ho amato BUGNO, l'uomo che mi ha fatto innamorare di questo sport... ho venerato JALABERT e VANDENBROUCKE, forse i due fuoriclasse piu' cristallini che mi abbiano mai mostrato le loro gesta... e PANTANI ovviamente, l'ARMSTRONG della freccia vallone, di oslo e di alcuni tour, e VAN PETEGEM, il cinghialino LELLI, KONYSHEV, ecc... ecc... che mi interrompo subito se no faccio l'alba
allora mi limito ad oggi.
oggi che sono incantato davanti a un talento puro di un fuoriclasse che non vedevo da una vita. oggi la mia passione, non l'ho mai nascosta, si chiama PHILIPPE GILBERT.
tra gli altri, simpatizzo per:
FREIRE, DI LUCA, GADRET, EVANS, SCARPONI, BOONEN, VOECKLER, KIRYIENKA, MONCOUTIE', CHAVANEL, MCEWEN, WIGGINS, MILLAR, VAN DEN BROECK, VINOKOUROV, BELLETTI, GARZELLI, FARRAR, HINCAPIE, GUARNIERI...
stimo, per la loro qualita' di campioni, CONTADOR e CAVENDISH.
sono tifoso sin dal suo passaggio al professionismo di YAROSLAV POPOVYCH.
ma in verita' sono e resto un ultra' di una pletora di corridori piu' o meno minori, di cui mi innamoro per un gesto e me ne scordo un mese dopo, tipo MOERENHOUT o GONCHENKOV, tipo HOOGERLAND oggi insomma
tra gli odiati... nella mia vita ho disprezzato sinceramente pochi corridori. piu' di chiunque altro michele BARTOLI, un concentrato di antipatia, arroganza e antisportivita' che non ho fortunatamente piu' ritrovato in questo sport. lo vedo talvolta in PETACCHI, altro corridore che proprio non mi va giu'. tifavo contro CHIAPPUCCI, ma era per questioni di ultra' bugno
devo ammettere che provavo poca simpatia anche per un mio mito, PANTANI, nel momento in cui si e' messo ad accusare armstrong. ma e' acqua passata.
altri attuali...
non ho amato il CUNEGO che ha fatto le scarpe a simoni ne' il linguacciuto RICCO'.
per questioni storiche ho ancora in antipatia GUESDON e SASTRE, cui non perdono due vittorie eccessivamente fuori dalla loro misura di corridore.
mi infastidisce parecchio VISCONTI, specie se in abbinata con scinto. sono schifato dallo stile di corsa di SCHLECK2 (mentre mi piace il fratello FRANK), così come non apprezzava la mancanza di spina dorsale di NIBALI, che pero' mi ha stupito in positivo all'ultimo giro e gli daro' un'altra chance. non mi piacciono i modi di fare da ducetto di CANCELLARA (cui riconosco pero' di essere un grande campione).
ma tra i corridori di oggi tutto il mio odio, le gufate, le pernacchie e l'antipatia, le concentro solo ed esclusivamente contro il santarellino IVAN "BIRILLO" BASSO, l'uomo che ha fatto sfoggio di arroganza e "presa in giro" verso il mondo intero per poi riciclarsi peggio di un film di quart'ordine da serata estiva di italia1. bleah.
ps-mantengo un giudizio variabile per POZZATO. per qualche strana alchimia che nemmeno io so bene, tra carattere, estetica e probabile vittoria davanti a qualche mio beniamino, nutro un odio profondo per REBELLIN
Ha vinto 7 Titoli Mondiali su pista (due di questi da juniores), due campionati nazionali a cronometro elite, il Tour Down Under soffiandolo per la prima volta ai velocisti. Lo scorso anno vinse il suo secondo mondiale elite nella Corsa a Punti con la gara più bella vista in tutto l'anno (e non mi riferisco alle gare su pista, intendo più bella in assoluto). 
e poi io dicevo che il cav è un piccolo uomo e un velocista ottimo, ma che mi sembra non in crescita.
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A parte questo, volevo rassicurare il buon Principe, perché anche lui sa che "L'amore vince sempre sull'odio". 
); Però lo interpretai come una sorta di vendetta nei confronti di coloro che lo avevano osteggiato preferendo schierarsi dalla parte di Lance. Se ben ricordi all'epoca Armstrong aveva atteggiamenti da padrino e io ritenni che gran parte dei componenti astana avesse opportunisticamente scelto di stare dalla parte del più porte. Più forte MEDIATICAMENTE e POLITICAMENTE parlando, beninteso.
Contador disse di sì al fatto che entrambi sarebbero stati capitani alla pari e che quindi avrebbero guardato "in primis" all'interesse della squadra. Dentro di sé il bagnino invece pensava al suo interesse personale e, dopo l'eisodio dei ventagli, cominciò a pensare/dire che ce l'avevano con lui e quando ad ogni raduno mattutino della squadra, si stabiliva la tattica, lui concordava (come tutti) e poi faceva quello che voleva. 
