Vabbè. I colombiani da oggi mi stanno molto meno simpatici. Che Marco Corti non sia un superfenomeno è chiaro ed è facile concludere che sia stato ingaggiato solo perchè è il figlio di Claudio che è il General Manager della squadra. Però in questo caso ciò importa poco visto che le critiche mosse dai dirigenti di Coldeportes non sono di carattere tecnico nè tantomeno sono indirizzate a biasimare l'ingaggio del figlio del TM. Fosse stato così ci sarebbe stato poco da eccepire. Invece i vertici di Coldeportes se la prendono perchè: "La squadra deve essere completamente colombiana. Marco Corti non lo è". Affermazione che è assolutamente ridicola visto che Claudio Corti è italiano, così come due dei tre direttori sportivi, Tebaldi e Pellicioli, e la sede, che è situata in provincia di Brescia. Ad essere sinceri anche l'invito al prossimo Giro d'Italia è figlio, oltre che delle buone doti degli escarabajos, anche della presenza di una dirigenza tecnica italiana.
Insomma gli stanieri in squadra gli stanno bene fino ad un certo livello, dopodichè iniziano a puzzare. Se vogliono una squadra tutta colombiana che la facciano pure ma poi che siano almeno coerenti....
Cobblestone 2012, 2013,2018 & 2021 - 1° Classifica Generale
E domani cosa succedera'?
1. Reclamo respinto e smembramento della Katusha
2. Reclamo accolto e caos totale sugli inviti alle grandi corse
Ai posteri l' ardua sentenza
Vabbè. I colombiani da oggi mi stanno molto meno simpatici. Che Marco Corti non sia un superfenomeno è chiaro ed è facile concludere che sia stato ingaggiato solo perchè è il figlio di Claudio che è il General Manager della squadra. Però in questo caso ciò importa poco visto che le critiche mosse dai dirigenti di Coldeportes non sono di carattere tecnico nè tantomeno sono indirizzate a biasimare l'ingaggio del figlio del TM. Fosse stato così ci sarebbe stato poco da eccepire. Invece i vertici di Coldeportes se la prendono perchè: "La squadra deve essere completamente colombiana. Marco Corti non lo è". Affermazione che è assolutamente ridicola visto che Claudio Corti è italiano, così come due dei tre direttori sportivi, Tebaldi e Pellicioli, e la sede, che è situata in provincia di Brescia. Ad essere sinceri anche l'invito al prossimo Giro d'Italia è figlio, oltre che delle buone doti degli escarabajos, anche della presenza di una dirigenza tecnica italiana.
Insomma gli stanieri in squadra gli stanno bene fino ad un certo livello, dopodichè iniziano a puzzare. Se vogliono una squadra tutta colombiana che la facciano pure ma poi che siano almeno coerenti....
Diciamo che però c'è coerenza col progetto di fare una squadra di stanza in Europa ma che lanci giovani colombiani nel ciclismo che conta. Indipendentemente da chi li guida in ammiraglia.
Certo non hanno messo Claudio Corti in una posizione facile.
g.alby ha scritto:E domani cosa succedera'?
1. Reclamo respinto e smembramento della Katusha
2. Reclamo accolto e caos totale sugli inviti alle grandi corse
Ai posteri l' ardua sentenza
Vabbè. I colombiani da oggi mi stanno molto meno simpatici. Che Marco Corti non sia un superfenomeno è chiaro ed è facile concludere che sia stato ingaggiato solo perchè è il figlio di Claudio che è il General Manager della squadra. Però in questo caso ciò importa poco visto che le critiche mosse dai dirigenti di Coldeportes non sono di carattere tecnico nè tantomeno sono indirizzate a biasimare l'ingaggio del figlio del TM. Fosse stato così ci sarebbe stato poco da eccepire. Invece i vertici di Coldeportes se la prendono perchè: "La squadra deve essere completamente colombiana. Marco Corti non lo è". Affermazione che è assolutamente ridicola visto che Claudio Corti è italiano, così come due dei tre direttori sportivi, Tebaldi e Pellicioli, e la sede, che è situata in provincia di Brescia. Ad essere sinceri anche l'invito al prossimo Giro d'Italia è figlio, oltre che delle buone doti degli escarabajos, anche della presenza di una dirigenza tecnica italiana.
Insomma gli stanieri in squadra gli stanno bene fino ad un certo livello, dopodichè iniziano a puzzare. Se vogliono una squadra tutta colombiana che la facciano pure ma poi che siano almeno coerenti....
Diciamo che però c'è coerenza col progetto di fare una squadra di stanza in Europa ma che lanci giovani colombiani nel ciclismo che conta. Indipendentemente da chi li guida in ammiraglia.
Certo non hanno messo Claudio Corti in una posizione facile.
Più che altro direi che non ci si è messo da solo...
Che brutta fine. Era un giovane interessante, doveva andare alla Cannondale e invece si ritrova con Fanini...
Mah, stando a quello che ho letto altrove penso che ci sia dell'altro in questa storia: leggevo che la Spidertech entrerà a far parte degli sponsor del team di Fanini e quindi la presenza di un giovane talento canadese in quella che si ritiene la squadra paladina per antonomasia del ciclismo pulito potrebbe essere stata un'ottima mossa in grado di garantire un importante sponsor anche per le prossime stagioni. Tanto, se Boily emergerà (inoltre l'Amore&Vita in passato ricordo che è andata a partecipare anche a gare negli Stati Uniti e nello stesso Canada) non avrà difficoltà a ricevere allettanti proposte nelle successive stagioni e, una volta partito lui eventualmente, resterà la collaborazione tra la squadra e lo sponsor canadese, che magari potrebbe portare nelle prossime annate all'ingaggio di altri giovani corridori canadesi da valorizzare.
Questo è quello che personalmente mi fa pensare questa vicenda.
"L'importante non è quello che trovi alla fine di una corsa. L'importante è ciò che provi mentre corri" (Giorgio Faletti in "Notte prima degli esami")
"qui c'è gente che è totalmente avulsa dalla realtà e nociva al forum"
Tranchée d'Arenberg ha scritto:
Vabbè. I colombiani da oggi mi stanno molto meno simpatici. Che Marco Corti non sia un superfenomeno è chiaro ed è facile concludere che sia stato ingaggiato solo perchè è il figlio di Claudio che è il General Manager della squadra. Però in questo caso ciò importa poco visto che le critiche mosse dai dirigenti di Coldeportes non sono di carattere tecnico nè tantomeno sono indirizzate a biasimare l'ingaggio del figlio del TM. Fosse stato così ci sarebbe stato poco da eccepire. Invece i vertici di Coldeportes se la prendono perchè: "La squadra deve essere completamente colombiana. Marco Corti non lo è". Affermazione che è assolutamente ridicola visto che Claudio Corti è italiano, così come due dei tre direttori sportivi, Tebaldi e Pellicioli, e la sede, che è situata in provincia di Brescia. Ad essere sinceri anche l'invito al prossimo Giro d'Italia è figlio, oltre che delle buone doti degli escarabajos, anche della presenza di una dirigenza tecnica italiana.
Insomma gli stanieri in squadra gli stanno bene fino ad un certo livello, dopodichè iniziano a puzzare. Se vogliono una squadra tutta colombiana che la facciano pure ma poi che siano almeno coerenti....
Anche io la penso cosi'.Un conto 50% colombiani 50% stranieri un conto e' tutti colombiani tranne uno straniero.Ma poi scusate se i dirigenti non erano d'accordo perche' non ne hanno discusso privatamente in precedenza?
Condivido in toto il discorso della wild card per il giro
Che brutta fine. Era un giovane interessante, doveva andare alla Cannondale e invece si ritrova con Fanini...
Mah, stando a quello che ho letto altrove penso che ci sia dell'altro in questa storia: leggevo che la Spidertech entrerà a far parte degli sponsor del team di Fanini e quindi la presenza di un giovane talento canadese in quella che si ritiene la squadra paladina per antonomasia del ciclismo pulito potrebbe essere stata un'ottima mossa in grado di garantire un importante sponsor anche per le prossime stagioni. Tanto, se Boily emergerà (inoltre l'Amore&Vita in passato ricordo che è andata a partecipare anche a gare negli Stati Uniti e nello stesso Canada) non avrà difficoltà a ricevere allettanti proposte nelle successive stagioni e, una volta partito lui eventualmente, resterà la collaborazione tra la squadra e lo sponsor canadese, che magari potrebbe portare nelle prossime annate all'ingaggio di altri giovani corridori canadesi da valorizzare.
Questo è quello che personalmente mi fa pensare questa vicenda.
Secondo me è un accordo provvisorio, in attesa che la Spidertech riparta il prossimo anno...
A proposito della situazione della Colombia, non si è potuto fare a meno di notare l'emblematico lapsus del corridore che ha presentato la squadra, nell'ambito del servizio di Radiocorsa: saltato a pie' pari Marco Corti, che era del resto seduto molto vicino al corridore in questione (di cui non ricordo il nome, sinceramente). Cassani e De Luca hanno fatto anche notare la cosa, chiedendosi tra il serio e il faceto quale fosse il motivo di questo lapsus.
Fantaciclismo:
2012: Bronzo Giochi Olimpici Londra 2012 -cronometro
2013: Vuelta a España, 11a tappa.
2015: Vuelta a España, 7a tappa; 11a tappa; 13a tappa.
2016: Paris-Roubaix; Flèche Wallonne.
2017: Tour de Suisse; Tour de France: 17a tappa.
in effetti lo slittamento della sentenza Katusha ha impatti sul mercato e sulle grandi corse.
Se viene confermata l'esclusione, allora è facile immaginare una diaspora dalla formazione russa, non solo JRO, ma anche Dani Moreno, Kolobnev, Kristoff, lo stesso Menchov, Paolini , Vicioso sono corridori importanti che puntano a grandi palcoscenici anche perchè molti sono nella parte finale della carriera e perdere un anno sarebbe tremendo.
Con la seconda ipotesi, sarebbe un caos totale e secondo me per evitare altri ricorsi l'UCI sarebbe costretta a portare a 19 le WT per evitare altri ricorsi .
Sarebbe problematico per le wild card delle squadre.
alla fine l'esclusione non l'ho capita fino in fondo: si parla anche di motivi etici, bene la formazione russa ha avuto più o meno i problemi delle altre squadre.
Qualche corridore chiacchierato tipo Menchov e Kolobnev c'è , però per il primo non c'è mai stata alcuna accusa formale, il secondo è stato prosciolto.
Con questo criterio la Blanco (ex Rabobank) dooveva essere esclusa, per non parlare della Saxo Bank o della stessa Radioshack, coinvolta nella positività di F.Schleck e soprattutto guidata da Bruynell.
Giogiò78 ha scritto:della stessa Radioshack, coinvolta nella positività di F.Schleck e soprattutto guidata da Bruynell.
Bruyneel s'è completamente defilato dalla RadioShack nel 2013. Il management è nelle mani di Flavio Becca, industriale lusssemburghese, mentre la parte sportiva è interamente affidata a Luca Guercilena, tecnico azzurro.
Ero sul sito di BettiniPhoto e sono finito sulle foto della Lampre - Merida a Maiorca e tra le immagini ho notato come Gianetti e Maxtin Fernandez (ex della Geox - TMC) sono presenti in tante foto.. Tra l'altro il ds spagnolo ha anche i vestiti marchiati Lampre - Merida. Ma fanno parte del management della squadra anche loro? Magari è proprio Maxtin Fernandez a sostituire Damiani?
Una piccola precisazione riguardo all'articolo in home: l'eritreo Abraha va tolto dai disoccupati perché corre per la Mtn continental.
L'anno scorso era nella Mtn, ma ha avuto parecchie difficoltà nelle gare in Europa (era al giro del Portogallo, ma non lo ha terminato) perciò hanno deciso di farlo rimanere nel circuito africano. Quest'anno ha già corso la Tropicale con la nazionale eritrea.
peek ha scritto:Una piccola precisazione riguardo all'articolo in home: l'eritreo Abraha va tolto dai disoccupati perché corre per la Mtn continental.
L'anno scorso era nella Mtn, ma ha avuto parecchie difficoltà nelle gare in Europa (era al giro del Portogallo, ma non lo ha terminato) perciò hanno deciso di farlo rimanere nel circuito africano. Quest'anno ha già corso la Tropicale con la nazionale eritrea.
Anche Arran Brown, se non sbaglio.
Alexei Markov, invece, si è ritirato ed è rimasto alla RusVelo, come DS.
peek ha scritto:Montanari e Fognini che erano nella defunta Wit hanno trovato posto nella continental greca Kastro Team.
Sì e anche Giorgieri, il terzo italiano della squadra, è un ex Wit.
Suppongo che, dati i problemi dell'anno scorso con l'affiliazione in Italia, si sia optato per un'affiliazione in Grecia, con conseguente ingaggio di tanti ellenici.
nessuno ha postato la firma di Di Luca per la Fantini?
notizia da cicloweb.it http://goo.gl/x6iHq
pare che ora sia ufficiale, anche se qui sul forum tantissimi avevano dato la cosa come sicura già da parecchi mesi
Forse sarebbe meglio metterlo in ciclomercato 2013/2014
Importante colpo in ottica futura della Cannondale, che conferma così il suo interesse per i giovani. La formazione italo-americana, secondo quanto riporta Biciciclismo, ha infatti raggiunto un accordo con il campione del mondo juniores Matej Mohoric, che ha già partecipato ad un ritiro con la formazione di Roberto Amadio in gennaio.
Classe 1994, Mohoric, che è anche vicecampione mondiale e bronzo europeo a cronometro, quest'anno correrà con la Sava Kranj, formazione continental slovena, prima del grande salto, previsto per la prossima stagione.
BenoixRoberti ha scritto:Vi risulta che Roberto Damiani non sia più "disoccupato"? Dovrebbe aver formato come DS della United Healthcare.
però che malamente per damiani: passa dalla lotto con gilbert al nuovo progetto lampre che va male e in poco più di un anno resta disoccupato.
Mondiale 2019: 1 matteo.conz 53
Svalorizzando gli altri non ti rendi superiore.
C'è sempre una soluzione semplice ad un problema complesso. Ed è quella sbagliata. A. Einstein
Dopo le voci che si erano susseguite nei giorni scorsi, è arrivata l'ufficialità: Adrian Palomares nella stagione 2013 farà parte della squadra olandese Cyclingteam De Rijke - Shanks. Il corridore spagnolo è atteso all'esordio già domani in Portogallo dove prenderà il via al Tour de Alentejo. Discreto scalatore, nell'ultima stagione Palomares ha militato nell' Andalucia, riuscendo anche ad imporsi in una tappa della Vuelta Ciclistica a Chile, ma a causa della chiusura della squadra andalusa si era ritrovato senza contratto per la stagione 2013.
Spaziociclismo
BenoixRoberti ha scritto:Vi risulta che Roberto Damiani non sia più "disoccupato"? Dovrebbe aver formato come DS della United Healthcare.
però che malamente per damiani: passa dalla lotto con gilbert al nuovo progetto lampre che va male e in poco più di un anno resta disoccupato.
Damiani, come Algeri alla MTN, dovrebbe essere a gettone alla Unitedhealthcare in quanto conosceva perchè ex colleghi alla Lotto, Redant. Spero che per lui e anche per Colli, di cui sotto ho letto di un possibile legame, si aprano porte in squadre di valore. Come meritano.
Donne, Cavalli e Corridori non c'ha mai capito niente nessuno!
Preservare lo spirito di quel tempo, in cui credevamo nell'unità e allo stesso tempo nella diversità
Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, primo medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
allora pare proprio che petacchi sia già alla quickstep (riporto da biciclismo che cita la gazzetta), tanto che sta provando le specialized a montichiari, con l'idea di esordire già al giro.
il problema è che i cambi da una squadra all'altra non sono consentiti fino all'estate, ma avendo petacchi rescisso con la lampre tecnicamente arriva alla quickstep da "libero". comunque rimane l'incertezza regolamentare.
dietzen ha scritto:allora pare proprio che petacchi sia già alla quickstep (riporto da biciclismo che cita la gazzetta), tanto che sta provando le specialized a montichiari, con l'idea di esordire già al giro.
il problema è che i cambi da una squadra all'altra non sono consentiti fino all'estate, ma avendo petacchi rescisso con la lampre tecnicamente arriva alla quickstep da "libero". comunque rimane l'incertezza regolamentare.
questo sarebbe un acquisto con i fiocchi.
sarei disposto a rimangiarmi parte delle critiche fatte recentemente alla squadra per come ha abbandonato cavendish al suo destino...
Comunque, lo annuncio qui davanti a tutti, al prossimo che annuncia il ritiro mi guardo bene dal fare lo specialone (e ci spezzo pure la noce del capocollo).
Dopo Vino, Petacchi... e che cavolo, siate coerenti!!! (O meno avventati)
dietzen ha scritto:allora pare proprio che petacchi sia già alla quickstep (riporto da biciclismo che cita la gazzetta), tanto che sta provando le specialized a montichiari, con l'idea di esordire già al giro.
il problema è che i cambi da una squadra all'altra non sono consentiti fino all'estate, ma avendo petacchi rescisso con la lampre tecnicamente arriva alla quickstep da "libero". comunque rimane l'incertezza regolamentare.
questo sarebbe un acquisto con i fiocchi.
sarei disposto a rimangiarmi parte delle critiche fatte recentemente alla squadra per come ha abbandonato cavendish al suo destino...
Sarà, ma a me per quanto visto nelle volate delle ultime stagioni Petacchi mi pare assolutamente inadatto a far l'ultimo uomo
Seb ha scritto:Sarà, ma a me per quanto visto nelle volate delle ultime stagioni Petacchi mi pare assolutamente inadatto a far l'ultimo uomo
dipende dall'approccio alla volata.
se l'ultimo uomo deve essere quello che sgomita per portar su il velocista (tanto per fare un esempio recente: julian dean - a mio parere il migliore) allora petacchi non serve quasi a nulla, "frenato" com'e'.
se l'ultimo uomo deve lanciare la volata dopo che il gruppo e' stato tirato dai passistoni compagni di squadra, allora è piu' che buono.
il mercato comunque non e' che offrisse granche', per cui e' gia' un buon innesto.
l'anno prossimo pare che torni renshaw (fallimentare la sua "carriera solista").
Ho l'impressione che quella di Petacchi sia una mossa + che altro pubblicitaria. Se il nostro fosse stato ucraino o portoghese la OPQS non se lo sarebbe filato...
Per conto mio il Petacchi 2013 ma anche 2012 a Cavendish può solo farle perdere le volate...
Credo nell'apparenza....
30 anni, semi-obeso, spelacchiato, con barba e occhiali...commenta un altro sport por favor
A me sinceramente tutta questa storia non è sembrata il massimo a livello di comunicazione e d'immagine data alla gente. Mi spiego: Petacchi è stato sicuramente bravo nel suo disimpegno con la Lampre e la rescissione consensuale del contratto privava entrambi di qualsiasi obbligo. Quello che mi è parso inopportuno è il far intendere la conclusione della carriera ma poi, dopo pochi giorni dal desiderio espresso di continuare solo facendo l'ultimo uomo di un velocista come Cavendish, l'aprirsi in tempi immediati di una trattativa che poteva addirittura portarlo a ricoprire il ruolo già per il Giro d'Italia.
Ovvio che in caso di buona riuscita, per Petacchi la conclusione di carriera sarebbe assolutamente dignitosa (sia contribuendo agli eventuali successi del britannico, sia per i ritorni economici che ne avrebbe) ma sinceramente non mi è sembrato il modo ideale per congedarsi dalla Lampre, fossi in Saronni o negli altri dirigenti mi sentirei un po' preso per i fondelli.
Che poi io pensavo una cosa: ok, Cavendish è il miglior velocista in circolazione e fare l'ultimo uomo per lui rappresenta una responsabilità ben maggiore e anche più stimolante, però sarebbe stato a mio avviso ugualmente signorile e non meno cosa degna se Ale-Jet avesse scelto di ricoprire questo ruolo in favore di un velocista che negli ultimi anni si è messo in bella mostra in una corsa a tappe come il Giro come Roberto Ferrari. Mettere la propria esperienza al servizio di un compagno ben più giovane e che tra l'altro è stato ingaggiato dalla Lampre proprio in ottica futura secondo me sarebbe stata una scelta assolutamente degna. Però vabbè, ognuno è libero di fare le proprie valutazioni, facendosi anche due conti in tasca.
"L'importante non è quello che trovi alla fine di una corsa. L'importante è ciò che provi mentre corri" (Giorgio Faletti in "Notte prima degli esami")
"qui c'è gente che è totalmente avulsa dalla realtà e nociva al forum"
Può anche darsi che, con l'ingresso di Merida, in casa Lampre abbiano voluto "aggiornare" il monte stipendi; Scarponi è troppo importante e se lo sono tenuto, mentre per Petacchi potrebbe essere una sceneggiata ben studiata con l'appoggio, magari trovato per strada, di Lefevere: http://www.cyclismactu.net/news-transfe ... 32314.html
Troppo zuccherosa la vicenda.
Preservare lo spirito di quel tempo, in cui credevamo nell'unità e allo stesso tempo nella diversità
Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, primo medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
Preservare lo spirito di quel tempo, in cui credevamo nell'unità e allo stesso tempo nella diversità
Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, primo medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali