E dopo due Kobram brillantemente (e addirittura) portate a termine (grazie soprattutto al fido Frejus, diciamolo pure

), venne per me il giorno di avere accanto al nome, nell'ordine d'arrivo, l'odiosa sigla DNS...
L'autentico nubifragio che aveva bagnato il mio arrivo, venerdì sera con Manu, era un segnale che avrei dovuto cogliere anziché covare vane speranze... Inconsapevole di quanto sarebbe stato, mi sono embeddato 'ncopp' a Salerno, e dopo un sabato dedicato al cazzeggio, sono entrato in clima Kobram nella serata, con l'incontro con tutti gli eroici kobramisti e i loro gentili accompagnatori/trici; avevo ben badato a non mangiare nulla per tutto il giorno, visto che la cena prometteva scintille enogastronomiche... del resto, se tre primi vi sembran pochi... (non so come qualcuno possa aver mangiato anche il dolce alla fine...)
(Non so nemmeno come qualcuno possa aver fatto la scarpetta PURE col dolce, dopo averla già fatta per gli antipasti e per tutti e tre i primi... ogni riferimento al mitico Uffa è inevitabile

)
Tra uno sbocconcellare e un avvinazzarsi, noi dell'intramontabile
Monkey Funky Team (fateci caso, siamo sempre la squadra più numerosa... abbiamo inesauribili riserve di pedalatori ma soprattutto di cazzari

) abbiamo potuto mettere a punto una parvenza di tattica di gara... Posto che il nostro consueto obiettivo di perdere provocando raccapriccio era garantito dalla contemporanea presenza in gara mia e del Casaldi (fattore negato nel 2010 dal forfait del sodale), avevamo deciso che tutti i nostri sforzi sarebbero andati nella direzione di offrire il massimo supporto al nostro capitano unico Nievole, tornato a casa dopo il prestito al superteam del Granducato un anno fa, in vista di un primo storico successo. Ora posso svelarlo, ma avevamo l'intenzione di partire a tutta in stile cronosquadre, del resto andare in fuga in 5 su un campo di partenti (previsto) di 13 uomini, con altre formazioni ridotte ai minimi termini (i Kazzaki, gli Assi) o proprio a un unico termine (il Lando Team che ha mandato un solo rappresentante, peraltro di discutibili capacità finalizzative

), era garanzia quantomeno di terremotare la gara...
Mario ed io avremmo dato subito tutto in pianura, poi dopo 200 metri, fattici da parte noi

, sarebbe toccato ai nostri grandi rinforzi Francesco-Short Arm (strappato alla Eusklantern con un colpaccio dell'ultim'ora) e Nicola-Subsonico (che non essendo riuscito a formare un Terronia Team a causa di scarsità di materia prima meridionale

è naturalmente confluito nella squadra a lui più confacente

).
Con questi grandi piani espansionistici per la testa sono andato a dormire, ma il risveglio domenicale, accolto dalla pioggia, mi ha fatto capire che forse non tutto sarebbe andato secondo le mie previsioni...
Quella discesa in partenza era già in sé il mio terrore, ma ero comunque pronto a partire da fondovalle per poi ritirarmi a fine primo giro, dopo aver dato tutto per la squadra

Dopo 18 ore di peregrinazioni e 46 telefonate al povero Franz per ottenere indicazioni, sono finalmente riuscito a trovare la partenza... comunque in perfetto orario (in barba a Euge che me l'aveva smenata per tutto il sabato sera sulla puntualità

), e comunque pronto a indossare la divisa da ciclista che non vestivo da un radioso giorno di settembre in cui azzardai un'uscita salentina di 70 km con Franz
A quel punto non avevo che da inforcare la mia bici, per smentire subito l'adagio secondo cui una volta che hai imparato ad andarci, non te lo dimentichi più...
Rischiata già la mortale caduta da fermo al momento di indossare il casco, ci ho messo 10 metri per capire che quel fondo stradale viscido metteva decisamente in discussione l'obiettivo primario (ancor più primario del provocare raccapriccio) della mia trasferta, ovvero il riportare a casa la pellaccia...
Quando, dopo aver rimesso in sella Uffa (a cui mancava un pezzo di ruota posteriore e che già andava blaterando di forfait), ho visto tornare un ammaccato (sicuramente più nel morale che nel fisico) Fabio-Plata, che era andato in ricognizione sul percorso appena 22" prima, ma che era malauguratamente caduto su quella discesaccia, mi sono reso conto che non ero decisamente nelle condizioni di rimanere in piedi con la bici... nemmeno sul piano.
Decidendo quindi di evitare la mutazione genetica della Kobram 2011 in tragedia, sono smontato dal mezzo a pedali e mi sono predisposto a seguire la corsa come auto-scopa. Ben me ne incolse, visto che a seguire i ragazzi partiti per il giro di ricognizione (dopo che era aleggiato il progetto di trasformare la CKC in una cronoscalata, o di spostarci su un percorso senza discese, o di telefonare a Di Luca per imbastire una protesta contro le rotaie dei tram - che però non c'erano sul percorso), ho potuto gustarmi in diretta un paio di paurose scodate di Monsieur, che ancora mi chiedo come abbia fatto a non andar giù... Momenti di terrore (mentre Filippo-Uffa tornava a monte decidendo di non fare la discesa, bagnatissima al momento).
Tanto per non perdere l'abitudine a provocare raccapriccio, va anche detto che il Casaldi ha forato sulla salita finale del giro di ricognizione, quindi l'abbiamo caricato in macchina (tre persone davanti, due bici dietro), e in sardina-style siamo giunti al traguardo. Beh, noi del
MFT non potevamo essere da meno (non su queste cose, perlomeno) rispetto agli Assi, quindi 2 forfait dell'ultim'ora per loro (Fabio e la sua Sara), 2 forfait noi (io e Mario). Da 13, lo schieramento di partenza scendeva drammaticamente a 9 uomini al via, in quella che sarà ricordata come una CKC ad eliminazione preventiva...
Sarà peraltro ricordata, questa Kobram, come quella in cui il buon Sulas schiumò dal sedere per tutto il giro di ricognizione: una scena a cui si stenta a credere, ma di cui arriveranno copiose testimonianze fotografiche...

Assicurato con pochissime mosse (e sin da prima del via ufficiale!!!) il nostro incontrastato scettro nel campo del raccapriccio, ci siamo potuti tuffare nell'agonismo.
Discesa ad andatura controllata, poi il via lanciato (oggetto di contestazioni da parte dei soliti polemisti

), e subito
Monkey Funky Team protagonista! Franz tenta il break, e chi va a chiuderlo? Short Arm, che già esaurita da qualche minuto la schiuma, ha finito presto pure la birra, dopo un fuorisoglia che ha ricordato quello di Scarponi sull'Etna.
Le ultime immagini della corsa di testa che ho potuto vedere sono state quelle di Nievole che, dopo che i due fuoriusciti della prima ora erano stati ripresi, riaccendeva la miccia con uno scatto notevole... Dopodiché sono rimasto a ruota di uno Short Arm splendidamente lanciato verso la conquista di un'ambitissima maglia nera... e solo dopo ho avuto testimonianza dei magnifici tentativi diplomatici di Nievole di conquistare collaborazioni in corsa e dell'eroica condotta aggressiva di Sub in salita...
Quando, sulla salita, il Sulas (che sfoggiava per l'occasione una splendida divisa cancellaresca) ha visto nel mirino EugeRambler (che però non capisco cosa ci facesse lì, visto che era già arrivato terzo al traguardo - secondo quanto ho saputo dopo) e l'ha bellamente ignorato, ho iniziato a fregarmi le mani pregustando un'altra prestigiosa maglia nera per il
MFT, dopo quelle consecutive di Seb a Pisa, di Monsieur a Savona e di Frejus a Staffoli. Ebbene, capirete la mia sorpresa maxima quando da un viottolo laterale, a 100 metri dal traguardo, è sbucato UFFA ("che indossava una federa come divisa", cit. Franz

), che ha preso la ruota di Francesco-Short Arm e ha avuto pure la sfacciataggine di spingerlo verso il penultimo posto, per avocare a sé il simbolo del primato al contrario. Un comportamento passibile di squalifica (non si tolgono le mani dal manubrio su un rettilineo finale!!!), ma su cui abbiamo deciso di non presentare reclamo ufficiale memori dell'atroce beffa che lo stesso Filippo aveva dovuto subire due anni fa a Zinola, quando erano stati i nostri Mario e Seb a nascondersi dietro al muretto di un bar, fregandolo in maniera sublime
Avuta conferma dell'ordine d'arrivo, fatti i dovuti e meritati complimenti al vincitore (grandissimo Robby, il primo a bissare!!!

), preso atto del secondo posto di Ale-Nievole (comunque il nostro miglior piazzamento in una CKC), appurato con disappunto che Euge aveva conquistato un incredibile podio (la tenaglia kazzaka si è purtroppo stretta intorno al nostro capitano il quale - non l'avevo ancora scritto - era pure caduto all'inizio del giro agonistico

), non rimaneva che buttarsi nel prato deputato a ospitare un memorabile picnic in cui ho bevuto litri di vino e mangiato innumerevoli mozzarelle, oltre ad aver onorato come mai prima la grigliata uffesca (non certo ai livelli di Monsieur - giusto premio Mulazza per il più vergognoso sbafatore della CKC - o di un Nievole in versione fame atavica... non a caso, anche qui il
MFT trionfa su tutta la linea!).
Infine le premiazioni e le interviste del dopocorsa, ma per queste lascio spazio al buon Plata per avere i riflessi filmati del tutto
Per quanto mi riguarda, chiudo questa sin troppo lunga narrazione ringraziando di cuore tutti i presenti e in maniera particolare l'organizzatore Franz, augurando l'in bocca al lupo a chi prende il testimone dal nostro Woodstock, ovvero Eugenietto che organizzerà la Kobram nel 2011 insieme a Bob Fats in quel di Torino, gioendo come sempre per le (sempre troppo poche) ore passate a sghignazzare insieme (ore che nella serata di domenica hanno avuto per alcuni di noi un prosieguo in una bella passeggiata/gelato/birrozza tra lungomare e centro strorico dell'ottima Salerno), e dando a tutti l'appuntamento per il 2011.
Non mancando di ricordare uno di noi che sarebbe stato ben felice presenza di (almeno alcune di) queste Kobram che tanta felicità e tanto divertimento ci hanno regalato in questi anni, ovvero il grande Ilic JanJanssen... resta comunque e sempre valido il suo immortale motto: PEDALA CHE FA BENE!!!
