lemond ha scritto:Ieri per me è stata una giornata brutta, perché la vittoria del bagnino mi rende triste, ma soprattutto non riesco a comprendere che cosa è successo? Perché se mi avessero detto il giorno prima che dietro a costui sarebbero arrivati, con i seguenti distacchi:
Stefano Garzelli (Acqua & Sapone - Caffe Mokambo) ITA 0:00:50
David Arroyo Duran (Movistar) SPA s.t.
Konstantin Sivtsov (HTC - High Road) BLR s.t.
John Gadret (AG2R - La Mondiale) FRA 0:01:07
Hubert Dupont (AG2R - La Mondiale) FRA s.t.
Christophe Le Mével (Garmin - Cervelo) FRA s.t.
Vasil Kiryienka (Movistar) BLR s.t.
Matteo Carrara (Vacansoleil - DCM) ITA s.t.
Jose Rodolfo Serpa Perez (Androni Giocattoli) COL s.t.
Avrei fatto "salti di gioia" e allora?
E allora Carlo, come tu di certo sottintendi, da questi dati sembrerebbe proprio che Contador, in questo Giro, di avversari 'credibili' non ne abbia.
(il sottinteso immagino sia: possibile che gli altri favoriti non siano riusciti a staccare questi nomi, almeno frapponendosi in termini di distacco tra loro ed il vincitore?)
Certo, può essere solo un'impressione, e si potrebbe richiamare una ricorrenza abbastanza comune nelle corse a tappe: cioè che la prima salita non racconti la verità, che alcuni favoriti stiano ancora 'carburando' (a maggior ragione perché il tracciato di questo Giro impone un certo dosaggio delle forze), mentre altri destinati a calare siano ancora nel pieno delle forze e desiderosi di mettersi in mostra.
Però va fatto notare che questo succede quando la prima salita importante mette in mostra personaggi alternativi, che possono sorprendere in positivo e proporre un ribaltamento delle carte in tavola in chiave risultato finale, da confermare poi nel prosieguo del Giro; se invece è il favorito assoluto a sbaragliare il campo... quasi sempre si tratta di 'chiusura anticipata'!
E' un po' il mio timore, che ho paura possa pure rendere molto meno interessante il cammino fino alla fine: tutti se ne staranno tranquilli per paura di prendere mazzate, fin quasi alla fine delle tappe, non importa quanto dure siano, e se il 're' concederà loro qualche cosa, potrà essere solo in termini di abbuoni o di vantaggi risicati, e unicamente dopo aver messo la maglia rosa in cassaforte, e cioè solo nelle tappe finali.
Di fatto il raffronto col Giro dell'anno scorso è improponibile proprio alla luce del ragionamento appena fatto: questa volta non sarà un corsa ad handicap contro uno o due outsiders...
Questo fermo restando che di imprevisti nel corso di due settimane possono ancora succederne a iosa (cosa che fra l'altro non mi augurerei, almeno per quel che riguarda possibili incidenti: al massimo un calo di forma pauroso del favorito, che non si può escludere in senso assoluto); come pure può succedere che qualcun altro entri nel periodo di forma maggiore della sua carriera e rimetta la competizione ad armi pari, ma di certo, alla luce di quanto visto finora, le probabilità sono molto scarse.