Ciclismo africano
Re: Ciclismo africano
Grandissimo, non pensavo che la prima vittoria da pro arrivasse così presto. Da quanto ho capito ha provato ai -5 di un percorso in leggera salita; lo hanno ripreso e poi ha sferrato la stoccata decisiva ai -3, mentre i compagni dietro hanno controllato il gruppo.
E' una vittoria che dà morale alla componente africana della Mtn che per il momento sembrava dipendere per i suoi risultati essenzialmente da Ciolek e Pardilla, mentre sui livelli delle gare asiatiche sono già competitivi.
Ieri nella dura tappa della coppi e bartali si sono ritirati sia Russom che Debesay, è riuscito invece a terminare Songezo Jim che ha accompagnato Sbaragli all'arrivo. Credo che i più giovani africani già nel corso dell'anno riusciranno ad inserirsi nel gruppo senza soffrire troppo e qualcuno potrebbe anche cominciare a piazzarsi in gare di secondo piano anche in Europa. Penso soprattutto all'algerino Reguigui.
- Tranchée d'Arenberg
- Messaggi: 26651
- Iscritto il: giovedì 9 dicembre 2010, 13:50
Re: Ciclismo africano
Grmay era già stato bravo in Malesia dove nella tappa di Cameron Highlands era addirittura finito davanti al suo capitano Pardilla, terminando poi 9° nella generale. A ciò si aggiunge il 5° nella generale dell'Amissa Bongo. E oggi ha colto il primo successo Ancora deve mettere piede in Europa in questo 2013 ma le prospettive sono veramente buone per un ragazzo che ancora deve comiere 22 anni. Il progetto MTN va avanti più spedito del previsto.peek ha scritto:
Grandissimo, non pensavo che la prima vittoria da pro arrivasse così presto. Da quanto ho capito ha provato ai -5 di un percorso in leggera salita; lo hanno ripreso e poi ha sferrato la stoccata decisiva ai -3, mentre i compagni dietro hanno controllato il gruppo.
E' una vittoria che dà morale alla componente africana della Mtn che per il momento sembrava dipendere per i suoi risultati essenzialmente da Ciolek e Pardilla, mentre sui livelli delle gare asiatiche sono già competitivi.
Ieri nella dura tappa della coppi e bartali si sono ritirati sia Russom che Debesay, è riuscito invece a terminare Songezo Jim che ha accompagnato Sbaragli all'arrivo. Credo che i più giovani africani già nel corso dell'anno riusciranno ad inserirsi nel gruppo senza soffrire troppo e qualcuno potrebbe anche cominciare a piazzarsi in gare di secondo piano anche in Europa. Penso soprattutto all'algerino Reguigui.
Cobblestone 2012, 2013,2018 & 2021 - 1° Classifica Generale
Re: Ciclismo africano
L'etiope Grmay ha chiuso il tour of Taiwan con un ottimo secondo posto nella generale, dopo aver vinto una tappa l'altro giorno. Al quarto posto il sudafricano Meintjes. Sono i due più giovani della Mtn, mi sembra che le premesse siano ottime.
E' possibile che avremo la possibilità di vedere Grmay in Italia nelle gare di fine aprile.
E' possibile che avremo la possibilità di vedere Grmay in Italia nelle gare di fine aprile.
Re: Ciclismo africano
Ma il nostro tekle?
"la mente è come il paracadute, funziona solo se si apre" A. Einstein
Re: Ciclismo africano
Eh non lo so. L'anno scorso l'esordio fu in Catalogna, quest'anno per il momento tutto tace. Voglio pensare che lo schiereranno al circuito della Sarthe la settimana prossima, altrimenti vien da pensare che ci sia qualcosa che non va.simociclo ha scritto:Ma il nostro tekle?
Ad ogni modo esordire in aprile è davvero un po' troppo avanti.
Re: Ciclismo africano
concordo....peek ha scritto:Eh non lo so. L'anno scorso l'esordio fu in Catalogna, quest'anno per il momento tutto tace. Voglio pensare che lo schiereranno al circuito della Sarthe la settimana prossima, altrimenti vien da pensare che ci sia qualcosa che non va.simociclo ha scritto:Ma il nostro tekle?
Ad ogni modo esordire in aprile è davvero un po' troppo avanti.
"la mente è come il paracadute, funziona solo se si apre" A. Einstein
- Tranchée d'Arenberg
- Messaggi: 26651
- Iscritto il: giovedì 9 dicembre 2010, 13:50
Re: Ciclismo africano
concordo anche io. La storia preoccupa un pòsimociclo ha scritto:concordo....peek ha scritto:Eh non lo so. L'anno scorso l'esordio fu in Catalogna, quest'anno per il momento tutto tace. Voglio pensare che lo schiereranno al circuito della Sarthe la settimana prossima, altrimenti vien da pensare che ci sia qualcosa che non va.simociclo ha scritto:Ma il nostro tekle?
Ad ogni modo esordire in aprile è davvero un po' troppo avanti.
Cobblestone 2012, 2013,2018 & 2021 - 1° Classifica Generale
Re: Ciclismo africano
Non è che questo esordio "ritardato" può essere dovuto a problemi con i visti? Immagino che per un eritreo non sia proprio facilissimo muoversi con libertà...
Re: Ciclismo africano
Seb ha scritto:Non è che questo esordio "ritardato" può essere dovuto a problemi con i visti? Immagino che per un eritreo non sia proprio facilissimo muoversi con libertà...
Però altri eritrei della mtm hanno corso in Asia ed Europa... non so, spero che il buon tekle possa esordire al più presto
"la mente è come il paracadute, funziona solo se si apre" A. Einstein
Re: Ciclismo africano
Tanto presto no.
Annunciata la formazione Orica per il Tour de la Sarthe e non c'è Teklehaimanot. Posto che nelle settimane seguenti la Orica correrà solo le grandi classiche, nelle quali ovviamente non sarà alla partenza, la prossima occasione utile è il giro di Turchia alla fine di aprile.
Francamente non credo sia un problema di visti, l'anno scorso ha girato tutto il mondo senza problemi e come dice Simo gli eritrei della Mtn stanno correndo dappertutto.
Ho il timore che ci possa essere un qualche problema fisico, ma anche in questo caso è un po' strano che non ci sia stato nessun comunicato stampa in proposito. Credo che sia l'unico professionista del WT - a parte gli infortunati - che a questo punto dell'anno non ha ancora disputato una gara.
Annunciata la formazione Orica per il Tour de la Sarthe e non c'è Teklehaimanot. Posto che nelle settimane seguenti la Orica correrà solo le grandi classiche, nelle quali ovviamente non sarà alla partenza, la prossima occasione utile è il giro di Turchia alla fine di aprile.
Francamente non credo sia un problema di visti, l'anno scorso ha girato tutto il mondo senza problemi e come dice Simo gli eritrei della Mtn stanno correndo dappertutto.
Ho il timore che ci possa essere un qualche problema fisico, ma anche in questo caso è un po' strano che non ci sia stato nessun comunicato stampa in proposito. Credo che sia l'unico professionista del WT - a parte gli infortunati - che a questo punto dell'anno non ha ancora disputato una gara.
Re: Ciclismo africano
No, ci sono anche André Schulze dell'Euskaltel e Agiro Ospina della Movistarpeek ha scritto:Credo che sia l'unico professionista del WT - a parte gli infortunati - che a questo punto dell'anno non ha ancora disputato una gara.
Mi permetto di autopromuovermi, anche se il pezzo è datato http://www.cicloweb.it/articolo/2013/03 ... nd-ecco-ch
11 Vuelta 7-Prato
12 Appennino-Japan
13 Giro 9-CN ITA-Vuelta 20-Sabatini
14 Vasco-Dauphiné-Tour 3-Tour 21-Pologne-Tre Valli
15 Laigueglia-Escaut-Giro 2-Giro 18-Giro GC-Tour 13-Fourmies
16 Nice-Vuelta 12
17 Frankfurt-Tour 11-Vuelta 16-Chrono
18 Bianche-DePanne-Romandie-Köln-Piemonte-Chrono
19 Nice-Turkey-Portugal-Vuelta 10
20 Plouay-Toscana
12 Appennino-Japan
13 Giro 9-CN ITA-Vuelta 20-Sabatini
14 Vasco-Dauphiné-Tour 3-Tour 21-Pologne-Tre Valli
15 Laigueglia-Escaut-Giro 2-Giro 18-Giro GC-Tour 13-Fourmies
16 Nice-Vuelta 12
17 Frankfurt-Tour 11-Vuelta 16-Chrono
18 Bianche-DePanne-Romandie-Köln-Piemonte-Chrono
19 Nice-Turkey-Portugal-Vuelta 10
20 Plouay-Toscana
Re: Ciclismo africano
Il sito del circuito della Sarthe mette Tekle tra i partenti, a differenza del sito della Orica che indica un'altra formazione.
Boh, speriamo che ci sia, il sito della corsa è quello aggiornato più di recente.
Boh, speriamo che ci sia, il sito della corsa è quello aggiornato più di recente.
Re: Ciclismo africano
Il problema è che non vedo ancora Tekle registrato nella Orica, sul sito dell'UCI.
Nel sito della squadra invece c'è, ma è l'unico (con O'Grady) a non avere una foto nuova.
Nel sito della squadra invece c'è, ma è l'unico (con O'Grady) a non avere una foto nuova.
Pantani è una leggenda come Coppi e Bartali
Re: Ciclismo africano
Non è il thread giusto ma esordirà al GP IndurainBasso ha scritto: Agiro Ospina della Movistar
Re: Ciclismo africano
Il sito della Sarthe ha tolto Tekle dai partenti, sostituito da Cameron Meyer. Il mistero si infittisce, ma quanto scrive Admin mi preoccupa un po', cosa può significare il fatto che non sia presente nella lista depositata all'Uci?
Re: Ciclismo africano
E' iniziato il giro del Marocco con una vittoria del marocchino Essaid Abelouache che quest'anno sta andando molto forte nelle corse del nord Afica. E' arrivata una fuga a tre nella quale c'erano anche Jurco e l'algerino Baz. Il gruppo è stato regolato dall'astro nascente del ciclismo marocchino Soufiane Haddi. Si giocherà tutto tra marocchini, algerini e continental europee, mancano infatti sia eritrei che etiopi che sud africani. In corsa anche l'italiano Aldegheri.
Re: Ciclismo africano
Distacchi impressionanti nella seconda tappa. Vince Perget (l'ex Caisse d'Epargne) con sette minuti sui primi inseguitori, poi gli altri a 11-12-13-15...
Re: Ciclismo africano
Eh, si, quando vedo l'esito di tappe come quella di ieri torno con i piedi per terra, il divario tra il ciclismo europeo e quello africano è ancora notevole. Se si tratta di tappe a saliscendi di un centinaio di km gli africani sono competitivi, ma quando le salite diventano impegnative basta un Perget per fare distacchi abissali. Per carità, Perget era un gregarione solido alla Caisse e alla Ag2r, uno che ha terminato giro tour e vuelta in carriera e ha fatto bene in brevi corse a tappe di seconda fascia, ma ieri al giro del Marocco ha surclassato tutti: primo degli africani l'inossidabile Jelloul a un quarto d'ora.
E' vero che ci sono almeno una decina di corridori africani più forti di quelli che sono presenti al giro del Marocco, ma lo sbarco in Europa per il momento si è rivelato piuttosto impegnativo, quando va bene riescono a finire la corsa, più spesso non arrivano al traguardo. Comunque sono giovanissimi, quest'anno andrà per fare esperienza e poi speriamo che crescano. Quello che ha già un anno di esperienza alle spalle, e sarei curioso di vedere se è quest'anno è cresciuto, per il momento non corre, per motivi che mi rimangono oscuri.
Magari tra qualche giorno potremo leggere su cicloweb i motivi di questa assenza.
E' vero che ci sono almeno una decina di corridori africani più forti di quelli che sono presenti al giro del Marocco, ma lo sbarco in Europa per il momento si è rivelato piuttosto impegnativo, quando va bene riescono a finire la corsa, più spesso non arrivano al traguardo. Comunque sono giovanissimi, quest'anno andrà per fare esperienza e poi speriamo che crescano. Quello che ha già un anno di esperienza alle spalle, e sarei curioso di vedere se è quest'anno è cresciuto, per il momento non corre, per motivi che mi rimangono oscuri.
Magari tra qualche giorno potremo leggere su cicloweb i motivi di questa assenza.
Re: Ciclismo africano
http://www.arryadia.com/index.php?optio ... 7:cyclisme
Oggi nuova vittoria Christina Watches con Nielsen Motten Hoberg.
Oggi nuova vittoria Christina Watches con Nielsen Motten Hoberg.
Re: Ciclismo africano
Oggi hanno interrotto e annullato la tappa del giro del Marocco perché c'era troppo vento e poteva far cadere i corridori.
Re: Ciclismo africano
il "resoconto" di quella tappa: http://www.lemonde.fr/sport/article/201 ... _3242.htmlpeek ha scritto:Oggi hanno interrotto e annullato la tappa del giro del Marocco perché c'era troppo vento e poteva far cadere i corridori.
Anche un po' da ridere
Mentre la quinta vede nuovamente vincere Abelouache
Re: Ciclismo africano
Coppel ha scritto: il "resoconto" di quella tappa: http://www.lemonde.fr/sport/article/201 ... _3242.html
Anche un po' da ridere
Fantastica sta tappa.
Re: Ciclismo africano
Se lo legge Prof sai che strali gli tira ai turisti del Tour of Maroc!
E dove gli mette il cous cous ...
E dove gli mette il cous cous ...
Re: Ciclismo africano
Domani alla Cote Picarde corrono tre promesse africane che quest'anno si allenano ad Aigle:
Il giovanissimo campione namibianto Till Drobisch; l'ivoriano Issiaka Cisse che quest'anno è già arrivato settimo alla Tropicale; la stella eritrea Merhawi Kudus, il diciannovenne che è andato sul podio quest'anno al giro di Eritrea, ma soprattutto ha fatto dei numeri l'anno scorso vincendo una tappa e movimentando tutte le altre al giro del Ruanda.
Per Kudus e Cisse si tratta dell'esordio in Europa, Drobisch ha fatto i mondiali U23 a cronometro l'anno scorso. Per tutti e tre credo che l'impatto sarà traumatico, ma avranno modo di crescere rapidamente nei prossimi anni o forse già nei prossimi mesi.
Il giovanissimo campione namibianto Till Drobisch; l'ivoriano Issiaka Cisse che quest'anno è già arrivato settimo alla Tropicale; la stella eritrea Merhawi Kudus, il diciannovenne che è andato sul podio quest'anno al giro di Eritrea, ma soprattutto ha fatto dei numeri l'anno scorso vincendo una tappa e movimentando tutte le altre al giro del Ruanda.
Per Kudus e Cisse si tratta dell'esordio in Europa, Drobisch ha fatto i mondiali U23 a cronometro l'anno scorso. Per tutti e tre credo che l'impatto sarà traumatico, ma avranno modo di crescere rapidamente nei prossimi anni o forse già nei prossimi mesi.
Re: Ciclismo africano
Alla Cote Picarde è andato un po' come previsto: Kudus non ha proprio concluso la corsa, Drobisch e Cisse sono arrivati con l'ultimo gruppetto.
L'anno scorso era andata meglio, grazie all'ottavo posto di Reguigui.
L'anno scorso era andata meglio, grazie all'ottavo posto di Reguigui.
Re: Ciclismo africano
Bisogna però dire che Reguigui oltre a provenire da una realtà diversa e avere un certo tipo di caratteristiche che ben si conciliavano con quel tipo di gare, possedeva già un bagaglio d'esperienza più che discreto, con qualche prova di Coppa delle Nazioni già disputata.peek ha scritto:Alla Cote Picarde è andato un po' come previsto: Kudus non ha proprio concluso la corsa, Drobisch e Cisse sono arrivati con l'ultimo gruppetto.
L'anno scorso era andata meglio, grazie all'ottavo posto di Reguigui.
"L'importante non è quello che trovi alla fine di una corsa. L'importante è ciò che provi mentre corri" (Giorgio Faletti in "Notte prima degli esami")
"qui c'è gente che è totalmente avulsa dalla realtà e nociva al forum"
"qui c'è gente che è totalmente avulsa dalla realtà e nociva al forum"
Re: Ciclismo africano
Si è scoperto qualcosa sulla situazione di Tekle?
Sul sito del Tour lo danno come riserva della OricaGreenedge per la Freccia
Sul sito del Tour lo danno come riserva della OricaGreenedge per la Freccia
"la mente è come il paracadute, funziona solo se si apre" A. Einstein
Re: Ciclismo africano
No. Quel che è certo è che c'è un problema e deve essere un problema serio, non so di che natura. La Greenedge ha diramato le convocazioni anche per il giro di Turchia e lui non c'è. A quel punto saremo a maggio e se non ha ancora corso comincio a dubitare che sia ancora un corridore della Orica. Del resto, come notava Admin, non compare nella lista del sito dell'Uci. L'unico elemento che fa pensare che sia ancora un corridore dell'Orica è che c'è la sua foto sul sito.simociclo ha scritto:Si è scoperto qualcosa sulla situazione di Tekle?
Spero solo non siano problemi di salute, in passato ne ha avuti.
Re: Ciclismo africano
La squadra dice che dovrebbe tornare a correre nei primi giorni di maggio, non specifica nulla sui motivi di questa prolungata assenza peròsimociclo ha scritto:Si è scoperto qualcosa sulla situazione di Tekle?
Re: Ciclismo africano
Dato che nella prima metà di maggio la Orica farà soltanto giro d'Italia e California e posto che sarebbe da criminali fargli fare il giro d'Italia come prima corsa dell'anno, lo aspettiamo al California.
Speriamo che sia vero.
Speriamo che sia vero.
Re: Ciclismo africano
Stavolta la MTN - Qhubeka è quasi solo africana in una corsa comunque importante, il Giro del Trentino.
Speriamo bene
http://www.spaziociclismo.it/?action=re ... izia=27618Sarà Sergio Pardilla il capitano della MTN - Qhubeka al Giro del Trentino 2013. Il corridore spagnolo sarà affiancato da una formazione giovane, composta di soli elementi africani come l'eritreo Meron Russon, l'etiope Tsgabu Grmay, l'algrerino Youcef Reguigui e i sudafricani Jacques Janse van Rensburg, Johann van Zyl, Louis Meintjes e Songezo Jim.
Speriamo bene
Re: Ciclismo africano
Non conosco le tappe, ma sicuramente ci saranno percorsi adatti a loro, meno tecnici e difficili da interpretare che una Coppi e Bartali o una San RemoCoppel ha scritto:Stavolta la MTN - Qhubeka è quasi solo africana in una corsa comunque importante, il Giro del Trentino.
http://www.spaziociclismo.it/?action=re ... izia=27618Sarà Sergio Pardilla il capitano della MTN - Qhubeka al Giro del Trentino 2013. Il corridore spagnolo sarà affiancato da una formazione giovane, composta di soli elementi africani come l'eritreo Meron Russon, l'etiope Tsgabu Grmay, l'algrerino Youcef Reguigui e i sudafricani Jacques Janse van Rensburg, Johann van Zyl, Louis Meintjes e Songezo Jim.
Speriamo bene
Re: Ciclismo africano
Oggi hanno retto quasi tutti: il solo Reguigui ha abbandonato. Gli altri lontanissimi, ma comunque al traguardo
Re: Ciclismo africano
Come previsto stanno facendo una gran fatica, è proprio un ritmo a cui non sono abituati.
Ieri si vedeva Berhane nei primi due km dell'ultima salita 20 metri dietro il gruppo dei migliori che stava dando l'anima per non farsi staccare, poi è scoppiato ed è arrivato cinquantesimo.
Della Mtn, a parte Pardilla, quello che si sta difendendo meglio è il giovane sudafricano Meintjes. Grmay, invece, anche lui all'esordio professionistico in Europa, è arrivato assieme agli ultimi.
Ad ogni modo è una corsa di alto livello non c'è da stupirsi che facciano tutta questa fatica. Più o meno la stessa squadra dovrebbe correre anche Larciano e Toscana la settimana prossima. Forse lì il livello sarà un po' più basso e potrebbero far qualcosa di meglio.
Ieri si vedeva Berhane nei primi due km dell'ultima salita 20 metri dietro il gruppo dei migliori che stava dando l'anima per non farsi staccare, poi è scoppiato ed è arrivato cinquantesimo.
Della Mtn, a parte Pardilla, quello che si sta difendendo meglio è il giovane sudafricano Meintjes. Grmay, invece, anche lui all'esordio professionistico in Europa, è arrivato assieme agli ultimi.
Ad ogni modo è una corsa di alto livello non c'è da stupirsi che facciano tutta questa fatica. Più o meno la stessa squadra dovrebbe correre anche Larciano e Toscana la settimana prossima. Forse lì il livello sarà un po' più basso e potrebbero far qualcosa di meglio.
-
- Messaggi: 4334
- Iscritto il: domenica 1 aprile 2012, 16:38
- Località: Toscana
Re: Ciclismo africano
Speriamo al Romandia allorapeek ha scritto:Dato che nella prima metà di maggio la Orica farà soltanto giro d'Italia e California e posto che sarebbe da criminali fargli fare il giro d'Italia come prima corsa dell'anno, lo aspettiamo al California.
Speriamo che sia vero.
#JeSuisNizzolo
Re: Ciclismo africano
Eh no, per il Romandia la squadra è già fatta e lui non c'è. Se ne parla non prima del California, ma comincio a crederci poco.matter1985 ha scritto: Speriamo al Romandia allora
Re: Ciclismo africano
Oggi si è ritirato Behrane nell'ultima tappa del Trentino. Non so però i motivi
Re: Ciclismo africano
Forse gli hanno risparmiato l'ultima tappa perché il giorno dopo partiva per il giro di Turchia.Spartacus ha scritto:Oggi si è ritirato Behrane nell'ultima tappa del Trentino. Non so però i motivi
Re: Ciclismo africano
Una vittoria regale. Capisco che non è il tour de france, ma Berhane è un 1991, diamogli tempo.
Re: Ciclismo africano
Berhane découvre le racisme d’une partie du peloton, qui se demande (pour être poli) ce qu’un Noir fiche là. «Ils croyaient que je ne comprenais rien à leurs discussions, sourit-il. Sauf que je parle italien, espagnol et anglais!»
http://www.liberation.fr/sports/2013/04 ... ane_897539
Mi piace ancora di più sto ragazzo!
http://www.liberation.fr/sports/2013/04 ... ane_897539
Mi piace ancora di più sto ragazzo!
Re: Ciclismo africano
Aggiungo: parla pure il francese che ovviamente nell'intervista del giornale francese non viene considerato.
Questo ragazzo ha le physique du rôle del campione. Ha tanta "capa" ed una naturale capacità comunicativa.
Bella l'intervista tra amiconi di Cicloweb:
http://www.cicloweb.it/news/2013/04/24/ ... video.html
Questo farà strada.
Ps. Non voglio negare che nel mondo del ciclismo possa esistere del razzismo, però tenderei ad assimilarlo semplicemente ad ignoranza e debolezza intellettuale.
Mi spiego meglio: sono certo che il carisma, l'intelligenza evidente ed il valore di questo ragazzo metteranno le cose a posto in brevissimo tempo.
Lo sport è un calmieratore naturale di ogni istinto negativo ed un moltiplicatore, invece, degli istinti positivi.
Questo ragazzo ha le physique du rôle del campione. Ha tanta "capa" ed una naturale capacità comunicativa.
Bella l'intervista tra amiconi di Cicloweb:
http://www.cicloweb.it/news/2013/04/24/ ... video.html
Questo farà strada.
Ps. Non voglio negare che nel mondo del ciclismo possa esistere del razzismo, però tenderei ad assimilarlo semplicemente ad ignoranza e debolezza intellettuale.
Mi spiego meglio: sono certo che il carisma, l'intelligenza evidente ed il valore di questo ragazzo metteranno le cose a posto in brevissimo tempo.
Lo sport è un calmieratore naturale di ogni istinto negativo ed un moltiplicatore, invece, degli istinti positivi.
Re: Ciclismo africano
visione un po' troppo utopica.BenoixRoberti ha scritto:Ps. Non voglio negare che nel mondo del ciclismo possa esistere del razzismo, però tenderei ad assimilarlo semplicemente ad ignoranza e debolezza intellettuale.
Mi spiego meglio: sono certo che il carisma, l'intelligenza evidente ed il valore di questo ragazzo metteranno le cose a posto in brevissimo tempo.
Lo sport è un calmieratore naturale di ogni istinto negativo ed un moltiplicatore, invece, degli istinti positivi.
lo sport e' una fetta della società: dove la società è perlopiù razzista lo è anche lo sport, non fa eccezione.
il ciclismo ha un grosso vantaggio, come pochi altri sport al mondo, ed è quello di essere per sua natura transnazionale, dunque anche potenzialmente "superiore" alle bassezze dei nazionalismi, dei patriottismi e di conseguenza del razzismo. i corridori vivono un mese in paese e quello successivo in un altro, spesso saltando tra culture profondamente differenti, e questo non puo' che arricchirli e tenerli un po' piu' lontani dai germi, che spesso attecchiscono in situazioni statiche.
"Il male trionfa sempre, perche' il bene e' stupido" [Lord Casco]
@cauz_ | bidonmagazine.org | confindustrial.noblogs.org
@cauz_ | bidonmagazine.org | confindustrial.noblogs.org
Re: Ciclismo africano
No no, la mia affermazione non partiva da una osservazione utopica o da una idealizzazione del mondo del ciclismo. Per nulla, sebbene la tua definizione non mi dispiaccia.cauz. ha scritto:visione un po' troppo utopica.
lo sport e' una fetta della società: dove la società è perlopiù razzista lo è anche lo sport, non fa eccezione.
il ciclismo ha un grosso vantaggio, come pochi altri sport al mondo, ed è quello di essere per sua natura transnazionale, dunque anche potenzialmente "superiore" alle bassezze dei nazionalismi, dei patriottismi e di conseguenza del razzismo. i corridori vivono un mese in paese e quello successivo in un altro, spesso saltando tra culture profondamente differenti, e questo non puo' che arricchirli e tenerli un po' piu' lontani dai germi, che spesso attecchiscono in situazioni statiche.
Pensavo, ma non lo avevo scritto ahimè, proprio al meccanismo virtuoso che lo sport genera. Tu puoi anche essere antropologicamente razzista, ma poi ti trovi un leader in squadra che vince ed è un vincente di testa, di colore, e per convenienza inizi a collaborare con lui. Il leader si afferma in modo naturale per quello che è il suo valore e ti trovi gioco forza coinvolto in un meccanismo virtuoso. Dopo qualche mese l'approccio razzista è venuto meno nella sostanza. La forza dello sport.
Al riguardo mi è venuto in mente un aneddoto di un corridore degli anni 60, non della notte dei tempi e di come una sorta di razzismo naturale (ignoranza nel senso etimologico) sia connaturato alla vita umana. Il razzismo vero sta nel perseverare.
La storia mi è stata raccontata in dialetto. La riassumo per sommi capi cercando di mantenerne i colori ruspanti per non perdere efficacia espositiva.
"Eravamo ad Alassio per preparare la stagione, dilettanti di prima e professionisti. Alassio era la capitale del ciclismo in inverno e nei ritiri.
Un dì si è presentato lì uno, un terùn con la faccia da cattivo, parlava poco e sembrava incazzato col mondo. Non era buono di parlare italiano, parlava abruzzese stretto e nessuno lo capiva. Ma in bicicletta era un ostia. Poi è diventato quello che è diventato, un gran corridore".
Chi me lo ha raccontato è un signore del nord che descriveva un mondo del ciclismo anni 60. Il "negro" della situazione (facendo un parallelismo) era tale Vito Taccone da Avezzano, un italiano del sud. Quindi Taccone non era un grande comunicatore da giovanissimo, caratterialmente chiuso e un po' caino.
Di converso sappiamo tutti che razza di personaggio sia invece poi diventato, grande verve dialettica e simpatia innata fra gli appassionati, dalla Vetta d'Italia sino a Capo Passero, nonostante le marachelle che in vita extrasportiva il buon Vito si concesse.
L'intelligenza e la forza comunicativa (evidentemente repressa per timidezza da Vito nei primi anni di carriera) hanno demolito ogni embrione "razzista" del tempo (fra italiani).
Ciò che dici è verissimo, ma Peek ha spiegato bene il contesto di eccezionalità di questa vittoria.Camoscio madonita ha scritto:Non vorrei sminuire questa storica vittoria di un eritreo, ma l'ordine d'arrivo parla da se...diciamo che oltre al discreto scalatore belga (seeldrayes) ed un fuori forma Atapuma, non si è lasciato alle spalle fior di camosci.
Lo stesso Berhane non più tardi di una settimana fa ha chiuso solo al 55° posto nel primo arrivo in salita de Trentino a Vetriolo.
Al d là di questa considerazione sulla scarsa qualità dei grimpeur al Giro di Turchia, il giovanissimo eritreo mi ha veramente stupito con quella bellissima accelerazione ai meno 200 dall'arrivo e mi unisco agli del forum
Facciamo un lavoro di empatia per vivere ciò che c'è di fuori dall'ordinario in questa storia.
Natnael è venuto in Europa con una fama di buon velocista che tiene su percorsi un po' mossi. Disputa un buon Valle d'Aosta da protagonista e probabilmente è nel 2012 che approccia per la prima volta salite dure, salite vere più di quelle dell'Avenir, come quelle delle Alpi in gara (in allenamento certamente avrà fatto dei lavori specifici nella sua permanenza al centro di Aigle). Ad Asmara e dintorni si arriva sì a circa 3000 metri (mi pare di aver letto 2900 in un articolo su di lui), ma non ci sono salite vere, bensì pendii dolci verso gli altipiani. Per fare salita serve la MTB, che è cosa diversa dalla salita fatta in BDC.
Immaginiamoci questo ragazzo che già immerso in una sorta di professionismo, cerca per la prima volta di capire il suo motore e le sue possibilità in salita. Da noi in Italia un allievo ha già deciso che sarà uno scalatore, un passista o uno scattista, spesso senza avere minimamente approfondito la conoscenza del suo fisico attraverso lavori diversi dal roteare i pedali.
Siamo nel 2013, corre l'Amissa Bongo in Rwanda (a proposito, questa gara sino a cinque anni fa era poco più di un fenomeno da baraccone, ma quanto è cresciuta?!) e poi due gare di apertura alle Baleari a febbraio. Tra febbraio e marzo fa un po' di gare del calendario francese (una a tappe, il Normandia) nel bel mezzo del gran freddo di questa primavera. Poi la svolta probabile, va ad aiutare un Rolland in cerca di lavoro specifico in gara ed in montagna all'impegnativo Trentino e probabilmente ritrova sensazioni positive sentite in precedenza al Val d'Aosta. Gli risparmiano l'ultima tappa durissima a Sega di Ala per partire per la Turchia più fresco e qui Bernaudeau (che non mi è sempre simpatico per certe uscite alla cxxxo) fa una operazione da vero TM intelligente e dotato di intuito sportivo (merce sempre più rara).
Va in Turchia e sente di avere una buona gamba, ma lui sulle salite oltre 2000 metri non ha mai battagliato. Cosa fa? Ci prova, fa anche la selezione negli ultimi tre chilometri, rispondendo all'attacco del turco Sayar. Poi selezionato il gruppetto giusto punta il rivale più pericoloso, Seeldrayers, e arrivato ai 200 metri non appena lo vede arrancare all'uscita della curva spazzata dal vento mette a frutto il suo spunto veloce. Una azione di una bellezza antica assoluta, la bellezza di un neofita alla scoperta di sé stesso. Per questo la prima volta africana ha un qualcosa di eccezionale e di particolare, al di là del valore degli avversari in campo nel frangente.
Natnael è intelligente ed ha fame di scalare altre vette. La fantasia corre e Dio solo sa quanto il ciclismo 2013 abbia bisogno di fantasia.
Re: Ciclismo africano
La Orica ha comunicato la formazione per il giro di California e Tekle non c'è.
Re: Ciclismo africano
Kudus alla sua prima (in verità ha corso anche La Côte Picarde, ma non l'ha terminata) corsa fuori dall'Africa ha fatto una prova discreta.
Nella classifica finale del Tour de Azerbaijan è arrivato ventiduesimo. E' arrivato sempre con il gruppo dei migliori, ma la classifica è stata definita dalla fuga della seconda tappa che ha creato distacchi incolmabili. Nella tappa più dura con arrivo in salita è arrivato quindicesimo.
Dignitosa anche la prova dell'ivoriano Issiaka Cissé.
Ora può essere che disputino qualche corsa in Svizzera o in Francia nelle prossime settimane, sempre con la maglia del Centre di Aigle, per poi fare un salto a casa in occasione dei campionati nazionali.
L'anno scorso all'Africa andò meglio con la vittoria di Reguigui, ma aveva già un paio d'anni di esperienza e confronto con i suoi coetanei europei.
Nella classifica finale del Tour de Azerbaijan è arrivato ventiduesimo. E' arrivato sempre con il gruppo dei migliori, ma la classifica è stata definita dalla fuga della seconda tappa che ha creato distacchi incolmabili. Nella tappa più dura con arrivo in salita è arrivato quindicesimo.
Dignitosa anche la prova dell'ivoriano Issiaka Cissé.
Ora può essere che disputino qualche corsa in Svizzera o in Francia nelle prossime settimane, sempre con la maglia del Centre di Aigle, per poi fare un salto a casa in occasione dei campionati nazionali.
L'anno scorso all'Africa andò meglio con la vittoria di Reguigui, ma aveva già un paio d'anni di esperienza e confronto con i suoi coetanei europei.
Re: Ciclismo africano
mentre aspettiamo notizie del nostro tekle.... , chiedo a peek che fine ha fatto Rafaâ CHTIOUI, che ha corso lo scorso anno nella Europcar dopo essere passato dall'acqua e sapone. Non era male, come mai non ha trovato un contratto, anche solo in una continental?
"la mente è come il paracadute, funziona solo se si apre" A. Einstein
Re: Ciclismo africano
mi rispondo da solo...simociclo ha scritto:mentre aspettiamo notizie del nostro tekle.... , chiedo a peek che fine ha fatto Rafaâ CHTIOUI, ce ha corso lo scorso anno nella Europcar dopo essere passato dall'acqua e sapone. Non era male, come mai non ha trovato un contratto, anche solo in una continental?
ieri secondo in una gara in Marocco
http://cqranking.com/men/asp/gen/race.asp?raceid=23622
dietro il "solito" jalloul.
Magari si ritaglia un ruoloda protagonista nelle corse in nordafrica, ma sarebbe un peccato non rivederlo in Europa
"la mente è come il paracadute, funziona solo se si apre" A. Einstein
Re: Ciclismo africano
Temo resterà in Africa. Quest'anno ha corso con la nazionale tunisina in varie corse senza riuscire a mettersi in luce. Ora sembra essere vicino al top della forma e riesce a primeggiare. Aprile-Maggio sono sempre stati i suoi mesi migliori, anche negli anni scorsi. Se venisse da un paese dove ci sono delle squadre non credo avrebbe difficoltà a trovare un contratto come gregario, ma venendo dalla Tunisia mi sembra un po' difficile.simociclo ha scritto:mi rispondo da solo...simociclo ha scritto:mentre aspettiamo notizie del nostro tekle.... , chiedo a peek che fine ha fatto Rafaâ CHTIOUI, ce ha corso lo scorso anno nella Europcar dopo essere passato dall'acqua e sapone. Non era male, come mai non ha trovato un contratto, anche solo in una continental?
ieri secondo in una gara in Marocco
http://cqranking.com/men/asp/gen/race.asp?raceid=23622
dietro il "solito" jalloul.
Magari si ritaglia un ruoloda protagonista nelle corse in nordafrica, ma sarebbe un peccato non rivederlo in Europa
Negli anni scorsi è riuscito ad avere dei contratti in Europa perché si era scommesso sulla sua crescita che, bisogna riconoscerlo, non c'è stata. E' un corridore che andava fortissimo da giovanissimo, ma che non ha poi non ha corrisposto alle attese.