Squadre storiche

Il mondo dei professionisti tra gare e complessità, e più in generale l'approccio al ciclismo di ogni appassionato
Basso
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Squadre storiche

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Come potete vedere al termine del Tour Notes http://www.cicloweb.it/notes/tournotes- ... astia.html è stata introdotta una nuova rubrica, dedicata alle squadre che hanno fatto la storia della Boucle. Il titolo dello spazio è 100% Grandi Squadre.

La prima puntata è stata incentrata sulla Peugeot del 1913, dominatrice assoluta dell'edizione di 100 anni fa.

Ora tocca a voi dare consigli, preferenze e segnalazioni sin dall'appuntamento di domani. Vi aspettiamo numerosi :ponpon:
11 Vuelta 7-Prato
12 Appennino-Japan
13 Giro 9-CN ITA-Vuelta 20-Sabatini
14 Vasco-Dauphiné-Tour 3-Tour 21-Pologne-Tre Valli
15 Laigueglia-Escaut-Giro 2-Giro 18-Giro GC-Tour 13-Fourmies
16 Nice-Vuelta 12
17 Frankfurt-Tour 11-Vuelta 16-Chrono
18 Bianche-DePanne-Romandie-Köln-Piemonte-Chrono
19 Nice-Turkey-Portugal-Vuelta 10
20 Plouay-Toscana
dietzen
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Re: Squadre storiche

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ma contando anche i gruppi sportivi che negli anni hanno cambiato sponsor o solo i marchi più presenti?
Winter
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Re: Squadre storiche

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l'Alcyon , credo sia ancora la squadra plurivittoriosa del Tour
Basso
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Re: Squadre storiche

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dietzen ha scritto:ma contando anche i gruppi sportivi che negli anni hanno cambiato sponsor o solo i marchi più presenti?
No, potete segnalare le squadre che più vi sono rimaste impresse di un'edizione del Tour; rimaste impresse per qualsiasi motivo, vittorie, fughe e chi più ne ha più ne metta. Ad esempio, la Us Postal 2003 per dirne una (ma anche no :D). Non deve essere per forza una formazione vincente ;)
11 Vuelta 7-Prato
12 Appennino-Japan
13 Giro 9-CN ITA-Vuelta 20-Sabatini
14 Vasco-Dauphiné-Tour 3-Tour 21-Pologne-Tre Valli
15 Laigueglia-Escaut-Giro 2-Giro 18-Giro GC-Tour 13-Fourmies
16 Nice-Vuelta 12
17 Frankfurt-Tour 11-Vuelta 16-Chrono
18 Bianche-DePanne-Romandie-Köln-Piemonte-Chrono
19 Nice-Turkey-Portugal-Vuelta 10
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Re: Squadre storiche

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Se qualcuno vuol proporsi, può proprio direttamente scrivere un ricordo su una squadra in particolare.

Fatevi sotto, non siate timidi!!! :cincin:
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dietzen
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Re: Squadre storiche

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bè, su una sola edizione mi viene in mente la vie claire nell'86, con non solo lemond e hinault, ma anche hampsten, bauer, rutimann.
Winter
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Re: Squadre storiche

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stavo per scriverlo anch'io (il mio primo Tour)
Dietzen mi hai letto nel pensiero
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lemond
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Re: Squadre storiche

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Per me la squadra più dominatrice in tutta la storia del Tour è la Eenault del 1984 con Laurent Fignon che pareva scherzasse con tutti gli altri e mi pare che anche i compagni fossero all'altezza. Certo, anche la Vie Claire dell' '85/86. :cincin:
Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
i barbieri il lunedì :bll:

"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.

"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono." :)
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Re: Squadre storiche

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Scrivete, scrivete, mandate i vostri contributi a me via mp oppure a [email protected] ;)
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Re: Squadre storiche

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la faema e molteni di Merckx penso siano state le squadre più forti... swerts, bruyere, van springel, van de bosche.... hors categorie.
tra quelle viste, direi senza dubbio vie claire 86 e renault 84 con fignon, lemond e madiot. veri e propri dream team.
la banesto dei primi anni 90 è stata forse la Squadra piu forte nel senso piu stretto del termine: un blocco di gregari fortissimi al servizio del capitano. sullo stesso livello la telekom del 96-97, con l'aggiunta del velocista vincente (zabel).
per quanto riguarda le vittorie di tappa, la Flandria di fine anni 70, con maertens, demeyer e pollentier era talvolta imbattibile. come la raleigh dei primissini anni 80: squadrone di puro talento, con il blocco olandese e l'aggiunta di qualche belga di spicco come peters e un drago delle volate come il baffuto freuler. ugualmente fortissima, ma meno incisiva al Tour, è stata la panasonic, che si formò dalla ceneri della raleigh.
BenoixRoberti

Re: Squadre storiche

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Delle grandi squadre hanno anticipato già tutto gli altri.
Credo che ciascuno, involontariamente nell'esercizio di una passione nell'arco di una vita, abbia un periodo topico mai più avvicinabile come intensità.
Non è un fatto razionale, semmai ormonale. Naturalmente il periodo dell'adolescenza e della prima indipendenza (patente) per seguire le grandi corse resta indelebile.
Il periodo a cavallo fra 80 e 90 è il mio punto g ciclistico :)
A parte i personaggioni ed i loro team già citati di quel periodo ci sono due squadre che mi sono rimaste impresse e che hanno riscosso la mia simpatia ed affetto: la Cilo Aufina e la Carrera, ovvero le squadre di un corridore elegantissimo che mi piaceva parecchio, Erich Maechler, che in parte condivise il percorso di Stefan Mutter, Beat Breu e Urs Zimmermannm fra Cilo e Carrera appunto. Erich Maechler giunto alla carrera si portò a casa una bellissima edizione della Sanremo e fu uomo forte dello scheletro di quel team irripetibile.
La Cilo Aufina era la squadra delle aquile svizzere, Fuchs, Breu, Mutter, Schmuz, Ferretti ma anche di passistoni come Glaus (con buono spunto veloce), Gisiger Grezet e Demierre. Con la fine di questo ciclo, la Carrera acquisì un blocco Cilo e per anni la Carrera rappresentò quasi da sola in termini di risultati il ciclismo italiano al Tour.
Erano anni difficili per il ciclismo italiano, chiuso nel suo provincialismo, ma ancora alimentato dal dualismo Moser-Saronni ormai agli sgoccioli.
La storia Carrera è però segnata dai tanti tradimenti interni, dalle difficili gestioni delle divisioni (Roche-Visentini, e dopo molto relativamente Pantani-Chiappucci, ma non solo e rimando a dopo).
Le scarse vittorie italiane nei Tour anni 80 venivano vissute con soddisfazione doppia. Il Tour era veramente qualcosa di superiore ed incuteva un vero timore reverenziale per la sua ordinata grandiosità (niente a che vedere con la decaduta chiavica in corso in questi giorni, perdonatemela mi è sfuggita :)).
Nel 1985 il buon Visentini corre il Tour soffrendo parecchio e arriva a Parigi solo 50°. Moser e Saronni manco più ci andavano.
La banda Boifava punta sull'internazionalizzazione del team e la scelta diviene vincente, perché anche gli italiani del team si sprovincializzano.
Ne fanno tesoro negli anni Bontempi (che sensazioni le sue vittorie sia in volata, sia a Parigi alla chiusura 86, che con azioni di forza come a Nevers, brividi!), Ghirotto e senz'altro Chiappucci.
Il Tour 86 è per la storia Carrera il punto di svolta con il bellissimo podio di Zimmermann che stringe i denti e perde con l'onore delle armi di fronte all'apice della coppia Hinault-Lemond, ma soprattutto per la presa di coscienza da parte della squadra della sua consistenza. Dell'87 inutile parlarne, ormai è storia con le vittorie di Roche, ma soprattutto per il team il trionfo nella cronosquadre di Berlino.
Con il 1987 si chiude il primo ciclo Carrera, a cui di cicli tenderei a riconoscerne 3. Arriva nel 1988 al Tour la vittoria di Ghirotto e c'è l'esordio Tour (se non ricorso male di Chiappucci). Il 1989 è avaro di risultati, nonostante l'arrivo dalla grande Kas del portoghese Da Silva, ma sarà il 1990 a dare inizio veramente al secondo ciclo.
Nella seconda tappa di Futuroscope (luogo visionario vicino Poitiers) vanno in fuga in quattro (Steve Bauer, Frans Maassen, Ronan Pensec e Claudio Chiappucci) ed arrivano con un bel patrimonio di oltre 10 minuti.
Lemond lascia fare perché c'è il compagno Pensec, buono scalatore che lui probabilmente ritiene superiore al calante Bauer. Ma dei quattro il vero osso sarà l'italiano.
Infatti nella cronoscalata di Villard de Lans Claudio prende la maglia gialla. Io ero là in Francia dalla tappa di Megeve per seguire il resto del Tour.
Sensazioni irripetibili, quando sceso Claudio dal palco delle premiazioni, gli stringo la mano e lui che sorride sprizzando gioia da tutti i pori.
Il giorno dopo era giorno di riposo e come i pochissimi italiani presenti (ho conosciuto lì il simpaticissimo giornalista Titta Pasinetti, poi scomparso giovanissimo) mi recai al hotel della Carrera. Il piccolo borgo di montagna era bellissimo ed ai bistrot si beveva tranquillamente il caffé (pessimo) con i corridori del Tour.
Claudio Chiappucci quel giorno (di riposo) perse il Tour. Fece ore a parlare con i giornalisti e non disse no a nessuno. L'unico del team ad intervenire chiedendo di non spremerlo di domande fu Guidone Bontempi. Ancor oggi mi chiedo perché ciò avvenne. Claudio fece una brevissima sgambata e rientrò per i molteplici impegni mediatici.
La pressione era pazzesca. Finalmente l'Italia era tornata protagonista al Tour.
Di quel giorno mi colpì però un altro aspetto. Una parte della squadra non era ben disposta verso la maglia gialla. Sembrava che il brutto anatroccolo fosse diventato di colpo il cigno del team e che la cosa non andasse a genio a qualche leader. Mi ricordo un antipatico Da Silva che si avvicinò a Chiappucci circondato da un capannello di giornalisti. Iniziò a fare troppi complimenti a Claudio e costui ci sorrise sopra, anche per rispetto al più affermato portoghese. L'impressione netta era che lo stesse proprio prendendo velenosamente per il culo. A volte lo sport riserva queste brutte sensazioni e mi chiedo come riviva oggi dentro di sé il buon Acacio quelle giornate umanamente per lui non esaltanti.
Alcuni giornalisti italiani, forse insospettiti come me da quello strano atteggiamento, iniziarono a chiedere a Da Silva se la Carrera sarebbe stata in grado di aiutare Chiappucci e se anche lui avrebbe aiutato per la causa comune. La risposta di Acacio fu di quelle che puzzano spudoratamente di balla e presa per i fondelli.
Io sino a quel giorno avevo adorato Acacio, fino a quel giorno.
Il giorno seguente venne la tappa non difficile, ma insidiosa, di Saint Etienne con la salita nel finale della Croix de Chauberet preceduta da altre salitelle minori.
La corsa dura la fanno i corridori, non il percorso. Eh sì, valse questa regola quel giorno. Pronti via, la gara diventa quasi un Chiappucci contro tutti. Scattano da tutte le parti e del team Carrera sono in pochi a lavorare. All'inizio ci sono il neoprò Sciandri (minato da un virus e dalla dissenteria, ma arriverà a Parigi) e l'encomiabile Alessandro Giannelli. Di Acacio Da Silva nemmeno l'ombra. Lemond riesce a far andare via agevolmente una fuga con il compagno Pensec e sulla salita finale è Chiappucci stesso che è costretto a tirare per inseguire. Va in crisi e forse anche per lo scriteriato giorno di riposo perde 6 minuti, sei minuti che Lemond senza quella folle giornata non avrebbe mai guadagnato. Chiappucci perderà quel Tour dopo la crono di Lac de Vassiviere solo per poco più di 2 minuti, disputando comunque quel giorno una discreta cronometro.
Ripensando a quel giorno di riposo di Villard de Lans non riesco a non notare la differenza fra la disponibilità esagerata della Carrera, un po' troppo Vagabond, comparata alle paratie mobili parasole (e giornalisti-isolanti) del motorhome della Sky 2013.
Si diceva dei cicli Carrera ... Il secondo fu rappresentato dagli anni di Chiappucci e la rinascita degli italiani al Tour. Il terzo fu il 1994 :angelo: ma quella è un'altra storia.
Oggi, dopo tanti anni, una gran bella storia. :)
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lemond
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Re: Squadre storiche

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BenoixRoberti ha scritto:... Lemond riesce a far andare via agevolmente una fuga con il compagno Pensec e sulla salita finale è Chiappucci stesso che è costretto a tirare per inseguire. Va in crisi e forse anche per lo scriteriato giorno di riposo perde 6 minuti, sei minuti che Lemond senza quella folle giornata non avrebbe mai guadagnato.
Rammento molto bene quel giorno come una delle mie massime godurie sportive. :clap: :bll: : :clap:
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Re: Squadre storiche

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lemond ha scritto:
BenoixRoberti ha scritto:... Lemond riesce a far andare via agevolmente una fuga con il compagno Pensec e sulla salita finale è Chiappucci stesso che è costretto a tirare per inseguire. Va in crisi e forse anche per lo scriteriato giorno di riposo perde 6 minuti, sei minuti che Lemond senza quella folle giornata non avrebbe mai guadagnato.
Rammento molto bene quel giorno come una delle mie massime godurie sportive. :clap: :bll: : :clap:
Non c'è dubbio che quel giorno fu comunque un grande spettacolo sportivo. Comunque la si pensi, è il bello dello sport. Lo spettacolo è gioia e ... sofferenza.
Ed io che vissi la sofferenza, me la "pregustai" ahimè sin dal giorno di riposo.
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Re: Squadre storiche

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BenoixRoberti ha scritto:Naturalmente il periodo dell'adolescenza e della prima indipendenza (patente) per seguire le grandi corse resta indelebile.
Vedi caso, il mio primo viaggio da solo, appena maggiorenne, fu (in treno) per andare ad Agrigento ai Mondiali. Ho di quel giorno una magnifica foto autografata di Chiappucci, la scattai (delle 200 che feci se ne salvavano poche, fortunatamente questa tra le altre) al penultimo giro mi pare, poi gliela spedii, lui me la rispedì con l'autografo. La grandezza dei ciclisti! :clap: :clap: :clap:

Detto ciò, rinnovo l'invito: lo spazio 100% Grandi Squadre nel notes è a vostra disposizione, anche per ricordi come questi, se avete voglia di metterli in forma più "organica".

Fatevi sotto!!! :cincin:
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cauz.
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Re: Squadre storiche

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La lemondiana Z! del '90 di cui già si legge nel ricordo di benoix...
e la mia squadra preferita di sempre, la Ceramiche Ariostea con sorensen, cassani, ecc... a un tour arrivarono pure a vincere la cronosquadre...
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Re: Squadre storiche

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La telekom era una vera corrazzata: nel '96 maglia verde con zabel,gialla con riis,bianca con ulle e ancora riis a 9 punti da quella a pois. Nel '97 gialla e bianca con ulle con 9min e 45min di vantaggio rispettivamente,ancora verde con zabel e cigliegina sulla torta vittoria per team. Non molte squadre credo che abbiano dominato così un biennio perchè molto dispendioso anche difendere la maglia verde. per dire la USPS dominava ma non si è neanche avvicinata a prestazioni così.
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Svalorizzando gli altri non ti rendi superiore.
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giangi1964
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Re: Squadre storiche

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Fra gli anni 60 ed 80 ha dato lustro a questo sport una squadra spagnola che forse ha vinto meno delle altre, ma ha comunque creato spettacolo. Si tratta della KAS.
I ciclisti che la rappresentavano erano lo "sterotipo" del corridore spagnolo di quegli anni, anche fisicamente: piccoli, leggeri e votati all'attacco quasi sempre in salita, lenti sul passo e spesso disastrosi in discesa.
Con queste caratteristiche puntavano spesso alla maglia di miglior grimpeur sia al Giro, sia al Tour (riuscedoci in diverse edizioni). Hanno detto la loro nella più modesta (ai loro tempi) gara di casa, la Vuelta.
Gabica per primo, ma soprattutto Fuente (grandi duelli con l'inarrivabile Merckx) hanno reso importante questa squadra vincendo la lora Vuelta ed onorando le gli altri GT a cui hanno partecipato.
Ma ricordo altri corrdori (magari più modesti) che però già dal nome mi facevano immaginare la loro bravura (ero un bambino dalla grande immaginazione). Domingo Perurena, Miguel Maria Lasa, Vincente Lopez-Carril, Oliva (di cui non ricordo il nome) ed il fantastico scioglilingua Uribezubia, che me lo ricordo in fuga in una tappa, credo del Giro, di cui non ricordo l'epilogo.
L'ultimo ricordo è Galdos che comatte con il nostro Fausto Bertoglio al Giro.
Una squadra poco vincente, ma spesso animatrice delle corse.
:clap:
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Re: Squadre storiche

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a suo modo "storica" fu anche la scelta di far correre squadre miste per poter assegnare mezzo posto in piu' tra i partenti del tour.
ora non ho tempo di andarmele a cercare, ma ne ricordo un paio a metà anni '90, una se non sbaglio fu metà carrera e metà roslotto (oserei dire '96 con vittoria di tappa di podenzana in maglia carrera, ma non ci metto la mano sul fuoco).
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Re: Squadre storiche

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giangi1964 ha scritto:Fra gli anni 60 ed 80 ha dato lustro a questo sport una squadra spagnola che forse ha vinto meno delle altre, ma ha comunque creato spettacolo. Si tratta della KAS.
I ciclisti che la rappresentavano erano lo "sterotipo" del corridore spagnolo di quegli anni, anche fisicamente: piccoli, leggeri e votati all'attacco quasi sempre in salita, lenti sul passo e spesso disastrosi in discesa.
Con queste caratteristiche puntavano spesso alla maglia di miglior grimpeur sia al Giro, sia al Tour (riuscedoci in diverse edizioni). Hanno detto la loro nella più modesta (ai loro tempi) gara di casa, la Vuelta.
Gabica per primo, ma soprattutto Fuente (grandi duelli con l'inarrivabile Merckx) hanno reso importante questa squadra vincendo la lora Vuelta ed onorando le gli altri GT a cui hanno partecipato.
Ma ricordo altri corrdori (magari più modesti) che però già dal nome mi facevano immaginare la loro bravura (ero un bambino dalla grande immaginazione). Domingo Perurena, Miguel Maria Lasa, Vincente Lopez-Carril, Oliva (di cui non ricordo il nome) ed il fantastico scioglilingua Uribezubia, che me lo ricordo in fuga in una tappa, credo del Giro, di cui non ricordo l'epilogo.
L'ultimo ricordo è Galdos che comatte con il nostro Fausto Bertoglio al Giro.
Una squadra poco vincente, ma spesso animatrice delle corse.
:clap:
:clap: :clap:

Giangi, ti invito (se ancora non l'avessi visto), a guardare questo speciale sulla mitica KAS che puoi trovare cliccando sul link :

http://www.rtpa.es/video:Documentales_551335252104.html :)

P:S: Un ricordo speciale ad un altro corridore della KAS, Juan Manuel Santisteban, morto in seguito ad una caduta durante la prima tappa del Giro d'Italia del 1976.

http://www.museodelciclismo.it/home/com ... rello.html
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cauz.
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Re: Squadre storiche

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cauz. ha scritto:a suo modo "storica" fu anche la scelta di far correre squadre miste per poter assegnare mezzo posto in piu' tra i partenti del tour.
ora non ho tempo di andarmele a cercare, ma ne ricordo un paio a metà anni '90, una se non sbaglio fu metà carrera e metà roslotto (oserei dire '96 con vittoria di tappa di podenzana in maglia carrera, ma non ci metto la mano sul fuoco).
la carrera non ricordo abbia mai dovuto dividere i posti con altri team...
l'unica mista del periodo (ma vado a memoria) mi pare sia stata una curiosa telekom-zg nel 95.
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Re: Squadre storiche

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Belluschi M. suggerisce:
Saunier Duval 2008: trio Riccò-Piepoli-Cobo meglio di Van Basten-Gullit-Riykaard.
Vittorie al Fantaciclismo:
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Re: Squadre storiche

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Re: Squadre storiche

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Bogaert ha scritto:Su tutti la TI-RALEIGH Fra il 1976 -1983
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Tutti ottimi per le classiche in particolare quelle del Nord.
Avevo una simpatia per Lubberding, gran gregarione che ha anche vinto qualche corsa...
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giangi1964
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Re: Squadre storiche

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UribeZubia ha scritto:
giangi1964 ha scritto:Fra gli anni 60 ed 80 ha dato lustro a questo sport una squadra spagnola che forse ha vinto meno delle altre, ma ha comunque creato spettacolo. Si tratta della KAS....Una squadra poco vincente, ma spesso animatrice delle corse.
:clap:
:clap: :clap:

Giangi, ti invito (se ancora non l'avessi visto), a guardare questo speciale sulla mitica KAS che puoi trovare cliccando sul link :

http://www.rtpa.es/video:Documentales_551335252104.html :)

P:S: Un ricordo speciale ad un altro corridore della KAS, Juan Manuel Santisteban, morto in seguito ad una caduta durante la prima tappa del Giro d'Italia del 1976.

http://www.museodelciclismo.it/home/com ... rello.html
Grazie per la segnalazione,
Bello il documentario. Con tutti i più grandi spagnoli dell'epoca a commentare...
Sono rimasto sorpreso nel sentire questa curiosità:
ben due fabbriche di bici spagnole sono nate dalla riconversione di fabbriche di armi....
dietzen
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Re: Squadre storiche

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dietzen ha scritto: l'unica mista del periodo (ma vado a memoria) mi pare sia stata una curiosa telekom-zg nel 95.
ho ripescato pure una foto della cronosquadre di quell'anno, si riconoscono aldag bolts ferrigato heppner Zabel e l'ultimo dovrebbe essere colagè.

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