matteo.conz ha scritto:hahahha grazie cauz,non sapevo ti piacesse la tekno. Quanti anni hai se non sono indiscreto? In italia sono di certo più di 20anni anche 25,i primi acid party sono di fine anni 80 e poi i freeparty come si intendono ora li hanno portati i francesi e inglesi nel 91-92. Quando dico unico movimento musicale-giovanile intendo che da appunto 20anni non ci sono novità come musica/lifestyle. Io ho conosciuto questa musica per caso in gita a roma in quarta superiore, il sabato sera c'era questa festa crystal distortion vs desert storm ed è stata una vera rivelazione. Ora vado raramente tipo 4-5 volte all'anno perchè si è persa la cultura,consapevolezza,libertà,comunicazione che erano la prerogativa.La musica poi sta perdendo quell'aurea di magia che aveva,sempre meno sperimentale e sempre più violenta. Copio da wikipedia perchè condivido in pieno:
Valori ed esperienze che avrebbero dovuto esistere in tutti i party, a volte, sono assenti o così irrilevanti da non poterli distinguere dalla consuetudine della realtà attuale.
La musica ritorna dentro uno standard, chiusa, ed il contesto stesso con lei.
Altre performance artistiche oltre alla musica, e la giocoleria non hanno spesso potenziale, sono deboli, o totalmente assenti.
Non c'è più niente di iniziatico nelle sostanze stupefacenti, che vengono spesso consumate in un modo barbarico, sconsiderato e irresponsabile.
All'arrivo delle forze dell'ordine molte persone preferiscono abbandonare la festa piuttosto che provare a raggiungere un compromesso, o aiutare la tribe a smontare e ripulire il party.
Il party, che vuole essere un posto di libertà e sperimentazione, diventa, a volte, un grottesco supermercato, e stimola ogni abuso ed incoerenza.
Alcune persone non fraternizzano con le altre, sono anestetizzate dalle droghe, chiuse, paranoiche, violente, tristi. Queste persone riproducono nel freeparty le peggiori abitudini ed i peggiori schemi sociali.
Tu cosa ne pensi?
bah, non è che mi piace la techno... mi piace la buona musica, quale che sia il suo genere.
nel caso specifico, ho avuto la fortuna di attraversare (benchè marginalmente, solo da frequentatore) la prima fase di espansione dei free party in italia, diciamo tra il '96 e il '99... sicuramente qualcosa prima già c'era, ma si parlava di eventi davvero nascosti, dopo la metà degli anni '90 (complice anche il boom dell'ecstasy) invece arrivò davvero un'ondata... intorno a milano ce n'era quasi uno ogni weekend, nei luoghi più sperduti (immaginati il raggiungerli senz'auto in piena notte che odissea fosse ogni volta); arrivarono gli spiral tribe, gli OQP, i desert storm, warlock, i lego... e ogni sera era una scoperta. iniziarono i teknival con le installazioni dei mutoid, che riuscivanoa trasformare una radura dell'appenino in un angolo di burning man... vabbè, mi sto perdendo nei ricordi
sulla parte che copi da wikipedia, be', non posso che essere d'accordo... ho pure sottolineato quello che più condivido.
io ho smesso di frequentare le feste anche per questi motivi, oltre al naturale "invecchiamento" che mi ha portato su altri lidi... ma è chiaro che l'ambiente si faceva di mese in mese più ostile. da partecipanti si passava al ruolo di spettatori, circondati da pusher e polizia come se nulla fosse, con un sacco di invasati che manco sapevano dove fossero, e che troppo spesso ho visto mettere a rischio non solo lo svolgimento della festa ma anche la stessa incolumità dei presenti.
ma soprattutto troppe droghe, usate troppo con incoscienza.
quando comincia vedere volti ormai noti andare via incoscienti in ambulanza... quando soprattutto cominci a sapere che qualcuno dall'ospedale e' passato direttamente all'obitorio, be', ti garantisco che la voglia ti passa in fretta.
riguardo alla cultura dei free party, altri due consigli di letture, entrambi pubblicati da shake.
uno è "traveler e raver"
http://www.shake.it/index.php?id=23&productID=159
che forse oggi è un po' datato, ma ai tempi fu una foto perfetta della situazione, pura narrazione documentaristica.
l'altro, a mio parere fondamentale, che va ben oltre la questione free party ma fornisce le fondamenta politiche su cui è costruita questa cultura, è T.A.Z. di hakim bey
http://www.shake.it/index.php?95&backPI ... 95&detail=