Paris-Roubaix (7 aprile 2013)

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aria
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Re: Paris-Roubaix (7 aprile 2013)

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Guardando la foto del tallone di Greg Van Avermaet, vorrei consigliargli di fasciarsi i talloni, naturalmente prima della corsa, con quel cerotto particolare che usano gli alpinisti durante le arrrampicate (loro sui polpastrelli delle dita delle mani) contro lo sfregamento prolungato. L'ho usato durante i trekking ed è stato un ottimo rimedio alle ferite ed alle vesciche dei miei piedi delicati. E' iscritto alla Liegi?
BenoixRoberti

Re: Paris-Roubaix (7 aprile 2013)

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Bellissimo reportage, bellissime immagini e suoni dal backstage dell'Inferno del Nord, realizzato da NOS broadcaster nazionale olandese.

Nel video si vedono:
- un rabbioso (da trans agonistica) Luca Wackermann bloccato dal traffico,
- un malconcio Jacob Rathe americano della Garmin,
- un rassegnato Jerome Cousin francese della Europcar,
- un simpatico e loquace Anders Lund della Saxo Tinkoff
Voce fuori campo: "Alright?" - Tutto bene?
Anders: "Do ya look am I alright?" - Mi hai visto bene?
Anders: "No, I'm fucked" - No, sono fottuto! :evil:
Anders: "Classics are so hard, man" - Le classiche sono dure, capo!

Altro video bellissimo della Roubaix della Orica. Spaventose le vibrazioni, sicuramente fissate con una telecamera molto particolare:
BenoixRoberti

Re: Paris-Roubaix (7 aprile 2013)

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cauz.
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Re: Paris-Roubaix (7 aprile 2013)

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BenoixRoberti ha scritto:
Bellissimo reportage, bellissime immagini e suoni dal backstage dell'Inferno del Nord, realizzato da NOS broadcaster nazionale olandese.

Nel video si vedono:
- un rabbioso (da trans agonistica) Luca Wackermann bloccato dal traffico,
ogni testimonianza e' buona per denunciare il problema del "traffico" in corsa, soprattutto nelle retrovie.
l'immagine e' inequivocabile.
momenti simili li ho visti con i miei occhi sul paterberg al fiandre: il povero keukeleire si è trovato intruppato in ben 2 passaggi su 3 sull'ultimo muro...
è un problema urgente e va affrontato: l'uci deve avere le palle di dire di no a qualche sponsor, vip ospite e televisione, deve affrontare il tema con le squadre perchè anche i mezzi tecnici al seguito siano ridotti.
non voglio immaginare il prossimo giro d'italia con 23 squadre che traffico potra' generare...
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Re: Paris-Roubaix (7 aprile 2013)

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herbie ha scritto:Cancellara rispetto a lui si è trovato con le due micidiali trenate con cui ha dovuto chiudere in due occasioni diverse 30-40" prima sugli 8 e poi sul contrattacco (ancora una volta, perfetto come tempismo) di Vanmarcke con l'altro belga della Omega che al momento mi sfugge...
Praticamente la sgasata che avrebbe fatto per andarsene sul Carrefour se l'è dovuta giocare in due occasioni differenti in precedenza e questo da un valore aggiunto a questa vittoria, ottenuta contro tutti, come d'altra parte era giusto che fosse.
Faccio un po' di necroposting :D per riprendere (finalmente: son giorni che voglio rispondere e non trovo un minuto!) un discorso partito dal Fiandre: ovvero, esiste l'inesauribilità degli scatti, anche per chi si chiama Cancellara? In tutta evidenza, no.
Al Fiandre Fabian era stato "criticato" per non aver dato una botta prima dell'ultimo giro, ma la sua Roubaix ci dimostra che forse il rischio di spendere prima quello che gli sarebbe stato utilissimo dopo era presente, e lo svizzero, conscio di ciò, si è gestito alla grande nell'occasione. Perché alla Roubaix puoi anche rischiare di portarti Vanmarcke al velodromo e poi di batterlo, ma con Sagan il discorso era diverso, e ci voleva veramente una progressione non al 100 e neanche al 110, ma al 120% per staccarlo.
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Re: Paris-Roubaix (7 aprile 2013)

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Strong ha scritto: Ecco...bugno è sempre stato rispettato per quel tanto che ha fatto e non per quel che avrebbe potuto fare.
i limito sono stati spesso messi in evidenza ma non è stato "maltrattato" come accade per pozzato su questo forum (e magari anche altrove)
Bugno non è stato maltrattato?!?!?
Solo perché all'epoca non esistevano i forum non rimane prova tangibile dell'enormità di critiche che piovevano in capo al monzese, altro che non maltrattato!
Ricordo le lettere degli appassionati ai vari giornali (l'unico modo, in quel tempo, per esporre il proprio parere all'opinione pubblica), beh, erano tante quelle che non risparmiavano nulla a Gianni. Anche Martini venne aspramente criticato per aver portato a Benidorm un Bugno del tutto evanescente in quel '92. Un mese prima, non ti dico le critiche per aver fatto un Tour sottotono (dopo aver deciso di saltare il Giro!), che, se pur concluso sul podio, pareva tutt'altro che un risultato degno delle attese e delle potenzialità dell'atleta. Tra l'altro Gianni venne messo abbastanza in ombra da Chiappucci in quella Grande Boucle, e il fatto di aver tirato con Indurain per inseguire il Diablo nella tappa del Sestrière fu fonte di altre critiche pesanti, anche da parte della stampa.

Non parliamo poi dei riferimenti alla vita privata, al fatto che piacesse tanto alle donne, alla vicenda della separazione dalla moglie per amore di una ragazza conosciuta in non so più quale villaggio di partenza.

Se Bugno fosse attivo oggi, altro che Pozzato o Cunego, penso che sarebbe di gran lunga il più bistrattato sui vari forum ciclistici.
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nino58
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Re: Paris-Roubaix (7 aprile 2013)

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Admin ha scritto:
Se Bugno fosse attivo oggi, altro che Pozzato o Cunego, penso che sarebbe di gran lunga il più bistrattato sui vari forum ciclistici.
Però, che classe aveva.
Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
aria
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Re: Paris-Roubaix (7 aprile 2013)

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Ha ragione Admin, ricordo bene quel periodo.
Quando vinse il secondo mondiale nel 1992, nessuno ci avrebbe scommesso.

Un aneddoto, Gianni scatta, il telefono trilla, pronto sono io tutto bene sono a Sanremo (c'era la cicloturistica Mi-SR), urlo alè, alè Gianni sta vincendo il mondiale. Dai non prendermi in giro lo so che non è vero. Era mio marito incredulo!

Anche per il mondiale di Agrigento del 1994 la carta stampata si impegnò a fondo.
Sui fatti privati, fosse successo ai giorni nostri, nessuno se ne sarebbe occupato, invece....

Vabbeh tutto ciò non c'entra con la Roubaix, scusa Admin, ho voluto ricodare da tifosa quel periodo.
herbie
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Re: Paris-Roubaix (7 aprile 2013)

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Admin ha scritto:
herbie ha scritto:Cancellara rispetto a lui si è trovato con le due micidiali trenate con cui ha dovuto chiudere in due occasioni diverse 30-40" prima sugli 8 e poi sul contrattacco (ancora una volta, perfetto come tempismo) di Vanmarcke con l'altro belga della Omega che al momento mi sfugge...
Praticamente la sgasata che avrebbe fatto per andarsene sul Carrefour se l'è dovuta giocare in due occasioni differenti in precedenza e questo da un valore aggiunto a questa vittoria, ottenuta contro tutti, come d'altra parte era giusto che fosse.
Faccio un po' di necroposting :D per riprendere (finalmente: son giorni che voglio rispondere e non trovo un minuto!) un discorso partito dal Fiandre: ovvero, esiste l'inesauribilità degli scatti, anche per chi si chiama Cancellara? In tutta evidenza, no.
Al Fiandre Fabian era stato "criticato" per non aver dato una botta prima dell'ultimo giro, ma la sua Roubaix ci dimostra che forse il rischio di spendere prima quello che gli sarebbe stato utilissimo dopo era presente, e lo svizzero, conscio di ciò, si è gestito alla grande nell'occasione. Perché alla Roubaix puoi anche rischiare di portarti Vanmarcke al velodromo e poi di batterlo, ma con Sagan il discorso era diverso, i voleva veramente una progressione non al 100 e neanche al 110, ma al 120% per staccarlo.
esercizio di disputatio dialettica... :champion:
tuttavia non è così matematico confrontare due corse anche così diverse. Cancellara aveva qualcosa in meno del Fiandre, ripeto, secondo me con Sagan questa volta la vedevo molto più equilibrata. Però, lo stesso Sagan ha dimostrato di soffrire Fabian sui muri....le sgasate ripetute sono ripetute per tutti...non fa fatica solo quello davanti, specie sui muri, di qualunque genere siano.
Secondo te perchè la posizione di Sagan non sarebbe adatta al pavè? Cancellara è molto più spianato, ottimo per aerodinamica, ma sul pavè contano altre cose, la posizione da biker di Sagan per me è anche migliore lassù.
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Re: Paris-Roubaix (7 aprile 2013)

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herbie ha scritto: tuttavia non è così matematico confrontare due corse anche così diverse. Cancellara aveva qualcosa in meno del Fiandre, ripeto, secondo me con Sagan questa volta la vedevo molto più equilibrata. Però, lo stesso Sagan ha dimostrato di soffrire Fabian sui muri....le sgasate ripetute sono ripetute per tutti...non fa fatica solo quello davanti, specie sui muri, di qualunque genere siano.
Ma infatti, non dico che ci sia matematica tra le due cose, però quanto accaduto alla Roubaix ci fa capire che, contro un avversario fortissimo al Fiandre, Fabian possa aver pensato che potesse esserci il rischio di un epilogo quale poi è stato quello di Roubaix. E per questo si sia centellinato al Fiandre, tenendosi una sparata su cui giocare il tutto per tutto. Insomma, il rischio di portarsi appresso Sagan c'era, ce lo conferma quanto avvenuto con Vanmarcke, e se anche al Fiandre era minore che alla Roubaix, Cancellara, in cuor suo, sapeva che l'eventualità era reale, ed ha agito di conseguenza.

Secondo te perchè la posizione di Sagan non sarebbe adatta al pavè? Cancellara è molto più spianato, ottimo per aerodinamica, ma sul pavè contano altre cose, la posizione da biker di Sagan per me è anche migliore lassù.
Su questo non mi esprimo nel dettaglio, mi mancano degli elementi. A naso direi che non ci sia corsa non adatta a Sagan, e forse è vero che sta perdendo occasioni di vincere corse mitiche, come dice Dancelli. D'altro canto non posso negare che in Liquigas e poi Cannondale sia stato gestito direi bene, ha avuto anche le sue brave occasioni nelle Monumento ma non ha saputo coglierle, quindi forse è vero che gli manca ancora qualcosina per puntare a vincere Roubaix o Liegi...
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BenoixRoberti

Re: Paris-Roubaix (7 aprile 2013)

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BenoixRoberti ha scritto:Per la verità in quegli anni la Roubaix aveva perso gran parte del suo fascino per la scarsità di tratti di pavé e la gara era diventata un raid per velocisti ed una corsa da oltre 270 km corsi a media folle. Non è un caso che Peter Post detenga ancora la media record (era il 1964) della prova: 45,129 Km/h ed a poco serviva Doullens. La Roubaix di Gimondi passò alla storia come la più povera di pavé, solo 22 chilometri.
Un dovere di giustizia "storica" mi obbliga, dopo un dialogo con il grande Morris, ad integrare questa mia frase.
Quanto scritto potrebbe far sembrare che le Roubaix sino al 1965 fossero delle prove di minor valore.
Giustamente Morris mi fa notare però che il pavè di allora era in pessimo stato di manutenzione e gli spazi interstiziali fra le pietre erano veri e propri trabocchetti.
In effetti allora non c'era la tutela odierna ed il prezioso indispensabile lavoro degli Amici della Roubaix.
Per giustizia storica.
Grazie, come sempre, al mitico Morris.
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