Ecco fatto, eventualmente Conty potrà poi modificare il titolo.Bitossi ha scritto:Mmmm... premesso che siamo OT, e che se la discussione dovesse continuare forse sarebbe opportuno creare un nuovo thread, lasciando la scelta del titolo alla new entry Contador the Best, volevo un po' "storicizzare" la classifica a punti.lemond ha scritto:Diciamo che se il punteggio fosse improntato alla "giustizia" Betancur sarebbe un candidato, così come Evans (che però non gode della libertà del colombiano). Il cav che c'entra?
Al Tour venne istituita nel 1953, e per alcuni anni rappresentò una vera e propria classifica di regolarità: il punteggio era semplicemente la somma dei piazzamenti di ciascuno in ogni tappa. Insomma, vinceva chi totalizzava il punteggio più basso. Dopo alcuni cambiamenti, si è giunti all'attuale sistema di punteggio.
La domanda è: perché il regolamento è stato cambiato? Forse perché finiva per non realizzare il probabile obiettivo: creare una classifica per i cacciatori di tappa, di cui gli sprinter rappresentano la summa. Questo non precludeva, e non lo fa ancor oggi, la possibilità di conquistarla a chi fosse particolarmente versatile: ad esempio al grande Bitox, che nel 1968 non uscì mai dai primi 15 in tutte le tappe, fra l'altro in un Tour non particolarmente montuoso. D'altra parte persino Merckx, nonostante lo stradominio, non la vinse nel 1970 e nel 1974.
Al Giro venne istituita nel 1966, e già si partì con un successo di chi aveva vinto la classifica generale (Motta). Comunque anche da noi Merckx non vinse un paio di volte, battuto da Bitossi e De Vlaeminck.
Un ultima considerazione riguardo alla "giustizia": a parte i casi limite (Van Looy, Merckx, Bitossi, De Vlaeminck, ecc.), capaci di piazzarsi su ogni terreno, non è che quando si arriva in volata col gruppo compatto Evans o Rodriguez o chi per essi si piazzino nei primi 20: più o meno vannno ad occupare le posizioni che i velocisti occupano quando a vincere sono loro, in montagna (volendo fare i pignoli, il gruppo tende di più a favorire posizioni casuali). E' solo che ultimamente, almeno al Giro, sembrano avere più occasioni loro rispetto ai velocisti, tutto qui. E il Giro dell'anno scorso ha rappresentato un piccolo incidente, a mio avviso: Cavendish che tiene sulle grandi montagne, non ritirandosi apposta per arrivare a Milano in rosso (stavo per scrivere ciclamino...), superato di un punto. La cosa assumerebbe contorni ancora più marcati se dovesse ripetersi quest'anno: almeno finora, Evans di tappe non ne ha vinte. Altra cosa i "completi" alla Gilbert, in lotta quasi sempre a parte le grandi montagne. Per loro la maglia sarebbe equilibratamente meritata; non è questo però il caso degli ultimi anni.
In definitiva, mi pare che il progressivo indurirsi del Giro negli ultimi anni stia notevolmente favorendo questa tendenza. Al Tour, oltre alla questione percorsi (pensiamo alla classica prima settimana per velocisti), hanno pensato di "metterci mano", secondo me a ragione.
Bitox, sono abbastanza d'accordo, se la maglia rossa quest'anno andasse a Evans sarebbe ingiusto (a meno che non vinca le prossime 3 tappe). Però sul regolamento Tour ho qualche riserva: i velocisti hanno un bonus di punti ed anche una maggioranza relativa di occasioni (allo scorso Tour, a spanne, le tappe concluse in volata sono state 7, 3+3 Cav e Greipel ed una Sagan). Come fa oggi un non-velocista a vincere la maglia verde al Tour? Ammesso che costui meriti ovviamente.
Secondo me un buon compromesso per premiare davvero i cacciatori di tappe è dare punti a meno corridori, valorizzando di più il primo posto.
PS: a meno che ovviamente l'intenzione nascosta sia di tenersi i velocisti in corsa (anche un po' controvoglia magari
