mandifrus ha scritto:
Qui siamo tutti italiani e tifosi del pirati e tutti vorremmo che le cose rimangano come sono, ovvero che quel tour del 98 si possa ancora raccontarlo con l'enfasi e l'epicità che le sue imprese hanno suscitato. Ma la verità è che sotto tutto questo c'è un fondo di ipocrisia. Tutti!!! sotto sotto sono consapevoli che non fu tutta farina del suo sacco e la questione infatti non è, qui come nei media, se pantani fosse un dopato o no. Si svicola generalmente protestando nei seguenti modi: A) dopo 15 anni che senso ha andare a provare questo? ; B) Perchè il ciclismo e solo il ciclismo subisce queste crociate? C) Perchè in caso di positività (che mi pare tutti diano per scontata) di Pantani lui dovrebbe pagare con l'esclusione dall'albo d'oro del tour mentre Rijs, Ullrich non vengono toccati? D) Anche se Pantani era dopato non era diverso dai sui avversari e quindi era cmq il più forte.
Finora Pantani non è stato toccato per mancanza di prove ma credo se risultasse positivo (e con lui tutti gli altri ciclisti) sia giusto toglierlo. Giusto nei confronti di quei ciclisti che corsero quel tour pulito (fosse l'1%, il 10% o il 20% non importa). Quelli che non avevano chance di vittoria, titoli sui giornali o soddisfazioni agonistiche ma che per amore del ciclismo e rispetto verso loro stessi e gli altri hanno fatto fatica a ruota di un gruppo di bari che per tutta ricompensa ai loro imbrogli venivano (e vengono) glorificati, ben pagati e immortalati. Anche se postuma, è per loro che auspico la giustizia. Un torto subito 5, 10 o 20 anni fa rimane sempre un torto ed è giusto che l'arroganza e l'ipocrisia di chi si permetteva di rubargli i sogni con il furto vengano, una volta smascherata, ridimensionata e penalizzata. E anche Pantani, nel caso risultasse un baro, deve essere ridimensionato e penalizzato. E con pantani anche gli altri (Ullrich, Julich, Boogerd...)
eliminiamo subito i discorsi su tifo e burocrazia nazionale, che ritengo decisamente fuori luogo: se si ragiona e si discute lo si fa su cio' che accade, non sulle proprie simpatie o -ancora peggio- sul luogo di nascita del protagonista in questione...
veniamo al nocciolo del tuo lungo intervento, che in realtà non ho ben capito quale sia

delle 4 domande che poni, ritenendole utili solo a "sviare", due invece sono fondamentali. già perchè la vicenda sulle fantomatiche provette del '98 non e' pantani si' pantani no... con tutto il rispetto verso il deceduto io direi "chi se ne frega di pantani!", la vicenda sta tutta nella legittimità dell'antidoping, specie a posteriori. in questo io non ci vedo grandi differenze rispetto all'affaire armstrong, se non che qui si va ancora di piu' a sparare nel mucchio.
e allora replico ancora e ancora con la tua domanda: "dopo 15 anni che senso ha andare a provare questo?". che senso ha, soprattutto, farlo così?
e che senso ha la costante riscrittura delle classifiche? dici che è giusto nei confronti di chi corse quel tour da
pulito... eticamente hai ragione al 100%, ma ci manca un dettaglio: i fatti. chi corse quel tour da pulito? e come lo stabiliremo? dobbiamo pensare di arrivare ad un'enorme "banca del sangue" che tenga i campioni di tutti e li ri-analizzi periodicamente con metodologie aggiornate? e quindi una costante riscrittura delle classifiche e della storia delle corse? è evidente che non se ne esce, anzi, si aggiungono vicoli ciechi al labirinto...