Io mi son "scottato" sia con Pantani nel '98 (e non certo per le salite) che con Armstrong nel '99...
e comunque già prima ce n'eran stati altri a farmi "arrossire"...
un certo Ivan, tanto per rimanere in casa nostra (e Basso è stato il secondo con quel nome a...).
Dal Giro dell'84 ho iniziato a prendere le prestazioni dei prof con le pinze, forse avrei dovuto farlo anche prima però ero giovane e ingenuo (avevo comunque già visto qualche anno prima "campioni nostrani" correre a gomiti larghi, si andava meglio in salita

)
Da quella primavera/estate ho cominciato a scrutare anche i corridori con cui correvo per scoprire negli anni che diversi "campioncini" (con cui avevo battagliato da giovane) avevan borracce e rifornimenti diversi dai miei e per alcuni scoprii che era così fin dalle categorie giovanili (parlo di esordienti).
Seguendo anche le gare di amici più giovani, vedevo sempre di più che la cultura dell'aiuto era radicata ovunque, dalla squadretta di paese che passava stimolanti e a volte anche altro, alla squadra organizzata che gonfiava e sgonfiava gli atleti alla bisogna come fossero palloncini.
Dai genitori che passavan pastiglie ai figli, di nascosto prima della partenza, ai dirigenti che consigliavano certe pomate, perchè non si poteva sempre far brutta figura ai campionati (provinciali/regionali/ etc.), sminuendo il gesto dicendo che non eran <<"flebo" o punture come fanno altri>>.
Insomma, ero vaccinato.
Sapevo che "da grande" non avrei potuto nemmeno in sogno "vincere il Giro o il Tour" o semplicemente passare prof senza scendere a compromessi (per passare c'era anche la pratica di portare lo sponsor, ancora in voga oggi, sopratutto nel belpaese).
Eppure certe prestazioni mi han fatto arrossire, mi han fatto dire, va bene tutto ma...
E non è certo questione di simpatia o antipatia: di alcuni (non di Pantani, almeno fino al '99) son stato anche tifoso, però pur sapendo che l'ambiente era (è) quello, come scritto a inizio post, alcune volte son rimasto "basito".
Bhe, la tappa di domenica non è certamente fra quelle.
Personalmente non ho visto niente di "esagerato" dal punto di vista della prestazione, ho visto solo qualche ingenuità da parte di giovani campioni e controproducente orgoglio da parte di qualche vecchio "marpione".
Devo dire che l'insieme delle cose non mi è spiaciuto.
Certo, continuare a chiedere il da farsi all'ammiraglia è qualcosa che stride con l'avventura del ciclismo, così come l'utilizzo di rilevatori di amenità varie, però il regolamento lo permette ed è parte dello "spettacolo", quasi fosse una partita di Basket in cui il CT e le statistiche recitano una parte importante/determinante per il successo... del circo.
Preferisco sempre uno Scarponi a un Froome, un Nibali (2012) a un Wiggins, corridori che vanno almeno un po' a sensazione (Quintana non mi sembra immune dalle "teleguidate"), però mi è piaciuto vedere la maglia gialla che, per riscattarsi dal "mezzo smacco" subìto qualche giorno prima, parte all'attacco in salita , anche se in maniera assurda (son convinto che quella volata così agile e per nulla eccezionale come gesto, con un dente in meno sarebbe stata più proficua, però forse per la sua muscolatura, ormai assuefatta all'agilità, è meglio

).
Fa piacere vedere quel succhiariote di Valverde stringere i denti e dare tutto per recuperare e tornare sotto al gruppo degli inseguitori (ammetto però che quando ha ceduto di nuovo non è che fossi così "triste"

memore di quanto accaduto 7 giorni prima), oppure vedere un'azione delle sue da parte di JRO al termine di una tappa tiratissima o ancora Nieve che si è sciroppato quasi tutta la salita da solo, difendere strenuamente il podio.
Poi, se Froome usi un prodotto più all'avanguardia rispetto a Quintana (che a crono a mio avviso è andato molto più piano rispetto alle sue capacità, forse per ordini di scuderia) non lo so, certo che le dichiarazioni e la prestazione di Nairo (che come mimica, pedalata e carattere mi ricorda un po' Lance) sembrerebbero dire di no, visto che si mette alla pari (o addirittura sopra) al rivale.
PS: ho condensato in questo noioso e lungo post alcuni dei miei pensieri perché per un po' cercherò di evitare di scrivere in questa stanza che sembra diventata (tornata?) la succursale di EC, atleta (che pare fare anche il giornalista... di opinione + che altro) probabilmente affetto da invidia prestazionale...