche anno fa, questa “dichiarazione di non-appartenenza” era il più delle volte a titolo personale. Oggi, invece, è sempre più sovente l’enunciazione di soggetti collettivi.

1.b. Se continuiamo ad ascoltare e intanto ci guardiamo intorno, possiamo comprendere il perché della coniugazione plurale: se ieri, nella stragrande maggioranza dei casi, la frase era espressione di qualunquismo destrorso (ovvero, chi premetteva di «non essere di destra né di sinistra», novanta volte su cento era in procinto di attaccare politiche o personaggi di sinistra), di recente la questione si è ingarbugliata: in giro per l’Europa, nuovi movimenti, anche molto diversi tra loro, si fanno un punto d’onore di dichiararsi non-appartenenti ad alcuno dei due campi politici. Si va dal nostrano Movimento 5 Stelle, si passa per i «Partiti dei Pirati» che hanno ottenuto buoni risultati elettorali in Germania e altri paesi, e si giunge ai cosiddetti «Indignati», movimento transnazionale che ha i suoi miti delle origini nelle rivolte nordafricane e nelle mobilitazioni spagnole partite il 15 maggio 2011.

1.c. La mia convinzione è che, a seconda del soggetto che la dice, del contesto in cui viene usata e delle pratiche a cui si accompagna, il significato della frase di cui al punto 1.a. si trasformi in maniera radicale.

2. IL PARADOSSO DI QUADRUPPANI

2.a. Una volta ho sentito lo scrittore francese Serge Quadruppani dichiarare: «Ci sono due modi di non essere né di destra né di sinistra: un modo di destra e uno di sinistra».
L’apparente paradosso spaziale – quasi da disegno di Escher – può aiutarci a trovare l’orientamento nel territorio dei nuovi movimenti. In parole povere: la frase «Non sono di destra né di sinistra» è un velo che possiamo e dobbiamo lacerare, per capire quali tra i nuovi movimenti appartengano al composito phylum (ma è una vera e propria treccia composta di tanti fili) che per comodità o richiamo a una tradizione chiamiamo «Sinistra», e quali invece al phylum che chiamiamo «Destra».

2.b. Per capirci: io credo che gli Indignados spagnoli siano di sinistra. Si tratta di un movimento egualitario, anticapitalista, non privo di interlocutori a sinistra e indubbiamente ostile a ogni destra politica e sociale.
Di contro, il «grillismo» mi appare sempre più come un movimento di destra: diversivo, poujadista, sovente forcaiolo, indifferente a ogni tradizione (anche recente) culturale e di lotta, noncurante di ogni provenienza politica.

2.c. Esistono discorsi e circostanze in cui il concetto di “Sinistra” è messo in discussione «da sinistra», in quanto insufficiente, inadeguato, eccessivamente inscritto in una rappresentazione parlamentare o para-parlamentare.
Il filosofo Alain Badiou, in una celebre conferenza sulla Comune di Parigi, ha proposto di chiamare «sinistra»: «l’insieme del personale politico parlamentare che si dichiara il solo capace di assumere le conseguenze generali di un movimento politico popolare singolare. O, in un lessico più contemporaneo, il solo capace di fornire un ‘esito politico’ ai ‘movimenti sociali’.»

In questo senso, secondo Badiou, la Comune di Parigi fu una rottura con la sinistra, poiché «non rimise il proprio destino nelle mani dei politici competenti» per poi, come sempre accade, lamentarsi del loro «tradimento». Per Badiou «questa volta, quest’unica volta, il tradimento fu invocato come uno stato di cose al quale ci si doveva finalmente sottrarre, e non come una conseguenza disgraziata di quanto si era scelto».

2.d. Il linguista cognitivista George Lakoff (esponente della sinistra “liberal” statunitense) ha più volte criticato la rappresentazione destra-sinistra, perché fa pensare che le persone siano allineate l’una l’accanto all’altra su un piano bidimensionale, e che si possa procedere con continuità da “quello più a destra” a “quello più a sinistra”. Invece, dice Lakoff, la realtà è multilineare e multidimensionale, il modo in cui si formano le nostre idee è complesso ed esistono molte persone «biconcettuali», ovvero progressiste su alcuni temi e conservatrici su altri.
La coppia antitetica progressista/conservatore mi suona ben più problematica e insoddisfacente di destra/sinistra, ma non mi interessa criticarla in questa sede. Quello di Lakoff è un discorso che in Italia possiamo capire senza sforzi: una grossa fetta di «popolo cattolico» è composta da biconcettuali: «di sinistra» su molte questioni sociali ed economiche, «di destra» in materia di questioni di genere, sessualità, diritti civili.

2.e. La rottura prodotta dagli Indignados nei confronti della sinistra spagnola mi sembra sintetizzare – in modo precario, transitorio – queste due impostazioni: il 15 maggio 2011 si è trattato di sottrarsi al «tradimento come stato di cose», e al tempo stesso di parlare al maggior numero di persone possibile, di raggiungere le parti «progressiste» dei cervelli biconcettuali, e di farlo non a colpi di mediazioni al ribasso, bensì scompigliando l’antinomia: «Non siamo di destra né di sinistra: siamo los de abajo», ovvero quelli di sotto, quelli che vengono dal basso.

3. «STORICIZZARE AL MASSIMO»

3.a. Il difetto del discorso di Lakoff è che non sembra esserci posto per la storia. In questo, Lakoff è molto americano, il suo mondo è tutto sincronico, schiacciato sull’adesso.
«Storicizzare sempre!», intimava Fredric Jameson, con tanto di punto esclamativo, all’inizio del suo capolavoro L’inconscio politico (1981). «Storicizzare al massimo, per lasciare meno spazio possibile al trascendentale», disse Michel Foucault in un dibattito del 1972.
La sostanza del concetto di «Sinistra» può essere capita solo con un approccio diacronico che ne ripercorra la genealogia e le trasformazioni. «Sinistra» è qualcosa che discende i fili del tempo in un certo modo, a partire dalla Rivoluzione francese, e si evolve attraversando due secoli di lotte.

3.b. Io stesso penso che «Sinistra» non basti a descrivere le mie posizioni, e trovo utile aggiungere precisazioni e qualificazioni. Io non sono semplicemente di sinistra: io mi riconosco in un phylum di idee rivoluzionarie e lotte per l’uguaglianza che attraversa i secoli; penso che la specie umana – previa una rottura radicale nella temporalità in cui siamo immersi – debba avviare la fuoriuscita dal capitalismo; penso che l’obiettivo da realizzare sia la società senza classi etc. Un mio amico usava dire: «Io non sono di sinistra: sono comunista!»
Tuttavia, è chiaro che se devo semplificare ed evitare di aprire troppe parentesi, non mi faccio problemi a dire che sono di sinistra.

3.c. Ricapitolando: in certi casi il concetto di «Sinistra» è criticato per la sua insufficienza da punti di vista che si sono formati nel phylum della sinistra rivoluzionaria. A questo proposito, si possono citare gli anarchici, ma anche gli zapatisti.
Di solito, in questi casi, la dichiarazione di «non-appartenenza lineare» si accompagna a pratiche egualitarie, alla presenza di interlocutori «privilegiati» a sinistra e all’ostilità verso qualunque destra. A diverse latitudini e in diverse fasi del loro percorso, nonostante i problemi, tanto gli anarchici quanto gli zapatisti hanno cooperato con diverse correnti della sinistra.

3.d. Certo, può anche succedere che movimenti originariamente di sinistra cerchino interlocutori a destra, o meglio, tra i fascisti. Nella storia del nostro phylum ricorrono confusionismi e infiltrazioni, orridi esperimenti «rosso-bruni», «nazi-maoisti», «terze posizioni» etc.
Il fascismo stesso, fin dalla nascita, si presenta come una «terza posizione». Il fascismo è un prodotto dello spavento, sorge e si diffonde per reazione alle lotte del movimento operaio e bracciantile. L’ascesa del fascismo è l’oscillare del pendolo a destra dopo l’oscillazione a sinistra del Biennio Rosso. Il Nemico n.1 è la Bestia Proletaria che ha osato alzare la testa. La cattiva coscienza del fascismo nei confronti della sinistra (dalla quale il suo Duce e molti suoi dirigenti provengono) e dell’arditismo (dal quale provengono svariati squadristi, benché in minor numero di quanto si pensi, e nel cui alveo si è formato l’unica formazione che ha opposto resistenza armata allo squadrismo, ovvero gli Arditi del Popolo) si manifesta nell’adozione di simboli e nell’imitazione di retoriche degli avversari. La stessa parola «fascio» viene prelevata nel phylum della sinistra (i «fasci operai», i «fasci siciliani dei lavoratori»), e resa inutilizzabile.
Il fascismo vince e la memoria degli avversari diviene bottino di guerra: il vincitore si presenta come unica forza popolare e unico nemico del capitalismo che ha appena salvato (o meglio, di una più vaga e comodamente denunciabile “plutocrazia”). Facendosi regime, il fascismo carpisce lo spirito vitale dei nemici che ha sconfitto.

4. GRILLISMO E FALSI EVENTI

[Avviso preliminare alle "truppe cammellate" dei seguaci dell'ex-comico genovese, usi a intervenire en masse ingiuriando / sbraitando / sgrammaticando ogni volta che in rete si tocca il loro Leader: qui è fatica sprecata. Su Giap, il primo commento di qualunque utente finisce in moderazione e lo sblocchiamo solo se pensiamo ne valga la pena. Non pubblichiamo qualunque cagata venga deposta fumigante da Tizio o Caio, ma applichiamo una precisa politica redazionale, sovente riassunta nel motto: "Saint-Just vigila sulle nostre discussioni". La vedete quella? Ecco, ci siamo capiti.]
-
4.a. C’è un modo più «normalizzante» e di destra (nonché largamente maggioritario) di dichiararsi né di destra né di sinistra. Qui l’attitudine è: «rossi e neri sono tutti uguali» (cfr. la celeberrima scena di Ecce Bombo in cui Nanni Moretti attribuisce a generici «film di Alberto Sordi» la responsabilità di tale cliché). Si afferma l’equivalenza e l’indistinguibilità tra diversi percorsi e storie. Si getta tutto nel mucchio, occultando il conflitto primario – quello a cui i concetti di «Destra» e «Sinistra» continuano ad alludere, anche se più flebilmente che in passato, ossia la lotta di classe – in nome di surrogati, diversivi, conflitti sostitutivi come quello tra la «gente» e i «politici», la «casta» etc.

4.b. Il grillismo non è solo un «caso di studio»: è un’urgenza, un problema da affrontare quanto prima. In uno spazio «né di destra né di sinistra», retoriche e pratiche in apparenza vicine a quelle dei movimenti euroamericani di cui sopra vengono «risemantizzate» e messe al servizio di discorsi ben diversi. Le energie di molti benintenzionati, in maggioranza giovani o addirittura giovanissimi, sono incanalate in un discorso in cui sono rinvenibili elementi di criptofascismo.
Non mi riferisco solo allo spettacolare Führerprinzip che il movimento mette in mostra durante le sue adunate pubbliche con ex-cabarettista sbraitante, fin dal celebre «V-Day» dell’8 settembre 2007. E’ senz’altro l’elemento più appariscente, ma da solo non giustificherebbe l’uso dell’espressione «criptofascismo».

4.c. Il prefisso «cripto» deriva dal greco, e lo si usa per qualcuno che nasconde (di solito male) la sua vera natura. «Criptofascista» allude a un discorso cifrato, decrittando il quale si trova un animus fascistoide. Di solito tale «cifratura» si riscontra nei movimenti di impronta qualunquista / poujadista / destrorso-populista etc. Tra questi ultimi si può annoverare la Lega Nord.
La cifratura del grillismo è molto peculiare. Il nocciolo criptofascista è avvolto da fitti banchi di nebbia e fuffa. Il modo in cui il movimento descrive se stesso trasuda di quella retorica dei «processi dal basso» che il grillismo ha avuto in dote dai movimenti altermondialisti di inizio secolo e si è adoperato a ricontestualizzare. Per molti versi, il grillismo è un prodotto della sconfitta dei movimenti altermondialisti: ha occupato lo spazio lasciato vuoto da quel riflusso. Per citare Žižek che parafrasa Benjamin: «Ogni fascismo è testimonianza di una rivoluzione fallita».

4.d. Il dirigente grillino Giovanni Favia, per descrivere il «Movimento 5 Stelle», ha usato il concetto deleuzo-guattariano di «rizoma». Metafora botanica, il «rizoma» indica una distribuzione di messaggi e/o produzione di concetti non-gerarchica né lineare, che può passare da un punto qualsiasi a un altro punto qualsiasi, muovendosi potenzialmente in qualunque direzione. Deleuze e Guattari contrapposero il rizoma all’albero, metafora che indica l’esatto opposto: una struttura verticale e gerarchica, funzionante per passaggi obbligati da un centro alle sue periferie.
Tuttavia, Beppe Grillo è proprietario unico del logo e del nome «Movimento 5 Stelle», ed è lui a decidere insindacabilmente chi possa usarlo. Percorso obbligato tipico di una struttura arborescente, cioè l’opposto del rizoma.

4.e. La retorica autoreferenziale e auto-elogiativa del grillismo è mistificante. Non è su di essa che dobbiamo concentrarci, ma sui modi in cui il movimento addita e descrive i propri nemici.
Presso il grillismo, l’individuazione del nemico è sempre diversiva. In questo, è in «buona» compagnia: in Italia, negli ultimi anni, abbiamo visto movimenti tutti focalizzati sulla «disonestà dei politicanti», sui privilegi della «casta» etc. Sono problemi veri, e al contempo falsi bersagli: le decisioni importanti sull’economia non vengono prese a Roma, perché il potere capitalistico sovranazionale non autorizza la politica in tal senso.
Diceva tempo fa un compagno: «’Ce lo chiedono i mercati’ è il nuovo ‘Sento le voci nella testa’. Puoi fare le peggiori cose e nessuno ti riterrà responsabile!» «Ce lo chiedono i mercati» è il tormentone di un’epoca in cui la politica è esautorata. Qualunque discorso sulla «Casta», anche quando basato su dati di fatto reali, alimenta una strategia di depistaggio e impedisce di individuare e attaccare i nemici veri.

4.f. Certo, anche il grillismo si occupa di economia e, seppure disordinatamente, denuncia la subalternità a essa della politica. Tuttavia, nel farlo, non può fare a meno di introdurre ulteriori diversivi e simulacri. Ad esempio, incanala la critica ai meccanismi finanziari in un discorso paranoide contro il cosiddetto «signoraggio», cavallo di battaglia di vari complottismi destrorsi. A lungo il grillismo si è valso della consulenza di Eugenio Benetazzo, bizzarra figura di economista che si definisce «fuori dal coro», più volte ospite di iniziative del partito neofascista Forza Nuova.

4.g. I movimenti che si concentrano a lungo su falsi bersagli diventano, per dirla con Badiou, «fedeli a falsi eventi».
Falso evento è anche la «rivoluzione di Internet» come la descrive il grillismo: processo unilateralmente positivo, salvifico, che promette la risposta a ogni problema. L’approccio alla rete è all’insegna di un feticismo digitale e di una sorta di «animismo» che vede nella tecnologia una forza autonoma, trascendente le relazioni sociali e le strutture che invece la plasmano, determinandone sviluppo e adozione. La Rete diventa una sorta di divinità, protagonista di una narrazione escatologica in cui scompaiono i partiti (nel senso originario di fazioni, differenze organizzate) per lasciare il posto a una società mondiale armonica, organicista. L’utopia di un uomo è la distopia di un altro.
A chi pensa che stia esagerando, consiglio il video «Gaia. Il futuro della politica», realizzato nel 2008 dalla Casaleggio & Associati, agenzia di pubblicità e web-marketing organica al grillismo. Guardandolo, mi è tornato alla mente il concetto coniato dallo storico americano Jeffrey Herf per descrivere il tecno-entusiasmo delle destre tedesche tra le due guerre mondiali: «modernismo reazionario».
Va ricordato che non più di una decina di anni fa Beppe Grillo demonizzava i computer e li sfasciava sul palco durante i suoi spettacoli. Adesso li osanna ed esalta la rete libera e bella, il «popolo della rete» etc.

5. DOVE L’ASINO CASCA: GRILLISMO E IMMIGRAZIONE

5.a. E’ la tematica dell’immigrazione quella in cui il discorso grillino si fa più decifrabile e lascia trasparire l’animus fascistoide. Il blog di Grillo offre non poche «perle» in tal senso. Ecco un’arringa contro romeni e zingari risalente all’ottobre 2007:«Un Paese non può SCARICARE SUI SUOI CITTADINI i problemi causati da decine di migliaia di rom della Romania che arrivano in Italia. L’obiezione di Valium [Romano Prodi, N.d.R.] è sempre la stessa: la Romania è in Europa. Ma cosa vuol dire Europa? MIGRAZIONI SELVAGGE di persone senza lavoro da un Paese all’altro? Senza la conoscenza della lingua, senza possibilità di accoglienza? Ricevo ogni giorno centinaia di lettere sui rom. E’ un vulcano, una BOMBA A TEMPO. Va disinnescata. Si poteva fare una MORATORIA per la Romania, è stata applicata in altri Paesi europei. Si poteva fare un serio controllo degli ingressi. Ma non è stato fatto nulla. Un governo che non garantisce la sicurezza dei suoi cittadini a cosa serve, cosa governa? CHI PAGA per questa insicurezza sono i più deboli, gli anziani, chi vive nelle periferie, nelle case popolari.
Una volta i confini della Patria erano sacri, i politici li hanno sconsacrati.»


5.b. Non esiste quasi più discorso razzista che non sia fatto… in nome dell’antirazzismo. E’ in nome dell’antirazzismo che il grillismo fomenta l’odio. Cito da un altro articolo del blog di Beppe Grillo, pubblicato nel maggio 2011 e intitolato «Un clandestino è per sempre»:«In Italia sono entrati 20.000 TUNISINI, della maggior parte di loro non si sa più nulla, che fine abbiano fatto. Pochi sono riusciti ad arrivare in Francia. Vagano per la penisola senza sapere una parola di italiano. In nessuno Stato del mondo questo è permesso con una tale SERENITÀ D’ANIMO, da noi si. Il motivo è semplice, sono utili ai profitti delle aziende, ai partiti, alle mafie. Il clandestino è MULTIUSO come un coltellino svizzero. Per ricevere qualcuno a casa tua devi disporre delle risorse per farlo. Dargli un lavoro dignitoso, un letto, organizzare l’integrazione. Altrimenti devi interrogarti se stai giocando con la DINAMITE e con il futuro della tua nazione.»

Si parte dalla denuncia dello sfruttamento di cui sono vittime i clandestini, e si arriva alla conclusione che bisogna impegnarsi a respingerli, in nome della nazione. Una premessa umanitaria, capace di blandire la parte progressista ed egualitaria di un cervello «biconcettuale», apre la via a un discorso che ne vellica la parte conservatrice e razzista.

5.c. Grillo alza un polverone sensazionalistico ed eccezionalistico («Solo in Italia!») per un numero irrisorio di tunisini sbarcati nella primavera 2011. E’ la stessa impostazione truffaldina dell’allora ministro degli interni Maroni, il quale parlò di inesistenti «maree di immigrati» e reclamò un aiuto da parte dell’UE, che gli rispose con un misto di disprezzo e commiserazione.
Parlare di lassismo e «serenità d’animo» in tema di immigrazione equivale a occultare leggi criminali e criminogene come la Turco-Napolitano, la Bossi-Fini e i vari «pacchetti sicurezza». A produrre clandestinità non sono presunte politiche lassiste, bensì, all’opposto, politiche troppo restrittive e vessatorie, in parte disfunzionali anche dal punto di vista capitalistico, concepite per soddisfare una parte di elettorato il cui razzismo eccede quello strutturale e «sistemico» necessario a regolare il mercato del lavoro.
Una mistificazione presente in molti testi prodotti da Grillo e del suo movimento consiste nel dire che l’accoglienza ai migranti favorirebbe la Lega Nord. Al contrario, è la mancata accoglienza a favorirla. La Lega ha sempre avuto interesse a mantenere una situazione criminogena che producesse clandestinità e quindi disagio da additare e stigmatizzare.
A seguire, si capovolge la realtà: Grillo, in pratica, sostiene che l’Italia non avrebbe le risorse per mantenere gli immigrati. Ma secondo il «Sole 24 Ore», si dovrebbe proprio agli immigrati (l’8% della popolazione italiana) il 10% del nostro PIL. Gli immigrati lavorano, pagano contributi all’INPS e permettono all’ente di erogare le pensioni ai nostri anziani. Ammesso che abbia senso distinguere tra «noi» e «loro», sono loro a produrre le risorse per mantenere molti di noi.

5.d. Una volta dispersa la fuffa, del discorso grillino sui migranti non resta che il nocciolo razzista e fascistoide.

Wu Ming 1

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OTTO MESI DOPO, UNA POSTILLA (NON NE SEGUIRANNO ALTRE)

Nella lunga e battagliata discussione leggibile qui sotto, avvenuta nel gennaio-febbraio 2012, intervennero diversi attivisti e simpatizzanti del M5S. Tutti si produssero in rassicurazioni (ma forse erano autorassicurazioni) sulla natura “orizzontale”, democratica, non leaderistica del loro movimento: “Uno vale uno”, la proprietà del logo non significa niente, certe “sparate” non sono rappresentative, non confondiamo le cose dette a titolo personale con la linea del movimento… Inoltre, tutti cercarono di sminuire o comunqe ridimensionare il ruolo di Gianroberto Casaleggio (nonché quello di Ricci come apripista e manganellatore mediatico degli avversari)… salvo cadere dalle nuvole quando gli interlocutori mostravano di essersi documentati e citavano/linkavano documenti, testimonianze, episodi.

Io e altri WM scrivemmo che, con questo mettere la testa sotto la sabbia e stanti le ambiguità di fondo (proprietà, furba vaghezza del non-statuto, impreparazione culturale etc.), ben presto le contraddizioni interne si sarebbero acuite e sarebbero esplose. Poi la discussione divenne ripetitiva, si sfilacciò progressivamente e decidemmo di porvi termine, salutando tutti ad maiora, o più probabilmente ad maloram.

Bene, la “malora” sembra essere rintoccata.

Nei mesi che seguirono, soprattutto in Emilia-Romagna, dietro la facciata appariscente di più che lusinghieri risultati elettorali, nel M5S cominciarono a moltiplicarsi scontri interni ed espulsioni calate dall’alto. Proprio Giovanni Favia, che avevo citato nel post qui sopra a proposito di una sua supercazzola “deleuziana” (il M5S come rizoma), si trovò in mezzo alla tempesta, tirato per le braccia dal capo che lo richiamava all’ordine (e non sto parlando di Grillo, che ci mette solo faccia e sbraitamenti) e per le gambe dai dissidenti ed “epurati” sempre più incolleriti. E’ di pochi giorni fa la notizia che alcuni di loro hanno presentato un esposto all’Agcom per pratica commerciale scorretta e pubblicità non trasparente: secondo loro – ma anche secondo noi, e lo abbiamo scritto a suo tempo – il M5S è un’azienda privata presentata come movimento politico, che grazie a tale “packaging” realizza ingenti profitti.

In questi mesi, Favia ha sempre difeso il suo movimento. Ieri, grazie a un fuorionda trasmesso da La7 (forse concordato per far finalmente scoppiare il bubbone), abbiamo scoperto dalla sua viva voce che tali difese erano d’ufficio e insincere. Abbiamo scoperto che su Casaleggio, sul verticismo dell’organizzazione, sulle ambiguità dell’organizzazione e sull’inevitabilità di sempre nuove spaccature la dicevamo giusta noi e sbagliata i “grillini” intervenuti.

Servirà a qualcosa, questa tardiva ma radicale confessione? Forse no, perché già gli adepti del culto grillino riempiono i social network di accuse di tradimento… rivolte a Favia. Quando qualcuno infrange una scintillante Verità, smontando un “mito tecnicizzato”, la risposta più comoda è sempre l’infamante domanda: “Chi ti paga?”

Almeno in questo caso, la risposta è facile: Favia lo paghiamo noi. Non noi Wu Ming, ma noi contribuenti, noi cittadini. Del resto, paghiamo anche l’imbarazzante neosindaco di Parma Pizzarotti e tutta la compagnia di giro che l’azienda di Casaleggio è riuscita a infilare nelle istituzioni. Intendiamoci: se non avessimo pagato loro, avremmo pagato altri, anche peggiori. Ma questi si presentavano come i paladini dell’unico movimento autenticamente democratico e basato su logiche nuove. Si presentavano come il vaccino che poteva curare la democrazia malata. Un sacco di gente ci crede ancora, e continuerà a crederci.

Ad ogni modo, a meno di imbarazzanti voltafaccia con genuflessione sui ceci, certe difese d’ufficio e panzane apologetiche non le sentiremo più da questo (ormai ex?) golden boy del grillismo, che ha avuto enormi responsabilità, ha diffuso a piene mani enunciati confusionisti e qualunquisti, ha fatto fino all’ultimo la cheerleader di una macchina politico-pubblicitaria di cui conosceva benissimo ambiguità, secondi fini e magagne.

Il fine di questa postilla è ribadire che un movimento politico non va giudicato frettolosamente in base a quel che dice di se stesso, ma analizzato partendo dalle contraddizioni che l’autoelogio si sforza di occultare.

Speriamo vivamente che dalle spaccature in seno al M5S, dall’inevitabile fracking che aprirà varchi tra le rocce, si sprigionino energie positive. Che la rinuncia alle illusioni su questo movimento diventi rinuncia a ogni movimento fondato sull’illusione, o meglio: sull’illusionismo. [WM1, 7 settembre 2012].

Qui il link:http://www.wumingfoundation.com/giap/?p=6524
fonte: WuMing.
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desmoblu
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Re: Fatti di Politica 2012

Messaggio da leggere da desmoblu »

ottimo anche questo.
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